”Famiglia Polesana di Milano” (Story - Seconda Parte)/ Mitici anni ’70 e prime ‘cooperative edili e agricole”. Come “La Veneta” e la “Polesana Edilizia” e “La Pertica”. Quando presidente Arnaldo Bignardi e il ministro Toni Bisaglia


Lo spirito di coesione tra le “Famiglie Polesane” si cementifica quel tanto che … a Milano, Muggiò, Carate Brianza & Dintorni nascono le prima “Cooperative Edili & Agricole” e si costruiscono edifici e appartamenti per gli ‘emigrati dal Polesine’.
Evidentemente al presidente Arnaldo Bignardi & Company bastava ‘dare un punto di appoggio’ e a Milano hanno cominciato a … sollevare il mondo.

<<Questione di Dna e di ‘cordone ombelicale’ che nessuno potrà mai cancellare, ma che soprattutto darà sempre frutti copiosi>>.
Questo avevo scritto nella “Prima Parte” di questa Trilogy Story, e che avevamo titolato << La “Famiglia Polesana” di Milano (Libretto – Story di Armando Todesco) / L’ORGANIZZAZIONE DEI POLESANI NEL MILANESE ( 1972 – 1987)/ (Pubblicato dalla <<Famiglia Polesana>> di Milano, anche con il contributo della Cariplo di Milano)>>.
Ecco ripartiamo da lì, per proporvi appunto la “Seconda Parte” non prima di avervi ricordato che … “questo nostro lungo viaggio dentro la Storia della “Famiglia Polesana di Milano” trova linfa in tutto quanto è successo sotto la presidenza di BIGNARDI ARNALDO  (dal 1972 al 1982) , ROSESTOLATO MARIO ( dal 1982 al 1996), SPOLADORE LORENZO (dal 1996 al 2005) , TEDESCHI NADIR dal  2005 al 2010) ed infine MATTIOLI ALBERTO ( dal 2010 a tutt’oggi e oltre)”.

E non prima di avervi detto che … “così come avevo avuto la fortuna di conoscere Alberto Mattioli in occasione delle “due visite speciali al calciatore polesano Thiago Motta in Casa Inter ad Appiano Gentile, altrettanto ad ottobre sono stato fortunato pr aver conosciuto Tina De Stefani & altri della “Famiglia Polesana di Milano” premiati a Rovigo dalla CCIAA del capoluogo del Polesine”.

Poi per la conclusiva Terza parte di questa “Famiglia Polesana di Milano Story” , appuntamento a …prossimamente, visto che coi presidente Mario Rosestolato e Alberto Mattioli avremo modo di salutarci e farci gli auguri da ‘Polesani nel Mondo’, quale vuole essere questo sito www.polesinesport.it in forza anche dei prossimi 200/mila contatti avuti e oltre 300/mila pagine viste.

DAL LIBRETTO STORY “LA FAMIGLIA POLESANA DI MILANO” / L’ORGANIZZAZIONE DEI POLESANI NEL MILANESE ( 1972 – 1987)/ (Pubblicato dalla <<Famiglia Polesana>> di Milano, anche con il contributo della Cariplo di Milano)>>.

 


 

SECONDA PARTE  ( 1973 – 1982 ): DALLA COSTITUZIONE DELLA <<FAMEJA POLESANA>> ALLA MORTE DI ARNALDO BIGNARDI

<< La <<Famiglia Polesana>> a Milano si appoggiava per le sue spese di bilancio inizialmente sul tesseramento dei soci. Negli anni successivi, grazie agli appoggi, alle conoscenze e alle richieste del suo Presidente, riceverà contributi da altre fonti.
Scopo dell’organizzazione appena nata è, in particolare <<quello di mantenere ed alimentare l solidarietà fra i polesani residenti in Lombardia, di conservare il legame con la terra d’origine e di promuovere tutte le iniziative che esaltino la cultura, il lavoro, l’economia ed i valori propri della gente del Polesine>>.
A presiedere la <<fameja>> milanese fu chiamato Arnaldo Bignardi, che in realtà si era effettivamente distinto per le sue doti organizzative, per le sue iniziative e per la sua capacità di tessere nuovi rapporti.
Ebbe l’idea, ad esempio, di chiamare <<lettera polesana>> il ciclostilato che informava gli iscritti delle iniziative della <<fameja>>.
Con la << lettera polesana n.1>> oltre a comunicare le attività che vedremo, offriva <<facilitazioni ai soci>> per pratiche burocratiche da sbrigare,

Per carattere Bignardi rifuggiva dalle disquisizioni inutili e dalle chiacchiere, preferendo occupasi di cose concrete.
Ideò un intenso programma di attività.
A giugno invitò a Milano uno storico per una conferenza sulla storia di Adria.
A ottobre si tenne l’appuntamento più importante dell’anno: la <<2^ Giornata del Polesano>> a Milano organizzata da Bignardi, Furini, Ghiotti, Rosestolato e Sicchiero, con la mostra di pittori polesani: Arturo Masiero e Luigi Rossin e la premiazione con medaglia d’oro a: Felisatti Dino, medico; Pavarin Pier Vonforto, poeta; Rasi Angelo, poeta; Premoli Pietro, artista e Migliari Maria Luisa, campionessa di Rischiatutto per la gastronomia.

Il tutto allietata dal pranzo sociale ed esibizione di cori di complessi polesani.
Nello stesso mese si tenne la conversazione con Piergiorgio Bassan sul tema <<Il Polesine, ieri e oggi>>.
Alcune settimane dopo ci fu un incontro, dal programma:<<Un polesano: Bruno Munari:una vita per l’arte e il disegno>> e la conferenza <<Il Polesine:una nuova opera per il futuro; la Centrale termoelettrica di Porto Tolle>> con la proiezione del documentario <<Obiettivo H2O>> dell’Enel.

Bignardi teneva moltissimo ai contatti con la sede centrale di Rovigo.
Partecipò a Milano a maggio del 1973 al Convegno organizzativo e di studio dei Presidenti e dirigenti della Associazione Polesani nel Mondo di tutta Italia.
Nello stesso anno la Presidenza Centrale indisse per settembre il 1° Congresso ordinario dell’Associazione Polesani nel Mondo, con la partecipazione delle fameje di Cinisello Balsamo, Milano, Rho, Mathi Canavese, Nichelino, Orbassano, Torino, Roma, Bellinzona, Zurigo.
In totale 50 delegati. Ogni famiglia inviò una propria delegazione.
Milano mandò Bignardi e i soci Mario Rosestolato, Antonio Sicchiero, Nadir Tedeschi.
Il Congresso prese le seguenti decisioni:
revisionò lo Statuto dell’Associazione per adeguarlo alla nuova realtà migratoria;
chiese nuovi rapporti tra l’Associazione e la Regione Veneto, in particolar modo con l’Ufficio per l’emigrazione da poco costituito.

I risultati per gli incarichi sociali furono:
Presidente centrale: Galeazzo Pizzo;
Vicepresidenti: Renato Ferlini e Valentino Tonin;
Segretario: De Stefani;
Consiglieri: insieme ad altri, Bignardi per Milano.

Oltre al rapporto molto stretto con il mondo economico e politico polesano, Bignardi e il Comitato Direttivo di Milano, puntavano anche a consolidare la nuova realtà organizzativa nel milanese. Per questo si fece conoscere la <<Famiglia Polesana>> e si ebbe la richiesta di partecipare come realtà regionale alle Celebrazioni per l’omaggio a S. Ambrogio, con la presentazione di alcuni prodotti  e pubblicazioni polesane.

Finiva con questa manifestazione il primo anno di attività della >>Famiglia Polesana>>; un anno di iniziative in crescita e dove è stato possibile verificare la solidità di rapporti con il Polesine e l’inizio di un rapporto sempre più stretto con le istituzioni lombarde.
Il secondo anno di vita dell’associazione milanese vede alcuni grossi impegni organizzativi:
1)    la sede di via S. Antonio 5/A, che finora era stata concessa come <<prestito serale>> diventa, con l’inaugurazione fatta a luglio, il recapito ufficiale;
2)    a maggio si tiene il Congresso straordinario dell’Associazione Polesani nel Mondo a Milano.

 


 

I delegati di Milano sono:
Bignardi, carraro, Ghiotti, Ruggiero e Sicchiero.

Il Congresso decise:
di promuovere i Comitati Regionali di Coordinamento (C.R.C.) in quelle regioni dove funzionano famiglie o gruppi di base;
la stesura definitiva degli aggiornamenti statutari;
la costituzione delle commissioni di lavoro sui temi: servizi sociali, assistenza sociale; assistenza cooperativistica; istituti professionali e circoli culturali e ricreativi.
3)    A novembre si volge la 3^ giornata polesana con il seguente programma: S. Messa in suffragio del polesano Giovanni Prandin, guardia giurata, ucciso l’1/4/1974 nel compimento del proprio dovere;

apertura Galleria dei <<Comuni polesani>>;
inaugurazione mostra di pittori polesani;
Inaugurazione mostra <<Polesine:realtà e problemi>> allestita dal Consorzio per lo Sviluppo del Polesine (presente il Presidente della Provincia di Rovigo , Armando Giolo).
Dopo il pranzo sociale e il concerto tenuto dai solisti del Teatro alla Scala Gli Scaligeri avviene la premiazione di:
Altedo Guizzaro, pittore;
Primo Guarnieri, poeta;
Rina Malatrasi, soprano.

Nell’occasione si chiede al fine di far terminare il flusso migratorio, la costituzione dell’area attrezzata Adria – Romea; il completamento dell’idrovia Tartaro – Canalbianco – Po di Levante; la superstrada Verona – Rovigo – Adria –mare.

Nel corso dell’anno il Comitato Direttivo milanese promosse in date diverse, oltre al <<Convegno dei dirigenti e soci delle Famiglie elle provincie lombarde>>,
l’incontro con il Vescovo di Adria-Rovigo,
incontri con i parlamentari polesani (<<incontro on il deputato polesano>>),
proiezione di documentari e cortometraggi;
serate culturali con poeti e scrittori in vernacolo,
gita di 2 giorni sul Delta e visita alle Ville Venete,
la partecipazione alla Festa di S. Ambrogio con un folto gruppo di polesani che vestono i costumi locali.

Il 1975 inizia con una <<lettera polesana>> che Bignardi puntualmente invia, con la quale si comunica l’avvio del servizio di consulenza assicurativa per i soci, oltre al calendario delle attività annuali.
Tra le principali attività ricordiamo:
il Convegno su <<Leggi sui movimenti migratori>> emanata dalle Regioni Veneto e Lombardia;
a ottobre la 4^ giornata polesana in Verano Brianza per lanciare la <<Famiglia Briantea>>, che raccoglie iscritti di Besana, Briosco, Cadorago, Cantù, Carate, Giussano, Renate, Veduggio, Verano;
costituzione di un Centro studi polesani e della Cooperativa polesana;
attività culturali e ricreative quali: Carnevale 1975;
mostra del pittore Ferlin di Castelguglielmo;
proiezione di documentari <<Conoscere il Polesine>> ;
la strada del mare: la via d’acqua Milano – Venezia;
<<la forza motrice: la centrale di Porto Tolle>>;
a dicembre il rituale Omaggio a S. Ambrogio.

 


 

Si comunica inoltre che in sede c’è la biblioteca con libri e riviste sul Polesine, ci sarà sempre a disposizione il Gazzettino di Rovigo e si faranno gare a briscola e scopone.

Nel 1976 l’organizzazione Polesani nel Mondo in Lombardia comprendeva le famiglie di Milano, Rho, Ceriano Laghetto e <<briantea>> con sede in Verano Brianza.

Sempre nel 1976 la sede di Milano rimane aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 21 in poi.
L’iscrizione dà il diritto alla tessera, alla consultazione del Gazzettino oltre all’eventuale assistenza.

 

Si inizia l’anno 1976 con la <<Befana del polesano>> a Rho.
Il 1° febbraio c’è il Convegno dei Presidenti delle famiglie costituite nella Provincia di Milano>>, per la costituzione el <Comitato Regionale di Coordinamento (C.R.C.) delle fameje>> di polesani lombardi.
Il Coordinamento, dichiara Bignardi è <<elemento importante per lo sviluppo della nostra Associazione e valido mezzo per inserirci negli organismi decisionali della vita pubblica>>.
Lo statuto del C.R.C. recepisce le proposte della <<Fameja Polesana>> di Milano:
1)    coordinare l attività delle famiglie polesane e di rappresentarle nei confronti della Regione Lombardia;
2)    favorire ogni attività ed iniziativa nell’ambito della Regione che approfondisca la conoscenza e lo studio dei problemi dell’immigrazione;
3)    esprimere precise proposte presso gli organismi competenti in relazione a studi, leggi e regolamenti.

Il Comitato è composto da :
presidenti e vicepresidenti delle <<famiglie lombarde>>.

La prima riunione è del 22.2.1976, con la presenza dei delegati di Milano, Ceriano laghetto, <<briantea>>, Rho.
Il Presidente del C.R.C. diventa Arnaldo Bignardi, il vicepresidente Rener Ravagnani, segretario Alfredo Furini.
Esso si struttura nelle seguenti Commissioni di lavoro: amministrazione, attività ricreative, attività culturali, assistenza sociale, relazioni pubbliche, statistica.
Il 28 febbraio si apre, poi, il cantiere della <<Cooperativa Polesana Edilizia srl>> con primo presidente Nino Manzalini (segretario Arnaldo Bignardi), che ha in progetto di costruire, a Muggiò, un edificio di 28 appartamenti per originari del Polesine.

Oltre alla Cooperativa suddetta, il C.R.C. ha in corso un’altra Cooperativa edilizia <<La Veneta>>che, a Carate Brianza, ha in progetto di edificare 15 abitazioni, nonché la Cooperativa agricola <<La Pertica>> che amministra un’azienda sui terreni di Albiate.
Sempre a febbraio c’è la mostra di disegni eseguiti da studenti delle scuole medie inferiori del Polesine, dal titolo <<La tua città… il tuo paese>>.
Il 23/3/1976 si tiene l’Assemblea ordinaria dei soci della Famiglia Polesana a Milano; a marzo , l mostra di alcuni momenti storici del Polesine, in particolare sulla carboneria (ricorre infatti quest’anno il 150° anniversario della morte del patriota Antonio Oroboni di Fratta); poi, incontro delle famiglie polesane della Lombardia con gli amministratori della Provincia di Rovigo.
Dopo questo incontro la Provincia di Rovigo istituirà un ufficio al quale spetterà l’incarico di mantenere continui contatti con il Presidente delle famiglie lombarde.

Si chiede alla Provincia di Rovigo e a banche del Polesine, pubblicazioni, calendari ed altro materiale pubblicitario sulla terra polesana e a Consorzi e cooperative polesane ceste di prodotti per la cerimonia di S. Ambrogio.

Anche nel Piemonte l’Associazione Polesana nel Mondo aveva le sue <<fameje>>.

 

Le iniziative erano di tipo ricreativo e folkloristico. C’era il progetto del <<Centro studi polesano>> e il proposito di studiare l’aspirazione al ritorno degli immigrati polesani di Nichelino.
La situazione tra i Polesani  in Piemonte, riuniti nelle <<fameje>>, si muove dopo che il loro rappresentante apre un dibattito sul bollettino dell’Associazione sulla identità dell’Associazione stessa.
Il dibattito si sviluppa attorno alle domande : chi siamo? Cosa vogliamo? Perché?

La proposta pratica che da Torino venne fatta era di creare nell’Associazione delle <<strutture aperte>> nel senso di permettere l’inserimento nell’Associazione di tutte quelle forze che vorranno e che saranno chiamate a farne parte.
In questo spirito dovranno far parte dell’Associazione <<soci simpatizzanti>> che dovranno essere considerati <<associati>> a tutti gli effetti.
Si propose di sottoporre il tutto al prossimo 2° congresso dei polesani a Rovigo con delegazioni, clubs, Comitati promotori, dal Piemonte, Lombardia e Bolzano.
Il 25-26 settembre 1976 si apre dunque il Congresso ordinario che riceve l’adesione degli on. Bisaglia e Brusasca e che accetta le seguenti proposte e conclusioni:
1)    approvazione di un documento sociopolitico che auspica lo sviluppo del Polesine;
2)    allargamento del Consiglio di Presidenza a tutte le famiglie;
3)    aggiornamenti statutari con particolare riguardo al C.R.C..

 

 

Si auspica , inoltre, che i prossimi cinque anni l’Associazione <<compia il suo maggior sforzo atto a delimitare un suo ruolo specifico che prevede interventi fortemente partecipati nell’ambito delle comunità ospitanti sia per quanto riguarda l’impegno nelle Pubbliche Amministrazioni che negli organismi collaterali>>.

In sostanza si voleva dal Congresso dare maggior vitalità e forza all’Associazione inserendola nel contesto della vita pubblica polesana ed extrapolesana.
A presidente generale viene rieletto GaleazzoPizzo; vicepresidenti : Renzo Forlani e Valentino Tonin; segretario generale :Zanforlin.
A contorno del Congresso viene inaugurata a Boara Polesine la piazza dei <<Polesani nel Mondo>> .
Al ritorno a Milano l’attività di Bignardi e del Comitato Direttivo riprende.
Si organizza la mostra <<Polesine che produce>>: opere imprenditoriali in atto o in progetto e opere ed imprese attuate nell’Alto Polesine;
si svolge il concorso >>Il Polesine dei miei genitori>> e la 5^ giornata polesana che si tiene il 10 ottobre a Cambiago con l’Assemblea regionale dei Polesani nel Mondo sul tema <<Problemi antichi e nuovi>>.
In vista della fine dell’anno Bignardi organizza l’Assemblea annuale ordinaria delle fameje di Milano  per fare il bilancio dell’attività svolta nel 1976:
Costituzione del C.R.C;
Le feste di Primavera e di Autunno; 
Incontro autorità della Provincia di Rovigo con i rappresentanti elle famiglie delle provincie milanesi.
Cooperativa di Muggiò;
Gite sociali.

Le cariche sociali sono le seguenti:
Presidente Bignardi
Vicepresidente Rosestolato;
Consiglieri: Bonaguro, Carraro, Ferlini, Manzalini (successivamente deceduto) e Ravagnani;
Segretario: Furini;
Economo . Ghiotti.

Nell’ultimo scorcio dell’anno la <<Famiglia Polesana>> riceve l’invito del Comitato Celebrazioni Ambrosiane a partecipare alla Festa di S. Ambrogio  insieme alle altre famiglie regionali a Milano nei tradizionali costumi; iniziano i rapporti con la Famiglia Bellunese di Milano (presidente Eldo Candeago); riceve l’invito per la costruzione dell’<<Associazione Nazionale delle famiglie>>.

 

Si costituisce infatti l’Unione delle famiglie e dei circoli regionali fra l’Associazione marchigiana – umbra, Famiglia polesana e Circolo dei sardi a Milano. La sede è in corso XXII marzo al numero 5.

Gli scopi : favorire occasioni di incontri ed i scambi culturali, folckloristici, ricreativi, sportivi, gastronomici e di informazione tra i diversi gruppi regionali; promuovere manifestazioni congiunte e sviluppare iniziative di tempo libero, favorire la conoscenza e l’interscambio dei prodotti delle diverse regioni, nonché promuovere collaborazioni tra i sodalizi.

L’ultima <<lettera polesana>> dell’anno anticipa che il tesseramento è aperto dal 1/1 al 31/12/1977.

Dopo l’intensa serie di iniziative che hanno caratterizzato il 1976, l’anno successivo si apre con la consueta <<Befana del Polesano>> a Rho.

Il C.R.C. della Lombardia propone di ricordare il 25° anniversario dell’alluvione : nei locali <<Nova radio>> (canale 95) si registrerà un servizio con chi visse questi giorni; indice il concorso <<Il paese dei miei genitori>> : disegni, scritti, illustrazioni, raccolte di cartoline e foto.

Si redige l’atto costitutivo della Cooperativa Edilizia srl <<La Veneta>> per gli amici della zona briantea, con presidente Giovanni Stella da Trecenta.
Si premiano i vincitori del concorso <<Il paese dei miei genitori>> in via Livorno a Milano.

L’on. Bisaglia inaugura a Muggiò in via Ciro Menotti il condominio <<Polesana>>, primo complesso in Lombardia costruito in Italia in base alle provvidenze in materia edilizia previste dalla legge 27/5/1975 n.166.
La <<Giornata del Polesano>> (la 6?) si tiene a Ceriano Laghetto con: estemporanea di pittura, concerto, giochi, canti, lotteria e premiazione mostra.
Contemporaneamente avviene l’inaugurazione della sede della <<Fameja di Rho>> con la presenza del <<bambino più buono d’Italia>> residente a Limbiate ma nato a Bosaro. 

 

 

La festa di ottobre si tiene a Cambiago. L’Assemblea ordinaria dei soci di Milano chiude l’anno con la relazione attività 1977, bilancio sociale e prospettive future.

Il 1978 presenta due novità importanti:
la 7^ giornata del polesano in Lombardia che si tiene a Milano in giugno con la presenza del Vescovo polesano in Basilica Ambrosiana e la nascita dell’idea di costituire una cooperativa per giovani desiderosi da inserirsi in agricoltura ed attività connesse.

Da segnalare che la Presidenza Centrale invia alle <<famiglie>> una bozza di statuto per la costituzione di una Cooperativa <<Polesani nel Mondo>> , che gestisca iniziative turistiche e sociali nell’ambito dell’Associazione.

L’8^ giornata polesana con mostra fotografica <<Il Polesine, la natura, il suo ambiente>> e il concorso <<I lavori artigianali>> si tengono a marzo del 1979.

La sede di via S. Antonio è diventata <<recapito  e luogo di incontri dei dirigenti e dei più fedeli collaboratori, piuttosto che sede sociale>>. Bignardi e il C.D. notano la necessità di locali più vasti per consentire la partecipazione delle famiglie dei polesani alle diverse attività (<<di tutto il nucleo familiare per stabilire una vita associativa, fare proposte e programmi di sviluppo, dove si possa trovare il tempo e modo di ritemprarsi, sia pure nelle serate e nei fine settimana e a giocare a bocce>>) .
In pratica l’idea è di costituire una cooperativa ad indirizzo agroforestale da gestire <<aderendo al desiderio di giovani oriundi, figli ed amici di trasferirsi fuori della città>>.

Essa è costituita il 9.8.1979.
Nello stesso anno  ad ottobre si apre l’attività della cooperativa <<La Pertica>>  con programma il reinserimento in agricoltura delle nuove generazioni di polesani.
La Cooperativa La Pertica è la terza organizzazione del genere della Famiglia di Milano. Il proposito di Arnaldo Bignardi è di farne la <<nostra opera maggiore>> : la presiede il figlio di Arnaldo Bignardi, Paolo.

Accanto alla citata cooperativa nasce l’8 luglio 1979 il <<Centro polesano Attività sociali>> con l’intento di favorire lo sviluppo di rapporti sociali ed una più intensa partecipazione dei polesani emigrati.

Dopo un mese ( 9 agosto) , la cooperativa La Pertica acquista per la gestione e la conduzione diretta un appezzamento di terreno in Albiate, con l’obiettivo: <<attività sperimentale in particolare con piante e fiori più diffusi nella nostra terra d’origine, anche per far vedere dal vero piante conosciute nella loro infanzia dagli anziani e per sentito dire dai figli degli immigrati>>.

 

 

Dopo queste iniziative la famiglia di Albiate si chiama <<Centro padano attività sociali>> (presidente Giovanni Stella) che oltre agli scopi sopra accennati, dà assistenza ai soci ed amici per equo canone, compravendita immobili, pratiche notarili e di successione e sconti presso ditte e imprese.

Dopo una gita in Polesine con visita nel Delta del Po, in sintonia con il tema <proposte per attività economiche e turistiche (cooperativa)>> che, in questo periodo, la Presidenza Centrale discute, si termina l’anno con il gemellaggio con la <<Dante Alighieri>> di Rovigo. Entrambe le Associazioni gemellate hanno lo scopo <<la difesa e l’assistenza dei lavoratori che vivono fuori dalla loro sede naturale in Italia e all’estero>>.
Contemporaneamente si inaugura una mostra di libri di scrittori polesani e una documentazione sulla civiltà <<Contadina veneto –polesana>>.

Nel 1980 gli interessi della Famiglia Polesana si estendono. Essa infatti cura anche una squadra di calcio di 16 giocatori che partecipa a tornei interaziendali.
Ma il dato nuovo è che, dopo lunga attesa, si esaudisce il desiderio della Famiglia: la consegna da parte dell’Ufficio elettorale del Comune di Milano degli indirizzi di tutti i <<milanesi>> nati in Polesine: 6.000 indirizzi.
Bignardi vede la possibilità di avere un’<<organizzazione più razionale e non artigianale come fatto finora>>.
Scrive ai suoi amici lombrdi e no, politici a Roma (on.li Bisaglia, Carenini e Tedeschi) e formula richieste di sostegno e di libri, proponendo l’obiettivo di una manifestazione al mese.

Ma vediamo le realizzazioni.
In collaborazione con <<Piazzetta culturale artigiana rodigina>> e il Comune di Rovigo si indicono due concorsi per i figli degli emigrati polesani in Italia e nel mondo su Pittura e bambini;
mostra di riproduzioni fotografiche di Xante Francesco Avelli: pittore polesano del Cinquecento riscoperto a Rovigo;
parte per Milano la mostra itinerante del Comune di Rovigo sul 2° concorso fotografico <<Il Polesine: la natura, il suo ambiente>> con una selezione di foto; prima tappa ad Albiate presso il Centro sperimentale della Cooperativa e messa a dimora di piante da frutta, fiore ed ornamenti donate dal Comune di Rovigo; alberi da frutto tipici del Polesine e non sempre noti nel milanese (nespoli, ciliegio);
ad Albiate, cascina Manzoli, <<festa delle rose>> presso il Centro Padano Attività sociali;
illustrazione del volume :<<Poleine terra di risorse e prospettive>>;
si chiede che l’Autolinea Polesine – Piemonte e viceversa fermi a Cormano e Sesto S.G., ma la proposta non passerà;
gita sociale  <<Attraverso il POlesine con visita al Delta del Po>> da Mantova, Bergantino, Salara, Villa Badoera a Fratta, Santuario della Madonna del Pilastrello a Lendinara ed escursione nel Delta del Po e Abbazia di Pomposa.

A Rovigo la Presidenza Centrale organizza una serie di manifestazioni in tutta la provincia per il 10° anniversario di fondazione e per il 3° Congresso.
A luglio ad Adria mostra fotografica sui 10 anni di attività sociale e sul tema <<l’emigrazione e l’alluvione>> e tavola rotonda sui problemi dell’emigrazione: sue realtà e prospettive.

A Rosolina giornata dell’emigrazione e tavola rotonda su <<Turismo sociale nel Delta>>.
A Badia Polesine mostra fotografica e convegno su <<Giornalismo ed emigrazione>>,
A Rovigo tavola rotonda <<L’economia polesana>> e le mostre sul concorso scolastico sull’emigrazione e presentazione del libro <<Tendenze dell’emigrazione>>.

 

 

Nel decimo anniversario della Fondazione della Famiglia di Milano , c’è l’incontro, con il patrocinio della Fondazione Francesco Verga, per illustrare con conferenza <<Il Delta del Po, paradiso da scoprire e patrimonio da sfruttare>> e attività sociale per il 1981:
Convegno sullo stato dei lavori della idrovia Milano – Rovigo; Mostra sul 30° dell’alluvione e Celebrazioni polesani illustri: F. Xante Avelli, Nicola Badaloni, Alberto Mario, Bernini, Melini.

Intanto si organizza il 4° Congresso per novembre con il seguente programma:
aggregazione delle famiglie; inserimento dei polesani emigrati nelle realtà dove vivono; realizzazione di servizi, circoli ricreativi, centri di assistenza sociale, esperienze cooperative.

Emerge l’importanza di ricerche costanti per catalogare i residenti polesani; la realizzazione di manifestazioni sempre più vaste anche di natura formativa; gli incontri ricreativi e sportivi da rivolgere in particolare ai giovani.
Si riconferma che lo scopo dell’Associazione è di <<mantenere e alimentare la solidarietà tra i polesani residenti al di fuori della Provincia e di conservare il legame con la terra d’origine e di promuovere tutte le iniziative che esaltino la cultura, il lavoro, l’economia e i valori propri della gente del Polesine>>.
Per Milano si pensa di avviare il colloquio con le Autorità regionali per contributi alla Famiglia; inserire la Famiglia polesana nella Consulta Regionale per l’Emigrazione; trovare la nova sede sociale.

Per il 30° dell’Alluvione dal 28/11 al 21/12 del 1981 a Milano si inaugura la mostra fotografica del Polesine, con le  autorità della Provincia di Rovigo e il Convegno <<Realtà e prospettive di sviluppo del Polesine>>.

Per  finire, la Famiglia di Milano aderisce alla Unione delle famiglie e dei Circoli culturali di Milano, allo scopo di meglio coordinare le varie attività ed usufruire di vari benefici previsti dagli ordinamenti regionali, provinciali e comunali.

Nel marzo 1982 in un incidente stradale, muore Arnaldo Bignardi, il Presidente di 10 anni di vita della fameja, che ha dato un contributo determinante alla crescita dell’organizzazione in Lombardia.
Con la sua morte termina un periodo di intenso sviluppo della vita dell’Associazione dei polesani nel milanese.

 

 

                             A RICORDO DI ARNALDO BIGNARDI ”maestoso”.


Dire fiume Po è come dire Polesine,
e lì ch’esso assume l’aspetto più
Dire ARNALDO BIGNARDI,
vuol dir “POLESINE A MILANO”!

Un uomo, una piccola storia da narrare…..
….l’asfalto s’è “tinto de rosso” …
Così come un ceppo di legno arde nel “càmin”

In quella “luce” e al calòr,
d’una fiamma accesa,
v’è il risultato,
d’una VITA ben “spesa” !!!

(Anno 1983 – Il sonetto del poeta polesano Benito Mosca composto per la morte di Bignardi )>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è emblematica delle prime cooperative edilizie “Polesane a Milano” : ecco quindi il presidente Arnaldo Bignardi con l’ingegner Manzolini.

Poi in apertura di fotogallery ecco il poker photo by Libro Story della “Famiglia Polesana di Milano”.
A seguire e complementari le foto che ho scattato personalmente ai “Signori di Milano”.
Vale a dire ad Andrea Rosestolato (cuore Scardovari come il padre Mario, peraltro protagonista nelle foto d’apertura fotogallery) insieme a Kristian De Bei figlio dell’indimenticato ‘golden boy’ Moreno onorato nel poster alle loro spalle.
Era d’estate, tanto tempo fa ( 2007), ma il Ciao Moreno resterà “per sempre” nel cuore di tanti sportivi “Polesani nel Mondo”.


Quindi la foto di Alberto Mattioli ( attuale presidente della “Famiglia di Milano” sorridente mentre osserva il polesano/brasiliano Thiago Motta autografare ad Appiano Gentile, in casa Inter, uno dei libri della mia trilogia Polesine Gol.
Poi ecco la foto della recente premiazione in CCIAA di Rovigo  di tutti i “Signori” che hanno onorato il Polesine nel Mondo, Tra gli altri , col berrettino rosso,  Rimes Ferracini emigrato da Canaro in Lombardia (dove ha portato la ‘cultura’ dei burattini e delle loro mitiche) e che poi ho fotografato in ‘trio family’ assieme al figlio che ha ‘seguito e ampliato’ le sue orme ( ne faremo una Story a parte).
Una sabato speciale , quello datato ottobre 2012 in CCIAA di Rovigo, dove ho fotografato anche Rina De Stefani ( miss from Scardovari to Legnano) assieme al un altro friend from Polesine to Lombardia.
Là dove la nostra Story ha incontrato l’ultimo poker che vi proponiamo:da sx Furini, Tina De Stefani, Mattioli, Scarpante ‘violetta’.

 


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it