Eraldo Mancin dal Delta del Po col Contarina al Venezia e Verona. Poi Seria A col Venezia di Segato, e “Due Scudetti” con Fiorentina di Pesaola e col Cagliari di Scopigno & Gigi Riva, quindi Pescara. Poi mister Mestrina, Rovigo, Abano, Chioggia...


Alfa & Omega tra Delta del Po e Laguna. Praticamente partendo da Polesine Camerini & Contarina per arrivare in alto con due scudetti nel Grande Calcio e soprattutto ‘stabilizzarsi’ nella vita a Campalto per una lunga vita in laguna a due passi da Venezia.
Questo è Eraldo Mancin, il terzo Personaggio Story che vi propongo in sequenza su questa rubrica Memoria & Futuro, frutto estrapolato da una storia già raccontata a fine dicembre 2004 su un ‘news magazine’ cartaceo che non c’è più ma che ha fatto da apripista ai “Campioni & Signori” che poi ho cominciato a raccontare due anni dopo nella mila trilogia libraria Polesine Gol.
Insomma, poiché siamo entrati nel 2016 e nei miei primi 70 anni, ecco che nel giorno della Befana troverete come regalo nella calza targata www.polesinesport.it  questa Eraldo Mancin Story, che dimostra in modo emblematico, come si possa arrivare in alto nel Grane Calcio anche se non si è altissimi come …i bronzi di Riace.
Anche per questo bisognava rendere onore al merito di Eraldo da Polesine Camerini perché ha vinto ‘due scudetti’ da calciatore e si è fatto stimare da mister allenando tante quotate squadre venete, dalla Mestrina, al Belluno, alla Miranese, al Rovigo, Abano, l'Union CS Chioggia Sottomarina , Pievigina…
Ma per farvi capire meglio lo ‘spessore’ sportivo di Eraldo Mancin, eccovi tout court la sua  Story by citato news magazine, fermo restando che qualcosa di Eraldo è continuato sui campi di calcio anche con alcune annate sportive di suo figlio in terra polesana.

TERZO PERSONAGGIO STORY : ERALDO MANCIN , DAL DELTA DEL PO ALLA LAGUNA DI VENEZIA E POI AGLI SCUDETTI CON FIORENTINA E CAGLIARI ( a cura di Sergio Sottovia, 22.12.2004) /
Vent'anni giocati sui campi della Serie B e della Serie A. Uno sputnik la carriera di Eraldo Mancin, base di lancio Polesine Camerini e Contarina poi scalo in Laguna, poi 20 anni da protagonista.   
Da difensore marcatore, ambidestro, nel Venezia, Verona, ancora Venezia, poi Fiorentina, Cagliari, Pescara. Da ala destra nel Polesine Camerini passò al Contarina 61/62, diventando difensore fluidificante, in una squadra tanto giovane che i tifosi - ricorda Mancin - avevano paura di retrocedere. Invece quel Contarina (presidente Gaetano Siviero, segretario Imo Scabin, allenatore Romolo Camuffo) vinse il campionato di Promozione. Erano i tempi di Bellan, Rampazzo, Toni Scabin, e il giovanissimo Eraldo vinse anche la Coppa Petron nella Rappresentativa polesana.   

La storia racconta che nel Contarina il terzino Mancin segnò una tripletta.
Lo ricorda bene Imo Scabin:<<Fu contro il Cavarzere; Eraldo chiese a Camuffo di spingersi avanti e lui...segnò due gol. Allora Romolo gli disse di stare là ed Eraldo segnò così il suo terzo gol di un match che Contarina vinse 6-1 ".  
Intanto Ottorino Siviero detto Mandulin, il suo vecchio presidente del Polesine Camerini, lo portò in prova alla Spal, alla Reggiana, alla Sampdoria, al Mestre,  ma tramite Romolo Camuffo per Mancin ci fu il Venezia.
Ricorda Eraldo: " Era estate, ero in campagna ad aiutare mio padre Aldo, a Polesine Camerini, quando arrivarono il ds Manni e Busidoni del Venezia".   


Fu così che il giovane Mancin, in agosto del 1962, partì in ritiro a Lorenzago, con la Primavera del Venezia.
Brucia le tappe e nella Primavera giocherà solo per il girone d'andata.
Infatti in quel 62/63, alla prima di ritorno Mancin esordirà in Serie B, 1 - 1 a Udine, marcando Inferrera.
E così nel Venezia del presidente Gatto e dell'allenatore Puppo, Mancin (nato 15.4.1945)  farà tutte le restanti 15 partite.   
Ormai é titolare nel Venezia in serie B, anche nel 64/65, quando l'allenatore é Achilli. Quando poi nel 65/66 Mancin va nel Verona di Tognon, sempre in Serie B, è l'anno del militare e del matrimonio. Con gli scaligeri gioca 25 partite e segna 1 gol.  
Intanto il Venezia è salito in Serie A e per l' Eraldo che ha sposato una veneziana, il ritorno in laguna é il massimo. Ma l'escalation continua: con l'allenatore Segato gioca 32 partite e c'é la sirena delle grandi squadre. 
"Pareva fatta con la Roma - spiega Mancin -, però la società giallorossa non ebbe il placet della Figc perché aveva già superato il budget di spesa consentito". Sorride Eraldo citando un aneddoto:" Bella Roma vero, mi telefonò mia moglie". Invece lui... era già a Firenze, dove nella stagione 67/68 giocherà alla corte del presidente Baglini e dell'allenatore Chiappella. Buon campionato e migliore quello successivo.

" Mi trovai benissimo a Firenze- spiega Eraldo - Abitavamo a due passi dallo stadio. Entrai subito nelle simpatie dei tifosi".  Giocò 22 partite e segnò 1 gol Mancin, ma andò ancora meglio per lui e per la Fiorentina 68/69 allenata da Petisso Pesaola: giocò 29 partite e i viola vinsero lo scudetto.
Però Mancin va al Cagliari di Manlio Scopigno. Sarà scudetto 69/70, però Mancin gioca solo 8 partite. Ma lui ha carattere e Scopigno nel 70/71 gli da più fiducia. Così gioca 28 partite e segna anche 4 gol. E qui Mancin rivela un altro aneddoto: " Al Sant'Elia vincemmo 4-1 sul Verona con tripletta mia e un gol di Riva. Proprio Gigi, quando segnai il mio terzo gol, scherzò e si tolse la maglia per dirmi che dovevo giocare io all'ala e non lui". Ormai l'intesa tra Cagliari e Mancin era salda, così Eraldo nel Cagliari in serie A giocò fino alla stagione 74/75. Ebbe come allenatori Scopigno per altre due stagioni, giocando 21 partite e siglando il suo ultimo gol nel 71/72, mentre ne fece 25 in quello 72/73.

Poi Mancin, sempre a Cagliari,  giocò meno con gli altri allenatori, nel 73/74 fece 15 partite con Fabbri poi sostituito da Chiappella, quindi ne fece 17 con Radice nel 74/75, la sua ultima stagione in Sardegna. Infatti nel Cagliari 75/76 di Angelillo il nostro Mancin fece solo la preparazione: un infortunio lo bloccò e a novembre accettò il trasferimento al Pescara allenato da Rosati. In quel campionato 75/76, in serie B, Mancin fece tempo a giocare 10 partite. Era un buon Pescara, tant'é che nel 76/77 allenato da Cadè salì in Serie A e  Mancin giocò 19 partite. Ovviamente difficile per il Pescara 77/78 di Cadé restare in serie A; Mancin giocò 17 partite ma fu retrocessione in B. Però la grinta del  Pescara 78/79 e di Mancin (19 partite) era ancora tanta, così con Angelillo in panchina ci fu il pronto ritorno in serie A.
Però erano ormai i tempi, per Eraldo Mancin di rientrare in Laguna, perciò...Mestre 79/80 in serie C2, a giocare la sua ultima stagione.  Stop un anno, poi Eraldo passa alla panchina, con le giovanili della Mestrina. Per due annate, subentrando a Rumignani con la Mestrina 82/83 ormai retrocessa dalla C1.

Partirà poi col Belluno 83/84, in Eccellenza. Campionato tranquillo, idem l'84/85 con la Miranese nell'Interregionale.  
Dall' 85/86 Eraldo Mancin è nel suo Polesine, Interregionale col Rovigo del presidente Antonio Stivanello. Non sono le stagioni delle spese pazze, ma di obiettivi sbiaditi. Ancor più quando nel Rovigo 86/87 in società entrano i ferraresi Cardi e Maritan,spesso assenti. Mancin è bravo a tenere unito il gruppo, che pur senza rimborsi, orgogliosamente si esalta nel ritorno battendo anche la capolista San Marino.
Nell'87/88 la società volta pagina: è l'anno del <Rovigo ai rodigini>, cioè la Fin-Rovigo, di Carlo Brigo e Alberto Zuolo e Enrico Zennaro, di Egidio Donolato ds e A & O Supermercati sponsor. Il Tre Martiri si riempie e il Rovigo di Mancin sarà ottimo terzo posto, miglior attacco del girone. Tra l'altro i biancazzurri del presidente Mantero, nell'ultima di campionato, andranno a vincere 1- 0 a Contarina condannandolo alla retrocessione. 
Di quella stagione parla così Eraldo:"  Con Donolato, Brigo e i dirigenti ottimo rapporto e amicizia"
Un rapporto che però si interrompe a metà campionato 88/89: un esonero che fa piangere Mancin.

Riparte dall'Eccellenza il nostro Eraldo, con l'Abano 89/90 del presidente Rossetto: sarà secondo posto a ridosso del Cavarzere.
Ci prova a vincere poi con l'Union CS Chioggia Sottomarina, ma in Eccellenza per i granata fu solo ...campionato onorevole.
Ormai però Eraldo Mancin non ha più la frenesia di allenare. Lo farà quasi per amicizia, come a Pieve di Soligo, a campionato Interregionale già in corso. Idem nell'ultima stagione 2000-01 quando la pericolante Miranese lo chiamò sul finire, senza salvarsi in Eccellenza. 
Di tutto questo abbiamo parlato con Eraldo, mentre a Campalto gli aerei vanno verso Tessera:<< Ho fatto tanti, ma ho avuto tante soddisfazioni, dalla vittoria a Contarina all'esordio in Serie A. Poi due anni memorabili a Firenze, e lo scudetto che sento mio più di quello col Cagliari".

Vent'anni di storie e aneddoti, come ...la Nazionale Under  21, a metà anni '60. << Giocavo nel Verona e fui convocato per giocare a Modena con l'Under gestita dal tandem Valcareggi-Herrera - spiega Eraldo - Ebbene ebbi due incidenti automobilistici mentre con la fidanzata andavo a Porto Tolle da mio padre. Dopo il primo siamo andati a piedi dai miei amici che erano in <balera> a Donzella. Nel secondo uscii di strada per il ghiaccio sul ponte vecchio a Porto Tolle. Per fortuna senza conseguenze, così andai in taxi a Modena per l'allenamento del martedì. Non dissi niente a nessuno e ...giocai titolare sia contro la Romania che contro l'Austria". 
Lui, Eraldo Mancin da Porto Tolle, quante battaglie contro i grandi campioni. Ammette Mancin:" A partire da Rivera, ma anche Amarildo, Riva e Mazzola. Cercavo di stargli addosso anche psicologicamente. Contro il flipper Oscar Damiani questo serviva a renderlo meno pericoloso".

Grintoso Mancin, ma corretto, accettando tutto anche dagli arbitri. Ma quella volta...
<<Si era a Torino, dove Concetto Lo Bello arbitrò Juve- Cagliari che finì 2-2: quando punì Albertosi concedendo il secondo rigore alla Juve feci un commento che mi costò 3 giornate di squalifica, nell'anno del nostro scudetto>>.
E' rimasto uomo semplice, Eraldo Mancin, sua moglie dice che é un nonno troppo buono.   Gli parlo di suo figlio Antonio che ha giocato nell'Adriese e lui va orgoglioso dell'architetto... Quando scegliamo le foto per la storia di Mancin calciatore polesano,  il saluto a Eraldo diventa un arrivederci.

EXTRATIME by SS/ La cover è per Eraldo Mancin ‘fiorentino’ insieme al suo mister Beppe Chiappella.
Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo dal 1959 e da Polesine Camerini con Eraldo Mancin con tanto di trofeo tra le mani ‘premiato’ dal presidentissimo Gaetano Siviero.
A seguire Mancin ‘cerchiato’ giocatore del Contarina 1961 e poi del Venezia 1962.
Quindi ecco Eraldo Mancin ‘azzurro’ con la Nazionale Under 21 datata 1965 il cui portiere è Dino Zoff, oltre agli altri noti nazionali con tanto di autografo ‘ a ciascuno il suo’. 
Per quanto riguarda Eraldo Mancin ‘Doppio Campione d’Italia’ , prima in team con la Fiorentina di capitan De Sisti e poi in team col Cagliari di Gigi Riva.

Con riferimento poi al Pescara 1976 ecco Eraldo Mancin tra Repetto e Mosti.
Invece per quanto riguarda Mancin allenatore vi proponiamo Eraldo mister del Rovigo 1986 , peraltro con a seguire Mancin in panchina l’anno successivo al fianco del dottor Broglio e del ds Donolato.
E dulcis in fundo , al termine del nostro lungo viaggio intorno all’Eraldo Story, ecco Mancin prima in kit Venezia & Fiorentina, poi in kit Cagliari & Pescara, il poker di squadre dove il ‘Ragazzo di Polesine Camerini’ ha vissuto a lungo la sua vita da calciatore professionista

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it