Franco Monti, la sua 'meglio gioventù' tra Adria e Delta. Giocando e insegnando


11/04/2010

Quante confidenze con Franco Monti, ad Adria, suo habitat naturale. Come giocatore e come allenatore, Monti ha viaggiato nel Parco del Delta, con sole due escursioni esterne. Quando nel 98/99, mi ha cantato la 'canzone-storia', a 5 giornate dalla fine la sua Adriese era la miglior difesa e la reginetta delle polesane in CND, mentre Rovigo e Porto Viro soffrivano. 
Allora Franco era tranquillo, anche in classifica. Ma é il suo modo di vivere sulla panchina, così poi lo farà anche a Porto Viro e Scardovari, dov'è tuttora. In un calcio 'così uguale e così diverso', come le domande di allora e i ragionamenti di adesso.
Parte da lontano, la mentalità di Franco Monti (classe 1944), professore Isef.
Da giovane nella Spes Adria, per due anni nel Contarina d'oro, poi al Loreo di Mantoan in Promozione, infine sempre in Promozione all'Adriese. Purtroppo per l'attaccante Monti c'è stato lo stop da infortunio, così é nato presto il Monti allenatore.<br>
Primi due anni alla Carpano, poi Adriese-giovanili, quindi ritorno alla Carpano per salire in Promozione. E' nel 75/76 che Monti va fuori provincia, alla Berretti del Carpi di Piovanelli, ex allenatore granata.  Nel 77/78 e per due anni Monti è alla Tagliolese in Prima. Quindi in Seconda a Papozze alcuni anni, in feeling col presidente  Cavallari, ma vinse la super Portotollese e poi il super San Martino di Sattin-Rodighiero. Ho visto i suoi allenamenti a Papozze, la curata preparazione atletica, le corse a traino di Gilioli e Carravieri con i copertoni. Poi Monti farà 3 anni in Serie D col Contarina del presidente Mario Bovolenta.  Nel 90/91  Franco é alle giovanili del Rovigo. Per 3 anni, c 'é anche il figlio Fabio.
Dopo Rovigo, va in Promozione allo Scardovari (a dx, in foto 1993), quindi sposa le giovanili dell'Adriese. In sintonia  col presidente Graziano Simoni, anche quando sostituisce Albiero in CND, ritornando alle giovanili quando l'anno dopo il ds Longato chiama Toni Scabin. Nel 98/99 Monti accetta l'incarico da Simoni:<< A Natale, per i troppi infortuni ero in credito con la fortuna. L'Adriese valeva più di quello che aveva ottenuto. Lo dimostra l'ottimo ritorno." E girava il merito allo 'spogliatoio granata'. Ma quanti allenamenti a provare il 4-4-2, finché poi Fusconi e l'ex laziale Baroni hanno diretto la difesa con sicurezza...
Nel calcio più studiato, bisogna stare al passo, variare il modulo. Perciò teneva conto, dei pareri di Tivelli e Coltro che visionavano gli avversari.
E suo figlio Fabio? Il posto se lo è guadagnato senza  regali. Così come ci fu spazio anche per 5 ragazzi dell'80: Renesto, Florindo, Sattin, Pezzolato e Bresciani.
In un calcio che cambia, anche Monti ha cambiato tanti presidenti. E a ritroso ricordava Gigliati patriarca della  Carpano, poi Cavallari il generoso del Papozze, Maggi il semplice del Taglio di Po. Chiesi a Franco se …Monti poteva fare l'allenatore distante da casa? Risposta, mentre lasciava il Bettinazzi in bicicletta:<<Dopo il supercorso a Coverciano mi proposero di allenare la serie C, in Sardegna. Però ho preferito la Carpano, a due passi da casa>>. Poi nel 1999/2000 ci fu l'Adriese di Simoni-Monti-Vianello (ds ex Donada e Porto Viro). Purtroppo fu partenza rallenty e per Franco ci fu l'amarezza dell'esonero: al suo posto arrivò Cina Pezzato (ex Spal e Padova). Poi Monti è al Porto Viro (subentrando ad Augusti) e da due stagioni al suo 'secondo' Scardovari, sempre in Promozione. <<Sono sicuro di poter centrare  i play off - ha detto Franco due settimane fa>>.
Adesso coi rinforzi e coi rientri da infortuni, lo Scardovari gestione storica Mario & Andrea Rosestolato può far contento Monti …e mare Adriatico.



07.02.2005


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it