Germano Passarella, dalla Gavellese a playmaker winner con Portotollese più Villanovese & Lendinarese dei mr Minardi e Spolaore/ Poi Arianese e …sempre evergreen e MR tra Gavello e Medio Polesine + Campione d’Italia & d’Europa con Over 35 Rovigo
Gran capitano da playmaker a centrocampo. Questo è stato Germano Passarella da giocatore vincente con le più blasonate squadre polesane degli anni ‘80/90, punto di riferimento per gli allenatori Minardi e Spolaore sia a Villanova del Ghebbo che a Lendinara, due piazze che all’epoca hanno fatto la storia del Calcio Dilettanti anche a livello Veneto.
Un leader anche negli spogliatoi, Germano Passarella, centrocampista dal lancio lungo e buon realizzatore , possiamo dire decisivo anche nelle straordinarie vittorie in escalation sia con la Villanovese di Minardi che poi con la Lendinarese dello stesso Alvino Minardi e poi con Carlo Spolaore.
Perciò eccovi finalmente la sua Passarella Story datata dicembre 2006 già pubblicata in versione format news magazine, ma che aggiorniamo e completiamo sia con ampia fotogallery che con il relativo aggiornamento fino ai giorni nostri.
Tanto più che da evergreen capitan Germano Passarella si è divertito a giocare da play maker ancora in casa Gavellese e poi , sempre insieme a suo fratello Giorgio come allenatore, sia a Villanova Marchesana che al Buso.
Tra l’altro mentre in casa Gavellese calcistica come allenatore delle squadre giovanili , nel Terzo Millennio sotto la presidenza di Giorgio Concordia e poi di Maria Chiara Malin, prima di arrivare ai giorni nostri da allenatore nel Medio Polesine del presidente Luca Pavarin, dove quest’anno ha altresì rilevato mister Francesco Verza sulla panchina della prima squadra , purtroppo retrocessa dalla Prima categoria perché …non strutturata per restarci.
Insomma da allenatore , nel Terzo Millennio , il nostro Germano Passarella è stato punto di riferimento per tanti giovani della Gavellese, del Lapecer e del Medio Polesine, ma soprattutto è stato ancora play maker vincente da evergreen amatoriale in campo con gli Over 35 Calcio Rovigo di patron Luca Reale , addirittura pluricampioni d’Italia a Riccione e anche straordinari Campioni d’Europa assieme ad altri noti compagni anche di livello nazionale.
Fermo restando che Germano l’ho visto giocare da protagonista in tante occasioni, mi piace ricordare quando nel 1990 a Rosolina seppe segnare uno straordinario “gol di tacco in controtempo” contro i marines di bomber Frasson, che poi divenne suo compagno di vittorie fino alla CND con la Lendinarese.
Perciò , eccovi in sequenza Personaggi Story questo Germano Passarella ‘numero 38’ di una serie nella quale siamo a metà dell’opera, al quale peraltro agganciamo come Appendici Flash alcune News che hanno fatto giusto blow up sulla sua speciale carriera, tanto più che ci permettono di onorare due ‘cantastorie’ del calcio polesani, cioè
Angelo Raimondi ed Enzo Fuso particolarmente attenti alle imprese sia della Villanovese che della Lendinarese.
MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, 02. 12.2006 ) , TRENTOTTESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE : GERMANO PASSARELLA CAMPIONCINO CON LA GAVELLESE, POI WINNER E PLAYMAKER CON PORTOTOLLESE , VILLANOVESE, LENDINARESE, ARIANESE/ INFINE EVERGREEN TRA GAVELLO E :.. OVER 35 CALCIO ROVIGO “CAMPIONE D’EUROPA” , MA ANCHE ALLENATORE PRO YOUNGS.
Capitano di lungo corso con 300 partite giocate, faro di centrocampo nelle vincenti Portotollese, Villanovese e Lendinarese.
Ma Germano Passarella è stato vincente fin da giovane con i Giovanissimi della Gavellese 1979- 80 campione provinciale allenata da Renzo Bergamini. Erano i tempi dei dirigenti Giuseppe Gobbo, Giorgio Chiarion, Renzo e Malvi Cervati, Antonio Bolognesi, Aureliano Rossi e Renzo Rigolin gran segretario. Con la sua Gavellese ha poi esordito in Terza categoria, in casa contro il Polesine Camerini segnando il gol partita. Era la Gavellese 80/81 con suo fratello Giorgio allenatore in coppia con Mario Terrentin.
Era già un osservato speciale dell'Adriese di Piero Cavallari tanto che Germano con i granata allenati da Piero Carnacina fece il torneo Allievi a Tresigallo, sul ferrarese. Con i rossoblu della Gavellese intanto Passarella fu secondo nell' 81/82 e vinse nell'82/93, Terza categoria, con Caporicci allenatore. Ma nella Gavellese, in Seconda 83/84 allenata ancora in tandem dal fratello Giorgio e da Terrentin, 'piedi buoni' Germano giocherà la sua ultima stagione. La segnalazione di Piero Cavallari lo fa arrivare alla più blasonata Portotollese 84/85 allenata in Seconda da Mario Manfrini.
" E' stata subito vittoria esaltante, imbattuti con 49 punti - spiega Germano - Nella stagione successiva però , con Sergio Binatti allenatore, con quella Portotollese retrocedemmo dalla Prima categoria".
Ma per Passarella ci fu ancora la Prima, perché lo volle la Villanovese 86/87 allenata da Alvino Minardi, quella dei Zanaga, Toffalin e dei fratelli Marini. Era soprattutto la Villanovese del presidente Emilio Milani e dei dirigenti Adelmo Capovilla, Antonio Vigna e del segretario Rino Tosi; uno staff che programmava il salto di categoria. Intanto Germano si abituava a segnare una media di 7 gol a campionato. Per Minardi e Passarella fu sesto posto nell' 87/88, ma fu vittoria nella Prima categoria 88/89 grazie ai gol di Corrado Marini, Zuccolo, Toffalin, Zurma, ma anche ai 12 gol di Passarella , tra cui uno da antologia ( rovesciata a forbice) contro il Montagnana. Per il nostro Germano ci fu anche un interessamento di Spolaore e Cavallari, all'epoca tandem tecnico dell'Adriese. Ma restò alla Villanovese di Minardi anche nella Promozione 89/90, centrando la salvezza in anticipo.
Buon feeling con Minardi, così lo segue alla Lendinarese 90/91 in Prima. Vinse il Canaro di Vaccari, ma anche la Lendinarese ha avuto la chance Promozione, perché passavano le prime quattro più la quinta dopo spareggio con altro girone. Purtroppo contro la Serenissima Lido di Venezia, sul neutro di Saonara, i biancorossi persero ai calci di rigore. Era la Lendinarese del presidente Giacometti e dei goleador Miari e Lupato, mentre Passarella segnò i suoi 7 gol di media, tra cui una doppietta contro la Fiessese. Fu vittoria però nel 91/92 quando capitan Passarella fu definito il <migliore> nelle pagelle di Paolo Fasiol , lo statistico della storia biancorossa.
Ma l'inizio non fu affatto positivo, anzi dopo il match perso 4-0 a Conselve il tecnico Minardi venne per così dire salvato dai <suoi> giocatori. Era un gruppo ormai affiatato, e da quel momento raccolse ben 30 punti su 32 a disposizione, sorpassò il Bagnoli diventando infine miglior difesa ma anche miglior attacco. Con Germano a segnare ben 11 gol. Splendido e impossibile, quello che gli ho visto fare a Rosolina: tacco in controtempo e palla che scavalcava il portiere Viviani.
In Promozione 92/93 la Lendinarese fu rinforzata dall'arrivo di Riccardo Frasson, Bari, Rauli, Cester, Corradin e Fabio Garbin.
Furono gli anni d'oro. Tant'è che arrivò subito un altro salto di categoria a spese della Piovese di Paolocci. Fu decisivo lo scontro diretto al Perolari, quando i padovani erano in testa con due punti di vantaggio. Di quel match feci la cronaca e intervistai i due allenatori e un emozionato match winner Milan per Telestudio, mentre nella trasmissione televisiva Zona Gol portai il presidente Giacometti e il giovane Bari. Fu il match dell'aggancio, e nello spareggio ad Adria vinse ancora la Lendinarese con un gol di Chinaglia, davanti a 1500 spettatori.
Così per Minardi & Lendinarese fu poi Eccellenza 93/94 ancora Passarella in cabina di regia. E tra i nuovi arrivi G.P. Rossi dal Donada, a far coppia in attacco con Frasson, quindi Crema dal Montagnana, Ghirelli dal Nova Gens e Resini dal Canaro. E fu sesto posto, mentre il Contarina chiuse la classifica e un'epoca con soli 4 punti all'attivo, zero partite vinte, solo 9 gol fatti e ben 93 subiti.
Ma sarà l'Eccellenza 94/95 la stagione d'oro per la Lendinarese di Giacometti e dei suoi vice Barella e Sterza. In panchina arriva Carlo Spolaore e il ds Roberto Dalla Villa <centra> i nuovi acquisti, a partire da Bisson e Travaglini, da Astolfi a Franzolin a Selleri. Capitan Passarella è sempre lui, anche se per gli acciacchi gioca in tutto 22 partite, mentre è 30 volte presente il suo amico Rauli. Delle partite esterne feci la cronaca per Delta Radio, compresa l'ultima esaltante a Rosà, dove il rigore trasformato da Frasson fruttò la <luna> , cioè la CND. Purtroppo la ristrutturazione della rosa vide la Lendinarese del neo presidente Sterza perdere colpi, e Spolaore fu sostituito alla 15^ giornata da Groppello. Cercò di porre rimedi il ds Dalla Villa facendo arrivare di tutto e di più. I nomi? Sandon, Agnolon, Cargnin, Biasio di ritorno, Testolin, Taccini, Chiarion, Rusconi, Marzocchi, Foscarini, Masolini, Grilli e addirittura Bosnar, il croato ex Rovigo.
Tutto superfluo perché fu retrocessione. Poi l'Eccellenza 96/97 fu con mister Lorenzo Meneghini e alcune promesse polesane, come Agostini dal San Bellino, Avanzi dalla Fiessese, Dall'Aglio dal Monselice, a fianco delle sicurezze Emiliano Marini, Ferrari, Bonora, Selleri, Temporin, Rossi e Buoso, e l'indiscusso capitan Passarella. E' pur vero che la Lendinarese non aveva obiettivi di vertice, ma ad aprile le vittorie sul Thiene e quella esterna sul Tecne Marano aprirono le speranze per il secondo posto e per la Cnd attraverso gli spareggi. Invece …nella penultima la Lendinarese in casa perse 0 - 3 dalla capolista Bassano e nell'ultima a Lonigo fu battuta 1 - 0.
Sfumava così un sogno, ma...le 33 reti segnate erano pochine. Cercò di porre rimedio il neo presidente Borella chiamando Pellegrinelli, Franzolin e ...furono 46 le reti realizzate. Purtroppo però aumentarono le reti subite e la Lendinarese 97/98 allenata da Corrado Rodighiero fu solo quinta, anche se capitan Passarella segnò le solite sette reti, tra cui una speciale. Quella decisiva per il 2 - 1 contro l'Azzurra Sandrigo. Era il 5.4.1998, quel giorno Germano festeggiava la sua 200^ partita col la maglia della Lendinarese e all'84' lo fece nel migliore dei modi.
A fine stagione però Germano lasciava i biancorossi dopo 8 stagioni alla grande, da quella 90/91 a quella 97/98, con 205 partite giocate e 36 reti segnato. Stavolta la ridimensionata Lendinarese non riuscì a trattenerlo.
Così furono assieme Passarella e l'Arianese 98/99, buona Promozione, ma inferiore alle attese, tanto che il presidente Avanzi ad un certo punto chiamò Menegatti al posto di Spolaore.
L'anno dopo però Germano non rientra nei piani di Menegatti che tra i vecchietti tiene il solo Frasson. Nel frattempo la Lendinarese retrocessa in Promozione, con umiltà e realismo, per le difficoltà finanziarie, chiese ed ottenne l'autorizzazione Figc ad iscriversi alla Prima 1999/2000, allenatore Minardi, e ds Rauli, l'amico che convinse Germano a far da chioccia, in una società da rifondare. Ma Passerella & Minardi non fecero il miracolo e la Lendinarese scese addirittura in Seconda. Quasi naturale allora che il buon Germano decidesse il rientro a casa sua, nella Gavellese dei ricordi, seppure in Terza. Era un bel gesto il suo, giocare nella Gavellese del presidente Concordia, tanto più che l'allenatore era suo fratello Giorgio e che da papà avrebbe fatto da chioccia al figlio Niko, debuttante.
E Germano segnò la sua media gol e il Gavello acquisì il diritto ai play off, ma perse lo spareggio col Due Torri.
Appendere le scarpe al chiodo? No! Germano mi disse che aveva voglia di vincere. Così ci ha provato fino al 2004-05 col Villanova Marchesana, anche qui col fratello Giorgio in panchina, senza però riuscirci.
Però per Germano è troppo bello giocare, e così dal 2005-06 eccolo al Buso, in tris ancora col figlio Niko in campo e col fratello Giorgio allenatore.
Insomma, finché capitan Passarella, petto in fuori e testa alta, segnerà ancora i suoi 7 gol a stagione, lui ci proverà ancora...
PRIMA APPENDICE NEWS - STORY ( di Sergio Sottovia, by Il Resto del Carlino, 10/08/1992 ) / CAMPIONATO DI PROMOZIONE: LE ASPETTATIVE DELLE POLESANE LENDINARESE E SCARDOVARI
Va nel segno della novità, la partecipazione al campionato di Promozione da parte dello Scardovari, retrocesso dall'Eccellenza, e della Lendinarese, promossa dalla Prima Categoria.
LENDINARESE & MINARDI - Dalla Terza alla Promozione, col presidente Giuseppe Giacometti. In una rifondazione totale societaria che é andata di pari passo con la crescita tecnica della squadra.
E in parallelo con la crescita professionale del ds Roberto Dalla Villa. Una società, la Lendinarese, che il mosaico della sue squadra l'ha sempre costruito in anticipo rispetto al campionato. L'aver visionato durante I' anno i giocatori - papabili per il team del presidente Giacometti, ha fatto poi centrare gli acquisti. L'anno scorso la Lendinarese ha traballato all'inizio, poi ha carburato confermando la caratteristica diesel della squadra allenata da Alvino Minardi. Non erano solo le assenze per infortuni a pesare, ma anche una certa crisi d'identità.
Poi Biasio, Brandolese, Guerra e Tommasini hanno reso impenetrabile il reparto difensivo e a centrocampo Germano Passarella ha coperto i due ruoli di playmaker e rifinitore per le punte Lupato, Milan e Miari. Della nuova Lendinarese così parla il riconfermato mister Alvino Minardi:” In un mercato difficile, abbiamo preso la punta Riccardo Frasson dal Rosolina e il forte difensore Corradin dal Masi - Castelbaldo. Dei nostri In attacco merita la riconferma Milan, per il suo crescendo finale.
Abbiamo il problema dei fuori quota da smaltire e ci occorre un centrocampo che faccia da spalla a sostegno al regista Passarella. Anche sul piano dei gioco dovremo adeguare il modulo alla categoria; giocare troppo lunghi ci costerebbe caro in Promozione. Intanto a partire dal 10 di questo mese, quattro giorni alla settimana per due settimane, Minardi torchierà i suoi negli allenamenti. .Alterneremo il fondo alla velocità, ma soprattutto cercheremo un gioco più geometrico.
…OMISSIS…( Trattasi dell’intervista a Mario Manfrini , Mister dello Scardovari) …
SECONDA APPENDICE NEWS – STORY / di Enzo Fuso, by Il Resto del Carlino, 09.05.2015) /
ECCELLENZA / E' PROFONDA L'EMOZIONE PER LA CONQUISTA DEL CND : LENDINARESE MAI COSI’ IN ALTO / Giacometti:<< Se qualcuno me l'avesse detto un anno fa, l'avrei preso per pazzo>>
A 24 ore dal raggiungimento dello storico traguardo del Cnd, a Lendinara è ancora viva l'emozione provata domenica nei minuti che hanno preceduto e seguito il rigore di Frasson che ha permesso alla Lendinarese di battere il Rosà e vincere il campionato con un punto di vantaggio sulla Ciabatta Italia Adriese.
L'emozione è talmente forte che nessuno si è posto ancora il problema di un campionato nazionale che dal lato finanziario non sarà certamente più facile di quello appena trascorso. Questi però sono problemi di domani, oggi c'è solo la felicità per un traguardo insperato ed anche per questo ancora più bello.
<< Se qualcuno un anno fa ci avesse detto che avremmo vinto il campionato - ha commentato il presidente Giuseppe Giacometti - l'avrei preso per pazzo perché la squadra era stata cambiata e c'era un nuovo allenatore. Invece abbiamo vinto, anche se sono stato veramente convinto solo dopo aver sentito il risultato finale della partita di Malo>>.
La svolta del campionato si era avuta ad Adria una ventina di giorni fa.
<< Certamente vincendo in casa dei granata è stato come mettere una ipoteca sul campionato, tuttavia anche il risultato di quella partita non è stato determinante. Nelle ultime due partite sono successe tante cose che il campionato potevamo perderlo o vincerlo allo stesso modo. Basti pensare a domenica scorsa alla fine del primo tempo, con la Ciabatta in vantaggio e noi ancora bloccati sul pari>>.
Tutto ormai faceva pensare ad uno spareggio.
<< Ovviamente non pensavamo di vincere al 90', ma nel calcio può succedere anche questo>>.
Qualcuno ha detto che non è stato facile trovare chi tirasse il penalty.
<< No - ha continuato il presidente - c'è stato un breve colloquio tra i giocatori e alla fine è stato scelto Frasson perché è il rigorista della squadra. Il giocatore ha accettato dopo aver avuto l'assenso di tutti i compagni. Il rigore sbagliato ad Adria venti giorni fa era ancora vivo nella sua mente>>.
Dopo il gol messo a segno da Frasson, qualcuno ha visto Spolaore con le gambe molli.
<< Sì - ha confermato Giacometti - Carletto era emozionato e non sapeva stare da nessuna parte. Dopo il fischio finale si è messo a piangere>>. Sul rigore che ha permesso alla Lendinarese di battere il Rosà al 90' c'è Rauli che ha qualcosa da dire:<< Anche se non era molto evidente - ha detto Terenzio - il rigore c'era. Me lo ha confermato anche Dal Ferro ( l'autore del fallo) a fine partita. Un fallo inutile, secondo lui, perché Crema ben difficilmente avrebbe potuto segnare>>.
Qualcuno ha parlato anche di fuorigioco.
<< Io da dietro non ho visto alzarsi bandierine, suppongo quindi che l'azione fosse regolare>>.
Domenica prossima la Lendinarese affronterà il Mestre in campo neutro per il titolo di Campione veneto di Eccellenza.
TERZA APPENDICE NEWS – STORY ( di Angelo Raimondi, 09.05.1995) / IL “CUORE BIANCOROSSO” HA BATTUTO FINO ALL’ULTIMO: LA FORMAZIONE LENDINARESE HA TAGLIATO UN GRANDE TRAGUARDO
"Cuore biancorosso". Così, a lettere cubitali, è scritto su un lungo drappo appeso in piazza Risorgimento a Lendinara. Ad issarlo, domenica sera, sono stati i tifosi al ritorno da Rosà, dove il Centro Base Lendinarese ha saputo conquistare la promozione alla categoria dei Dilettanti nazionali, obiettivo che non rientrava nelle previsioni, ma che è stato possibile raggiungere, proprio sul filo di lana, con una grande prestazione, anche questa ottenuta grazie al grande cuore dei ragazzi di Carlo Spolaore che, in terra vicentina, se la sono dovuta vedere con una squadra irriducibile, che sembrava votata alla morte pur di poter rompere le uova nel paniere biancorosso.
I due punti che purtroppo (ma è, anche questa, una regola del gioco del calcio) hanno fatto svanire i sogni di gloria di un'altra polesana, la Ciabatta Italia Adriese, sono arrivati allo scadere del tempo regolamentare, grazie ad un calcio di rigore, concesso - noi diciamo giustamente, in quanto il <bocia> Crema se ne stava andando tutto solo verso la porta di Negretto - dall'arbitro Stievano di Castelfranco, che non ha certo avuto un occhio di predilizione per i biancorossi, ma fischiando quando era giusto farlo ha portato a lieto fine una partita disputata con accanimento e determinazione da ambo le parti dall’inizio alla fine.
Sacrosanta, quindi, la conquista dei due preziosissimi punti da parte dei ragazzi di Carlo Spolaore e - basta guardare il responso del tabellino biancorosso - del tutto sacrosanta anche la promozione alla categoria superiore.
Si è dovuto soffrire, ma alla fine così c’erano tutti gli ingredienti per gioire, e far festa come nelle grandissime occasioni. Raccogliere le impressioni dei giocatori e dei dirigenti è stato difficile. A tutti la commozione faceva smorzare in gola le parole.
Ieri abbiamo riportato quanto è stato possibile strappare a Carlo Spolaore, che ha voluto dedicare questa vittoria “al carissimo amico, don Mario Bisaglia", come tutti sanno, tragicamente scomparso due anni fa, a capitan Passarella e al presidente Giacometti. Oggi lasciamo spazio agli altri bravissimi protagonisti.
Bari, autore del primo gol: "Una gioia immensa aver buttato dentro, dopo appena quattro minuti che ero sceso in campo quel pallone. La vittoria la dedico a tutti gli amici".
Astolfi: " E' troppo bello, mi ci vogliono ancora 15-20 minuti per riprendermi dallo stress. La vittoria la dedico alla moglie e al figlio”.
Travaglini:” E’ un successo che giustamente premia gli sforzi della società ed il grande attaccamento degli sportivi, davvero meravigliosi".
Frasson: "Non ho le parole giuste per esprimere quello che sto provando. Cosa ho pensato nel momento di calciare il rigore? Ho pensato ad Adria".
Bisson: "Provo una emozione incredibile. E' la prima promozione della mia carriera”.
Selleri: "E' bellissimo, non ci credo, non ci credo, ma è bellissimo".
Rauli: "Non riesco a rendermi conto cosa mi sta succedendo dentro. Comunque dedico la vittoria alla moglie, che ha patito tanto poveretta, e ai tifosi".
Nalin: "Dopo il pareggio non credevo più a questa straordinara vittoria. La dedico alla moglie che, come me, ha sofferto tanto". La commozione attanaglia, invece, del tutto Besola e Brandolese che, con le sue oltre duecento presenze, è il portabandiera del calcio lendinarese.
EXTRATIME by SS/ In cover Germano Passarella, giovane promessa della Gavellese.
La società nella quale Germano è stato protagonista subito determinante le la vittoria nel Campionato di Terza categoria 1982/83 e di cui in apertura di fotogallery proponiamo il team con da sx Caporicci ( all), Beltrame, Manfredini, Pavanello, Bolognesi G. ( panocia), Trombin, Passarella Giorgio, Passarella Germano, Casetto, Lucchin ( massagg-magazz,) ; accosciati da sx, Bolognesi Antonio ( presidente) , Rigolin Renzo ( gran segretario) , Nicchio, Bianchi, Bolzoni, Passarella M. ( portiere), Dall’Ara Graziano ( tatina), Perin.
A seguire tutta una serie di immagini dedicate innanzitutto a Passarella protagonista con i ‘neroverdi’ della Grande Villanovese del presidente Milani e di mr Alvino MIlani.
E a titolo esemplificativo , giusto per ricordare il nucleo storico della Villanovese dei Quattro fratelli Marini, vi segnaliamo , in last team neroverde e come didascalia tutti i seguenti nomi della Villanovese 1989/90 con da sx il presidente Milani, Bacchiega, Germano Passarella, Emiliano Marini col figlio in braccio, Orsetti, Zennaro, Paltarin, Rauli, Marini Walter, Alvino Minardi ( all), Capovilla (dir) Schiesaro (dir); accosciati Zanni, Baccaglini, Lovo, Borella, Astolfi , cap Toffalin, Pezzuolo, Corrado Marini, Sterza ( mass).
A questo punto , lasciamo la Villanovese con la foto di Germano in maglia nero verde contro i granata Fabio Garbin e Benetti in una storica sfida contro l’Adriese, giusto per onorare il ‘notturno’ Germano Passarella (primo accosciato a sx) mentre festeggia con gli ‘amici’ del Canaro di mr Breda, la prestigiosa vittoria nel Torneo Fetonte, nell’estate 1990 a Crespino..
Ed entriamo nella storia della Lendinarese dei presidenti Giacometti e Sterza in escalation fino alla CND con gli allenatori Alvino Minardi e Carlo Spolaore.
Con diverse foto annata per annata scattate dal sottoscritto Sottovia Sergio che da cronista per Delt Radio ho seguito tante trasferte dei biancorossi compresa la decisiva vittoria a Rosà di cui ho ‘raccontato’ in diretta il rigore perché …grazie a due cellulari ( vero Amidei? ) avevo chiamato lo studio ‘prevedendo’ il possibile rigore sullo scatto di Frasson in area.
Sempre per la cronaca e per la storia giornalistica “quel rigore’ l’ho anche registrato, così ha fatto da sfondo ai successivi festeggiamenti ‘biancorossi’ in Piazza a Lendinara.
Perciò, partiamo dalle foto che ho scattato al team di mr Minardi con Passarella in campo con bomber Miari nella Villanovese 1990, quindi in poker biancorosso con bomber Frasson, Astolfi, Rauli i “tre Moschettieri’ della Lendinaresi in escalation con mr Spolaore, dove Germano lo troviamo in piedi tra Frasson e l’attaccante Franzolin.
Per esser appunto winner a Rosà dove l’ho inquadrato in flash bianconero trionfate a fine match vinto 2-1 in piedi con gli amici Frasson e Rauli che da inizio stagione aveva promesso di …tenersi i baffi fino alla vittoria del campionato.
Poi è stata festa anche conviviale, come dimostra l’abbraccio di Passarella e Rauli al loro presidente Sterza visti da vicino dal sorridente mr Spolaore.
E come dimostra la foto poster con al centro il ds Roberto Dalla Villa e mister Spolaore insieme alle due squadre della Lendinarese che hanno festeggiato in estate la vittoria sul campo del ‘Perolari’ in una sfida con in campo anche le Vecchie Glorie biancorosse.
A certificazione della prima annata in CND ecco la Lendinarese campionato 1995/96 con in piedi da sx: Sterza Nino (pres), Taccini, Agnolon, Brandolese, Cargnin, Selleri, Passarella, Frasson, Biasio, Travaglini, Spolaore (all); accosciati: Gozzo, Nalin, Bisson, Astolfi, Dalla Villa, Mauri, Chiarion.
E per concludere al storia di Passarella in maglia biancorosso proponiamo infine sempre by Il Gazzettino, la foto della Lendinarese 1996/97 con mister Meneghini e sempre con Sterza presidente, con sempre a sx Gino Zatta preparatore dei portieri e i due nuovi arrivi Emiliano Marini e bomber Michele Agostini. Col nostro Germano al centro in alto al fianco dei soliti noti Astolfi e bomber Rossi.
A questo punto seguiamo il passaggio di Passarella all’Arianese 1998/99 del presidente Ludovico Avanzi e ds Pietro Cavallari, dove ha ritrovato anche bomber Frasson e mister Carlo Spolaore ( vedi foto poster) , In una stagione che poi , come da Arianese foto Top 11 con cap Germano in maglia bianca a fianco di Frasson, ha visto mister Maurizio Menegatti subentrare a mr Spolaore in corso d’opera,
Con riferimento a playmaker Germano Passarella giocatore tra Gavello & Dintorni anche nel Terzo Millennio, ve lo proponiamo con la Gavellese 200/01 con suo fratello Giorgio mister ( primo a dx) e poi in due immagini con la squadra del Buso in Terza categoria 2006//07 , prima in maglia verde sempre con suo fratello Giorgio mr e poi nella formazione Buso Top 11 con relativo guardalinee.
Ma vale la pena di ricordare che nei primi anni del Terzo Millennio il nostro Germano Passarella era già entrato nello staff dirigenziale della Gavellese del presidente Concordia ( soltanto settore giovanile e c’era anche suo figlio Nico-portiere), di cui proponiamo due flash eloquenti relativi alla partecipazione a Barcellona all’importante Torneo della Catalogna.
Perciò ecco la Gavellese coi tecnici Masiero e … Passarella sia in versione poster societaria che insieme alla Olsa, compagine belga , in summertime 2005.
E a seguire ecco gli Allievi della Gavellese 2008/09 col presidente Giorgio Concordia e l’altro tecnico Giuseppe Visentin ( primo accosciato a dx).
Un discorso, quello del tecnico nel Settore Giovanile, che poi Passarella ha continuato anche nel Lapecer ( perciò eccolo in team 2010/11 a strisce orizzontali) e poi nel Medio Polesine del presidente Luca Pavarin dove quest’anno è pure subentrato in Prima categoria a mister Verza in corso d’opera , sulla panchina della prima squadra ( di cui proponiamo una specifica formazione Top 11, griffata Dall’Aglio).
Passando infine ad onorare Germano Passarella ‘Campione d’Italia e anche Campione d’Europa ‘ con gli OVER 35 Calcio Rovigo di patron Luca Reale vi proponiamo un poker flash significativi e che, visto i nomi noti, da Parlato a Sesa, da Perrone a Pedriali, da Gregnanin a …etc etc , non hanno bisogno di specifiche didascalie.
Vista anche l’importanza dello scudetto’cucito’ sul petto e la presenza anche di Damiano Tommasi, presidente AIAC nazionale, in campo a Rovigo allo stadio Gabrielli organizzata da Federica Lisi , la infaticabile moglie del grande pallavolista Vigor Bovolenta , per onorarne la memoria o una importante partita di beneficenza in favore dello sport.
Sergio Sottovia
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