Dino Gotti player e allenatore tra Contarina e Delta Po, poi Osservatore e stage giovanili con Milan, Inter, Bologna/ Poi DS & Calcio Filosofia tra Jesolo, Este e…Lago di Garda con Pasetti & Giacomin, figlio Luca, Emita & nipotini
Quando la settimana scorsa ho ‘pescato’ la Paramatti Story nel mio vecchio PC , beh è stata l’ultima per la quale ho potuto ‘agganciare’ in Appendice News alcuni articoli speciali tra quelli che avevo memorizzati.
Certo , avevo salvato tutte le foto anche su un altro ‘store’, ma da questa Dino Gotti Story in avanti non avrò più a disposizione tutto quanto avevo salvato nel ‘sistema’ Folio, con tanto di data, nome testata e Didascalie storiche.
E allora , giusto per fare ulteriore focus su questa Dino Gotti Story ch evi proponiamo datata febbraio 2006, ho cercato altre News navigando by Internet, privilegiando siti autorevoli considerandoli automaticamente attendibili.
E così ho visto immagini che ho scattato direttamente a Dino Gotti e che , ‘pescate/fishing’ da questo nostro www.polesinesport.it vengono riproposte come foto esclusive con tanto di didascalia ‘nome del nuovo sito’ in sovrapposizione.
Ma ho anche letto alcune imperfezioni autorevoli peraltro scritte in un articolo su repubblica.it dedicato a Giacomino Marangon da parte del giornalista Diego Costa,
dove si parla di Dino Gotti allenatore alla Triestina mentre la storia racconta di Luca Gotti.
Senza contare che in altri scritti autorevoli si parla di Dino Gotti originario di Contarina, mentre lui è nato a Canaro e poi è andato a Contarina dove ha lavorato all’Eridania, si è sposato , ha avuto due figli e soprattutto è stato giocatore e allenatore di calcio per …tutto il resto della sua vita.
Ecco, questa premessa si è resa necessaria perché altrimenti anche per Dino Gotti alcune verità ‘mai nate’ continuerebbero a girare automaticamente in the world in modo troppo autorevole soltanto per il fatto di essere segnalate da ‘testate’ molto più ‘grandi firme’ di questo www.polesinesport.it ad andamento lento.
Come appunto questa Dino Gotti Story datata 2006 e che potrebbe essere integrata da più di qualche telefonata intercorsa col Signor Dino Gotti, al quale peraltro ho fatto anche qualche visita in relax sul Lago di Garda, dopo averlo incontrato anche ad Este e a Jesolo oltre che nel suo amato Delta Po.
Ma per tutto questo, oltre ad un solo flash su Dino calciatore in Appendice News, vi rimando all’Extratime e al commento della fotogallery , lasciandovi tout court alla Dino Gotti Story già pubblicata in format –magazine, mentre per quanto riguarda il ricordo dell’amico Dino vi rimando a quanto già segnalato in altre rubriche qui su www.polesinesport.it .
Sia per quanto riguarda la sua Festa per i 70 anni sul Lago di Garda che per il Memorial organizzato dal suo amico Daniele Scarpa nell’Isola di Pellestrina l’anno scorso, ad un anno dalla scomparsa del suo amico Dino, con uno straordinario torneo giovanile.
MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, 02.02. 2007 ) , QUARANTESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE : DINO GOTTI NELLA STORIA DEL CALCIO TRA CONTARINA E DELTA PO, E DA OSSERVATORE E DS TRA CASA MILAN, INTER, BOLOGNA , QUINDI JESOLO, ESTE E …NIPOTINI
Quarant'anni nel mondo del calcio, però Dino Gotti non si accontenta.
Rossonero da sempre, contarinante e milanista, il piccoletto Dino (classe 1945) non poteva che essere ala, mentre la sua attuale faccia grigiobarbuta diventa una cassaforte filosofica. Forse anche per questo, poco prima di Natale ho passato con Dino e suo figlio Luca una giornata da 'catarsi' tra il lungomare, il presepe di sabbia e il campo di Jesolo, quasi una full immersion nei meandri del calcio e della vita.
Occhi piccoli e furbi, Dino Gotti fuma il sigaro e parla di un altro mondo.
" Avevo 16 anni quando Romolo Camuffo mi fece esordire in Prima categoria, nel Contarina che batté il Goro 4 -1. Era un Contarina giovane e forte, quello dei presidenti Zaia e Siviero. In attacco c'erano Bovolenta e Cazzadore e all'ala sinistra ci alternavamo tra Zennaro e il sottoscritto. Era il Contarina 61/62 che vinse con Schenato in porta, con Trapella, Bellan e Toni Scabin l'esperto e con Eraldo Mancin giovane difensore".
E se Mancin partendo da Venezia iniziò la sua scalata doppio scudettata a Firenze e Cagliari, per Dino Gotti ci fu il passaggio in prestito alla Tagliolese del presidente Ortolan, Seconda categoria 62/63, dove ritrovò Benito Furlan il difensore e Crepaldi. Nel frattempo il Contarina viaggiava alla grande perciò si preferì girare ancora in prestito l'ala Dino Gotti, per alcuni anni e tanti gol nel Rosolina di Danilo Pizzeghello, sempre in Seconda. Ritornò per una sola stagione Dino al suo Contarina che fu sesto nella stagione 67/68 quando in panchina ci fu prima Ferrario (spazio ai giovani) e poi Paolo Penzo (spazio ai vecchi).
E' Gotti giocò circa 15 partite con i rossoneri, quel tanto da guadagnarsi la richiesta del Sottomarina allenato da Bozzato. Sarebbe bastato fare un allenamento pomeridiano la settimana, ma il direttore dello zuccherificio non acconsentì, così Dino passò al Loreo di Cecconello dove in Seconda poteva mixare lavoro e calcio.
Nella stagione successiva Dino Gotti arrivò al Papozze del presidente Manzolli, allenato in Seconda da Luciano Nonnato. Tra l'altro Dino inizia anche ad allenare la Juniores centrando subito lo scudetto provinciale.
Come calciatore Gotti nel Papozze sarà vincente con l'arrivo in panchina del suo amico Toni Scabin peraltro decisivo come libero. Ormai il dado é tratto, Dino Gotti continua ad allenare la Juniores e a giocare nel Papozze 76/77 di Toni Scabin in Prima categoria
Sarà quella l'ultima stagione del Dino - calciatore.
Da allora ci sarà solo il Dino Gotti - allenatore. Infatti ritorna al suo Contarina, avrà cura degli Allievi e farà il vice di Costante Mantoan che guida i rossoneri nel 77/78 a guadagnarsi la serie D. Intanto Dino Gotti frequenta il corso allenatori a Rovigo. Così da neo patentato gestisce la Berretti e fa il vice a Carlo Spolaore che allena il Contarina al suo primo anno in serie D.
Quando Dino allena ancora la Berretti 79/80, poi da Natale il presidente Marino Finotti lo affianca a Maurizio Seno per cercare una salvezza che non arriva. Comunque il Contarina 80/81 allenato in Promozione da Edo Patregnani con il suo vice Dino Gotti, arriva secondo dietro il Rovigo e ritorna subito in serie D. Una stagione particolare per Dino che con l'Under 19 regionale perde solo la finale col Cittadella, mentre è anche il responsabile del settore giovanile quando la Juniores vince il Trofeo Tizian, riservato agli Under 23.
Per questo l'Adriese 81/82 affida a Gotti gli Allievi regionali mentre la Juniores è in mano a Piero Carnacina e i granata in serie D sono allenati da Gigi Pasetti, col quale consolida un'amicizia che dura ancora oggi.
Non a caso, anche a Jesolo, mentre noi parliamo gli telefona proprio Pasetti, col quale il nostro Dino ha poi lavorato assieme per alcune blasonate giovanili, come Padova, Inter, Milan.
Perché il settore giovanile? Dice Dino:" Perché é un settore dove puoi verificare presto se quello che spieghi porta a dei progressi, E questo ti stimola a trasmettere insegnamenti".
E' stato così anche quando é ritornato al Contarina , ad allenare la Berretti, nel biennio 82/83 e 83/84. Evidentemente il richiamo della prima squadra non era ancora forte, visto che nella stagione 84/85 Dino va al Cavarzere degli anni d'oro di Mantoan. Per gestire il settore giovanile e allenare anche la Juniores. Un doppio impegno che Dino Gotti ha assolto anche nell' 85/86 quando al Cavarzere é arrivato il suo amico Toni Scabin.
Per Gotti c'é l'opportunità della Primavera del Padova, ma per lui il lavoro é troppo importante. Esperto in depurazioni acque, ormai lo zuccherificio di Contarina gli lascia la possibilità di un orario flessibile. Perciò, finalmente, lo troviamo allenatore di una prima squadra. Pensate del Contarina 86/87 del presidente Mario Bovolenta in serie D, avendo anche il figlio Luca come difensore.
Profeta in patria allora Dino Gotti? Mah ! Sta di fatto che dopo la vittoria per 3 - 1 sul Rovigo lui rassegna le dimissioni e gli subentra Lampredi. Non sollecitato, lui Dino non spiega. Sta di fatto che verso marzo c'é il suo ritorno in panchina. Il Contarina si riprende e si salva prima dell'ultima di campionato contro l'Opitergina.
Ma Dino Gotti decise di cambiare aria, chiamato dall'avvocato Mario Mantero per essere a Rovigo, come responsabile del settore giovanile oltre che allenatore degli Juniores regionali, con Eraldo Mancin sulla panchina della prima squadra. Una 'compilation' che si ripropose nell' 88/89 con Mancin che rimase finché gli subentrò Spolaore. Nell'89/90 per Dino Gotti c'é il rientro al Contarina in Promozione, a far da spalla ad Alberto Novelli, per una squadra giovane dove capitano era suo figlio Luca.
A conferma che Dino Gotti non ha la frenesia del ruolo del primattore quando l'anno dopo il Chioggia vorrebbe riproporre lo stesso tandem, e quando in precampionato salta l'intesa con Novelli, il nostro Gotti non accetta l'incarico ...solitario. Accetta invece la chiamata del Dolo in Prima categoria, portandosi Caldart, Cattin e Begnis. E' il Dolo giovane da rifondare é comunque tra i primi 6, quello che occorre per sfruttare la ristrutturazione dei campionati e salire in Promozione.
Ma Dino rientra nel suo habitat naturale. Infatti é il responsabile Scuola Calcio per la provincia di Rovigo e il vice di Maurizio Seno a livello regionale. Per tre anni sarà questo il suo mondo, concetti calcistici da trasmettere e istruttore sul campo. Come Selezionatore degli Allievi Regionali ha la soddisfazione di essere in panchina a Matera, per la finale Veneto- Piemonte. Come allenatore da prima squadra non é mai sul mercato, Dino Gotti, ma non sa dire di no alla Portotollese del presidente Umberto Cavallari, quando a Natale gli viene chiesto di subentrare a Guglielmo Gennari.
Sarà una Portotollese che risorge lanciando qualche giovane e centrando la salvezza. Missione compiuta quindi ma Dino Gotti nella stagione 95/96 ritorna a guidare il Contarina del presidente Walter Tumiati e del ds Silvano Cester. Però non è più il Contarina dei bei tempi, tant'è che … a stagione in corso Dino lascia il posto a Doriano Rosestolato. Finisce a questo punto la fase di Gotti allenatore e si apre quella di Gotti osservatore- istruttore di scuola calcio.
Avevamo parlato di staffetta tra papà Dino e figlio Luca. Ed é quello che è successo a questo punto, perché anche Luca, difensore protagonista nel Caerano San Marco promosso in C2, ha detto stop. D'altra parte come poteva rifiutare la chiamata del Milan che gli affidava di allenare i Giovanissimi? Calcolando poi che al Milan come responsabile tecnico c'era Maurizio Seno é diventato normale che anche papà Gotti vestisse ...Milan, dov'era approdato anche la sua vecchia conoscenza Gigi Pasetti, coordinatore degli allenatori. Ed é stato così che Dino Gotti ha visionato Allievi ed Esordienti nel territorio del Triveneto, per un Milan di cui era responsabile Franco Baresi per il settore giovanile.
Questo per tre anni, fino a quando nella stagione 2000-01 lui Dino l'osservatore-istruttore lo ha fatto per l'Inter coordinata da Mereghetti. Andando a 'visionare' tante rappresentative provinciali e regionali e anche tornei all'estero.
Un'esperienza anche umana, quella di Dino e Luca Gotti, con tanti campioni rossoneri visti da vicino, da Lorenzo Buffon a Ruben Buriani, poi per papà Dino nerazzurro i Corso e Facchetti e Mazzola.
Ma non é un uomo da scrivania, Dino Gotti, é ancora uomo da campo, gli piace fare da istruttore, fare da spalla, sempre con discrezione ma dicendo quello che pensa. E l'ha fatto da giovane con Camuffo come l'ha fatto poi con Sandro Mazzola, che hanno stimato Dino proprio per questo. In rappresentanza dell'Inter è stato in India, a Doha, dove i nerazzurri hanno aperto una scuola calcio. Poi ha fatto l'osservatore per il Padova, col patrocinio del Milan visto le presenze di Ruben Buriani e anche Gigi Pasetti allenatore degli Allievi, per il quale con Galetto ha pure lavorato nella scuola calcio ferrarese di Jolanda di Savoia.
D'altra parte quando si pensa a Dino Gotti non si pensa al giocatore-allenatore ma all'osservatore-istruttore. Un capostipite nel Polesine, un ruolo che é diventato naturale evoluzione del primo Dino Gotti, più a suo agio nel mondo giovanile piuttosto che sulla panchina di una prima squadra.
Per questo la vita calcistica di papà Dino è ripartita da Natale 2006 come responsabile del settore giovanile dello Jesolo, mentre il suo amico Giacomin si è 'spostato' sulla panchina in serie D. Una specie di parallelo con quella di suo figlio Luca, Ct Nazionale Under 17, lungo la strada della pedagogia attiva.
APPENDICE FLASH STORY ( by Il Gazzettino, 29.03.1964)/ ROSOLINA – ADRIESE 2-1
MARCATORI: 1 t: 20’ Dissette II ( R) , 2t: 40’ Gotto ( R), 45’ Piva (A);
ROSOLINA : Crepaldi, Boscarato, Marega, Martello I, Martello II, Spanio, Baldin, Dissette I, Dissette II, Zanini, Gotti.
ADRIESE: Gasparini, Pezzolato, Camporese, Zordan, Rettore, Cassetta, Casellato, Moda, Piva, Monti, Martini.
ARBITRO: Marescotti
ROSOLINA- L’atteso derby bassopolesano, che assumeva grande valore data la battaglia in corso per la terza posizione tra Adriese e Rosolina, si è concluso con la vittoria dei padroni di casa al termine di un confronto equilibrato e ricco di combattività. L’esito della gara è stato incerto fino a 5 minuti dal termine quando il Rosolina ha segnato il secondo gol. Allo scadere del tempo l’Adriese ha ristabilito le distanze.
Monti è stato espulso al 26’ del secondo tempo per scorrettezze. Buono in blocco l’attacco ospite; altrettanto buona la difesa dei padroni di casa.
EXTRATIME by SS/ In cover la foto originale di papà Dino Gotti col figlio Luca, insieme in campo forever Made in Delta Po ( ma da www.polesinesport,it ho sempre detto a tutti che possono prendere sempre tutto quello che vogliono anche senza obbligo di citazione, tanto lo farebbero lo stesso).
Poi in apertura di fotogallery partiamo da ‘casa’ Contarina, con Dino Gotti insieme ad altri 7 giocatori in tuta da allenamento, mentre nelle due successive foto in bianconero proponiamo Dino tra i ‘marines’ del Rosolina 1964, dapprima in tandem e poi nel poster con la storica squadra citata in Appendice News e col megadirigente Danilo Pizzeghello in versione sunglasses.
A questo punto vi proponiamo un trittico di immagine con Dino Gotti nel Papozze del presidente Adriano Manzolli, dapprima in maglia rossa e poi rosa con capitan Toni Scabin, nella terza col cappotto, da mister della squadra Juniores.
Continuando con Dino Gotti ormai allenatore per sempre, eccolo in trio a Contarina con due suo giovani giocatori rossoneri, poi in tuta a sx in poster col Contarina 1979/80 dei soliti noti Bovolenta & Cester friends , quindi in maglione con la Juniores in maglia ‘scudettata’ e colletto rossonero.
A seguire tre poster della prima squadra con Dino Gotti a fianco di mister Carlo Spolaore, poi mister titolare del Contarina 1985 del presidente Mario Bovolenta, infine vice di mr Alberto Novelli nel Contarina 1989 dove il terzo in piedi da sx è suo figlio Luca.
Per quanto riguarda il successivi viaggio di mister Dino Gotti in tour calcistico nel Mondo Calcio eccolo allenatore vincente col Rovigo 1992 in un torneo notturno giovanile e a seguire come ‘Selezionatore’ della Rappresentativa Figc Veneto in maglia verde.
Con riferimento a Dino Gotti ancora allenatore di una prima squadra eccolo con i granata del Porto Tolle 1994/95 del presidente Umberto Cavallari ( primo a sx), mentre per l’amarcord ecco Dino Gotti seduto in panchina a Contarina ( da sx Zatta, Spolaore, Carnacina, Cacciatori, Bovolenta, Scabin, Novelli e appunto Dino Gotti).
Infine per onorare Dino Gotti ‘grande osservatore’ a livello nazionale partiamo da Dino tra i trofei del Milan in sede con Franco Baresi, quindi Dino primo a sx durante uno stage giovanile coi rossoneri.
A seguire una conviviale con un quintetto grandi firme’ con da sx Franco Cerilli, Gigi Pasetti, Dino Gotti, GB Fabbri, Nicola Berti, quindi ancora Dino Gotti in stage giovanile in montagna con i ragazzi dell’Inter ovviamente di nerazzurro vestiti.
A questo punto è sempre più ‘filosofico’ l’impegno del nostro Dino Gotti che certifichiamo proponendolo dapprima insieme al mitico Enzo Bearzot CT dell’Italia winner Mondiali 1982 in Spagna, poi in stage nel Delta del Po a Porto Tolle (in campo da sx Costante Mantoan, Dino Gotti, ‘boys’ Boccato, Lorenzo Maistro, Piero Carnacina ‘organizzatore’ epoca di golden boy Giacomo Marangon).
Per la serie Dino Gotti globetrotter e Ds nel Veneto eccolo nel flash che gli ho scattato a Jesolo assieme a suo figlio Luca all’epoca CT dell’Italia U17. E poi a Sirmione tra gli amici storici Pasetti e Giacomin, quindi ad Este in trio tecnico con i veronesi Accordi e Furlan.
A significare il suo riposo nel Terzo Millennio ecco Dino Gotti in relax con la maglia del Parma all’epoca allenato da Roberto Donadoni con vice Luca Gotti.
Mentre per quanto riguarda la Festa dei suoi 70 anni a Peschiera del Garda ( già raccontata qui su www.polesinesport.it, ma anche by You tube), vi proponiamo Dino Gotti festeggiato in trio con i fratelli Lucchiari patron dell’Este, quindi con sottoscritto e mister Boscolo , infine con tanto di torta festeggiato by Gotti All Family e gli amici Novelli, Giacomin, Pasetti, Merola & Bollero, Diego Scabin & Mary Ann.
Purtroppo quella al Bocciodromo di Peschiera del Garda è stata la sua ultima Festa di Compleanno, perché poi purtroppo Dino Gotti è scomparso in data 29 ottobre 2015 , come ha ricordato anche il sito del Bologna Calcio dove intanto era appena arrivato Luca Gotti in coppia come sempre con mr Roberto Donadoni.
A questo punto, per onorare la memoria del Signor Dino Gotti , gli dedichiamo il flash delle premiazioni del Memorial a lui intitolato nell’Isola di Pellestrina , con l’organizzatore Daniele Scarpa insieme a Luca & Emita Gotti e …con sfondo quel mondo giovanile al quale ‘papà’ Dino ha dedicato tanta passione e perle di saggezza per una vita da vivere più da Signori che da Campioni.
Come succedeva con le lunghe telefonate tra memoria e futuro, passando dal calcio della Gotti family ai flash goliardici tra Cavanella Po & Soniatore Parisien , alle più recenti Isole Veneziane anche in stile ...Tinto Brass, fino al Lago di Garda like Garibaldi nella piccola Caprera, fino alle poesie di Giacomin e agli affetti familiari raccontati in libertà come solo un padre può raccontare nei Tempi Moderni tra disincanto e orgoglio.
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it