Fausto Coppi il “Campionissimo” amico di Bordin e Mantovani, ha corso da gran “Signore” anche in Polesine/ Con Girardengo e Zampieri a Rovigo , con Bevilacqua, Magni e Padovan ad Adria: ecco le foto e frame-video…


20/05/2022

Le gentili concessioni che arrivano dall’amico Guido Fraccon , aprono il vaso dei ricordi ed è un ‘dovere e un piacere’ allargare il campo visivo per passare dal particolare al generale.
Così è stato anche questa settimana , quando ho visto un suo articolo pubblicato su IL Gazzettino , la storica testata giornalistica del Veneto, di cui Guido è corrispondente e cronista da una vita  tra Adria & delta Po.

 

 

 

E allora gli ho telefonato perché …è partito da un ‘frame-video’ ritrovato dal professor Enzo Salmaso ( sì, quello del Libro story sul Centenario del Calcio Cavarzere, già raccontato qui su www.polesineport.it…) per ricordare che Fausto Coppi il ‘Campionissimo’ era stato protagonista allo stadio Bettinazzi di Adria insieme ad altri quotati corridori.

 

 

 

Insomma, con Guido Fraccon è facile fare ‘squadra’, così mi sono ricordato che era giusto regalare al mondo internet altri ‘momenti certificati’ con Fausto Coppi ( ma anche suo figlio Faustino) protagonista in Polesine, anche se diverse certificazioni non le ho più agli atti.
Prima fra tutti una vecchia video cassetta edita dalla De Agostini su “Bartali & Coppi” e tutte le loro imprese , ma che ho regalato a Faustino , il figlio di Coppi, quando assieme ad Andrea Bartali, figlio di Gino , erano venuto a Rovigo per il 50° del Panathlon Rovigo e relativa presentazione del Libro Story scritto dal sottoscritto.

 

 

 

Certo qualcosa ho già raccontato nelle storie di Personaggi del ciclismo polesano già pubblicate qui su www.polesinsport.it ( basta chiedere di Lauro Boldrin, di Pietro Boldrin, di Ugo Manfrin, dello stesso Arrigo Padovan etc) e lì troverete alcuni ‘incroci’ con Fausto Coppi.
Certo potrei aggiungere anche il reportage storico scritto su un ‘librettino’ pubblicato all’epoca in occasione di una riunione ‘corsa’ da Fausto Coppi e altri campioni del ciclismo nazionale post bellico ( c’era anche il rodigino Zampieri) allo stadio Tre Martiri di Rovigo, ma… l’ho cercato e spero di ritrovarlo perché, per non perderlo l’ho messo ‘sotto chiave’ chissà dove.

 

 

 

Detto questo, rimandandovi in calce per ulteriori considerazione al nostro tradizionale Extratime, restiamo in tema “Fausto Coppi in Polesine”, perché in sinergia con l’amico Fraccon onoriamo così in modo speciale il “Campionissimo” da Adria a Rovigo , da Badia tra corse in pista e Giri d’Italia, festeggiato anche da alcuni amici sportivi polesani , alcuni dei quali in foto con l’indimenticabile Grande Fausto, peraltro sensibile pro Polesine post  Alluvione del Po.

 

 

 

Unica nostra ‘aggiunta’ come prologo alla successiva Main News su Fausto Coppi allo stadio Bettinazzi di Adria, è un ‘ritratto’ su Fausto Coppi a firma di Candido Cannavò, prestigioso direttore de La Gazzetta dello Sport  per la quale ha ‘lavorato’ come gran firma calcistica anche il polesano Germano Bovolenta , che peraltro proprio in questo giorni è stato ‘richiamato’ per collaborazioni e incarichi specifici ( anche un prossimo libro sul Milan, ma…questa è un’altra storia).

 

 

 

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ANTEPRIMA NEWS ( di Candido Cannavò, by Supplemento a “La Gazzetta dello Sport” , martedì 19.12.1989)/ FAUSTO COPPI… “SE IL BUON DIO CI REGALASSE UNO COME LUI…”
Nello sfogliare le prime bozze di questa grande ed umanissima storia italiana che vi andiamo a raccontare, ho pensato a Fausto attraverso un desiderio che sui potrebbe tradurre in una sorta di preghiera: << Buon Dio, perché non ci regali un altro come lui?>>.

 

 

 

Il 2 gennaio è vicino. E saranno trent’anni che Coppi ci ha lasciato. Noi della generazione di mezzo pensiamo di saper tutto di lui e. se qualcosa sfuggisse, lo ritroveremmo memorizzato nei misteriosi archivi che raccolgono le stagioni della nostra esistenza. E tuttavia nel ripercorrere, attraverso le immagini, le cronache, le testimonianze, la sua epoca e la sua vicenda, ci sembra che il tempo si annulli e che Coppi non appartenga a nessun oggi, ieri o domani, ma sia ormai consacrato a restare un’emozione eternamente viva.
I imiti, si sa, non hanno paura del tempo. Anzi il tempo li coltiva , li arricchisce, sollevandoli molto spesso da quella che fu la loro realtà. Ma io penso che per Coppi sia diverso.

 

 

 

Nella sua epopea sportiva non c’è nulla da aggiungere e tanto meno da inventare: è tutta là scolpita, catalogata, consacrata nei ricordi e nelle cifre e, magari nei primi approcci scientifici che accompagnarono il mestiere di campione.
L’enfasi con la quale vennero salutate in tutte il mondo le imprese di fausto stuzzica, semmai , nelle generazioni più giovani la tentazione di approfondire, di verificare, di stabilire il confine tra la grande favola e la nuda realtà. Quante volte ci siamo sentiti dire: ma tutto vero questo campionissimo?.

 

 

 

Sì, il mito sportivo sopravvive a ogni controllo. Ma io penso che quel lungo e immutato amore che accompagni il nostro indimenticabile compagno di vita non si leghi tanto al Coppi campione, quanto alla contrastata, struggente, gloriosa e tristissima vicenda umana che Fausto impersonò.
C’era un non so che di terribile, di vendicativo nel suo carisma di <<capo>>, ma c’era una infinita dolcezza nella sua anima; in lui si mescolavano la potenza divina del superatleta e la vulnerabilità dell’uomo qualunque.

 

 

Talvolta smarrito, spesso fatalista; e poi quel senso epico che si portava addosso come un fardello anche nei giorni delle crisi spaventose, spesso irrimediabili; e ancora la ricchezza, la scalata sociale, ma anche la sfortuna malignamente attaccata alle ruote della sua vita, sino a segnarne la fine prematura. E’ tutto questo che di Coppi commuove , al di là di quel tanto di romanzesco che di lui resterà sempre scritto nei libri di sport.

 

 

 

Il 2 gennaio è vicino. E noi ricordiamo il momento in cui, trent’anni fa, ci mettemmo in treno verso le sue terre piene di fango e di dolore.
Perché riparliamo di Coppi? Per la gioia di ritrovarcelo accanto, ma soprattutto perché i giovani sappiano chi fu questo straordinario messaggero della Natura. E io penso a che cosa sarebbe il ciclismo se il buon Dio si decidesse davvero a regalarci uno  come lui.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Guido Fraccon, mail 17.05.2022)/ FAUSTO COPPI AL BETTINAZZI DI ADRIA CON ALTRI CAMPIONI, DA GIRARDENGO AD ARRIGO PADOVAN
( LA ‘ STORIA’ IN UN FRAME VIDEO RITROVATO DA ENZO SALMASO…)  
ADRIA -  Ci sono storie che meritano di essere narrate. Ci sono immagini…
ADRIA -   Ci sono storie che meritano di essere narrate. Ci sono immagini e racconti finiti nell’immaginario collettivo, ma di cui poi si è persa traccia e testimonianza, vicende che rischiano di non essere tramandate alle nuove generazioni. Una di queste risale al 29 settembre 1953, quando il prato erboso del Bettinazzi, simbolo calcistico di una comunità che allora si stava risollevando dalla tragedia dell’alluvione del ‘51, ed oggi dalla pandemia, accolse quasi come un alieno, un eroe, il campionissimo del ciclismo, Fausto Coppi.

 

 

 

Con il numero uno del ciclismo mondiale, uno dei più forti atleti di tutti i tempi, anche altri grandi protagonisti del mondo delle due ruote: Fiorenzo Magni, Toni Bevilacqua, l’australiano Sydney Philip Patterson, Arrigo Padovan ed altri. Il gruppo fu accolto al Bettinazzi dal sindaco Sante Tugnolo. Coppi in quell’anno aveva vinto a maggio il Giro d’Italia e ad agosto i Mondiali su strada a Lugano. Questo episodio, di cui si trova una piccola traccia, ma senza idoneo supporto fotografico, nel libro dello storico locale Aldo Rondina, “Adria.

 

 

 

La città, le sue vie, la sua storia”, è stato riscoperto grazie al Cada ed al professor Enzo Salmaso. Salmaso, ospite e relatore culturale ormai abituale al sodalizio di piazzetta Casellati, ha dimostrato ancora una volta un modo nuovo, appagante, di leggere la storia. Una linea “alternativa” a quella dei libri, che si rivolge ai documentari d’epoca e a spezzoni di film di attori e registi famosi, a partire dai primi del ‘900 con l’inizio della cinematografia vera e propria. «Una cineteca, la sua, impreziosita di vere “chicche”, che hanno meritato l’attenzione e l’apprezzamento degli alunni che hanno avuto la fortuna di averlo come insegnante - lo ha salutato Cesare Lorefice, referente culturale del Cada - È come se la storia si svolgesse sotto i nostri occhi».

 

 

 

FOTO-frame di Enzo Salmaso by video, con Fausto Coppi, Bevilacqua, Patterson, Padovan... al 'Bettinazzi' di Adria

 

Al centro dell’intervento di Salmaso gli anni Cinquanta con proiezioni riguardanti in primis la riforma agraria di Porto Tolle, uno primi Comuni ad essere interessato dalla riforma del 1951, che divise i latifondi tra i coltivatori diretti ed assegnatari e diede nuova linfa al Paese grazie al piano dell’allora ministro dell’agricoltura Emilio Colombo che aveva lo scopo di attivare la cassa degli Enti di riforma per altri 10 anni assegnando 20 miliardi e mezzo per la bonifica del Delta Padano.

 

 

 

È seguita la proiezione di uno spezzone filmico con gli imponenti funerali di Stalin, la destalinizzazione di Krusciov, la riforma liturgica di papa Giovanni XXIII e l’omicidio di John Fitzgerald Kennedy, il più giovane presidente Usa e il primo di religione cattolica. A seguire le imprese di Coppi e Gino Bartali, rivali nella bici, ma amicissimi nella vita. A questo punto Salmaso ha fatto circolare tra i presenti la foto del 1953, un’immagine sbiadita dalla patina del tempo, un raro cimelio che dovrebbe trovare posto tra i ricordi di una comunità che spesso ha perso il contatto con le sue radici.

 

 

 

Anni fa per raccontare la storia e l’evolversi della città attraverso le foto e le immagini d’epoca era stato presentato da Alessandro Ceccotto un progetto di digitalizzazione appunto di fotografie immagini e vecchi documenti per creare una sorta museo dei ricordi. Quell’operazione, però, è rimasta ferma al palo.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ APPENDICE FLASH STORY ( by La Gazzetta dello Sport, 19.12.1989) / FAUSTO COPPI : LE SUE VITTORIE  ( Data, Gara, Vantaggio)
1938 /COPPI correva per “DOPOLAVORO TORTONA” /
Luglio / Castelletto d’Orba;
1939/  (DOPOLAVORO TORTONA ) /
28.05/ Coppa Città di Pavia / Vantaggio 5’ 02”
11.06/ Coppa Canepa a Genova-Bolzaneto ( 3’ e 30” )
Luglio Giro del Penice ( 8’00” )
08.08 /  Giro del Casentino  ( 5’45”)
14.08 / Tre Valli Varesini ( pr. camp. indip/ 6’42”)
18.09 / Circuito di Susa / ( 4’02”)
1940 / LEGNANO
29.05 / Firenze – Modena ( Giro d’Italia)  ( 3’45” )
1941 / LEGNANO
06.04 / Giro di Toscana (3’01”)
20.04 / Giro del Veneto ( 1’15” )
10.08 / Giro dell’Emilia ( 10” )
31.08 / Tre Valli Varesine ( 3’07” )
10.11 / Giro Provincia di Milano ( crono con Ricci; 2’19”)/
1942 / LEGNANO
21.06 / Campionato Italiano ( prova unica ; volata a 2)
1945 ( NON ACCASATO )
08.06 / Coppa Salvioni a Roma ( volata a 2);
29.06 / Coppa Candelotti nel Lazio ( 26”)
08.07 / Circuito degli assi a Milano ( 1’45”)
30.09 / Circuito di Lugano / Svizzera ( 34”)
18.11 / Circuito di Ospedaletti ( 1’05”)
1946 / BIANCHI
10.03 Milano- Sanremo ( 14'00” )
12.05 / Giro della Romagna ( volata a 2);
19.06 / Prato – Bologna ( Giro d’Italia, volata a 5)
02.07 / Udine - Auronzo ( Giro d’Italia, volata a 2) ;
03.07 / Auronzo – Bassano ( Giro d’Italia, 1’12” )
12.09 /Circuito del Trocadero ( Francia, 2’14”)  
15.09 / G.P: Nazioni a cronometro ( Francia, 1’50”)
06.10 / Circuito di Lugano ( Svizzera , volata a 7)
27.10 / Giro Lombardia ( 40”)

 

 

 

 

1947/ BIANCHI
11.05 / Giro della Romagna ( volata a 4)
27.05 / Reggio Emilia – Prato ( Giro d’Italia, volata a 3 )
01.06 / Roma – Napoli ( Giro d’Italia, volata a 10)
12.06 / Pieve di Cadore – Trento / Giro d’Italia , 4’24”)
21.08 / Losanna – Ginevra ( Giro della Svizzera, crono, 6’22”)
31.08 / Giro del Veneto ( 8’00”)
21.09 / G.P: Nazioni / Francia ( cronometro, 8’14”)
28.09 / Attraverso Losanna in salita ( Svizzera , 22”)
04.10 / giro dell’Emilia ( 10’45” )
26.10 / Giro di Lombardia ( 5’ 24” )
1948/ BIANCHI
10.03/ Milano – Sanremo ( 5’17” )
03.06 / Auronzo- Cortina ( Giro d’Italia, 3’12”)
04.06 / Cortina – Trento ( Giro d’Italia, 2’51”)
08.08 / Tre Valli Varesine ( volata a 9) ;
10.10 / Giro dell’Emilia ( 40”)
24.10 / Giro di Lombardia ( 4’ 40” )
1949 / BIANCHI
10.03 / Milano Sanremo ( 4’17” )
06.05 / Giro di Romagna ( 3’50” )
24.05 / Cosenza – Salerno ( Giro d’Italia, volata a 21) ;
02.06 Bassano – Bolzano ( Giro d’Italia, 6’58”)
10.06 / Cuneo – Pinerolo ( Giro d’Italia, 11’52” )
07.07 Les Sables – La Rochelle ( Tour, crono, 1’32”)
10.07 / Briançon – Aosta ( Tour , 4’55”)
23.07 / Colmar – Nancy ( Tour, crono, 7’02” )
11.09 Giro del Veneto ( 4’20”)
23.10/ Giro di Lombardia ( 2’52”.
1950 / BIANCHI
10.3 / Circuito di Genova ( dietro derny, 1’18”)
02.04 / Giro Provincia di Reggio Calabria ( 4’40”)
09.04/ Parigi – Roubaix ( Francia, 2’45”)
22.04 / Napoli – latina ( GP Ciclomotoristico, 11” )
30.04 / Freccia Vallone ( Belgio, 6’05” )
1951 / BIANCHI
25.05 / Perugia – Terni ( Giro d’Italia, crono 1’07”)
08.06 / Cortina – Bolzano ( Giro d’Italia , volata a 8)
25-07 / Gap – Briançon ( Tour, 3’49”)
10.10 / GP Vanini a Lugano ( Svizzera, crono, 2’00”)

 

 

 

 

1952 / BIANCHI
22.05 – Roma – Rocca di Papa ( Giro d’Italia, crono 32”);
29-05 / Venezia – Bolzano ( Giro d’Italia, 5’20”)
01-.06 7 Erba – Como ( Giro d’Italia, crono, 15”)
01.07 / Metz – Nancy ( Tour, crono, 34”);
04-07 / Losanna – Alpe d’Huez ‘.( Tour , 1’20”)
06-07 / Le Bourg d’Oisans – Sestriere ( Tour 7’20”)
14.07 / Bagnères de Bigorre – Pau ( Tour , 4”)
17.07 / Limoges – Puy de Dome ( Tour , 10” )
06.08 / Criterium di Tarascona ( Francia, 2’20” )
19.10 / GP Vanini a Lugano ( Svizzera, crono, 3’47”)
08.11 / Napoli – Foggia ( GP Mediterraneo, volata a 6);
09.11 / Foggia – Bari ( GP  Mediterraneo, cronosquadre 2’00” )
13.11 / Catania – Siracusa ( GP Mediterraneo , crono, 2’02”)
1953 / BIANCHI
15.05 / San Benedetto – Torre Roccaraso ( Giro d’Italia , volata a 30) ;
22.05/ Cronosquadre Modena ( Giro d’Italia, 1”);
31-05 / Auronzo – Bolzano ( Giro d’Italia, volata a 2)
01.06 / Bolzano – Bormio ( Giro d’Italia, 2’18”)
30.08 / Campionato del Mondo su strada ( 6’16” )
04.11 / Trofeo Baracchi  a cronometro ( con Filippi, 5’44”)
1954/ BIANCHI
04-03 / Circuito di Cagliari / ( 48”)
12.05 / St. Etienne – Vergèze ( Parigi – Nizza, crono, 7”);
04.04 / Giro di Campania ( volata a 4 )
02.05 / Napoli – Latina ( GP Ciclomotoristico, 1’09”)
03.05 / Latina – Roma ( GP Ciclomotoristico, 29”)
21.05 / Circuito di Palermo ( Giro d’Italia, cronosquadre 1’25”)
11.06 / San Martino Castrozza - Bolzano ( Giro d’Italia, 1’52”)
08.08 / Wintherthur – Davos ( Giro Svizzera, 36”)
10.08 / Lecco – Lugano ( giro di Svizzera , crono 4’35” )
17.10 / Coppa Bernocchi a cronometro ( 2’14” )
31.10 / Giro di Lombardia ( volata a 10) ;
04.11 / Trofeo Baracchi a cronometro ( con Filippi, 126”)
1955 / BIANCHI
03.04 / Giro di Campania ( 4’46”)
01-05 / Aprilia – Roma ( GP Ciclomotoristico, 27”)
04-06 / Trento – San Pellegrino ( Giro d’Italia , volata a 2);
14.09 / Circuito di San Marino ( 2’01”);
18.09 / Giro dell’Appennino ( 2’03”)
02.10/ Tre Valli Varesine a cronometro ( 2’45”)
04.11 / Trofeo Baracchi ( a cronometro con Filippi, 1’35” )
1956/ CARPANO- COPPI
14.10 / GP Campari a Lugano ( Svizzera, crono , 18”)
1957 / CARPANO – COPPI
04.11 / Trofeo Baracchi a cronometro( con Baldini , 5”)

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Fausto Coppi in kit tandem con sé stesso, come da disegno caricatura by Gazzetta dello Sport e come da ‘cartolina autografata‘ a Rovigo nel 1956 (basta vedere la maglia Carpano Coppi per capire la veridicità).
Quindi nella fotogallery, con riferimento a Fausto Coppi in Polesine riproponiamo una immagine datata 1947 , col noto ciclista polesano indicato dalla freccia e a fianco del ‘Campionissimo’ sulla pista dell’ippodromo del “Tre Martiri” a Rovigo.
Era l’epoca dei ciclisti Pietro Boldrin e di Ugo Manfrin ( eccolo seduto sul prato dell’ippodromo di Rovine nel 1948, quando vinse la corsa ‘americana’.
Mentre della partecipazione di Fausto Copi alla corsa ciclistica a Rovigo, in data 19 ottobre 1949, nel mese della ‘Fiera’ la certifichiamo con un poker di immagini ( vedi Depliant promozionale e poi Fausto Coppi nel giro d’onore seguito dal già maturo Lauro Bordin ( il miglior professionista made in Polesine) di cui proponiamo anche un flash familiare che mostra le sue nipoti Luciana e Liliana a fianco del ‘Campionissimo’ a Torino  al termine di un suo arrivo vittorioso.
Fermo restando che nel dopoguerra anche in Polesine il ciclismo godeva di tanta popolarità e gare organizzate con grandi campioni, come certificano le immagini che mostrano a settembre 1951 a Badia Polesine ( vedi due flash) la straordinaria partecipazione anche di Gino Bartali oltre che del padovano Arrigo Padovan ( anche la sua Story già raccontata su questo sito).
Straordinarie anche le foto successive che mostrano Fausto Coppi in Polesine , ancora in tura a fianco del corridore Benvenuti, mentre per la partita di beneficenza disputata all’Arena di Milano, venerdì i aprile 1951, per beneficenza pro Alluvione del Polesine, ecco la sfida con Coppi in maglia rossonera e Bartali in maglia nerazzurra mentre osservano il sorteggio fatto da Beppe Meazza, il noto campione della Nazionale Italiana.
Tornando a Fausto Coppi ciclista in Polesine eccolo nel passaggio datato 20 maggio 1952, con didascalia incorporata che cita quel polesano Zampieri che correva quel giro da ‘indipendente’, mentre nella successiva immagine sempre datata 1952, vediamo Fausto Coppi in trio tra Tullio Biscuola , podista della maratona olimpica a Parigi ( anche per lui raccontata la sua Story su questo sito)
Immagini da amarcord speciale , appunto come ‘quella’ scoperta ij un video da Enzo Salmaso e che l’amico Guido Fraccon ha già ‘raccontato’ la esegesi su IL Gazzettino.

 

 

Continuando con Fausto Coppi impegnato nelle corse in Polesine, eccolo in maglia Carpano Coppi 1956 mentre si toglie la tuta prima di una gara, con alle sue spalle i noti organizzatori.
Per un rapporto consolidato col Polesine come con Giuseppe Mantovani, che vediamo accorso al suo letto in Ospedale, a fianco anche di suo figlio.
E chiudiamo qui con la carriera del corridore Fausto Coppi, anche se sarà spesso onorato sulle prima pagine del giornali e news magazine, come dimostra appunto il citato Supplemento del La Gazzetta dello Sport e la copertina del citato libro “Coppi per sempre” a cura di Auro Bulbarelli e Giampiero Petrucci.
Ma in Polesine la Storia di fausto Coppi è stata rivissuta anche dal sottoscritto, visto che per la presentazione del Libro Story che ho scritto per il Panathlon di Rovigo, il suo presidente Bruno Piva nel 2009 ha voluto proprio Faustino Coppi , figlio del Campionissimo, assieme ad Andrea Bartali , che vediamo nella scena del ‘remake’ per lo storico ‘passaggio della borraccia’ , oltre che nella firma degli autografi ( a sx Giovanni Cattozzi assessore allo Sport di Rovigo e a dx il sottoscritto Sergio Sottovia).
Però a dimostrazione che Coppi & Bartali è un binomio inscindibile anche in Polesine, ecco la mappa della relativa Corsa Ciclistica che si è svolta in Polesine in data 23 marzo 2011, passando anche per Crespino il paese natale di Lauro Bordin che perciò proponiamo in trio kit con Fausto Coppi ( foto 1949 all’ippodromo di Rovigo) e Giuseppe Mantovani, col Campionissimo sostenuto alle sue spalle dal… sostenitore F.S. che ben conosco.


Guido Fraccon & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it