Checchinato Carlo & Rugby Team alla Romanina by Panathlon Adria/ Con Zanato, Ravagnani, Raisi


15/05/2013

Parafrasando Steinbeck, questo è il racconto di una serata/viaggio sulla ‘corriera’ del Rugby Time. Un  racconto già raccontato on-line in data 16.06.2008 che vi raccontiamo tout court senza ulteriori aggiornamenti perché trattasi di un “closed event” mentre per le sue relative interconnessioni interpersonali vi rimandiamo principalmente nella rubrica “Rugby” sempre qui su questo sito, dove sono peraltro di casa altre Rugby Story su altre “rubriche” speciali Story agganciate ad alcuni tra i Protagonisti Principali della “palla ovale” griffata Bersaglieri/Rugby Rovigo.
Unica Appendice New è by www.federugby.it giusto per sottolineare il ‘taglio’ nazionale e manageriale di Carlo Checchinato team manager della Italrugby, per una esperienza testimoniata anche in ambito Figc a Coverciano, come interscambio di valori interdisciplinari tra rugby e calcio.

CHECCHINATO CARLO & RUGBY TEAM   ( di Sergio Sottovia , 16.06.2008) / IL GRANDE RUGBY DEI “BERSAGLIERI” IN CATTEDRA ALLA ROMANINA COUNTRY NELLA SERATA BY PANATHLON CLUB ADRIA / IL RUGBY TIME RACCONTATO E TESTIMONIATO TRA “TERZO TEMPO” E TECNOLOGIA

<< Stavolta faccio eccezione e dedico questo Made in Ro al Rugby viaggiando in tandem con Carlo & Giancarlo Checchinato, due mostri sacri del Rugby. Diciamo che li conosco bene, che sono 'passion & mission palla ovale' e che vi parlerò dell'evento alla Romanina.
Basterebbe snocciolare i nomi e cognomi della foto che vi proponiamo , da sx a dx, (Alessandro Sigolo, Luciano Ravagnani, Giancarlo Checchinato, Giovanni Raisi, Paolo Toniolo, Ivan Malfatto, Marzio Zanato, Carlo Checchinato, Cristian Levisaro) per certificarne la valenza. Per me, che ho 'ascoltato' tanti 'Campioni & Signori' del Rugby polesano & calciofili ( dai fratelli Zanella, a Maci Battaglini, da Banana Visentin a Doro Quaglio a Francesco Zambelli sponsor primario) è stato 'big master' sull'evoluzione del rugby.

 


 

Certo la conviviale del Panathlon Adria nella location del Borgo La Romanina, a San Cassiano di Crespino, aveva come tema "Il gioco del rugby: il terzo tempo e le tecnologie", e Paolo Toniolo presidente del club service, ha dato voce a relatori d'eccezione. Ma il viaggio dentro il rugby, raccontato da relatori che rivestono ruoli primari nel gotha dello sport della palla ovale, non è mai diventato cattedratico. Semmai in cattedra è salito il gioco del rugby con tutti i suoi valori etici, in una disciplina in cui il terzo tempo e la tecnologia sono un tutt'uno con quel rugby che i suoi protagonisti 'giocano' sul campo , nei due tempi canonici. Della partita. Di questo ne hanno fatto testimonianza sia Carlo Checchinato general manager della Nazionale Italiana, che Marzio Zanato allenatore della nazionale A, che hanno dato sostanza alla loro visuale sul mondo del rugby sottolineandone i motivi e le caratteristiche di uno sport sempre più nel cuore della gente.

Significativo anche il prologo, con il ricevimento di Checchinato e Zanato in municipio ad Adria, ricevuti dal vice sindaco Alessandro Rigoni e gli assessori Levisaro, Migliorini, Ferro e Destro, nonché Stefania Tescaroli presidente del Consiglio comunale adriese, dove hanno firmato anche l'albo d'onore. Poi nella prestigiosa location della Romanina, praticamente Carlo Checchinato ha 'giocato in casa' quasi glissando su un patrimonio sportivo che dalle vittorie coi bersaglieri del Rugby Rovigo lo ha visto esaltarsi  a Treviso con gli scudetti Benetton, e diventare stratosferico con la Nazionale Italiana e i 4 mondiali disputati in maglia azzurra. Una storia e una biografia la sua che giustamente Candido Cannavò, Carlo Gobbi , Ennio Grosso, Antonio Liviero, Ivan Malfatto, Vittorio Munari, Andrea Passerini, Marco Pastonesi, Luciano Ravagnani, Daniele Resini hanno raccontato da grandi cantanti nel libro "Un rugby da record  - Il tempo di Carlo Checchinato" , peraltro in inglese e italiano a sottolineare la valenza internazionale non solo di un curriculum che Walter Pigatto ha snocciolato, ma perché davvero il tempo attuale è il 'Carlo Checchinato 's time', visto il suo ruolo dirigenziale nella Nazionale attuale. E da team manager Carlo ha sottolineato soprattutto l'importanza del lavoro organizzativo che ha permesso all'Italia di guadagnare sempre più 'risultati, stima, considerazione' nelle gare del "Sei Nazioni"  e nel Mondiali.

 

 

Precisando peraltro Checchinato: " Stare assieme in un Mondiale per 90 lunghi giorni comporta problematiche che poi incidono sul rendimento in campo durante le partite. Per questo dobbiamo sempre più fare attenzione nel gestire il gruppo e portare soluzioni che poi aiutano il rendimento. Fermo restando che nel rugby, come è successo al Sei Nazione e ai Mondiali , magari un calcio che entra od esce dai pali premia o vanifica tutto il lavoro fatto in staff". Un dibattito , quello alla Romanina, che è proseguito con l'intervento di Marzio Zanato che ha spiegato come il cosi detto 'terzo tempo' abbia assunto attualmente altre specificità tanto che oltre che per giocatori, si può parlare anche  di 'terzo tempo per allenatori', per arbitri e capitani, per direttori sportivi e analisti'.
Insomma un'evoluzione del terzo tempo, come ha raccontato storicamente Luciano Ravagani mettendo a confronto il così detto 'terzo tempo ' all'inglese, con relativa club house e attuali serate in smoking e il così detto 'terzo tempo' all'italiana nel segno dell'amicizia classica. Un terzo tempo che hanno sottolineato sia Ravagnani che Ivan Malfatto "ha un suo valore incancellabile e non può succedere come ai recenti Mondiali che fino ai quarti non si è effettuato perché le federazioni hanno preferito gestire meglio le risorse umane e il recupero energetico dei giocatori".

 

 

Gliene ha dato atto Carlo Checchinato dicendo che le stesse federazioni ne hanno fatto adeguata segnalazione. Con riguardo alla tecnologia Checchinato , peraltro autore contro l'Irlanda della prima meta dell'era tecnologica contro l'Irlanda , beh Carlo ha detto che non era metà. Come a dire che , la strada della tecnologia va intrapresa, ma non può prescindere dai valori veri del campo. Quelli che hanno raccontato nei loro interventi sia Alessandro Sigolo presidente della Femi - Cz , per una stagione positiva di cui si sono detti  soddisfatti anche il suo vice Susanna Vecchi, Paolo Brizzante team manager e Calanchini meta man.
Per un rugby che vede il Polesine protagonista anche col Rugby Badia, di cui hanno portato il saluto Matteo Equisetto e coach Tellarini, e col Rugby Villadose rappresentato da Filippo Boraso
Una serata fatta anche di aneddoti citati da Giovanni Raisi e da papà Giancarlo Checchinato, che 'da bocia' alla sua prima convocazione in Nazionale è incappato nello scherzo che i 'vecchi e il massaggiatore' gli hanno organizzato e si è ritrovato ad allenarsi nel fare quelle 'capriole' che dovevano far parte dell'inesistente test del giorno dopo.

 

 

Dove andrà allora il rugby? Luciano Ravagnani ha detto che bisogna fare attenzione a che non si verifichi quella 'dicotomia che può far viaggiare su strade diverse il rugby giocato da giocatori e squadre di altissimo livello anche tecnologico rispetto a quello di più basso livello'. . Insomma non bisogna che ci sia un rugby giocato da pochi e visto da molti, ma piuttosto - ha sottolineato l'internazionale Checchinato - si deve lavorare, federazione e società assieme, per passare dagli attuali 60.000 ai 100 / 120000 tesserati.
Da segnalare che , presente Lorenzo Major (recente doppio oro europeo all'Idroscalo di Milano nella specialità canoa per disabili) nella serata Paolo Toniolo ha nominato Carlo Checchinato socio onorario del Panathlon di Adria.
Per onorare un personaggio che vuole un rugby più competitivi a livello internazionale , per un rugby che può far diventare più moderno il terzo tempo ma non certo rinunciare a quella carica di sport & amicizia che sono intrinseci al terzo tempo e al rugby.>>

 

 

APPENDICE NEWS ( by www.federugby.it , Sabato 30 Giugno 2012) CHECCHINATO LUNEDI' A COVERCIANO RELATORE PER AIC

<< Si avvia alla conclusione la seconda edizione diAIC - “Ancora in carriera”, il progetto ideato dall’ Associazione Italiana Calciatori in collaborazione con Studio Ghiretti & Associatie che ha l’obiettivo di sviluppare le competenze professionali dei giocatori a fine carriera per offrire un orientamento nella fase di inserimento nel mondo del lavoro dentro e fuori dallo sport. Dopo i primi due moduli che si sono tenuti a maggio e giugno, da lunedì è tempo di ritornare sui “banchi di scuola” di Coverciano per l’ultima sessione.
 
Il terzo dei moduli dell’edizione 2012, identificati simbolicamente con termini che richiamano il mondo del calcio (“difesa”, “centrocampo” e “attacco”) avrà la durata di due giorni e prevederà un intenso programma di docenze, testimonianze e momenti di gruppo. “Attacco” vedrà i corsisti impegnati a mettere in pratica le competenze acquisite, utili poi per impostare le “regole del post carriera”, prima dell’ultima fase di AIC -   Ancora In Carriera, con i calciatori protagonisti di una serie di incontri formativi all’interno di realtà sportive e manageriali d’eccellenza.
Tra i docenti della due gironi: Luca Gerosa Responsabile Comunicazione Coca-Cola Italia, Paolo Piani Docente Centro Tecnico di Coverciano, Nicola Pongetti Responsabile Area Commerciale Studio Ghiretti & Associati, Roberto Ghiretti Presidente di Studio Ghiretti & Associati e Paolo Bedin Direttore Generale Lega Serie B.
Due i momenti principali, il primo nella mattinata di lunedì con una lezione speciale tenuta da un docente d’eccezione: Carlo Checchinato ex Capitano della Nazionale di Rugby e attuale Direttore Responsabile Rugby Alto Livello FIR che porterà a conoscenza dei corsisti la sua esperienza di giocatore e di dirigente sportivo, il secondo nel pomeriggio di giovedì con l’intervento di Luca Turchi Responsabile Ufficio Scommesse Monopoli di Stato dal titolo: il sistema dei giochi online e il rapporto con il calcio visto “dietro le quinte.>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Carlo Checchinato team manager della Nazionale Italiana di Rugby.

Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo dalla foto indicata nel testo con relativa didascalia dei Grandi Ospiti.
A seguire un flash storico dallo Stadio Battaglini dove ho  fotografato alcuni ‘pilastriì della Rugby Rovigo, cioè da sx l’evergreen Milto Maratella, il giornalista Ivan  Malfatto/Gazzettino, il giocatore sudafricano Tito Lupini ( vedere anche nostra Cavallari Arnaldo/Ciabatta Italia Story), Carlo Checchinato, Vittorio Cogo/ storico presidente Rugby Rovigo.
Quindi Carlo Checchinato team manager Italrugby insieme a Yarno Celeghini & staff medico della Nazionale.
Tornando alla serata full immersion Rugby alla Romanina Country ecco in flash il gotha giornalistico del rugby con l’evergreen Luciano Ravagnani in tandem con Ivan Malfatto ( sullo sfondo a dx Giovanni Raisi.
A tal proposito, lo sapete (?) che ha il grande rugbista Raisi ha fatto anche il preparatore atletico del Castelmassa Calcio ed ha partecipato al Corso Allenatori di Calcio assieme al sottoscritto ma soprattutto insieme al grande Saul Malatrasi, mitico doppio campione Intercontinentale con Intere e Milan…
Tuti personaggi della serata di rugby alla Romanina di cui proponiamo il tavolo dei relatori con Carlo Checchinato al microfono.
Lo stesso team manager che chiude la nostra passerella/fotogallery con l’immagine by www.federvolley.it , cioè col suo ‘sguardo professionale dal ponte azzurro’ Made in Italia Rugby.


16.06.2008



Sergio Sottovia
www.polesinesport.it