Ecco gli indimenticabili “31 Morti” nella “Tragedia di Superga”/ In quel 4 maggio 1949 a sx sull’aereo del Grande Torino c’erano Biancardi, Bonaiuti, Ballarin Aldo, Ballarin Dino, Bacigalupo, Castigliano, Fadini, Gabetto, Grava, Grezar…


Se volete farlo anche Voi contattateci o contattate in proposito i nipoti dei Fratelli Ballarin a Chioggia disponibili ad una MOSTRA in proposito. Intanto Noi qui su www.polesinesport.it non smetteremo mai di sollecitare il ricordo di tutti quei 31 morti che in quel 4 maggio 1949 erano su quell’aereo che nella nebbia di Torino è andato a sbattere contro la Collina di Superga. Perciò ricordiamo la tragedia di Superga e la leggenda del Grande Torino. Partendo dal ricordo dei fratelli Aldo e Dino Ballarin per ricordare non solo tutti i “Campioni & Signori” di quel Grande Torino di ritorno da Lisbona, ma anche tutti gli altri protagonisti di quella storia tra caso e destino, con nomi e cognomi che ‘hanno perso la vita nello schianto di quell’aereo ‘sotto’ la Basilica di Superga.
Tutti davvero, tutti e 31 senza differenza alcuna ma ‘fratelli tra i fratelli’ partendo la primo pilota Pier Luigi Aferoni, tutti uguali quindi fino all’ultimo nome in ordine alfabetico.
Anche perché  lo ‘devo’ ai nipoti dei fratelli Ballarin (in primis Davide Bovolenta & Nicoletta Perini) , che ogni tanto vado a salutare e che sono sempre disponibili ad andare in tour per mostrare agli sportivi i tanti ‘reperti storici e personali’ che appartenevano ai Fratelli Aldo e Dino Ballarin, e che hanno diligentemente rintracciato allargando la ricerca al “Grande Torino” e che sono pronti a proporre in MOSTRA ma che la insensibilità di tanti rappresentanti Istituzionali o di Associazioni Sportive, fa sì che …tutto resti Lettera Morta.
Per questo fin che esisterà questo sito www.polesinesport.it vi parleremo ancora dei Fratelli Ballain , del Grande Torno e di Evento Story che …non bisogna mai dimenticare.
Come appunto quei “ 31 Morti” coinvolti nella Tragedia di Superga e che vogliamo ricordare riproponendovi come segue, cioè secondo quanto scritto un anno fa per il News Magazine “BiblioInventa”  edito in forma cartacea a tiratura mensile e al quale come da accordi ho dato solo il mio ‘apporto temporaneo ed iniziale’ prima che si trasformasse in Sito on-line come da previsione naturale e a ‘gestione veronese’.

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, by BiblioiInventa , Numero 1, febbraio 2015) / SPORT SCUOLA DI VITA – STORIE TRA CASO E DESTINO : LA TRAGEDIA DI SUPERGA  / La morte dei fratelli Aldo e Dino Ballarin insieme al Grande Torino / In quel 4 maggio 1949 da non dimenticare come tutti quei “31 MORTI nella tragedia di Superga che ricordiamo “nome per nome”

Due fratelli tragicamente scomparsi nello stesso istante. Aldo e Dino Ballarin, una storia che mi ha coinvolto. Anche perché è indimenticabile la tragedia dell’aereo che si è schiantato sulle colline torinese, appena sotto la Basilica di Superga, dove purtroppo tutta la squadra del Grande Torino, passando direttamente dalla Storia alla Leggenda, è entrata in modo indelebile nel cuore di tutti gli sportivi.
Una tragedia che, per come si è verificata, rappresenta il ‘paradigma’ della vita, con tutte le due domande e tutte le sue risposte’ incompiute’.
Chi siamo noi?  Quante volte se l’è chiesto Ungaretti, con quella sua voce strascicata’.
Cos’è il Caso? Esiste il Destino?
Da questo punto di vista la tragedia di Superga e quella in particolare dei Fratelli Ballarin,
è caratterizzata da tanti ‘accidenti’ imprevisti ed improvvisi che, anche per questo,  voglio raccontarvi come ‘storia d’apertura’ su questo newsmagazine “BiblioInventa”.

Una storia nella storia quella di Aldo e Dino Ballarin, che mi ha particolarmente coinvolto fin da quando li ho voluti ‘raccontare’ in un Libro Story, tant’è che poi sono passato più volte da Chioggia ad incontrare i loro nipoti e altri amici sportivi.
Due personaggi. Aldo e Dino Ballarin, che quantomeno calcisticamente sono ‘sbocciati’ tra l’Adige e il Po, una terra il Polesine dove entrambi hanno fatto il loro esordio.
Quanti ricordi tra Adriese e Rovigo. Me ne ha parlato Romolo Camuffo il chioggiotto, poi gli adriesi Enrichetto Pellegrinelli e Umberto Rossi/portiere, ma anche Carlo Zoppellari/giocatore Ambrosiana, Fiorentina e Vicenza.
Per questo voglio onorarli assieme, considerando oltre tutto che Aldo ha fatto da capofila per il  portierino Dino durante la Seconda Guerra Mondiale.
Questo prima che Aldo bypassasse la Triestina e il Venezia (e tutte le miserie della guerra) per ‘calamitare’ Dino nel Grande Toro e …in cielo.
Certo tra i due il campionissimo era Aldo Ballarin, che peraltro ha compiuto i suoi studi all'Istituto Tecnico di Rovigo, iniziando da calciatore nell'Adriese dei dirigenti Levi e Bettinazzi che ‘visto in allenamento’ lo hanno subito tesserato.

Era bravo Aldo, perciò il difensore classe 1921 é stato ingaggiato dal Rovigo 1939-40 di mister Bottacini , dove giocherà in serie C una decina di partite.
Poi nel 1940-41 Aldo é difensore inamovibile: 26 presenze e segna due gol.
Perciò si merita il trasferimento alla Triestina, dove giocherà fino al 1944. Quindi Ballarin ‘esplode’ nel Grande Venezia di Valentino Mazzola da dove ‘assieme partono’ per esaltare la Storia del Grande Torino e la maglia azzurra.
Infatti Aldo l’11 novembre 1945 esordisce nella Nazionale del Ct Pozzo.

Ma é l'Italia sconfitta dalla guerra, é l’Italia ancora etichettata come fascista, così l'Europa e la Fifa la escludono dalle competizioni.
E per Aldo Ballarin e l’Italia ci saranno solo partite amichevoli. In tutto 9 per Aldo: speciali quella con la neutrale Svizzera poi quelle contro l'Ungheria, i "maestri" inglesi, il Portogallo e l'ultima contro la Spagna.
Un mese prima della tragedia di Superga, che ‘affonda’ le sue radici nel match Italia - Portogallo, giocata il 27 febbraio 1949.
Già , il caso, il destino….
Sta di fatto che ‘quel giorno’ lo strapotere degli azzurri trionfò per 4 a 1. Ma quella partita cambiò il ‘futuro’ del Grande Toro.
Infatti al termine del match il capitano portoghese Ferreira chiese a Valentino Mazzola di onorare il suo "addio" al calcio con un'amichevole tra Benfica e Torino.

Certo, la storia racconta che Ferruccio Novo il presidente del Toro era ‘contrario’ perché non voleva rischiare lo scudetto. Però quando il Torino pareggiando a San Siro vs l’Inter
divenne virtualmente campione d'Italia per la quinta volta consecutiva, allora il presidente Novo promise a Mazzola che … “ok, la partita in Portogallo si poteva fare”.
A questo punto il Grande Torino va a Lisbona per onorare l’addio di Ferreira, ma …sarà anche l'ultima trasferta.
Infatti nel ritorno in aereo, il 4 maggio 1949, succede la tragedia. Non ci sarà più il Grande Toro, quello che era quasi la nazionale, visto che nell'incontro Italia-Ungheria del 11 maggio 1947 erano ben 10 su 11 i giocatori "granata" in campo con la maglia azzurra.
Quel giorno il destino fece il suo corso....
Era previsto atterraggio all’aeroporto milanese della Malpensa, però il pilota optò per quello torinese di Caselle.
C’era nebbia quel giorno, alle 5 del pomeriggio.
E fu così che quel giorno la visibilità scarsa fu causa della tragedia: l'aereo si schianta sulle colline di Superga, ai piedi della Basilica.
Toccherà a Vittorio Pozzo, già CT del Torino e CT dell’Italia due volte campione del mondo (1934 e 1938),  il riconoscimento più amaro.

Attraverso un anello, una penna, una cravatta, un oggetto personale identificativo che lui , Pozzo, poteva conoscere.
E quel giorno il primo identificato é stato proprio Aldo Ballarin, aveva ancora indosso la mitica maglia numero 3.
Una giornata immensamente disgraziata, quella della famiglia Ballarin, perché su quell'aereo oltre ad Aldo morì anche suo fratello Dino, ‘quel giorno’ riserva di Bacigalupo al poso del più quotato Gandolfi .
Si perché Dino era solo il terzo portiere del Grande Torino e, se andò a Lisbona, è stato solo perché fu suo fratello Aldo a pregare il presidente Novo di fargli un ‘regalo’.
Quello di portare suo fratello Dino a Lisbona con la squadra,  per ‘quella partita amichevole’ al posto del ‘secondo portiere’.
Questa è la storia di tante vite spezzate, quelle del Grande Toro che ha lasciato un vuoto immenso tra la Gente di Chioggia e tra gli Sportivi d‘Italia e del Mondo.
La statistica registra, per Aldo Ballarin, 205 presenze e 4 gol in serie A, 4 scudetti, 9 presenze in Nazionale.
Tutto quanto sopra documentato nel Museo di Torino e nelle foto che mi hanno fatto vedere a Chioggia la figlia e i nipoti di Aldo e Dino Ballarin.
Ma purtroppo, da quel 4 maggio 1949, sul cielo di Superga, i fratelli Aldo e Dino Ballarin insieme ai Campioni del Grande Toro sono passati dalla storia alla leggenda.

Lasciandoci, come spesso accade dopo una tragedia, un ammonimento a ricordare ‘tra memoria e futuro’, come spesso succede quando troppe volte accade che…la morte insegna alla vita.
Cioè ricordare tutti i nomi che ‘hanno perso la vita nello schianto di quell’aereo ‘sotto’ la Basilica di Superga.

E che noi, tutti e 31 senza differenza alcuna ma ‘fratelli tra i fratelli’ vogliamo elencarvi , dal primo pilota Pier Luigi Aferoni a tutte le seguenti salme che , così come erano esposte in Municipio a Torino, vogliamo ricordare nella nostra ‘prima sala della memoria’, in modo identico a quella del Grande Toro che ricordava ieri come oggi…”Sul lato di sinistra vi erano le salme di Biancardi, Bonaiuti, Ballarin Aldo, Ballarin Dino, Bacigalupo, Castigliano, Fadini, Gabetto, Grava, Grezar. Sul lato di centro: i giornalisti Tosatti, Cavallero, Casalbore, i dirigenti Civalleri, Agnisetta, Erbstein, Lievesley, Cortina, il capitano della ‘Nazionale’  Valentino Mazzola. Sulla destra: Loik, Maroso, Martelli, Menti, Ossola, Operto, Riqamonti, Schubert, il ten. col. Meroni, il personale di volo D'Inea e Pangrazi.”
Tutto questo perché la Storia, al pari del milione di persone presenti ai funerali di Torino, ricordi e impari il senso della fratellanza.

EXTRATIME by SS/La cover è per la “Tragedia di Superga” by wikipedia , perché …motore di sensibilità in the world.
Poi per quanto riguarda la fotogallery , al di là della certificazione della Storia raccontata su “BiblioInventa” , segnaliamo i fratelli Aldo & Dino Ballarin in foto autografata con dedica ad un loro compagno di squadra ‘polesano’ ( di cui ho raccontato il Personaggio Story nel mio primo libro “Polesine Gol”.
Quindi lo storico team del Grande Torino, in foto –cartolina autografata da tutti i giocatori , fermati sulla strada della vittoria perché …”solo il fato li vinse”.
Per la cronaca anche Rubens Fadini da Jolanda di Savoia ha avuto ‘rapporti familiari’ con la zona dirimpettaia del lungo Po ferrarese, anche se è ‘emigrato’ presto nell’hinterland milanese.
Una ‘tragedia’ che ha segnato sia il Grande Torino che tutti gli altri Angeli di Superga  raccontati in video sia by Treccani che dalla storica “Settimana Incom” e che potrete vedere anche su BiblioInventa, di cui vi diamo certificazione fotografica finale.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it