DIEGO & la Juve, Piffanelli & Ferrara


25/01/2010

Questo è una Diego – Story di matrice ‘ferrarese’ datata quel 14 luglio 2009 che tutti ricordano per la francese ‘presa della Bastiglia’. Ebbene, Diego era appena approdato in casa Juventus ed aveva il passaporto italiano. Mettiamoci il fatto che Corrado Piffanelli (in foto da sx, con Paramatti, Mazzo e Albiero) è il ‘Direttore’ de Il Resto del Carlino – Redazione di Ferrara e che ‘guarda caso’  scopra che quel Diego neo- acquisto abbia gli antenati ferraresi. Così mi telefona e mi chiede se so qualcosa…
In fin dei conti quando Piffanelli era ‘Responsabile della Redazione di Rovigo’ mi aveva agganciato per analoga storia su Thiago Motta ‘oriundo polesano’ prima di una semifinale di Coppa Campioni tra Barcellona e Juventus.


Per farla breve, a Piffanelli ho raccontato qualcosa e LUI di rimando fa scattare il solito invito alla sua maniera:” perché non mi fai tu un pezzo?”
Detto fatto il sottoscritto, da bravo Tommy, gli ha spedito l’articolo che segue e che è stato poi pubblicato (con la foto di cui sopra) a Ferrara in data 16 luglio su Il Resto del Carlino col seguente titolo:” Diego alla Juve ringrazia il bisnonno ferrarese: l’emigrato Carlo Lazzari”.
LA STORIA Le sue origini <<riscoperte>> nel 2004.

Corsi e ricorsi storici. Lui, Cunha in bianconero l’avevamo già visto giocare a metà degli anni ’60 , quando giocava a fianco di Gigi Simoni, quando la Juve era quella di Heriberto Herrera e c’era Anzolin in porta e Zigoni in attacco. Adesso Cunha è ritornato in bianconero, ma questa è un’altra storia. Di parallelo c’è il fatto che sono due storie brasiliane, quella del primo Cunha in arte Cinesinho classe 1935, che poi abbiamo visto giocare a Vicenza, con la maglia del Lanerossi. Erano i bei tempi della Spal di Petagna in seria A, quella di capitan Massei e di Gigi Pasetti e Albertino Bigon tanto per citare.
E la storia del secondo Cunha, in arte Diego Ribas nato a Ribeirao Preto , sempre Brasile, ma il 28 febbraio 1985. Diciamo due …convergenze parallele, nel nome della Juve e di Ferrara.
Infatti ha fatto di tutto e di più la Juve del presidente Cobolli Gigli per strappare a suon di euro il centrocampista Diego al Werder Brema e regalare così a Ferrara il 21enne brasiliano, dal lontano sapore di ‘pan pepato’. Sì, perché signori, il Diego di tedesco ha ben poco, se non le partite giocate nella Bunder Liga. Invece di Ferrara, inteso come città estense, beh il Diego brasiliano ha sicuramente quelle origini che gli hanno permesso nel 2004 di far ottenere all’attuale Diego Ribas da Cunha il tanto agognato passaporto italiano.
E qui la storia ritorna a …Ferrara, perché Diego il brasiliano partito 17enne dal San Paolo e approdato in Portogallo, non è che giocasse proprio tanto in quella stagione 2004.
E così , come aveva già fatto Thiago Motta scoprendo ‘vecchie sue origini a Polesella per ottenere quel passaporto italiano  che gli spalancasse le porte del calcio europeo, altrettanto ha fatto il nostro  Diego ‘ferrarese’ prima ancora che brasiliano.
Per farla breve , Diego divenne cittadino italiano quando il 17 marzo 2004 ricevette il passaporto comunitario e a Sant’Angelo Lodigiano in tanti fecero festa.
Una pratica che aveva curato in modo specifico l’avvocato Basile di Casalpusterlengo che poi commentò così quelle vicende:”  Diego aveva origini ferraresi e campane. Certo la ricerca è stata impegnativa , ma alla fine abbiamo recuperato i certificati dei suoi ascendenti: Carlo Lazzari di Ferrara e Maria Concetta Viola di Napoli>>.
Insomma da cosa nasce cosa, e dai contatti con Claudio Nespoli procuratore di Diego si risalì ai bisnonni di Diego appunto emigranti in Brasile e che tra l’altro quando emigrarono  a san paolo furono aiutati da quegli istituti religiosi che furono fondati da Santa Francesca Cabrini , nativa guarda caso di Sant’Angelo.
Poi la cittadinanza e il passaporto si è materializzato secondo le procedure e le indicazioni dei competenti organismi istituzionali ( Prefettura, Questura e Ministero per gli italiani all’estero).
Frutto dei contatti tra l’avvocato Basile e il padre – agente di Diego ( quello che aveva ancora il 40% di Diego quando la Juve l’ha rilevato dal Werder Brema), che si sono incontrati alcune volte anche allo stadio di Caldogno.
Poi la storia del Diego ferrarese – campano – italiano – brasiliano è esplosa qualitativamente in Germania e in Brasile, protagonista in Champions e con la nazionale verde –oro.
Adesso ha fatto il suo ‘giro del mondo’ fermo restando che una cosa è inconfutabile: il supercampione Diego è partito da Ferrara per ritornare ancora a …Ferrara. Completando appunto il suo ….Ciro del mondo.

 

Sergio Sotttovia

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