Crespino & Oratorio Sant’Antonio: 300 anni di Comunità e fede sotto l’argine del PO/ Dagli Estensi ai Frati Cappuccini, dai Molini di Bacchelli alle Feste by cav. Fogagnolo & Comitato in Cammino col Santo di Padova e in Processione con ...majorettes


Le tradizioni religiose rappresentano un valore speciale per la comunità di riferimento, indipendentemente dalle dimensioni demografiche, della location e dell’habitat di riferimento.
Un discorso questo che a Crespino sotto gli argini del fiume Po , vale soprattutto per i Festeggiamenti di Sant’Antonio e per l’Oratorio dedicato al Santo di Padova, ma che rappresenta per la Chiesa un ‘Mondo di Valori’ universali non a caso identici a quelli promossi dal suo contemporaneo San Francesco d’Assisi ( vedi anche Extratime e fotogallery sul Cammino di Sant’Antonio e Cammino di San Francesco con la nota Marcia della Pace fino ad Assisi).
Anche per questo vi proponiamo questa Story , per la nascita originale dello stesso Oratorio di Sant’Antonio all’inizio del 1700 e relative disposizioni testamentarie da parte del conte Ippolito Migliorini nel 1723, per un habitat che ha vissuto l’evoluzione della Civiltà contadina, dei Molini sul Po, la Bonifica  Padana-Polesana tra le due Guerre Mondiali, infine la Grande Alluvione del 1951 e il conseguente spopolamento demografico.
Una Storia che però , attraverso il racconto che dedichiamo al lungo viaggio in sinergia tra Comunità & Oratorio di Sant’Antonio, diventa un prototipo di valori irrinunciabili, quasi una  fiaccola di speranza da tenere accesa al Santo di Padova, specialmente in Processione comunitaria ad ogni 13 di giugno, partendo dalla Chiesa Parrocchiale fino all’Oratorio del Santo, sotto l’argine del Po.

 

 

Per questo vi proponiamo in sequenza Main News sia l’originale nascita del citato Oratorio di Sant’Antonio che le caratteristiche essenziali dei Festeggiamenti per Sant’Antonio particolarmente significati soprattutto dopo l’arrivo a Crespino del cavalier Costante Fogagnolo, che nel dopo Guerra e ancor più dopo la Grande Alluvione ha dato un impulso speciale come deus ex machina di un Comitato creato ad hoc .

 

 

 

Ripristinando innanzitutto quelle Processioni con la statua del Santo che storicamente avevano fatto da catalizzatore alla vita di un Comunità tanto povera quanto unita dai sentimenti religiosi.
Così sono diventati speciali i festeggiamenti per la Festa di Sant’Antonio , sia religiosi che …pagani, visto che oltre a Messe e Processioni con la statua del Santo accompagnata da confraternite e paggetti, c’erano anche banda musicale con majorette, e gli immancabili fuochi d’artificio a chiusura dei festeggiamenti… col botto.

 

 

 

Senza contare che per allietare la Comunità di Sant’Antonio sono state promossi anche alcuni eventi sportivi , come corse ciclistiche e giochi vari, sia di arti marziali che lo storico ‘palo della cuccagna’ o la esibizione degli ‘sbandieratori’
Tutto questo come da specifiche Main News e Appendici Flash story che vi proponiamo in sequenza, rimandandovi all’Extratime per ulteriori focus con riferimento alla fotogallery e relative didascalie dove possiamo onorare e segnalare una serie di Personaggi che hanno caratterizzato la vita sociale sia locale che del Polesine.

 

 

 

Visto che i Festeggiamenti di Sant’Antonio promossi dai Comitati costituiti dal ‘cavaliere’ Costante Fogagnolo fin dal suo arrivo a Crespino , cioè nel 1950 come dipendente del Consorzio Bonifica Padana responsabile di tutta l’attività collegata all’Idrovora di Sant’Antonio, hanno anche reso onore praticamente tutti i Vescovi della Diocesi di Adria e Rovigo, oltre a Parroci e Sacerdoti di Crespino e del Polesine.

 

 


 

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
PRIMA MAIN NEWS STORY - LA STORIA DELL’ORATORIO “S. ANTONIO” A CRESPINO _ (by libro “Crespino , pagine di storia ‘ , di Don Mario Qualdi , settembre 1981) / ORATORIO A SANT’ANTONIO DI PADOVA – LE SUE ORIGINI

Di proprietà degli eredi del conte Ippolito Migliorini, cittadino ferrarese , lo fondava all’inizio del 1700 , nel borgo omonimo di S. Antonio e con testamento 27 marzo di quell’anno e codicillo 6 ottobre 1725 vi istituiva un legato di 60 scudi perché in esso fosse celebrata una Messa quotidiana in perpetuo e 20 scudi per il mantenimento di cera, arredi sacri ecc affidandone la cappellania ai P.P. Cappuccini. Ma fu per poco tempo.

 

 

 

Con lo stesso codicillo disponeva altre somme da devolvere in perpetuo beneficio della Chiesa Arcipretale e dei poveri del paese.
Nel 1880 Antonio Pellizzari era amministratore erede fiduciario con facoltà di nominare il suo successore.
Il demanio, considerando questo legato come un’opera Pia autonoma e mista di culto e beneficenza con carattere di perpetuità, avocò a sé per la Legge 15 agosto 1867 art 1 N.6 la parte che riguarda il culto, fatta eccezione per 10 scudi che il testamento destinava per la Chiesa Arcipretale.
Oggi l’oratorio è sostenuto dalle offerte della borgata che provvede pure a continuare i tradizionali solenni festeggiamenti ad onor del Santo con relativa secolare processione cui convengono le popolazioni dei paesi confinanti.

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS STORY - LA STORIA DELL’ORATORIO “S. ANTONIO” A CRESPINO _ (by libro “Crespino , pagine di storia ‘ , di Don Mario Qualdi , settembre 1981) / I PADRI CAPPUCCINI E IL LORO CONVENTO ( pag 90/ 93) /

( I FRATI A CRESPINO: Prima ancora che i padri Cappuccini si stabilissero a Crespino nel 1723, ci fu un tentativo dei PADRI RIFORMATI negli anni 1719-1722 di costruirvi un convento…) ///

Ma intanto, facendo buon viso a cattiva sorte, per liberarsi dei RIFORMATI, il parroco che aveva preso accordi segreti con i padri CAPPUCCINI del Convento di Lugo di Romagna della provincia di Ferrara , il 10 novembre 1722 concedeva il consenso ( nel frattempo ripetutamente sollecitato dal cardinale protettore Barberini per la fondazione di un loro <<conventino>> a Crespino.
Tale iniziativa trovò il pieno appoggio del conte Ippolito Migliorini.  Il conte aveva costruito all’inizio del 1700 in borgo S. Antonio un oratorio dedicato al Santo di Padova.

 

 

 

La contrada, separata dalle acque del Po da una fragile arginatura, si estendeva fin giù nella golena popolata da casupole di pescatori e mugnai, or a tempo sepolte da sovrastanti imbancamenti. Ma non mancavano le case padronali, la villa del Conte, le scuderie, le aie.
Di fronte all’Oratorio c’era una casetta, non troppo grane ma comoda , e di fianco un bel prato : sembra un luogo ideale per una famiglia di religiosi.

 


 

Fino allora don Antonio Merlanti ogni mattina aveva celebrato la messa, e due volte la settimana, suonata la campana al tramontar del sole, vi aveva recitate le litanie del santo e il << Si quaeris>>.
Esauritasi a poco a poco la tempesta suscitata dai padri Zoccolanti, il Conte invitò i Cappuccini e offrì loro in Cappellania il suo oratorio e il terreno per fabbricarvi un <<conventino>>.

 

 

 

L’aveva già scritto nel suo lungo TESTAMENTO compilato il 15 marzo 1723 a Crespino.
Con questo testamento lasciava ai suoi fedeli servitori anelli con brillanti, la spada d’argento, un villino a Ferrara, pariglie di cavalli e cocchio, e poi una profusione di ducati e scudi a Confraternite e chiese per celebrazioni di messe, consumo di candele. Alla sua morte di messe se ne sarebbe dovute celebrare cinquecento.
Anche i più poveri di Crespino alla morte del conte avrebbero ricevuto una bella manciata di scudi;  e le due ragazze più povere , ma oneste, tra quante ogni anno in parrocchia si sarebbero sposate, avrebbero ricevuto in dote trenta scudi ciascuna.

 

 

 

Le volontà testamentarie per quanto riguardava la venuta dei Cappuccini ebbero immediata esecuzione. Subito dopo con decreto in data 9 luglio 1723 rilasciato dall’arcivescovo di Ravenna, la S. Congregazione Concistoriale dava ai superiori dell’Ordine la facoltà di fondazione e il 25 luglio dello stesso anno i frati erano già a Crespino sotto la guida di padre Angelo Maria Geminiani di Ferrara.
Benedissero solennemente la comunità, inalberarono la croce, come era loro costume, presero in possesso la chiesetta e il piccolo ambiente come abitazione.

 

 

 

Alla cerimonia presero parte trenta iscritti ala confraternita delle Stimmate di Ferrara, ventiquattro religiosi, il clero secolare del distretto ; l’arcivescovo di Ravenna, il conte Migliorini e numeroso popolo.
Ma la casetta, i terreno e l’oratorio parvero subito ben poca cosa alle mire ei padri, i quali, <<visto che il terreno era ristretto e che il benevolo donatore non poteva rimediarvi>> , si rivolsero al marchese Bevilacqua che generosamente donò un terreno più spazioso, sempre attiguo al paese.
Sul nuovo sito si ripeté la cerimonia con la benedizione della prima pietra e del luogo ( 25 luglio 1725).

 

 

 

La costruzione procedette con lentezza, cosicché solo nel 1733 vi fu immessa canonicamente la famiglia religiosa. La nuova località donata dal marchese Onofrio Bevilacqua era denominata << la  Braiola>> e l’onore di porre la prima pietra era stata riservata al parroco del luogo arciprete Zagatti, mentre a guidare i lavori , il provinciale, padre Brosi da Brisighella, nominava sindaco apostolico ( amministratore dei beni del convento per conto del papa ) il marchese Angelo Bozza di Crespino << cavaliere di grande amorevolezza verso la religione>>.

 

 

 

Se ne ebbe a male il conte che tanta generosità aveva dimostrato nei confronti dei padri, , e in data 3 ottobre 1725 , al suo testamento aggiunse un codicillo che pretese fosse firmato da tre frati.
A pagina 16 , il conte dispose che se i padri Cappuccini costruivano il loro convento lontano al suo oratorio, essi dovevano impegnarsi per una celebrazione quotidiana di messa in detto oratorio sotto pena di perdere quanto aveva stabilito in loro favore nel testamento.

 

 

 

Un anno durarono i lavori per la chiesa che venne benedetta nel settembre del 1726 dall’arcivescovo di Ravenna , Matteo Nicola Farsetti, sette anni per il convento sotto la guida el marchese Girolamo Bevilacqua, succeduto in qualità di sindaco apostolico, al marchese Angelo Bozza morto nel 1727.
Convento e chiesa furono dedicati a S. Anna.
Il complesso edilizio sorgeva lungo la via che prese il nome , fino ad oggi rimasto, di <<Via Cappuccini>>.
Ne conserviamo l’antica planimetria.

 

 

 

Le strutture del vecchio edificio sono ancora visibili dopo i lavori di trasformazione in << Villa Quaglio>> : il classico pozzo scolpito in pietra bianca nel mezzo di un ampio chiostro chiuso a mezzogiorno dalla facciata principale, a levante dalle celle dei frati; a tramontana, spartito da un lungo viale che conduceva ad un bianco tempietto della Madonna, si apriva un ampio brolo di otto pertiche recintate tutte intorno da un muro e coltivato a vigneto, ortaggi, frutta.
Un progetto del 1811 che prevedeva, dopo la soppressione napoleonica , la trasformazione del convento in una nuova sede della locale pretura e delle carceri, ci fa pure conoscere la forma e le dimensioni della chiesa annessa che fu abbattuta da Antonio Peverati nel 1843.

 

 

 

Sorgeva a ponente del convento ed era a tre navate con tre arcate ciascuna, più un transetto , per una lunghezza complessiva di m.36 e una larghezza di m. 18.
La facciata , con tre porte d’ingresso, era in linea con la facciata del convento .
In fondo all’abside sorgeva l’altare maggiore , coperto davanti da un ricco paliotto scolpito in legno e inargentato , sopra l’altare a destra, era venerata l’antichissima immagine della Madonna del Buon Consiglio in seta policroma.
Il lungo viale oggi ombreggiato da platani e  aceri era la navata centrale sotto il cui pavimento erano sepolte le salme di alcuni sacerdoti e fedeli. L’alto cipresso in fondo a questo viale sembra segnare il punto dove sorgeva l’altare maggiore.

 

 

 

La navata di destra venne inglobata nella villa, mentre la navata sinistra servì all’attuale oratorio e a case di abitazione private.
Convento e chiesa formavano un imponente complesso edilizio. Dodici furono i religiosi che, secondo i regolamenti conventuali ne presero dimora, processionalmente accompagnati da grande folla il giorno dell’apertura.

 

 

 

 

Dietro insistenza dei fedeli l’arcivescovo Farsetti nel 1726 autorizzava i Cappuccini a ricevere le confessioni nella loro chiesa e , data la loro povertà, nel 1742 questi ottenevano pure l’autorizzazione di questuare nelle valli di Volano e di Mesola quando il convento di Comacchio non si trovava in necessità , : poi anche nelle parrocchie limitrofe di Villanova, Papozze, Corbola, Ambrogio, Coccanile, Copparo, Guarda Ferrarese, Cologna , e Ariano per il formaggio.
La loro chiesa godeva ,di speciali indulgenze concesse dal papa Clemente XIII , Clemente XIV e Pio VI .  Fiorente d’intensa spiritualità la confraternita di S. Anna.

 

 

 

 

TERZA MAIN NEWS – STORY / “COMITATO DI SANT’ANTONIO” :  ATTO COSTITUTIVO – STATUTO  - ANNO 1992

L’anno 1992, il giorno 16 del mese di Maggio nell’Oratorio di S. Antonio a Crespino sono presenti i soci fondatori:

Andreotti Ariella, Cavriani Ruggero, Rizzato Massimo, Malaspina Gianfranco, Ongaro Carlo, Donello Felice, Rossi Francesco, Rapeggia  Arsenio, Rapeggia Domenico, Bolognesi Daniele, Sardellaro Dante, Bacco Orazio, Bacco Antonio.

I quali di comune accordo e nel rispetto della vigente normativa, in ordine alle associazioni non riconosciute , a mente degli artt. 36 e seguenti del C.C. ,

CONVENGONO quanto segue:
                                                       COSTITUZIONE
Articolo 1  / CONSENSO
I convenuti dichiarano di costituire , come in effetti costituiscono, una associazione denominata :
                                   “COMITATO S. ANTONIO”

 

 

 

Articolo  2 / CARICHE SOCIALI

Pur dichiarandosi uguali, per diritti e doveri, i membri del gruppo riconoscono alle seguenti persone la carica di Presidente, Vice-presidente e Segretario ( al quale spetta il compito di informare i soci sulla data delle assemblee e di tenere registri contabili e cassa ).

Cavriani Ruggero / Presidente;
Ongaro Carlo / Vice-presidente;
Rapeggia Arsenio / segretario;
Rizzato Massimo,
MEMBRI del Consiglio: Malaspina Gianfranco, Donello Felice, Rossi Francesco, Rapeggia Domenico, Bolognesi Daniele, Sardellaro Dante, Bacco Orazio, Andreotti Ariella.

 

 

 

 Articolo 3 / STATUTO

Art.1 / E’ costituito il  gruppo denominato “COMITATO S. ANTONIO” con sede in Crespino , oratorio S. Antonio.
Il gruppo è un struttura che opera nel territorio al servizio della comunità. Esso intende favorire la migliore realizzazione di attività ricreative e non, sociali culturali e religiose a beneficio della medesima.
Il gruppo è apartitico.

Art.2 / Gli scopi principali del gruppo sono :
_a_ promuovere festeggiamenti religiosi e non, sagra, spettacoli, gare, mostre, escursioni;
_b_ riunire attorno a sé coloro che hanno interesse allo sviluppo della località;
_c_ opera di beneficenza;
_d_ soccorrere alle necessità della parrocchia.

Art. 3 / Il gruppo, che svolge la sua opera nel territorio della parrocchia e zone ad essa limitrofe , non agisce assolutamente per scopi di lucro.

 

 

 

Art.4 / Il gruppo si rinnova annualmente e così pure le cariche di Presidente, vice-presidente e segretario,   ricordando altresì che indipendentemente dalle cariche che rivestono i membri di pari diritti e doveri nell’ambito del medesimo gruppo.

Art. 5  / La gestione del gruppo è di competenza di ciascun membro che partecipa in prima persona alle decisioni ed attività che dovranno pertanto essere approvate all’unanimità.
Si dispone  tal proposito di Sede e di servizi di proprietà dell’Oratorio di S. Antonio di Crespino.

 

 

 

Art. 6 / Convocazione/ Qualunque membro ritenga opportuno convocare l’assemblea dovrà prendere preventivamente contatti col segretario che si occuperà di avvisare anzitempo gli altri membri.
Qualora  il segretario lo richieda, anche gli altri membri potranno preoccupasi di avvisare i componenti del gruppo relativamente alla data e all’ordine del giorno dell’assemblea da convocare.
Se trattasi di casi ritenuti urgenti l’assemblea potrà essere convocata mediante preavviso fatto anche 24 ore prima della data fissata. L’assemblea è convocata in periodi dell’anno che variano per durata ed intervalli a seconda delle necessità del momento.

 

 

 

Art. 7 / Compiti del gruppo / Si stabiliscono l’impegno e l’obbligo del gruppo di accordare e quindi redigere un programma sulle attività da svolgere, nonché il relativo bilancio di previsione.
Inoltre entro il 31 gennaio di ogni anno il segretario presenterà il bilancio consuntivo e la relazione sull’attività svolta.

Art. 8 / Finanziamento / Il gruppo provvede allo svolgimento delle sopraindicate attività con i seguenti proventi :
_a_ autofinanziamento / A tale proposito vien specificato che, nel caso di chiusura di bilancio in rosso, ogni membro si impegnerà a coprire il deficit in egual misura.
_b_ privati;
_c_ donazioni;
_d_ stanziamento da parte della Amministrazione Comunale.

 

 

 

Art. 9  / Il gruppo è limitato a coloro che hanno presenziato alla assemblea del 16 maggio 1992 e che comunque hanno sottoscritto il presente statuto.
Si precisa altresì che al possibilità che altri membri entrino nel gruppo dovrà essere approvata : questi potenziali nuovi soci saranno accolti solo in seguito al raggiungimento ella maggioranza delle approvazioni.

 

 

 

 

Art. 10 / Sono di fondamentale importanza la volontà e l’impegno nonché la serietà di coloro che dichiarano e sono dichiarati membri del gruppo, dimostrati anche attraverso la partecipazione alle assemblee. Chi non dimostrasse tale impegno, chi ripetutamente si sottraesse ai propri compiti e chi mancasse senza valide giustificazioni alle assemblee convocate, totalizzando complessivamente 5 assenze sarà automaticamente espulso dal gruppo.

Art 11 / Sede del gruppo / Oratorio S. Antonio, Via S. Antonio – Crespino ( RO).

SOTTOSCRIVONO I COMPONENTI DEL COMITATO S. ANTONIO   : seguono le firme del Presidente, Vice presidente, segretario, membri del Consiglio.

 

 

 

 

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

PRIMA APPENDICE FLASH STORY / FESTA S. ANTONIO   13.06.1988

FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI S. ANTONIO A CRESPINO 1988

SABATO 11 GIUGNO / 
Ore 20,30 / Inizio primo torneo “VOLLEY CLUB” Crespino.
Apertura Stand Gastronomico ( Pizzeria)
Spettacolo musicale – Concerto rock con Angelo – Bruno

DOMENICA 12 GIUGNO /
Ore 15,30 / inizio Gara ciclistica per amatori – Gran Premio S. Antonio / Percorso : Argine PO – Via Trento – Piazza Fetonte – Via Marconi – Via S. Antonio /

Ore 18 / Finali I° Torneo “ VOLLEY CLUB “ CRESPINO;
Ore 20 / Inizio serata danzante ( durante la quale funzionerà un servizio pizzeria).

 

 

 

LUNEDI’ 13 GIUUGNO /
Ore 8 /    I^ S. Messa nell’Oratorio;
Ore 11 / II^  S. Messa nell’Oratorio;
Ore 19/  S. Messa nella Chiesa Parrocchiale;
Ore 19,30 / Processione all’Oratorio;

Dopo la Processione, seguirà  lo spettacolo musicale della Banda G. Verdi di Conselve.
Durante tutta la serata funzionerà un servizio pizzeria.
Uno spettacolo pirotecnico concluderà la serata.

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH STORY / FESTA S. ANTONIO   13.06.1989

_a_LETTERA DEL COMITATO IN DATA 14.05.1989/ RICHIESTA CONTRIBUTI ( con allegato Programma )  /
OGGETTO: Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio , come da allegato Programma) /
Come è tradizione , anche quest’anno il 13 giugno, si terranno i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio di Padova.
All’uopo , verranno organizzati degli spettacoli di intrattenimento per tutta la cittadinanza.
Considerando le varie spese per la buona riuscita della manifestazione, Le chiediamo , facendo fede alla Vs. sensibilità , un contributo – premio per l’occasione.
Certi di una Vs. risposta in merito , ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti saluti.
IL COMITATO ORGANIZZATORE / Firmato Ongaro Carlo

 

 

 

_b_ PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI S.ANTONIO A CRESPINO 1989

DOMENICA 11 GIUGNO 1989 /
Ore 15 / Inizio gara ciclistica per amatori / II° Gran Premio S. Antonio – U.S. ACLI RO

MARTEDI’ 13 GIUGNO 1989/
Ore 8 / I^ S. Messa nell’Oratorio;
Ore 11 / II^ S. Messa nell’Oratorio;
Ore 19 / S. Messa nella chiesa Parrocchiale :
Ore 19,30 / Processione all’Oratorio.

Dopo la Processione, seguirà lo spettacolo musicale della Banda G. Verdi di Conselve.
Uno spettacolo pirotecnico concluderà la serata.

_c_ / RINGRAZIAMENTI (foglio datato 30.6.1989) / / Il Comitato di S. Antonio ringrazia vivamente tutti quelli che con offerte, Coppe e Premi vari, hanno contribuito alla buona riuscita dei Festeggiamenti in onore di S. Antonio.
Un grande vero plauso a tutti indistintamente che con rinnovata fede ed intensa preghiera hanno animato la tradizionale processione.
Un grazie ancora ed arrivederci al prossimo anno.

 

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY / FESTA S. ANTONIO   13.06.1990

_a_LETTERA CONVOCAZIONE DEL COMITATO IN DATA 20.04.1990/
Venerdì 20 aprile alle Ore 21,30 presso il centro sociale di Crespino,
Si terrà una riunione degli organizzatori della festa in Onore a San Antonio.
Oltre alla festa in programma c’è la sistemazione della chiesetta.
Certo della Vs collaborazione, Vi ringrazio.
IL COMITATO ORGANIZZATORE / Firmato Ongaro Carlo

 

 

 

_b_LETTERA DEL COMITATO IN DATA 16.05.1990/ RICHIESTA CONTRIBUTI ( con allegato Programma )  /

OGGETTO: Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio , come da allegato Programma) /
Come è tradizione , anche quest’anno il 13 giugno, si terranno i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio di Padova.
All’uopo , verranno organizzati degli spettacoli di intrattenimento per tutta la cittadinanza.
Considerando le varie spese per la buona riuscita della manifestazione, Le chiediamo , facendo fede sulla Sua sensibilità , un contributo – premio per l’occasione.
Certi di una Vs. risposta in merito , ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti saluti.
IL COMITATO ORGANIZZATORE / 

 

 

 

 _c_ PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN  ANTONIO 1990

SABATO 9 GIUGNO 1990 /
Ore 18 / LA COMPAGNIA ARCIERI DI ROVIGO / Dimostrazione del Tiro con Arco e Frecce.
DOMENICA 10 GIUGNO /
Ore 16 / La COMPAGNIA ARCIERI mette a disposizione del pubblico le attrezzature per il tiro con arco e frecce.
Ore 21 / MUSICA CON DISCOTECA ( Angelo e Bruno in concerto rock)

LUNEDI’ 11 GIUGNO /
Ore 20,30 / Inizio GARA DI BOCCE  / Finale gara Sabato 16 Giugno ore 20,30/

 

 

 

 

MERCOLEDI’ 13 GIUGNO – SAN ANTONIO
Ore 8 / i^ Messa nell’Oratorio;
Ore 11 / II^ Messa nell’Oratorio;
Ore 19 / S. Messa nella Chiesa Parrocchiale;
Ore 19,30 / Processione all’Oratorio.

Dopo la Processione seguirà uno spettacolo musicale della Banda “ CITTA’ DI ROVIGO”.
Uno SPETTACOLO PIROTECNICO concluderà la serata.

 

 

 

 

QUARTA APPENDICE FLASH STORY / FESTA S. ANTONIO   13.06.1992

_a_LETTERA DEL COMITATO IN DATA 21.05.1990/ RICHIESTA CONTRIBUTI ( con allegato Programma )  /

OGGETTO: Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio , come da allegato Programma) /
Come è tradizione , anche quest’anno il 13 giugno, si terranno i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio di Padova.
All’uopo , verranno organizzati degli spettacoli di intrattenimento per tutta la cittadinanza.
Considerando le varie spese per la buona riuscita della manifestazione, Le chiediamo , facendo fede sulla Sua sensibilità , un contributo – premio per l’occasione.
Certi di una Vs. risposta in merito , ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti saluti.
IL COMITATO ORGANIZZATORE / 

 

 

 

_b_ PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN  ANTONIO 1992

SABATO 13 GIUGNO 1992 /

Ore 8 / I^ Messa nell’Oratorio;
Ore 11 / II^ Messa nell’Oratorio;
Ore 19 / S. Messa nella Chiesa Parrocchiale;
Ore 19,30 / Processione all’Oratorio.

Dopo la Processione seguirà uno spettacolo musicale della Banda “ CITTA’ DI ROVIGO”.
Uno SPETTACOLO PIROTECNICO concluderà la serata.

 

 

 

Ore 24 / SPETTACOLO PIROTECNICO

DOMENICA 14 GIUGNO /
Ore 21 / IN PIAZZA FETONTE , BALLO LISCIO CON DISCOTECA, durante la serata si esibirà il Gruppo Spettacolo ‘MELODY DANCE’ dei Maestri PAOLA E VALENTINO

Il Comitato rende noto alla cittadinanza che dal 17 maggio al 13 giugno si svolge il primo torneo di tennis organizzato in occasione dei festeggiamenti al Santo Patrono presso il campo sportivo di Crespino; le fasi finali del torneo si svolgeranno nei giorni 12 e 13 giugno.

 

 

 

QUINTA APPENDICE FLASH STORY / FESTA S. ANTONIO   13.06.2015

TOTALE  OFFERTE  € 1.902 ; ( tra cui introiti da Processione € 185; in Oratorio € 121 ; Tomboline € 140 ; in occasione rinfresco  con il Vescovo € 170; gli altri introiti come offerte significative da privati/ associazioni / enti);
TOTALE SPESE € 1.939; ( cerimonie religiose con Don Graziano € 200; Banda Musicale € 300; Fuochi artificio € 650; Spese per rinfreschi e tomboline € 789; )

PERTANTO LA FESTA 2015 si chiude con una Perdita di € 37 ;

 

 


 


 

 

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX


SESTA APPENDICE FLASH STORY / FESTA S. ANTONIO   13.06.2016

_a_TOTALE OFFERTE € 1.806; ( di cui introiti offerte da privati/ Associazioni/ Enti  per € 1.080;   introiti da processione e in oratorio € 415; da tomboline € 311 )

TOTALI SPESE € 1.506 ( per banda musicale € 300; per fuochi artificio € 650 /; per cerimonie religiose con Don Graziano € 200 ; infine spese per rinfresco e tomboline € 356

Pertanto LA FESTA 2016  si è chiusa con un utile di € 300 /

_____________________________________________________________________

_b_/ PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI 2016
BORGATE IN FESTA … con le processioni di giugno ’
PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI  ( come da pubblico Manifesto Parrocchiale , datato 28 maggio 2016- I COMITATI  )

 

 

 

“S. ANTONIO DA PADOVA”

VENERDI’ 10 GIUGNO 2016
Ore 15: / Pellegrinaggio Diocesano al santo a Padova per l’unità pastorale; partenza dalla Piazza di Crespino
Ore 19 / Recite Scuola Materna “papa Pio XII” , presso il Teatro Parrocchiale.

SABATO 11 GIUGNO 2016
Ore 18 / Ritrovo in Piazza Fetonte per una “Camminata Insieme” per le vie del Paese.

 

 

 

LUNEDI’ 13 GIUGNO 2016 /
Ore 9 / S. Messa Oratorio S. Antonio;
ore 19 / S. Messa nella Chiesa Parrocchiale; celebrata dal Vescovo Emerito Mons. Lucio Soravito De Franceschi e Processione dalla Chiesa Parrocchiale all’Oratorio e ritorno.
Ore 22 /     Concerto “ Banda Musicale di Villadose”  , presso il Teatro parrocchiale.
Ore 23, 30 /  Spettacolo pirotecnico.

“SS. PIETRO E PAOLO “

MERCOLEDI’ 29 GIUGNO 2016
Ore 19: S. Messa all’Oratorio SS Pietro e Paolo
Processione lungo la via Aguiaro
Aperi-cena al termine della Messa.

 

 

 

QUARTA MAIN NEWS – STORY ( by www.santantonio-org , 07 Novembre 2018 ) IL CAMMINO DI SANT’ANTONIO : SUI PASSI DEL SANTO DALLA SICILIA A PADOVA
(  Il convegno è ad entrata libera./ Programma del convegno / Per informazioni: Associazione Il Cammino di Sant'Antonio / cell. 392 8852228 / email associazione@ilcamminodisantantonio.org / sito www.ilcamminodisantantonio.org )


Il 9 novembre a Padova il convegno di presentazione del nuovo Cammino del Santo, che ha inizio a Capo Milazzo (ME) dove Antonio arrivò nel 1221 e, passando per Capua ed Assisi, giunge a Padova, dove il Santo è sepolto.

 

 

 

Venerdì 9 novembre 2018 alle ore 17.00 si terrà presso la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi il convegno "Il Cammino di Sant’Antonio: sui passi del Santo dalla Sicilia a Padova", organizzato dal Comune di Padova, insieme alla Pontificia Basilica di sant'Antonio di Padova, alla Provincia Italiana sant'Antonio di Padova Frati Minori Conventuali e all'Associazione "Il Cammino di sant'Antonio".

 

 

 

Durante il convegno sarà presentato il progetto di realizzazione del tracciato del nuovo Cammino del Santo, voluto dalla Basilica e dall'associazione "Il Cammino di Sant’Antonio", con il coinvolgimento dei Comuni di Milazzo, Camposampiero, Assisi e Padova.

 

 

 

Il cammino, con valore devozionale e spirituale, che si snoda in un itinerario di circa 1.550 km, ha inizio a Capo Milazzo, in provincia di Messina, dove Antonio arrivò nel 1221 e, passando per Capua ed Assisi, giunge a Padova, dove il Santo è sepolto.

 

 

 

Dopo lo studio di fattibilità compiuto ad aprile in Sicilia e Calabria dai tre camminatori dell'associazione - Pompeo Volpe, Alessio Bui e Mirco Zorzo, l'adesione al progetto da parte del Comune di Padova conferma il grande interesse turistico, oltre che devozionale, del nuovo tracciato meridionale, che verrà attuato in seguito alla sottoscrizione di una dichiarazione d’intenti da parte dei soggetti coinvolti.

 

 

 

Il convegno si aprirà con l'introduzione di Federica Franzoso, Capo Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova e i saluti istituzionali, tra i quali anche quelli del sindaco di Padova, Sergio Giordani, e del rettore della Basilica, p. Oliviero Svanera. Verranno poi affrontati i temi di itineranza, devozione e pellegrinaggio con gli interventi di p. Luciano Bertazzo, Direttore del Centro Studi Antoniani, che si soffermerà sul carattere di itineranza della vita di sant'Antonio, e di Donatella Schmidt dell'Università di Padova, che invece analizzerà la prospettiva antropologica del pellegrino moderno.

 

 

 

In seguito sarà presentato il progetto del cammino: Alessio Bui dell'Associazione "Il Cammino di Sant’Antonio" insieme a Luisa Nicotera, Segretaria Generale della Commissione interregionale del Turismo e dell’Industria Alberghiera presso la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, relazioneranno sullo stato dell'arte del progetto dell'itinerario.

 

 

 

L'ultima parte del convegno sarà infine dedicata a Padova, città antoniana dove turismo di fede e turismo culturale si incontrano. L'assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Padova, Andrea Colasio, parlerà delle prospettive di sviluppo per la città dai cicli pittorici del ‘300 all’arte contemporanea, Leopoldo Saracini professore, pubblicista, già presidente della veneranda arca del Santo, si soffermerà sulla realtà antoniana a Padova e infine si parlerà di organizzazione turistica dei cammini con Stefan Marchioro dell'Università di Padova.

 

 

 

QUINTA MAIN NEWS STORY ( by Wikipedia ) / MONTEPAOLO  : PUNTO DI PARTENZA DEL CAMMINO DI SANT’ANTONIO E ANCHE DEL CAMMINO DI ASSISI
.
MONTEPAOLO è una località che si trova a sette chilometri da Dovadola (presso Forlì) ed ospita un eremo dedicato a Sant'Antonio di Padova, che costituisce il più importante santuario antoniano dell'Emilia-Romagna.

SANT’ANTONIO A MONTEPAOLO
La storia di Montepaolo è indissolubilmente legata a quella di sant'Antonio, che per due volte fu presente in questo luogo.
Antonio di Padova nella primavera del 1221 incontrò san Francesco ad Assisi, dove si era svolto il capitolo dei frati minori. Terminato il capitolo, il giovane portoghese fu notato da frate Graziano, che le fonti antoniane qualificano con il titolo di ministro dei frati minori di Romagna, il quale inviò Antonio proprio in un eremo a Montepaolo, dove già risiedeva una piccola comunità di frati. Per lo studio e la preghiera personale, Antonio usava una grotta naturale che era presente sulla collinetta boscosa dell'eremo.

 

 

 

Nel 1222, dopo una sorprendente e inaspettata predica da lui tenuta per obbedienza al vescovo, a Forlì, e che costituì la sua prima predica pubblica, Antonio fu chiamato a svolgere a tempo pieno il servizio di predicatore e dovette lasciare Montepaolo.
Vi soggiornò una seconda volta per breve tempo nel 1228 quando, diventato Provinciale dell'Ordine, dovette compiere la visita canonica presso tutte la comunità della propria provincia.

 

 

 

STORIA DEL SANTUARIO
I frati francescani nel corso degli anni abbandonarono l'eremo, e l'accesso stesso alla grotta nel XVII secolo fu impedito da una frana. Nel 1629 il nobile Giacomo Paganelli di Castrocaro fece costruire sulla collina di Montepaolo una cappella in onore a sant'Antonio di Padova, come ex voto. Nel 1790 la cappella venne ampliata, vi si costruì accanto una casa canonica mentre la grotta veniva resa di nuovo accessibile; ma solo nel 1898 i frati tornarono ad abitare l'antico eremo.

 

 

 

 

Il 15 agosto 1905, la grotta, oggetto di ulteriori lavori di restauro, venne benedetta, mentre, il 29 giugno 1908, il Vescovo di Forlì Raimondo Jaffei, amministratore della Diocesi di Modigliana, pose la prima pietra del nuovo Santuario, che fu consacrato, il 7 settembre 1913, dal vescovo di Modigliana Luigi Capotosti.
Nel 1932 si completò la costruzione del campanile annesso alla Chiesa, neogotica.
Verso la metà degli anni Novanta, vi giunse come rettore padre Ernesto Caroli, che restaurò il Santuario e vi ravvivò la vita spirituale rimanendo in carica fino al 2003.

 

 

 

MONTEPAOLO OGGI/
L'eremo è oggi abitato dalla comunità francescana dei Frati minori, che accoglie gruppi e pellegrini.
All'interno della chiesa è custodita una reliquia del Santo, recentemente prelevata dal corpo custodito presso la Basilica di Sant'Antonio di Padova. Nei pressi del santuario, seguendo il "sentiero della speranza", si raggiunge la piccola cappella ("grotta"), che ricorda il luogo in cui il Santo secondo la tradizione si raccolse in preghiera. Il "viale dei mosaici" mostra invece la storia del santuario.
Il CAMMINO DI SANT’ANTONIO E DI ASSISI/
L'eremo di Montepaolo è il punto di passaggio del Cammino di Sant'Antonio che parte da Camposampiero (Pd) e dalla Basilica del Santo (Pd) e si dirige al santuario francescano de La Verna. Dall'eremo ha pure la sua partenza il pellegrinaggio detto Cammino di Assisi.

 

 

EXTRATIME by SS/ Qual è la chiave di lettura di questa Storytelling sull’Oratorio di Sant’Antonio nato del 1723 e sui ormai 300 anni di lungo viaggio socio-religioso …in processione fino ai giorni nostri? E che senso ha parlare di un piccolo Oratorio ai piedi di quell’argine del PO che da Crespino scorre verso il mare Adriatico?
Diciamo che siamo stati sollecitati a ‘raccontare’ quel suo lungo tratto di storia che va dal termine della Seconda Guerra Mondiale quando alla ‘casa di bando’ della Bonifica Padana a Sant’Antonio è arrivato quel suo dipendente Costante Fogagnolo, nato a Rovigo il 23.5.1912 e che poi andrà in pensione alla veneranda età di 60 anni, cioè il 23.05.1972.
Un Personaggio che ha ripristinato Fiera di Sant’Antonio riproponendo la tradizionale Processione partendo dalla Chiesa Parrocchiale con relativi festeggiamenti collaterali, creando un Comitato che ha interpretato, e interpreta tuttora,  l’anima socio-religiosa della Comunità di Sant’Antonio.

 

 

 

Ma pur nella sua complessità, riproporre solo gli ultimi 70 anni, per quanto utili a memorizzare una lunga tappa della storia dell’Oratorio di Sant’Antonio, sarebbe stato riduttivo rispetto al valore storico di un Oratorio che , inteso come Comunità, ha vissuto sulla sua pelle tutta la evoluzione straordinaria del suo habitat di riferimento.
Anche perché stiamo parlando di Crespino punto ‘cardinale’ del Polesine, sia sotto gli Estensi che sotto lo Stato Pontificio, quindi sotto Napoleone nella Repubblica Cispadana e sotto gli Austriaci a partire dalla Pace di Vienna del 1815 prima di essere essenziale ‘punto vendita’ della Carboneria (ben 2 crespinesi erano nelle carceri dello Spielberg con Silvio Pellico, mentre altri erano in carcere a Lubiana).

 

 

 

Detto questo però…’stringiamo’ per darvi soltanto una ‘traccia’come si fa con la caccia al tesoro, tanto più qui su questo sito www.polesinesport.it vi abbiamo già dato ampio conto dei Fatti Napoleonici ( Ricordate la “Sommossa di Crespino” quando nel 1806 a Crespino fu tolta la cittadinanza italiana e ‘Veneri’ Albieri fu addirittura ghigliottinato …unico in Italia) , poi della Carboneria, dei Molini sul Po cantati da Riccardo Bacchelli ,infine della Grande Guerra e della Grande Alluvione.

 

 

 

E allora , da questo punto di vista e per una ‘minima’ integrazione storica, prima dell’ultima tappa del nostro viaggio con l’Oratorio di Sant’Antonio, voglio segnalarvi alcuni focus speciali che aiutano i nostri lettori a capire l’importanza di Sant’Antonio come di San Francesco , visto che con riferimento alla nascita dell’Oratoria abbiamo citato nomi di importanza capitale non solo per Crespino ma anche per l’Italia.

 

 

 

Stiamo parlando dell’Ordine dei Frati Minori, poi dei Riformati e dei Zoccolanti citati dallo stesso Conte Ippolito Migliorini nel suo testamento ‘fondante’ Oratorio Sant’Antonio nell’epoca in cui a Crespino fu costituito altresì ( e visse a lungo) anche il Convento dei Cappuccini.

 

 

 

Considerando il fatto che Crespino  è stata nel tempo straordinariamente importante dal punto di vista religioso, con la particolarità che istituzionalmente ed ecclesiasticamente dipendeva rispettivamente da Ferrara e dalla Curia di Ravenna.

 

 

 

Di cui peraltro Crespino è stato sede di vasta Vicaria che , di qua e di là dal Po, comprendeva Crespino, Selva, S. Cassiano , Villanova , Canalnovo , Papozze, S. Apollinare, Coccanile, Ambrogio , Cologna, Berra.
Col Parroco di Crespino che esercitava la sua preminenza su tutti gli altri indicendo le “Congregazioni” di tutti i parroci e curati con i loro cappellani e chierici. Mente l’Arcivescovo di Ravenna riconosceva questo diritto facendo il suo ingresso in chiesa vestito pontificalmente e sotto il baldacchino.

 

 

 

A giusta certificazione di quanto appena detto, vi proponiamo la visita dell’Arcivescovo Crispi di Ravenna descritta così in un documento del 1721:<<  Partì Mons. Ill.mo dopo pranzo delli 4 settembre 1721 : dalla Paviola( Paviole) ove aveva dimorato alcuni giorni per suo divertimento e per vedere i suoi beni esistenti in detto luogo, e nel venire a Crespino fu incontrato vicino a Policella ( Polesella) da questo Rev.mo Signor Arciprete Eustachio Zagatti accompagnato da quasi tutti i sacerdoti e chierici di questa sedia in sedia e parte a cavallo, et incontrandosi, si fermarono tutti e sceso il Signor Arciprete dal<<sterzo>> andò con tutti i preti alla carrozza di Mons. Ill.mo a complimentarsi , quale veduto il numeroso clero segno di molta consolazione et chiamato il Signor Arciprete nella sua carrozza ogni uno salì nella sua sedia e a cavallo accompagnando il Prelato che seguiva il suo viaggio verso Crispino, dove arrivò alle ore 24 in circa e smontato a casa del Signor Arciprete trovò Mons. Orsati suo Vicario Generale con li Signori Canonici Pascoli e Rasponi et altri di sua famiglia che erano venuti parte da Ravenna e parte dalla Paviola in Bucintoro>>.

 

 

 

 Tutto questo in una Crespino certificata dai documenti nell’archivio parrocchiale, sempre sui 4000 abitanti tra il 1600 e il 1800…distribuiti nei seguenti quattro Quartieri:
1° Quartiere : Val di Mezzo, Borgo di Sopra , fino alla chiesa;
2° Quartiere: Selva, Arginelli, fino alla crocevia Aguiaro;
3° Quartiere: Dalla chiesa fino a Canalnovo;
4° Quartiere: S. Cassiano , Chiavica, Aguiaro.

Dicevamo poi di Crespino sotto Napoleone e allora ricordiamo che apparteneva alla Repubblica Cispadana e al Regno Italico , che nel 1805 si suddivideva in Dipartimenti, Distretti, Cantoni, Comuni. Quando Crespino era ‘Cantone” e comprendeva i Comuni di Crespino con Selva e San Cassiano, Villanova con Canalnovo, Papozze e Cologna ( di cui erano frazioni Guarda Ferrarese, Berra e Serravalla).

 

 

 

Per la cronaca e per la storia il Convento e la chiesa dei Cappuccini furono dedicati a Sant’Anna, mentre la citata chiesa annessa al Convento fu abbattuta nel 1843 da Antonio Peverati.
Con riferimento ai noti ‘interventi napoleonici’ in campo religioso, Monsignor Mario Qualdi nel suo libro “Crespino , pagine di storia” ne evidenzia le evoluzioni sia per quanto riguarda l’Oratorio di Sant’Antonio che per il Convento dei Cappuccini ( inizialmente salvo perché giuspatronato e privato) di cui scrive la fine religiosa e civile: << ..E arriviamo così nell’anno 1810 , quando il decreto di Napoleone, soppresse il convento che passò di proprietà del demanio. Acquistato da Silvestro Camerini, il 3 dicembre 1843, venne offerto gratuitamente ai Cappuccini invitati a ritornare. ( …PERO’ …  ) I padri per bocca del loro vicario , Luigi Petroni di Bagnaia, il 9 dicembre dello steso anno , risposero che non vi sarebbe difficoltà di accettare, il convento, qualora i religiosi fossero stati esenti dalle leggi austriache. …Non fu possibile eliminare la condizione e i padri non fecero più ritorno a Crespino >> .

 

 

 

Per il resto, a livello nazionale , visto che ,non solo qui su www.polesinesport.it  ma anche a livello di Storia sono noti i fatti sono noti ‘crespinesi’ relativi alla Carboneria, al Veneto nel Regno d’Italia dal 1866, ai Molini sul Po, quindi le vicende della Prima Guerra Mondiale, della ‘Boje’ e del regime Fascista, della Seconda Guerra Mondiale, della Resistenza e della Grane Alluvione che tanti emigrati polesani ha mandato nel triangolo industriale Milano, Torino, Genova, passiamo finalmente a commentare la nostra Storytelling più contemporanea come da fotogallery sull’Oratorio di Sant’Antonio.

 

 

 

Così per quanto riguarda le didascalie, partiamo segnalando in cover l’Oratorio di Sant’Antonio in una storica visita del giugno 1975 da parte del Vescovo sul palco al termine della Processione e con alle sue spalle il cav. Costante Fogagnolo, attorniati dai concelebranti, dai paggetti e dai fedeli.
Quindi in apertura di fotogallery certifichiamo fin dagli inizi del 1700 la ‘nascita’ dell’Oratorio di Sant’Antonio ( vedi citazione testamento conte Migliorini) e dei Frati Cuppuccini ( vedi autorizzazione ‘Convento’) , oltre all’importanza istituzionale di Crespino e del suo territorio, sotto la giurisdizione dello Stato Pontificio.

 

 

 

A questo punto , tralasciando la ormai nota certificazione qui su www.polesinesport.it del bicentenario che ci porta fino alla Seconda Guerra Mondiale, partiamo con le immagini post bellica e da una classica Processione in Piazza Fetonte a Crespino ( vedi ancora il ‘ciotolato’ stradale) all’epoca di Monsignor Tenani ( sullo sfondo a sx) , come prologo all’immagine datata 1969 con Sant’Antonio sull’altare del suo Oratorio.
Un anno in cui era già consolidata la ‘mano’ del cav Fogagnolo pro rinascita Festeggiamenti di Sant’Antonio, tant’ è che nella sequenza immagini tutte in bianconero fine al flash ‘orizzontale della Chiesetta dell’Oratorio, risultano protagonisti dia Don Mario Bisaglia che chierichetti e paggetti, ma anche l’aspetto istituzionale e ‘pagano’ rappresentato dalla presenza del ‘cursore’ Amedeo Carravieri in versione ‘precursore e sicurezza stradale davanti alla Processione con la statua del Santo attorniata da Confratelli, paggetti ( Chiarion, Lino Carravieri…), …banda El Pablo, e tantissimi fedeli assiepati poi anche sull’argine del Po per ascoltare la predica finale, prime degli spettacolari fuochi d’artificio sempre fatti fino ai giorni nostri.

 

 

 

Tutte componenti che sono rimaste essenziali per i Festeggiamenti organizzati dal cavalier Fogagnolo dal suo Comitato come dimostrano le successive immagini a colori che documentano la Festa di Sant’Antonio 1980 partendo come sempre in corteo dalla Chiesa parrocchiale dei SS Martino e Severo fino alla chiesetta dell’Oratorio, col cavalier Fogagnolo e ‘cursore’ Carravieri sempre davanti al corteo , prima delle due immagini che mostrano dentro la chiesetta sia il Vescovo Sartori che i sacerdoti Don Mario Qualdi, don Afro, Don Antonio , Don Licio Boldrin, Don Mario Bisaglia ancora…etc, a certificazione dell’importanza dell’evento religioso.
Stessa …musica che riproponiamo datata 1987 partendo in corteo dalla Chiesa Parrocchiale e da Piazza Fetonte con Eber Finotti nella sue veste-funzione di vigile comunale a fianco del Carabiniere, fino al solito arrivo con la Statua del Santo portato in spalla fino all’Oratorio da dove vi proponiamo la tradizionale predica finale, con Don Mario Qualdi a fianco del palco mentre ‘assiste’ i vari sacerdoti-officianti di turno .

 

 

 

Per quanto riguarda i ‘festeggiamenti’ collaterali a quelli religiosi dagli anni ’70 agli anno ’80,  vi proponiamo innanzitutto il cavalier Fogagnolo tra i paggetti in una serata da omaggio floreale alla Lady e al maestro dell’orchestra alle sue spalle.
Quindi due performance all’Oratorio di Sant’Antonio da parte del Coro Monte Pasubio di Rovigo con successive esibizioni di majorettes e banda musicale sul palco adiacente all’Oratorio ( ma ci sono state a anche bande musicali da Cavarzere, da San Felice sul Panaro, Villadose, Adria, Rovigo, Rosolina, etc….) .

 

 

Tutto questo frutto sviluppatosi attorno all’impegno di Costante Fogagnolo arrivato a Crespino come dipendente della Bonifica Padana negli anni 50 ( vedi foto idrovora con casa abitazione) e che l’ha visto particolarmente coinvolgente i maggiorenti anche istituzionali e le varie ‘anime sociali’ di Crespino fin dall’epoca di Monsignor Tenani che di Don Mario Qualdi ( perciò le due relative foto di gruppo in bianconero).

 

 

 

Una attività e una passione con spirito di servizio che ha sempre caratterizzato Costante Fogagnolo, basta considerare le tante ‘benemerenze’ meritate.

 

 

 

Vedi quelle maturate durante la Seconda Guerra Mondiale  ( dia con la ‘croce’ che col distintivo e stellette nel 1941) che come Cavaliere della Repubblica ( gennaio 1967) e Maestro del Lavoro di cui vi proponiamo il cerimoniale a Palazzo Ducale a Venezia ( a maggio 1974) con Fogagnolo premiato dal ministro polesano Matteo Matteotti , fratello del più noto fratello Giacomo trucidato sul LungoTevere a Roma, nel periodo prebellico agli albori del regime fascista per le sue idee socialiste-liberali.

 

 

Fermo restando che per quanto riguarda il Comitato per i Festeggiamenti dell’Oratorio di Sant’Antonio tra i promotori calamitati dal presidente Fogagnolo vanno ricordati tra gli altri Beccati, Odone Travagli, Donello, De Angelis, Malaspina ,Rossi Giuseppe e poi Francesco, e …via via fino a tutti quelli nel tempo hanno coadiuvato l’attività del Comitato come collaboratori anche per lavori all’Oratorio. Tra questi per lavori edili Bombonato Giuliano, Crepaldi Aldo, Andreotti GFranco, Travagli Maurizio, ma anche i fratelli Amenici, Bacco, Bellini e come ‘esercizi pubblici’ il panificio Canella, come generi alimentari Mischiatti detto ‘Patai’, l’Osteria da Marcon, ma anche Bar Sport , Bar Terzo Tomasin poi Bar Feno, e altri come Bondean Demetrio, Bruno Cavriani, Benedetto Giavarini  e tra i benefattori Giuseppe Longhi, il cavalier Marzolla, Benigno Balzan e altri che trovate protagonisti nella tante immagini della fotogallery.

 

 

 

Per dei Festeggiamenti by Comitato di Sant’Antonio che continuiamo a documentarvi, anche per il periodo successivo alla morte di Costante Fogagnolo (nel 1985 dopo un periodo di malattia) , dopo che nell’ultimo periodo era stato aiutato da suo figlio Alberto, senza il quale peraltro non saremmo mai stati in grado di perfezionare questa Storytelling per il suo significato prototipo.

 

 

 

 

Anche per dei festeggiamenti ‘paralleli’ che , nel segno della continuità con quelli del cavalier Fogagnolo anche durante la Fiera di Crespino ( eccolo in foto 1972 mentre consegna una ‘coppa’, avendo alle sue spalle Giuseppe Longhi e il maresciallo Napoli) , vi proponiamo quelli pro Ciclismo datati 1989 con relative premiazioni sul palco ( per il Comitato ecco presenti Malaspina e Sardellaro  e il ‘limonaro’).

 

 

 

 

Passando all’anno successivo ecco la Processione 1990 con relativa banda musicale, mentre torniamo ai Festeggiamenti paralleli datati 1991 con l’evento judo in Piazza Fetonte ( con sfondo Municipio)  e poi le majorette e l’orchestra sul palco nell’rea della festa dell’Unità.

 

 

 

Ma la Processione con la Confraternita dei ‘Ceristi’ ( tra cui Salmaso, Casazza, Dall’Occo…) , dalla Chiesa Parrocchiale fino alla chiesetta dell’Oratorio di Sant’Antonio, è sempre stata il momento più significativo e aggregante per la Comunità , fin dai tempi dei primi Comitati targati Fogagnolo alla dirimpettaia ‘Ostaria Da Cesarin’ , ma anche per la Gente di Crespino  e paesi limitrofi. Come dimostrano le successive immagini datate 1991 e poi 1994 e poi ancora 1995, quando cambiano i sacerdoti celebranti a fianco di Don Mario Qualdi, mentre la musica di ‘devozione’ attorno alla statua del Santo da Padova è sempre portata a spalle anche nel 2000 , ormai epoca di Don Graziano Secchiero, dai vari Bolognesi, Matteo Balzan , Amedeo Balzan , Giancarlo Carravieri etc. fino alla chiesetta dell’Oratorio che onoriamo vista dall’interno ( compreso il ‘quadro’ del pittore Salvatore Di Martino) e vista dall’argine del PO dove attorno al Professor Carlo Zadra ci sono tanti altri volti noti crespinesi.

 

 

Per delle Processioni che hanno saputo mantenere il loro straordinario carattere religioso nel segno della devozione a Sant'Antonio grazie ai Parroci ma anche alle Suore, ai Confratelli 'ceristi' , ai paggetti dell'indimenticabile Alma fino ai più contemporanie chierichetti e bambini/e in processione ai quali Patrizia Nicolin ha trasmesso il senso religioso della devozione al Santo di Padova...made in Crespino.

Per una Comunità che sotto l'argine del Po è da 300 anni in …Cammino con Sant’Antonio, prima ancora che questo fosse recentemente ‘ufficializzato’ dai Frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova e che documentiamo ‘tappa per tappa’ in sinergia col Cammino di Assisi in onore di San Francesco fino alla Grotta de La Verna.

 

 

Parallelismi e incroci giusti per diventare di valore nazionale ed universale come il Cammino del Santuario di Compostela, o più prosaicamente come Oratorio di Sant’Antonio ‘punto di passaggio’ del Progetto Ven.To. , come pista ciclabile da Torino a Venezia come documentato dalla visita-passaggio in bici da parte dei ‘progettuali’ Politecnico di Milano che dalle relativa mappe-percorso.

 

 


 

 

Anche per questo voglio ricordare l’importanza dei successivi Comitati presieduti da Carlo Ongaro e ultimamente da Ruggero Cavriani , sotto il quale peraltro c’è stata nel 2015 l’inaugurazione post restauro con il vescovo Soravito De Franceschi.

Tutto questo grazie ai più recenti benefattori del Terzo Millennio , come la sensibilità della famiglia Masiero Diego determinante per la citata ristrutturazione dell’Oratorio  di Sant’Antonio ,quando è stata riscoperta la frase della dedica “Deo ed Divino Antonio".

 

 

Guarda caso come testimonianza della intitolazione originaria della chiesetta , agli inizi del 1700 , come da nostro incipit documentato sulla storia dell’Oratorio di Sant’Antonio , in Cammino e i Processione da 300 anni sotto l’argine del Po nel paese del mito di Fetonte.

 

Alberto Fogagnolo & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it