‘Ciano’ Milani ‘operaio del Signore’/ Ha costruito ben “Cento Presepi” dedicati alla “Natività di Gesù di Nazaret”


11/01/2018

Non so se i Presepi di Gastone ‘Ciano’ Milani già esposti nella chiesa parrocchiale di S. Francesco d'Assisi a Taglio di Po, poi a Contarina, Chiampo, Verona, Lendinara  e continuamente visitati da tante persone a casa sua in via San Bellino, arriveranno mai dal Polesine fino a Papa Francesco in Vaticano che ha scelto il nome del Santo d’Assisi per essere …povero tra i poveri al servizio di Dio e degli Uomini tutti.
Come ha fatto il Bambino Gesù nato in una mangiatoia ( questo il significato etimologico di Presepe) per essere Figlio di Dio e Uomo tra gli uomini , nato per redimere il Mondo sapendo già di pagare umanamente il prezzo più alto nella sua vita terrena.
Che poi a ‘fare presepi da una vita’ a Taglio di Po sia quel Gastone Milani che il sottoscritto ha avuto la fortuna di ‘incontrare/visitare’ appena due mesi fa a casa sua, beh mi è sembrato che lo stesso  ‘Ciano’ con quella faccia da ‘Pastore Narrante’, fosse un vero abitante di quel Mondo tanto umano quanto magico andava verso la ‘mangiatoia’ dove Gesù Bambino era nato per essere …Nostro Signore dei Presepi.

 

 

Ecco perché il Presepe non è la stessa cosa dell’Albero di Natale, tanto più per ‘Ciano’ Milani, visto che si dedica fin da bambino alla costruzione dei presepi, anzi di tanti presepi e con tante statuine da lui stesso ’lavorate’ e poi esposti anche nelle chiese di diversi Comuni del Polesine oltre che nel Santuario della Madonna del Chiampo.

 

 

 

Là dove peraltro ci sono anche i ‘Grandi Cristi’ in legno scolpiti da Amedeo Balzan ( perciò vedi sua Story qui su www.polesinesport.it ) , per così dire il “Signore dei Cristi’ visto anche la sua devozione dimostrata religiosamente con ben 3 Viaggi a piedi, come pellegrino da Crespino fino alla Basilica di San Pietro in Vaticano.

 

 

 

Ma , rimandandovi all’Extratime e alla fotogalelry per qualche personalissima considerazione legata alla mia visita fatta alla Casa dei Presepi di “Ciano & Lina” grazie alla ‘chiamata friendly ’ di suo figlio, lascio allo stesso suo figlio Emiliano la testimonianza più autentica  sul ‘Maestro dei Presepi’ , per un papà che peraltro tanti aneddoti e confidenze ha raccontato anche al sottoscritto, con tante precisazioni fatte anche da sua moglie Lina, l’altra metà del cielo di “Casa Betlemme” a Taglio di Po.

 

 

 

La dove i Re Magi e i pastori, e tutto il mondo animale e vegetale hanno fatto visita per ‘inchinarsi’ di fronte al miracolo della  Natività del Bambino Gesù , figlio di Dio ‘fatto uomo’, là tra Maria & Giuseppe , tra il Bue e l’Asinello ‘plasmati’ dalle mani e dal cuore di ‘Ciano’ che mi piace proporre come Polesano nel Mondo con i suoi Presepi on the road così come così come il Bambino Gesù è stato Signore nel Mondo con la sua Luce, la sua Verità, ma –come sottolinea spesso Papa Bergoglio – con la sua Misericordia verso i poveri, gli umili e i peccatori.

 

 

 

Cioè verso tutti gli uomini di un mondo dove non c’è fratellanza se non c’è Misericordia, anche perché il Bambino Povero nato nel Presepe/Mangiatoia a Betlemme potrebbe essere il ‘fratello’ di quello che da sempre nasce nelle Favelas, nelle Bidonvilles e nella miseria di questo mondo.

 

 

 

Anche per questo i Presepi di Ciano Milani non sono soltanto quelli citati dalla Treccani , intesi comunemente come “ Rappresentazione plastica della nascita di Gesù che si fa nelle chiese e nelle case, nelle festività natalizie e dell’Epifania, riproducendo scenicamente, con figure formate di materiali vari e in un ambiente ricostruito più o meno realisticamente (talora anche anacronistico), le scene della Natività e dell’Adorazione dei Magi>>.
Ma sono i …Presepi di Papà Luciano Milani ‘finalmente’ raccontati così da suo figlio Emiliano come da Main news seguente.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Emiliano Milani, mail 09.0.2018) DALLA LETTERA DI EMILIANO MILANI A SUO PADRE: A PAPA’ LUCIANO E AI SUOI “PRESEPI” IN MOSTRA PERMANENTE 
<< Carissimo Sergio, ogni promessa è un debito. E quello che ho con Luciano Milani, Gastone, mio "papà" è grandissimo ed ormai aspetta realizzazione da tanto tempo. Beh, lasciamo stare tutto quello che un figlio può aver promesso e non mantenuto ad un padre (e ad una madre....vero Lina?), il debito che non ho mai saldato con il "baffo" è quello di non averlo valorizzato abbastanza come artista di presepi.

 

 

 

Il fatto è che non mi è mai piaciuto essere autoreferenziale. Un giornalista che fa un articolo su suo padre... Scontato... Così ho sempre preferito, magari fargli i miei apprezzamenti di persona, lasciando agli altri colleghi il compito di occuparsene... in modo distaccato ed oggettivo così che si potesse gustare i complimenti senza se e senza ma... ed anche se lui non è mai contento, quello che è stato raccontato lo ha consacrato comunque "maestro dei presepi".

 

 

 

Lo dimostrano i fatti, Taglio di Po, Contarina, Chiampo, Verona, Lendinara solo per citarti alcuni dei posti che mi ricordo dove le sue opere sono state protagoniste... Certo lo si sa, lo dice un'altro proverbio "nessuno è profeta in patria" ma a volte, invece, fermarsi un momento e focalizzarsi su quello che ci sta intorno non farebbe proprio male.
Parlo soprattutto per me. Di sicuro riserverebbe belle sorprese. Perché poi l'abitudine ti fa vedere le cose in maniera diversa, private del suo reale valore.

 

 

 

Io il presepe in casa l'ho sempre avuto e anche bello, made in Luciano, e adesso, più di quando ero ragazzino, mi colpisce lo stupore di chi non è abituato e rimane a bocca aperta davanti a tanta bellezza, precisione e cura dei particolari quasi maniacale.
A tal proposito, mi ha colpito una frase che mi ha detto con estrema sincerità, ma enorme efficacia sui miei pensieri, un altro amico che di nome fa Sergio anche lui, un signore che vive da sempre nella sua semplicità a stretto contatto con la natura.

 

 

 

Erano tanti anni che non lo vedevo più ma l'ho ritrovato ancora uguale con il suo sguardo e la sua franchezza nel rivolgere la parola ai suoi interlocutori. C'erano altre persone. Il discorso ad un tratto si è incanalato nel tema della morte: inferno e paradiso. Beh a quel punto ecco la perla di saggezza: «non aspettate di morire e sperare di andare in paradiso, perché il paradiso ce lo avete già davanti agli occhi...tutti....».

 

 

 

E detto da lui mi ha fatto ancora più effetto... Dare valore a quello che si ha senza dover per forza sempre cercare qualcosa di nuovo.
Ed è da qui che voglio partire, per dare risalto, finalmente alla passione che "Ciano" ha da tantissimi anni e gelosamente custodisce nel proprio io. L'amore per l'arte del presepio.

 

 

Estroso ed eclettico fin da piccolo, le sue doti manuali, frutto di una grandissima curiosità e fantasia, hanno da sempre incantato tutti. Il maestro a scuola si meravigliava di come disegnasse bene. A militare, invece, oltre a fargli fare le guardie, qualche superiore, meravigliato delle sue doti da tappezziere, se lo era portato a casa per qualche lavoretto ai propri divani. E con la stessa passione che il signor Luciano ha sempre fatto il suo lavoro, allo stesso modo ha sempre coltivato amore per tutto quello che richiedesse manualità.

 

 

Il Presepe prima di tutto. Da bambino ad oggi, instancabilmente con la stessa luce negli occhi. E non c'era né pranzo o cena che lo distogliesse dalle sue opere. Nemmeno quando la fame si faceva sentire più di adesso. Le statuine in gesso di quando era ragazzino li custodisce ancora oggi e molto gelosamente nella sua mostra permanente che ha allestito con molta semplicità ma dovizia di particolari a casa sua, in via S. Bellino 30 a Taglio di Po.

 

 

 

Sicuramente tutte quelle opere d'arte meriterebbero palcoscenici migliori di un seminterrato trasformato a sala di esposizione e in qualche brevissima occasione lo hanno anche fatto, ma ritornando al primo proverbio citato visto che "nessuno è profeta in patria" né tanto meno Luciano è persona che sa scendere a compromessi... così pastori, pecorelle, animali, angeli e natività al gran completo (le statuette) continuano a vivere serenamente nei castelli, nelle grotte e nelle casette illuminate dagli azzurri cieli stellati e dalle comete luccicanti di S. Bellino tra l'amore e le cure del suo creatore.

 

 

Ma andiamo per gradi.
Luciano il presepe a casa sua lo ha sempre fatto. Muschio, carta roccia, sassi, segatura, carta stellata, uno specchio per fare il laghetto, le statuette di gesso, con le casette e la capanna, rigorosamente costruite da lui a mano. Fino al 1995 quando arriva la grande svolta. Nella sua testa da tempo aveva in mente di progettare e costruire il presepio in chiesa a Taglio di Po e di seguito il cronista de Il Gazzettino di Rovigo Giannino Dian ha raccontato così sul quotidiano locale di allora come andò quel magico natale tagliolese.

 

 

<< Nella chiesa di San Francesco d'Assisi verrà realizzata un'artistica Natività con novità: La tradizione del presepio..
Il Presepio, cioè la ricostruzione del grandioso evento della «Natività di Gesù di Nazaret», per i tagliolesi è una tradizione che si tramanda da generazione in generazione. Se un tempo abbastanza recente il Presepio nelle case era diventato quasi inutile perché soppiantato dall'albero di Natale, ora c'è un ritorno veramente significativo, sia dal punto di vista cristiano che umano. Nella chiesa parrocchiale S. Francesco d'Assisi del centro da molti anni viene costruito un presepio artistico, molto grande e viene visitato da migliaia di persone, anche da coloro che abitano in altri paesi del delta polesano e ferrarese.

 

 

 

Per trent'anni la realizzazione del presepio in chiesa è avvenuta per l'ingegno e il lavoro di Fra Erminio Pegoraro, da due mesi improvvisamente deceduto all'età di 82 anni, con la collaborazione dei fratelli Gilberto e Graziano Mantovani.
Ora, da qualche anno, la realizzazione viene effettuata dai gruppi della parrocchia, a turno o in collaborazione. Quest'anno, come lo scorso anno, sono gli "amici del patronato parrocchiale" che si sono fatti carico della costruzione del presepio.

 

 

 

La novità di quest'anno è la partecipazione in maniera sostanziale di un altro tagliolese: Gastone Luciano Milani il quale "presterà" alla comunità parrocchiale un suo paziente e stupendo lavoro, tutto in polistirolo, che ha prima ideato e poi realizzato con grande passione ma anche competenza.
Il presepio che sarà possibile ammirare in Chiesa Parrocchiale a Taglio di Po sarà dunque molto diverso dagli anni passati ma senz'altro sarà molto bello. Il lavoro viene effettuato di sera e di notte, tra le mura di casa e nella cappella della Madonna del vaiolo.
I vari Adriano, Leonio, Ugo, Roberto, Gino, Raffaele, Adriano P., Gentile ed altri ancora sono impegnati a realizzare un Presepio che possa ancora una volta attirare l'attenzione della gente ed essere un punto d'incontro per tante famiglie.>>

 

 

 

L'opera esposta in chiesa ebbe un enorme successo e così successe fino al natale 2011. Le rappresentazioni artistiche della nascita di Gesù interamente fatte a mano, statue e vestiti compresi, ogni anno ambientate in paesaggi diversi portarono, infatti, ininterrottamente per 17 anni tantissima gente a Taglio di Po. La firma sempre Milani, con l'aiuto indispensabile di Adriano Bellan (a casa del quale partorirono quasi tutte le opere ed autore attuale del presepio in chiesa) e nelle ultimissime edizioni di Graziano Bellan.

 

 

 

Ogni anno, ore ed ore spese a lavorare da ottobre a dicembre, tutte le sere dopo cena fino a notte fonda, rubando tempo soprattutto al sonno che, di fronte all'entusiasmo di vedere il presepio finito, sembrava quasi sparire in quel periodo, per poi tornare tutto d'un colpo e con i rispettivi arretrati a festività concluse. Ed era un peccato toglierlo a quel palcoscenico, la cappella della Madonna del Vaiolo, trasformata ogni volta ad hoc per accogliere scenografie sempre diverse dalla vigilia di Natale alla sua festa del 27 gennaio.

 

 

 

Dopo 17 anni di attività in chiesa, ebbene, Luciano ha deciso di dedicarsi ai presepi per sé, a casa sua ed in pochissimo tempo è riuscito a comporre moltissime altre mini opere d'arte che, insieme ad una collezione di presepi provenienti da tutto il mondo, ha messo in piedi una mostra permanente a casa sua. Una semplice ma grande esposizione che ogni anno richiama i ragazzini delle scuole elementari e medie di Taglio di Po ma anche altri visitatori. Amici, parenti, conoscenti o semplici curiosi o appassionati che attraverso il passaparola sono venuti a conoscenza di questa realtà.

 

 

 

E se non si va di fretta c'è anche il tempo per un caffè o un pasticcino offerto dalla moglie Lina, immancabilmente presente al fianco dell'artista. E la vera intrattenitrice poi alla fine è proprio lei. La conversazione c'è l'ha nel sangue dopo 40 anni di commercio. Diversamente vuol dire che non sta bene. Ciano è invece apparentemente più "orso" e solitario. E' incredibile, invece, come mia mamma riesca ad essere e a mettere a proprio agio chiunque abbia di fronte. Arte anche questa, ricevuta in dono da un altro "mago della parola", mio nonno Leonio.

 

 

 

Comunque caro Sergio, mi dirai tu a questo punto, Polesine Sport parla di sport e non di presepi. E allora eccoti servito il mio assist sportivo, calcistico per la precisione perché le opere d'arte di Luciano Milani hanno incantato non solo la nicchia di appassionati del genere ma anche una squadra di calcio. Eh, si... grazie all'amicizia con il presidente Robertino Bonato, il 5 dicembre del 2015, dopo il consueto pranzo domenicale prepartita a poche ore dall'importante derby casalingo con i cugini dello Scardovari il gruppo della squadra giallorossa di Prima categoria allenato da Geminiano Franzoso ha suonato a casa Milani per visitare i presepi. Bellissimo, con tanto di foto di gruppo. Ancor di più, per gli scaramantici perché poi quel big match la Tagliolese lo ha vinto 1-0 con gol di Matteo Trombin. Luciano porta bene dunque.....

 

 

 

Questo è solo un aneddoto per dirti dunque che Natale o non Natale in via San Bellino 30 ne sono passate veramente tante di persone, ultimo, il 6 gennaio, i ragazzi "dla Vecia" dello storico coro Voci del Delta fondato da Amulio "Egi" Pregnolato (grande maestro, musicista e compositore), diretto ora da Marco Ruzza, ed ognuna ha lasciato il suo pensiero e la sua firma su un quaderno posto all'ingresso della mostra.

 

 

 

Rappresentanti di carta stampata, radio e televisione, non sono mancati e a dire il vero piuttosto di una intervista mio papà farebbe più volentieri anche il più difficile dei presepi, ma gli occhi di "big" Luciano più di tutti si illuminano quando a fargli visita sono i bambini. La loro curiosità e il loro stupore non hanno prezzo. Naturalmente le porte sono aperte a tutti, sempre, ogni giorno. Quei presepi non vanno "in ferie" ne tanto meno in soffitta... e ad accogliere i visitatori saranno delle persone che il Natale ce l'hanno nel cuore. / FIRMATO Emiliano Milani >>

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Gastone Luciano Milani in una foto che vuole essere anche una ‘laurea honoris causa’ in quanto ‘PRESEPISTA’ appassionato e di lungo corso, praticamente il nostro ‘premio alla carriera’.
Lui ‘Ciano’ che è per dna familiare di presepi ne ha visti tanti e che in casa di papà Luigi ( operaio) e mamma Cesarina ( casalinga) , quando la Grande Guerra aveva lasciato tanta miseria e per certi versi il ‘presepe’ a Natale diventava un ‘focolare per il cuore’ e per far festa assieme a tutta la sua grande famiglia, visto che c’erano anche le tre sorelle Alberina, Anna, Luigina più suo fratello Raffaele.
D’altra parte, in quei tempi di gioventù per il tajante ‘Ciano’ ( nato appunto a Taglio di Po il 30 luglio 1948, il presepe era particolarmente povero, visto che bastava mettere assieme due tavoli da bucato, raccogliere il muschio ai muretti umidi e appoggiarvi solo qualche statuetta ( peraltro ‘liscia’ sul dorso’)  con i protagonisti principali della ‘mangiatoia’, quasi uguale a quella dell’allora civiltà contadina polesana dove anche la gente andava  a fare il ‘filò’ per riscaldarsi.

 

 

 

 

Poi ‘Ciano’ è diventato ragazzino, e ha cominciato a giocare …senza poter spendere niente; bastava un ‘pandolo’ una fionda, arrampicarsi sugli alberi per vedere da vicino i nidi degli uccelli, giocare con altri amici ‘che non potevano spendere niente’ e poi ..col suo coltellino intagliare qualunque pezzo di legno per costruirsi i suoi giocattoli preferiti.
Dalle fionde ai fucili di legno, fino ai trattori utilizzando qualche ‘cono’ che serviva per arrotolare il filo da cucire , metterci un ‘lumino’, un elastico e … il trattore si muoveva sa solo.
Si è formata così la passione di ‘Ciano’ Milani, il ‘presepista’ che vogliamo proporvi in apertura di fotogallery , mentre taglia il nastro di una delle ‘loro’ prime mostre assieme a sua moglie Pasqualina ‘Lina’ Pozzato, la ragazzina che ha incontrato una sera in discoteca al Daino di Taglio di Po ( Lui 21 anni, Lei 15 perché nata a Taglio di Po il 07/06/1954 ).

 

 

 

Questo abbinamento l’ho voluto mettere in prologo alla foto in trio con la loro piccola figlia Caterina,  nata a Rovigo il 12/10/1988 (data della scoperta dell'America, ma …nel 1492) accanto ad uno dei primi presepi dove è lei la ‘bambina benvenuta’ di …Casa Milani.
Prima di trovarla poi già ragazzina’  insieme a papà Luciano davanti ad un Presepe dove stavolta vediamo il Bambino Gesù nato nella mangiatoia.

Ma l’artigiano presepista’ Milani  l’ha sua passione l’ha concretizzata anche grazie all’aiuto di Adriano Bellan (‘santolo’ di Emiliano insieme alla moglie Giuliana, cugina di Luciano ) che perciò vi proponiamo nei due flash successivi e datati 1995, stesso anno in cui il primo Presepe di Luciano Milani è stato esposto nella Chiesa Parrocchiale di Taglio di Po (guidata dall’Ordine dei Frati Francescani Minori ) grazie anche ai collaboratori che vi proponiamo nella specifica foto di gruppo con gli “Amici del Patronato” .

 

Era l’epoca di Frate Damiano Baschirotto e dei ‘collaboratori finali ‘taianti’ Angelo Ferro, Gentile Tamburin, Moreno e Raffaele Pataro, Adriano Pagliai, Giorgio Bianchi, Leonio Bresciani, Roberto Piazzalunga con Mirco Benetti e Ugo Villani per il trasporto dal ‘laboratorio’ dallo scantinato Villaggio Perla di casa Adriano Bellan, ma anche di Rinaldo Beltrame, l’amico idraulico e di Claudio Saia oltre alla stessa Milani Family da mamma Lina alla figlia Caterina.
A seguire una serie di immagini col ‘Presepe di Ciano’ protagonista nelle varie esposizioni ‘religiose’ e che vi proponiamo in sequenza cronologica , partendo da due immagini, la prima datata 1995, la seconda 1997 (con Caterina Milani e la zia Alberina) , quindi in data 1996 e 1999 con Ciano ‘presepista’ insieme a Frate Matteo Salvadori.

 

Altra sequenza i presepi datati 1998, 2002, 2004, 2005 , mentre le foto dei presepi datati 2008, 2009, 2010 e 2011 li presentiamo in sequenza dopo il flash certificativo della visita a casa Milani da parte della squadra della Tagliolese.

Tra l'altro -spiega suo figlio Emiliano - "In quella del 2010 davanti al presepe sono ritratti mio papà insieme a Graziano Bellan, importantissimo collaboratore rosolinese, tagliolese d'adozione che ha realizzato con mio papà gli ultimi 4 presepi".

 

Presepi peraltro sempre esposti da Natale a tutto gennaio nella Parrocchiale San Francesco d’Assisi e specificatamente nella Cappella della Madonna del Vaiolo in Chiesa, una location che peraltro ‘da sempre’ aveva avuto particolare sensibilità verso l’esposizione dei ‘presepi’ , fin dai tempi Padre Erminio Pegoraro ( per 30 anni, poi deceduto, e in collaborazione con i fratelli Gilberto e Graziano Mantovani…).

A questo punto passiamo a proporvi una serie di flash scattati direttamente nella mia recente visita alla ‘Casa dei Presepi’ , partendo dalla coppia Lina & Ciano e dalla coppia Ciano & Caterina insieme ai loro presepi , di cui vi proponiamo diverse ‘specialità’ ( ci sono state anche ‘da Gerusalemme’) .

 

Tutte ‘lavorazioni’ frutto della passione di Ciano , ma anche maturate grazie al suo lungo lavoro da ‘tappezziere’ alle dipendenze prima della Ditta Fabbri, dove il titolare a Taglio di Po, una volta sellaio e produttore di collari che servivano ai buoi per tirare i carri, si era evoluto come artigiano di tappezzeria e tendaggi, e poi dal cognato Cesare Girotti (marito della sorella Luigina) a ‘Contarina’ di Porto Viro.


Insomma , Cino il ‘presepista’ era abituato già coi divani a produrre pezzi unici, come sta facendo appunto coi suoi presepi.
Una passione che peraltro lo impegna non solo per il periodo natalizia e per la Befana, ma posiamo dire per almeno 4 mesi , senza contare che …durante tutto l’anno il presepe è il suo ‘motivo di vita’.

 

 

 

 

 

Presepi che vale la pena di visitare ( basta vedere il presepe sull’entrata della porta che Ciano ( seduto) ha assemblato in modo speciali prima di salutarmi nella serata della mia visita a ‘Casa Milani’ fatta insieme a suo figlio Emiliano ( si vede di …sfuggita tra i presepi).
E che in questa nostra fotogallery passa il testimone ad una immagine storica datata aprile 1987 quando i bambini della Scuola sacro Cuore di Rovigo ( vedi cartello’ hanno incontrato Papa Wojtyla.
Certo i Papi cambiano e adesso c’è Papa Bergoglio, ma …i Presepi di Ciano Milani a taglio di Po ‘restano’ , anche se come sono andati in tour al santuario della Madonna del Chiampo potrebbero fare anche un ‘salto’ in Vaticano per essere visti anche da …Papa Francesco, che ha preso il nome dal Santo di Assisi che fece il primo presepe’  a Greccio (Rieti).
Ovviamente povero come quelli di Ciano Milani, che non ha mai speso un soldo per costruire i suoi presepi, recuperando tanto materiale e tanto …affetto dai suoi collaboratori, come ha sottolineato anche nella varie interviste , come quella by ‘Paese Mio’ e che potrete trovare su You Tube, dove anche Francesco Siviero sindaco di Taglio di Po e le Insegnanti in visita con gli Studenti sono stati orgogliosi del loro concittadino.
Anche perché Ciano è sempre stato disponibile con tutti, come dimostra anche il ‘Bollettino Parrocchiale’ che vi proponiamo perché mostra in copertina un emblematico presepe di Ciano che in chiesa ( vedi flash) è sempre stato visitato da tanti fedeli sia di Taglio di Po.

 

 

 

 

 

Peraltro visite stimolate anche dai Mass Media con articoli specifici e interviste anche televisive come quella che vi proponiamo con ‘Ciano’ Milani intervistato da Leandro Maggi, figlio del Cav. Umberto primissimo videoamatore del Polesine.
Presepi che praticamente ‘viaggiano’ sempre insieme al ‘presepista’ Milani ( perciò vedi altre due sue immagini ‘casalinghe’, anche se di visite speciali ne ha ricevute anche recentemente.
Come dimostrano le foto gruppo che in sequenza vi mostrano atleti e staff della Tagliolese del presidente Robertino Bonato e poi i ‘piloti’ del Vespa Club Delta del Po soddisfatti insieme all’artista Ciano e a Lady Lina dopo una visita prenatalizia.
Come quella che peraltro gli ha fatto anche il sottoscritto, che perciò metto in flash dulcis in fundo con sfondo ‘papiro’ laurea by Università di Bologna anche perché il “Signore coi Baffi” di Taglio di Po si diletta a dipingere e in casa sua ci sono quadri che mostrano Maria Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II, Stanlio e Ollio.
Anche se il nostro “Pastore Narrante” è soprattutto un ‘presepista’ quasi a tempo pieno in onore della Natività di Nazareth e del Bambino Gesù e di tante statuine che come i RE Magi, si sono messi in viaggio attraversando il …fantastico Mondo di Ciano fino alla ‘mangiatoia’ dove è nato quel Salvatore che per l’Uomo è la vera stella cometa.


Emiliano Milani & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it