Ecco gli “avvicendamenti” dei presbiteri nelle Diocesi di Ferrara-Comacchio, di Ravenna-Cervia, di Chioggia, di Adria-Rovigo/ E nella Vicaria di Castelmassa da Bergantino ‘parte’ Don Nicola Albertin e da Melara 'parte' Don Daniele Donegà


10/10/2018

Vi abbiamo già raccontato nella ‘puntata precedente’ i tentativi del sindaco di Castelnovo Bariano per non ‘perdere’ la presenza di Don Daniele Spadon vista che la sua ‘pastorale, nella Comunità stava dando frutti copiosi pur in breve tempo.
Adesso completiamo con questa ‘seconda parte’ quanto successo nella Vicaria di Castelmassa, raccontandovi il ‘rammarico’ delle comunità di Bergantino e anche di Melara perché nell’ambito degli ‘avvicendamenti’ disposti dalla Diocesi di Adria –Rovigo si ritrovano  a perdere quel legame importante instaurato rispettivamente con Don Nicola Albertin e con Don Daniele Donegà.

 

 

 

E allora eccovi i relativi reportage trasmessici a suo tempo da Franco Rizzi , storico cronista Made in Altopolesine e solerte cantastorie dell’enclave altopolesano, che peraltro vogliamo ‘inquadrare’ nell’ambito del Diritto Canonico Comparato, proponendovi in prologo “Tutti gli Avvicendamenti avvenuti” nelle Diocesi che da sempre ‘vivono’ la storia ecclesiastica nel territorio tra Adige e Po.

Parliamo quindi della Diocesi di Adria-Rovigo, ma anche di quella della Arcidiocesi si Ferrara-Comacchio perché la ricordiamo nella storia della Repubblica Cispadana comprendente sotto gli estensi e poi Napoleone alcuni territori polesani.
E vi aggiungiamo anche gli ‘avvicendamenti presbiteriali‘ della Arcidiocesi di Ravenna-Cervia ( ricordate i tributi bassopolesani citati come ‘messa di Ravenna’?) e quelli della Diocesi di Chioggia, anche perché tuttora nel Delta del Po bassopolesano sono tante le parrocchie sotto la giurisdizione della Diocesi di Chioggia.

Semplicemente per segnalare che il tutto si è verificato nell’ambito i una valutazione complessiva ad ampio raggio, sia sul piano della esegesi che del diritto comparato , più canonico che civile ormai.
Anche se in prologo ci piace riportarvi questo pensiero traslato dai Siti diocesani: <<
Tweet di @Pontifex.it   Papa Francesco / “ Sostenete con la vicinanza e l’affetto i vostri preti “ >>

 

 

 

PRIMA MAIN NEWS ( by www.diocesiadriarovigo.it ) / LE COMUNICAZIONI DEL VESCOVO PIERANTONIO PAVANELLO SUGLI “AVVICENDAMENTI NEL CLERO “ DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO
“Ringrazio i presbiteri ad avere accettato una nuova esperienza pastorale”
Nuove nomine ed avvicendamenti nel Clero diocesano
Invito tutti a crescere nella corresponsabilità
1 agosto 2018
L’avvicendamento dei presbiteri negli incarichi pastorali, sia parrocchiali che diocesani, è un momento significativo e delicato della vita di una chiesa diocesana.
Per un insieme di fattori diversi, quest’anno gli avvicendamenti coinvolgono un numero piuttosto elevato di presbiteri. Per la mancanza di nuove ordinazioni, da un lato, e per l’avanzare dell’età dall’altro, non è stato possibile limitarsi semplicemente a sostituire i precedenti titolari dei vari incarichi ma è stato necessario cercare soluzioni nuove.

 

 

 

Se ciò ha indubbiamente costituito una fatica in più, è stata anche un’occasione e uno stimolo per pensare all’assegnazione dei presbiteri nell’ottica di quel «nuovo volto della comunità cristiana» su cui abbiamo riflettuto durante questo anno pastorale. Di qui ad esempio la scelta di individuare alcuni preti che potessero condividere la responsabilità pastorale di una zona vasta (che in futuro potrebbe allargarsi ad altre comunità vicine). Un segnale importante è anche l’avvio di alcune nuove esperienze di corresponsabilità e di vita in comune tra preti, sia della stessa età che di età diverse.
E’ stato importante maturare assieme, vescovo e preti, alcune scelte, accettando la fatica del confronto e costruendo assieme soluzioni rispettose delle esigenze personali dei preti e delle necessità delle comunità cristiane.

 

 

 

Ringrazio tutti i presbiteri che hanno accettato di iniziare una nuova esperienza pastorale per la disponibilità a rimettersi in gioco per servire al meglio il Popolo di Dio. In particolare un pensiero riconoscente e carico di affetto a quanti per ragioni di età e di salute hanno lasciato il ministero di parroco rendendosi disponibili a continuare il ministero in altra forma.
Invito tutti coloro che sono coinvolti ad accogliere con fiducia i cambiamenti: anche se ci costa modificare le nostre abitudini, affrontare situazioni nuove è sempre uno stimolo a rinnovarci e a impegnarci a crescere nella corresponsabilità, sia tra preti che tra preti e laici.
A tutti preti, laici, religiosi/e chiedo di mettere al primo posto la preoccupazione di essere «discepoli missionari», cioè cristiani impegnati a seguire la Parola di Gesù e a trasmetterla con la propria vita. In particolare ai laici chiedo di stare vicino ai propri preti (a chi lascia la parrocchia come a chi arriva), accogliendo ciascuno con la propria originalità e le proprie qualità, offrendo la propria collaborazione e superando la logica del «si è sempre fatto così».
+ Pierantonio Vescovo

 

 

 

 

_DIOCESI DI ADRIA- ROVIGO : AVVICENDAMENTI NEL CLERO DIOCESANO/

RINUNCIANO ALL’UFFICIO DI PARROCO:
Don Mario Carmignola – Parroco di Gaiba
Mons. Giancarlo Crepaldi – Parroco di Ficarolo
Mons. Vittorio De Stefani – Parroco di Santa Sofia in Lendinara, Barbuglio e Saguedo
Don Stefano Maniezzo – Parroco di Papozze (con il permesso del Vescovo si trasferisce nella diocesi di Jesi )
Mons. Nazzareno Merlo – Parroco di Grillara, Marchiona e Piano
Don Ferdinando Salvan – Parroco di Trecenta e Sariano
Don Wanni Manzin – Unità Pastorale Commenda in Rovigo
NOMINE :
Don Nicola Albertin e Don Daniele Spadon – Santa Maria Maddalena, Occhiobello e Gurzone
Don Guido Lucchiari – San Pio X in Rovigo
Don Fabio Bolognesi – Pontecchio Polesine e Guarda Veneta
Don Claudio Ghirardello – Trecenta, Sariano e Pissatola
Don Antonio Rossi – Lusia e Cavazzana
Don Rossano Marangoni – Corbola e Santa Maria in Punta
Don Graziano Giuriati – Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine
Don Massimo Guerra – Ficarolo, Gaiba e Salara
Don Fabio Padovan – Marchiona-Grillara, Piano e Rivà
Don Alberto Rimbano e Don Michele Samiolo – Santa Sofia in Lendinara, San Biagio, Barbuglio, Saguedo e Molinella
Don Daniele Bragante – già Parroco di Costa di Rovigo diventa Parroco anche di Villamarzana e Gognano

 

 

 

NOMINE A VICARIO PARROCCHIALE
Don Nicola Brancalion – Vicario Parrocchiale di Adria Cattedrale
Don Nicola Renesto – Vicario Parrocchiale dell’Unità Pastorale di Castelmassa
NOMINE UFFICI PASTORALI
Mons. Giulio Bernardinello – Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, giustizia e pace e salvaguardia del creato
Don Luca Borgna – Educatore del Seminario diocesano e incaricato per la Pastorale Vocazionale diocesana
Don Enrico Turcato – Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Giovanile
DIVENTANO COLLABORATORI PASTORALI
Don Luca Borgna – Collaboratore nella Parrocchia di Villadose
Don Mario Carmignola – Collaboratore nel Vicariato di Badia Polesine
Mons. Giancarlo Crepaldi – Collaboratore nella Parrocchia di Polesella
Mons. Vittorio De Stefani – Collaboratore nella Parrocchia di Adria Cattedrale
Don Ferdinando Salvan – Collaboratore nell’Unità Pastorale di Ficarolo, Gaiba e Salara
Mons. Valerio Valentini – Collaboratore nella Parrocchia di San Pio X in Rovigo
NUOVE UNITA’ PASTORALI
Costa di Rovigo- Villamarzana-Gognano
Ficarolo-Gaiba-Salara
Marchiona-Grillara-Piano-Rivà
Santa Sofia-San Biagio di Lendinara-Barbuglio-Saguedo-Molinella

 

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( by www.diocesiferrara-Comacchio.it ) AVVICENDAMENTO DEI PRESBITERI NELLA DIOCESI DI FERRARA-COMACCHIO


S.E. Mons. Gian Carlo Perego Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, dovendo provvedere all’avvicendamento dei presbiteri all’inizio del nuovo Anno Pastorale, ha nominato:
Mons. Paolo Valenti, parroco dell’Addolorata, Rettore del Seminario Arcivescovile di Ferrara-Comacchio.
Mons. Marino Vincenzi presidente e amministratore di tutte le parrocchie che fanno parte della nuova Unità Pastorale di San Martino, Montalbano, Gaibana, Gaibanella, Sant’Egidio e del Santuario Beata Vergine del Poggetto.
Don Cristian Piva vicario dell’Unità Pastorale di San Martino, Montalbano, Gaibana, Gaibanella, Sant’Egidio e Santuario della Beata Vergine del Poggetto.
Don Giuseppe Cervesi e don Domenico Barbieri collaboratori dell’Unità Pastorale di San Martino, Montalbano, Gaibana, Gaibanella, Sant’Egidio e del Santuario della Beata Vergine del Poggetto.
Mons. Graziano Donà, Economo diocesano, amministratore parrocchiale anche di Corlo e Correggio.
Don Gian Luigi Corticelli parroco di Formignana, Brazzolo e Gradizza.
Don Paolo Galeazzi parroco di Voghiera, Voghenza e Montesanto.
Don Giampiero Mazzucchelli, vice rettore del Seminario, amministratore parrocchiale di Cocomaro di Cona e Cocomaro di Focomorto.

Don Mauro Benazzi parroco di Jolanda di Savoia e Le Contane.
Don Giovanni Pisa amministratore parrocchiale anche di Viconovo e Sabbioncello San Pietro.
Don Roberto Pambianchi collaboratore pastorale nella parrocchia di Bondeno, mantiene la direzione della Pastorale Giovanile diocesana.

 

 

 

Don Cristian Vampa parroco di Stellata, Zerbinate, Ponti Spagna.
Don Celestino Mbalanga collaboratore pastorale di Madonna Boschi e Coronella.
Don Valentino Menegatti vicario parrocchiale della parrocchia dell’Immacolata a Ferrara.
Don Vittorio Serafini direttore del Sevizio insegnamento religione cattolica (IRC). Il diacono Marcello Musacchi mantiene l’Ufficio Catechistico.
Don Davide Benini vicario parrocchiale della parrocchia di San Luca, vice rettore del Santuario del S.S.Mo Crocifisso di San Luca, cappellano del “Coetus fidelium” e assistente ecclesiastico Gebetsliga – sez. Ferrara.
Don Renzo Benati parroco di San Luca e anche nuovo rettore del Santuario del SS.Mo Crocifisso di San Luca.
Don Emanuele Zappaterra (già rettore del Seminario), parroco di Malborghetto e Assistente IBO. Mantiene la direzione dell’Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni.
Don Mario Bertieri lascia Gaibana e Gaibanella per un incarico in città.
Uffici Stampa Diocesano

 

 

 

TERZA MAIN NEWS (by www.diocesidichioggia.it ) AVVICENDAMENTI DEI PRESBITERI NELLA DIOCESI DI CHIOGGIA / INDICAZIONI E NOMINE DA PARTE DEL VESCOVO ADRIANO TESSAROLLO

Cari sacerdoti e fedeli della Chiesa diocesana di Chioggia, devo anche quest’anno adempiere ad uno dei doveri, non certamente dei meno lievi, di provvedere all’affidamento di parrocchie o di altri servizi diocesani ai nostri sacerdoti. So che ogni cambiamento può suscitare, sia nei sacerdoti coinvolti come anche nelle comunità che lasciano o che accolgono, disagio, perplessità, paure, attese e speranze. Lasciare persone, amicizie, collaboratori, progetti e programmi è sempre un sacrificio. Iniziare nuovi rapporti e nuovi progetti e programmi è pure fatica, specie se non si è più in giovane età. Le scelte fatte sono frutto di dialogo con gli interessati, ma alla fine accolte, pur con spirito di disponibilità e obbedienza. Per quanto riguarda le comunità, sono disponibile ad incontrare i Consigli pastorali, sapendo che tutte le motivazioni, dato il carattere personale, non potranno essere comunicate. Ringrazio tutti i sacerdoti coinvolti in queste nuove assunzioni di responsabilità. Ho tenuto anche conto delle indicazioni riguardanti il “novennio”, anche se qualcuno l’aveva passato o non vi era strettamente tenuto. Attraverso la scelta “in solidum”, e non solo, ho inteso riproporre l’invito ad accogliere gli orientamenti magisteriali conciliari e postconciliari che sollecitano la forma di vita comune dei presbiteri e il suo significato e pratica, anche se vi possono essere altre forme di attuarla. Ecco una sintesi di tali indicazioni, riprese dal Direttorio per il ministero e la vita dei presbiteri della Congregazione per il clero del 2013:

 

 

 

Fraterna amicizia sacerdotale.
37. Il profondo ed ecclesiale senso del presbiterio non solo non impedisce, ma agevola le responsabilità personali di ogni presbitero nell’espletamento del ministero particolare affidatogli dal Vescovo (Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Decr. Presbyterorum Ordinis, 12-14). La capacità di coltivare e vivere mature e profonde amicizie sacerdotali si rivela fonte di serenità e di gioia nell’esercizio del ministero, sostegno decisivo nelle difficoltà ed aiuto prezioso per l’incremento della carità pastorale, che il presbitero deve esercitare in modo particolare proprio verso quei confratelli in difficoltà che hanno bisogno di comprensione, aiuto e sostegno (  Cf. ibid., 8). La fraternità sacerdotale, espressione della legge della carità, lungi dal ridursi ad un semplice sentimento, diventa per i presbiteri una esistenziale memoria di Cristo ed una testimonianza apostolica di comunione ecclesiale.
Vita comune
38. Una manifestazione di questa comunione è anche la vita comune da sempre favorita dalla Chiesa, (Cf. S. Agostino, Sermones 355, 356, De vita et moribus clericorum: PL 39, 1568-1581) di recente caldeggiata dagli stessi documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II (Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Lumen gentium, 28; Decr. Presbyterorum Ordinis, 8; Decr. Christus Dominus, 30) e del Magistero successivo (Cf. Sacra Congregazione per i Vescovi, Direttorio Ecclesiae Imago (22 febbraio 1973), 112; Congregazione per i Vescovi, Direttorio Apostolorum Successores per il ministero pastorale dei Vescovi (22 febbraio 2004), LEV, Città del Vaticano 2004, 211; C.I.C., cann. 280; 245, § 2; 550, § 1; Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sinodale Pastores dabo vobis 81), ed applicata positivamente in non poche diocesi. «La vita comune esprime un aiuto che Cristo dà alla nostra esistenza, chiamandoci, attraverso la presenza dei fratelli, ad una configurazione sempre più profonda alla sua persona. Vivere con altri significa accettare la necessità della propria continua conversione e soprattutto scoprire la bellezza di tale cammino, la gioia dell’umiltà, della penitenza, ma anche della conversione, del perdono vicendevole, del mutuo sostegno. Ecce quam bonum et quam iucundum habitare fratres in unum (Sal 133,1)» (Benedetto XVI, Udienza privata ai sacerdoti della Fraternità san Carlo in occasione del XXV di fondazione (12 febbraio 2011): “L’Osservatore Romano”, 13 febbraio 2011, 8). Per affrontare uno dei problemi odierni più importanti della vita sacerdotale, cioè la solitudine del prete, «non si raccomanderà mai abbastanza ai sacerdoti una certa loro vita comune tutta tesa al ministero propriamente spirituale; la pratica di incontri frequenti con fraterni scambi di idee, di consigli e di esperienza tra confratelli; l’impulso alle associazioni che favoriscono la santità sacerdotale» (Paolo VI, Lett. enc. Sacerdotalis caelibatus (24 giugno 1967), 80).

 

 

 

39. Tra le diverse forme di vita comune (casa, comunità di mensa, ecc.) si deve ritenere come sovreminente il partecipare comunitariamente alla preghiera liturgica Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Sacrosanctum Concilium, 26; 99; Institutio generalis Liturgiae Horarum, 25)…. Tenuto conto dell’importanza che i sacerdoti vivano nei dintorni dove abita la gente alla quale servono, si auspica che i parroci siano disponibili a favorire la vita comune nella casa parrocchiale con i loro vicari (Cf. C.I.C., can. 550, § 2), stimandoli effettivamente come loro cooperatori e partecipi della sollecitudine pastorale; da parte loro, i vicari, per costruire la comunione sacerdotale, debbono riconoscere e rispettare l’autorità del parroco (Cf. ibid., can. 545, § 1). Nei casi dove non ci sia più che un sacerdote in una parrocchia, si consiglia vivamente la possibilità di una vita comune con altri sacerdoti di parrocchie limitrofe (Cf.. ibid., can. 533, § 1). In molti luoghi, l’esperienza di questa vita comune è stata assai positiva perché ha rappresentato un vero aiuto per il sacerdote: si crea un ambiente di famiglia, si può convenientemente avere – ottenuto il permesso dell’Ordinario (Cf. ibid., cann. 1226; 1228) – una cappella con il Santissimo Sacramento, si può pregare insieme, ecc. Inoltre, come risulta dall’esperienza e dall’insegnamento dei santi, «nessuno può assumere la forza rigenerante della vita comune senza la preghiera […] senza una vita sacramentale vissuta con fedeltà. Se non si entra nel dialogo eterno che il Figlio intrattiene col Padre nello Spirito Santo nessuna autentica vita comune è possibile. Occorre stare con Gesù per poter stare con gli altri» (Benedetto XVI, Udienza privata ai sacerdoti della Fraternità san Carlo in occasione del XXV di fondazione (12 febbraio 2011): l.c., 8). Sono molti i casi di sacerdoti che hanno trovato nell’adozione di opportune forme di vita comunitaria un importante aiuto sia per le loro esigenze personali che per l’esercizio del loro ministero pastorale.

 

 

 

40. La vita comune è immagine di quella “apostolica vivendi forma” di Gesù con i suoi apostoli. Con il dono del sacro celibato per il Regno dei Cieli, il Signore ci ha fatto diventare in modo speciale membri della sua famiglia. In una società segnata fortemente dall’individualismo, il sacerdote ha bisogno di un rapporto personale più profondo e di uno spazio vitale caratterizzato dall’amicizia fraterna dove possa vivere come cristiano e sacerdote: «i momenti di preghiera e di studio in comune, la condivisione delle esigenze della vita e del lavoro sacerdotale sono una parte necessaria della vostra vita» (Benedetto XVI, Omelia in occasione della celebrazione dei Vespri (Fatima, 12 maggio 2010): Insegnamenti VI/1 (2010), 685-688). Così, in questa atmosfera di aiuto reciproco, il sacerdote trova il terreno adatto per perseverare nella vocazione di servizio alla Chiesa: «nella compagnia di Cristo e dei fratelli ciascun sacerdote può trovare le energie necessarie per prendersi cura degli uomini, per farsi carico dei bisogni spirituali e materiali che incontra, per insegnare con parole sempre nuove, dettate dall’amore, le verità eterne della fede di cui hanno sete anche i nostri contemporanei» (Benedetto XVI, Udienza privata ai sacerdoti della Fraternità san Carlo in occasione del XXV di fondazione (12 febbraio 2011): l.c., 8).

 

 

 

Avvicendamenti
– Unità pastorale Borgo Madonna (Navicella)-Brondolo: Parroco, Callegari Don Marino; Vicari parrocchiali, Doria Don Simone, Ferro Don Alberto; Collaboratore parrocchiale, Bruson Don Mario.
– Unità pastorale Ca’ Tiepolo-Donzella-Gorino Sullam-Ivica S.Giulia-Oca Marina: Parroci “in solidum”, Doria Don Stefano (Moderatore), Scarpa Don Matteo, Tugnolo Don Yacopo.
– Cattedrale: Arciprete, Marin Don Danilo.
– Unità Pastorale Donada-Taglio di Donada-Fornaci: Parroco, Doná Don Stefano; Collaboratore pastorale, Fornaro Don Fabrizio. Risiederanno a Donada.
– Unità Pastorale Rosolina, Volto, Villaggio Norge, Albarella: Parroci “in solidum”, Mazzocco Don Lino (Moderatore) e Feletti Don Renato. Risiederanno a Rosolina. Collaboratore pastorale, Boscolo Palo don Gastone.
– Unità pastorale San Bartolomeo-Ca’ Cappellino-Mea: Parroci “in solidum”, Boscolo Don Alfonso (Moderatore) e Cremonese Don Giuseppe.
– Unità past. Scardovari-Bonelli: Parroco, Nalin Don Nicola.
 – Zancanella Don Marco, Parroco di Ca’ Bianca e San Gaetano di Cavarzere.
Altre nomine
– Responsabile pastorale vocazionale e Rettore del Seminario diocesano: Vianello Don Giovanni.
– Direttore Caritas diocesana e Pastorale Migranti: diacono Attilio Gibbin (da quando cessa l’incarico regionale dell’attuale direttore, verso ottobre/novembre).
– Membro del Capitolo della Cattedrale, al titolo di S. Maria Assunta: Marin Don Danilo.
– Lazzarin Don Angelo, collaboratore pastorale della Parrocchia di San Giovanni Battista e della Parrocchia della Cattedrale, dove risiederà.
– Busetto Don Angelo, collaboratore pastorale dell’Unità pastorale di Buon Pastore e Spirito Santo.
Altre possibili nomine potranno seguire a settembre. Auguro ogni bene e buon lavoro a tutti, aggiungendo una preghiera.
NB. Solitamente nel mese di settembre è bene che ciascuno prenda dimora e servizio nella nuova destinazione, accordandosi con i relativi confratelli.
Chioggia, 10 luglio 2018
+ Vescovo Adriano

 

 

 

 

 

QUARTA MAIN NEWS ( by www. webdiocesi.chiesacattolica.it/ ARCIDIOCESI DI RAVENNA- CERVIA : IL VESCOVO GIUSEPPE VERUCCHI COMUNICA “NUOVI INCARICHI PER SACERDOTI “
( Nuovi incarichi per Sacerdoti; Dal 'RisVeglio Duemila' N. 31/2011 )
 
Ogni anno, in questo periodo, ho la necessità di chiedere: a qualche sacerdote la disponibilità ad assumersi nuovi servizi; ad altri di lasciare incarichi; ad altri ancora di pazientare nelle loro comprensibili esigenze di cambiamento. Ci tengo a dire che in genere trovo tanta disponibilità, spirito di servizio e accettazione delle proposte. Noi sacerdoti, con l'ordinazione sacerdotale, entriamo a far parte del Presbiterio e condividiamo la responsabilità  pastorale della Diocesi con tutte le sue esigenze. Ogni sacerdote, mentre vive il proprio servizio, si sente quindi corresponsabile, in comunione con il Vescovo e con i confratelli, della vita della Chiesa locale.
I cambiamenti, l'assunzione di nuovi compiti, il dedicarsi agli studi: tutto è in funzione della realizzazione della propria vocazione e del bene spirituale della persone e della Comunità Diocesana. Sono convinto che i laici delle varie comunità, che vedono questi cambiamenti, comprendano e accolgano le 'novità' in spirito di fede e di comunione.
Ringrazio i sacerdoti per l'aiuto che mi danno, con la loro obbedienza, per servire meglio il bene della Diocesi e quindi dei fratelli e delle sorelle.
+ Giuseppe Verucchi

 

 

 

 

ECCO LE NOVITA’/
Ecco le 'novità'
Don Silvio Ferrante ha lasciato il compito di Parroco di Godo e di Cortina. Ora collabora nel servizio pastorale alla Domus Nova e in parrocchie che si trovano in particolare difficoltà.
Don Maurizio Venturini è trasferito dalla Parrocchia di Filo e Anita alle parrocchie di Godo e Cortina.
Don Giovanni Giussani passa da cappellano di S. Biagio a Parroco di Fornace Zarattini. Inoltre studierà Diritto Canonico al  'Marcianum' a Venezia.
Don Vincenzo Cetrangolo resta cappellano a S. Pier Diamiano. È nominato Assistente Diocesano dei Giovani di A.C. Studierà Liturgia al 'S.ta. Giustina' di Padova.
Don Robert Jamróz da cappellano di S. Biagio si trasferisce per un anno nella Diocesi di Gurk, per un'esperienza pastorale.
Don Lorenzo Rossini è nominato Cappellano di S. Biagio e Assistente Ecclesiastico Diocesano  A.C.R.
Don Mattia Balelli resta nella Parrocchia di S. Biagio e, ordinato sacerdote, sarà cappellano. Studierà a Roma 'Formazione e animazione vocazionale'.
Don Alessandro Saporetti è nominato Amministratore Parrocchiale di Bando, resterà anche cappellano ad Argenta, facendo quei servizi che il Parroco gli chiederà.
Don Giancarlo Galeati lascerà la Parrocchia di Bando, resterà Parroco di S. Biagio e diventerà anche Parroco di Filo.
Don Sante Bertarelli diventerà anche Parroco di Anita.          
Don Aldo Stella, diacono, è inviato come aiuto nella Parrocchia di Argenta.

 

 

 

QUINTA MAIN NEWS & VICARIA DI CASTELMASSA FLASH STORY/ ( di Franco Rizzi, mail 10.08.2018) / BERGANTINO: INCONTRO INFRUTTUOSO COL VICARIO GENERALE; DON DANIELE TRASFERITO
Come ha disposto il vescovo Pierantonio Pavanello,vengono confermati i tanti trasferimenti diocesani, tra cui quelli ad Occhiobello-S. Maria M.-Gurzone di don Nicola Albertin (Bergantino) e don Daniele Spadon (Castelnovo B.-S. Pietro P.).

 

 

 

Domenica 5 agosto scorso a San Pietro Polesine, nell'ambito dell'inaugurazione del nuovo parco giochi per bambini, presente il vicario generale don Damiano Furini, il sindaco Massimo Biancardi ha ribadito la richiesta "fattami da molti cittadini, di rinviare il trasferimento di don Daniele Spadon, arrivato da noi solo lo scorso ottobre".

 

 

 

Don Damiano Furini si è reso disponibile ad un confronto con i parrocchiani "ma rendiamoci conto che le esigenze diocesane sono molteplici. In passato la situazione era assai diversa".
Giovedì sera 9 agosto scorso a Bergantino in un'affollata sala della comunità lo stesso vicario generale, su specifica richiesta, ha incontrato i parrocchiani sul problema del trasferimento del parroco don Nicola Albertin; erano presenti pure molti da Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine.

 

 

"L'incontro - osserva Ornella Pollachini una delle promotrici dell'evento - si è concluso in maniera non certo soddisfacente. Nonostante la disponibilità all'ascolto e la mitezza dell'esposizione, il vicario generale non ha dato nessuna risposta esaustiva alla richiesta della comunità in ordine al blocco del trasferimento di don Nicola ad Occhiobello".
"Don Nicola - ha concluso - nel suo messaggio ha enunciato parole rassicuranti che denotano umiltà, bontà d'animo e spirito di sacrificio, un vero esempio di fede. Si spera che il vescovo ne tragga insegnamento... anche quando si raggiungono alti livelli c'è sempre da imparare".

 

 

 

SESTA MAIN NEWS & VICARIA DI CASTELMASSA FLASH STORY / ( di Franco Rizzi, mail 29.08.2018)/ MELARA: DON DANIELE SE NE VA, ARRIVA DON GIULIANO

Rivoluzione in tutte le parrocchie in diocesi per la girandola di trasferimenti ed avvicendamenti che tanto clamore e sconcerto hanno suscitato e suscitano, ma il vescovo Pierantonio Pavanello tira dritto!
Ultimo in ordine di tempo a far le valigie da Melara don Daniele Donegà titolare della San Materno dal 2011 e polemiche anche inopportune, basta leggere le pagine Facebook...
A messa domenica scorsa 26 agosto una lettera formale del vescovo ha informato un po' tutti della nuova situazione: i trasferimenti saranno effettivi dal prossimo ottobre.

 

 

 

 

Il messaggio episcopale.
"Cari fedeli, la nostra chiesa diocesana sta cercando, come ho scritto nella Proposta pastorale di questo anno, di ripensare il volto delle comunità cristiane per una nuova presenza nel territorio. In questo contesto da tempo con i miei collaboratori pensavo ad una diversa soluzione anche per la Vostra parrocchia, l'unica della Vicaria di Castelmassa a non essere inserita in una unità pastorale. Ora si sono verificate le condizioni per avviare un cammino di unità pastorale tra la vostra comunità e quella di Bergantino, all'interno della collaborazione più ampia in atto tra tutte le parrocchie della Vicaria (n.d.r.: Melara, Bergantino, Castelnovo Bariano, San Pietro Polesine, Castelmassa, Ceneselli e Calto, responsabile don Stefano Marcomini).

 

 

 

Ho chiesto infatti al Vostro parroco don Daniele Donegà di assumere la cura pastorale delle parrocchie di Boara Polesine, Concadirame e Granzette ed ho deciso di affidare e di affidare la cura pastorale della Vostra parrocchia, assieme a quella di Bergantino, a don Giuliano Gulmini (n.d.r.: nel 2006 fu nominato a Castelmassa per poi essere trasferito a Villanova del Ghebbo), il quale avrà come collaboratore pastorale don Ionut Ursulaeae, un sacerdote rumeno di rito greco-cattolico in servizio presso la nostra Diocesi. Don Giuliano risiederà nella parrocchia di Bergantino, mentre don Ionut in quella di Melara, in modo che entrambe le parrocchie abbiano un sacerdote residente, pur avendo una conduzione unitaria.

 

 

 

Questo avvicendamenti segna l'inizio di un cammino nuovo di unità pastorale per le due parrocchie di Bergantino e Melara: ognuna conserverà la propria identità, cercando però di unire le forze e di prevedere qualche momento comune in settori particolari: penso alla catechesi dei ragazzi (sopratutto delle medie), la pastorale giovanile e quella familiare. Vi invito a vedere nell'unità pastorale non tanto un ripiego per ovviare alla mancanza di preti, ma un'opportunità per crescere e maturare un modo nuovo, più partecipato, di essere comunità cristiana. Ringrazio don Daniele per il lavoro fatto in mezzo a voi nei sette anni in cui è stato parroco e gli auguro un fruttuoso ministero nelle nuove parrocchie. Analogamente ringrazio don Giuliano e don Ionut per la disponibilità ad affrontare questo nuovo incarico. Confido che li accoglierete con simpatia e spirito di collaborazione. A voi tutti esprimo il mio saluto e assicuro la mia preghiera".

 

 

 

EXTRATIME by SS/ Mentre con riferimento al nostro lungo viaggio nella Vicaria di Castelmassa, dobbiamo ripartire da Franco Rizzi, con sfondo chiesa di Castelnovo Bariano.
E poi con riferimento a tutto il Polesine di ieri e di ogni, v presentiamo la Mappa-Chiese della sinistra PO partendo da Melara per arrivare a Porto Tolle,
Il che ovviamente ha qualche variazione sul tema chiesa, con riferimento a quelle mostrato a margine del “Convegno’ sulla storia delle 15 parrocchie della Transpadana Ferrarese.
E sempre con riferimento a Castelmassa come Vicaria vescovile, , vi proponiamo un flash storico col sindaco dell’epoca Giuliana Gulmanelli insieme a Don Giuliano Gulmini

 

 

 

 

Con riferimento invece alla Comunità di Bergantino , ecco sul fondo il relativo campanile, mentre con riferimento alla Gente di Bergantino, partiamo da una visita storica al Museo della Giostra e degli Spettacoli viaggianti, mostrando nel mio flash da sx il fondatore  Zaghini , Franco Rizzi, prof Fausto Merchiori, e le due Lady assistenti.
A seguire un matrimonio celebrato da Don Nicola Albertin ( l’abbiamo già raccontato qui su www.polesinesport.it , relativamente a  Laura Spedo e Davide Bernini , mentre tra chi ha ‘protestato ‘ per la partenza di Don Nicola da Bergantino vi proponiamo in tandem kit Ornella Pollachini e Massimo Biancardi ( anche se sindaco di Castelnovo Bariano).
Proseguendo sulle rive del LungoPo eccoci a proporvi un gruppetto di fedeli’ in una storico viaggio in Piazza San Pietro con tanto di striscione religioso esposto, dedicato alla Madre Santissima del Lume.
Ma con Melara il nostro feeling deriva anche grazie ai rapporto con Raffaele Ridolfi, noto storico locale a tutto campo, e scrittore di libri oltre che organizzatore di eventi pubblici e privati, come il ricevimento in Municipio che vi proponiamo e che mostrano il sindaco lodi onorare come ’gran cittadino emigrato ’ JP De Vincenzi coach della Nazionale Francese di Basket anche alle Olimpiadi di Sidney 2004 ( e Ridolfi è in prima fila subito a sx del sindaco).

 

Però l’impegno istituzionale a favore dei sacerdoti titolari delle parrocchie Made in Altopolesine ( anche da parte di  alcuni Consigli parrocchiali) andrebbe considerato …ante e non post, fermo restando il particolare momento storico sottolineato in modo evidente dai tanti ‘avvicendamenti’ che abbiamo ricordato come ‘rilevante’ nella varie sopracitate Diocesi.
A questo punto ricordiamo il ‘prete di Melara’ che ho fotografato alla mostra cinematografica in ‘Pescheria a Rovigo insieme all’organizzatore Marco De Lillo.
Così come onoriamo il ‘prete di Castelnovo Bariano’ nel classico cerimoniale del nastro al nuovo parco giochi ( già raccontato qui su www.polesinesport.it , il SITO ormai oltre 600_Mila contatti) , presenti anche il sindaco Massimo Biancardi e Flavio Zampieri della Fondazione Cassa Risparmio di Padova e Rovigo.
Mentre onoriamo anche l’arrivo di Don Graziano Giuriati borned in Fetonte City ma ricevuto come new entry da sindaco Massimo Biancardi & Staff in Municipio a Castelnovo Bariano.

 

 

 

 

Per un assetto variabile nella Vicaria di Castelmassa e anche nella Diocesi di Adria e- Rovigo , di fui vi proponiamo una processione di presbiteri che sta entrando nel Duomno di Rovigo, mentre in last flash vi proponiamo in trio da sx Francesco Moraglia , Patriarca di Venezia, vescovo Pierangelo Pavanello, arciprete Antonio Donegà, sul sagrato della Cattedrale di Adria dove proprio stamattina  ( vedi sito della Diocesi)  c’è stato l’incontro con la comunità e I fedeli della Diocesi di Adria – Rovigo.
Per le Feste Quinquennali della Madonna del Rosario e per interagire con la Comunità della Città che ha dato il nome al Mare Adriatico e alla quale sto regalando l’Adriese Cacio Story step by step , year by year, sempre qui su www.polesinesport.it, ovviamente senza chiedere condivisione, perché non sono un rappresentante istituzionale e neppure ecclesiastico.
Fermo restando che tra I ‘presbiteri’ tutto il relativo avvicendamento era comunque noto e work in progress, secondo I canoni del …diritto canonico.

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it