FIR post World Cup 2023: tutto OK? / Per Zambelli pres Rugby Rovigo occorre “RIMODULAZIONE/ RIDUZIONE dell’URC e RIDUZIONE dei COSTI FEDERALI a favore della CRESCITA del MOVIMENTO”


31/10/2023

La partecipazione del presidente della Rugby Rovigo all’incontro organizzato dai Lions Rovigo ha stimolato il presidente Francesco Zambelli a svuotare il sacco di Pandora , anzi della FIR e della sua operatività attualmente in corso.

In pratica per Zambelli la domanda sorge spontanea da tempo e non è certo l’andamento dell’Italia agli ultimi Mondiali di Rugby in Francia a ...regalare un sorriso al Pianeta Rugby Italiano.

Per questo vi proponiamo tout court , nel seguente reportage, l’intervento conclusivo del Presidente all'incontro organizzato dai Lions Rovigo, ieri 30 ottobre a Palazzo Roncale, giusto perché la sua voce ( anzi il suo ...J’accuse programmatico ) arrivi direttamente a Roma, perché tante cose cambino presto.

 

MAOIN NEWS ( di Francesco Zambelli, mail 31.10.2023)/ RUGBY E ROVIGO : QUALE FUTURO DOPO LA WORLD CUP?

Incontro Lions Club Rovigo – Palazzo Roncale – 30 ottobre 2023

Stando all’indomani dell’ultima WORLD CUP, con la grande soddisfazione per le due vittorie e la qualificazione dell’Italia alla prossima edizione 2027, sembrerebbe che il nostro rugby fosse sulla giusta strada così com’è, salvo qualche ritocco marginale.

L’istantanea di riferimento, secondo me, è:

F.I.R., OK

NAZIONALI MASCHILI, OK

ALTO LIVELLO MASCHILE, OK

PARTECIPAZIONE ALL’URC, OK

SETTORE GIOVANILE, OK, ovviamente finché produce e conferisce giocatori esclusivamente alle accademie federali e URC

BASSO LIVELLO, Eccellenza TOP 10/12 ELITE, inutile e costoso poiché non propedeutico all’Alto Livello. Potrebbe essere compatibile se ospitasse i tesserati federali e facesse rugby esclusivamente con i propri mezzi.

 

Tutte le risorse economiche servono per l’organico federale e l’Alto Livello. 

Poco conta se l’URC costa troppo, in modo immorale e antisportivo per noi e non serva alla crescita del Rugby Italiano! Per il futuro e per Rovigo gli argomenti non cambiano.

Rovigo negli ultimi 15 anni ha onorato l’evoluzione dei progetti federali e si è impegnata per il rilancio del rugby polesano, per dare agli eredi del suo glorioso pionierismo rugbistico la gioia di proseguire questa passione con qualità, credo nei valori e soddisfazioni sportive.

Nonostante i successi e i sacrifici economici del territorio, siamo stati ricacciati indietro, discriminati gratuitamente in basso dal centro studi federale, poiché “sa lui quale è il nostro bene, il nostro merito, il nostro destino”.

Senza un livello di attività europea il nostro trend è senza futuro.

Ci è stato detto che non abbiamo lo stadio con i requisiti previsti dagli standard internazionali.

Società Rugby Rovigo Delta e Amministrazione Comunale di Rovigo si stanno adoperando per raggiungere questo obiettivo, in due–tre anni, ma temiamo che sia ancora tutto inutile.

Ci manca un Campionato Italiano che proponga in concreto il vero retaggio storico del rugby italiano e tenga vivo l’orgoglio non solo dei giocatori ma anche dei precursori e sostenitori.

Voglio chiudere con un interrogativo:

E’ normale che dopo essere riusciti ad entrare nel 6 nazioni, la F.I.R. abbia aderito alla Rugby Celtic League, ora URC, al costo di dover sacrificare/ mortificare molti aspetti del Rugby Italiano, senza riserva di correggere questo trend? Se la risposta fosse no, noi vorremmo tornare a come eravamo prima d’ora.

Il mio motto sarà: RIMODULAZIONE/ RIDUZIONE dell’URC, RIDUZIONE dei COSTI FEDERALI a favore della CRESCITA del MOVIMENTO. 

W IL RUGBY. 

Francesco Zambelli >>

EXTRATIME by SS/ In cover Francesco Zambelli, presidente Rugby Rovigo Delta, già apparentemente scontento a fianco di Marzio Innocenti presidente FIR che sembra ...andare per la sua strada. 

 

Francesco Zambelli & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it