Diego Tumiatti in gol forever/ Esordio Adriese vs Pavia e gol vs Padova e Venezia. Poi in C2 a Macerata e ancora Adriese con Nevio Scala, quindi Abano, Tarcento, Contarina, Cavarzere, Canaro/ E special Mr Rovigo giovanili


Era già stato ricordato Diego Tumiatti su questo sito. Ma adesso lo riproponiamo ancor più completamente in questa altra tappa di questo nostro lungo viaggio insieme ai Personaggi Story che ho raccontato a suo tempo in stile News Magazine in versione “doppia pagina”. Allora era luglio 2005 e Diego Tumiatti era il “Numero 19” di quella sequenza cronologica mensile che vi proponiamo peraltro in modo ancor più completo, sia per la fotogallery che per il relativo aggiornamento nel Terzo Millennio.
Vale ovviamente anche e a maggior ragione per Diego Tumiatti, perché purtroppo ci ha lasciato prematuramente dopo essere stato soprattutto “Special One” del Settore Giovanile del Rovigo Calcio.
Ma per ulteriori aggiornamenti vi rimandiamo alle relative segnalazioni nell’Extratime collegate peraltro alle specifiche didascalie, mentre a certificazioni di ‘straordinari fatti storici ‘ collegati alla carriera di Diego Tumiatti vi proponiamo in calce due speciali Appendici Flash Story.
Tanto più speciali in quanto il bomber Diego Tumiatti allora targato Adriese segnò sia al Padova che al Venezia. Era peraltro la fine di un ciclo, per quell’Adriese nel suo ultimo anno di Serie C, ma in  campo a fianco del giovane ‘bomber con la zazzera rossa’ c’erano personaggi che avevano segnato ( e segneranno ancora) la grande storia del calcio italiano, primo tra tutti Nevio Scala alla sua ultima stagione da giocatore e che sarà grande allenatore sia in Italia che all’Estero.
Che poi abbia guardato quanti sono i Personaggi Story ancora da raccontare e abbia visto che il sottoscritto ‘ne avrà’ per altri  anni, beh se sarà una incompiuta qui su www.polesinesport.it …questo non dipende da me, visto che anche i citati Personaggi Story sono addirittura Over 70 come chi vi parla.

Anche per questo mi piace ricordare che il primo articolo pubblicato qui su www.polesinesport.it nella rubrica “Mail & fair Play” risulta datato 21.10.2009 e intitolato “Grazie Diego Tumiatti”,  mentre poi nella rubrica “Campioni & Signori” abbiamo onorato bomber Tumiatti in data 18.5.2010 con adeguato focus e fotogallery.
Però adesso , come da sequenza cronologica format News Magazine, onoriamo completamente l’amico Diego con questo Personaggio Story completato dalle citate e significative Appendici Flash Story.
Tanto più che se oggi possiamo certificare che questo stesso sito ha già raggiunto 475_MILA contatti e le oltre 870_mila pagine viste, dobbiamo ringraziare proprio le Storu come questa di Diego Tumiatti, perché sono storie di Sport & Life by Fetonte Friends e prototipo in the word.

MAIN NEWS/ ( di Sergio Sottovia, 02.07.2005) / DICIANNOVESIMO PERSONAGGIO – FORMAT NEWS MAGAZINE :  DIEGO TUMIATTI /

TUMIATTI DIEGO Da goleador in C2 a mister vincente coi giovani del Rovigo
Sempre centravanti, ottimo stacco di testa, Diego quand'è nei  Giovanissimi del Gavello segna fior di gol, perciò é nella Rappresentativa di Rovigo gioca contro il Vicenza.
Quanto basta perché Piero Cavallari il ricercatore lo porti alla sua Adriese.
"Trovai organizzazione e attenzione particolare per le giovanili - ricorda Diego-. Tra i dirigenti granata ci era particolarmente vicino Ives Franceschetti."
Nella stagione 77/78, ad Adria gli Allievi sono affidati a Mario Manfrini, mentre Piero Carnacina allena la Berretti. Lui Diego ha l'età e gioca e segna in entrambe le squadre. E' l'Adriese storica della C2 del presidente Folco e di Franco Martinolli, con Mario Ardizzon allenatore. Agli allenamenti Diego da Gavello ci va col suo Ciao; da Rovigo dove studia, va ad Adria in treno, mangiando un panino.

Nel 78/79 gli Allievi di Manfrini arrivano alla finale regionale, e Tumiatti (classe 1962 e 36 gol) merita le attenzioni di Ardizzon e c'è l'esordio a 16 anni. E' contro il Pavia, 1 a 1 in trasferta, a fianco dei Manservigi, Bocchio , Rodighiero, Montagnoli: super Adriese. Nel 79/80 la Berretti di Carnacina vince il campionato, invece per Diego e i granata di Ardizzon  sarà tranquilla salvezza.

Ormai la zazzera rossa di bomber Diego è in pianta stabile nell' Adriese sempre in C2, squadra giovane, allenatore ancora Ardizzon poi sostituito da Mujesan, a sua volta sostituito da Carnacina sul finire. Con Tumiatti ad Adria giocava Nevio Scala , che - spiega Diego - "si metteva con noi giovani in fondo al pullman e ci spiegava sempre con calma come muoversi sul campo".
Per Diego, la stagione 80/81 é stata la sua vetrina. Fece 8 gol, segnò anche al Padova di Caciagli nella partita persa 5 a 2 al Bettinazzi, il 1 marzo '81 con Carnacina già in panchina. Quel giorno gli spettatori furono 5000, con ben 4000 padovani, per un incasso record di 25 milioni e per la gioia del presidente Zullo.

Quell'anno Diego fece tanti provini, il ds Piero Cavallari lo portò in prova al Milan, Cremona, Ternana, Napoli. Giocò anche con la Rappresentativa Nazionale Juniores, a Grosseto, Mestre e Macerata assieme a Galderisi, Pasquale Bruno, Bistazzoni.
Tre anni importanti, con un rammarico per Tumiatti:<<Non essere andato al Milan, ma ...allora decidevano le società. Un mio parente , del giro dirigenziale milanista, mi fece poi sapere che la differenza era stata di 5 milioni. Invece passai, in comproprietà, alla Maceratese di Prenna in C2."
Nelle Marche, buon campionato 81/82, fa 20 presenze più la Coppa Italia.
Ma alle buste, a fine anno, è l'Adriese ad aggiudicarsi Tumiatti, che quindi sarà con Mario Scarpa, allenatore giocatore di un'Adriese new look caduta in Promozione, dopo aver rifiutato la troppo distante “Primavera” della Salernitana C1.
Segna ancora il goleador Tumiatti; perciò nell' 83/84 passa all'Abano di Longoni in Serie D. Ma sarà retrocessione nonostante le 12 reti segnate da Diego.

A questo punto è l'ora del militare. Eccolo quindi nel Friuli a giocare ad intermittenza col Tarcento, in Promozione 84/85. Ma per Diego è anche l'ora di Stefania, e di altre condizioni per il suo rientro a Casa Polesine e dintorni.
Piace a Costante Mantoan l'allenatore del Contarina di Mario Bovolenta, in Interregionale.
E Diego ripaga la fiducia segnando 15 gol. Quando nel Cavarzere 86/87 di Munari c'é la possibilità di combinare calcio & lavoro, il nostro Tumiatti segue Mantoan e va a far coppia con Ronny Beltrame in Promozione.
Contribuirà coi suoi 13 gol al quarto posto finale. Perciò lo richiama il Contarina di Mario Bovolenta , in Interregionale, allenato da Franco Monti poi sostituito da Alberto Novelli.
Purtroppo nel match Contarina-Rovigo  é match winner Centenaro per gli ospiti e il Contarina retrocede.
Però nell' 88/89 il  Contarina ripescato é nell'Interregionale, ancora con Tumiatti in attacco. Ma Diego non ingrana col mister Sabbadin ed é partenza disastrosa (Contarina retrocederà). Per questo a novembre Tumiatti passa all'Este di Ramazzotto in Prima Categoria: troverà il 6° posto e gli amici Orsetti, Astolfi, Bertuzzi portiere.

E di Tumiatti che si sposa, chi può ricordarsi se non Costante Mantoan, una specie di santone della panchina...
Al Cavarzere il presidente Crivellari in Prima Categoria si sta rifondando la società.
Per Tumiatti ci sarà però l'amara retrocessione, giocando e segnando però i suoi gol standard anche quando Eros Seda sostituisce Mantoan in panchina. Tra i suoi compagni sempre Ronny Beltrame e Pino Augusti.

Ma per Diego é meglio ...segnare che sognare. Per questo accetta le avances di Federico Zangherati , ds del Canaro di Roberto Melucci, in Prima Categoria.
E sarà Gran Canaro e Gran Tumiatti , ancora 13 gol all'attivo e ottima intesa con Menardo. E' corsa a due col Monselice, finché si giocano il salto in Promozione sul neutro del Tre Martiri di Rovigo. Di fronte a 1000 spettatori è stato grande match, vissuto in diretta dal sottoscritto per Delta Radio. Ma se proprio Tumiatti stampò il palo, invece Bassini trasformò il rigore per il Monselice vincente.
Intanto Tumiatti fa il corso allenatori, a Rovigo, con Garbin, Breda, Corrado Penzo, Pino Augusti e Malaman, il polesano in A con l'Avellino. Così Diego nel 93/94 a Canaro gioca e nel contempo allena gli Allievi.
Purtroppo una domenica di quella stagione, a Canaro, vidi il suo infortunio al ginocchio e lo stop definitivo del Diego goleador, il bomber del 130 gol in carriera.

Se serve di sollievo, quell'anno il Tumiatti allenatore fu campione provinciale con gli Allievi battendo la Tagliolese sul neutro di Gavello.
Poi per mister Tumiatti c'è la Fulgor Crespino, Seconda Categoria 94/95.
Ma sono troppi gli infortuni che frenano i risultati, e per dare uno scossone al suo posto la Fulgor chiama Biasiolo, senza peraltro salvarsi.
Una bruciatura che fa ripartire Tumiatti dagli Juniores a Canaro, visionatore anche per la prima squadra. Questo fino a metà stagione 96/97, quando Vaccari salta e poi Diego conduce il Canaro al 6° posto.

Ma é il Settore Giovanile la "sirena" che ammalia il nostro Diego, che dal 97/98 e per tre anni è allenatore alle giovanili del Rovigo.
Primo anno agli Allievi regionali, fino alla finale contro il Bassano, all'Appiani con 2000 spettatori. Tra quei giovani Bonfante, Mantoan, Fantuzzi tutti arrivati in CND, poi Bonfà alla Spal.

Nel 98/99 il suo Rovigo Juniores è a metà classifica, nel girone con Bassano, Arzignano, Thiene, Legnago, Trento.
E' la prova d'orchestra per la stagione 1999/2000, quando il suo Rovigo é vittorioso del girone.
Delle giovanili dice Tumiatti: << Possono provare e maturare senza troppa paura di sbagliare, poi arrivano le soddisfazioni>>.
Quelle stesse soddisfazioni che ha avuto da calciatore il nostro Diego:<< Le selezioni, i gol, la doppietta come i due gol fotocopia di testa col Conegliano, la folla che vedevi quando uscivi dal sottopassaggio, le 16000 persone dell'Appiani, le 4000 persone di Macerata che invocava il 'Diego gol' anche quand'ero in panchina, il pubblico di Contarina che mi incitò dopo il rigore sbagliato contro il San Polo di Piave fino al gol del mio pareggio. Sensazioni di affetto>>.

E tante situazioni eccezionali, vissute da calciatore.
Come la quaterna messa a segno in Promozione con l'Adriese.
Come la cinquina fatta da Diego alla Mirandolese , battuta 10 a 0 dal Contarina nella stagione 85/86.
Il gol più bello di Diego ? Risposta: Quello in rovesciata alla Miranese.

Gli allenatori che gli hanno dato di più? Risposta: Carnacina, per come parlava calcio ai giovani, il suo carisma. Ardizzon , per la sua preparazione, per come insegnava i movimenti sul campo. Mantoan, un papà come umanità.
Gli avversari più ostici? Risposta di Diego:<< Pietro Vitiello nei derby col Rovigo, un lottatore sempre attaccato a me, come Tubaldo quand'era al Padova>>.

I compagni più abili? Risposta :<< Ronny Beltrame a Cavarzere ti faceva sempre arrivare la palla gol. Cleto a Contarina, già esperto e malizioso è stata la mia sponda ideale. Ovvio Nevio Scala, un allenatore in campo e fuori>>.
E gli allenatori visto da vicino dal Tumiatti allenatore delle giovanili? Risposta: <<Groppello un professionista, Rodighiero la grinta, Cresci non ha reso, Scabin la maturità trasmessa>>.
Pensieri e concetti di un Tumiatti che ha allenato poi la Juniores regionale del Monselice (e vice in Eccellenza), il buon Loreo 2001-02 di Cisotto, la cometa Villanovese 2002-03 e Canaro, un trimestre Conselve 2003-04, prima di tornare dal 2003-04 alla sua passione giovanile, alla Berretti del Rovigo e coordinatore del settore.
Per adesso Tumiatti è così, domani chissà.

DICONO DI LUI - DIEGO TUMIATTI VISTO DA VICINO

PELLEGRINELLI ENRICO
Avendo vissuto tutte le stagioni dell'Adriese storica dei presidenti Folco e Martinolli, da segretario Enrico Pellegrinelli é stato testimone chiave della stazione arrivi e partenze in casa granata. E del Diego Tumiatti, ai tempi della gloriosa C2, racconta.<<Era un'Adriese forte con tanti campioni, quando Diego dalle giovanili si meritò il passaggio in prima squadra. Quando poi furono ceduti i pezzi migliori, come Turolla, Pravisani, Bocchio, e Montagnoli si riscattò, allora Tumiatti diventò titolare fisso. Era coriaceo, un centravanti potente ed istintivo, uno che i gol li sapeva fare e avrebbe potuto fare strada nelle categorie superiori. Era un giovane promettente e ricordo bene la sua cessione alla Maceratese. Poi ritornò a giocare con noi, in un'Adriese che si stava ridimensionando>>.

 CAVALLARI PIETRO
L'eterno direttore sportivo, recente tutor di Angelo Lugarini sulla panchina dell'Arianese protagonista in Eccellenza, é da sempre un talent scout. All'adriese lo é stato per Massimo Albiero protagonista in serie A, lo é stato per Costante Tivelli goleador nella Cavese, Foggia, Bari e dintorni. E con Tumiatti come ci ha provato?
Spiega Cavallari:<<Nelle giovanili dell'Adriese era irruente, rapido, forte di testa, un bomber imprevedibile. Lo avevamo preso dalla Gavellese e ...abbiamo sborsato una bella cifra per battere la concorrenza del Milan>>. Poi é andato alla Maceratese, nella stagione in cui Diego si é diplomato a Recanati...
E il ds Piero ricorda:<<Comunque si é fatto valere ed ha segnato nelle Marche, anche se poi alle buste il Macerata non ha fatto pazzie per  tenerselo. Intanto l'Adriese stava calando, così Tumiatti che era ancora giocatore da C2 é sceso di categoria>>

BOCCATO MAURIZIO
Ha potuto vedere le caratteristiche tecniche del giovane Diego perché all'epoca era il massaggiatore della forte Berretti Adriese di Tumiatti. E di giovani Maurizio Boccato detto il Boys ne ha visto tanti e ne vede tutt'ora, tant'é che oltre ad essere stato massaggiatore anche alla San Vigilio, lo abbiamo visto di recente scattare al Bettinazzi per soccorrere i ragazzi degli Allievi.
Dice il Boys di Tumiatti:<<Aveva grande elevazione di testa. Per me é stato il terzo miglior centravanti della storia granata, primo Manservigi, secondo Zanaga e terzo lui. Ricordo un match speciale, quello vinto dalla Berretti per 2 - 0 a Conegliano, di cui era portiere quel Brini che poi andò a giocare nell'Ascoli. Ebbene quel giorno Diego segnò presto entrambi i gol, uno su rigore e uno su azione. Poi uscì per infortunio dopo un quarto d'ora. E nel ritorno quell'Adriese, in cui giocava anche Toni Vettorato, fu eliminata per differenza reti>>.

PRIMA APPENDICE FLASH STORY ( di Gianfranco Macarone, by Il Resto del Carlino,  02.03.1981) / MARCIA TRIONFALE DEL PADOVA AL “BETTINAZZI” DI ADRIA/ I BIANCOSCUDATI HANNO TROVATO IL GUSTO DEI GOL A VALANGA SORRETTI DA UN FOLTO PUBBLICO ( INCASSO RECORD )/ 
ADRIESE – PADOVA 2 – 5 ( GOL dei ‘GRANATA’ CON DIEGO TUMIATTI E AZZALIN)
Primo tempo: 0-4 (al 5' Pezzato; al 30' al 36' Vitale, al 44' Pezzato per il Padova).
Secondo tempo: 2-1 (al 5' Tumiatti per I'.Adriese; al 30' Andreuzza per il Padova, al 39' Azzalin per l'Adriese.
ADRIESE: Gandolfi; Marchetti, Garbin, Scala, Azzalin, Ferro; Bianco, Dotto, Cestarollo (dal 46' Tumiatti) , Piemonte (dal 46' Lazzarin), Toffano. In panchina: Trombin, Cinquetti, Augusti. All.: Carnacina.
PADOVA: Bardin (del 46' Gennari); Brunello, ldini, Berlini, Montanini, Berti(dal 46' Andreuzza); Pillon, Spinoccai, Vitale, Romanzini, Pezzato. In panchina: Perego, Zobbio e Griggio. All.: Caciagli.
Arbitro: Creati di Catania.
Note: Giornata fredda con abbondante nevicata all'inizio della partita e che dopo si è trasformata in pioggia. Spettatori presenti cinquemila (con quasi quattromila padovani). Incasso di quasi 25 milioni di lire (record assoluto di tutti i tempi per l'Adriese. Calci d'angolo: 12 a 4 per il Padova.

ADRIA - Il Padova ha ritrovato il gusto del gol e delta vittoria travolgente allo stadio Bettinazzi di Adria che, invero, gli ha sempre portato fortuna. Per I'Adriese invece si tratta di una nuova conferma della tradizione maledetta che torna a far capolino ogni volta che affronta i biancoscudati, <<cugini >> d'alto lignaggio.
I patavini conquistano così un importante punto in media primato che farà sicuramente comodo quando si dovranno tirare le somme alla fine del campionato. Il Padova ha tratto amaro insegnamento dalla deludente esperienza dell'anno scorso, quando per un solo punto perse I'autobus per la C-1. Ed a quanto pare Caciagli non vuole assolutamente imitare Guido Mammì. Contro I'Adriese Berti e compagni hanno saputo sfruttare al massimo la favorevole circostanza di trovarsi in vantaggio dopo neanche cinque minuti di gioco. Una graziosa papera. di Gandolfi nella prima occasione in cui è stato chiamato in causa ha permesso a Pezzato di incornare un buon pallone, servito su cross proveniente dalla destra dal piede di Idini, scattato rabbiosamente in un momento in cui le marcature non erano ancora definite. Gandolfi ha accennato I' uscita, poi ha cercato un po' goffamente di fare retromarcia, ma nel frattempo Pezzato era già in volo, come un falco predatore, pronto a castigare l'imprudente portiere granata, tradito da chissà cosa, come se fosse uno sbarbatello all'esordio in prima squadra. Un errore forse determinante, per chi ha <<seduto>> l'Adriese già nella fase di studio e di primo contenimento della manovra biancoscudata che, come si prevedeva, era già arrembante.
A quel punto fa partita era già segnata. Anche perché il "Bettinazzi" sembrava non certo la tana della tifoseria granata, quanto piuttosto una filiale dell'Appiani. Perciò l'Adriese tutto poteva fare fuorché puntare sul cosidetto fattore-campo. La reazione sarebbe stata presumibilmente violentata dai temibili contropiedi del Padova che può contare su Pezzato e Vitale, una coppia offensiva davvero micidiale. Perciò almeno sul piano tattico, è stato molto razionale sebbene involontaria la non-reazione dei granata polesani.

Così il Padova ha continuato a menare la danza, ma senza convinzione ed incisività, mentre I'Adriese ha saputo creare un'occasione per Toffano all'8' (ben anticipato dal grintoso Montanini), e al 18' Dotto ha sfiorato la traversa dopo triangolazione con Cestarollo.
Poi, mentre I'Adriese stava prendendo <confidenza> offensiva con i biancoscudati (stangata centrale di Ferro da 25 metri al 28'), il Padova ha ucciso il derby.
Spinoccia ha servito di testa Pezzato a centro-area, il quale ha appoggiato per Vitale: destro fulmineo in porta. Era la mezz'ora esatta. 2-0 per il Padova con la <filiale> delI'Appiani che esplodeva di gioia. A quel punto, chi aveva più paura dell'Adriese?
I granata erano già <groggy>. Hanno cercato di articolare qualche triangolazione. Cestarollo tentava una galoppata vincente, ma andava ad imbucarsi nella zona del corner. E cosi al 36' arriva il terzo gol. L'astuto ed esperto Romanzini rubava palla a Dotto e serviva subito in profondità Vitale che con una gran botta batteva Gandolfi. La marcia trionfale. dei biancoscudati era ormai inarrestabile. Mentre l'Adriese cercava di far trascorrere gli ultimi secondi, al 44' Scala e Marchettl pasticciavano incredibilmente, invece di liberarsi del pallone e Pezzato non se lo faceva ripetere due volte. Partiva a razzo, s'impossessava del cuoio e fuggiva verso Gandolfi dribblandolo in uscita ed insaccando a porta vuota, nonostante l'estremo ma inutile tuffo del portiere granata.
Alla ripresa, Caciagli decide di far riposare Bardin e Berti. Ma Gennari viene subito trafitto da Tumiatti, ben lanciato da Dotto. L'attaccante era entrato al posto di un evanescente Cestarollo mentre Lazzarin aveva sostituito un Piemonte molto opaco e frastornato. Soprattutto Lazzarini cerca di sveltire il gioco dei granata i quali accennano una reazione tardiva, ma che aumenta leggermente il tasso di spettacolarità. Poi al 30' il Padova ridimensiona l'Adriese formato Beretti con Andreuzza-gol, su delizioso corner di Pillon. Prima della fine, Gandolfi si esibirà in un paio di parate spettacolari che servono a non rendere troppo pesante il passivo dei granata i quali segnano addirittura il secondo gol del match (non succedeva infatti dalla settima d'andata che i granata realizzassero due gol in una partita). Autore l'aitante stopper Azzalin che segna su punizione appoggiata da Dotto. E' il 39'. Il pallottoliere dei gol fa tilt. Al Bettinazzi se ne sono visti anche troppi in un colpo solo...

APPENDICE NEWS  ( di Gianfranco Macarone, Commenti post match)  / IL CLIMA DEGLI SPOGLIATOI DOPO LA MESSE DI GOL/ ZULLO: “MI AUGURO SOLO CHE LA SQUADRA REAGISCA” 
ADRIA - Non si può aver tutto dalla vita. Stavolta l'Adriese conta i bei soldini dello strepitoso incasso, di caratura veramente professionistica (25 milioni di lire), e non guadagna punti in classifica. Si cerca di prenderla con filosofia. In fin dei conti, si conosceva la forza del Padova. In pochissimi si facevano illusioni nella società granata. E, proprio per questo motivo, la batosta é stata, come dire, assorbita meglio da Zullo e company.
Dice il presidente dell'Adriese che deve ancora una volta fare buon viso a cattiva sorte: "Il Padova è forte. L'ha dimostrato anche qui ad Adria. Inoltre è stato agevolato da qualche errore della nostra difesa. Specialmente il secondo gol, quello che in pratica ha deciso la partita, è nato da una combinazione veramente sfortunata per noi, un tragico rimpallo e Vitale ne ha approfittato."
- Ha parlato di errori. C'è qualche colpevole, a suo avviso? <<Ma è chiaro che quando si prendono dei gol, ci sono  sempre degli errori tecnici alla base di tutto- ribatte Zullo -. Ma non me la sento di scaricare la colpa su questo o quel giocatore. Spesso anche la fatalità gioca la sua parte nel calcio>>.
- Anche il dirigente Fracasso mantiene un certo ottimismo nonostante la batosta subita:<< Bisogna guardare cos'hanno fatto le altre squadre nostre concorrenti nella zona pericolosa. A mio avviso, la lotta è apertissima. Siamo in cinque formazioni in due posti. Non dobbiamo essere pessimisti>>.
Ed ecco il giovane allenatore Carnacina. Allora, brucia la prima sconfitta, chiediamo al tecnico che ha sostituito Ardizzon.
<<Loro hanno trovato il primo gol subito, ad appena quattro minuti e mezzo dall'inizio ed ovviamente hanno cercato di amministrare la situazione favorevole. Anch'io non voglio dare colpe a nessuno. Mi è piaciuta la reazione positiva delta squadra nel secondo tempo>>.

SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( di Gianfranco Macarone, by IL Resto del Carlino, 04/05/81 ) / L’ADRIESE CON UNA DOPPIETTA DI TUMIATTI LIQUIDA IL VENEZIA ( I granata in formazione <<baby>> ritrovano entusiasmo, agonismo e vittoria)
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La formazione polesana non è defunta e l'ha dimostrato ampiamente. I gol nel primo tempo. Finale elettrizzante con l'espulsione del veneziano Trinca e rigore per i neroverdi parato da Trombin. Combattività vincente.

ADRIESE – VENEZIA 2 - 0
Marcatore: Tumiatti all'11' e al 39'.
ADRIESE: Trombin, Garbin, Leonetti, Fero, Azzalin, Rossi, Bianco, Lazzarin, Tumiatti ( dal 73' Zagatti ), Marcellan, Vettorato (dal 76' Corti ). In panchina: Gandolfi, Marchetti, Augusti. All.re: Mujesan.
VENEZIA: Gregorutti, Bisiol, Paiaro, Spollon, Mimincieri (dal 46' Buso), Di Giorgio, Bortolato, Ceccato (dal 60' Trinca ), Scarpa, Terraroli. In panchina: Guidarini, Secco, Ghiotto. All.re: D'Alessi.
ARBITRO: Calafiore di Brescia.
NOTE: Giornata piovosa, terreno piuttosto sdrucciolevole,. Spettatori presenti: cinquecento. Calci d'angolo 8 - 7 per il Venezia. Ammoniti: Rossi, Tumiatti e Leonetti per l'Adriese. Espulso Trinca del Venezia per ripetute proteste. Osservato un minuto di raccoglimento, prima del match, in memoria del padre del dirigente Renzo Barbujani.
ADRIA - Toh, chi si rivede: l'Adriese in edizione vincente. Se i dirigenti granata volevano dal derby contro il Venezia una conferma della bontà della loro scelta di rinverdire la linea l'hanno avuta in maniera notevole. La squadra bassopolesana ha risentito efficacemente dell'iniezione di entusiasmo giovanile che il razionale Lazzarin ed il vivace Bianco hanno saputo dare soprattutto al centrocampo dove sono stati ben sostenuti dal <vecchio> Marcellan oltreché dall'aitante Ferro.
Era un derby importante quello contro il Venezia. Con l'aria di crisi contingente in casa granata e con la circostanza dell'ultimo posto in classifica, la partita contro i neroverdi era diventata davvero quella che sul dirsi < l'ultima spiaggia >. Un pareggio oppure una sconfitta avrebbero condannato irreparabilmente la squadra granata. Invece adesso il futuro si colora di tinte leggermente più chiare e fa capire alle altre concorrenti che l'Adriese non è ancora defunta. 

    
Che l'Adriese fosse in giornata splendida l'ha dimostrata subito, senza mezzi termini, fin dai primi minuti. La coppia offensiva formata da Tumiatti e Vettorato s'è rivelata azzeccata.
In precedenza , al 2' Leonetti ( generoso il suo contributo sia difensivo che interdittivo) si era inserito tempestivamente in area avversaria ed aveva crossato radente, ma Bianco svirgolava incredibilmente. All'8' <assolo> di Vettorato che palesa la sua gran vena. Entra in area di rigore e viene mandato per le terre. Ma l'arbitro non se la sente di concedere la massima punizione. Dopo soli tre minuti, si sblocca il risultato. Rossi scatta in avanti e lancia in verticale Tumiatti il quale ingaggia un duello di velocità e gomitate con Bisiol e trova il tempo giusto per sorprendere anche il portiere Gregorutti. 1 - 0 con la tifoseria granata che non crede ai propri occhi.
Rotto l'incantesimo e l'equilibrio della gara , l'Adriese - che - più - baby - non - si - può allenta ogni freno inibitore e mette davvero alle corde l'incredulo Venezia. Al 38' Vettorato decide di tentare da solo la via della rete. Comincia  un bel dribbling, superando di slancio e classe tre neroverdi ma conclude di poco a lato, da posizione angolata.
E' l'avvisaglia del raddoppio. Lazzarin gode di un attimo di libertà eccessiva e ne approfitta per lanciare in verticale lo scatenato Tumiatti che ripete l'impresa atletica del primo tempo e segna di forza la rete decisiva.
Alla ripresa, l'Adriese ha finito per risentire fin troppo lo sforzo atletico della prima parte della gara.  Tuttavia, pur dovendosi salvare talvolta in maniera disperata dalle offensive veneziane, è anche riuscita a proporre qualche contropiede veramente pericoloso ed una manovra comunque interessante. Ci riferiamo soprattutto al lancio di Vettorato per Bianco (12') con pallonetto che sfiora il bersaglio. Poi , al 14' Garbin sventa sulla linea un tiro a porta vuota di Ceccato. Al 27' è ancora Garbin (grande capitano oggi ) a scivolare in tackle salvatore sui piedi del lanciatissimo Di Giorgio. Al 41' l'arbitro <vede> in qualche modo un fallo da rigore di Leonetti. Bombarda Terraroli, ma il giovane Trombin ha uno scatto fulmineo e devia il cuoio sul palo e quindi fuori. La grande parata di Trombin <elettrizza> l'Adriese e soprattutto Marcellan ( che oggi vestiva i panni dell'ex neroverde). E' proprio Marcellan a proporre (44') l'ultimo pericolo per la porta di Gregorutti che salva con grande acrobazia. Poi, sul corner seguente, ci proverà  il nuovo granata entrato in campo, Conti, ma la conclusione viene rimpallata in corner.

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Diego Tumiatti e il suo sorriso sempre giovane e signorile by Sport & Life anche quando stava …soffrendo.
Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo dal trittico granata con Diego bomber dell’Adriese, dapprima 1979 con Diego in tuta all’epoca dei Montagnoli, Garbin , Rodighierio etc. Poi nell’Adriese 82/83 che vede in piedi da sx Cavallari Piero (ds) , Pizzo (massaggiatore) ,  Cacciatori, Toffanello, TUMIATTI,  Piombo, Turra,  Scarpa Mario (allenatore); accosciati da sx Mazzon, Ferro, Azzalin, Fracasso, Andreotti , Leonetti.
Quindi l’Adriese 83/84 ancora con mr Mario Scarpa peraltro giocatore e capitano dei granata.
A questo punto ecco bomber Tumiatti nel Contarina 1984/85 del presidente Mario Bovolenta e ds Alfredo Tessarin, col portiere Paolo Fracasso, anche perché in quella stagione il portiere ‘bandiera’ Gino Bovolenta era portiere del Rovigo.
Ma per Gino quella sarà l’unica stagione lontano dal suo Contarina, tant’è che poi lo ritroviamo in maglia gialla come capitano del Contarina in notturna con Diego Tumiatti bomber assieme ai noti Silvano Cester, Doriano Rosestolato e Gigi Targa ‘campione coi baffi’.
A seguire Tumiatti in maglia rossa nel Cavarzere 86 di mr Costante Mantoan, giocatore nel Canaro 1992 di mr Melucci.
A questo punto la fotogallery riguarda Tumiatti in versione allenatore. Intanto come vice di Luciano Breda nel Canaro 1993 , poi mister Fulgor Crespino 1994/95 del ds Gianluigi Napoli e del presidente Paolo Guidorzi.
A tal proposito , e visto che Diego era stimato sia dai ‘suoi’ che dagli avversari, proponiamo Diego in trio kit con lo stesso Paolo Guidorzi e con ‘lavversario’ Camisotti ds dell’Arianese.
Con riferimento invece al periodo di Tumiatti mister nel Settore Giovanile del Rovigo Calcio eccolo in tre significativi flash.

Innanzitutto Diego col Rovigo Juniores nel marzo 1998, poi Tumiatti mister della Rovigo Juniores 2004/05 ( maglia biancazzurra) infine col Rovigo Berretti 2005/06 del dr Luigi Broglio che ho fotografato sul campo dl Grignano prima della sfida vs Cesena.
Certo c’è stato un sussulto con Diego Tumiatti tornato su una panchina della prima squadra ( vedi Pozzonovo 2005/06 in maglia blu, che ho fotografato ad Ariano Polesine.
Certo Diego Tumiatti era stato contattato anche dal Cavarzere e dal Boara Pisani, ma purtroppo ha dovuto rinunciare e ...ci ha lasciati.
Ma come si vede in last photo, i suoi  vecchi compagni storici non l’hanno mai dimenticato e in diverse occasioni si sono stretti attorno alla famiglia di Diego per onorarne la memoria organizzando specifiche partite amarcord.
Come hanno fatto appunto Carnacina & Friends a Porto Tolle  che vi mostriamo in flash prepartita negli spogliatoi, da Pasetti a Nevio Scala, Rodighiero, Augusti e altri dirigenti storici dei bei tempi dell’Adriese tra Serie C e dintorni.


Sergio Sottovia
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