Costante Tivelli 20 anni da "Bomber Re d’Italia"/ Da Adriese al Sud tra Reggina, Bari, Messina, Salernitana, ancora Bari, Foggia, Spal, Cavese, Reggiana, Cosenza, casa Adriese e …tm Loreo


Questione di sequenza cronologica, ma noi “Costante Tivelli il bomber Re d'Italia” l’abbiamo già celebrato con canonico “Testo by Newsmagazine” sempre qui su www.polesinesport.it nella rubrica Polesani nel Mondo. Anche per questo se andate su Wikipedia alla voce Costante Tivelli troverete il LINK che vi rimanda direttamente alla pagina interessata su questo sito, come peraltro succede chiedendo a Google con altri Link anche su ‘altre pagine interessate’.
Ma pur avendo sviluppato focus speciali, valeva la pena in questa rubrica Memoria & Futuro ‘completare l’opera’ di questo Personaggio Story (nato a Corbola il 12.06.53) come abbiamo fatto anche per gli altri in modo completo con ‘buona parte’ della restante fotogallery in nostro possesso.
Ecco allora che come Main News dedicata a Costante Tivelli – Undicesimo Personaggio Story by News Magazine ci ‘limitiamo’ a proporvi soltanto il relativo incipit e conclusione finale, saltando tutta la relativa parte centrale ( perciò …Omissis…) che documentiamo peraltro con la ‘sua’ Scheda Carriera by wikipedia.

 

 

Per parte nostra però approfittiamo di questa occasione, per completare la Costante Tivelli Story, proponendovi innanzitutto, a completamento della POKER MAIN NEWS , tre flash story che sottolineano le ‘riconosciute’ qualità di Costante Tivelli come bomber e istrione sia all’epoca del “Campione” sui campi di Calcio ( vedi La Gazzetta del Mezzogiorno) che negli “amarcord” recenti specialmente tra i tifosi che l’anno invitato nel Sud Italia e che hanno voluto rincontrarlo e fargli visita anche qui al Nord ( vedi Il Gazzettino che ha ‘celebrato’ Tivelli in Polesine con i suoi fan venuti da Cava dei Tirreni).

Ma basta anche vedere sui vari social network ciò che scrivono di Costante Tivelli i suoi tifosi. Per parte nostra , rimandandovi in fotogallery, vi citiamo solo questi tre commenti su Tivelli al Sud  e post-video.

 

 

Il primo  firmato “maw69fg” che recita:<< Vedi che questo gol è il pareggio del mio Foggia a Milano con il Milan nel 1980. Grande Costante. Forza Foggia>>. Il secondo firmato “frunzillone” che scrive: << Partita Milan-Foggia 1-1, campionato di serie B 1980-81, 23-11-1980: il gol del pareggio del Foggia segnato da Costante Tivelli. GRANDE FOGGIA! >>

Il terzo firmato Giuseppe Cantarella ( vedi anche sua mail storica pubblicata qui su www.polesinesport.it nella rubrica Mail & Fair Play) che sottolinea :<< Il gol a San Siro contro il Milan…. Costante Tivelli: secondo me il migliore attaccante della Reggina, colui che ha segnato il più bel gol della storia della squadra amaranto, nel campionato di serie c 1974/75, esattamente il 6 aprile 1975!!! >>
Senza contare le interviste video ( vedi Foggia Città Aperta) che Costante è andato a fare anche recentemente al Sud, sia a Foggia che a Bari e … dove l’hanno più volte invitato perché Vecchia Gloria indimenticabile..
Come nelle nostre Main News e Appendici Flash Amarcord che vi proponiamo  in sequenza.

 

 

PRIMA MAIN NEWS / UNDICESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE : COSTANTE TIVELLI / IL BOMBER “RE D’ITALIA” NEL CALCIO PROFESSIONISTICO/ ESORDIO NELL’ADRIESE 1970, POI “ESPLOSIONE” NELL’ITALIA DEL SUD TRA REGGINA, BARI, MESSINA. SALERNITANA, BARI, FOGGIA, SPAL, CAVESE, REGGIANA, COSENZA , ADRIESE… E TEAM MANAGER A LOREO… ( di Sergio Sottovia, 22.02.2005)

( Costante Tivelli il bomber Re d'Italia ( di Sergio Sottovia, vedi anche LINK su wikipedia e vi rimanda sempre qui su www.polesinesport.it alla ‘pagina’ relativa al “Costante Tivelli – Personaggio Story nella rubrica “Polesani nel Mondo” ) 
La rima? Baciata!   Una garanzia ed uno spot personale. Recitava così: <<Tivelli Costante dallo scatto bruciante, dribbling ubriacante, ma soprattutto dal gol determinante>>.

 

 

Disse così Tivelli al presidente Mazzanti della Spal, che l'aveva acquistato dal Foggia dove Costante aveva segnato 12 gol in Serie B. Valeva una garanzia, quindi per la Spal che si affidava a Tivelli per la sua stagione 81/82 in Serie B. Valeva una garanzia per Tivelli che chiedeva altri 5 milioni prima di sottoscrivere il passaggio alla Spal. Così Mazzanti si disse soddisfatto della battuta e staccò l'assegno richiesto da Costante, quello della rima baciata.

 

 

Ne aveva già fatta di strada, quel Tivelli da Corbola . Non bastano certo i suoi 15 album di fotografie e articoli a rappresentare tutta la carriera di Costante. Da quando a 16 anni era alle giovanili dell'Adriese e con Blason fece l'esordio in prima squadra

……..OMISSIS……..

Sarebbe un peccato pensare che la sua versatilità fosse scambiata per banalità o superficialità. Adesso Tivelli é responsabile del Settore Giovanile del S. Vigilio, per i giovani l'esemplificazione visiva di un idolo da imitare.
Perlomeno di un uomo … costante che deve aver battagliato parecchio per diventare Costante Tivelli, il goleador professionista che ha segnato più di tutti. >>

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( / di S.P.by La Gazzetta del Mezzogiorno,)/ REGGINA E … TIVELLI “IL GOLEADOR”
GENZANO, 27   « Scusi, Tivelli, che pensa di questa sua stagione? ».
Quasi a bruciapelo, al cannoniere amaranto, che ha superato proprio all'ultima giornata il «collega» Spagnolo al vertice della classifica dei tiratori scelti del girone laureandosi campione... d'inverno, la domanda l'avevamo rivolta ieri, nell'albergo che ospitava la Reggina, qualche ora prima della partita. Un presagio, forse oppure, la fiducia nelle capacità di questo ragazzotto veneto, semplice quanto generoso, allegro quanto volitivo.

 

 

 

« Penso », ci aveva risposto, che è una stagione stupenda. Sono sulla cresta dell'onda, e mi va, perchè questo giova anche alla mia squadra. I gol al mio attivo personale sono dieci (avrebbe poi segnato l'undicesimo, n.d.r.), marcio, insomma, meglio dell'anno scorso, quando ne misi complessivamente a segno sedici. Posso andare quindi oltre e sono gol che valgono il... doppio, se si' pensa che non sono più in serie D, ma in serie C e, per giunta, nel girone notoriamente più combattuto».

  Quota venti finale, insomma, secondo lei è appetibile.
« Ritengo di si », aveva ripreso. « A questo punto ritengo importante precisare una cosa: I gol con tutta probabilità sarebbero stati di più se avessi potuto giocare tutte le partite. Spagnolo, per esempio, ha su di me un vantaggio di quattro presenze in più. Penso, quindi, che le mie realizzazioni valgano qualcosa di più. Non vuole essere immodestia, la mia ma soltanto precisazione ».

 

 

Ventun anni, veneto   dicevamo  ultimo di tre fratelli quando può corre dalla madre vicino ad Adria, rimasta vedova (fratello e sorella sono sposati).
«Ma quest'anno», aveva proseguito, ciarliero, «sento che è diverso per tante ragioni. In quello scorso, per esempio, mi allenavo una, due volte al massimo la settimana. Ora l'impostazione di base è più sostenuta, perciò vado meglio il merito è senz'altro pure de signor Regalia ».

  Anche l'anno scorso tirava i calci di rigore?
«No, e per una circostanza estremamente sfortunata. L'altro torneo fui presente nell'Adria trentatrè volte, mancai cioè soltanto la domenica in cui morì mio padre. Capitò quel giorno che l'arbitro assegnasse alla mia squadra la massima punizione.  la calciò il vecchio Penzo e fece centro. Da allora in poi, il  rigorista fu sempre lui. Era giusto che fosse così. considerata 1a sua bravura ».

 

 

  Com'è che anche lei è cosi bravo, con quel suo sinistro. nei tiri dal dischetto?
« C'è », aveva spiegato Tivelli, « un precedente diciamo così didattico, in, tutto questo. Ad Adria, tra di noi giocatori, eravamo soliti allestire dei mini tornei a suon di calci di rigore. Se non finivo primo sicuramente mi piazzavo secondo. E' stato   ed oggi posso dirlo   un buon tirocinio. Se devo dirla tutta, in questo mio sinistro ho la massima fiducia; Neanche questa è immodestia»

Questa la breve chiacchierata, quando niente faceva presagire (Catania in casa e preventivabile ritorno al gol di Spagnolo) l'exploit pomeridiano, il conseguimento dei primato assoluto.

 

 

La gioia della nuova marcatura a Tivelli è comunque durata appena otto minuti, offuscata com'è stata dall'ingiusta espulsione, dalle lacrime amare nell'abbandonare il terreno di gioco. Preventivando la scontata squalifica di mercoledì il cannoniere amaranto direbbe: <<E son cinque! », riferendosi alle sue assenze, con amarezza senz'altro, ma, nello stesso tempo, accreditando ulteriormente i suoi gol (undici in quindici partite effettive).
Con quello, comunque, che è capitato a Spagnolo, Tivelli può tornare a sorridere. Senza cattiveria, naturalmente.

 

 

TERZA MAIN NEWS ( di Raffaele Senatore, La Gazzetta del Mezzogiorno )/ TIVELLI CONDANNA IL FOGGIA E METTE LE ALI ALLA CAVESE

La partita è stata decisa da una bellissima rete del cannoniere della squadra campana, che ha così raggiunto, il decimo risultato utile consecutivo.

Cavese    1
Foggia    0

(primo tempo 1 0¬)   
MARCATORE: Tivelli al 28’.

 

 

CAVESE: Paleari 7;     Pidone 6,5; Guerini 6,5; Bitetto 7,5; Guida 6,5;  Piangerelli 7; Cupini 7,5; Bilardi 7,5 (Mari dall’82’ s.v.); Di Michele 7 (Caffarelli dall’82’ s.v.); Pavone 6,5;  Tivelli 6,5 (12 Assante, 13 Sasso, 15 Punzone).
All:  Santin.
FOGGIA: Mattolini 6,5; Stimpfl 6; Morsia 5; Conca 6; Rossi dal 57’ 5); Petruzzelli 6,5; Sassarini 6,5; Roccotelli 7; Tormen 5;  Bordon 5; Navone 6,5;  Rocca 6 (Desolati dal 57’ 5). (12. Laveneziana, 14. Redeghieri, 16. Calonac¬i).
All.: Giorgis.         i
ARBITRO: Patrussi di Ravenna 7.
NOTE: Cielo coperto con leggera pioggia. Angoli 9 3 per la Cavese. Ammoniti Pidone per proteste, Petruzzelli per gioco falloso, Sassarinoi poi espulso al 72', per somma di ammonizioni.
Spettatori 11 mila circa, di 7.973 paganti per un incasso complessivo di lire 56.684.500. Sorteggio antidoping negativo.

 

 

CAVA DEI TIRRENI
Nel giorno in cui la Lazio viene fermata dopo 13 risulti utili consecutivi, la Cavese di Santin allunga la a serie positiva, portandola a 10 partite e consolida il suo 3° posto, respingendo l’assalto del Corno. Stavolta sul cammino degli aquilotti si è parata la disperazione Foggia, una squadra che annaspa nelle torbide acque la bassa classifica, ma che è scesa in campo contro la Cavese senza timori reverenziali e con un'impostazione tattica aperta, quasi spregiudicata. Era quello che ci voleva per la Cavese, che, soprattutto in casa, già aveva mostrato in passato soffrire gli schieramenti chiusi a testuggine.

Per buoni 20' la partita si svolta fra continui attacchi e contrattacchi, peraltro tutti soffocati a centrocampo, fino a che la Cavese non a prodotto un'accelerazione notevole al suo gioco, che ieri ha sofferto la prestazione limitata di Pavone, miracolosamente recuperato da Santin in extremis, dopo alcuni giorni di febbre. Si sa quando incide la regia del capitano nell'economia del centrocampo Cavese, che, però si è avvalso della vena irresistibile dei velocissimo Cupini e del rigenerato Biliardi. Anche Piangerelli e Guerini hanno giocato sui consueti livelli, mentre una lieta sorpresa è stato Di Michele, che ha rappresentato un costante pericolo per la diimfesa foggiana. Tivelli ha presso il suo inconfondibile marchio di “ex”, inventando il gol che ha rimandato a casa battuti i pugliesi.

 

 

La formazione diretta da Giorgis ha destato una positiva impressione, soprattutto perché ha retto bene il confronto con la Cavese sotto l'aspetto della freschezza atletica, mentre ancora restano da limare delle sbavature in fase di interdizione e di conclusione. Ottima è stata la prova di Roccotelli, che con Navone e Rocca ha sopportato per buona parte della gara tutto il peso del centrocampo. Eccellente anche l'esibizione di Sassarini, che però ha macchiato la sua prova con l'ingenua ed evitabilissima espulsione, che ha privato il Foggia di un uomo nella fase cruciale della ripresa.

La Cavese, sulle. ali dell'entusiasmo e sorretta da una vena atletica eccellente, ha sempre spinto a fondo, macinando un volume di gioco incredibile. Ma tutto Il gran lavoro della squadra andava letteralmente in fumo al momento della conclusione, giacché ogni qual volta un giocatore cavese si trovava a tu per tu con Mattolini o, meglio ancora, con la porta foggiana spalancata, non riusciva a far di meglio che concludere sbadatamente a lato.

 

 

Ha iniziato la sagra delle occasioni mancate al 21' con Cupini che, concludendo una bellissima intesa con Tivelli e Piangerelli ha tirato in bocca a Mattolini da non più di 5 metri.  Al 26’ anche al Foggia è capita la palla buona per segnare, Navone, ben smarcato da un tocco all'indietro di Bordon ha sparato a lato da posizione favorevolissima. Al 28’ quel fantasista di Tivelli h letteralmente inventato il gol, che gli ha consentito rinverdire l’antica legge del l'ex. L'ala mancina, autore di una bella partita, con spalle rivolte alla porta si liberava con un abile colpo di tacco della doppia marcatura di Sassarini e Petruzzelli e sparava un gran diagonale, sul quale nulla poteva Mattolini.

 

 

Al 39' Di Michele di testa sfiorava il palo della rete foggiana, mentre un minuto dopo un vertiginoso contropiede della Cavese veniva sprecato da Tivelli. Al 42’ ancora Di Michele svettava di testa e sorprendeva Mattolini, alle cui spalle Roca interveniva salvando sulla linea bianca.
Al 46' continuava la sarabanda della Cavese che esaltava le sue doti di velocità con ariosi contropiedi e la palla buona capitava stavolta sul piedi di Guerini, che con la porta tutta aperta compiva l'impossibile, toccando incredibilmente a lato e graziando il Foggia. 52’ i foggiani andavano vicinissimi al pareggio con Tormen, che libero, a non più d 10 metri da Paleari, cincischiava quel tanto di troppo da consentire a Bilardi recuperare in extremis e salvare.
Santin: «Potevamo segnare più gol»

 

 

CAVA DEI TIRRENI
Giorgis non se la prende più di tanto: “Sono soddisfatto della buona partita disputata dai miei uomini, i quali hanno giocato da pari a pari con la forte Cavese. Sul risultato non c'è nulla da dire, anche se il Foggia ha avuto due palle gol favolose”.
Santin invece ancora una volta è amareggiato perché la sua squadra non è riuscita a raccogliere tutto quello, che riesce a seminare in una gara: “Peccato che in fase risolutiva non riusciamo a mantenere la concentrazione che invece la squadra dimostra di avere. Questa partita era da vincere almeno con due reti di scarto. Comunque la vittoria ci sta tutta, e sono contento della prova dei miei uomini e particolarmente di Pavone sceso in campo nonostante avesse accusato nei giorni scorsi una noiosa influenza, e di Di Michele, che oggi ha giocato come mi aspetto faccia sempre”.


QUARTA MAIN NEWS ( di Gianfranco Coppola, by La Gazzetta del Mezzogiorno ) / CAVESE & COSTANTE TIVELLI : L’ORA DELLA RIVINCITA
CAVA DEI TIRRENI   E' un napoletano nato al Nord, a Corbola, in Provincia di Rovigo. La sua casa, accerchiata dagli alberi. Quando parla Costante Tivelli, intorno si forma il crocchio. Battute a ripetizione, con quella parlantina a mitraglia, tutta scatti Come se avesse il... pallone sulla lingua.

GLI INIZI   Mamma e papà mandaano avanti un panificio. Ben presto, anche il fratello seguì le orme dei sacrifici dei genitori. Per un po' toccò anche a lui. Infornava pagnottelle sognando gli sberleffi da fare ai compagni d'infanzia, con la palla al piede, in occasione delle rituali ed acce , sissime partitelle in cui ci si giocava «pizza e birra». Piccolo e sgusciante (m. 1,72), Tivelli faceva «marameo» a «Scazzetta» bianca in testa e mani infarinate non lo rendevano felice.

 

 

 

Meglio il pallone. Tivelli volle diventare calciatore. I genitori non opposero resistenza. Del resto, piaceva anche a loro di tanto in tanto andare a vedere una partita, sentirsi dire dagli altri: «però, Costantino è davvero il più forte». Orgoglio giustificato. Così, il primo cartellino glielo offri l'Adriese, campionato dilettanti: 25 presenze, 8 goi. Poi in D, al 4° campionato ufficiale, il titolo di capocannoniere, sempre con la maglia dell'Adriese: 34 partite, 16 goi. A Reggio Calabria, l'anno dopo, in C, 17 goi in 33 partite. Lo comprò il Bari: fu un trasferimento record: 220 milioni. Ululati dappertutto. 6 gol in 26 partite. Poi, a Messina: 3 gol in 30 partite.

DA INCORNICIARE   Lo comprò la Salernitana. La curva nuova ha capacità magiche, a Salerno. Grazie a quel tifo, molti bomber hanno scoerto la via del goi. Tivelli realizzò 8 reti in 36 partite. A Salerno ancora oggi c'è un Salernitana Club
Tivelli, pensate un po',  tornò a Bari ma divenne «re» a Foggia, per due anni. Poi l’anno scorso, la macchia grigia. La Spal retrocesse, nonostante i suoi 9 gol

 

 

RISCATTO   Tivelli una stagione da riscattare, o cos'altro?  Gli occhietti neri lanciano fiamme.
Per un bomber, parlare di riscatto è come chiedere ad un rugbista di uscire per infortunio.
<< Macché riscatto. Anzi, se in una squadra da retrocessione sono riuscito a fare 9 goi significa che la porta la vedo ancora, e come». .
LA CONFIDENZA   8 maglie in dodici anni di carriera, Tivelli zingaro del goi fa come i marinai: ogni porto una donna.
Stupidaggini   replica   resta il fatto che non sono sposato né fidanzato. Ma di qui a parlare di Tivelli latin lover ce ne passa.
<<Scusa, ma rido, uno ogni anno fa la sua stagione vuoi dire che certe licenze non le permette, o no?» Vero, Tra si e pacche sulle spalle, la chiacchierata è diventata una sorta di confessione.
Sentite questa, conoscendo il personaggio é una «bomba». «Sai pensavo di chiudere    la carriera a Ferrara, avevo persino pensato di sposarmi. Poi , la retrocessione in C…>>

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH - AMARCORD ( di Alfonso Maria Avagliano, by www.solosalerno.it ,
01.05.2014 ) COSTANTE TIVELLI INTERVIEW
Quaranta partite ufficiali con la maglia della Salernitana e 22 gol stagionali, di cui ben 19 in campionato che gli valsero la palma di capocannoniere del campionato 1977/78. Mica male lo score di Costante Tivelli – attaccante classe 1953 nativo di Corbola, vicino Rovigo – che giocò un solo anno a Salerno, dove approdò dal Messina. Di lì a poco, sarebbe diventato anche idolo dei tifosi della Cavese quando, in Serie B nel 1982/83, segnò uno dei due gol che permise agli aquilotti di espugnare San Siro col Milan. “Quel gol è tra i ricordi più belli della mia carriera, non posso negarlo, ma in Campania ho vissuto i due anni più belli della mia carriera: a Cava e Salerno – ha detto l’ex bomber ai nostri microfoni –  Quando giocavo a Cava spesso venivo a fare passeggiate a Salerno, dove mi ero trovato benissimo qualche anno prima. Ho avuto la fortuna di giocare dieci anni al sud, erano quelle le piazze che mi piacevano con tifosi caldi e che ti davano una grande energia. Prima di entrare in campo ero carico e voglioso di far gol prima per loro e poi per me stesso e per la mia carriera”.

 

 

Oggi Tivelli è team manager di una società di promozione vicino casa sua, il Loreo. “Ma dò una mano pure nel settore giovanile e controllo che i ragazzi crescano bene”, precisa. Nel 77/78 fu capocannoniere di un infuocato girone C della Serie C. “C’erano delle difficoltà societarie ma quell’anno trascorse bene, chiudemmo al sesto posto e in casa si vinceva praticamente ogni domenica (eccezion fatta per un derby con la Nocerina, ndr). Io facevo gol quasi ogni domenica, è stata un’esperienza strepitosa. Il gol più bello? Beh non li ricordo tutti ma con piacere particolare voglio indicare quelli dell’ultima giornata di campionato contro il Brindisi: vincemmo 6-3 e in quell’occasione feci una doppietta che mi servì per essere capocannoniere proprio a scapito dell’attaccante dei pugliesi Alivernini. Cominciò lui e aprì le danze, poi io ne feci altri due e quella partita sancì il mio trionfo in classifica cannonieri”.

 

 

Di Tommasi, Consonni, Di Maio, Zazzaro: alcuni dei compagni di Tivelli di quella squadra che cambiò ben quattro tecnici, da Facchin a Masiero, passando per il traghettatore Saracino e per l’allenatore-giocatore Mujesan. “Con lui ci siamo rivisti spesso – aggiunge l’ex calciatore – Eravamo la coppia d’attacco e lo ricordo con tanta simpatia. A distanza di due o tre anni poi è stato allenatore all’Adriese in C2, la squadra dove nacqui e chiusi la carriera. Qualche volta ho sentito telefonicamente pure il portiere Fulvio De Maio, ho un bel ricordo anche di Consonni e D’Angelo, che poverino non c’è più. Con entrambi avevo giocato al Bari. Era uno spogliatoio piuttosto tranquillo, abbastanza unito”.

 

 

Dopo Salerno anche le maglie di Bari, Foggia, Spal e Cosenza. “In Campania la gente stravedeva per me - continua Tivelli - A Salerno in estate poi fui premiato con la castagna d’oro e inaugurarono perfino un club di tifosi dedicato a me, con tanto di tesserino e fotografia per entrare. Una cosa bellissima, all’epoca queste cose succedevano solo per i grandi campioni in Serie A. L’attualità? Ho visto con piacere che ha vinto la coppa Italia contro il Monza. Mi è dispisaciuta la situazione venutasi a creare nel derby fantasma con la Nocerina: ne ho giocati tanti di derby, in Campania si vive durante la settimana solo per la domenica ed è un peccato penalizzare gente che non merita cose del genere, a Salerno come a Nocera. Gli scontri c’erano anche tanti anni fa, ricordo ad esempio che tra Reggina e Bari nel ’75 sospesero la partita perchè l’arbitro fischiò un paio di fuorigiochi consecutivi e la gente si arrabbiò e iniziò a tirare sassi”. L’anno prossimo la riforma porterà a un amarcord, quella Serie C unica a tre gironi identica a quella giocata da Tivelli in qualla stagione 1977/78. “Ho giocato in quasi tutti i campi che l’anno prossimo dovrebbero fare il girone C della Serie C – spiega – Non dividerei però le squadre, qualche scaramuccia c’è sempre stata e ritengo che quello gravissimo di quest’anno sia stato un fatto eccezionale che non era mai successo. Gli scontri ci sono anche in Serie A, in Italia purtroppo non abbiamo uno stato avanzato di cultura sportiva come in Inghilterra”.

 

 

Lotito in passato ha spinto per il girone settentrionale, l’auspicio è che l’anno prossimo non ce ne sia bisogno. Come vede l’avvento del presidente della Lazio a Salerno? “Avere multiproprietà sta diventando molto comune – dice in chiusura Tivelli – Anche Pozzo ha altre squadre, Cellino vuole fare altrettanto ma all’estero. Non conosco personalmente Lotito ma ha salvato la Lazio e ha ottenuto successi vincendo trofei e portandola in Europa. Ci mette del suo nei successi delle squadre, mi dispiace per la contestazione e in quei giorni in cui fu così aspra pensai che potrebbe lasciare la Lazio e andare solo alla Salernitana, in modo da potersi concentrare unicamente sull’obiettivo di portarla in B o in A. Ha le potenzialità economiche, potrebbe fare grandi cose dove pubblico e città meritano senz’altro almeno la Serie cadetta”.

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH -AMARCORD ( di Emiliano Milani, by Il Gazzettino, venerdì 27 Marzo 2015 ) / “LODE A TE COSTANTE” : LA CAVESE NON DIMENTICA BOMBER TIVELLI
«Lode a te, Costante Tivelli. Oggi come ieri...sempre!». A distanza di anni la curva sud «Catello Mari» della Cavese ricorda così l'ex attaccante di Corbola, ora team manager del Loreo in Eccellenza.
 Una dedica ad una carriera calcistica francobollata da oltre 160 reti. Quasi sessantaduenne, Costante Tivelli con la sua filosofia «non vivo di ricordi, ma i ricordi aiutano a vivere meglio» ha così consacrato ai posteri il suo calcio. Lui figlio di panettiere e cresciuto nell'Adriese, attaccante girovago nel sud Italia. Tra la B e la C, Reggina, Bari, Messina, Salernitana, Foggia, Reggiana, Cosenza ed anche Spal. Ma soprattutto quella Cavese che ancora lo ama e che nel 1982 accarezzò, senza raggiungerla, la serie A, in una stagione segnata dallo straordinario 2-1 (ci mise la firma anche Costante), al Meazza contro il Milan.
 Dimostrazione la serata conviviale organizzata da Anna Volpe, giornalista di Cava dé Tirreni, da anni residente a Taglio di Po e spinta dall'entusiasmo del proprio fratello e di altri amici nei confronti del bomber polesano. Una passione rinnovata per l'occasione dalla telefonate di Lorenzo Ansaldi, attuale addetto stampa della Cavese che ha fatto arrivare anche una maglia 11 personalizzata Tivelli; quella affettuosa del mister di allora Rino Santin. Poi Nunzio Siani e Antonio Di Martino, cronisti sportivi campani, Claudio Volpe, tifoso di Tivelli e Pasquale Falcone, presente alla storica partita vinta a Milano. Sullo sfondo tutti i suoi gol racchiusi in un video e naturalmente inevitabili i tanti aneddoti che lo hanno accompagnato lungo la sua carriera.

 



TERZA APPENDICE FLASH -AMARCORD / di Andrea Zezza by www.gianlucadimarzio.com , 07-11-2015 20:25 ) TIVELLI COSTANTE ... E QUEL MEMORABILE GOL A SAN SIRO CON LA CAVESE WINNER VS MILAN DI RIVERA
Nel calcio, come nelle sacre scritture, può capitare talvolta che il piccolo Davide sconfigga il gigante Golia. Oggi, 7 Novembre, è l’anniversario di una memorabile partita andata in scena a San Siro nel lontano 1982: Milan-Cavese, campionato di Serie B. Il risultato? 1-2, qualcosa di inimmaginabile. I rossoneri sono primi in classifica e non si aspettano una forte resistenza dai campani, arrivati al Meazza come vittime sacrificali di una squadra già proiettata alla Serie A. Partita in discesa, gol del vantaggio milanista firmato Joe Jordan. Ma nessuno aveva fatto i conti con Costante Tivelli, autore del primo gol della Cavese valso il momentaneo pareggio e anima dell'incredibile rimonta.

 

 

 

A distanza di trentadue anni, Tivelli ricorda ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com, l'istantanea più bella di quel giorno, il momento del gol: ”Meraviglioso. Dal limite dell’area, in diagonale, sotto l’incrocio dei pali. Fare gol alla Scala di Milano non è una cosa semplice, c’ero già riuscito due anni prima ma farlo davanti a più di 50.000 persone è indescrivibile. Sono stato anche fortunato, ho pescato il jolly”.

Una vita da bomber di provincia quella di Tivelli, con più di 100 gol segnati tra Serie B e C, cambiando maglia quasi ogni stagione. Tra le tante reti segnate ne ricorda un’altra, con il Milan ancora una volta nel ruolo della vittima: “Due anni prima segnai sempre ai rossoneri, di destro in controbalzo - continua l'ex Cavese - Proprio io, tutto mancino, feci un gol pazzesco con l’altro piede. E ricordo pure che Rivera dalla tribuna si infuriò: 'Ci siam fatti fare gol da Tivelli che con il destro non ci prende neanche il pullman'.

 

 

Una vita calcistica passata al Sud, ma Tivelli non ha dubbi su chi gli abbia lasciato il miglior ricordo: “Con la Cavese è stato qualcosa di indescrivibile, arrivare a sfiorare la Serie A per soli 3 punti in una cittadina di 40.000 persone ed essere addirittura capocannoniere alle spalle di Giordano. Tuttavia ho un ottimo ricordo anche delle altre città in cui sono stato, da Foggia, in cui ho vinto il campionato, a Reggio Calabria, in cui ho debuttato a vent’anni”. Ancora oggi Tivelli segue le gesta della Cavese in Serie D e l’affetto dei suoi ex tifosi è ricambiato: “Quattro mesi fa sono venuti qui ad Adria e mi hanno festeggiato, ricordando il passato. Non dimenticano quella stagione, abbiamo fatto rivivere gli splendidi eventi di trent’anni fa”. Impossibile dimenticare il Cosenza, squadra nella quale ha chiuso la carriera da professionista: “ Il primo anno ho contribuito in modo determinante alla salvezza con 13 gol, la stagione successiva mi sono sacrificato per fare esplodere Gigi Marulla e ho permesso alla società di fare cassa con la sua vendita al Genoa”. E in chiusura Tivelli spende anche parole di encomio nei confronti di Gianni Di Marzio, allenatore arrivato al Cosenza dopo il suo addio: “L’ho sempre stimato, è una persona cordiale e competente. Non l’ho mai avuto come allenatore ma continuo tutt’ora a seguire le sue interviste e le apparizioni in pubblico”.

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per bomber Costante Tivelli che sembra avere come ‘chiodo fisso’ …la smania-pensiero di segnare sempre e comunque il suo gol-partita.
Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo dalla certificazione storica di Tivelli “Re d’Italia” come bomber ‘professionista’ ancora davanti a Pruzzo e Altobelli.
E , partendo dagli esordi, ecco Costante Tivelli nella foto ‘da giornale’ che mostra l’Adriese winner nel 1970 mentre suo cugino Walter Tivelli all’epoca protagonista tra Bottrighe e Arianese si meritava un posto anche nella storica Rappresentativa POlesana che giocava in Coppa Petron ( vedi secondo accosciato da sx, con tra glia altri Dolcetto e Dalconi…) .
Un attaccante col ‘vizio’ del gol Tivelli Made in Adriese, tant’è che lo ritroviamo in esplosione di festa nelle blasonate società del Sud dove ( vedi foto) il pubblico riempiva davvero i grandi stadi.
Un tifo tanto caldo quanto affettuoso anche fuori dal campo e nei festeggiamenti in città, come dimostra la foto che mostra Costante Tivelli tra i tifosi del Bari insieme al presidente Antonio Matarrese ( con gli occhiali  e …winner) ,  poi presidente Figc italiana.
A questo punto , praticamente integrando altre fotogallery già pubblicate nelle sopracitate rubriche precedenti, vi proponiamo alcuni significativi flash del lungo viaggio calcistico di Costante nel Sud.

 

 

 

Partendo da Tivelli in maglia rossa col Messina, quindi in maglia bianca con la Salernitana.
Poi eccolo in foto bianconero in ritiro col Foggia 1980-81, mentre è in maglia rossa con sfondo ‘Campari’ nel Foggia 1979. Tra giocatori e compagni che Costante ci ha sempre snocciolato “nome per nome” quasi a sottolineare quei tempi indimenticabili, come mi hanno riferito anche direttamente alcuni suoi ‘compagni di squadra’ poi noti allenatori e dirigenti tra Spal e Chievo, tra Avellino e Napoli  raccontandomi anche aneddoti che  ‘agganceremo’ ad altre storie.
Intanto , restando in tema Tivelli, ecco Costante mentre ha appena trafitto il portiere avversario , in tuffo sul campo ‘inzuppato fradicio di pioggia’ ( vedi tante ombrelle tra il pubblico). Stessa maglia ‘bianca’ del team  che vi proponiamo a seguire, stessa maglia che indossa nella foto in tandem con suo cugino Giovanni Zagati ( ha giocato anche nel Cesena , nella Spal…) , stessa ‘nota’ maglia che Costante indossa in campo a fianco di Gianni Rivera capitano del Milan ( ricordate il famoso ‘plexiglas, con la Cavese winner a San Siro?). Ecco allora due immagini della Cavese 1982, maglie con colori diversi ma entrambe ‘griffate’ Fanano come sponsor, prima della Cavese di mr Nello Santin in tuta rosa e in formato poster durante il raduno estivo.
A seguire due flash in bianconero dedicate a Tivelli nella Reggiana 1983/84 , prima in notturna e poi curiosamente in piedi da capitano della squadra sempre griffata “Berni”.
Diventa griffato “Parise” invece la squadra del Cosenza 1984 che vede Tivelli secondo accosciato a sx e poi goleador su rigore, oltre che ‘attaccante in solitaria assistito dal suo capitano stavolta in maglia bianca ‘a righe verticali’.
Saltando anche la Spal che abbiamo già certificato nelle altre rubriche, vi proponiamo Costante Tivelli ‘tornato’ a casa Adriese e perciò eccolo in formato poster col team di mr Spolaore ( sx ) e del ds Piero Cavallari (secondo da dx).
Era altresì il periodo in cui suo cugino Walter Tivelli ( vedi foto a colori, secondo i  piedi da sx) era allenatore dei gialloblu del Bottrighe del cavalier Navicella.

 

 

Con riferimento invece al Costante Tivelli ‘Vecchia Gloria Adriese’ eccolo in flash coi suoi noti compagni (tra gli altri anche G.A. Marotto , Enrichetto Pellegrinelli e Franco Monti) durante l’inaugurazione del calcio ‘sintetico’ di Calcio a 5.  E poi premiato con tanto di targa ( tra il prof Crepaldi a sx e il tandem Levi & Lovisaro a dx), durante la presentazione del mio primo libro “Polesine Gol – Campioni & Signori”.
Dove ho raccontata tutta la Costante Tivelli Story che … sinteticamente è documentata dal crop by wikipedia che ne racconta sinteticamente le tappe più significative ‘squadra per squadra.
Poi come ‘icona ‘ del Calcio Made in Polesine il nostro Costante Tivelli è stato più volte ‘presente’ in varie manifestazione sportive, di cui proponiamo come ‘campione’ la sua presenza allo stadio Bettinazzi di Adria mentre ‘premia il bomber Cavallarin durante i ‘Giochi Studenteschi’ e poi in team ancora player evergreen in maglio Delta Radio dove c’è anche il sottoscritto ( primo a sx sotto Canella, Carnacina e Massimo Albiero altra ‘icona by Adriese).
Quindi con riferimento a Tivelli ‘team manager’ eccolo primo a sx nel flash, coi suoi giocatori, che gli ho scattato a Brugine dove il Loreo di mr Augusti conquistò sul campo la vittoria in Prima categoria e il relativo salto in Promozione.
Infine un trittico di flash che dimostrano l’importanza ‘forever’ di Costante Tivelli, vedi la foto targata PolesineSport utilizzata correttamente anche a Salerno a supporto di una della tante recenti interviste, come ad esempio quella by Uoi tube da Foggia che vi proponiamo a seguire.
E dulcis in fundo con riferimento a Tivelli attuale team manager del Loreo , ecco il poker finale che mostra da sx il presidente Bardella, il portiere-saracinesca Riccardo Broglio, il vicepresidente Mirto, e appunto Costante-forever di nome e di fatto.

 

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it