“Fetonte in Polesine” mito nel Mondo e nell’arte/ Dalla Metamorfosi di Ovidio allo ‘stemma’ del Comune di Crespino, da La Gazeta-story a Città del Messico by Sergio Sottovia al ‘corto’ docu-film by IPSIA Porto Tolle premio Regione Veneto


Fetonte, il suo mito, quanti ricordi, quante Metamorfosi. Un ‘valore’ inestimabile perché rappresenta il mio mondo, il mondo della mia infanzia, il mondo dei segni , con tanta voglia di volare, anche se sappiamo tutto che poi il “Carro di Fetonte” viene rappresentato più in discesa e caduta libera nel Po, piuttosto che nel suo andare verso l’alto verso il Sole, quel Dio Sole che poi lo punirà facendola precipitare sul Po, per essere appunto “Fetonte in Polesine”. Come il titolo del ‘corto’ prodotto dagli studenti dell’IPSIA di Porto Tolle  e premiato a Venezia dalla Regione Veneto e dal MIUR.
E allora , visto che mi è arrivato il puntuale reportage da parte della Prof. Armanda Tosato , che del citato istituto ‘Cristoforo Colombo’è la referente di sede, prendiamo lo spunto per onorare il “MITO DI FETONTE” come non abbiamo mai fatto…in Italia.
Si perché del Mito di Fetonte ne abbiamo già raccontato la leggendaria ‘caduta del Carro’ direttamente sul primo numero del News Magazine “La Gazeta” pubblicato a Città del Messico …come da fotogallery esplicativa. E poiché gli studenti dell’IPSIA PORTO TOLLE hanno titolato il loro cortometraggio “Fetonte in Polesine” vi proponiamo altresì a completamento , sempre by La Gazeta messicama, l’artcolo dell’indimenticabile amico e professore Sergio Garbato che titolava “Raccontare il Polesine”.
Il tutto in doppia lingua , italiano e spagnolo, mentre in fotogallery onoriamo direttamente Crespino, peraltro il mio paese, perché è il paese del Mito di Fetonte , suggellato anche nello stemma municipale.

 

 

 

Senza contare che proprio questo sito www.polesinesport.it è dedicato ai Fetonte Friends come da scudetto che fa bella mostra in alto nel banner web site.
Certi l’idea era di raccontare la Storia di Crepino & Mito di Fetonte in modo competo come citato nel titolo come “mito eterno nel Mondo e nell’arte/ Dalla Metamorfosi di Ovidio allo ‘stemma’ del Comune di Crespino, da La Gazeta-reportage pro Città del Messico by Sergio Sottovia “ , visto che avevo già raccolto ‘tutta l’attenzione del mondo dell’arte ( pittura, scultura, teatro, musica, sport…) per certi versi ‘Grandi Firme’ pro Mito di Fetonte.

 

 

 

Ma considerando quel che resta della mia …gioventù, meglio chiedere il cerchio anche se non sarà la ‘O di Giotto’ , giusto per non disperdere un ricerca sempre più in Metamorfosi implosiva con sé stessa, tralasciando di proporvi ( per esigenze di tempo, di spazio, di luogo) , sia il testo completo della Metamorfosi di Ovidio che tante altre ‘certificazioni’ artistiche socio-culturali legate al Mito di Fetonte.
Anche perché , ho parlato di trilogia News e quindi …pari dignità ad ognuna di esse e chapeau agli studenti e professori dell’Ipsia di Porto Tolle per aver prodotto questo loro premiato ‘cortometraggio’ dal titolo “Fetonte in Polesine” Polesine anche perché ha aperto il vaso di Pandora dove era ‘rintanato ‘ quel Mito di Fetonte by Sergio Sottovia …& friends che rischiava di andare perduto.

 

 

 

PRIMA MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia , by MEX - ITALIA , La GAZZETTA , aprile 2015 Anno 1 VOL. 0 ) / CRESPINO , PAESE DEL MITO DI FETONTE/ Della ribellione a NAPOLEONE  / Dei mulini sul PO / Culla della CARBONERIA in Polesine

CRESPINO, País del mito de Fetonte / La rebelión de NAPOLEON / Molinos en PO / Cuna de CARBONERIA en Polesine

El mito y la historia / La Gazzeta | Abril | 2015

E per continuare a parlar Vi di luoghi pieni di storia e fascino del meraviglioso Polesine, da Rovigo a quindici minuti di macchina, in direzione sud-est arriviamo nella piccola
città di “FETONTE”.
Ripercorrendo antiche strade che dal Capoluogo vanno verso il mare , lungo le rive del fiume Po’ , si incontra Crespino che orgogliosamenteconserva reperti archelogici di epoca
Etrusca e Romana che testimoniano che questi luoghi furono abitati fin dal IV° e V° secolo A.C. !!

 

 

 

Ma la storia di questa piccola comunità è caratterizzata da molteplici eventi significativi che vanno dalla ribellione all’ invasione napoleonica del 1805 , alla importante attivita’ della Carboneria (setta segreta che cospirava contro i dominatori ) del 1815/20.
La città di Crespino che nasce nel 920 D.C. , è famosa nel mondo per il “ Mito di Fetonte “ al quale è dedicata la Piazza principale !! Vale proprio la pena di visitare questa piccola comunità tanto ricca, per conoscere ed ammirare la Chiesa Parrocchiale dedicata ai Santi Martino e Severo che conserva con molta cura importanti dipinti, per poi ammirare
il meraviglioso Palazzo Municipale !!
E così , dopo un assaggio di specialità tipiche del territorio degustando l’ottima cucina casereccia delle “Antiche Osterie” potete ammirare ancora la Villa del Principe Pio Falcò , Villa Sarti Savonarola , Villa Tisi , Villa Marzolla e merita una attenzione particolare il Museo Comunale dedicato alle Acque e alla Bonifica!!

 

 

 

RITORNIAMO AL MITO DI FETONTE…
 Il “MITO DI FETONTE” nello ‘stemma’ del Comune di Crespino/
Protagonista nelle Metamorfosi di Ovidio perché precipitato nell’Eridano alle foci del Po. Ed anche nella Storia della Letteratura e dell’Arte.
La ‘voglia di volare’ trova da sempre nel “Mito di Fetonte” la sua più emblematica
rappresentazione. Perché da sempre ‘mito’ è narrazione favolosa intorno agli Dei, agli eroi e alle origini di un popolo, ma soprattutto nasconde in sé un alto significato della sapienza antica.
Per queste ragioni, Fetonte figlio del Sole (Elio) e dell’oceanina Climene, è diventato un ‘mito’raccontato da Ovidio nelle sue Metamorfosi, perché alla guida del suo carro e disobbedendo ai consigli del padre si è imprudentemente avvicinato troppo al sole e, fulminato da Zeus, è precipitato nell’Eridano (l’attuale fiume Po).
Specificatamente nella location dove sorge il paese di Crespino che nel suo ‘stemma’ celebra proprio il “Mito di Fetonte” rappresentato sul suo ‘carro’ mentre precipita nel Po , sopra la scritta “Phaetontei Arva Padi”.

 

 

 

Ma per quale ragione Fetonte, così giovane e inesperto, aveva guidato il “Carro del Sole”?
Tutto questo perché in precedenza Fetonte, aveva visto messa in dubbio la propria origine divina da Epafo, figlio di Giove; perciò rassicurato dalla madre ma per averne conferma
certa, si recò nella reggia del padre per sentirselo dire direttamente dalle sue parole.
Così il dio Elio (Sole), a dimostrazione del vero affetto paterno, abbracciò il figlio promettendogli qualsiasi cosa egli avesse richiesto E fu così che Fetonte – parole di Ovidio nelle Metamorfosi– “gli chiese il cocchio col permesso di guidare per tutto un giorno i cavalli dai idi alati’ ; al che la promessa del padre fu mantenuta ( seppur a malincuore) perché era stata confermata da giuramento.

 

 

 

Insomma, per le ragioni di cui sopra, nacque il “Mito di Fetonte” , perché poi nel ‘secondo libro’ delle sue Metamorfosi , il poeta Ovidio racconta che i quattro cavalli impazzirono
e il “Carro di Fetonte” incendiatosi ha cominciato a volteggiare impazzito nel cielo.
Danneggiando tutto quello che trovava nel suo percorso celeste (si spiega così la nascita della Via Lattea), ma anche le regioni sottostanti ( fu così che la Libia fu trasformata in un deserto e il popolo degli Etiopia divenne nero di colore ) e poi boschi e animali, fiumi e monti della fertile Terra.

 

 

 

Tutto raccontato da Ovidio, finché Zeus, sensibile alle preghiere degli abitanti e per evitare che bruciasse tutta la Terra, ha deciso di fulminare Fetonte che perciò col suo carro è precipitato alle foci dell’Eridano, dove lo piansero le sorelle Eliadi che furono trasformate in pioppi mentre le loro lacrime divennero ambra.

CRESPINO / Il “Mito di FETONTE” rivive ancora oggi con la istituzione del “Premio Fetonte” che vuole celebrare e gratificare i personaggi Veneti piu rappresentativi nei vari campi: economia, cultura, sport, e che diedero lustro ed importanza al Polesine. In questa foto di una delle piu´ recenti edizioni del Premio Fetonte, la giuria ed i premiati posano per rinnovare il fascino di questa bella storia.(Da sinistra): Guido Ronconi, Sergio Sottovia, Luigi Ziviani, Francesco Zambelli, Carlo Cavriani, Alessandro Balzan (Premiato), Giorgio Rizzi, Antonio Finotti (Premiato), Luigi Pavani.

 

 

 

CRESPINO , PAESE DEL MITO DI FETONTE ( di Sergio Sottovia, by La Gazzetta, Mexico, aprile 2015, in lingua spagnola) / Il Paese della ribellione a NAPOLEONE  / Dei mulini sul PO / Culla della CARBONERIA in Polesine


CRESPINO / Y para seguir hablando de lugares llenos de historia y encanto Polesine,
desde Rovigo a quince minutos en coche, en dirección sur-este llegas a la pequeña ciudad de Fetonte.
Volviendo sobre antiguos caminos que van desde la capital hasta el mar, a lo largo de las orillas del río Po’, Crespino plasma con orgullo hallazgos arqueológicos de cultura
etrusca y romana que atestigua que el área fue habitada desde el siglo IV y V a.C.
Pero la historia de esta pequeña comunidad se caracteriza por eventos importantes que van desde la rebelión a la invasión napoleónica de 1805 hasta las principales actividades de los del Carbonari (sociedad secreta que conspira contra los gobernadores) de 1815 a 1820.

 

 

 

La ciudad de Crespino fue fundada en el año 920 d.C., es también famosa por el “Mito de Fetonte”, mismo que es dedicado a la plaza principal. Realmente vale la penavisitar esta pequeña comunidad tan rica, conocer y admirar la iglesia parroquial dedicada a San Martín y Severo que preserva cuidadosamente importantes pinturas, y luego disfrutar de la hermosa Ayuntamiento.
Saborear un platillo típico en la zona de “Pubs antiguas”. Ver la Villa del Príncipe Pío Falco, la Villa Sarti Savonarola, la Villa Tisi o la Villa Olaniyan merece especial atención, así como el Museo Municipal dedicada a la Autoridad del Agua y la Recuperación de Tierras.

 

 

 

VOLVEMOS AL MITO DE FETONTE…
El “Mito de Fetonte “ se encuentra en el escudo de armas de la Ciudad de Crespino que protagoniza la Metamorfosis de Ovidio.
En el mito, el deseo de volar está siempre en su representación más emblemática.
Fetonte era el hijo del Sol (Elio) y de la ninfa (Climena), quien condujo su carro y desobedeció los consejos de su padre al utilizar el carro del sol, siendo fulminado por
Zeus, estrellándolo en el Eridano (actual río Po).
Pero ¿por qué Fetonte, tan joven y sin experiencia, había dirigido el “carro del sol”?
Todo esto porque Fetonte, había dudado de su paternidad y origen divino de Elios, hijo de Júpiter; así que entró en el palacio para pregustarle a su padre.
Entonces el dios Elios (Sol), para demostrar que no era cierto le concedió un deseo, y así fue que Fetonte pidió conducir por un día entero el carro de alados caballos de su padre; la promesa se mantuvo, aunque a regañadientes, ya que fue dicha en juramento.

 

 

 

Ya en el segundo libro del poeta Ovidio, los cuatro caballos se volvieron locos y el carro que conducía Fetonte comenzó a girar por todo el cielo, dañando todo a su paso, esto explicaría el nacimiento de la Vía Láctea, también las regiones por debajo transformando a Libia en un desierto.
Hasta que Zeus, sensible a las orazione de la gente y para evitar la quema de toda la Tierra, decidió mandar un rayo a Fetonte estrellándolo en el Eridano.

PS: El “Mito de FETONTE” aún vive con la creación del “Premio Fetonte” donde se premia a los personajes Venecianos más representativos en los campos de la economía, la cultura y el deporte, y que le han dado fama e import ancia para Polesine. En esta foto se encuentran una de los ediciones más reciente (De izquierda a derecha): Guido Ronconi, Sergio Sottovia, Luigi Ziviani, Francesco Zambelli, Carlo Cavriani, Alessandro Balzan (Otorgado), Giorgio Rizzi, Antonio Finotti (Otorgado), Luigi Pavani.

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( di Sergio Garbato by L Gazzetta – Mexico, aprile 2015) / RACCONTARE IL POLESINE (principali fiumi italiani: il Po e l’Adige.)


Chiesa della BEATA VERGINE DEL SOCCORSO (ROVIGO) fu costruita nel 1594 da Francesco Zamberlan, allievo del piu´ famoso Andrea Palladio.

Iglesia de Nuestra Señora del Soccorso (ROVIGO) fue construido en 1594 por Francesco Zamberlan, discípulo de Andrea Palladio.

Uno degli obiettivi più importanti di questa Rivista, e´ anche quello di scoprire e far conoscere i luoghi meno famosi d´ Italia, che non sempre sono frequentati dal tur¬ismo tradizionale. Intendiamo quindi farvi scoprire delle località “di nicchia” esclusive, ricche di storia e cultura che con¬servano intatte atmosfere e valori antichi.

 

 

 

Nel Veneto vi presentiamo, in questo primo numero, il POLESINE, un territorio molto impor¬tante di questa Regione che é limi¬tato a sud dal fiume Po, ad est dal mare Adriatico, a nord dal fiume Adige ed a ovest dalla città´di Ve¬rona. Raccontare il Polesine in 3mila battute… Mica facile, cosa credete? Già, perché il Polesine è qualcosa di più di una semplice provincia itali¬ana. Il Polesine è una terra unica e originale; una lunghissima striscia di terra che parte dal confine con la pianura Padana a arriva fino al mare, sempre più “stretta” fra gli argini dei due principali fiumi ital¬iani: il Po e l’Adige.
Per chi vive fuori dall’Italia, tanto per fare un paragone che renda immediatamente l’idea, il Delta del fiume Po è una sorta di Camargue, ma più incontaminato e dunque più bello: un dedalo di fiumi che si gettano nel mare Adriatico, fra argini, paludi, canali, animali e uccelli, ville e “casoni” (tipiche costruzioni in canna), una terra unica al punto che è in corso il riconoscimento da parte dell’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità.

 

 

 

Ma questo si può trovare, cercandolo, su una qualsiasi guida turistica.
Godere delle bellezza di una terra non ha prezzo. Ma conoscere la sua gente, in questo caso, vale ancora di più. Così come gustare i suoi cibi e i suoi sapori; ammirare i suoi tramonti o scoprire le sue bellezze nascoste e meno pubblicizzate.
Il capoluogo, Rovigo, è una cittadina piccola, a misura d’uomo. Ma è solo girando in auto o – meglio ancora – in bicicletta per quelle strade infinite che scorrono spesso ai bordi dei canali, magari in autunno approfittando di una giornata di nebbia, che si scopre la vera anima polesana. E’ una vera festa per gli occhi. E per l’anima.
E non solo. Perché il Polesine, toccato pesantemente nei decenni passati da più di un’alluvione, oggi è una realtà ricca di imprese e di voglia di fare. Qui si possono trovare imprese uniche, che esportano i propri prodotti di alta tecnologia in tutto il mondo. O aziende tessili il cui marchio occupa le vetrine delle boutique più alla moda. O imprese alimentari, come quelle legate alla filiera del pesce, che riforniscono i mercati di mezza Europa. O il distretto della giostra di Bergantino che costruisce parchi divertimento in tutto il mondo.

 

 

 

Forse non è una Silicon Valley come si è comunemente portati a credere, ma di certo il Polesine si inserisce a pieno titolo e diritto in quella grande regione che è il Veneto, una delle locomotive dell’economia italiana.
Non ne avevate mai sentito parlare?
Male… Ma forse non siete gli unici. E dire che arrivare in questa terra così appartata è quanto di più facile ci possa essere. Utilizzando i treni dell’Alta velocità, Rovigo è raggiungibile in meno di due ore da Milano e da Firenze, e in meno di tre ore da Roma. Venezia, poi, è dietro l’angolo, distante solo qualche decina di chilometri.
E dire che non volevo fare un articolo da guida turistica… Ma sapete com’è: un posto, una città, una terra bisogna raccontarla provando a trasmettere al lettore la sua anima, i suoi colori, le sensazioni che regala a chi arriva per la prima volta e poi, ammaliato, decide di non andarsene più.

 

 

 

RACCONTARE IL POLESINE ( di Sergio Garbato, Testo in in lingua spagnola)

Uno de los objetivos más importantes de esta revista es dar a conocer los lugares más frecuentados por el turismo tradicional en Italia.
Tenemos la intención de ayudarle a descubrir un “nicho” de exclusiva historia y cultura que han conservado la atmósfera y los valores de sus antecesores.
En Véneto presentamos, en este primer número, el Polesine, un territorio que limita al sur por el río Po, al este por el Mar Adriático, al norte por el río Adige y al oeste con Citta’di Verona.

 

 

 

El Polesine es algo más que una simple provincia italiana, es una tierra única y original; una larga franja de tierra que va desde la frontera con el valle del Po para llegar al mar, más y más “estrecha” entre los bancos de los dos principales ríos italianos: el Po y Adige.
Para aquellos que viven fuera de Italia, debe hacer una comparación, el delta del río Po es una especie de Camarga (región natural del sur de Francia que tiene la mayor población de flamencos en Europa), pero más antigua y por lo tanto más hermoso: un laberinto de ríos que desembocan en el mar Adriático, entre los pantanos, canales, animales, aves, villas y cabañas edificados en forma de barril.

 

 

 

Una tierra única, al punto que está siendo reconocido por la UNESCO como Patrimonio de la Humanidad.
Disfrutar de la belleza de esta tierra no tiene precio. Además de degustar su comida y sus sabores, se pueden admirar las puestas de sol o descubrir sus bellezas ocultas y menos publicitadas.
La capital, Rovigo, es una pequeña ciudad. Conviene recorrer esos caminos sin fin que se hacen a menudo en los bordes de los canales en un coche o, mejor aún, en bicicleta.
La estación ideal: es otoño, para aprovechar un día de niebla y descubrir la verdadera alma de Pula, esto es una verdadera fiesta para los ojos y para el alma.
Aquí usted puede encontrar las empresas únicas que exportan sus productos de alta tecnología a nivel mundial. Empresas textiles cuya marca ocupa los escaparates delas boutiques de moda. Empresas de alimentos, relacionados con la cadena de suministro de los peces, que los mercados de suministro a Europa.

 

 

 

La región del carrusel de Bergantino que construye parques de atracciones en todo el mundo. Quizás no es un Silicon Valley, pero es una de “las locomotoras” de la economía italiana y de la región del Véneto.

Quizá nunca escuchó hablar de Polesine, pero tal vez no es el único.
Llegar a esta tierra tan aislada es fácil haciendo uso de los trenes de alta velocidad desde Rovigo, se hace menos de dos horas desde Milán y Florencia, y en menos de tres horas de Roma. Venecia, está a la vuelta de la esquina, a sólo unos cuantos kilómetros.
Y decir que yo no quería hacer un artículo para guiar... pero ya sabes lo que es: un lugar, una ciudad, un país que transmite al lector su alma, sus colores, los sentimientos que le da a los que llegan por primera vez y luego, fascinado, decide no irse jamás.

RACCONTARE IL POLESINE ( in lingua spagnola)

El Polesine es un territorio muy importante de esta región y limitada al sur por el río Po, al este por el Mar Adriático, al norte por el río Adige y al oeste con la Ciudad de Verona.
Villa Badoer situata a Fratta Polesine nella provincia di Rovigo.
E´ una meravigliosa villa Veneta di Andrea Palladio, costruita nel 1560 ed e´ Patrimonio dell´ Umanita´ UNESCO.

Villa Badoer Fratta Polesine es localizado en la provincia de Rovigo. Es una maravillosa villa Veneta de Andrea Palladio Hotel, fue construido en 1560 y se convirtió en
Patrimonio de la Humanidad por la UNESCO. CRESPINO / ROVIGO / FRATTA ADRIA

 

 

 

TERZA MAIN NEWS ( di Armanda Tosato, mail 01.04.2019) / “FETONTE IN POLESINE” : IL ‘CORTO’ DEGLI STUDENTI DELL’IPSIA DI PORTO TOLLE PREMIATO A VENEZIA DALLA REGIONE VENETO E DAL MIUR


IPSIA Porto Tolle / Premiazione Concorso Ottava Edizione Tutela, Valorizzazione e Promozione del Patrimonio Linguistico e Culturale Veneto.
 

Centinaia di studenti hanno partecipato alle celebrazioni per la Festa del Popolo Veneto al teatro Goldoni di Venezia
 
Il giorno 25 marzo i ragazzi dell’IPSIA di Porto Tolle si sono recati al teatro Goldoni di Venezia per la cerimonia di premiazione dell'ottava edizione del concorso"Tutela e valorizzazione del Patrimonio Linguistico e Culturale Veneto” promosso dall’Assessorato all’Identità Veneta della Regione, dal MIUR – Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e dall’UNPLI, l’Unione delle Pro Loco del Veneto.

 

 

 

Un concorso che in questa edizione 2018/2019 ha visto una straordinaria adesione da parte delle scuole di ogni ordine (dalle primarie alle superiori) da tutte le province del Veneto ma anche dalle scuole italiane di Slovenia e Croazia.
Insegnanti e studenti si sono cimentati con veri e propri cortometraggi in lingua veneta o con opere teatrali inedite.
Per l’ambito 3 -  “leggende e i misteri del proprio territorio”, l’I.P.S.I.A  di Porto Tolle è stata premiata con il cortometraggio “FETONTE e il POLESINE” Il progetto coordinato dal prof. Maurizio Bruciaferri su storia scritta dalla prof.ssa Greta Ghiselli e regia di Maurizio Burgato ha visto protagonisti  i ragazzi di 1PcPi, 4A MAT, 5B PIA  Francesco Passarella, Alessandro Bellan, Patrick Battaglia, Sessa Samantha ed Eleonora Saja. Grande è la soddisfazione dei ragazzi che, con il loro lavoro, sono riusciti attraverso lo studio dei misteri e leggende del Polesine a trasmettere attraverso le immagini le bellezze naturali uniche e spettacolari del nostro territorio.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover partiamo da Fetonte in Polesine sul suo carro, in una incisione del 1800.
Quindi in apertura di fotogallery partiamo dall’origine del mito , cioè dalle Metamorfosi di Ovidio che vi proponiamo nel suo libro originale , al centro del trio kit , con  sx il ‘dopio stemma( anche araldico) del Comune di Crespino  e a dx ritratto in un disegno di Michelangelo Buonarroti.
Fermo restando che nella bibliografia c’è anche chi nel Comune di Alfonsine ne rivendica la ‘caduta’ di Fetonte sul suo territorio, vi proponiamo  due quadri di noti pittori ( il primo è il ‘carro’ visto da Giorgio De Chirico  e il secondo è …rosso incendio del pittore Johann Liss del XVII secolo).

 

 

 

 

Invece passando a Fetonte visto dagli scultori, ecco la statua che lo raffigura nell’atrio di Palazzo Lomellini a Genova in kit con Fetonte in terracotta che ho fotografato nella mostra al Museo di San Basilio di Ariano nel Polesine di cui vi abbiamo già dato conto qui su www.polesinesport.it in altra rubrica).
E a dimostrazione che è giusto il titolo “Fetonte in Polesine” eccolo dipinto sul suo carro , come da flash che ho scattato nelle stanze del castello estense di Arquà Polesine.
Ma per capire quanto il Mito di Fetonte sia diventato storia e attualità nel Comune di Crespino, ve ne diamo conto a questo punto mixando ‘labaro’ del Comune di Crespino in kit col logo della storica Bocciofila Fetontea, per uno scudetto che è diventato logo/icona di questo sito PolesineSport di Sergio Sottovia & Fetonte Friends che perciò vi proponiamo tra…campo sportivo e sfondo Chiesa parrocchiale.

 

 

 

 

 

Ma il Mito di Fetonte è sempre stato nell’anima della Gente di Crespino, tant’è che oltre all’Approdo Fetonte anche la Polisportiva Fetonte ha avuto lo steso nome, come dimostrano le due immagini dedicate alla storica staffetta podistica da Roma a Crespino. Vale a dire al presentazione dell’evento di solidarietà ( a giugno 2015) e poi la foto ricordo a Roma in Piazza San Pietro con sfondo omonima Basilica.
Invece con  riferimento a “Fetonte in Polesine” mito eterno nel Mondo voglio proporvi dall’Antartide il crespinese Boris Padovan ( straordinario il suo Winter Over a Concordia Base) che certifica nel cartello ‘polare’ la distanza di 15.360 km da Crespino…la città di Fetonte City che egli è rimasta nel cuore. Come dimostra anche la successiva foto con Boris Padovan (basta chiedere a Google e vi rimanda su questi siti per alcuni suo speciali reportage anche dall’Australia) in visita a Piazza Fetonte a Crespino in poker con due nipoti e con papà Giancarlo.
Ma Crespino è anche il paese della Carboneria e della ribellione a Napoleone.

 

 

 

 

 

Che vogliamo ricordare proponendovi il palazzo dove risiedeva Vincenzo Carravieri , poi allo Spielberg insieme a Giovanni Bacchiega , Maroncelli e Silvio Pellico;mneter con riferimento alla ribellione/sommossa contro Napoleone vi proponiamo la lapide dedicata a Giovanni Albieri che pagò per tutti i crespinesi per poter riottenere quella ‘Cittadinanza italiana’ che era stata tolta  a tutti i suoi compaesani.
Insomma una storia straordinaria quella di Crespino e del Mito di Fetonte, tant’è che l’ho raccontata sul News Magazine “La Gazeta” pubblicata a Città del Messico ad aprile 2015 ( anche in lingua spagnola) a suggellare l’amicizia e il feeling che il Centro Studi Mex-Italia ha voluto instaurare tra il Veneto e appunto il Messico, come da immagini certificative, mentre all’amico Sergio Garbato è stato affidato il compito di “Raccontare il Polesine”.
Questo nel periodo in cui era stato anche istituito il “Premio Fetonte” , di cui vi proponiamo il cerimoniale delle celebrazioni a favore di Antonio Finotti ( presidente Fonazione Cariparo) e di Alessandro Balzan pilota vincete in Formula Tre.

 

 

 

 

 

Per tutto questo ecco con riferimento alla Terza Main News la certificazione della prestigiosa location veneziana e della relativa premiazione degli studenti dell’IPSIA di Porto Tolle’ grazie al loro cortometraggio “Fetonte in Polesine’ .
A seguire , per la cronaca e per la storia ecco il calciatore Saul Malatrasi, doppio Campione Intercontinentale negli anni’60 con l’Inter del mago Herrera e col Milan di paron Rocco, che  ho fotografato in casa sua a Calto mi mostra orgoglioso il “Premio Fetonte” ricevuto a Rovigo sapendo che il sottoscritto è …figlio di Fetonte City.
Passando ai tempi moderni del Terzo Millennio, ecco due Campioni ai quali proprio domenica ho consegnato una maglia speciale con tanto di scritta PolesineSport e scudetto targato Fetonte Friends: cioè Dario Sorttovia ( bomber Delta PT), e Giacomo Marangon ( golden boy Adriese).

 

 

 

 

Poi guarda caso lunedì mi è arrivata questa premiazione regionale/ nazionale pro studenti IPSIA Porto Tolle col loro cortometraggio “Fetonte in Polesine” , e allora siamo passati dalla News alla Story, che certifichiamo ulteriormente con le immagini del Mulino sul PO ( era l’anno 1888) e delle riprese televisive del romanzo sceneggiato “Il Mulino sul Po” di Sandro Bolchi, in foto assieme allo scrittore Riccardo Bacchelli ( si notano anche Gregoretti e Ornella Vanoni…)
Giusto per chiudere con un trittico di immagini che onorano “Fetonte in Polesine” e in particolare a Crespino, col dipinto di Gianmaria Visentin ( in orizzontale per esigenze di risoluzione e visibilità ) di cui vi diamo anche le spiegazioni scritte di suo pugno.

 

 

Mentre dulcis in fundo vi proponiamo il mosaico che nell’atrio del Municipio di Crespino onora Fetonte figlio del Sole , mentre precipita col suo carro sul Po a  Crespino,  ovviamente  …Arva Padi Phaetontei.

 

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it