“Ciabatta Italia” by Adria. Il Pane by Arnaldo Cavallari “Campione” nei CINQUE CONTINENTI. Tra Londra & Tokio, S. Francisco & New York, Rio de Janeiro & Perth/Australia, Cairo & Johannesburg c/o Tito Lupini. Poi Obama…


Buono come il pane. Questione di bontà e… salute. Questione di ‘funzione enzimatica’. Perciò è nata la Ciabatta Polesana, perciò è nata la CIABATTA ITALIA. Perciò il PANE ‘inventato’ da Arnaldo Cavallari (il famoso campione di rally) lo troviamo in tantissime città del mondo, dopo che il globetrotter Arnaldo ha fatto tante ‘visite’ in giro nei “Cinque Continenti” per eseguire le prove pratiche nei panifici e per insegnare la ‘benedetta’ ricetta della Ciabatta.
Un “Campione & Signore” di cui ho già raccontato la Cavallari Arnaldo Story nella rubrica Polesani nel Mondo oltre che ‘indirettamente ma da presidente/protagonista’ dell’Adriese-Story della mia trilogia libraria “Polesine Gol”.
Questione di SPORT & LIFE com’è nella natura di questo www.polesinesport.it , cioè di un sito ‘open’ dove le TOP STORIES entrano di diritto a pieno titolo.
Mettiamoci anche il fatto che la settimana scorsa proprio l’evergreen Arnaldo Cavallari mi ha telefonato a casa dicendomi “Bepi Donazzan mi ha chiesto se avevo letto la mia storia su www.polsinesport.it... etc etc”
Insomma, sarà perché da giovane ho lavorato in un molino ed ho fatto il rappresentante di farine, sarà perché Arnaldo Cavallari l’ho “incontrato” tante volte, sia come sportivo che come imprenditore, quando ho ‘viaggiato’ gli ultimi 10 anni della mia vita lavorativa ad Adria, sta di fatto che ho pensato fosse giusto accettare l’invito a fargli visita.
Ma stavolta non per parlare di sport o vedere Arnaldo impegnato nella tradizionale ‘prova pratica’ con la sua CIABATTA del mercoledì pomeriggio nel suo ‘Panificio Sperimentale di Adria” .

Quanto per parlare del ‘fenomeno mondiale’ che va sotto il nome di CIABATTA ITALIA, il pane che ‘onora’ il Polesine & l’Italia in tantissime città di “tutti e cinque i continenti”.
Meglio allora andare ad Adria, incontrare Cavallari in privato, argomento prefissato la CIABATTA ITALIA; però di mattino per ascoltare l’Arnaldo libero di…lievitare.
Ci sediamo, come altre volte al primo piano di casa sua, e parte subito così Cavallari l’inventore della Ciabatta:<< Sono stato a Mentone in Francia per ‘imparare’ la baguette, sono stato a Sesto San Giovanni (da un fornaio di Villanova Marchesana) ad imparare la michetta, Sono stato a Zurigo per imparare il pane tedesco….>>.

Va in flash back l’Arnaldo ‘sportivo’ dei Molini Adriesi: <<  Nello sport come nella vita mi piaceva sentire battere le mani. Già, la farina… Ma i fornai non battono le mani… Quindi meglio andare verso la gente…>>
Riflessioni e spiegazioni al tempo stesso, più da insegnate che da imprenditore.
Diventa contemporaneo Arnaldo e continua:<< Nel 2002 in Italia, Francia, Spagna hanno legalizzato gli additivi e miglioratori chimici da parte delle industrie molitorie … ma andrebbe dichiarato sui sacchi di farina. Occorrerebbe più tutela per la salute del pubblico>> .

Che sia retrò Cavallari? Non direi, visto che nel dossier informativo “Consorzio Molini e Panifici produttori di Farina Natura e Ciabatta Natura” lo stesso Arnaldo ha scritto:<<Siamo perfettamente consapevoli che attualmente i passi fatti dalla genetica, dalla chimica e dalla fisica sono enormi, ma siamo anche del parere che esistono  parametri naturali talmente ben congegnati che l’uomo in molti casi, cercando il ‘miglioramento’ , in realtà migliora il prodotto solo dal punto di vista visivo, peggiorandone le caratteristiche organolettiche>>.  


Poi, tornando al nostro incontro mattutino, l’Arnaldo diventa ‘scientifico’ e parla di celiachia e di intolleranza al glutine.  Quindi passa… alla lievitazione e all’impasto diretto:<< Basta 0,2 sulla farina, non sul pane.  Ogni 10 kg occorrono 5 litri d’acqua con l’aggiunta di 20 grammi di lievito. Però il giorno prima…>>
Elementare Watson, anzi per Arnaldo che quasi ‘mima’ i gesti del fornaio, anche di quando fa le pulizie alle 4 del mattino, di quando tutti hanno fretta perché …tutta la gente del mondo vuole il pane ed ha fretta.
Insomma Arnaldo raccomanda il ‘levà vecio’ , la pasta madre con solo 3, 80 di acidità, la funzione enzimatica, il glutine scomposto.
Per un pane disponibile da parte di tutti.
Questione poi di aggiunta di farina fresca, giusto per fare arrivare il pane ai 5,20 / 5,40 di acidità.

 

<<Insomma – sottolinea l’Arnaldo – si può dire che il lievito è come il motorino d’avviamento per le macchine, la sua funzione primaria è quella di ‘accendere’ il motore>>.
Ecco perché nel già citato dossier sempre Cavallari traccia così le linee guide della strada da seguire:<< …Invece che insegnare o convincere il panettiere ad usare i migliorativi, riteniamo sia meglio insegnargli a fare il pane con le metodiche di una volta: con i lieviti giusti, le migliori farine (quella senza migliorativi) perché solo in questo modo si produce pane, nutrizionalmente valido e genuino, come nella migliore tradizione della panificazione italiana>>.

Ma come si fa a passare dalla teoria alla pratica? Ecco la chiosa conseguente di Arnaldo Cavallari:<<  Ed allora abbiamo pensato, per la prima volta in Italia, di formare un TEAM tra MUGNAI e FORNAI in grado di fornire una farina assolutamente genuina in grado di garantire, con la giusta lavorazione, un pane di nuovo con: PROFUMO DI PANE!>>
Certo l’Arnaldo snocciola rimpianti e altre iniziative, come quella per la scritta “ADRIA CITTA’ DEL PANE CIABATTA” , che finora non ha ancora trovato adeguata segnaletica e cartellonistica da parte delle massime autorità istituzionali locali.

A tal proposito mi mostra un depliant dove sul fronte viene citata la Delibera di G.C. n.208/29.09.2009, con relativa scritta “ADRIA dove è nato il pane CIABATTA” , mentre sul retro c’è l’ impegno di 14 sottoscrittori a vendere 200 copie del libro “Una vita nel sole” , appunto scritto da Cavallari già citato su questo sito.
Però la nostra strada era quella dei CINQUE CONTINENTI, quindi faccio il gambero e ripartiamo da questa domanda fatta a Cavallari, ma che mai prima avevo approfondito adeguatamente:<< Africa e Tito Lupini. Quando  è nata la storia della Ciabatta Italia in Sud Africa?>>

L’Arnando, pilota di rally e pilota del pane, accende il suo ‘motorino d’avviamento’ e sprinta tra Calcio e Rugby, ricordando la sua Adriese degli anni 80 e 90:<< Siamo stati strepitosi, abbiamo fatto quattro promozioni, siamo passati dalla Prima categoria alla Promozione, poi dall’Eccellenza alla CND. Da presidente della Ciabatta Italia Adriese sponsorizzai anche la Rugby Rovigo. Fu così che per festeggiare questo ‘gemellaggio’ Giancarlo Checchinato e una ventina di suoi rugbisti si ritrovarono uno dei ‘soliti’ mercoledì nel mio ‘forno’ ad assaggiare ‘pane e quant’altro’ assieme ad una quindicina di giocatori dell’Adriese>>.

Certo il Cavallari presidente dell’Adriese non ha tralasciato di ricordarmi ‘come e quanto ci ha rimesso’ con la sua Adriese citando la storia del passaggio del testimone presidenziale.
Ma qui siamo dentro la storia del suo ‘Pane Ciabatta’  e del suo fenomenale viaggio in tutti e “CINQUE CONTINENTI”, perciò… cosa successe quel mercoledì di degustazione al “Forno Sperimentale” di Cavallari?
Ecco l’Arnaldo affabulatore e “Signore del Pane” in the world: <<  Tra quei rugbisti c’era Tito Lupini il sudafricano che mi fa “Io volere questo pane per mio paese. Per ristorante di mio papà a Joannesburg>>.

Presto detto, presto fatto. Arnaldo è il solito …pilota di rally, un globetrotter nato, sempre in viaggio come gli …elefanti verso il mare e l’avventura.
Cosa è successo? Tralascio il racconto/risposta by Arnaldo a Tito Lupini e dico solo che Cavallari è abituato a ‘battere il ferro quando è caldo’.
E così pronti via, ecco Cavallari prendere l’aereo e andare per 15 giorni in Sud Africa a Johannesburg.<< Andai con 10 kg di farina, con la mia sacca bianca e il carrello, là a promuovere l’arte del pane nel Ristorante di papà Lupini.

Ovviamente rimase entusiasta. Ma il fatto più eclatante fu che 3 settimane dopo,  papà Lupini peraltro originario di Bergamo,  venne qui ad Adria e mi disse:<<Voglio l’esclusiva del tuo “Pane Ciabatta” per tutto il Sud Africa. Sono disposto a pagare …>>. Potrei citare la cifra e dirvi anche come è stata spesa. Ma dalla storia si passerebbe quasi al …romanzo.

Ci basta sottolineare che la bella favola della “Ciabatta Italia” in  Sud Africa diventa realtà in questa sinterizzazione by Arnaldo:<< Grande personaggio papà Lupini, col suo forno a Johannesburg, tant’è che presto sfruttò al meglio la bontà del PANE CIABATTA e la sua capacità imprenditoriale. Così lanciò in Sud Africa ben “TRE MAXI FORNI”, appunto a  Johannesburg, ma anche Città del Capo e Pretoria. E tutti i suoi 4 figli entrarono a tempo pieno in quella ‘grande azienda del pane’.

Da Tito Lupini che smise di giocare a rugby agli altri tre figli che dissero ‘stop’ alle loro qualificate professionalità di ingegnere, di edile e di fisico. Una scelta talmente giusta, quella della Famiglia Lupini, che poi quell’attività partita dalla Ciabatta Italia divenne importantissima grazie a quei TRE MAXI FORNI che poi hanno dato lavoro a ben 125 dipendenti.>>
Per la ‘cronaca e per la storia’ poi merita di essere segnalato che sugli aerei della South Africa Airlines ancora adesso ‘la ciabatta e lo zoccoletto’ fanno parte del servizio in esclusiva by Lupini Family.

Ma l’Africa , sia geograficamente che per Cavallari, non è mai stata soltanto quella …dirimpettaia al Polo Sud.
E allora basta ricordare che per quanto riguarda LA CIABATTA IN AFRICA , beh, basterebbe andare “nelle seguenti città dove è stata fatta, almeno una volta, una prova pratica o una fiera del pane” . Ebbene, la Ciabatta Italia by Arnaldo la troveremmo in Egitto ( a Il Cairo), Etiopia (nella capitale Addis Abeba) , Eritrea ( Djibouti), Senegal ( Dakar), Camerun ( sia a Duala che a Yaoundee), Kenia ( Nairobi) e nello Zimbawue (ad Harare).

Tutto documentato peraltro dalle fotografie che Cavallari mi mostra e mi commenta.
Magari parlando anche delle sue donne, o delle donne che ha ‘incontrato ‘ in giro per il mondo. Tra l’altro mi ha mostrato anche un foglio… ‘facebook’ con ‘un bel sorriso smile’ e una bella dedicata a ‘papà Arnaldo’.
Ovviamente non è stato facile. Ci vuole intraprendenza e …capacità di sopportare lo stress.

Come peraltro l’ha spiegato così lo stesso Arnaldo sul suo libro “La vita nel sole”:<< Non sono solo rose… Lo stress è micidiale. Soprattutto a causa dei viaggi. Sono spesso in Africa, in Brasile, in Asia. Lunghi voli aerei e permanenze con le ore contate. Tento ogni volta di mettere insieme più appuntamenti e più clienti possibili.  Sono appena volato a Chinscasaca, nel Congo. Due clienti.

Tornando indietro, ho fatto scalo in Arabia. Un altro appuntamento di lavoro. Poi sono ripartito per l’Europa. E via così. Sempre. Velocissimamente. Il business chiama business. Corro come un matto per stare dietro a tutto e a tutti. Finito un viaggio, ne programmo un altro. Adesso sto definendo un tour che mi porterà da sei clienti diversi. Ognuno di loro a una latitudine diversa. Organizzando il viaggio, mi sono accorto che in una settimana farò il giro del mondo... >>

Tutto questo, è spiegato nel suo libro “Una vita nel sole” sotto questo titolo “ Il giro del mondo in 10 giorni”.
Ma ancor più ‘analiticamente’ me l’ha spiegato direttamente il globetrotter Arnaldo, passando così …dall’Africa all’AUSTRALIA (per la verità il ‘continente’ sarebbe l’Oceania):<< Perth, in Australia, diciamo 15 anni fa… provarono il nostro pane italiano, ne fecero 50 chili, poi dal Westland siamo passati ad Adelaide (ndr, stato del Vittoria) dove cominciò un panificatore romano, quindi la Ciabatta Italia e stata provata a Brisbane nel Queensland, là dove adesso producono 40 quintali  di ‘ciabatte’ al giorno>>.

Gli dico che ‘avevo’ un fratello emigrato in Australia, che nel lontano 1959 era partito da Genova, in nave, aveva attraversato il Canale di Suez (ricordo ancora la cartolina da Port Said) e proprio nel porto di Perth aveva ‘incontrato l’Australia’. Poi è stato anche a Brisbane e adesso i suoi figli vivono a due passi da Newcastle, distante da Sidney come più o meno lo è il Polesine da Venezia.

Non so perché glielo l’ho detto ad Arnaldo, sarà perché ho sempre considerato Cavallari ‘cittadino del mondo’…
Sta di fatto che il globetrotter Arnaldo mi mostra le fotografie ‘australiane’ con la Ciabatta Italia addentata da un canguro , nello zoo di Perth e aggiunge:<< La mano che vedi è quella del ‘nostro’ fornaio di origine romane>>.

 

Invece nella foto by Brisbane, si vede lui l’Arnaldo by Adria, supervisore di altri addetti.
Vola veloce ormai l’Arnaldo della Ciabatta Italia, un nome che fa parte del suo cuore; basti pensare che nel suo studio, proprio alle sue spalle, c’è una grande bandiera ‘bianco-rosso-verde’.
Scusa Arnaldo , non vorrei ‘saltare’ l’EUROPA…

E Cavallari mi spiega la presenza della Ciabatta Italia nel ‘vecchio continente’ , quasi una sfida con la baguette e il pane tedesco.
Sviluppando analisi comparate tra Italia e Resto del Mondo, raccontandomi dell’Inghilterra, del Belgio e sintetizzando tutto con questi numeri:<< Da metà anni ’90 ad oggi sono proliferati i ‘punti’ dove impera la Ciabatta Italia; in Italia ce ne sono 122 mentre nel Mondo sono 56>>.

Ma dove sono precisamente i ‘forni d’autore’ con la Ciabatta Italia? Lui Arnaldo potrebbe snocciolarmi tutte le città nome per nome, però a questo punto ve le propongo così come è stato ‘certificato’ in questa sequenza nel citato libro “Una vita dl Sole”, giusto per indicarvi anche la nazione di riferimento:<< Nizza, Lione e Parigi in Francia; Madrid, Barcellona e Marbella in Spagna; Oporto e Lisbona in Portogallo; Liverpool e Londra in Inghilterra; Wiesbaden, Dresda e Monaco in Germania; Bruxelles in Belgio; Graz e Vienna in Austria; Locarno e Zurigo in Svizzera; Lubiana in Slovenia; Fiume in Croazia; Budapest in Ungheria; La Valletta a Malta; Helsinki in Finlandia.

Tutto documentato dalle relative fotografie , tra ciabatta e marchio ‘dentro e fuori’ i citati ‘punti vendita’.
Certo non abbiamo parlato solo di ‘farina e di pane’, con Arnaldo abbiamo parlato ‘naturalmente’ anche delle sue donne.
Tanto naturalmente che ‘risponde in libertà’ ad una telefonata di Beppi Donazzan  dandogli l’indirizzo esatto dove consegnare “quel libro a Bianca, perché Lei lo apprezzerà sicuramente”.

Presto però Arnaldo torna ‘dentro l’intervista’ Arnaldo, appena dopo  avermi spiegato che cos’è l’amore, diciamo così ‘nelle diverse fasi della vita’. Anche per questo gli brillano gli occhi quando mi parla dell’attuale ‘ riavvicinamento a Bianca’.
E così, quasi pensando di fargli piacere, gli confido che mia moglie ‘ci va ai suoi appuntamenti artistici’ nella casa di Boara, tant’è che in ‘casa nostra’ abbiamo un suo sgabello e un attaccapanni ‘dipinti’ da Bianca.

Dicevamo “delle stagioni e dei ruoli nell’amore”, dal vangelo secondo Arnaldo.
E così mi mostra soddisfatto un foglio stampato da “Facebook” dicendomi:<<C’è la foto di Cristiana Cavallari (è nel Kentuky) e la scritta:<< Happy new year 2012,  ‘papi’>>.
E altre parole affettuose, quella di una figlia per un padre “affettuoso e premuroso”.

 

D’altra parte gli avevo appena chiesto della AMERICA, e Arnaldo , dopo avermi elencato tanti nomi di città mi ha raccontato di quella volta che Clorindo Manzato (suo amico e cantante lirico) gli ha portato nel ‘forno di Adria’ un gruppo di ‘percussionisti di Seattle perché dicevano che il ‘pane ciabatta’ era stato inventato là da loro, nel Colorado, appunto a Seattle.
Ovviamente poi, da musicisti del palato fine, e dopo aver gustato direttamente nel forno la bontà della Ciabatta di Arnaldo, si sono convinti che …la Ciabatta Italia era davvero ‘nata ad Adria’.

Sorride Arnaldo Cavallari soddisfatto ‘come fosse oggi’ , tanto più che racconta un aneddoto in stile ‘you tube’. Addirittura fa riferimento al presidente Obama, che arrivato all’aeroporto londinese di Heatrow ha chiesto nel classico slang americano “Now I need Ciabatta bread”.
Ascolto il fognoma by Cavallari e penso al fognoma by Obama. E così penso a quanto possa essere giustificato l’orgoglio di Arnaldo, e da parte mia la fortuna che ho avuto a ricevere la telefonata by Arnaldo che voleva raccontarmi questo viaggio della sua “Ciabatta Italia” attraverso tutti i “Cinque Continenti”.

Anche per questo eccovi tutto l’elenco delle città dove, in America, almeno una volta, “è stata fatta una prova pratica o una fiera con la Ciabatta Italia”.
Cioè in AMERICA DEL NORD a San Francisco in California, Las Vegan nel Nevada, Cleveland in Ohio, Trenton nel New Yersey, Houston nel Texas, Orlando in Forida e New York nello stato omonimo di New York. Ovviamente tutte città degli Stati Uniti, cui va aggiunto la città di Montreal nel Canada.

A queste peraltro vanno aggiunte anche queste città del CENTRO E SUD AMERICA: Puebla nel Messico, Boca Cica e Santo Domingo nella Repubblica Dominicana, Buenaventura e Bogotà in Colombia, Caracas in Venezuela, Cordoba in Argentina, Rio de Janeiro in Brasile.
Tutte città dove Arnaldo ha promosso da par suo la “Ciabatta Italia” , anche in maniera ‘estemporanea’. Come a Trenton negli Stati Uniti e così ad Harare nello Zimbawe, dove per ‘produrre la sua mitica ‘ciabatta’ ha dovuto scientificamente abbassare il caldo equatoriale (c’erano 45°) affidandosi a gli ‘estemporanei’ 3 chili di cubetti di ghiacci che aveva visto nel frigo del ristorante. Come nei forni di Addis Abeba e Rio de Janeiro dove Arnaldo ha “collocato” qualcuno di famiglia.

D’altra parte basta rifarsi al sottotitolo del suo sopracitato libro. E cioè “I rally, il pane, le donne” . E allora non è un caso che nella foto relativa al ‘forno’ di Rio de Janeiro ci sia la bella immagine brasiliana di Marilena, sua figlia.
Anche perché – l’ha ricordato lo stesso Arnaldo – il suo rapporto con le donne è stato davvero prolifico, se pensiamo che il suo cuore si è “accasato” con ‘5 mamme e 9 figli”.
Storie in viaggio, come quelle della Ciabatta Italia e della nostra intervista “Pane Story nei Cinque Continenti”.

Così ultima risposta di globetrotter Arnaldo va a spiegare così la presenza della Ciabatta Italia in ASIA: << Si, ci siamo anche a Tokio, ma stiamo per andare anche a Shanghai>>. E mi mostra la foto/disegno di uno stilizzato giallo-forno giapponese, dove il “Pane by Arnaldo” la fa da padrone, dentro le ceste e tra le mani del fornaio con ‘grembiule e berrettino azzurro’.
Parafrasando l’ultimo capitolo del suo libro (Ieri, oggi, domani  … guarda caso come la famosa medaglia dell’amore) diciamo che il Pane by Arnaldo viaggerà ‘forever and anywhere’, anche perché lui stesso mi ha parlato delle prossime aperture in Croazia (ad Opatia/Abbazia) , in Bielo Russia e dintorni …nei Cinque Continenti.

Mi pare di essere stato “sulla luna”, là nel suo ufficio al primo piano della storica ‘vecchia casa di Arnaldo Cavallari’. Come 15 anni fa quando ad Arnaldo avevo fatto una lunga intervista-story sportiva , tra Calcio & Rally. Come 9 mesi fa quando oltre allo sport mi aveva parlato del Pane e dell’Accademia del Pane, di Albarella e di Alta Marea, il suo vecchio giornale che gli è rimasto nel cuore. Tant’è che nel marzo del 2011 l’Arnaldo Cavallari ‘direttore’ è ripartito pubblicando “Accademia del Pane by Adria” , come periodico mensile di Gastronomia, Attualità, Turismo, Cultura e Sport. Il patrocinio? Nella ‘testata’ , in alto a sx come logo c’è lo stemma della Città di Adria ed a dx il logo della “Città del Pane”.

Una curiosità? Ecco i nomi dello staff redazionale. Direttore responsabile è Beppe Donazzan, e questi sono i Collaboratori: Carlo Cavicchi, Guido Fraccon, Melania Ruggini, Marina Ravara, Adelino Polo, Morbiolo Raffaello, Clorindo Manzato, Sergio Sottovia (sic, avevo solo scambiato ‘due battute’ quando il newmagazine stava per nascere) .
A questo punto siamo scesi dallo SKY LAB al piano terra, nel suo “Forno Sperimentale” , là dove è nata la mitica “Ciabatta Italia”, sollecitata , sul finire del 1989, dal suo mentore Antonio Marinoni.

Un evento realizzato e descritto così nel libro by Arnaldo:<< Quando assaggiai, la felicità esplose. Avevo ottenuto un doppio successo. Un prodotto innovativo che assorbiva acqua fino a valori impensati. Dal 70% della Ciabatta Polesana, infatti, ero arrivato al 75% della nuova Ciabatta, Dopodiché non feci altro che seguire il suggerimento di Marinoni. Alla Ciabatta Polesana, cioè la ricetta con farina tipo zero, affiancai il nuovo marchio Ciabatta Italia, ricetta con farina tipo uno. Quest’ultima soluzione era destinata a sfondare sui mercati internazionali>>.

Guardo il ‘forno’ mentre Arnaldo confeziona ‘come sempre’ l’omaggio canonico “Ciabatta Italia”.
D’altra parte mi aveva detto:<< Proprio ieri sono venuti due signori da Udine e mi hanno fatto un grande regalo, un dossier con la documentazione originale e autentica della mia vittoria datata 19.6.1966 al “2° Rally Alpi Orientali”>>.
Ovviamente documento tutto, fotografando anche la relativa Classifica Generale, per mandare a futura memoria sia la ‘gara’ che tutti i nomi dei primi 21 Conduttori coi relativi dati tecnici (dai coefficienti, ai Controlli alle Penalità).
Ma tutti sanno che chiunque passi dal ‘forno’ lascia un pensiero scritto nell’album dei visitatori.
E allora eccovi il saluto ‘udinese’ manoscritto così da CHI “Quel Rally” lo vide da vicino:<<Adria 10 Gennaio 2012 / Al Grande Arnaldo Cavallari/
Grazie a te ho respirato la prima polvere di Rally, mi è entrata nel sangue e nel cuore, e in questi lunghi anni mi ha insegnato la passione, il coraggio, le volontà…
Oggi ho i capelli bianchi, la conservo ancora gelosamente e sento che grazie a quella polvere ho ancora voglia di sfidare… con il desiderio di un bambino. CLAUDIO VIGNA>>

Già, il Rally e il forno. E penso alle mamme e ai nove bambini che lui Arnaldo ha messo ‘in fotografia’ nel suo libro chiamandoli “I MIEI GIOIELLI” . Foto e nomi di Cristiana, Sardis e Pamela assieme, Arnalda e Miguel e Arnaldo assieme, quindi la piccola Paola Andrea, Petra e Alex. Praticamente un ‘girotondo intorno al mondo’ come per la sua Ciabatta Italia.
Già, la Ciabatta Italia by Arnaldo Cavallari, il Signore del Pane, ma anche dei Rally .
Così , come autore di un vangelo apocrifo, mi scappa di salutare Arnaldo dicendogli:<< Ne manca uno per fare la TOP TEN, ma possiamo dire che la sua Ciabatta Italia è il suo decimo figlio>>.
Scandaloso ma vero, Arnaldo e la Top Ten, nel libro della Vita by Arnaldo Cavallari , incredibile, affascinante e perché no ‘buono come il pane’.

 

APPENDICE NEWS (by newsmagazine”Accademia del Pane by Adria” /Direttore Arnaldo Cavallari/ , marzo 2011) LA LUNGIMIRANZA DEI MOLINI “AGUGIARO E FIGNA” (CENNI STORICI)/
<< La “storia” è incominciata molti anni addietro. Siamo, mei primi anni 1980, nella Borsa Merci di Padova, quando Arnaldo  Cavallari, ideatore della Ciabatta Polesana, e della quale aveva incominciato a farne pubblicità, un giovedì venne avvicinato dal suo amico Giorgio Agugiaro il quale gli disse:<<Sai Arnaldo hai avuto una bella idea  io voglio copiartela, però, non temere concorrenza, io userò la parola ‘marketing’ nel campo della pizza. Immediatamente nacque l’idea della farina “Cinque stagioni”, e tutti lo possono affermare, è diventata una vera… bomba! Passarono molti anni ed Arnaldo invecchiò in fretta e chiuse il suoi molino ed allora Giorgio, un paio di anni fa, chiese ad Arnaldo:<<Perché non mi fai usare i tuoi Marchi Registrati nel campo del pane ed andiamo a fare un bel ‘business’?>>

Detto e fatto!
Ed ora la realtà dei fatti incomincia a dare i suoi frutti, infatti, infatti è sempre stata assai importante costruire, tra persone intelligenti, i ‘teams’ perché sicuramente sono vincenti.
Si cominciò a ‘costruire’ la Farina Linea Natura nel molino di Padova, ed ora per le favorevoli richieste, verrà attrezzato anche il molino di Parma.
Ed ora il Colosso Molitorio “Agugiaro e Figna” , già affermato in campo mondiale, si è preparato per portare nel Mondo Intero l’Italianità del Pane Ciabatta.>>  

EXTRATIME by SS/ La cover è per così dire il …certificato di nascita  ella Ciabatta Italia. Infatti sotto la dicitura Molini Adriesi c’è la scritta “Qui è nata la Ciabatta Italia”.
Poi nella fotogallery fanno da apripista alcune immagini che propongono Arnaldo Cavallari, “Signore del Pane, dei Rally e del Calcio”, anche a livello istituzionale.
Immagini di Personaggi talmente “noti” che non hanno certo bisogno di specifica didascalia.
Parliamo del ‘poker seduto’ ( da dx a sx) formato da Germano Bovolenta, Sandro Munari, Beppe Donazzan, Arnaldo Cavallari.

Ma anche di Arnaldo in foto ricordo tra i Fondatori del Panathlon Club Adria (al microfono), oppure da presidente tra i suoi giocatori della Ciabatta Italia Adriese, o seduto nel Salone Municipale tra il suo ds Piero Cavallari e il sindaco Sandro Gino Spinello nel giorno della presentazione ufficiale della sua Adriese 1992.
A questo punto seguono le immagini che certificano ‘autonomamente’ le varie tappe/città della “Ciabatta Italia” in giro per il Mondo. Mi piace sottolineare la foto della Tito Lupini Family a Johannesburg. Un lungo viaggio fino a diventare “IL RE DEL PANE”  dopo essere stato il Re del Rally.

Tutte cose che mi ha raccontato praticamente in sequenza nelle diverse tappe/visita che ho fatto anche nel suo ‘Forno Sperimentale” (perciò eccomi in tuta assieme ad Arnaldo griffato “Ciabatta Natura”), prima di proporvi i suo ‘palmares’ come certificato sul suo libro.
Tornando ai tempi moderni, eccovi le già citate “Testimonianze Storiche” by Udine relative al Secondo & Terzo Rally Alpi Orientali.
E poiché la vita di Arnaldo Cavallari è sempre stata ‘tutto un mix’ ecco in foto le “Sette Miss” in versione hostess del “5° Rally del Pane” datato 1988.
Quindi premiato da Flavio Zampieri (presidente del Panathlon Club di Adria) assieme a Sandro Santin a sx e Sandro Munari a dx. Due personaggi, Sandro Munari e Arnaldo Cavallari che rivediamo poi premiati a Taglio di PO da Layla Marangoni il 1 ottobre 2011 in occasione della serata ‘dedicata’ alla Targa Florio ( la macchina col n.34 è quella della baronessa Antonietta Avanzo da Contarina).

Nel ricordo di Cavallari presidente dell’Adriese 1993 eccolo presidente assieme a tutta la rosa  nel giorno del raduno con mister Garbin, e poi nei festeggiamenti (vedi Alè Adriese)  per la promozione a fine campionato.
Anche per questo Arnaldo Cavallari è stato premiato istituzionalmente dal sindaco Antonio Lodo e dall’onorevole Franco Grotto assieme agli altri adriesi di cui ho raccontato la Personaggio Story nei miei tre libri ‘Polesine Gol’ ( da sx Monti, Simoni, Bocchio, Franzoso, Levi, Levisaro, Cavallari, Sottovia, Lodo, Grotto, Pellegrinelli, Tivelli, Garbin, Frizzarin.

Di tutto questo abbiamo parlato nell’intervista datata 11.01.2012 con Arnaldo che vi proponiamo in tre immagini da studio, prima di concludere onorando il Cavallari “Signore del Pane” nel consueto test del mercoledì tra Ciabatta Natura e ovviamente Ciabatta Italia “ Miss Cinque Continenti”.

Anche per questo , a metà percorso, uscendo dall'Europa per 'navigare' nel Mondo, quasi fosse uno stacchetto musicale, ho messo la mappa di questo sito, a certificazione del fatto che in data 23 01.2012, è stato 'richiesto' da tutti e Cinque Continenti.

Come la 'paloma blanca' di questo racconto sull'Arnaldo Cavallari "Signore del Pane CIABATTA ITALIA".


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it