Franco Monti bomber nella Spes Necchi, Loreo e Contarina/ Da allenatore Carpano Cà Venier, Berretti del Carpi, poi Tagliolese, Contarina in Serie D, giovanili Rovigo, Papozze, Adriese, Porto Viro, Scardovari e… progetto youngs


Per la serie “Personaggio Story ‘calcistico’ in versione News Magazine, nella nostra sequenza News Magazine ritorniamo a proporvi un ‘capitano di lungo corso. E così dopo avervi ‘lasciati’ con Ignazio Sattin ‘icona ‘ del San Martino di Venezze vi proponiamo adesso  questa Franco Monti Story che possiamo definire ‘sostitutiva’ rispetto a quella pubblicata nella solita sequenza news magazine Areasport del luglio 2008, perché l’abbiamo pubblicato su uno degli ultimi News Magazine cartaceo cui ho collabora.
Sollecitato dall’amico Paolo Spinello – editore Apogeo, che mi ha sollecitato per pubblicare sul suo news magazine REM ( Ricerca , Esperienza, Memoria) per onorare in modo più ampio la scomparsa del ‘professore Franco Monti, di cui peraltro avevo raccontato la sua Story nel mio primo libro della trilogia “Polesine Gol – Campioni & Signori”.

Perciò  eccovi riproposta, in sequenza Personaggi by news magazine ma in modo ancor più ampio e completo compreso fotogallery e commenti Extratime, questa speciale Franco Monti – Story che dedichiamo alla sua famiglia e a chi ad Adria ha condiviso col ‘professore’ la progettualità del new deal con l’Adriese capofila delle giovanili nella Città che ha dato il nome al Mare Adriatico , ma che tuttora nel Terzo Millennio resta una incompiuta.

MAIN NEWS (  di Sergio Sottovia, ottobre 2014)/  CINQUANTASETTESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE
( Proponiamo in modo ‘sostitutivo’ questa Franco Monti Story in quanto più ampia ed aggiornata e pubblicata by REM nell’ottobre 2014 rispetto a quella pubblicata nella solita sequenza news magazine by Areasport del luglio 2008 ) .

 

 

 

 
FRANCO MONTI STORY / Insegnante, allenatore, educatore. Questo è stato Franco Monti, il professore coi baffi.
<< Franco Monti e la sua ‘meglio gioventù’ , tra Loreo, Carpano, Tagliolese, Papozze, Adriese, Porto Viro, Scardovari>>. Questo avevo scritto, titolando l’incipit della Franco Monti Story nel mio primo libro della trilogia Polesine Gol, sempre edito by Apogeo Adria.
Un Personaggio che peraltro aveva vissuto il suo ‘mondo’ mixando Sport & Vita, visti gli anni vissuti da Insegnante Isef e da vice-preside all’Istituto Alberghiero di Adria e da “Campione & Signore” per tante estati dentro e intorno la piscina e il Centro Sportivo di Albarella.
Lo conoscevo bene, si dice spesso. Ma devo dire che l’ho conosciuto ‘meglio’ dopo i diversi incontri/approfondimenti per la citata sua Monti Story. E perché Franco si raccontava sempre più sulle motivazioni del suo ‘fare nel passato’ e sia perché Franco voleva ‘ ancora fare nel futuro’. E perché del suo ‘essere’ me ne parlavano in tanti, specie quelli che lo agganciavano per averlo ‘vicino e amico’ come attore principale dei loro progetti. Da Adria a Scardovari, da Albarella a Rovigo, puntando sulla sua progettualità, sulla sua capacità organizzativa, puntando sulla formazione di tutto il team, sia dei tecnici.

 

 

 

Per questo, quel giorno ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio, a piangere Franco Monti nella Cattedrale di Adria, c’erano davvero in tanti a salutarlo e abbracciare la sua famiglia.
Tantissimi adriesi, ma tanti ‘suoi ragazzi’ di Scuola e di Sport, e giocatori e dirigenti di società. E che struggente ‘quella sciarpa sulla bara’! La sciarpa dello Scardovari che oltre ad essere stata la sua ultima squadra allenata era stata anche la sua ‘seconda casa’.
Senza  contare tutta la “Giunta del Coni - Rovigo” col presidente Bruno Piva e tutto il suo staff.
Una storia , un esempio, un prototipo, una incompiuta, quella di Franco Monti, che perciò vale la pena di far uscire ‘in toto’ dalle pagine del mio libro  “Polesine Gol – Campioni & Signori” , perché magari possano essere completati quei progetti che il ‘professore coi baffi’ , negli albori del Terzo Millennio aveva già abbozzato e avviato.

 

 

 

FRANCO MONTI STORY ( by Polesine Gol- Edizioni Apogeo Adria, 2006) Franco Monti e la sua ‘meglio gioventù’ a Loreo, Carpano, Tagliolese, Papozze,Adriese, Porto Viro, Scardovari

Quante volte ci siamo incontrati con Franco Monti, ad Adria, suo habitat naturale. Come giocatore e come allenatore, Monti (classe 1944) ha viaggiato nel Parco del Delta, con sole due escursioni esterne. per le confidenze calcistiche.
E’ stato sul finire della stagione 98/99 che mi ha cantato la ‘canzone-storia’. Mi ha raccontato il suo calcio, un venerdì, alla sede dell'Adriese, dopo una telefonata col segretario granata Carlo Bonafé.  C ' era anche la signora Alda Maria Schiavi,  moglie del presidente Graziano Símoni a fare gli onori di casa per la riunione organizzativa di un torneo giovanile.  Per questo c’erano Bertucci della Tagliolese, Piero Cavallari ds dell'Arianese , Ignazio Sattin presidente del San Martino , Dino Gotti responsabile giovanili Cavarzere col presidente Domenico Salvagnin.

 

 

 

Franco Monti era ‘naturalmente’ tranquillo. Siamo a cinque giornate dal termine. L’Adriese in CND è la reginetta delle polesane, dopo che in settimana , con la vittoria in esterno per 1 a 0 ha inguaiato il Monselice dell'ex granata Massimo Albiero.  Brutti pensieri invece per le altre due, il Rovigo e il Porto Viro alla vigilia di un derby da brivido retrocessione. 
Allora la classifica consentiva a Franco tranquillità serafica.
La sua Adriese con  la miglior difesa del campionato, a quota 43 e  playoff a portata di mano, gli ha dato quanto richiesto.
Da allora la sua storia calcistica si è integrata con le panchine vissute a Porto Viro e Scardovari, dov’è tuttora, per un calcio che è sempre lo stesso ma che è sempre diverso. Come le domande dirette di allora e i ragionamenti di adesso.
E l’allenatore, deve adattarsi lui ai giocatori o sono i giocatori a doversi adattare all'allenatore?.
Più che attuali le risposte di allora, partendo dal suo ‘primo’ Scardovari:" Deve essere  l'allenatore a portare il  gruppo ad adattarsi. Là c'erano  i due Maistrello, Trombin e Pavanati, giocatori eclettici, tecnicamente di qualità e primattori".
Diremmo noi: cavalli da briglia sciolta.

 

 

 

Avesse imposto uno schematismo statico, Monti con loro avrebbe rotto.  Invece ha  tenuto conto dell'ambiente per portare poi il gruppo sulle sue idee. " A campionato finito - ricorda  Monti - mi hanno detto che se li avessi voluti con me, dove fossi andato, loro sarebbero venuti". Parte da lontano, la mentalità di Franco Monti , professore Isef.
Classe 1944 , Monti giovane ha giocato nella Spes Adria, per due anni nel Contarina dei tempi d'oro, poi al Loreo allenato da Costante Mantoan in Promozione, infine sempre in Promozione all'Adriese.
Purtroppo per l'attaccante Monti c'è stato lo stop causato da un infortunio.
E' così il calcio ha cominciato a scrivere il suo curriculum di allenatore.

 

 

 

I suoi primi due anni sono stati al Carpano, poi alle giovanili di Adria, quindi ritorno al Carpano per salire di categoria, dalla Prima alla Promozione. E' nel 75/76 che Franco Monti va fuori provincia, alla Berretti del Carpi, chiamato da Piovanelli che aveva allenato l'Adriese  l'anno prima.  Nel 77/78 e per due anni Monti è alla Tagliolese in Prima Categoria. Quindi in Seconda a Papozze diversi anni, in un rapporto d'oro col presidente  Adriano Cavallari, ma non vinse perché c'era una super Portotollese con Passarella e Baccaglini, poi ancora un super San Martino del presidente Sattin e di mister Rodighiero.
Ricordo di aver visto gli allenamenti di mr Monti a Papozze, la sua cura alla preparazione atletica, le corse a traino di Gilioli e Carravieri con i ‘copertoni’ alias pneumatici.

 

 

 

Poi mr Monti farà 3 anni in Serie D col Contarina del presidente Mario Bovolenta.  Nel 90/91 Franco Monti é allenatore e responsabile delle giovanili del Rovigo. Per 3 anni, c 'é anche il figlio Fabio.  Per Franco il tempo speso per le giovanili non è mai tempo sprecato, semmai per la sua natura di professore è tempo investito nell'insegnamento.
Dopo Rovigo, va allo Scardovari in Promozione, poi l’allenatore-professore sposa le giovanili dell’Adriese. In punta di piedi, in sintonia  col presidente Graziano Simoni, anche quando è  chiamato a sostituire Albiero, per l'Adriese in CND, ritornando alle giovanili quando l’anno dopo il ds Longato chiama Toni Scabin.
Nella stagione 98/99 Franco Monti accetta l'incarico da Simoni:<<Senza voler stare in paradiso a dispetto dei santi - precisa Monti - Disposto sempre a lasciare  il campo se fosse servito per il bene dell'Adriese. A Natale avevamo pagato troppe assenze per infortunio ed eravamo in credito con la fortuna.  La squadra valeva più di quello che aveva ottenuto. Ne era convinto anche presidente Simoni.  Basti pensare che alla 17^ giornata avevamo 16 punti, adesso ne abbiamo 43."

 

 

 

Di chi il merito ?.
Monti tesse l'elogio dei ragazzi, del feeling, della grande carica, della mentalità di squadra.  Uno spogliatoio che ha fatto crescere la qualità di gioco dell'Adriese.  Adesso Monti fa il 4-4-2 e l'Adriese è la miglior difesa del campionato.
"Gioca più alta l'Adriese, sta più addosso agli avversari a metà campo e anche sulla tre -  quarti, costringe gli altri all'errore. Siamo cresciuti , stiamo facendo solo errori dovuti, facciamo meno errori  voluti. Applichiamo gli schemi con una certa metodicità - disserta Monti - Ma c'è spazio per la libertà , l'inventiva personale, che mai bisogna spegnere finché non va a scapito della funzionalità del gioco."
E poi:<<All'inizio siamo partiti col 3 - 4 - 3 , dovevamo assemblarci ancora al meglio. Fino ad un certo livello si può giocare con i  piedi, poi occorre la testa. Ho atteso la crescita di Jannello e Androvandi, giocatori di categoria superiore ma che non avevano nelle gambe e nella testa il ritmo di un campionato giocato in continuità>>.
Per questo Monti negli allenamenti andava avanti provando e riprovando, prima con la difesa e i movimenti sincronizzati dalle bandierine, poi col centrocampo e col movimento degli ‘assieme’.  Finché poi Fusconi e l'ex laziale Baroni hanno diretto con sicurezza la difesa, a partire dallo scontro col Meda all'andata.

 

 

 

Ma in un calcio più studiato, bisognava stare al passo, variare anche il modulo.
E Monti continua:<< Tivelli e Coltro mi visionano gli avversari. Per questo, col Reggiolo che gioca a rombo, oltre alle contromisure abbiamo pressato col 4 - 3 - 3 il loro gioco alla fonte, sul loro playmaker davanti alla loro difesa, con Fabio>>.
Fabio é suo figlio, quello che il posto in squadra se lo è guadagnato senza  regali.
Bisognerebbe scrivere un trattato sulle problematiche dei rapporti tra allenatore
padre  e giocatore figlio.  Con tanta meno psicologia e tanta più realtà, Fabio Monti è partito dalla panchina, quando ha giocato all'inizio è stato  per necessità. Quando è maturato , qualcuno dalla tribuna ha urlato al mister: << Metti dentro Fabio>>.  Così Fabio fu  titolare, sapendo che papà Franco non faceva sconti.

 

 

 

E nell’Adriese di Monti ci fu spazio anche per 5 ragazzi dell'80: Renesto, Florindo, Sattin, Pezzolato e Bresciani. Era un calcio che per Monti …andava avanti:<<L’organizzazione è migliore, anche nei Dilettanti. Sono migliorate le professionalità, quella del presidente, degli allenatori e dei giocatori, per cui occorre più attenzione psicologica, occorre più …adrenalina>>.
Andando a ritroso mister Monti ricordava Gigliati presidente patriarca della  Carpano, poi
Cavallari il generoso presidente del Papozze, Maggi il presidente semplice e ‘alla mano’ del Taglio di Po. 
Chiesi a Franco se …Monti poteva fare l'allenatore distante da casa?
<<Dopo il supercorso a Coverciano un procuratore mi propose di allenare in Sardegna, in Serie C. Però ho preferito la Carpano, a due passi da casa. "Adesso ho più esperienza… - rispose Franco Monti - mentre con la sua bicicletta lasciava il Bettinazzi di Adria, verso casa."

 

 

 

La stagione 1999/2000 è l’Adriese di Simoni-Monti-Vianello (ds ex Donada e Porto Viro).
La tifoseria si aspettava qualcosa in più dei cugini del Rovigo dell'ex tandem granata Longato - Scabin.
Purtroppo e per l'Adriese, girone appenninico, fu partenza rallenty e per Franco ci fu l’amarezza dell’esonero: sulla panchina granata Graziano Simoni chiamò il carismatico Cina Pezzato (ex Spal e Padova).
Poi Monti è stato al Porto Viro (subentrando ad Augusti) e da due stagioni al suo ‘secondo’ Scardovari, sempre in Promozione. <<Sono sicuro di poter centrare  i play off – ha detto Franco due settimane fa>>. Se gli arrivano rinforzi a colmare  le assenze per infortuni, lo Scardovari gestione storica Mario & Andrea Rosestolato può far contento Monti …e mare Adriatico.

 

 

 

FRANCO MONTI STORY / IL SUO SOGNO GIOVANE E’ FOREVER
Sappiamo tutti che quella dello Scardovari 2007/08 dei ‘presidenti signori’ Mario & Andrea Rosestolato è stata poi per Franco Monti la sua ‘ultima stagione da mister in panchina’. Ma ciò che conta è, al di là dei risultati del campo, che il professor Monti era considerato un ‘maestro di vita’ oltre che in casa Adriese & Scardovari anche nel Polesine e dintorni.
Purtroppo nel frattempo le insidie della vita hanno cominciato a minare la salute di Franco Monti, anche se la sua ‘passione per l’educazione attraverso lo sport’ non veniva affatto scalfita.
Così l’ho visto catalizzatore’ della nascita del ‘settore giovanile unificato adriese’.
Ne abbiamo parlato a lungo: era un piacere ‘ragionare di sport e valori’, fino ad assistere alla nascita della nuova società “Adria Calcio 2008” con relativa presentazione a giugno in municipio all’epoca del sindaco Antonio Lodo, e dei presidenti Olivo Frizzarin per l’Adriese e Valentino Sartori per la San Vigilio.

 

 

 

Una fusione storica di cui Franco ‘professor’ Monti era il Responsabile Tecnico di un progetto di alto profilo, che purtroppo per lui e per la città di Adria rimase una incompiuta.
Colpa di quella malattia che lascerà orfani innanzitutto la sua famiglia, ma che ci lascerà orfani tutti, noi del mondo sportivo, noi che abbiamo avuto il piacere della sua amicizia.
Un personaggio Franco Monti che ha continuato a ‘pensare per gli altri’ , per i giovani e per chi era stato sfortunato.
Su questa linea è stato determinante anche nei miei confronti, quando mi ha sollecitato ad inserire la ‘storia’ di Gino Bertuzzi tra i personaggi del mio ‘allora prossimo’ terzo libro Polesine Gol. Ebbene ‘insieme ce l’abbiamo fatta’ perché se sono stati determinanti gli approfondimenti storici adriesi (tra cui quelli con Piero Cavallari, Frigato , Rossi), ancor più significative sono state le ‘confidenze dell’amico Franco’, indispensabili per onorare la memoria di quel ‘Gran Portiere’ che è stato la saracinesca Gino Bertuzzi.
Come è stata significativa la sua ‘presenza’ nella Giunta del Coni del neo presidente Bruno Piva, in rappresentanza del Bassopolesine.

 

 

 

Anche perché il professor Monti, prima ancora di essere un “Allenatore da prima squadra” era stato l’insegnante di educazione fisica (e non solo) per gli studenti dell’Istituto Alberghiero di cui era stato altresì vice-preside.
Sarebbe stato il ‘collante giusto’ Franco Monti, tra sport e scuola, per la sua capacità di relazionarsi col mondo sportivo e di sintonizzarsi con ‘la gente’, come quella che ha avuto modo di ‘istruire’ anche ad Albarella dove nel periodo estivo tra ‘piscina e Centro Sportivo’ è stato per tanti anni ‘insegnante di nuoto e fratello maggiore’ per tanti giovani turisti.
Per tutto questo, quando Franco ci ha lasciato, non ci ha abbandonato del tutto, ma ci ha lasciato alcuni valori profondi, il rispetto delle regole e delle persone, ma soprattutto la voglia di meritarci un futuro migliore.
Come ha sottolineato recentemente anche Emma Marcegaglia quando ha voluto  esserci ad Albarella per ‘ricordare l’amico Franco’ con una targa apposta nella piscina del Centro Sportivo.
Perché, alla fine della ‘ruota della vita’, per tutti noi Franco Monti, resta un ‘progetto da completare’ , oltre che un insegnante, un allenatore , un educatore.

 

 

 

APPENDICE FLASH STORY (di Renato Piombo, by Il Resto del Carlino 24.06.1995) / FRANCO MONTI PREFERISCE ADRIA/ CURERA’ L’INTER0 SETTORE GIOVANILE DELLA "CIABATTA ITALIA" ( Dopo il mancato accordo sui programmi ha lasciato perdere l’offerta del Rovigo )

Tutti gli indizi lo davano alla guida tecnica del settore giovanile del Rovigo ed invece Franco Monti è approdato sulla medesima poltrona della Ciabatta Italia Adriese. Non è un voltafaccia e lo stesso Monti spiega:<<Col  Rovigo avevo avviato indubbiamente un ottimo dialogo. Poi non ci siamo trovati d'accordo completamente sul programma ed
ho preferito rinunciare>>.

Monti, insegnante di Educazione Fisica, nelle ultime due stagioni è stato sulla panchina dello Scardovari portando i pescatori prima alla salvezza e poi ad un campionato (quello scorso) più che dignitoso.

 

 

 

Ha una notevole esperienza di squadre giovanili poiché è stato tre anni a Rovigo dove ha condotto con ottimo profitto le compagini minori biancazzurre. Approda ad Adria con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto: <<Con la società granata ho trovato subito un accordo globale. Quest'anno nella rosa di prima squadra dovranno esserci almeno dieci giocatori nati nel 1976. E' chiaro che il vivaio avrà importanza vitale per le sorti future del calcio ad Adria>>.
Una motivazione in più per programmare: << E' un presupposto dal quale non si potrà fare a meno. Abbiamo in animo di <<scandagliare>> tutto il territorio circostante Adria alla ricerca di miniatleti. Il Bassopolesine è già sotto diretto controllo, adesso che siamo, in Cnd speriamo di sensibilizzare anche realtà sinora refrattarie. I giovani locali dovranno essere il volano dell'attività di tutta I' Adriese ; nell'immediato e soprattutto nel futuro>>.

 

 

 

Monti sarà anche allenatore della squadra Juniores e sarà affiancato da Terrentin: <<Non sappiamo se faremo il torneo Nazionale o quello Regionale. La decisione verrà presa alla luce dei gran numero di Under che dovranno gravitare nell'orbita della prima squadra. Se vedremo che si potrà partecipare al più prestigioso torneo Nazionale bene, altrimenti ... >>.

Il neo-direttore tecnico dovrà controllare anche I'attività degli Allievi allenati da Costante Tivelli e delle squadre associate all'Adriese. (S. Vigilio, ASM Chioggia e ChioggiaSottomarina) che curano le categorie minori. Monti spiega: <<Riteniamo indispensabili tali collaborazioni che riteniamo preziosissime. Ed i piccoli devono avere I' orgoglio di poter un giorno indossare la casacca della prima squadra granata. Noi dirigenti dobbiamo adoperarci per migliorare sempre le capacità dell'intero settore giovanile>>.

Con la conferma di Massimo Albiero alla prima squadra e con I' arrivo di Monti, si va delineando chiaramente l’assetto tecnico della prossima stagione. A tale proposito Monti ha le idee chiare: << Tutte le formazioni giovanili dovranno giocare con il modulo della prima squadra. E questo perché i giovani devono avere dei riferimenti precisi. Crescendo non troveranno così soverchie difficoltà ad inserirsi nelle squadre di categoria superiore. E questo sino alla prima squadra che deve diventare per tutti il punto di riferimento finale di chi gioca nella Ciabatta Italia Adriese >>.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Franco Monti , primo a sx, impegnato in discorso sportivi con Luca Gotti ( ora vice di mr Maurizio Sarri al Chelsea) e Piero Carnacina storici mister Made in Delta Po.
Quindi in fotogallery una serie di immagini partendo cronologicamente da lontano; cioè dallo storico cartellino di Franco Monti griffato Spes Necchi Adria.
E con riferimento ai suoi ‘primi passi calcistici’, ecco in sequenza le tre squadre in cui ha viaggiato da calciatore Franco Monti: cioè l’Adriese 1963/64 di capitan Contin ( tra gli altri Pezzolato e Cassetta), poi la Spes Necchi Adria 1965 ( pantaloncini bianchi, con tra gli altri Italo Donà e bomber Gianni Taschin …il prossimo Personaggio story), quindi il Loreo 1965 di Costante Mantoan allenatore-giocatore e con la mascotte Cinzio Siviero).
Passandro a Franco Monti allenatore, al suo esordio nella Carpano Cà Venier, a dimostrazione dell’ottimo feeling intercorso con tutto l’ambiente l’ambiente, vi proponiamo una successiva festa amarcord targata Panathlon Adria col presidente Giuliati e il suo braccio operativo Otello Franzoso insieme ad un gruppo di storici dirigenti/ allenatori, da Toni Scabin a Sergio e Silvano Cester, Italo Donà, ‘Cagnazo’ Marchesini etc.
Con riferimento sempre a Franco Monti allenatore eccolo primo a dx in tuta con una Tagliolese 1977 ( il portiere con pantaloni rossi è Angelo Lugarini) in versione poster assieme i dirigenti.
Passando a Franco Monti mister del Papozze del presidente Adriano Manzolli ecco in sequenza tre squadre storiche: la prima in maglia blu col portiere Piva in maglia rossa, la seconda in maglia gialla, la terza in maglia verde col Papozze in Seconda categoria 1986/87 in versione poster come da seguente didascalia: da sx: Gianni Giani (dir), Finardi, Giani S., Piombo L., Folli, Lugarini, Ruzza, Marani, Manzolli Leonardo ( presidente), Rossi Felice (dir), Monti Franco (all);  accosciati: Osti G., Manfrinato S., Vendenniati M., Carravieri, Lodo, Pavanello.

 

 

 

Con riferimento allo Scardovari 1993 eccolo in versione poster e maglia gialloblu con a dx mr Franco Monti e a sx il ds Doriano Rosestolato.
Invece con riferimento a Franco Monti allenatore dell’Adriese partiamo dal poster in maglia granata e bianca, CND 1998/99 col presidente Graziano Simoni, al centro tra Monti e Lino Carravieri ( prep atletico).
A seguire l’Adriese 1999/2000 sempre in versione poster come da seguente didascalia : in piedi da sx: Pacchiella (mass), Sella, Manuel Tiozzo, Franzoso, Andrea Mazzagallo, Conti, Mauro Broggio, Michele Florindo, Sagredin, Bragagnolo, Oliviero Coltro (acc) ; seduti: Tiberio Baroni, Costante Tivelli (cons tec), Gino Bertuzzi (allenatore portieri), Graziano Simoni (pres), Franco Monti (all), Lino Carravieri (prep atl), Luciano Vianello (ds), Sabatini, Vigorelli.; in prima fila Aldrovandi, Sattin, Fabio Monti, Renesto, Pizzo, Alex Zanetti, Trevisan.
Con riferimento al ritorno di mr Franco Monti allo Scardovari eccolo in versione poster nel campionato di Promozione 2004/05 come da seguente didascalie: in alto da sx: Pezzolato Marco, Gibbin S., Marangon S., Zangirolami M., Vendemmiati D., Callegaro M., Tiozzo; al centro: Broggio II°, Broggio P., Zerbin G., Finotti F., Siviero G. (mass), Monti Franco (all), Giovannini S., Banin Sandro (vice all), Paganin A. (all port), Paganin A., Cordella N.; in basso Trombin M., Pezzolato Michele, Vianello A., Sponton M., Monti Fabio., Vendemmiati M., Chiergehin P. Varagnolo L., Zennaro A.
Sempre con riferimento a quella squadra Scardovari 2004/05 ecco mr Monti che spiega tattica ai suoi giocatori seduti sul prato ( tra loro il portiere Nicola Cordella) , mentre a fine stagione lo troviamo premiato con targa da Paolo Broggio ‘il difensore ‘corazziere’ di quello squadra.
Infine con riferimento a Franco Monti punto di riferimento dell’ambiente calcistico dell’Adriese, ve lo proponiamo premiato in casa Panathon Club Adria in occasione della Festa per il Centenario 1906/2006 della società granata, da dove lo propongo anche in tandem al tavolo con Piero Cavallari grande Ds dell’Adriese protagonista tra Serie D e Serie C.

 

 

 

 

Ma con riferimento a Franco Monti,  punto di riferimento adriese anche nel Terzo Millennio, eccolo insieme a tutti i giocatori e dirigenti dell’Adriese che ho raccontato nella mia trilogia libraria “Polesine Gol – Campioni & Signori” e che sono stati premiati nel 2008 con tanto di targa dal sindaco Antonio Lodo e dall’assessore Levisaro in una serata organizzata by heart e mind dall’ex sindaco Franco Grotto.
Infine, in conclusione del nostro viaggio intorno al ‘Campione & Signore’ , giocatore e allenatore Franco Monti, voglio onorarlo come da flash che gli ho scattato in Municipio ad Adria , epoca sempre del sindaco Lodo e di Levisaro assessore allo sport, perché certifica la nascita della nuova società “Adria Calcio 2008”  pro settore giovanile, grazie al feeling creato tra l’Adriese del presidente Olivo Frizzarin e la San Vigilio del presidente Valentino Sartori.
Per un progetto che aveva in Franco Monti il suo ombelico del mondo più naturale e che purtroppo , dopo la sua compara, è rimasta una incompiuta, in attesa di un rilancio completo ancora work in progress tra Adriese  Bocar Juniors.
Peraltro nell’orbita dell’Adriese del presidente Luciano Scantamburlo che intanto da alcune stagioni ha rilanciato la prima squadra nelle zone alte della Serie D, in attesa di effetti speciali completi.

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it