Cecchetto poker d’assi Rugby Rovigo story: coi fratelli Umberto e Aldo Cecchetto “Topa” Milani, più cugini Gastone ed Elia/ Grazie a ricerche by nipote Dorina Giunta e al libro “Li chiamarono Bersaglieri” by Alberto Guerrini


Ci sono storie personali che hanno caratterizzato la Grande Storia della Rugby Rovigo, non soltanto dal punto di visto sportivo ma anche dal punto di vista umano.

Tra queste è caratteristica quella della Cecchetto Family, tanto più che a farcele conoscere meglio ci hanno pensato Dorina Giunta ( nipote Cecchetto) e quel navigatore che è Alberto Guerrini che , tante storie del Mondo Ovale ci ha già raccontato anche qui su www.polesinesport.it, ma che ha soprattutto il merito di averle ‘cercate e scritte’ nel suo ultimo libro “Li chiamarono Bersaglieri”.

Un libro originale, quello di Alberto Guerrini,  sia perché parte dall’origine della Rugby Rovigo e sia perché le tante ‘sorprendenti storie’ le ha raccontate a modo suo, in modo oltretutto originale, frutto dei tanti incontri fatti coi ‘Campioni’ ma anche coi loro familiari, conoscenti e amici… della pallaovale.

Detto questo, e visto che lo ‘scrittore’ Alberto Guerrini lo conosciamo bene, anche per averlo incrociato alcune volte durante le sue presentazioni in tour Polesine, eccovi tout court la straordinaria e  originale della Cecchetto Story, caratteristica anche per le ‘scoperte’ familiari, a partire da quel Aldo “Topa” Milani, che all’anagrafe ha anche il cognome Cecchetto , grazie alle ricerche di sua nipote Dorina Giunta e a documenti storici familiari.

 

 

 

D’altra parte anche i primi navigatori , vedi Cristoforo Colombo e Magellano, sono partiti per scoprire il loro mondo e ne hanno trovati anche altri; insomma per la serie ‘chi cerca trova’ , anche Alberto Guerrini nel suo libro “Li chiamarono Bersaglieri” … ci ha raccontato fortunatamente ( ma ciascuno è ‘faber’ della sua Fortuna’) questa Cecchetto Story poker d’assi in maglia rossoblu.

Peraltro pro Memoria e Futuro by Guerrini libro story, come Personaggi e storie prototipo di ciò che poteva succedere nell’Italia dei Lanzoni boys e post bellica, ma anche nel Polesine post Alluvione, povero ma ‘voglioso di essere bello’ tanto da passare più volte alla Storia come Campione d’Italia coi vari Bersaglieri… 

 

 

 

 

MAIN NEWS ( di Alberto Guerrini, mail 21.10.2022)/ CECCHETTO STORY:  NELLA EPOPEA DEI PIONIERI DELLA RUGBY ROVIGO, CON FRATELLI UMBERTO ( classe 1916), ALDO CECCHETTO MILANI DETTO “TOPA” ( classe 1922)  E I CUGINI GASTONE ( classe 1930) ED ELIA ( classe 1923)

L’epopea dei pionieri della palla ovale rodigina è stata caratterizzata da aloni di mistero che hanno circondato i protagonisti. Strano che in una città come Rovigo, dove tutti conoscono tutti, si siano dovuti attendere quasi 80 anni per fare luce sulle incertezze, persino anagrafiche, di un campione come Aldo Milani, quattro volte tricolore col Rovigo e una col Treviso negli anni ’50.

Le ricerche condotte da Alberto Guerrini, autore del libro “Li chiamarono Bersaglieri” (2022 Piazza Editore) e da Dorina Giunta, nipote di Umberto e Aldo Cecchetto, hanno riportato alla luce proprio in queste settimane importanti documenti famigliari che chiariscono, si spera, definitivamente, le vicende dei quattro rugbysti della famiglia Cecchetto: i fratelli Umberto (classe 1916) e Aldo Cecchetto Milani (1922) e i cugini Gastone (1930) ed Elia Cecchetto (1923).

 

 

 

Innanzitutto sono stati ritrovati i documenti che testimoniano gli atti di nascita dei protagonisti: Umberto nacque a Rovigo il 3 novembre 1916 da Antonio Milani e Amalia Cecchetto.

I due non erano coniugati e quindi Umberto prese il cognome materno. Nel 1922, il 1° maggio, nacque Aldo, anch’egli Cecchetto dunque, così come, nel 1923, la sorella Fernanda. La famiglia era residente in via Ghetto Vecchio che sarebbe in seguito divenuta San Bortolo Alto, in pratica la strada che costeggiava l’argine dell’Adigetto e si congiungeva poi con San Bortolo basso, verso il monastero degli Olivetani. In epoca fascista San Bortolo Alto cambiò nome in via Enrico Toti, come è nell’attualità.

 

 

 

I due fratelli praticarono molti sport, Umberto, detto “Spol” disputò le finali regionali del Gran Premio Giovani di atletica nel 1935, vincendo il lancio del disco, Aldo, detto "Topa", praticò calcio e pugilato, ma quando Dino Lanzoni creò la squadra di rugby, nella primavera del 1936, Umberto fu tra i pionieri, giocando poi quasi sempre, fino al titolo della Gioventù Italiana del Littorio, conseguito nelle finali di Forlì, nell’aprile 1939. In quegli stessi mesi Aldo si avvicinò al rugby, esordendo in una partita amichevole contro la Gil Ancona.

Lo scoppio della guerra portò via uomini e risorse al rugby veneto: Padova e Rovigo sopravvissero a stento, aiutandosi reciprocamente. Ma nella prima partita ufficiale della storia del Rovigo, a Busto Arsizio contro i campioni dell’Amatori Milano, Umberto e Aldo furono in campo insieme, contraddicendo le statistiche ufficiali.

 

 

 

Umberto fece la campagna dei Balcani, Aldo fece parte dei reparti della difesa costiera ligure. Insieme ad Aldo ci fu il cugino Elia, figlio di Umberto, un fratello di Amalia Cecchetto. Elia Cecchetto, classe 1922, giocò a rugby, insieme ad Aldo, nella squadra Gil che, seppur tra mille difficoltà e inconvenienti, riuscì a disputare due campionati di guerra e a tenere viva la fiammella del rugby, ormai ridotto al lumicino a Rovigo. Intanto nel 1930 era nato, da una sorella di Amalia, Luigia detta Nina, un quarto futuro rugbysta, Gastone. I due cugini, Aldo ed Elia, sposarono le sorelle Zerbone a Pontedassio (Imperia): Aldo e Vincenzina generarono Gianni; da Elia e Teresa nacquero Umberto e Gianna. Mentre Elia rimase in Liguria e non giocò più a rugby, Aldo ritornò a Rovigo per iniziare una prestigiosa carriera sportiva.

 

 

 

La guerra peggiorò le condizioni di salute di Umberto, che si spense il 27 agosto 1947. Pochi mesi dopo, il 7 dicembre, Antonio Milani e Amalia Cecchetto giunsero a nozze, nonostante l’età avanzata di entrambi e così Aldo e Fernanda vennero finalmente riconosciuti come Milani. 

Negli anni del dopoguerra, Aldo Milani e il cugino Gastone Cecchetto furono pilastri del Rovigo pluriscudettato e Aldo approdò anche in nazionale. Un altro mistero è che nonostante il riconoscimento fosse avvenuto quindi già nel 1947, per anni a Rovigo i due cugini furono etichettati come fratelli Cecchetto I e Cecchetto II, ignorando persino il cognome Milani. Aldo ebbe un secondo figlio, anch’egli di nome Gianni, dall’unione con Linda Schiesari. 

 

 

 

Nel 1954 Maci Battaglini fu alfiere del Garbuio Treviso e divenne avversario del "suo" Rovigo, guidato proprio da Aldo Milani. Fu una stagione emozionante, con Maci che rosicchiò giornata dopo giornata i punti di vantaggio dei rossoblù fino allo spareggio di Padova, finito 6-3 per i "bersaglieri" di Milani. Due anni dopo fu invece "Topa" Milani a guidare il Treviso targato Faema al primo titolo italiano.  

Aldo e Gastone conclusero entrambi la carriera nella stagione sportiva 1958-59. Aldo Milani morì prematuramente il 29 gennaio 1965. A lui venne intitolato un club della tifoseria organizzata e dal gennaio 1975 anche un prestigioso torneo giovanile di rugby.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/In cover Alberto Guerrino , all’epoca gran segretario della Associazione Mondo Ovale , di cui adesso è presidente.

Quindi in apertura di fotogallery partiamo dal ricordare il “Triplete- Scudetto” della Rugby Rovigo in sequenza, dalla stagione 1950-51 , di cui certifichiamo le presenze  sia di Gastone Cecchetto che di Aldo Milani Cecchetto, come da didascalie incorporate riferite ai Battaglini friends.

A seguire le tre significative immagini trasmesseci da Alberto Guerrini e che mostrano innanzitutto Elia Cecchetto insieme a suo figlio e in tandem kit con Umberto Cecchetto impegnato in una esercitazione militare ( foto g.c. da Dorina Giunta).

Poi la foto di Aldo Cecchetto e Mario Battaglini ( il mitico Maci) in poker coi due giovani calciatori del G.S. A. Ballarin Calcio Rovigo, cioè Tenan e Brocchin come da didascalia giornalistica incorporata.

Mentre nella successiva foto onoriamo Gastone Cecchetto al centro in alto nell’ormai noto gruppo giocatori Rugby Rovigo in trasferta a Tolone – Francia nel gennaio 1951 ( vedi fratelli Battaglini) .

A questo punto vi propongo due flash personali giusto per certificare che la Rugby Rovigo del ‘triplete’ e di capitan Maci Battaglini ( eccolo coi fiori, all’entrata in campo) nel periodo Cecchetto story giocava allo stadio Tre Martiri di Rovigo, in alternativa alle partite di calcio  e con tantissimo pubblico ad assistere.

 

 

E che Aldo Milani nel 1954 ( vedi foto ) era l’allenatore di quella Rugby Rovigo sempre con presidente dottor Lanzoni, ma…in foto orfana di Maci Battaglini perché nella stagione 1953&54 era ‘passato’ a giocare nel Treviso.

Ritornando a proporvi le foto by A.G. , riecco ancora Aldo Milani allenatore, stavolta della Rugby Rovigo 1957 con sfondo…montagna.

E poi un flash di una sua serata a Castelmassa in onore di Idres Natali, ‘Campione d’Italia con la Rugby Rovigo 1939 ( vedi suo Personaggio story già pubblicato qui su www.polesinesport.it) , dove ho partecipato volentieri anche perché la didascalia della foto recita in didascalia da sx  il tandem familiare di Idres ( Matteo nipote e Alberto figlio) con al centro Saul Malatrasi  ( il mitico calciatore dell’Inter e del Milan ‘campione intercontinentale’ con Sandro Mazzola e Gianni Rivera) , poi il sottoscritto Sergio Sottovia e Alberto Guerrini che ha …mostrato anche in video’ i Bersaglieri raccontati nella serata e nel suo libro.

Come ha fatto anche in estate 2022 sempre a Castelmassa,  ma in una serata più istituzionale, come dimostra la foto dulcis in fundo con da sx Andrea Trombini ( club manager della attuale Rugby Rovigo, il sindaco Luigi Petrella e appunto Alberto Guerrini, sempre in viaggio tra quelli che “ Li chiamarono Bersaglieri” …forever.

 

 

Alberto Guerrini & Sergio Sottovia

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