Furlan Benito esploso a Contarina con mr Camuffo, a Loreo con Formentin e casa Tagliolese con Fontanesi, poi Cà Venier e giocatore-allenatore a Scardovari/ Qui Mister come a Porto Tolle, Volto, Taglio di Po….


Con Benito Furlan completiamo il nostro viaggio amarcord tra i Personaggi Story pubblicati nella versione News magazine, perché in sequenza a Fabrizio Biasiolo è stato l’ultimo di una pubblicazione ‘cartacea’ che poi si è fermata per trasformarsi in on line.
Certo avevo preparato già il successivo Personaggio story, cioè Mazzetti Settimo il presidentissimo della Giovane Italia, ma avevamo già aperto questo sito www.polesinesport.it da qualche mese ed allora lo steso non aveva più motivo di andare in gito ‘fuori porta’ e così ve lo proporremo a seguire su questa rubrica . come altri che abbiamo a suo tempo preparato e mai pubblicati finora.
Ma non anticipiamo troppo ciò che prossimamente i nostri lettori potranno leggere direttamente in questa rubrica; cito solo tra gli altri Palmiro Gregnanin e Michele Florindo ma anche personaggi segnalatici e per i quali siamo stati ‘contattati’ perché sorprendentemente protagonisti anche nel Grande Torino a fianco dei Fratelli Ballarin e del Novara dell’epoca di Silvio Piola.

 

 

 

Detto questo ricordiamo che comunque abbiamo ‘girato’ ad altri Giornalisti Speciali proprio la Benito Furlan Story pubblicata in versione News Magazine , perché purtroppo il nostro amico Furlan ci aveva ‘lasciato ‘ a marzo 2016 e …ci tenevano ad onorarlo in modo completo.
Ma a questo , ecco che la nostra sequenza cronologica ci propone Benito Furlan come 75° Personaggio story, perciò lo facciamo in modo …enciclopedico , aggiungendo in calce alcune significative Appendici Flash story che ne hanno caratterizzato la carriera sia come giocatore che come allenatore.

 

 

 

Fermo restando che a perfezionamento ancor più completo, vi rimandiamo alla speciale serata vissuta assieme in casa tajante “La Vallina” dove Furlan è stato premiato in trio con gli amici Pezzolato ed Edoardo Duò ( vedi reportage qui su www.polesinesport.it, basta chiedere a Google) .

 

 

 

Ma anche in calce al consueto Extratime per ulteriori commenti agganciati alla fotogallery, che certifica significativamente la carriera del nostro Benito Furlan in tour Delt Po nelle principali squadre blasonate, dalla Tagliolese al Contarina e Loreo, ancora Tagliolese, Cà Venier, Scardovari , dove ha iniziato anche da allenatore ( frutto del Corso Allenatori che abbiamo fatto assieme e che citiamo in calce).
Con riferimento a Furlan allenatore basta sottolineare che è stato richiamato in panchina più volte sia a Scardovari che a Taglio di Po, a dimostrazione della bontà dei rapporti istaurati da Mister Benito sia coi giocatori che con dirigenti.

 

 

 

MAIN NEWS (  di Sergio Sottovia, 01.01.2010)/  SETTANTACINQUESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE –  FURLAN BENITO
( last Personaggio pubblicato sul News Magazine ‘cartaceo’)

BENITO FURLAN  / 'Calcio & Passione' per 30 anni tra le società del Delta del Po.

Ci sono dei personaggi che fanno parte integrante della storia del calcio quando il calcio, dell'epoca post Grande Alluvione del 1951, è ripartito viaggiando in parallelo con le aspirazioni di un tessuto sociale in movimento.
Personaggi come Benito Furlan , nient'affatto campionissimi, ma che nella loro 'normalità' hanno 'giocato' nel mondo del calcio da protagonisti, prima come giocatori e poi come allenatori, attraversando la storia di quelle società, allora emergenti, che poi sarebbero piano piano diventate famose, fino ad essere considerate blasonate nei tempi attuali.
Ebbene il nostro Benito Furlan , nato il 28.10.1937 a Taglio di Po, questo lungo tratto di strada lo ha fatto viaggiando dentro le squadre e la storia delle squadre del Delta del Po.

 

 

 

<< Era l'epoca che si giocava negli oratori, ricordo che si giocava con padre Giuliano nel campetto della parrocchia di San Francesco - racconta Benito. - E' stato lì che poi ho messo le mie prime scarpe da calcio, comprate coi risparmi della mance che non avevo speso per andare al cinema>>.
Storie da …poveri ma belli, quando la bicicletta per alcuni era ancora un lusso.

Epoca del rifiorire delle squadre di calcio che partecipavano ai vari campionati polesani. Continua Furlan :<< E' stato così anche a Taglio di Po , dove ci pensò Ildo Crepaldi, nel 1955 ad iscrivere per la prima volta la Tagliolese al campionato di Terza categoria. Eravamo tanti ragazzini inesperti come il mio amico portiere Renato Bellinelli, anche lui un puledro della parrocchia allo stato brado. Per noi non c'erano soldi e il presidente Crepaldi era un factotum, anche allenatore assieme a suo fratello Franco e a mio fratello Luigi i più anziani. Però ci siamo tolti una bella soddisfazione andando a vincere, verso la fine della stagione in casa della Fiessese, che allora era la Juventus dei Dilettanti>>.

 

 

 

Una soddisfazione che però doveva fare i conti con la realtà. Quella di una Tagliolese che a malincuore Ildo Crepaldi non è più riuscito ad iscrivere al campionato successivo.
Ma la passione era tanta in quei giovani, così alcuni di loro, tra i più bravi come appunto Benito Furlan e suo fratello Luigi, come Orazio Milani e come Renato Bellinelli ( che poi avrebbe volato tra i 'professionisti'  anche a Livorno) furono chiamati a far parte di quel dirimpettaio Contarina che nelle mani del presidente Zaia e dell'allenatore Romolo Camuffo stava diventando una grande squadra.
<<Era una squadra di qualità quel Contarina - spiega Benito Furlan - con diversi campioncini locali tra cui Toni Scabin e anche alcuni padovani tra cui il mediano Alibardi>>.

 

 

 

Ci rimase per quattro stagioni lo stopper Benito in quel Contarina, mentre Romolo Camuffo nelle stagioni 57/58 e 58/59 andrà ad allenare il Rovigo nel campionato Dilettanti Veneto.
Per la cronaca anche il Contarina 57/58 si comportò bene in quel campionato vinto dalla Lendinarese e che tra le polesane vedeva anche la presenza del Dextrosport Castelmassa, quindi Badia, Adriese e Trecenta ( retrocessa).
Con la soddisfazione per quel Contarina di battere il Rovigo per 2-0 nel turno casalingo ( 23 marzo 1958, gol Guarnieri e Gennari) schierando questa formazione: Bellinelli, Crepaldi, Guarnieri, Baruffa, Furlan, Zucchi, Pregnolato I°, Moretti, Gennari, Cecconello, Pregnolato II°.

 

 

 

Una categoria, il Campionato Dilettanti Veneto, nella quale peraltro è riuscito a salvarsi quel Contarina anche l'anno dopo, quando la Lendinarese vinse il titolo precedendo Dextrosport Castelmassa, Petrarca Padova e Ballarin Rovigo. Bravo comunque quel Contarina 58/59 perché, in quel campionato 'ristrutturato' si salvò a spese delle retrocesse Este, Adriese , Badia, Cadoneghe ed Esedra Abano. Era peraltro il tempo in cui Benito Furlan ( tra i 21 e i 23 anni visto che allora durava 18 mesi il militare ) era …in tutt'altre faccende affaccendato, a Falconara Marittima.
Questo l'amarcord di Benito:<< Là a Falconara ero bravo anche a pallavolo, così si andò in giro da Firenze a Bologna e in tutta l'Italia, tanto che vincemmo addirittura il campionato militare>>.
Anche per questo Benito Furlan conclude la sua permanenza nel Contarina al termine del 'nuovo' Campionato di Prima categoria 60/61 quando la forte squadra di mister Romolo Camuffo ( rientrato da Rovigo)  conquisterà un prestigioso terzo posto alle spalle dell'Este capolista e del Rovigo allenato prima da Bolognesi e poi da Celestino Celio.

 

 

 

Ricorda così Benito quei suoi 'bei tempi' contarinanti:<< Con 'tegulina' Bellinelli siamo stati anche convocati nella Rappresentativa Veneta e tra l'altro a Trento perdemmo solo ai rigori contro l'Emilia Romagna in cui giocava Ezio Pascutti. Era una grande società quel Contarina e con un grande dirigente come Imo Scabin, il più grande segretario che io abbia mai incontrato. Poi , nel 61/62 a Contarina arrivò al mio posto quel grande di Eraldo Mancin ( ndr, da difensore in serie A conquisterà poi lo scudetto sia a Firenze che col Cagliari di Gigi Riva), mentre io andai a fare un ottimo campionato nel Loreo dove c'era come giocatore - allenatore quel Formentin che aveva giocato in serie A>>.
E se quell'anno il Contarina fu promosso in serie D ( però rinuncerà) , beh il Loreo del presidente Rubato e di Benito Furlan conquisterà una salvezza importante perché le retrocesse quell'anno furono ben sei e cioè  Esedra Abano terme, Nova Gens, Cologna Veneta, Polesella, Conti Cavarzere e Adriese. Tutto questo in una stagione in cui c'erano anche le altre polesane Rovigo (secondo) Dextrosport Castelmassa e Lendinarese.

 

 

 

Per un Loreo che nell'aprile 1962 perse 2-0 a Rovigo schierando Castagneti ( ma era Luigi Broglio, segnalato con questo nome alla stampa perché …non dovevano saperlo i suoi familiari), Dalla Libera, Furlan, Marafon, Penzo, Mantovan, Berto, Lachin, Franceschetti, Chiarotto, Busson.
<<Ma a fine stagione finì il 'grande ciclo' del Loreo perché venne a mancare il rilevante sostegno da parte delle 'Cartiere'  , così - spiega Benito - ritornai a 'casa' , nella Tagliolese del presidente Amedeo Moro allenata dal ferrarese Carlo Fontanesi.  Ottimo campionato per noi ( ndr, vinse l'Arianese di Piero Cavallari) , ma andò ancora meglio l'anno dopo quando arrivò Alberto Fontanesi ex serie A perché vincemmo quella Seconda categoria 65/66 grazie anche all'esplosione di Patrizio Bonafè che passò presto professionista>>.
A questo punto le strade della Tagliolese e di Furlan si dividono, perché Benito dal 67/68 sceglie la strada di Scardovari , alla 'corte' del presidente Vittorino Mancin, dove il nostro stopper andrà a fare l'allenatore- giocatore, portando con sé alcuni giocatori di belle speranze, come il portiere Passarella, Walter Negri, Doriano Rosestolato e Claudio 'tajo' Pezzolato.

 

 

 

Un ambiente con tanti giovani lanciati (vedi Sante Crepaldi che 'salirà' fino a giocare in serie A con la Fiorentina) , quindi l'adriese Roberto Amà e l'innesto di alcuni chioggiotti.
Tre stagioni in Seconda categoria che soddisfano sia lo Scardovari che l'allenatore - giocatore Furlan, che …non prenderà tanti soldi ma gode della stima della dirigenza e dell'affetto della tifoseria. Epoca in cui là nel Delta del Po era emergente anche quel Germano Bovolenta giornalista in erba che ancor oggi è 'penna prestigiosa' de La Gazzetta dello Sport.
Un personaggio Benito Furlan che peraltro sarà di casa in tutto il Delta del PO, visto che poi sarà allenatore - giocatore della Carpano Cà Venier 70/71 del presidente Giliati e del suo factotum Otello Franzoso dove giocano il portiere Marchesini,  Sergio Cester, Mario Terrentin e anche Piero Carnacina che, infortunatosi, sul finire della stagione farà le sue prime 'prove tecniche' da allenatore.
Nel frattempo cambiano le 'regole' per poter andare in panchina, ma Benito Furlan si adegua subito e così il 30 ottobre 1971 prende il suo regolare diploma di 'allenatore Figc', a Rovigo ( vedi Appendice Flash Story) , assieme ai navigati Saul Malatrasi, Remo Frazzetto, Carlo Spolaore, al sottoscritto Sergio Sottovia, al padovano Nicolè e altri 20 partecipanti al corso tenuto da Bortolotti.

 

 

 

Un 'patentino' che darà comodo subito alla Tagliolese in Promozione con Furlan che peraltro dà le dimissioni rifiutando 'interferenze tecniche' dirigenziali.
Ma il richiamo della panchina è una sirena ammaliatrice, così Benito ritorna in sella , anzi sulla panchina dello Scardovari 71/72 del presidente Leonino Rosestolato, subentrando a Sergio Binatti, per un quinto posto in Seconda categoria che abbinato ai meriti sportivi produce il ripescaggio e permette al tandem Scardovari/ Furlan una decorosa stagione 72/73 in Prima categoria.

Risultati più che sufficienti perché pensi a lui la Portotollese 1973/74 chiamandolo a sostituire in corsa Cecconello per trovare l'assestamento in Prima.
Era il tempo dei giocatori Michieletti, Greguoldo, Sergio Binatti, Fabrizio Bovolenta detto Chinaglia per la sua stazza, Tessarin, Giorgio Marassi, e delle stramberie di Astolfi detto 'Gigi lampadina'.  Era una Portotollese da continuità presidenziale , sempre con Licio Fusetti presidente e Umberto Cavallari suo vice.

 

 

 

Purtroppo nella Portotollese 74/75 la stella di Furlan Benito si offusca dopo la brutta sconfitta per 5 a 1 a Solesino. Il cambio dell'allenatore porta alla guida della Portotollese un tandem tecnico : il buon Sergio Binatti , giocatore nel frattempo incidentato, e il giovane Piero Carnacina che curava la Juniores, per una salvezza sul filo di lana.
A questo punto Benito Furlan rientra nella categoria superiore, la Promozione 75/76, ancora dentro la storia della Tagliolese. Nella prima stagione della presidenza di Umberto Maggi con Benito che quasi alla fine venne rilevato da Bonzi.
Poi , dopo la stagione con mister Franco Monti, la Tagliolese 77/78 del presidente Francesco Rosestolato si è di nuovo affidata al nostro Benito rilevato stavolta dal veneziano Callegaro, senza che i tajanti si salvassero dalla retrocessione.
Storie del Delta e dintorni, perché di esperienza a livello veneto il nostro Furlan ne aveva da vendere. Per questo Benito farà ancora comodo alla panchina del Loreo 79/80 del presidente Berto, per una Seconda categoria tranquilla con tanti giocatori chioggiotti.

 

 

 

E per questo alcuni anni dopo Benito Furlan sarà allenatore vincente col Volto 86/87 in Seconda categoria avendo come attori protagonisti gli esperti Danilo Bellemo e Celestino Boscolo più l'emergente Vani Zennaro attaccante.
Era il Volto che con Furlan allenatore trovò un tranquilla salvezza da matricola in Prima categoria, anche se - ricorda Benito - rimase praticamente la stessa squadra salvo l'innesto del portiere Marchesini.
Si concluse praticamente lì la vita calcistica di Furlan perché chiamato poi da Byloos per il Bottrighe in Seconda categoria lui rinunciò presto, già durante la preparazione estiva, perché - ricorda Benito - con quella 'rosa ristretta' non valeva la pena di affrontare la Seconda categoria e preferì ritagliarsi quel giusto spazio familiare.
Certo ne ha di 'chicche' da raccontare il 'calciofilo' Furlan, dalle qualità sul campo del tajante Tugnolo che definisce 'il piccolo Messi' a quelle dirigenziali dell'altro tajante Remigio Marangoni gran segretario.
Però Benito da allora ha deciso di divertirsi, giocando con gli amici delle Vecchie Glorie Tagliolesi, andando per mare ( tra Chioggia, Pellestrina e Venezia ) oppure a cucinare tuttora per gli amici de La Vallina, dove peraltro le storie di ieri e di oggi sono ancora al…sapore di calcio e di mare.

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY ( di G.D. , by Il Gazzettino, 23.09.1966 ) / L'ALLENATORE FONTANESI HA FIDUCIA NEI SUOI RAGAZZI / LA MATRICOLA TAGLIOLESE OSSO DURO PER GLI SQUADRONI

La Tagliolese si presenta alla ribalta della Prima Categoria dopo aver acquisito il diritto, come vincitrice del campionato di Seconda Categoria, Girone di F. Tutto è oramai pronto, il terreno di giuoco, gli spogliatoi (completamente rinnovati e resi più efficienti) infine la squadra.
Il presidente Amedeo Moro ha dichiarato:<<Affrontiamo il campionato di Prima Categoria, dopo quattro anni di iniziata attività della nuova "Tagliolese" con una esperienza che sotto il profilo tecnico sarebbe perlomeno azzardato definire soddisfacente. Per me e per il consiglio che rappresento, l'importante è che la Tagliolese sappia lottare come sempre ha fatto e dia agli sportivi le soddisfazioni che meritano.

 

 

 

<<Noi del direttivo abbiamo fatto il possibile per presentare una squadra di giovani, lavorando alacremente durante la stagione estiva, non solo negli ambienti sportivi polesani ma anche nelle province di Padova e Venezia. Le spese che abbiamo affrontato e che tutt'ora gravano in un modo assai preoccupante, sono state al limite delle nostre possibilità. Sempre però abbiamo tenuto conto della sensibilità e del contributo degli sportivi locali. I principi che il nuovo consiglio vuole seguire in questo prossimo campionato, sono quelli di creare a Taglio di Po una squadra sempre più giovane; ma per fare questo è necessario che sia creato un vivaio promettente alfine di poter formare ed allevare qualche elemento capace da inserirsi nella squadra.
<<Le previsioni per questo campionato sono quelle di fare un'ottima figura e di ottenere un lusinghiero piazzamento. Le difficoltà però sono molteplici: questo lo sappiamo noi dirigenti, i giocatori, i responsabili tecnici e gli sportivi tutti, ma con l'entusiasmo e l'agonismo di sempre certamente sapremo superarle>>.
Alberto Fontanesi, ex nazionale, che ricopre nella Tagliolese la carica di allenatore, ha detto che è ancora prematuro esprimere un giudizio di merito sulla squadra. In linea di massima però egli si è detto soddisfatto del grado di forma raggiunto dai suoi atleti.

 

 

 

<<Dopo la partita con l'Arianese (sconfitta per una rete di scarto) - ha detto Fontanesi - il pareggio col Rovigo e la vittoria con il Cavarzere, è più che logico essere ottimisti. I risultati però non dicono tutto perché, negli incontri precampionato mi sono preoccupato di provare nei ruoli più disparati tutti gli elementi a disposizione in modo da potermi rendere conto di quelli che sono capaci di fare e come posso utilizzarli in squadra durante il campionato. Tutti però hanno migliorato e con vero senso di responsabilità posso dire che se i giocatori continueranno con tale serietà ed impegno, certamente mi sarà data la possibilità di formare una squadra che ostacolerà la marcia a più di una squadra che va per la maggiore. Per raggiungere questa meta però, occorre che la Tagliolese acquisti maggiore carattere durante il giuoco>>.
Il segretario, Primo Maragangoni ha detto:<<La Tagliolese parte con modeste pretese. Fa affidamento ancora una volta sull'esperienza degli atleti che da diverse stagioni difendono i colori sociali unitamente ai giovani che il Consiglio  direttivo, date le modeste possibilità, ha potuto inserire. Mi auguro che ancora una volta i tagliolesi sappiano unirsi attorno alla loro squadra, perché solo dalla loro passione ed entusiasmo si può sperare nella buona riuscita del difficile campionato>>.

 

 

 

QUADRI SOCIETARI: DIRIGENTI E GIOCATORI
Colori social: rosso-blu
Campo di giuoco: stadio comunale (m.110x70) in via Romea
Sede sociale: bar Maggi va Roma
Quadri dirigenti: Amedeo Moro presidente, Primo Marangoni segretario
Quadri tecnici:Alberto Fontanesi allenatore, Carlo Fontanesi, allenatore in seconda; Zanella preparatore atletico
La rosa dei giocatori:
Portieri: Zoboli(1938), Guidolin (1946);
Terzini. Beltrame (1939), Finotti (1939), Bellomo (1947), Galtarossa (1943),
Mediani: Furlan (1937), Bonzi (1939) Crepaldi (1938), Binatti (1946),
Attaccanti: Fontanesi Alberto II (1931), Franzoso (1946), Pezzolato (1947), Pegoraro (1947), Buzzi (1945), Pavanati (1942), Spadon (1946), Tessarin (1947), Fontanesi Carlo I (1929), Negri (1947)

Acquisti: Zoboli (Rovigo), Bellomo (Sottomarina, prestito), Binatti (Sottomarina), Pegoraro, Galtarossa, Guidolin (Cadoneghe, prestito), Pezzolato (Spes Adria)
Cessioni: Geguold, Santin, Pregnolato, Mancin I, Travaglia, Mancin II e Pozzati alla Portotollese. Bonafé al Bolzano (fine prestito).

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( di Damiano Laurenti, dal libro story “ Scardovari e la sua società sportiva / Cinquant’anni di calcio… e non solo) / BENITO FURLAN ‘PROTAGONISTA’ A SCARDOVARI IN DUE PERIODI DIVERSI

FURLAN A SCARDOVARI LA PRIMA VOLTA  / CAMPIONATO 1966/67, L’ANNO DELLA GRANDE ALLUVIONE NEL DELTA DEL PO/ NEL 1967/68 ARRIVA BENITO FURLAN COME GIOCATORE –ALLENATORE CHE PER TRE  STAGIONI…
L’esperienza nella nuova categoria permette comunque a società e squadra di organizzarsi al meglio nell’affrontare la nuova stagione 1966/1967, ma tutti i buoni propositi nel vedere la squadra capace di ben figurare nel campionato in corso, si infrangono con la disastrosa alluvione del 4 novembre 1966 dopo appena un mese dall’avvio. Il calcio Scardovari si ferma, nonostante fosse tra le squadre favorite. A causa dell’alluvione , lo Scardovari disputa solo le prime tre partite e non partecipa al campionato di Seconda categoria 1966/67.

 

 

 

Nel dopo alluvione la caparbietà della popolazione nel voler ritornare al più presto alla normalità e la voglia di riscatto fanno sì che lo Scardovari si presenti alla ripresa del campionato di Seconda Categoria nella stagione 1967/68 . La società sportiva sempre più compatta del presidente Mancin chiama alla conduzione della squadra Benito Furlan. Il trentenne difensore Tagliolese già con un buon bagaglio di esperienza alle spalle ha il duplice ruolo di giocatore-allenatore. Porterà con sé alcuni giocatori come Walter Negri, Edoardo Duò, il portiere Passarella, ma avrà soprattutto ragione di credere in due giovani promesse, Doriano Rosestolato e Claudio “Taio” Pezzolato.
Qui il giocatore Benito evidenzia tutta la sua esperienza. Calciatore completo al suo ruolo da libero sa destreggiasi molto bene anche in fase offensiva realizzando diversi gol. Qualcuno ricorda ancora tra l’altro quella sua particolare “tattica” nei contrasti in area avversari, che sapeva capitalizzare al meglio inducendo puntualmente l’arbitro ad assegnargli il rigore che lui stesso naturalmente trasformava.
La società è contenta dell’operato di Benito , con il uale si instaura un rapporto di fiducia e reciproca stima che porterà a trascorrere insieme tre stagioni in Seconda categoria, con ottimi piazzamenti in classifica  e il “Biso” in un ambiente quasi casereccio e familiare offre forse il meglio di sé , guadagnandosi l’affetto degli sportivi di Scardovari.
<< Ho trascorso a Scardovari – dice oggi Benito – i migliori anni della mia vita>>…

 

 

 

FURLAN A SCARDOVARI LA SECONDA VOLTA/ CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA 1972/73 , BENITO FURLAN TORNA PER DUE STAGIONI SULLA PANCHINA DEI PESCATORI, NELL’ANNO IN CUI LA JUNIORES VINCE IL TITOLO PROVINCIALE
<< Con il ritorno di Furlan nel 1972 – ci dice Sergio Binatti – la lungimiranza della società scardo varante inserisce in squadra 4 o 5 elementi puntando su di me nel far loro da chioccia. In porta ‘Batana’, il povero Tonino purtroppo scomparso, poi ‘Lelo’ BInatti, Lauro Banin, ‘Fanano’ Corradin centravanti, Orfeo Zerbin, l’ala sinistra Fabrizio Spunton e Rossano Pezzolato, anche lui purtroppo scomparso. Piano piano abbiamo così condotto in porto un buon campionato, ed è questo il punto di vanto della società Scardovari che, al di là del vincere o no vincere, ha sempre inserito nel proprio tessuto almeno 5 o 6 giocatori locali. Sono loro la vera forza della squadra! Il pubblico is sente in questo modo coinvolto, partecipe; Scardovari è sempre stato forte da questo punto di vista e ha sempre avuto ei dirigenti eccezionali; io sono partito con Nino e Lucio Mancin, il pubblico, la squadra li hanno sempre avuti a cuore>>.
Prove di Prima categoria invece nell’annata 1973/74 , grazie alla federazione che nell’attuare un ripescaggio riconosce alla formazione dei pescatori il merito sportivo e quindi il diritto di parteciparvi.
La società del presidente Leonino Rosestolato , con obiettivo la salvezza, tende nel contempo a valorizzare i nostri giovani emergenti, ben sei le presenze nella rosa a disposizione del timoniere Furln con gli esperti Binatti e Duò a guidarli e farli crescere dal punto di vista sportivo, ma un punto solo.. per un punto non si arriva al giusto premio salvezza proprio nell’anno in cui invece la Carpano Cà Venier sale in Promozione.

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY / ( di Sergio Sottovia , by story pubblicata nel 2007) / A ROVIGO NEL 1971 AL CORSO ALLENATORI FIGC ANCHE BENITO FURLAN TRA I PROMOSSI ASSIEME A SAUL MALATRASI, , SPOLAORE, FRAZZETTO, NICOLE’ , SOTTOVIA ….

…Allora ero giovane e non mi rendevo conto di quanto ‘valessero’ certi Campioni di quel “Corso Allenatori”.. Poi ho avuto la fortuna di conoscerli meglio e sono entrati, in tanti, nella mia trilogia di libri “Polesine Gol – Campioni & Signori”. Ma sopra tutto, con tanti di loro sono entrato in amicizia e così sono diventati anche protagonisti qui su questo sito.

TRA QUESTI APPUNTO BENITO FURLAN…
Perciò è con piacere che vi propongo questa Story già raccontata on line nel 2007, quale ‘reportage’ di quel Corso Allenatori ‘ovviamente’ vinto da Saul Malatrasi, ma con tutti i nomi dei partecipanti come da articolo giornalistico by Il Gazzettino.

 

 

 

ECCO ALLORA L’ARTICOLO TARGATO 1971 CHE TITOLAVA “PRIMO POSTO A MALATRASI”

<<Condo>> (Saul per l'anagrafe) Malatrasi, attualmente capitano della Spal, affezionato al Polesine dove é nato e dove vive- a Calto, in riva al Po, dopo aver rinunciato ad allettanti proposte (esordì in serie A proprio nella Spal per passare poi alla Fiorentina e quindi alla Roma, all'Inter e, dopo una breve parentesi al Lecco, al Milan), si é classificato al primo posto al corso per allenatori di terza categoria - che abilita alla conduzione tecnica di squadre dilettantistiche - svoltosi di recente a Rovigo.
Tale corso, diretto dall'istruttore federale Lelio Antoniotti (il quale ha curato la tecnica calcistica, teorica e pratica, e si é avvalso della collaborazione del prof. Vittorio Bergamo per la preparazione fisica ed allenamento, del dott. Camillo Norbiato per la medicina sportiva, di Umberto Terrestri per il regolamento di gioco e di Benito Zanirato per le carte federali) é riuscito brillantemente poiché - come ha dichiarato il responsabile del settore tecnico della Federcalcio dott. Fino Fini - s é svolto in un clima ideale sia per la parte organizzativa ( e qui una nota di merito va a Ferdinando Stocco, infaticabile presidente del Comitato rodigino della Figc) che per quella disciplinare: il comportamento degli allievi é stato infatti esemplare e costante e così pure l'assiduità.

 

 

 

Come é stato segnalato in altra occasione, dei 45 iscritti, 37 sono stati ammessi a frequentare il corso e di questi soltanto sei non sono stati dichiarati idonei.
Malatrasi, anche in forza della sua ultra decennale esperienza acquisita sui campi della massima divisione nazionale, ha preceduto tutti i compagni di corso.
Al <<libero>> della Spal abbiamo chiesto in che modo intende utilizzare il diploma che il Ctf di Coverciano gli ha inviato in questi giorni.
<<Se alla fine del campionato verrò nella decisione di appendere le scarpe bullonate al chiodo - ma se la Spal ritornerà in B ci ripenserò -spero vivamente che il commendator Mazza confermi la promessa di affidarmi i ragazzi del vivaio. A Ferrara, nei pressi del giardino dei Finzi-Contini, la Spal ha dato vita ad un bel centro di addestramento da dove usciranno le promesse biancoceleste. E' lì che io conto di entrare a termine di una carriera ricca di soddisfazioni. Ovviamente parteciperò ai corsi che si svolgono annualmente a Coverciano: ormai ho imboccato questa strada ed intendo percorrerla sino in fondo>>.

 

 

 

Al secondo posto del corso regionale veneto svoltosi a Rovigo si é piazzato un altro noto atleta, il rodigino Carlo Spolaore che sino ad un paio di anni fa ha difeso i colori del Rovigo, del quale cura ora il vivaio dei giovanissimi.
Ma ecco la graduatoria completa degli idonei: Saul Malatrasi di Calto p.117; Carlo Spolaore di Rovigo p.114; Remo Frazzetto di Cavarzere p.112; Sergio Sottovia di Crespino e Alessio Nicolé di Padova p.111; Girolamo Messina di Monselice e Sergio Mulonia di Chioggia p.110; Luigino Menegale di Padova p.109; Luciano Martinelli di Rovigo ed Adriano Rubinato di Cavarzere p.108; Alvino Minardi di Ceneselli e Walter Ortolani di Pernumia p.107; Giovanni Piazza di Badia e Flavio Romani di Malcesine p.104; Alberto Candian di Mestre e Benito Furlan di Taglio di Po p.101; Jolando Cecconello di Contarina e Gino Dalla Libera di Frassinelle p.100; Sergio Buzzi di Porto Tolle, Giacomo Finotti di Rovigo e Francesco Gentilin di Trissino p.98; Erminio Mancin di Scardovari, Renato Pastorello di Rovigo e Danilo Vanin di Badia p.96; Adelino Andreello di Villadose p.94; Luciano Nonnato di Papozze e Mario Primon di Noventa Vicentina p.93; Francesco Gianesella di Costa p.91; Giuseppe Nordio di Chioggia p.90; Pietro Monti di Lovardina .89; Angelo Crepaldi di Scardovari p.87. /
Un abbraccio a Quelli di ieri e a Quelli di oggi-domani.>>

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover le premiazioni effettuate a novembre 2019 nella conviviale in casa “La Vallina” di Taglio di Po con da sx Edoardo Duò, Sergio Sottovia, Benito Firlan, Claudio Pezzolato, nella quale i ‘targati’ in foto sono state festeggiati come “Campioni & Signori”  by Doriano Rosestolato & friends.

Quindi in apertura , premesso che per quanto riguarda le squadre by Delta PO abbiamo già pubblicato tante altre foto con relative didascalie in altre reportage, partiamo da Benito Furlan giovane calciatore del Contarina allenato da Pietro Sforzin ( ex terzino dx del Padova) e che fotografato in trasferta a Badia Polesine in data 12 maggio 1959 mostra in piedi da sx Guarnieri, Gennari , Cecconello, Tessarin, Bovolenta, Benito MIlani; accosciati da sx Pregnolato, Alibardi, Furlan, Crepaldi, Mazzocchi.

E’ questa una foto speciale trasmessaci by friends Giovanni Siviero & Emiliano Milani, come la successiva che vede Furlan nella Tagliolese 1962/63 ( maglia strisce diagonali) in squadra con Dino Gotti ( secondo accosciato da dx, nella sua unica stagione giocata a Taglio di Po).

Poi , stavolta in team Tagliolese 1965 ecco Furlan primo in piedi da sx, mentre tra gli altri, oltre ai ’senatori Bonzi e Franzoso, c’è anche Patrizio Bonafé in prima fila col pallone tra le mani.
A seguire la Tagliolese 1965/66 sia in versione ‘libera’ che con didascalia incorporata , giusto per segnalarvi i nomi di tutti i giocatori e dirigenti storici, mentre con riferimento al derby andato in scena a Scardovari vi proponiamo l’entrata in campo di capitan Furlan e il ‘pescatore’ Gianni Mancin insieme all’arbitro.
Per una Tagliolese poi datata 1966 sempre con Benito Furlan in maglia a strisce diagonali, e con in prima fila Bruno Bonzi ( col pallone tra le mani) a fianco di Edoardo Duò.
Con riferimento al passaggio di Furlan allo Scardovari 1967/68 lo proponiamo tra i ‘pescatori’ di capitan Sergio Binatti, nella formazione che vede tra gli altri in prima fila sia Edoardo Duò che Doriano Rosestolato.

 

 

 

 

Dalla stagione successiva , cioè dallo Scardovari 1969/70 ecco due immagini-squadra, la prima con Benito Furlan ‘capitano’ , la seconda ( con indicazione del ‘ritorno’  della Coppa del Delta ) di cui vi diamo questa specifica didascalia completa: In piedi da sx Furlan allenatore, Paganin Ermanno ( dir), Passarella, Stoppa P, Zerbin A., Tessarin A., Binatti S. , Finotti L.; accosciati da sx Mancin Vittorino, Rosestolato Doriano, Amà R., Tesserin A., Duò Edoardo, Zerbin D., Tosin P..
Con riferimento alla squadra bianconera del Cà Venier 1970/71 griffata Carpano, proponiamo Furlan giocatore allenatore con tra gli altri Sergio Cester, Piero Carnacin, Italo Donà, Biasioli e a dx il presidente Giliati a fianco di Mario Terrentin.
A questo punto, dopo avervi proposto Benito Furlan al centro della terna tra Nalin e Paganin ‘guardalinee’ in occasione di un torneo a Scardovari, restiamo in tema Tornei importanti nel Delta del Po tra fine anni 60 inizio anni 70, per proporvi alcune partecipazioni di Furlan sia come giocatore che come allenatore.
Partendo da Furlan allenatore dei ‘pescatori’ in due foto da allenatore ( a dx con la stessa camicia) in un torneo a Taglio di Po , con nella prima foto anche Patrizio Bonafè in prima fila a fianco dell’altro tajante Duò.
Quindi onoriamo il torneo notturno di Contarina con Benito Furlan giocatore della squadra di Taglio di Po , con tra gli altri in piedi i ‘senatori’ Bonzi , Granzoso e ‘champion’ Guido Milani  (a sx , in abiti civili) .

 

 

 

 

Meno qualità , ma tanta amicizia nella successiva foto scattata in notturna a Taglio di PO durante il così detto  ‘Torneo dei Frati’ ( gli organizzatori) , con Furlan giocatore tra giocatori-amici come Marandella, Pietropolli.
A seguire un flash da Torneo notturno ad agosto 1971 con mr Furlan winner con la sua squadra trionfante tra fiori e trofeo, mixando giocatori emergenti e maturi.
Pochi mesi prima che Benito Furlan ad ottobre 1971, si diplomasse allenatore nel Corso assieme al sottoscritto ( vedi diploma) .
A seguire cronologicamente vi proponiamo due immagini con Furlan giocatore ( primo a dx) in maglia giallorossa della Tagliolese durante il Torneo notturno di Albarella, a maggio 1972.
Tornando ai vari Campionati Figc disputati da Furlan , a questo punto ‘patentato’ allenatore, partiamo dallo Scardovari 1972/73 in versione poster e in tuta.

 

 

 

 

Come da seguente didascalia completa con da sx in piedi Paganin (dir), Passarella, Benito Furlan allenatore, Tessarin A. , Binatti Sergio, Negri, Amà, Finotti L., Vittorino Mancin ( presidente ; accosciati da sx Mancin C. ( massaggiatore), Rosestolato Doriano, Stoppa, Tesserin A., Duò Edoardo, Zerbin E., Toninello, Zerbin A.
Ricordando che già in altri reportage pubblicati su questo sito abbiamo proposto altre foto  delle squadre del Delta PO, onoriamo a questo punto Damiano Laurenti perché autore del sopracitato libro dedicato al Calcio Scardovari  proponendolo ( primo a sx) in tandem con suo collaboratore Luciano Scarpante.
Con riferimento infine all’ultima parte del viaggio di Furlan allenatore, partiamo da Benito mister della Portotollese 1973 del presidente Licio Fusetti ( primo a sx) , mentre per quanto riguarda il suo ritorno in casa tajante proponiamo Benito Furlan allenatore della Tagliolese 1975/76 del presidente Maggi , con tanto pubblico e tra gli altri Roberto Pasetto ( seconda accosciato da dx).
Arrivando alla decade successiva ecco Furlan allenatore del Loreo 1980 del presidente,  Berto, oltre che mister con cappotto invernale del Volto 1987 di capitan Danilo Bellemo e winner con bomber Zennaro ( primo in piedi da sx)
A questo punto tralasciando le immagini di Furlan spesso in tandem per spirito di squadra in casa Tagliolese ( già proposte in altre occasioni, agganciate ad altri Personaggi story tajanti) vi proponiamo un trittico di immagini con Benito Furlan in campo con le Vecchie Glorie Tagliolese di Doriano Rosestolato, in immagini anche da Bolzano nel 1996 che non hanno bisogno di speciali didascalie visti i tanti volti noti ( da Scabin a Guido Milani, da Cester a Pietropolli, da Edoardo Duò a Bonzi, da Pierluigi Rossi a Rossano Bertucci, da Angelo Rimbano a Patrizio Bonafè e Guido Milani ) .

 

 

 

 

Giusto per concludere a questo punto, dulcis in fundo, con la premiazione speciale del 2009 a Taglio di Po, a “La Vallina” di patron Marangoni ( col ‘Biso’ gran cuoco) anche perché alle pareti c’erano tante foto della storia giallorossa targata Tagliolese.
E allora ecco la didascalie premiazioni by sestetto Vecchie Glorie smile con da sx Aldo Marangoni, Doriano Rosestolato, Edoardo Duò, Sergio Sottovia, Benito Furlan, Claudio Pezzolato, Luigi Pietropolli.

Sergio Sottovia
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