Giacomo Zanchetto, calciatore rock nel CSI del pres Boldrin, poi al San Vigilio in Terza cat, quindi tra i fondatori del Pontecchio Polesine 1969 di pres Crivelli e mr Rossato/ A LUI intitolato lo Stadio perché ‘Gran Dirigente’ pro giovani…


Prima giovane Calciatore e poi tra i fondatori nel 1969 della società calcistica a Pontecchio Polesine, praticamente la sua seconda casa vista la sua lunga militanza, fino alla prematura scomparsa. Questo è stato Giacomo Zanchetto, classe 1945, tanto da meritarsi ‘coram populo’ la intitolazione dello stadio comunale e relativo monumento in ferro battuto’ all’ingresso, con Giacomo Zanchetto che …indica la strada ad uno dei tanti bambini di cui è stato ‘maestro di vita’ come educatore, insegnandogli l’amore per la sua squadra e per il suo paese, sinonimo di Comunità.

Una storia che abbiamo già raccontato qui su www.polesinesport.it in data 25 marzo 2010 ma che sapevamo meritevole di un ulteriore ampio focus, anche perché avevo memorizzato ‘tanto di più’ nel nostro archivio fin da quando l’ho incontrato da giovane dirigente del CSI e poi …altre volte fin poco prima della sua prematura scomparsa, ad inizio Terzo Millennio, dopo tante sofferenze.

Un personaggio Story , Giacomo Zanchetto classe 1945, che merita di essere proposto in forma completa anche perché è stato ed è un ‘prototipo’ di DIRIGENTE attento ai giovani, in una società e in una comunità da ‘poveri ma belli’ dove il Calcio e lo Sport era un’altra faccia importante del ‘diamante’ educativo allora in viaggio tra scuola, famiglia e socialità vera e non virtuale.

Anche per questo vi rimandiamo in calce al nostro tradizionale Extratime, anche per ulteriori nostri commenti agganciati alle immagini della fotogallery, proponendovi altresì come Appendice Flash story quanto raccontato da wikipedia su Pontecchio Polesine tra Storia, Monumenti e Luoghi di Interesse ( peraltro non raccontata sul sito ufficiale del Comune stesso)   

 

 

 

 

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, maggio 2002) / ZANCHETTO GIACOMO, GIOCATORE NEL CSI COL PRES BOLDRIN, POI ESCURSIONE AL SAN VIGILIO; MA RITORNO A “CASA PONTECCHIO” PERCHE’ GIOCATORE E FONDATORE NEL 1969  COL GEOMETRA CRIVELLI ; POI GRAN DIRIGENTE PRO GIOVANI E … IL PAESE GLI HA INTITOLATO LO STADIO…

Quando ho chiesto a suo fratello se anche lui, come Giacomo, si fosse impegnato nel calcio locale, mi ha risposto : " Nel calcio Pontecchio mio fratello Giacomo si è impegnato talmente tanto che in famiglia uno era più che sufficiente."

 

 

 

E' la verità. Giacomo Zanchetta è nato col calcio a Pontecchio e ancora oggi c'è <dentro > col suo modo puntiglioso.

Quand'era giovane , a Pontecchio c'era solo la squadra che faceva campionati CSI, allenandosi sul campo di Santa Rita a Borsea. In quel Pontecchio del presidente Renzo Boldrin, da centrocampista e destro forte, Giacomo ci ha giocato fino a 18 anni. 

 

 

 

E' stato a questo punto che la sua passione l'ha portato a giocare, dal 66/67 nel San Vigilio , la squadra di Borgo Dolomiti di Adria.

Ricorda Zanchetto :  " Si giocava in Terza categoria, il presidente era Lugarini e l'allenatore Grotto. Allora il San Vigilio giocava al Bettinazzi e con me , per due stagioni giocarono Sante Longato, Mario Terrentin e Grotto. Ero comunque un giocatore scarso, mentre ero già coinvolto come dirigente del calcio che a Pontecchio allora era prevalentemente giovanile."

 

 

 

Sono stati 4 anni di preludio alla fondazione della società avvenuta nel 1969.

Sono scolpiti nella memoria di Giacomo i nomi di quegli anni di CSI , anni di <senza campo> per cui le partite interne quel Pontecchio giovanile li giocava a Santa Rita. Indimenticabili quindi Don Licio Boldrin, il geometra Crivelli, Renzo Boldrin, Delio Reale. 

 

 

 

" In Comune retto allora dal commissario prefettizio dottor Roncisvalle fu sollecitata la costruzione di un campo sportivo a Pontecchio, - spiega Zanchetto -; finalmente il Pontecchio poté iscriversi nel 69/70 e giocare sul proprio campo il suo primo campionato Figc, in Terza categoria, col geometra Danilo Crivelli primo presidente e con Rossato primo allenatore.

Una squadra per metà costruita sulle basi di quella del CSI, completate anche dal ritorno di giocatori come Frizzarin e Beppe Rizzi."

 

 

 

Momenti indelebili quelli iniziali del calcio a Pontecchio , tant'è  che Giacomo precisa :" L'inaugurazione fatta dal vescovo Maria Mazzocco avvenne per la prima partita di campionato. Il Pontecchio batté 2 - 1 il Zona Marina, con reti di Zilli e Zanchetto ."

Proprio lui , Giacomo Zanchetto, quello che si definiva scarso.

Da allora il Pontecchio ha sempre giocato in Terza categoria, fino a tutt'oggi. Una specie di certificazione di un calcio vissuto per la sua funzione sociale più che per voglie di rivincite.

Sempre puntando sui giovani e sempre senza … sbilanciarsi sul piano economico.

 

 

 

" Altre squadre attorno a noi < pagavano > di più, noi non potevamo e seguivamo la nostra impostazione, ci interessava di più il settore giovanile da dove - spiega Giacomo - sono passati da noi alcuni giocatori che poi si sono fatti valere altrove."

Quali sono stati i presidenti che , dalle origini, hanno fatto la storia del Pontecchio ?

Li cita Zanchetto : " Il primo Danilo Crivelli, poi gli altri, Antonio Rondina, Giancarlo Marani, Francesco Previato, Carlo Trombini, Lucio Turolla, Bruno Rondina figlio di Antonio, Plaudinio Pasqualini, fino all'attuale Adriano Motaran."

 

 

 

Ma non sono mai stati i risultati vincenti quello che il Pontecchio chiedeva ai suoi allenatori . Per Zanchetto ricorda tra i primi allenatori, oltre a Rossato, anche Tarabini, Zilli e Asnicar, Andreolli  e , qui Giacomo palese la sua stima particolare , Beppe Rizzi per tre anni. 

Forse anche perché Beppe è uno della vecchia guardia che fa parte del gruppo degli autotassati particolari che ancor oggi fanno la loro parte prima di ogni partita che il Pontecchio gioca in casa. 

Ma si sono seduti tanti altri allenatori sulla panchina di un Pontecchio mai da alta classifica.

 

 

 

Marassi Giorgio nell' 84/85, Otello Ravagnani 86/87, Vittorio Dall'Occo 87/88, Natale Mori due stagioni dall'88/89 anno in cui il Pontecchio arrivò …addirittura terzo con 29 punti in classifica.

Se guardiamo mai allenatori che poi abbiamo fatto tanta strada, personaggi però seri e appassionati.

Come Giuliano Fredini nella stagione 90/91, poi due anni Giancarlo Giolo, quindi dal 93/94 per due anni Alberto Agnoletto.

Quando parla di  < panini, bibite , paste e basta >, il nostro Giacomo Zanchetto rende esattamente la mentalità sportiva che è stata per tanti anni alla base del calcio Pontecchio.

 

 

 

Con tante soddisfazioni dal Settore giovanile, dove si inventava di tutto per trovare un po' di soldi e un po' di sostegno per fornire attrezzatura sportiva adeguata alle squadre. E mi fa vedere Giacomo una cartolina prodotto di un'idea realizzata con Piantavigna, allenatore al settore giovanile; è una cartolina con alcune immagini di Pontecchio poi fatta girare nelle scuole. Mi parla anche di un calendario.

 

 

 

Cose minime ma importanti, come nella foto che mi fa vedere Zanchetto, col Pontecchio giovane in maglia granata sponsor Baretta, materiale consegnatogli da Galliano Dal Passo uno di Pontecchio trasferitosi a Rivoli Torinese: " Lui fa autotrasporti e quando cambia lo sponsor certo materiale viene buttato al macero, anche se nuovo; ma a noi va più che bene." Cose minime di cui va orgoglioso, come dell'amicizia rimasta con i tanti ragazzi passati dal settore giovanile di Pontecchio. 

 

 

 

E i nomi sono quelli di Vanni Pellegrini e mauro Cestari , poi Lupi lo < zingaro>, Braiato, Alberto Trevisan ora all'Adriese, anche Luca Albiero per amicizia in tornei notturni.

Adesso il Pontecchio allenato da Andrea Tenan, uno dei migliori calciatori locali, ha perso nei play off la chance per salire in Seconda. Ma per il presidente Motaran non è stato un dramma.

 

 

 

A Pontecchio si continua col solito modo , senza particolari pretese. Il nostro Giacomo si autodefinisce < a volte rompiscatole >. Probabilmente si guarda più al suo modo qualche volta <rustego> , piuttosto che a quello che dice. Ma si può star certi che il < cuore di Giacomo > è sempre per il suo Pontecchio.

 

 

 

Ultimamente il Pontecchio facendo di necessità virtù ha stabilito una collaborazione con la Commenda Est per il settore giovanile. " E' stato facile anche per l'amicizia con Luca Andretto - precisa Zanchetto - , ma è la strada giusta e lancio un appello ai dirigenti di altre società a collaborare di più nei settori giovanili."

D'altra parte il calo demografico e le abitudini dei giovani d'oggi necessitano di organizzazioni societarie diverse dai campanilismi, perlomeno nel settore giovanile.

 

 

 

Ha avuto la benemerenza del Coni, il nostro Giacomo, come altri sportivi polesani.

Una segnalazione ben fatta dal presidente Beppe Osti, con la speranza che l'esempio di dirigenti come Giacomo Zanchetto si adatti ai tempi moderni , ma mantenga la sua funzione sociale nel calcio minore del pianeta dilettantistico.

 

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY ( by wikipedia) / PONTECCHIO POLESINE : IL PAESE E LA SUA STORIA 

Pontecchio Polesine (Pontecio in veneto) è un comune italiano di 2 189 abitanti della provincia di Rovigo in Veneto, situato a sud del capoluogo.

STORIA / Pre-protostoria / età antica

Nel territorio comunale, in località Zanforlina, ricerche di superficie e poi uno scavo hanno portato alla luce materiali soprattutto ceramici datati alle fasi iniziale e centrale della media età del Bronzo (1650-1450 a.C.). Si tratta del più antico abitato dell'area medio-polesana, sorto in prossimità di un antico corso padano noto come Po di Adria. I materiali archeologici indicano contatti con l'area emiliano-romagnola e con l'Italia centrale (facies archeologica di Grotta Nuova)[4].

 

 

 

 

ETA’ MEDIOEVALE

753 Girolamo Tiraboschi cita la località di Ponticulo in un documento riguardante la donazione di beni al monastero di Nonantola da parte del longobardo Astolfo "... et campum formigosum inter Ponticulum, et lacum fatuum cum ipso Ponticulo, et omnes lacoras usque ad Grumum, sue Sylvam et Lacorianum... "

Nella Bolla papale di Martino II del 944, il papa prende in protezione i beni della Chiesa di Adria, questi beni comprendono il Fundum Pontecli. Per fondo si intendeva un grande podere bonificato. L'origine del nome Pontecchio è sicuramente latina. Ponticulus o Ponteclus.

 

 

 

Era probabile l'esistenza di un ponte che servisse ad attraversare il Tartaro-Canalbianco.

Intorno al mille Pontecchio faceva parte dell'antica parrocchia di S. Cassiano. Nel 1054, sotto il regno di Enrico e il pontificato di Vittore, il vescovo di Adria Benedetto, elevò Pontecchio a chiesa arcipretale e collegiata, cioè a parrocchia principale della zona e la donò a Tarulfo detto il Bulgaro, di Ferrara. Nel 1482 Pontecchio venne conquistata dai Veneziani. Nel 1522 papa Adriano VI confermò la Bolla di Papa Leone X che nel 1521 unì alla basilica di S. Marco la parrocchia di Pontecchio assieme a Frassinelle e Guardazzola (Guarda).

 

 

 

 

MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE

ARCHITETTURE RELIGIOSE

Oratorio di San Rocco

Chiesa arcipretale di Sant'Andrea Apostolo (XVII secolo): fu costruita negli anni 1638-1642: lo stile barocco caratterizza l'interno costituito da una navata con quattro altari laterali. L'altare maggiore è impreziosito da due angeli oranti e da un baldacchino in legno dorato

Oratorio di Sant'Anna e San Gregorio Barbarigo

Oratorio di San Pietro martire

Oratorio di San Giovanni Battista

 

 

 

ARCHITETTURE CIVILI

Villa Salvioni ora Fracasso

Villa Cappello ora Rama: risale al primo Seicento. È costituita da due fronti uguali ed ha un andamento tipicamente orizzontale, sottolineato dalle grandi ali e dal balcone. A lato sorge l'oratorio dedicato alla Beata Vergine della Salute

Villa Cappello-Andreotti

 

 

 

Villa Grimani ora Borile: sorge sulle rovine di un antico castello estense fondato da Guglielmo III Adelardi dei Marchesella figlio di Tarulfo detto il Bulgaro, intorno al 1144. Il complesso attuale, ha carattere settecentesco ed è costituito da una parte residenziale e da due cappelle laterali.

Villa Foscarini ora Occari-Nicoli

Villa Erizzo - Foscarini ora Prearo

ALTRE OPERE  / Monumento ai Caduti delle due guerre mondiali, inaugurato nel 1952. Cancellata in ferro battuto di Celio Ricchieri.[5]

 

 

 

SECONDA APPENDICE  - MEMORIAL GIACOMO PONZETTO ( giugno 2022) / SECONDA EDIZIONE A PONTECCHIO POLESINE 

Si è disputato dal 13 al 25 giugno il 2° Memorial “Giacomo Zanchetto”, torneo di calcio a 5 disputato nel campo sportivo di Pontecchio Polesine.

Il Torneo è stato organizzato dalla società GSD Real Pontecchio, ed ha visto la partecipazione di 8 squadre nella categoria “ELITE” e 4 nella categoria “Over 40”. 

Alla presenza sempre di numerosi spettatori , poi nelle finali disputate sabato 25 giugno 2022  hanno vinto , ai calci di rigore,  la squadra “Daff Al Deghejo per la categoria “Elite”, mentre per il torneo Over 40 ha vinto la squadra del Drink Team.

Si è chiusa così , per il GSD Real Pontecchio, la stagione sportiva 2021-2022, ma la società si è subito strutturata per la nuova stagione , con un organigramma nuovo, dopo ikl gran lavoro svolti per 7 anni dal presidente Dante Reale.

E puntando a valorizzare il Settore Giovanile oltre che la squadra partecipante al campionato di Terza categoria, lo staff tecnico -dirigenziale del GSD Real Pontecchio si è così strutturato…

STAFF DIRIGENZIALE : nuovo presidente Osvaldo Fedini, vice- presidente Mischiati Franco , quindi Elisa Sprocati responsabile amministrativa, Paolo Aguiari DG, Leotta Alessandro DT, Michael Serrano responsabile Dirigenti e gestione social, Brancalion Luca training Manager, Fabio Vanini Fabio DS prima squadra e settore giovanile, Giuseppe Rizzi dirigente Accompagnatore prima squadra, Claudio Maniezzi responsabile Campo Sportivo, 

STAFF TECNICO / Nicola Torso allenatore prima squadra ( figlio d’arte …papà storico giocatore del Mirco Mentini preparatore portieri , Luciano Breda allenatore Esordienti (altro ‘Campione & Signore, di casa qui su www.polesinesport.it) , Davide Angeloni allenatore Primi calci, Jacopo Nalin allenatore Piccoli amici, Giada Giandoso preparatore portieri settore giovanile affiliazione con la SCUOLA PORTIERI GOALKEEPERS BORN 474 di Cano Andrea.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Giacomo Zanchetto nella foto ‘modello’ per la scultura in ferro battuto posta all’ingresso dello Stadio di Pontecchio Polesine a LUI intitolato.

Quindi in apertura di fotogallery , partendo cronologicamente da lontano, vi proponiamo innanzitutto Giacomo Zanchetto nel Pontecchio campionato CSI 1963/64 con tra i suoi compagni anche Galliano Dal Passo emigrato a Torino e premiato by CCIAA di Rovigo per aver ‘onorato’ il Polesine nel Mondo con la sua attività di autotrasporti ( vedi specifica News sempre qui su www.polesinesport.it , basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente alle pagine interessate) , 

Sempre relativamente agli anni ’60 vi proponiamo poi il Pontecchio del presidente Renzo Boldrin vincente trofeo Stadium, con da sx in piedi Reale (dir.) , Tiribello, Pasqualin, portiere  Benetti, Turolla, Lazzarin, Caniato, Nese; accosciati Gabrieli, Zagato, Piombo, Sabbiontini, Capuzzo, Lupi, Gioso.

E a conferma del ‘doppio ruolo’ giocatore-dirigente ecco quindi la foto del Pontecchio 1967/68 campionato Giovanissimi, con da sx in piedi Lazzarin (dir.), Cedrini, Barion, Brancalion, Lazzarin , Filippi , Zanchetto (dir.); accosciati: Ferrari , Caniato , Cecchetto , Zacconella, Lupi, Reale,  Braiato.

 

 

Stesso anno in cui Zanchetto era altresì a giugno 1967 giocatore del Pontecchio , come dimostra la foto squadra con in piedi da sx De Suo, Chiarion, Tiribello, Bergamini, Cremesini, Lazzarin ; accosciati da sx Zanchetto , Segato , Lavezzo , Rizzo , Previato, Marangoni.

E dopo la foto del Pontecchio ( quindici giocatori) fine anni ’60 con Beppe Rizzi primo in alto a dx, vi proponiamo la foto più matura , ma sempre fine anni ’60, in maglia nera Top 11 con tra gli altri oltre a Zanchetto anche Mottaran e Federico Ferrarollo ( da Guarda Veneta), vi proponiamo l’esultanza del Pontecchio che il 24 agosto 1969 vinse il Torneo Notturno ( primo a sx il presidente Danilo Crivelli e il giocatore Drago secondo da dx).

Davvero una bella soddisfazione per i dirigenti Danilo Crivelli che poi proponiamo col cappello a fianco di Renzo Boldrin e della squadra giovanile che era partita pochi anni prima e che proponiamo con a sx il noto massaggiatore.

E che poi aveva visto la squadra giocare in Terza categoria con la formazione che proponiamo in maglia rossa, con Zanchetto in foto e l’allenatore a sx in maglia bianca.

 

 

A seguire per la serie Zanchetto dirigente ma ancora giocatore, vi proponiamo prima la foto del Pontecchio 1973/74 campionato CSI Stadium allenata da Balestra ( primo a sx) e con Giacomo Zanchetto in giacca ( DIR), mentre come giocatore proponiamo Giacomo ( in piedi , secondo da sx) nel Pontecchio anni ’70, in maglia biancazzurra

E con riferimento alla sopracitata raccolta fondi ‘pro calcio’  attraverso la pubblicazione delle ‘cartoline’ del paese di Pontecchio, eccovi la relativa certificazione fotografica, cobn a seguire la squadra Giovanissimi 1970/71 vi proponiamo la TOP 11 formata da , in piedi da sx, Caniato, Rondina, Caniato II , Volpin , Gianese , Manfrinato; accosciati da sx XX , Rondina ,  Zagato ,  Barion , Lops.

A questo eccoci a proporvi tutta una serie di ‘prime squadre’ del Pontecchio Polesine , dagli anni ‘70° al Terzo Millennio, anche per onorare Dirigenti, Tecnici  e Giocatori che hanno sempre avuto il sostegno appassionato di Giacomo Zanchetto.

Perciò segnaliamo nella prima Top 11 anni ’70, il Pontecchio ( foto in bianconero) allenato in Terza categoria da Marino Drago e in foto da sx  Segantin , Brancalion , Costanzo , Boreggio,  Desiderò , Foresti, Zurma, capitan Pietro drago; accosciati da sx Rizzi, Lazzarin,  Lupi , Balocchi , Maniezzi.

 

 

Quindi in versione poster panoramica ( sponsor mobilificio Bertotti) il Pontecchio allenato da Gianni Andreoli ( con berretto e kway azzurro).

E sempre anni ’70 ecco il Pontecchio in tuta rossa sponsor Texaco, con da sx in piedi Tosi (dir.),  Zilli (all.) , Burato,  Segantin , Rizzi , Gobbo , Capuzzo,  Zanchetto ( DIR, seminascosto),  Visentin I , Visentin II , Fedini , Lazzarin (dir.) ; accosciati da sx Lupi,  Andriotto, Savella , Zurma ,  XX ,  Boreggio ,  Baldo.

A seguire il Pontecchio 1986/87 in versione panoramica e in maglia biancorossa allenato da Ravagnani ( in piedi a sx) e con tra i giocatori Lupi  e Tenan; gli stessi che poi troviamo con la stessa maglia biancorossa ma in versione Top 15 ( qui Lupi ‘con barba’ ha il pallone tra le mani) . 

Passando al decennio successivo ecco il Pontecchio 1995/96 ecco la squadra in maglia azzurra tra il presidente Lucio Turolla ( sx ) e l’allenatore Giancarlo Giolo ( dx), mentre nella successiva foto poster con sfondo ‘porta’ vi proponiamo il Pontecchio 1996/97 allenato da Beppe Rizzi ( in piedi a sx)  col portiere Davide Rizzi ( geometra e poi sindaco).

 

 

Stesso mister Rizzi e stesso portiere Rizzi che proponiamo anche nella successiva foto Pontecchio sfuocata perché ..datata 1991.

Come peraltro quella del Terzo Millennio campionato 2002 con mister Tenan primo a dx.

Una lunga storia per il Pontecchio di Giacomo Zanchetto , che grazie alla sua tanta passione sportiva è stata anche premiato dalla FIGC nel 1999 , come da foto certificativa con Giacomo festeggiato da suoi dirigenti storici, con da sx Testa, Pasqualini, Visentin, Lazzarin, Mottaran ( pres) , Brajato Antonio ( segretario del Guarda Veneta), LUI col Diploma -Benemerenza) , Bombonato, Soattin, Lazzarin, Visentin, Maniezzi.

Certo poi il Pontecchio è volato in Seconda categoria , come certifichiamo a fine stagione 2003/04, tra copertina Mass media e festeggiamenti giocatori sul campo, e come dimostra la successiva foto poster del campionato 2004/05 con mister Tenan a dx e gli storici dirigenti assieme alla squadra.

 

 

Ma se scriviamo Giacomo Zanchetto , per tutto quello che ha fatto in oltre 40 anni di ‘dedizione’ sportiva, beh davvero per tanti addetti ai lavori si legge “Pontecchio”.

E non a caso il suo ‘paese’ Pontecchio gli ha intitolato anche lo ‘stadio’ comunicale , oltre a dedicargli la ‘scultura’ con Giacomo tra i suoi ragazzi ( citata in copertina e proposta dulcis in fundo) e inaugurata in modo ufficiale dal sindaco Davide Rizzi ( il già citato suo portiere) in modo significativo e istituzionale assieme a Oscar Tosini ( sindaco di Bosaro) , Pietro Gemelli ( sindaco di Crespino) e Federico Saccardin ( presidente della Provincia di Rovigo, oltre ovviamente ai rappresentanti FIGC polesana e veneta.

 

 

Sottovia Sergio

www.polesinesport.it