Come già Pesaro e Torino, anche Reggio Emilia, onorando il ‘suo’ Claudio Zavaroni, ha intitolato una VIA a tutte le vittime “Heysel 1985”/ Spero lo faccia presto anche Porto Viro col ‘suo’ Gianfranco Sarto, come fatto con stadio 'Toni Scabin'


Certo Reggio Emilia è la città dove è nata la ‘bandiera tricolore’ e quindi è quasi naturale la sensibilità a fatti che trascendono il soggettivo e diventano ‘memoria collettiva’ .
Per questo alcuni anni fa, quando sono andato a vedere allo stadio Mirabello la partita tra la reggiana Valorugby e i polesani della Rugby Rovigo Delta, ho provato emozione quando ho visto che il ‘parco antistante lo stadio’ era intitolato alle vittime della tragedia dell’Heysel dove persero la vita ben 39 persone., tra cui 32 italiani.
Adesso l’amico Emiliano Milani mi ha trasmesso una serie di immagini che documentano la partecipazione delle “Quattro Donne” della famiglia ( c'era anche la moglie del figlio Roberto) all’inaugurazione della via intitolata al reggiano “Claudio Zavarini e a tutte le 39 vittime dello stadio Haisel” , dove in quel ‘maledetto  29 maggio 1985 morì sotto la calca anche Gianfranco Sarto portovirese dal tifo juventino e tanta passione sportiva.
E allora, visto che già Pesaro e già Torino hanno intitolato una via a tutte le vittime dell’Heysel, in considerazione della morte anche  di un loro concittadino,  ci viene da pensare che anche il sindaco di Porto Viro , se sollecitato ‘vox populi’, magari come ha già fatto intitolando lo stadio comunale allo sportivo “Toni Scabin”, sentirà il dovere di onorare in ‘modo giusto’, la tragica scomparsa del suo concittadino Gianfranco Sarto e le vittime dell’Heysel , perché… certi fatti esecrandi non accadano più.

 

 

 

Perché la vita è ‘arte dell’incontro” e il pensiero-segnalazione trasmessoci da Emiliano Milani – ormai storico corrispondente del Il Gazzettino – ha tutte le carte in regola , anche come stile e rispetto dei ruoli, per “sollecitare i nostri Amministratori al riguardo”.
Anche per questo lo proponiamo, perché educatamente propositivo e basato sul fatto logico che ciò succede in un Comune piccolo ma significativo, può diventare ‘prototipo’ per decisioni analoghe in altre location, come ci insegna da tempo il “Diritto Comparato”, dove le ‘buone partiche’ contagiano altre buone pratiche sia istituzionali che associative.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Emiliano Milani, mail 30.05.2022)/ REGGIO EMILIA DAL 1991 ONORA LE 39 VITTIME DELLA TRAGEDIA DI HEYSEL INTITOLANDO , DAVANTI ALLO STADIO MIRABELLO, LA VIA A “ CLAUDIO ZAVARONI E A TUTTE LE VITTIME DELL’HEYSEL 29/05/1985”
Sono passati 37 anni da quel brutto 29 maggio del 1985 quando allo Stadio Heysel di Bruxelles, in Belgio, prima della finale della Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, il portovirese Gianfranco Sarto insieme ad altri trentuno italiani, quattro belgi, due francesi ed un nordirlandese perse la vita con la sola colpa di trovarsi sugli spalti per assistere ad una partita di calcio.

 

 

 

E come di consueto anche quest’anno la sua famiglia, per la prima volta anche i nipoti Denise e Gianfranco (stesso nome del nonno), per ricordarlo si è recata a Reggio Emilia dove è sindaco Luca Vecchi e ormai dal 1991 ogni anno si commemorano le 39 vittime dell’Heysel di fronte a quello che è l’unico monumento in Italia a loro dedicato.

 

 

 

Una celebrazione molto sentita impreziosita dall’intitolazione a Claudio Zavaroni (cittadino reggiano) e a tutte le vittime anche di una via adiacente allo stadio Mirabello, dove si trova il monumento. Un gesto molto bello ed importante per tutti i familiari. Prendendo spunto da questi esempi la speranza è che Gianfranco, presto o tardi, possa essere ricordato anche a Porto Viro, ad eterna memoria di quel 29 maggio 1985, il giorno perduto del calcio, in cui la festa si tramutò in tragedia.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover e nella fotogallery le immagini ufficiali della intitolazione da parte del Comune di Reggio Emilia della nuova Via a “CLAUDIO ZAVARONI E A TUTTE LE VITTIME DELL’HEYSEL 29/05/1985”, nel parco Monumento di fronte al noto e storico stadio Mirabello.
In una cerimonia che ha visto anche la ‘significativa ‘ presenza della famiglia del portovirese Gianfranco Sarto, di cui proponiamo il flash con da sx la figlia Stefania, la moglie Edda e la nipote Denise, oltre ad altri parenti delle vittime.

 

 

Con riferimento alle citazione di Pesaro e Torino, come città che hanno già onorato le “Vittime dell’Heysel” intitolando una via ( altri l’hanno fatto in modo diverso ma altrettanto da .. Memoria e futuro, per non dimenticare) ricordiamo specificatamente quanto segue.

Che a Pesaro a marzo 2015 la Piazza Torraccia è stata intitolata alle vittime dell’Heysel, col sindaco Ricci che ha sottolineato:<< «Non dimentichiamo, lo sport deve essere lealtà e rispetto» .

 

 

 

Mentre a Torino, in data 30 maggio 2018, la piazzetta compresa tra lungo Dora Agrigento e strada del Fortino, nei pressi della biblioteca civica “Italo Calvino” (Circoscrizione 7), è stata intitolata appunto alle “Vittime dell’Heysel”.

Anche per questo, a titolo esemplificativo e con riferimento ad altri Comuni che hanno voluto in modo ‘perenne’ intitolando luoghi pubblici ) o con Mostre come a Porto Tolle…)  , vi proponiamo la certificazione che anche il Comune di Savigliano ( provincia di Cuneo) ha intitolato un luogo pubblico come il “Parco della Concordia” alle 39 Vittime dell’Heysel, con tanto di logo delle squadre della Juventus e del Torino, una società questa che della Memoria …ne ha avuto tanta.

 

 

 

Per questo noi , con umiltà , ricorderemo e onoreremo spesso , sia la tragedia di Superga 1949 che la Heysel 1985 ( entrambe avvenute a maggio ) e sai perché come il sottoscritto ha conosciuto la famiglia dei Fratelli Ballarin così Emiliano Milani ha conosciuto bene la famiglia Sarto portovirese, tanto da…richiedere alla Città di Porto Viro un adeguato ‘ricordo pubblico’ come ha appena fatto anche Reggio Emilia.
E non per …lavarsi la coscienza, ma perché la Gente del Delta Po “sa esprimere la sua più commossa solidarietà’ a chi è vittima di folle gesti omicida”.

Sergio Sottovia & Emiliano Milani
www.polesinesport.it