Franzoso Otello ‘presidente’ Carpano Cà Venier epoca Giuliati & Costantini. Quindi della Tagliolese by Ardizzon


29/03/2013

Questa sequenziale storia datata 21.4. 2008 andrebbe aggiornata col suo impegno nel Panathlon di Adria ( veder però altre rubriche). Invece voglio completarla con due Appendici News che oltre al periodo aureo del Cà Venier, onorano anche la presidenza di Otello Franzoso in casa Tagliolese, winner negli anni ’90.

OTELLO FRANZOSO STORY ( by Sergio Sottovia, 21.04.2008) / UN PRESIDENTE “DOPPIAMENTE” NELLA STORIA DEL CALCIO VENETO, PRIMA INEGLI ANNI ’70 CON LA CARPANO CA’ VENIER, POI CON LA TAGLIOLESE NEGLI ANNI ‘90

<< Dalla Carpano di Cà Venier alla Tagliolese: viaggia lì dentro la vita sportiva di Otello Franzoso, classe 1935. Quella Carpano, nata nel '64, registrava presidente William Braghin, allenatore Viroli e il caposcuola dei direttori sportivi del Delta, cioè Antonio Da Re. Quella Carpano che nel 66/67 entrò alla grande nella storia del calcio con la presidenza di Luigi Giliati, direttore della Azienda Agricola Cà Venier. I cantastorie ricordano in panchina Benny Milani, giocatore di Serie C, quando la Carpano salì in seconda categoria, per meriti sportivi. 
Sulla panchina arrivò poi Franco Monti (che ancora adesso esalta Giliati), quindi Furlan al quale subentrò in corsa Piero Carnacina nelle vesti di allenatore-giocatore. Quindi nella stagione 71/72, ancora per meriti sportivi, la Carpano fu ammessa in Prima categoria.


C'era solidità finanziaria e organizzazione societaria. Era il momento aureo della Carpano e Franzoso all'ombra di Giliati accumulò esperienza preziosa. Così a Cà Venier si toccò il cielo con un dito, quando tornò Monti sulla panchina della Carpano e al suo secondo anno ottenne, stavolta sul campo, la partecipazione al campionato di Promozione.
Intanto Franzoso era succeduto a Giliati, che lasciò la presidenza perché trasferitosi in Canada. Fu naturale, per l'imprenditoria torinese dei Turatti, dare l'investitura al direttore della Azienda di famiglia. Così Otello Franzoso visse un grande campionato di Promozione. Erano i tempi delle trasferte in pullman a Cittadella, Abano, contro quel Cardi Chievo che adesso gioca in Serie B.

Tra i giocatori la stella era Nini Costantini, ex Spal e Napoli, ma il presidente Franzoso  non dimentica i Franzon, Cester, Donà, Ballarin, Pavanati, Gardina, Marchesini, Vettorello, Gianni "virgola" Franzoso.
Erano personaggi che facevano tessere operazioni di mercato calcistico con le maggiori squadre polesane di allora, con l'Adriese di Folco e con la Lendinarese di Zoppellari. Senza Nini Costantini, impegnato al supercorso allenatori a Coverciano, la Carpano finì la stagione obbiettivamente più debole.
L'epopea della Carpano volse al termine, soprattutto a causa di quello che il presidente Franzoso chiama il " terremoto aziendale".
Senza la sponsorizzazione importante della Carpano, nell'82/83 a Cà Venier si deve rinunciare alla Prima categoria.

Ancora senza mezzi finanziari, nell'86/87 il Comitato Regionale Veneto  concesse la rinuncia alla Seconda categoria e l'iscrizione alla Terza categoria.
"Così potemmo vendere tutti i nostri pezzi migliori - ricorda Franzoso - ma non dimentico la positiva collaborazione prestiti-scambi con l'Adriese e la grana tesseramento Golinelli. Oltre agli allenatori per così dire vittoriosi, vanno ricordati anche Roberto Mulonia  e Sergio Binatti, quindi Angelo Dall'Aglio, ma anche Orazio Marchesini."

Per una Carpano che doveva valere molto, se si è scomodato fino a Cà Venier anche il siciliano D'Aragona, presidente del Canicattì, per chiudere la trattativa di Adelchi Previato che tornando alla Carpano tornava nel suo Polesine.
Continua Franzoso: "Quel periodo è ancora nei cuori di chi è passato per la Carpano. Per questo ancora oggi ci si ritrova in qualche serata conviviale con quegli amici 'carpanotti' (in foto al centro Otello con la moglie e, tra gli altri, Scabin, Giliati, Monti, i due Cester, Donà, Carnacina e altre Vecchie Glorie) ".
Anche per Otello Franzoso la ruota della vita fa girare pagina.

Esigenze di lavoro nell'87 lo spostano, a Taglio di Po dove Otello nel ‘90 sarà il vice del presidente Umberto Pregnolato e  poi presidente, per un quinquennio a partire dal 1991. Un ciclo vissuto con la regola del passo secondo la gamba, che però non ha mancato di regalare alla Tagliolese grosse soddisfazioni.
Franzoso ricorda anche i lavori effettuati al campo e agli spogliatoi, per i quali - sorride Otello - ho dovuto tirare più di qualche volta al giacca agli amministratori del Comune.

Storie di tutti i giorni, storie dei giorni nostri. Quelli che hanno visto comunque la Tagliolese giocare alla grande fino a guadagnarsi la stabilità in Prima categoria. Passando da una situazione di troppi giocatori in prestito a quella di proprietà di  atleti di Tagliolese.
"Anche le tomboline e le Feste dello Sport sono state importanti, oltre che sul piano finanziario, anche per il fatto di aver fatto sentire i tifosi, la gente del paese, più vicini alla loro Tagliolese - è il pensiero di Franzoso."
Un  personaggio che riconosce a sua moglie Carla un ruolo di sostegno, specialmente quando nel periodo delle targhe alterne, allora ostetrica in bassopolesine, utilizzava anche la sua macchina a fini sportivi. Tra i fatti curiosi  Otello ricorda che, dopo tanto peregrinare, un plantare, ordinato dal dr. Stella (staff nazionale) aveva risolto i problemi al piede di Emanuele Mantovani, acquistato dall'Arzignano.

A casa sua, sopra la nappa del caminetto, c'è qualche riconoscimento al suo impegno sportivo.
Franzoso non li ha mai sollecitati, ma la statuetta della lupa, premio del Coni su segnalazione  di Mazzo , presidente Figc Rovigo, gli ha fatto particolarmente piacere, in un momento come questo in cui è fuori dal giro dirigenziale. Quantomeno quei riconoscimenti saranno serviti a far assorbire, a Franzoso qualche delusione del suo ultimo periodo da presidente.
Invece adesso Otello , col quale ci ritroviamo spesso alle conviviali del Panathlon di Adria, segue la sua Tagliolese, da semplice tifoso, masticando pensieri solitari con la sua immancabile pipa.>>

PRIMA APPENDICE NEWS ( by Matteo Giordano) / TAGLIOLESE VINCENTE CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA 92/93/ “VALANGA GIALLOROSSA”/
( I Protagonisti ‘glorificati’ dalla penna e dal cuore di Matteo Giordano cantastorie)
 
< Scriva, scriva,, che presto in Prima categoria arriverà la valanga giallorossa >>. E’ l’entusiasmo della tifoseria tagliolese che esce finalmente allo scoperto, dopo tre anni di purgatorio in un ruolo che, francamente, non le era congeniale.
Mi ritrovo intorno un po’ tutti e tutti mi esortano a scrivere, più le loro impressioni che le mie. Come spiegare a loro tutti che la loro gioia è anche la mia e che la sviscererò, non appena ne avrò l’occasione? Intanto sto per godermi quello che spero sia l’ultimo atto, ci sarà ancora da combattere per vincere anche questo Trofeo regionale, al quale pare che improvvisamente tengano tutti, presidente, allenatore, giocatori e specialmente pubblico, che   un po’ alla volta si sta riavvicinando a questa squadra che gli ha ridato il gusto di assaporare la vittoria, dopo tante amarezze.

Ed intanto che mi vengono in mente tutte le belle affermazioni di quest’anno fortunato, vedo sfilare uno ad uno tutti i protagonisti di questo splendido campionato. Certo, non dobbiamo esaltarci più di tanto, in fondo non siamo mica in serie A, ma è bello sognare e pensare almeno per un giorno di avere avuto le stesse soddisfazioni di una squadra della massima serie, nel giorno della più grande affermazione. In fondo, se vogliamo proprio scimmiottare ‘Caccamo’, possiamo dire senza tema di essere smentiti che ‘ogni scarafone è bello a mamma soja’ e … alura!?
Comunque è festa oggi al Comunale di Taglio di Po, sia per la conquista del primo posto nel campionato, sia per la fase eliminatoria di questo Trofeo, la festa vera e propria è stata già fatta molte domeniche fa perché la squadra di Ardizzon ha vinto in scioltezza, relegando le inseguitrici al ruolo di comprimarie senza storia.

Ma la gioia traspare dall’aria soddisfatta che hanno i tifosi e dal comportamento sicuro e quindi benevolo nei confronti dei fans avversari, con i quali scambiano addirittura battute salaci. Intanto arrivano i nostri: Laurenti, il vecio, il portierone col carisma, inconfondibile con la sua barba bianca e il capello arruffato da vecchio pirata, Boscolo, Bonzi, Vallesin, gli oscuri lavoratori delle retrovie, sempre pieni di grinta, sempre partecipi del ruolo con una serietà ed una professionalità da imitare; Mantovani, la vecchia volpe, la colonna portante dell’apparato difensivo, sempre pronto anche alle lunghe sgroppate fino alla porta avversaria, quando il momento si faceva critico e la squadra aveva bisogno di un esempio da imitare. Ed ecco, a voi, si potrebbe dire, Beltrame, l’uomo nascosto tra l’erba del campo, colui che non si vede, ma che al momento opportuno riesce a dare ordine alla manovra, con calma e con ponderazione. Ed ancora Gambelli, insostituibile e generoso; il possente Bonato, tante volte chiamato a risolvere le situazioni più ingarbugliate.

Per Andreotti, l’ uomo che non  sorrise mai’ un discorso a parte; è stato forse la carta vincente insieme a qualche altro di questa fortunata stagione, con la sua classe indiscussa, la sua autorità in campo, la sua visione di gioco che poche volte mi è stato dato di vedere sui campi di Seconda categoria. E Zagato ? Il piccolo ‘Ziguli’ un autentico motorino con sprazzi di classe e fulgido esempio di genio e sregolatezza. E poi Girotti, ultimo e risolutivo anche sul campo, quante sgroppate e quanti gol ! Dimentico forse i Piva, i Contro, i Trombin,i Mischiatti. Tutti bravi lo giuro, anche se con loro qualche volta sono stato critico, l’ho fatto per amore, lo giuro, solo per amore. Non me ne voglia nemmeno Ardizzon, il trainer, con cui qualche volta non sono stato d’accordo, ma che stimo per la serietà e la competenza. Ed alla fine un abbraccio al presidente Otello Franzoso, passione equilibrio e la rara capacità di sapersi dividere, tra le esigenze della platea, quelle della squadra e soprattutto, tra le difficoltà finanziarie che sempre ha saputo appianare. Un cocktail raffinato, manovrato da un barman perfetto, che ha dato un prodotto esplosivo. Questa è la Tagliolese !!!  >>   

SECONDA APPENDICE NEWS/ LETTERA AGLI SPORTIVI FEDELI ALLA U.S. TAGLIOLESE (by presidente Otello Franzoso)

<< Sia pure nella consapevolezza del momento non certo dei più favorevoli per la categoria ‘festaiola’ , ci avventuriamo in una manifestazione che ci impegna a profondere il massimo degli sforzi economici-organizzativi.
Il gruppo dirigente dell’attuale Tagliolese Calcio ha dimostrato di non conoscere limiti e si sta preparando ad affrontare questa settimana godereccia col massimo impegno. Faccio appello comunque ai fedelissimi a confortarci nell’iniziativa dandoci una mano fisica al fine di renderla ancora più completa e piacevole per tutti.
Vogliamo offrire quanto di meglio si possa fare per quanti ci vorranno onorare con la loro presenza tutte le serate in programma.
La voglia della “Festa dello Sport” serpeggiava da tempo ed è nell’intenzione di tutti noi di non trascurare nulla affinché le desiderate attese non siano tradite. L’allegra manifestazione  non potrebbe avere motivo o cadere in momento migliore.: siamo i 1^ categoria , secondi classificati per il titolo Regionale Veneto, settore giovanile in crescita.

Tuto ciò ci sprona a fare sempre di più e meglio.
L’appassionata e costante partecipazione degli sportivi, supporto indispensabile per incoraggiarci a dare il massimo per il calcio Tagliolese, ci aiutano a superare meglio le difficoltà e i momenti meno favorevoli.
Ringrazio tutti gli stessi per il sostegno morale e finanziario datoci fin’ora; esorto tutti a continuare in questo impegno migliorando nella qualità e nella quantità dei contributi economici, fisici e morali.
Vi promettiamo, sempre nei limiti delle disponibilità, il massimo delle soddisfazioni.
Buon divertimento e… in bocca al lupo per il prossimo campionato. / by OTELLO FRANZOSO - Presidente U.S. Tagliolese >>

   
EXTRATIME by SS/ La cover è per Otello Franzoso ‘signore con l’ombrello, in tandem presidenziale con Giuliati ( a dx) , coppia storica della ‘grande’ Carpano Cà Venier.
Per quanto riguarda la fotogallery onoriamo appunto la grande “Carpano” mostrandovi in sequenza il Cà Venier 65/66 griffato “Punt e Mes”, quindi in successione la Carpano Cà Venier ‘bianconera’ stessa annata con Giuliati primo a sx, poi la Carpano 1970 dei vari Carnacina,  Terrentin, Cester, Furlan Biasioli etc etc.
Epoca di grandi vittorie, che ricordiamo proponendovi la consegna del ‘Trofeo’ by Figc a capitan Italo Donà (con Franzoso e Giuliati sotto l’ombrello) prima del match 1973 vs Donada.
Infine presentiamo la Carpano 1985 in maglia rossa, con al centro tra gi accosciati Doriano Rosestolato.
Davvero indimenticabile per Otello Franzoso & Company questa sua lunga storia d’amore calcistica in casa Cà Venier, tant’è che poi vi presentiamo in una specie di foto poster il revival in casa Panathlon Adria di tanti protagonisti ‘carpanoti’, cioè giocatori , allenatori e dirigenti attorno a Otello Franzoso e Lady Carla, oltre che a Giuliati in escursione ‘from Canada’-

Passando al periodo di Otello Franzoso in casa Tagliolese, vi proponiamo tre squadre speciali ‘giallorosse’. Per prima la Tagliolese 91/92 con didascalie incorporate, quindi la Tagliolese 93/94 con ai lati mister Ardizzon ( sx) e Bruno Bonzi (dx), infine la foto poster della Tagliolese 1996 con mister Roberto Pasetto al centro seduto in prima fila.
Passando alla ‘fase Panathlon Adria’ by Otello Franzoso eccolo in foto gruppo con Michele Paramatti alle sue spalle ( fine anni’90), poi in tandem con Enrichetto Pellegrinelli nella conviviale 2006 in onore del Centenario dell’Adriese 1906.
Con riferimento al Panathlon e alla Tagliolese ecco Otello Franzoso negli ultimi due flash tajanti; cioè nel primo a fianco di Pierluifi Rossi e Doriano Rosestolato, nella ultima fot con gli istituzionali Margaret Crivellari e Renato Pregnolato in occasione delle premiazioni di ‘speciali atleti Made in Taglio di Po giustamente ‘targati’ ( da Bruno Bonzi /calcio a Marandella/sprinter Campione d'Italia master).


21.04.2008


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it