Giorgio Passarella bomber ‘scelto’ dal Modena, ma va all’Adriese in Serie D anni ‘70/ Poi in prestito Tagliolese 75-76, Cavarzere, Papozze, infine ‘casa’ Gavello gestione Rigolin, Crespino, Marchesana/ E da mister tanta Terza e Seconda cat


Dopo la recente storia di Arrigo Frigato – Personaggio Story totalmente in casa Loreo – vi proponiamo un altro Personaggio Story come GIORGIO PASSARELLA , classe 1955, ‘prevalentemente‘ in casa Gavellese , come abbiamo già raccontato per alcuni altri campioni Made in Polesine , come suo fratello Germano Passarella e quel Diego Tumiatti indimenticato protagonista anche se prematuramente scomparso.

Tra l’altro Giorgio Passarella è un altro di quei “Personaggi Sospesi” che hanno caratterizzato il Calcio Polesano fino al Terzo Millennio e oltre, col rammarico che da allenatore è rimasto una “incompiuta” anche perché non essendo stato ammesso a partecipare al relativo Corso Allenatori, ha dovuto accontentarsi di ‘vincere’ in Terza categoria, con più squadre poi accompagnate anche in Seconda categoria ma soltanto in ‘deroga’ come da Regolamento Figc e quindi temporaneamente.

Anche per questo possiamo dire che vi proponiamo con piacere questa Giorgio Passarella – Story datata fine Millennio ( anche per citare Personaggi ‘essenziali’ nelle società del calcio polesano, da Martinelli a Rigolin…) ; una Story rimasta in sospeso finora e …finalmente proposta come merita, rimandandovi in calce al nostro tradizionale Extratime per ulteriori nostri commenti agganciati anche alla fotogallery e relative immagini.

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, Story datata 2000 ) / PASSARELLA GIORGIO, BOMBER GIOVANE A GAVELLO, POI ADRIESE IN SERIE D ANNI ’70, E CALCIO TOUR DILETTANTE TRA TAGLIOLESE, CAVARZERE, PAPOZZE E CASA GAVELLO/ E DA MISTER “SENZA PATENTINO” TANTO TOUR POLESINE IN TERZA CATEGORIA VINCENTE £ “IN DEROGA” SECONDA CATEGORIA…

Giorgio Passarella, Giocatore - Allenatore , Classe '55…

Centravanti da sempre, più da punto di riferimento che solista. Struttura solida, si è messo in luce nelle giovanili del Gavello, quando negli Allievi giocava assieme a Beltrame e Crepaldi ed era allenato da Rimbano e poi Giorgio Chiarion.

Nel contempo gioca anche in prima squadra, stagione 71/72 in Terza categoria. Era l'epoca degli osservatori e per il giovane Giorgio ci sono stati diversi provini. Per il Rovigo, ma anche per altre squadre più blasonate. In un torneo a Copparo il bomber Passarella segnò due gol e piacque a quelli del Modena  che lo portarono nella terra del lambrusco per un altro provino. Passarella a Modena giocò contro la Beretti, segnò due gol su azione e uno su rigore. Ci fu l' O.K. e ci fu l'accordo per le visite mediche. Nel frattempo però c'è l'insistenza di Piero Cavallari, il ds dell'Adriese preme sul Gavello e sulla famiglia.

 

 

 

La scelta è per l'Adriese , vicina a casa e in Serie D, dove può giocare e lo mettono a lavorare da Franco Martinolli, il dirigente factotum all'epoca di Folco. Le condizioni sono quelle giuste per combinare lavoro e allenamenti. A 17 anni Giorgio va quindi tre pomeriggi la settimana da Magnolina, la frazione di Gavello dove abita, ad Adria per gli allenamenti, in motorino col suo <Garelli 50>.  Nella Beretti 72/73 di Piero Cavallari si mette in mostra e Simoncello l'allenatore della prima squadra lo vede bene nella partitella del giovedì, dove il buon Giorgio per essere ammesso paga pegno offrendo le <pastine> ai senatori Paesanti, Cugola, Morandin, Tivelli, Corrado Penzo, Costante Tivelli comincerà a diventare un <grande> con la cessione alla Reggina.

Ricorda così Passarella la sua prima panchina:" E' stato in Coppa Italia contro l'Union Cs, ero fianco a fianco con Marangon in un Bettinazzi strapieno di spettatori. Perdemmo 2 a 1 e il gol per l'Adriese lo segnò Marangon quando entrò in campo." Per Passarella viaggiò sulla stessa falsariga la sua permanenza anche nella stagione 73/ 74 all'Adriese ancora affidata a Simoncello. Giocò anche diverse partite dal primo minuto. A Busto Arsizio contro la Pro Patria, a Trieste contro la Ponziana e nel derby con la Sampietrese allora in Serie D.

Nella stagione 73/74 la Beretti di Cavallari era una buona squadra e arrivò seconda dietro il Padova. In porta c'era la sicurezza Gino Bertuzzi, poi a libero Mantoan, quindi Daniele Grotto, Breda, Fulvio Rossi e il nostro Passarella che , avendo 18 anni compiuti, guidava anche il pulmino nelle trasferte. Erano tempi in cui i bagni eclissavano i giocatori al momento dell'appello. A tal proposito Giorgio parla di un suo compagno , Perin , che al Sant'Elena contro il Venezia segnò il gol partita, ma pare non fosse in età e giocasse col cartellino di un altro. 

 

 

 

Nella stagione 74/75 Giorgio Passarella, centravanti di manovra forte in progressione, andò anche in ritiro precampionato, a Tarcento di Udine, con l'Adriese prima squadra, allenata dal toscano Piovanelli. Lui Giorgio in campionato fece poi solo qualche spezzone di partita, in un'Adriese che era orfana di Tivelli e che poi pagò caro l'infortunio di Paesanti. Fu una salvezza sofferta per i granata e per Giorgio ci fu tanto Beretti e poca prima squadra.

Nella stagione successiva 75/76 il ds Piero Cavallari presta il centravanti Giorgio Passarella alla Tagliolese allenata da Franco Monti, in Prima categoria.

"Fu campionato mediocre per me e per la Tagliolese - dice Giorgio - con Monti che è stato sostituito e poi e anche ritornato sul finire, per una salvezza sofferta."  Per Passarella è stato anche l'anno del matrimonio.

Nella stagione 76/77 Passarella approda al Cavarzere allenato da Remo Frazzetto in Prima categoria, per la solita salvezza. Faceva gioco Giorgio il centravanti , ma di gol non ne ha mai fatti tantissimi e il Cavarzere in cui giocava anche Flavio Frazzetto risultava abbastanza sterile.

Identica situazione in cui è vissuto Passarella nella successiva stagione 77/78 quando al Papozze allenato da Nonnato, in Prima categoria, c'era in porta Angelo Zanellato.

Centrare l'obiettivo salvezza rientrava nei piani societari e così è stato per quel Papozze.

 

 

 

Intanto Piero Cavallari, il gran tessitore dell'Adriese, fa provare a Passarella l'esperienza di una stagione agonistica sul ferrarese, senza ricordi particolari per il nostro Giorgio, che non sarà un campione ma che farà ancora comodo nella stagione 79/80 al Cavarzere.

Qui in Prima categoria l'allenatore in partenza è ancora Remo Frazzetto, poi però il valzer degli allenatori testimonia un'annata incolore per i veneziani. Ma per Giorgio Passarella non finisce a Cavarzere la stagione sportiva, perché Renzo Rigolin il <gran segretario > del Gavello trova il cavillo regolamentare per il quale Giorgio Passarella ha diritto allo < svincolo > in quanto, nel suo periodo all'Adriese in Serie D, mai era stato compensato da professionista.

Per questo motivo troviamo Passarella a giocare le ultime 5 partite di quella stagione in Terza categoria nel Gavello allenato da Marino Drago. Il centravanti Giorgio fa subito la differenza, segnando una decina di gol e portando il Gavello in testa alla classifica, con un punto di vantaggio sul Polesella. Purtroppo per il Gavello nell'ultima di campionato a Polesella perde lo scontro diretto e resta in Terza categoria.

 

 

 

Resta a giocare in casa, Giorgio Passarella a Gavello nella stagione 80/81, nel contempo allena gli Allievi . Questo fino a quando a metà campionato sostituisce Finotti per allenare la prima squadra e concludere a centroclassifica.

E' l'epoca di Cervati presidente e Passarella accompagna il segretario Rigolin e il presidente al Calcio Mercatino estivo, all'Hotel Palace di Rovigo.

Sarà la sua amicizia che fa arrivare a Gavello per la stagione 81/82 quel Perin che era suo compagno alla Beretti dell'Adriese. Parte però male il Gavello affidato a Piva ( mister locale)  e dopo poche partite è proprio Giorgio Passarella che lo sostituisce in panchina. " Facemmo poi una striscia di 23 partite positive e arrivammo a ridosso della prima - precisa Giorgio -. Era l'anno che in squadra, oltre a Manfredini, c'erano anche i miei fratelli Massimo in porta e Germano a centrocampo." Ma non sarà lui, Giorgio Passarella, l'allenatore della Gavellese che l'anno dopo, stagione sportiva 82/83, conquistò la promozione in Seconda categoria.

 

 

 

Con il Gavello del presidente Spadon, il nostro Giorgio gioca poi  in Seconda categoria sì da giocatore, ma anche da allenatore in tandem tecnico con Mario Terentin per un campionato discreto.

Il centravanti Passarella è sempre sull'ordine della decina di gol, per questo fa comodo a Carlo Pavanini per il suo Pettorazza in Seconda categoria allenato da Quagliato. Purtroppo per quel Pettorazza stagione 84/85 ci sarà retrocessione. A Passarella viene proposto di fare l'allenatore per la successiva stagione 85/86, ma lui preferisce andare alla Fulgor Crespino allenata da Giolo.

L'inizio è balbettante e Giolo lo mette anche a fare il libero. Ritorna poi a fare il centravanti <boa> a favore di Zampollo quando la Fulgor farà un buon finale con Daniele Biasiolo in panchina.

A 32 anni l'esperienza di Giorgio fa comodo al Marchesana, la nuova società del presidente Ferrari, per fare da chioccia come allenatore - giocatore ai tanti ragazzini locali. In quella stagione 86/87 la Marchesana sarà ultima in campionato, ma a fine stagione, con due soli innesti, vince un quadrangolare che la vede opposta al Gavello, Ceregnano e Crespino.

 

 

 

Il richiamo del cuore per Giorgio Passarella funziona sempre. Così nella stagione 87/88 lo ritroviamo al suo Gavello i Terza categoria, farà l'allenatore e qualche partita, nella sua ultima stagione da calciatore, per un quinto posto soddisfacente. 

Con il suo Gavello l'allenatore Passarella Giorgio, nella stagione 88/89 centra in pieno l'obiettivo , cioè la vittoria nel campionato di Terza categoria e relativa promozione in seconda.

C'erano i calciatori storici, Cassari, Manfredini e Lupi, ma Passarella segnala emblematico il pianto di Trigolo , il vecchio portiere, nella finale per il titolo provinciale a San Pietro Polesine.

Così Giorgio Passarella è finalmente allenatore in Seconda categoria, con la Gavellese nella stagione 89/90, con il rimpianto che la federazione non gli ha accettato la domanda di  partecipazione al corso allenatori. Quell'anno con Passarella la Gavellese farà ottima partenza ma finale  scadente, per una salvezza comunque tranquilla. 

 

 

 

Sarà invece da brivido la salvezza della Gavellese, prima allenata da Moscardo poi affidata ancora a Giorgio Passarella nella stagione 90/91, quando solo la vittoria di fine campionato , per 4 a 1 a Bosaro, garantirà la permanenza in Seconda categoria.

Un campionato stressante anche per il dirigente Rossi Aureliano che a Stienta è stato colto da malore vedendo la sua Gavellese pareggiare, pur ridotta 9 contro 11. Un'emozione troppo forte.

Non potendo allenare in Seconda categoria, il nostro Giorgio accetta l'incarico di allenare il Ceregnano in Terza categoria nella stagione 91/92. E sarà un'altra emozionante promozione in Seconda categoria, per Passarella ormai una specialità. Per il Ceregnano un fatto storico dopo 15 anni. Una promozione arrivata dopo che in campionato era arrivato secondo alle spalle del Frassinelle. Una promozione arrivata dopo gli spareggi a tre con le altre seconde classificate, cioè Merlara e Corbola. Una promozione senza troppi patemi, perché dopo la vittoria per 3 a 1 sul Merlara , il Ceregnano di Passarella ha vinto alla grande per 6 a 2 contro un Corbola che ha avuto da ridire sull'arbitraggio di Bacchiega. Nella stagione 92/93 Passarella è stato allenatore anche del Ceregnano in Seconda categoria, con una squadra che non si è strutturata affatto per il salto di categoria e per di più che ha pagato l'assenza lunga del centrocampista Nalin.

Alla fine è stata subito amara retrocessione per il Ceregnano e per Passarella , che per le successive due stagioni non sarà su nessuna panchina. D'altra parte il nostro Giorgio, che è senza patentino , può allenare solo in Terza categoria. 

 

 

 

L'occasione del rientro in panchina gliela offre Paolo Guidorzi presidente della ambiziosa Fulgor nel campionato 95/96. E a Crespino, Giorgio Passarella l'uomo delle promozioni in Seconda, conferma per la terza volta le sue caratteristiche vincendo il campionato. " Abbiamo trovato quasi subito tranquillità e gioco in una piazza dove il ds Napoli pressava per vincere - spiega Giorgio - Ho trovato un buon assetto sacrificando anche un giocatore adriese appena acquistato, ma alla fine il risultato ha premiato le mie scelte."

Però nella Fulgor in Seconda categoria l'allenatore sarà Fiorenzato mentre il buon Passarella nella stagione 96/97 sarà sulla panchina del Ceregnano del presidente Caniato.

Non farà fatica ad essere protagonista quel Ceregnano, anche perché Passarella conosce bene l'ambiente. Quel campionato lo vincerà lo Zona Marina davanti al Buso, che pure salirà in Seconda categoria dopo spareggio vincente.  Per il Ceregnano, terzo alle loro spalle, il rammarico di qualche punto buttato al vento. Ci riprovano in coppia Passarella e il Ceregnano del nuovo presidente Bergamin, ma anche nella stagione 97/98 saranno soltanto terzi.

 

 

 

Dalla stagione successiva Giorgio Passarella ha la libertà di osservare le partite di tante squadre del calcio polesano, col la preferenza di quelle in cui gioca il fratello Germano con la sua consueta personalità di centrocampista. A metà stagione 99/2000 il Papozze esonera Paganin e il presidente Albertoni lo congela per una domenica nevosa, ma poi per il Papozze prevale la scelta autarchica a favore di Gilioli. Ma il rientro sui campi è solo rinviato perché a sei giornate dal termine il nostro Giorgio Passarella è sulla panchina del Gavello del presidente Giorgio Concordia. E chissà se sarà da Gavello o se sarà su un'altra panchina di Terza categoria che il buon Giorgio Passarella, ex centravanti boa, cercherà di ribadire le sue qualità di allenatore con caratteristiche vincenti.

In semplicità, a modo suo Passarella, col suo intercalare “vigliacca ignoranza”, senza pontificare, ma assumendosi in amicizia le proprie responsabilità.

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover l’esultanza di Giorgio Passarella allenatore vincente in Terza categoria 1991, festeggiato dai giocatori , il che è successo sia a Ceregnano che a ‘casa sua’ con la Gavellese.

Quindi nella fotogallery partiamo dalla Gavellese Allievi 1970, habitat dei tempi giovanili di Giorgio Passarella , con forti giocatori anche del circondario come Ario Romagnoli e Fabrizio Biasiolo ( vedi sua Story sempre qui su www.polesinesport.it) sempre classe 1955 e approdato poi al Rovigo e in panchina col Vicenza 1975 vs la Juventus in Serie A.

Tanti dei quali ritroviamo anche nella successiva foto della Gavellese nel campionato di Terza categoria insieme a Giorgio Passarella, poi passato all’Adriese protagonista a livello giovanile con diverse ‘escursioni’ in prima squadra in Serie D.

Ma poiché dell’Adriese come della Tagliolese , del Papozze e del Cavarzere vi abbiamo già proposto tante foto agganciate a Personaggi story come Piero Cavallari, Franco Monti, Dino Gotti e Toni Scabin, Remo e Flavio Frazzetto, beh passiamo direttamente ad altre foto significative con Giorgio Passarella giocatore vincente della Gavellese sia nel Torneo notturno a Crespino ( due foto, metà anni ’70, premiata by fratelli Crepaldi) che nel torneo a Polesella ( ecco Giorgio capitano premiato dal dirigente Rigon).

Passando a Giorgio Passarella allenatore eccolo vincente in foto poster con Ceregnano 1991 dei noti giocatori Gheza-portiere , Graziano ‘Tatina’ Dall’Ara , Ferrari & friends.

A seguire Giorgio Passarella mister della Fulgor Crespino 1995 in versione poster coi dirigenti Cestari, pres. Paolo Guidorzi, e dirigenti Malaspina e Umberto Rossi ( era il portiere titolare dell’Adriese con sua riserva il mitico Dino Ballarin, poi passato nella leggenda col fratello Aldo tragicamente scomparsi nella tragedia aerea di Superga col Grande Torino a maggio 1949) 

 

 

Con riferimento infine a Giorgio Passarella tornato mister protagonista a c’’casa sua’ nella Gavellese eccolo in versione poster e in sequenza con la Terza categoria del presidente Bolognesi ( al suo fianco, con gli occhiali scuri) e del ‘gran segretario- factotum’ Rigolin ( in piedi, coi baffi, secondo da sx).

E dopo un flash con la Gavellese 2000-2001 in cui Giorgio è allenatore della squadra in cui vediamo anche suo fratello Germano ( vedi sua Story sempre qui su www.polesinesport.it) , riecco la stessa foto con didascalia sovrascritta “Formazione 3^ categoria 2000-01 , seconda classificata”.

Mentre nel flash dulcis in fundo riproponiamo l’esultanza di Giorgio Passarella allenatore vincente in Terza categoria col Ceregnano 1991, portato in trionfo dai suoi giocatori.

 

Sergio Sottovia

www.polesinesport.it