Devis Ravanelli, su Renault Clio Williams con Fabrizio Handel, costretto al ritiro nel 37° Rally San Martino di Castrozza, per noie meccaniche


14/09/2017

L’esperienza insegna, ma l’imponderabile è sempre dietro l’angolo. Anche se questo succede , come è successo per Devis Ravanelli pilota di Bedollo, praticamente nel ‘giardino di casa’. Cioè nel 37° Rally San Martino di Castrozza, dove la sua Renault Clio Williams si è dovuta fermare per noie meccaniche.
Come ben spiega Fabrizio Handel , peraltro navigatore a fianco di Denis, nel reportage che vi proponiamo subito anche perché …tutto visto da vicino.

MAIN NEWS ( di Fabrizio Handel, mail 13.09.2017) / SAN MARTINO DA ARCHIVARE IN FRETTA PER RAVANELLI: IL PORTACOLORI DI PINTARALLY MOTORSPORT SI E? DOVUTO RITIRARE PER NOIE MECCANICHE

Il pilota di Bedollo, in gara per i colori della scuderia Pintarally Motorsport, si vede costretto ad alzare bandiera bianca, sulla quinta speciale, per noie meccaniche.

Centrale di Bedollo (Tn), 13 Settembre 2017 – Segnare un ritiro sul proprio tabellino è sempre un boccone amaro da digerire, farlo nella gara di casa, al culmine di un weekend decisamente travagliato per le avverse condizioni meteo, assume contorni ancor più difficili da cancellare dall'album dei ricordi.
Per Devis Ravanelli il 37° Rally San Martino di Castrozza, disputato nel recente weekend, non sarà di certo uno dei momenti più belli da rivivere nella propria storia sportiva.
Il portacolori di Pintarally Motorsport, che ha ritrovato al proprio fianco l'adriese Fabrizio Handel a dettargli le note, ha dovuto abbandonare la compagnia, sulla quinta prova speciale, parcheggiando la Renault Clio Williams gruppo A, targata Julli, a poche centinaia di metri dallo start.
Si parte Venerdì 8 Settembre, in tarda serata, con l'inedita speciale spettacolo, ricavata nel cuore di San Martino di Castrozza, dove Ravanelli inizia a prendere le misure alla francesina, chiudendo con il quarto tempo in classe A7.
Il primo colpo gobbo della sorte arriva già, il giorno seguente, sull'allungata “Manghen”: poco prima di raggiungere la vetta il pilota trentino incappa in un sasso, in traiettoria, che gli causa una foratura all'anteriore sinistra.
Con il tempo perso in prova ed il risultato sostanzialmente compromesso ci si avvia verso la “Val Malene” dove è la pioggia a rendersi protagonista, rendendo la vita non facile a Ravanelli.

 

“È davvero un peccato perchè  stavamo salendo veramente bene sulla prima di Sabato” – racconta Ravanelli – “infatti avevamo raggiunto, sorpassandoli, ben due concorrenti che ci precedevano. Ci siamo ritrovati una pietra in traiettoria e non abbiamo potuto evitarla. Schivarla poteva tradursi in un'uscita di strada. La foratura ci ha tagliato fuori da ogni lotta possibile per il podio. La successiva Malene è stata un autentico calvario. La Clio non stava in strada ed abbiamo giocato un paio di jolly sotto l'acqua. Ventisei chilometri interminabili. Nonostante questo siamo stati i migliori tra chi montava Pirelli, limitando il distacco a circa un secondo a chilometro.”

Una “Gobbera” umida sino all'inizio della discesa chiudeva il trittico di metà giornata con Ravanelli che, alla service area, si preparava ad affrontare la seconda tornata, con l'unico intento di divertirsi e di godersi la guida della propria Renault Clio Williams gruppo A.
Ma il divertimento cercato sarebbe ben presto svanito a poche centinaia di metri dallo start del secondo passaggio sulla “Manghen”.

“Dopo una difficile Gobbera volevamo dare il massimo sul secondo giro” – sottolinea Ravanelli – “ma, purtroppo, la rottura di un particolare del valore di una decina di euro ci ha costretto a parcheggiare ad inizio del secondo giro sul Manghen. Grazie di cuore ai nostri partners, alla scuderia Pintarally Motorsport ed al team Julli ma, si sa, le gare sono fatte così.”

EXTRATIME by SS/ In cover Devis Ravanelli e in fotogallery il pilota di Bedollo insieme a Fabrizio Handel sulla la Renault Clio Williams targata Julli , in corsa sulle strade di San Martino d Castrozza prima dello sfortunato ritiro per noie meccaniche.

Fabrizio Handel & Sergio Sottovia
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