Crespino & Fiume Po tra Fetonte & Bacchelli/ Inaugurata nuova sezione “Il Museo delle Acque” grazie a Ronconi & Rizzi, GP Braga & Fondazione Cariparo…


Ero bambino quando  si giocava  a pallavolo ‘dietro la chiesa’ e ‘Papo’ …. Parla e si emoziona, Guido Ronconi,ricordando quel Papo/ragazzo che poi da Giampaolo Braga ha sempre sostenuto in seno alla Fondazione Cariparo tante istanze e tante proposte che …hanno permesso di concretizzare finanche alla nuova sezione de “Il Museo delle Acque” la immensa passione di ‘Picio’ , pardon Guido Ronconi, e la sua continua full immersion nel “Fiume Po” e nelle ‘civiltà’ della sua Gente.
Costante la ricerca di testimonianze storiche che ‘Picio’ Ronconi da oltre 20 anni ha raccolto per ‘regalarle’ al Mondo come ‘prototipi’ di vita nel segno e nel nome mitologico  Fetonte, testimonianze di vita che Riccardo Bacchelli ha tra l’altro raccontate nella ‘saga’ del Molino sul Po, che poi Sandro Bolchi ha raccontato a puntate in tv.
Ricorbo bene le ‘riprese televisive’ sul Po tra Crespino e Guarda. Era l’inizio degli anni ’70 e tornavo presto dall’Università di Ferrara per ‘fotografare by Polaroid’ la Vanoni, Tristini, Andrea Giordana, lo stesso Bacchelli etc etc ( ma questa è un’altra story che troverete sempre qui su questo sito).

 

 

Qui dobbiamo ripartire da Guido Ronconi, Giorgio Rizzi, il sindaco Luigi Ziviani e …tutti quelli che hanno reso possibile, nel pomeriggio di sabato 7 luglio 2013, l’inaugurazione della nuova sezione del Museo delle Acque.
Un evento davvero speciale anche a partire dall’invito in pergamena by sindaco Ziviani a sottolineare l’importanza della presenza dei rappresentanti della Fondazione Cariparo e l’importanza stessa del “Museo delle Acque”, un work in progress che va sicuramente ‘oltre’  il fatto quotidiano.

 

 

Come peraltro ben aveva sottolineato Fabrizio Braga, quando qualche tempo fa mi aveva mandato la seguente mail .<< Caro Sergio, a proposito di Crespino....Se vuoi,ricavati questo vecchio pezzo sul museo delle acque. Fabrizio>>.
E allora ecco che diventa automatico, al di là di qualche premessa personale su quanto visto direttamente nel ‘sabato del villaggio e dell’inaugurazione’, proporvi come Prima News quanto trasmesso by Crespino istituzionale e pubblicato su La Voce di Rovigo relativamente alla giornata della inaugurazione, agganciata in sequenza dalla Appendice News Story by Fabrizio Braga per le sue implicazioni storiche generali sulla Vita ‘Made in’ Crespino & Museo delle Acque.

 

 

Per quanto ‘visto e sentito’ direttamente, mi piace sottolineare che il sindaco Luigi Ziviani ha ringraziato la Fondazionie Cariparo e in primis il suo presidente Antonio Finotti per la ‘partecipazione sentita’ al progetto crespinese del Museo delle Acque ma anche per altre iniziative di ‘taglio storico’.
Per la cronaca il sindaco ha parlato nello specifico di un ‘intervento della Fondazione che ha finanziato con 150/mila euro i lavori di adeguamento nel palazzo, , un sostegno fondamentale e decisivo, in un momento in cui i finanziamenti pubblici sono oltremodo difficoltosi”.

 

 

Come piace sottolineare , oltre a quanto indicato nelle successive News, che Guido Ronconi ha reso ‘onore al merito’ di tanti volontari che hanno reso possibile il reperimento e la sistemazione di quanto esposto nel Museo.
E Ronconi ha ringraziato in particolare Maurizio Albertini, Lino Lissandrelli, Roberto Ongaro, l’Aipo e in particolare Massimo Cappello, ma anche Antonio Fogagnolo e Luigi Marzolla che da esperto artigiano ha ‘ristrutturato’ reperti storici che per chiunque altro era meglio …‘accendere un cerino’ e bruciarli’.

 

 

Discorsi/saluto dal sapore crespinese in the world, come altrettanto ha fatto Giorgio Rizzi, che della Crespino storica, quella di Napoleone e quella della Carboneria  dei Vincenzo Carravieri, Giovanni Bacchiega/scrittore , don Roncati e Felice Foresti, che hanno ‘patito’ nel carcere austriaco dello Spielberg assieme a Silvio Pellico, oltre che altre angherie.

Un personaggio , il Foresti da Conselice ma vissuto a Crespino ‘terra della Carboneria quanto Fratta, davvero grande per la Storia d’Italia, un grande quasi quanto Mazzini e Garibaldi che tra l’altro Foresti ha incontrato negli States assieme al presidente ‘stelle e strisce’ , da promotori della Indipendenza italiana.
Ma anche questa è un’altra story e vi produrremo prossimamente le lettere familiari di Bacchiega, Carravieri e Foresti e spedite dallo Spielberg ai ‘crespinesi’.

 

 

Perciò eccovi adesso in sequenza kit tandem, le due News relative al significato e alla portata ‘prototipo’ della inaugurazione del “Museo delle Acque di Crespino” , che ovviamente mi rimanda alle visite che ho effettuato al Muso di Revere/Mantova oppure a quelli che ho visitato prima a Bergantino (Giostra) e poi a Castelnuovo Bariano (Canar, archeologia) entrambi nell’enclave altopolesano, sempre per la serie ‘prototipi’ Made in Polesine nel mondo, e che guarda caso giustamente e meritoriamente Laura Negri, Assessore alla Cultura della Provincia di Rovigo, ha promosso nel circuito nazionale/internazionale.

 

 

PRIMA NEWS ( by La Voce di Rovigo , domenica 07.07.2013) / CRESPINO: LA NUOVA SEZIONE, IL MUSEO DELLE ACQUE E’ REALTA’/ IL TAGLIO DEL NASTRO DOPO I LAVORI
<< CRESPINO - Alla presenza delle autorità, si è tenuta ieri l’inaugurazione della nuova sezione del “Museo delle acque di Crespino”. Il Museo occupa l’ala sud del Palazzo municipale.
In esso sono raccolte testimonianze relative alla bonifica, alla regimentazione delle acque, alla pesca, alla fabbricazione e manutenzione delle imbarcazioni, ai mulini natanti.

 


 

Il Museo si è arricchito nel tempo di nuovi documenti e materiale dono di privati cittadini, dell’Aipo e del Consorzio di Bonifica e dell’ultimo mulino funzionante sul Po in località Olmo di Canalnovo.
Per ospitare la gran mole di materiale il Comune ha elaborato uno studio di fattibilità relativo alla ristrutturazione di due vani del Palazzo Municipale, funzionale all’ampliamento del Museo delle Acque.
I lavori riguardavano il piano terra e, contestualmente, il raccordo delle due sale così ristrutturate con le sale al piano primo già adibite a sede museale, nonché la realizzazione di un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche.

 


 

Il progetto è stato cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo grazie all’interessamento del presidente Antonio Finotti e alla preziosa collaborazione del crespinese Giampaolo Braga, consigliere della Fondazione recentemente scomparso.
Nella nuova sezione ha, tra l’altro, trovato collocazione la ricostruzione completa del mulino.

 

 

Presenti all’inaugurazione il sindaco di Crespino Luigi Ziviani, Guido Ronconi consigliere comunale, il vice presidente della Fondazione Sandro Fioravanti, il vice presidente vicario della Cassa di Risparmio del Veneto Fabio Ortolan, l’assessore alla Cultura della provincia di Rovigo Laura Negri, Fabrizio Braga fratello di Giampaolo in rappresentanza della famiglia Braga, Donatella Girotto del Cedi Turismo e Cultura di Rovigo, Giuseppe Marangoni presidente Ctg, don Graziano Secchiero parroco di Crespino.>>

 

 

APPENDICE NEWS STORY ( di Fabrizio Braga, by “Il Ventaglio” , n.41 del luglio 2010) / AMBIENTE-TURISMO-CULTURA: CRESPINO E IL SUO MUSEO DELLE ACQUE 
<< Crespino, paese noto per la leggenda di Fetonte e che annovera nel suo passato episodi di grande rilievo storico - quali la nascita del movimento carbonaro polesano e la coraggiosa ribellione ai dominatori francesi di Napoleone Bonaparte nel 1807 - vive dalle sue origini in stretta simbiosi con il Fiume Po che ha condizionato per secoli, nel bene e nel male, l’esistenza degli abitanti del luogo.
 Il grande fiume ha rappresentato infatti per anni, insieme all’agricoltura, la principale fonte di sostentamento dei crespinesi, grazie ai proventi della pesca e degli scambi commerciali con la sponda ferrarese.

 

 

 L’esigenza di non disperdere un vasto patrimonio di memorie e di testimonianze di un mondo oramai scomparso, legato al Po, ai canali di bonifica, ai “maceri”, ha spinto alcuni appassionati e volonterosi del luogo a raccogliere moltissimo materiale del passato e documenti originali d’epoca e a collocarli sapientemente negli spazi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale.
 Ha così preso corpo l’ambizioso progetto del “Museo delle Acque” di Crespino.

 

 

La sua data di nascita si può fissare nel 2004, anno dell’inaugurazione e dell’apertura al pubblico, ma molti sono stati gli anni precedenti spesi nella ricerca e nell’acquisizione del materiale e nella sua sistemazione, tutt’altro che facile, nei locali, individuati in un’ala del Palazzo Comunale.
 Sicuramente un impegno assai gravoso, ma sostenuto da una grande passione che, unitamente alla profonda conoscenza delle nostre radici, ha consentito la realizzazione di un’opera unica nel suo genere.

 

 

 Il “Museo delle acque” è attualmente organizzato in tre sezioni riguardanti gli interventi per la sicurezza idraulica del Po, le bonifiche, la pesca e l’attività dei mulini natanti.
 Al piano terra sono inoltre in fase di allestimento due ampie sale che, oltre a fungere da luogo di ricevimento, dovranno accogliere reperti voluminosi della “civiltà delle acque” (compreso il meccanismo molitorio di un mulino natante) mentre negli spazi esterni, oltre a pesanti macine in pietra, è stato collocato un “turbine”, l’apparecchiatura di alcuni metri di lunghezza utilizzata per prosciugare i maceri.

 

 

 Lungo le scale che portano al piano superiore ed in tutte le pareti disponibili sono visibili, tra l’altro, documenti originali di grande interesse: ordinanze, decreti ed altri atti impositivi delle Autorità Pubbliche del tempo.
 Le grandi sale, che si aprono al piano superiore, raccolgono le più svariate testimonianze dell’attività quotidiana degli abitanti di Crespino, dalle attrezzature per la pesca, ai battelli a fondo piatto per la navigazione sul Po, agli strumenti per la bonifica e la salvaguardia idraulica, fino all’oggettistica, anche minuta, di cui si era perduta la memoria, ma che rappresentava un indispensabile supporto all’attività lavorativa nei secoli scorsi.

 

 

 Sono esposte inoltre numerose fotografie inerenti i temi trattati, ed interessanti documenti (provenienti dall’Archivio Storico Comunale) relativi alla regolamentazione delle acque, che vanno dal periodo della dominazione napoleonica al Regno d’Italia, passando attraverso i decenni dell’appartenenza di Crespino e del Veneto all’Impero Asburgico.
 Percorrendo le sale espositive, sotto la guida esperta dei promotori del Museo, si colgono gli aspetti salienti della vita quotidiana della gente del Po, a testimonianza di quanti sacrifici i nostri padri dovevano compiere per assicurare la sopravvivenza alle famiglie, spesso numerose e… affamate. Duro lavoro senza sosta, in condizioni talvolta al limite dei propri mezzi.

 

 

Un impegno gravoso, come ricordato da Gigi Fossati, nel suo componimento “Tera e acqua”, nel quale il poeta ha mirabilmente descritto, con semplici espressioni, la vita della gente del Po e delle Valli, indissolubilmente legata a impegnativi elementi naturali.
 Tuttavia, l’ingegno e l’inventiva non mancavano certo agli abitanti di Crespino: nell’immediato dopo guerra alcuni volonterosi, guidati da Curio Carravieri, “Ruzlo”, sono riusciti a dar vita ad un traghetto a motore utilizzando alcune chiatte e la meccanica di un camion Dodge abbandonato sugli argini del Po dalle forze alleate anglo-americane. Traghetto, o meglio “Passo” come veniva definito, che per lunghi anni ha svolto un’utile funzione di collegamento delle due sponde del fiume, garantendo un quotidiano servizio a persone e ad automezzi.

 

 

 Tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di visitare il Museo delle acque di Crespino, scolaresche o gruppi di persone interessate alla cultura del passato, non hanno potuto che apprezzare la lodevole iniziativa. Una mostra realizzata nella consapevolezza di aver colto, grazie agli elementi esposti, l’essenza di una testimonianza storica, priva della retorica delle celebrazioni, ma particolarmente significativa per le genti polesane. Una testimonianza ed un monito rivolti alle future generazioni; una indelebile memoria di un passato da non dimenticare.>>


EXTRATIME by SS/ La cover è per il cerimoniale del taglio del nastro by trio Fioravanti/Fondazione Cariparo, Ziviani/sindaco Crespino, Ronconi/storico museale.

Per quanto riguarda la fotogallery la carrellata parte da lontano, cioè da Riccardo Bacchellli che ho fotografato ‘in macchina con cappello’ a Crespino, sull’argine del Po dove stavano effettuando le riprese del ‘suo’ Molino sul Po, di cui proponiamo un flash con lo stesso scrittore insieme al regista Sandro Bolchi che spiega la ‘scena’ a Ornella Vanoni & attori protagonisti sul set in “golena al Pomaro”.
E di molino in molino , passiamo a quello che ho fotografato sabato dentro il “Museo delle Acque” prima lato sx e poi lato dx con relativi visitatori all’interno per certificarne la ‘dimensione umana’.
La stessa by spirito di solidarietà per la quale è stato assegnato il Premio Fetonte ad Antonio Finotti presidente Cariparo e ad Alessandro Balzan/pilota F3 & Gt che vi proponiamo ‘premiati’ assieme a tutta la giuria( da sx Guido Ronconi, Sergio Sottovia, Luigi Ziviani, Francesco Zambelli, Carlo Cavriani, Alessandro Balzan, Giorgio Rizzi, Antonio Finotti, Luigi Pavani, Giancarlo Checchinato, Sergio Garbato).
In una serata in cui ho rincontrato GP Braga che vi propongo in trio crespinese tra Floriano Libanore ( sx) e Giorgio Rizzi.
Di flash back in flash back rieccoci a sabato pomeriggio col poker ‘inaugurazione Museo delle Acque che mostra ( da sx) Fabio Ortolan, Sandro Fioravanti, Luigi Ziviani, Guido Ronconi.
Lo stesso ‘quartetto’ che poi vi proponiamo insieme a Fabrizio Braga e in ascolto di Massimo Cappello/Aipo , col foglietto tra le mani per non dimenticare ‘chi doveva essere ringraziato’.
A seguire tutta una serie di “Figli di Fetonte” per così dire nel loro habitat naturale.
Ecco perciò Ivano Chiorboli ( quanti flash e quanti scanner pro Crespino Story) insieme a Ronconi.

 

 

 

Poi ecco Fabrizio Braga che tocca un motoscafo esposto in una delle sale del Museo delle Acque, quindi il falegname/artigiano Luigi Marzolla in trio family vicino alla famosa barca ‘ricostruita da quasi zero’.
Tra i presenti vi propongo Luigi Fantinato ( con due bambine, sfondo molino) perché mi ha fatto leggere in anteprima una ‘emozionante lettera scritta a mano’ e dedicata a Luigi Ronconi nel ricordi del bei tempo in habitat tra la Gente del Po.
E poi i coniugi Alberto Fogognolo & Patrizia Romanin ( sempre sfondo molino) , perché figli di …due storiche famiglie crespinesi.
Stesso motivo per cui vi propongo Boris Padovan e papà Giancarlo con due nipotini, guarda caso con sfondo Municipio di Crespino, dove è collocato appunto il Museo delle Acque.
Ma perché proprio Boris ‘crespinese’ Padovan? Semplice; basta vederlo ‘tra tanta neve’ in tuta rossa in Antartide mentre mostra il cartello “ Crespino 15.360 km” ( vedere sua story sempre su questo sito). 
Anche per questo ecco , pendant e a seguire’ Piazza Fetonte innevata in data 6 febbraio 2012 ( ma quante locations by spring & summer for films, ma anche questa è un'altra story).
E per la serie “reazione a catena” by story, ecco la cartolina by Crespino che mostra in kit  tandem Casa Carravieri & Sala Consiliare.
La stessa nella quale viene annualmente assegnato il “Premio Vincenzo Carravieri” che il sindaco Ziviani ha istituito per rendere onore , nel giorno della Festa della Repubblica, quei cittadini che hanno onorato Crespino attraverso il loro impegno sociale e/o professionale. Nello specifico ecco Ziviani “con fascia tricolore” tra Francesco Zambelli e il trio fratelli Ongaro, spesso a fianco della Gente del Po.
La stessa gente, che da emigrati spesso ritorna a Crespino per ritrovare …gli affetti dell’infanzia; come appunto avviene a ferragosto nella Festa della Madonna della Neve al Passetto, di cui diamo certificazione con don Mario Qualdi tra i ‘gostaroli’ estivi from Milan & World.
Quel mondo che il Museo delle Acque, che vogliamo ricordare ‘esemplificando in foto post cerimoniale’ proponendo in last photo da Ariella Marzolla, signora & Fabrizio Braga, Giorgio Rizzi, Guido Ronconi, Luigi Ziviani, Fabio Ortolan, don Graziano Secchiero,  con sfondo immagini storiche di vita by Gente del Po.
La stessa che abbiamo visto sabato in alcuni documentari e cortometraggi proiettati nel Museo delle Acque ( anche per questo ‘prototipo’) , tra l’altro con firme d’autore come Mario Soldati e Michelangelo Antonioni addirittura con sottotitoli in inglese.



Sergio Sottovia
www.polesinesport.it