Giorgio Rosatti Story – Seconda Parte/ Tiravolista EU & WCH dal “Fucile Completo” nella Grande Italia con Mattarelli, Scalzone, Rossini; poi ‘tricolore Master e in “Fucile Relax” con Pandozy, Lorenzo Buffon & Duilio Loi fino a… Ponso


Nell’incipit della ‘prima parte’ di questa Giorgio Rosatti Story vi avevo segnalato che il ‘tiravolista originario di Polesella’ l’avevo già onorato nella rubrica Polesani nel Mondo con tutti i suoi risultati sportivi.
Anche per questo in questa sede e nella ‘prima parte’ non ve li avevo riproposti.
Però vale la pena di riproporvi quell’incipit anche perché può essere una giusta ‘prefazione’ a questa ‘seconda parte’ visto l’impegno che mi era già prese e che ‘riappare’ appunto a corredo del titolo” Giorgio Rosatti “World Champion Spagna 1969” , tiro al piattello insieme a Scalzone, Rossini, Mattarelli” e in quell’incipit che perciò vi ripropongo tout court.
<< INCIPIT BY POLESANI NEL MONDO / E Giovannetti, che poi sarebbe stato campione del mondo e bicampione olimpico, è stato sua riserva. Quello di Giorgio Rosatti è un ‘immenso’ palmares di oro, argento e bronzi oltre che italiani, anche a livello europeo e mondiale.
E questa è una storia che dedico ad Anna e Franco Rosatti, oltre che a Giorgio che ho intervistato prima del Terzo Millennio.
La dedico a LORO come mi hanno ricevuto, per come mi hanno trattato.

 

 

Anche per questo ho due rimpianti. Il primo di non aver mai potuto accettare l’invito per vedere quel memorial “Giorgio Rosatti” per il quale la signora Anna mi ha invitato più volte. Il secondo è legato ad un piacere/dispiacere. Perché questa storia ‘avrebbe’ dovuto far parte dei Gentlemen & Olimpionici, ma che alla fine per esigenze di ‘unità di tempo, di spazio, di luogo’ (leggi mio libro “Olimpionici & Gentlemen” da pubblicare entro ottobre 2009, per il 50° del Panathlon Club Rovigo) ho dovuto lasciare, come altre 30, nel ‘cassetto’ dei miei sogni incompiuti. Quelli che cerco di soddisfare, in assenza di richieste istituzionali, attraverso questo sito www.polesinesport.it nato per essere “Sport Sky Lab in the World”.

 

 

 

Perciò rendendo onore come segue a Giorgio Rosatti come ‘Campionissimo del Tiro a Segno’ con questa storia tra i Polesani nel Mondo, vi prometto fin d’ora una ‘appendice integrativa’ frutto di un collage di interviste rilasciate dallo stesso Rosatti – polesano e che mi permetterà di onorarlo con tante altre foto significative (anche col pugile Duilio Loi e il portiere Lorenzo Buffon) del suo ‘Grande Viaggio tra i Grandi del Tiro a Segno Mondiale’.

 

 

ECCO QUINDI “GIORGIO ROSATTI STORY – WORLD CHAMPION DI TIRO A SEGNO ETC ETC” >>
Insomma , Giorgio Rosatti è stato davvero uno tra “I Grandi del Polesine” e anche per questo in questa “Story – Seconda Parte” che gli dedichiamo vi ricordiamo in Anteprima News , seppur sinteticamente, tutti i suoi principali SUCCESSI nazionali ed internazionali mentre in Main News ci piace proporvi quanto ho scritto per il Resto del Carlino nello storico libro intitolato appunto “I Grandi del Polesine” , dopo avergli fatti visita ad Este per una intervista che poi ha prodotto altri incontri familiari fino appunto a questa Storytelling da Memoria & Futuro.

 

 

Praticamente una Testimonianza di vita sportiva che rende onore anche allo sport specifico del Tiro  a Volo di cui pertanto vi proponiamo in Appendice News alcuni significativi ‘focus’ storici attinenti al Rosatti dal “Fucile Completo” e pubblicati sul sito della relativa Federazione, oltre a due Eventi targati Rovigo & Ponso che ‘promuovono il Tiro a volo polesano e la location padovana che ha intitolato il ‘poligono’ dove Giorgio da Polesella/Arquà Polesine/ Este è stato di casa fino al Terzo Millennio.
Tutto questo…giusto per capire quali fossero i Campioni che hanno fatto compagnia negli Albo d’Oro del Tiro a Volo in Italia , in Europa e a livello Mondiale, come anche da scaletta cronologica by Anteprima News che ne sottolinea l’importanza.

 

 

 

ANTEPRIMA NEWS ( di Sergio Sottovia ) / ROSATTI GIORGIO ( nato Polesella 16.11.1930) / SINTETICO CURRICULUM E PALMARES

1953- La sua prima competizione ad un certo livello al Lido di Venezia, al Gran Premio dell’Industria, dove ottenne un ottimo 91 su 100.

1960- Una serie di risultati rilevanti lo impone all’attenzione dei dirigenti federali ed è chiamato in nazionale per le selezioni olimpiche.

 

 

 

1965- Ai Campionati Mondiali di Santiago del Cile vince la medaglia d’argento nella prova di tiro al piattello a squadre ed è quarto nell’individuale.
………Medaglia d’oro al Campionato a squadre di tiro al piccione a Bologna.
………Medaglia d’argento al Campionato Mondiale individuale di tiro al piccione a Bologna.

1966- Medaglia d’oro al campionato Mondiale a squadre ELECTRO-CIBLES a Montecarlo.
………Medaglia d’oro ai Campionati Europei di tiro al piccione individuale a Madrid.
………Medaglia d’oro ai Campionati Europei di tiro al piccione a squadre a Madrid.

 

 

 

1967- Medaglia d’Oro ai Campionati Europei di tiro al piccione individuale in Portogallo.
………Campionato Mondiale a Bologna , vince la medaglia d’argento nella prova individuale e quella d’oro nella gara a squadre.
………Medaglia d’argento al Campionato Europeo individuale fossa universale in Francia.
………Medaglia d’argento Coppa delle Nazioni di tiro al piattello in Francia.
………Medaglia d’oro Campionato italiano specialità STORNO.

1969- Vince due Gran Premi FITAV.
………Medaglia d’oro Campionato Italiano specialità PIATTELLO:
………Medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di tiro al piattello a squadre a San Sebastian SPAGNA.

 

 

 

1970- Medaglia d’argento Campionato Europeo a squadre.

1971- Medaglia d’argento Campionato Mondiale tiro al piattello a squadre di Suhl.
………Medaglia d’argento Campionato Mondiale tiro al piattello a squadre a Bologna
1972 Medaglia d’argento Campionato mondiale di tiro al piattello a Berna sia          nell’individuale che a squadre.
1973- Medaglia d’argento Campionato Europeo piattello “fossa universale” individuale a Torino.
………Medaglia di bronzo Campionato Europeo piattello “fossa universale” a squadre a Torino.

1974- Medaglia d’argento Campionato Mondiale tiro al piattello individuale.
………Medaglia d’argento Campionato Mondiale tiro al piattello a squadre.

 

 

 

INOLTRE nel suo ALBO d’ORO  figurano tra l’altro 1 trofeo d’oro e 2 d’argento S. Pellegrino , 1 Stambecco d’oro, 1 Coppa d’oro Manfredi, 1 Coppa d’oro La Fondiaria, i Gran Premi di Roma Madrid Salsomaggiore e Monfortino ( in Portogallo), 1 Allodola d’oro a Foggia, il Cervo d’Oro di Cervia ed il Trofeo Ducroq.

ALTRE VITTORIE
n. 4 Gran Premi FITAV Categoria EXTRA piattello.
n. 1 Gran Premi FITAV Categoria PRIMA piattello.
n.16 Gran Premi vari tiro al piccione
n.18 Trofei d’oro tiro al piccione e piattello
n.500 (circa) Medaglie d’oro in gare di piattello , storno e piccione.

 

 

 

 

PARTECIPAZIONI IN NAZIONALE

18 volte Nazionale di tiro al piccione
43 volte Nazionale di tiro al piattello
1 volta Nazionale di tiro electro-cibles

 

 

 

DOPO TANTI ANNI …IL RITORNO DEL CAMPIONE….

1983 – Dopo tanti anni di categoria Extra e tanti successi in campo nazionale ed internazionale e dopo un periodo di stasi, ricompare in Prima categoria e vinse a Conegliano il 2° Fitav Fossa olimpica.

1987 – Medaglia d’argento Campionato Europeo Veterani cal. 20 Fossa Universale.
……….Medaglia d’oro Campionati Italiani Veterani G cal. 20 Fossa Universale.

1988 – Campione italiano cal.20 Veterani G Fossa Universale.
……….Medaglia di bronzo Campionato Mondiale Veterani cal. 12 Fossa Universale.
……….Medaglia di bronzo Campionato Europeo Veterani cal. 12 Fossa Universale.

 

 

 

1989 - 8° assoluto Campionato Mondiale DOUBLE TRAP.
………Campionato Italiano Veterani Fossa Universale.
………Campionato Italiano Veterani Double Trap.
………Campionato Italiano assoluto di Società Duoble Trap con Ponso.
………Medaglia d’argento Campionato Europeo Veterani cal. 20.
………Medaglia d’argento Campionato Mondiale Veterani cal. 20.

1991 – Medaglia d’oro Campionato Italiano Veterani DOUBLE TRAP.
……….Medaglia di bronzo Campionato Italiano Veterani Fossa Universale.
……….Medaglia di bronzo Campionato Italiano Società IV Categoria Fossa Olimpica.

 

 

 

1992 – Campionato Italiano Veterani Double Trap.
……….Campione Mondiale a squadre Fossa Universale a Montpellier (FRANCIA).
……….Medaglia d’argento Campionato Italiano Veterani Fossa Universale.

1993 – Campionato Italiano DOUBLE TRAP 2° classificato Veterani medaglia d’argento.

1994 – Campionato Italiano DOUBLE TRAP Veterani.

1995 – Campionato Italiano DOUBLE TRAP:  Medaglia d’oro Veterani.  

1996 – Campionato Italiano DOUBLE TRAP : Medaglia d’oro Veterani.

 

 

 

01_PRIMA MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, by “I Grandi del Polesine” , Libro pubblicato nel 1992 da Il Resto del Carlino) / GIORGIO ROSATTI – CAMPIONE DI TIRO A VOLO – POLESELLA 1930

Sguardo acuto, di traverso sotto gli occhiali, parlata fluida, maglione granata girocollo per 62 anni che non dimostra. Giorgio Rosatti, medaglia d’oro nel ’69 a San Sebastian in Spagna nel campionato mondiale di tiro al piattello a squadre, ci viene incontro all’uscita dell’ascensore al quarto piano di un condominio a Este, dove vive dal ’66.
Ma del suo Polesine non ha solo i ricordi di essere nato, come lui dice, alla Rocca di Polesella, il 16 novembre 1930 ed essere stato geometra ad Arquà Polesine.

 

 

 

Sposato con Anna che gli ha curato la raccolta in album delle foto e articoli sportivi, ha un maschio e una femmina, sposata ad un Tuminello d Canaro.
Il suo è un palmares dalle mille guglie e un prisma dalle tante facce: la disciplina del tiro al piccione è sempre stata nel suo cuore come il tiro al volo dalla fossa olimpica.
Parla di Scalzone, Mattarelli ( attuale CT nazionale) , Rossini, gli altri componenti il quartetto mondiale, soltanto sul piano sportivo, senza mai entrare nell’aneddotica.
Eppure alle loro spalle, come rincalzi c’erano personaggi come Giovannetti, che poi sarebbe stato campione del mondo e bicampione olimpionico, e Basagni bronzo olimpico.

 

 

 

<<Precisione e tempestività in sincronismo sono certo le qualità indispensabili, ma è la freddezza quella che fa la differenza nel barrage – dice Giorgio -.Quaranta battiti mi ha trovato il responsabile russo subito dopo un barrage decisivo>>.
America del Sud e del Nord, Santiago del Cile e Phoenix, California e Città del Messico, come azzurro in tante foto sulla scaletta dell’aereo, ma il geometra tiravolista Giorgio Rosatti ha trovato anche il tempo e la soddisfazione di progettare l’impianto sportivo del tiro a volo a Rovigo nell’area dove poi è sorto il Circolo Tennis.
Erano gli anni sessanta in cui i polesani Tomasi, Bergamo e Gasparetto sfogavano col prefetto Pandozy la passione per il tiro l volo e al piccione.

 

 

 

Nella sua casa i premi e i fucili sono il segno delle sue qualità passate e presenti: chissà se il testimone della rappresentatività polesana ad alti vertici passerà nelle mani di Walter Bellesia, attuale azzurro juniores di Polesella.
Per ora Giorgio Rosatti, frequentatore dei campi del tiro a volo e campione sociale a Ponso, raccoglie ancora medaglie , dall’oro al bronzo, ai campionati italiani per veterani.

 

 

 

PRIMA APPENDICE “TIRO A SEGNO – FLASH STORY ( di Florio Mattei dai Campionati Europei 1967 di Tiro al piattello – fossa in Francia) / IL PENSIERO DELL’ACCOMPAGNATORE UFFICIALE FLORIO MATTEI /
( Ndr: segnaliamo in fotogallery tutte le relative Classifiche Europee, di tutte le specialità e categoria per categoria)

Si può senz’altro affermare che sotto il profilo tecnico la trasferta francese è stata veramente interessante e piena di soddisfazioni.
Interessante perché si è avuta la conferma che non anno solamente inventare piattelli impossibili, ma riescono a macinare i cosiddetti piattelli <<facili>> con medie elevatissime, ormai frequente caratteristica delle gare all’estero ( vedi Scalzone a Monaco con 199, Basagni e Giani a Juan le Pins 1972 con 199 – Basagni a Shul con 198 ecc).

 

 

 

In queste gare è determinante la tenuta e gli azzurri hanno dimostrato ancora una volta di averla. Note lusinghiere provengono da Basagni, che gli intenditori mettono al vertice di una classifica mondiale; da Rosatti , vero globe-trotter del tiro a volo ( vince in Spagna il titolo europeo a squadre al piccione e corre in Francia per bissare il risultato a squadre al piattello, ponendosi altresì al secondo posto sia nella Coppa delle Nazioni che nell’europeo individuale. Bellissima la sua gara , anche se sfortunata, e tale da farlo soprannominare <<Belloni>> l’eterno secondo e, aggiungo io, <<Sor Todaro Brontolon>>.
Nella Coppa delle Nazioni, Basagni  e Roatti hanno volto la loro lite in famiglia, ma i loro immediati inseguitori con 148-150 Danna, Carneroli, D’Orazi, Amidei e Mario Manfredi hanno dimostrato di avere le intenzioni più bellicose.

 

 

 

Una nota più che lieta,  a mio parere, è quella della prestazione dei tiratori cosiddetti nuovi o quasi: Carneroli, Manfredi, Bertelli,  e Morselli, giunti nella gara a squadre a due soli piattelli dai più navigati Basagni, Rosatti, Danna e Giani. La lotta per il posto in nazionale  è più che mai aperta e questo è l’aspetto più interessante del momento italiano nel tiro al piattello-fossa.
Una prova superlativa quella dello Junior Luciano Rossi ( ha impressionato il suo 192 su 200 ) che per poco non provocava un infarto al fortunato padre, il V. Presidente Nando Rossi.
Conclude questa carrellata la bravissima Bina Avrile che con il titolo europeo fossa universale è tornata ad assaporare il gusto di una prestigiosa vittoria che le ha dato scuramente la <<carica>> per i traguardi di prossima scadenza. E della stessa carica si può parlare per tutti gli azzurri che hanno ancora una volta onorato il nostro sport all’estero.

 

 

 

SECONDA APPENDICE “ALTRI CAMPIONI” FLASH STORY ( miscellanea by Sergio Sottovia ) /CHAMPIONS  & WINNERS A LIVELLO MONDIALE E IN AZZURRO CON GIORGIO ROSATTI  ( Top Five da Scalzone, Mattarelli, Rossini, Giovannetti, Basagni)

01_BIOGRAFIA di Angelo Scalzone ( by wikipedia, aggiornamento al gennaio 2009 )
Angelo Scalzone, detto don Peppino (Casal di Principe, 2 gennaio 1931 – Villejuif, 29 aprile 1987), è stato un tiratore di tiro a volo italiano.
BIOGRAFIA /
È stato medaglia d'oro alle Olimpiadi di Monaco del 1972 nel tiro a volo specialità piattello fossa, vincendo la competizione olimpica con il punteggio record di 199/200, davanti al fortissimo tiratore francese Michel Carrega (198/200) e all'italiano Silvano Basagni (195/200).
Muore nel 1987, a 56 anni di età, per un tumore al fegato

 

 

 

ALTRO FLASH SU ANGELO SCALZONE/ Casal di Principe rende omaggio ad Angelo Scalzone. Il comune della provincia di Caserta ha infatti deciso di intitolare al Campione Olimpico di Monaco 1972 il suo stadio. Don Peppino alle Olimpiadi tedesche compì una vera e propria impresa battendo il campione francese Michel Carrega per appena un piattello (199/200 contro 198/200). Azzurro fu anche il terzo gradino del podio grazie alla perfomance di Silvano Basagni.

 

 

Dopo il successo i tifosi di Scalzone presenti in Germania portarono al villaggio olimpico mozzarelle e pane fatti in casa che vennero mangiati nel villaggio da tanti atleti non impegnati nelle gare, compresi i campioni statunitensi. Nato a Casal di Principe il 2 gennaio del 1931 è venuto a mancare, per un tumore al fegato, il 29 aprile del 1987 mentre si trovava in Francia a Villejuif.

 

 

 

02_BIOGRAFIA di Ennio Mattarelli ( by wikipedia) 
Ennio Mattarelli (Bologna, 5 agosto 1928) è un ex tiratore di tiro a volo italiano, medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Tokyo 1964.
CARRIERA
Dopo l'alloro olimpico, Mattarelli non seppe ripetersi quattro anni dopo alle Olimpiadi di Città del Messico 1968, allorché non riuscì ad accedere alla finale della fossa olimpica[1]. In carriera vinse due titoli mondiali ed un europeo[2] ed è stato commissario tecnico della nazionale di tiro nel 1989[3].

 

 

 

ALTRO FLASH SU ENNIO MATTARELLI - IMPRENDITORE( ( by www.mattarelliennio-com ) / Macchine lancia piattelli per tiro a volo sportivo
STORIA / Azienda fondata nel 1988 da Ennio Mattarelli con sede a Bologna, in Italia.          
L'idea era di costruire una macchina semplice che non presentasse difficoltà di istallazione e di manutenzione. Fin dalle prime macchine si sono riscontrate grandi soddisfazioni e, al primo modello, se ne sono aggiunti altri per portare oggi la gamma ad un completo range di prodotti: per le discipline olimpiche, per il percorso di caccia, per il trap americano e, per concludere, la sempre più richiesta Multidirezionale.

 

 

 

Le macchine delle linea Olimpica, sono state installate ad Atlanta e a Sydney in occasione dei GIOCHI OLIMPICI ottenendo un grande successo. In seguito i migliori campi del mondo che ospitano le principali competizioni internazionali: Campionato del Mondo, Coppa del Mondo e Campionato Europeo del circuito ISSF, hanno scelto queste macchine sia per la Fossa che per lo Skeet.

La notorietà di Ennio Mattarelli e la sua lunga esperienza nell'ambito del tiro al piattello hanno sicuramente contribuito alla costruzione e alla diffusione di queste macchine.
La filosofia aziendale è quella di mantenere uno standard qualitativo di altissimo livello e di curare il prodotto nei minimi dettagli. Le macchine vengono costruite nella sede bolognese e collaudate una ad una prima di essere spedite.
La produzione e la vendita hanno riscontrato negli ultimi 5 anni un incremento importante.

 

 

 

ENNIO MATTARELLI
Medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Tokyo (1964)
Medaglia d’Oro ai Campionati mondiali di Oslo (1961) e San Sebastian (1969)
Commissario tecnico della Nazionale Italiana di Tiro a Volo (1989-1992)
Prima di costruire macchine lanciapiattelli, ha progettato diversi fucili per competizioni sportive e per caccia.

 

 

 

03_BIOGRAFIA di GALLIANO ROSSINI ( by wikipedia ) /
Galliano Rossini (Ancona, 17 maggio 1927 – Ancona, 13 novembre 1987) è stato un tiratore di tiro a volo italiano.
BIOGRAFIA / Galliano Rossini (detto Liano) nacque nel 1927 a Torrette di Ancona.
Partecipò a cinque olimpiadi consecutive sempre con la disciplina di tiro a volo nella categoria di tiro al piattello. La prima fu ad Helsinki 1952, con la prima partecipazione nella storia della squadra italiana alle olimpiadi in questa specialità, in cui Rossini giunse settimo. Il massimo trofeo arrivo l'edizione successiva, a Melbourne 1956 con 195 punti si aggiudicò la medaglia d'oro. A Roma 1960, con 191 punti, prese la medaglia d'argento. Le successive partecipazioni furono Tokyo 1964, in cui giunse quarto, e Città del Messico 1968 dove concluse con il tredicesimo posto.
La sua città natale, Ancona, gli ha intitolato un palazzetto dello sport, il Pala Rossini

 

 

 

04_BIOGRAFIA di LUCIANO GIOVANNETTI ( by wikipedia )
Luciano Giovannetti (Pistoia, 25 settembre 1945) è un tiratore di tiro a volo italiano.
CARRIERA / Ha conquistato due titoli olimpici nella specialità piattello fossa. Il primo a Mosca con 198 piattelli su 200 davanti al sovietico Yambulatov e al tedesco Damme (entrambi con 196). Il secondo a Los Angeles dopo spareggio a tre a 192 (dopo un doppio errore dell'americano Carlisle nell'ultima serie) davanti al peruviano Boza e allo statunitense Carlisle. Nel 1988 a Seul si classificò diciottesimo nella gara vinta dal sovietico Monakov.

 

 

Nonostante sia stato l'unico tiratore ad aver vinto 2 ori olimpici consecutivi (Mosca 80 e Los Angeles 84) nella specialità fossa attualmente, dopo aver trascorso diversi anni come allenatore delle squadre nazionali e non essendo poi stato rinnovato dalla federazione italiana tiro al volo dopo essere stato colpito da una grave malattia, si ritrova svincolato a vivere con una pensione minima.

 

 

 

ALTRO FLASH SU LUCIANO GIOVANNETTI ( di GFC, by  www.sportolimpico.it ) / TIRO A VOLO: SILVANO GIOVANNETTI
( Ndr: la curiosità è che si parla di …Silvano Giovannetti [1945] )

 (gfc) Per due volte di seguito campione olimpico nel Trap, a Mosca e a Los Angeles, negli anni del boicottaggio che poco influì sulla disciplina. Come tutti i tiratori, anche la doppietta più precisa e veloce d’Italia era un po’ superstizioso: ricordava con piacere che in entrambe le occasioni gli toccarono gli stessi numeri di pettorale, anche se un po’ mescolati tra loro, il 127 a Mosca e il 271 a Los Angeles. Un segno del destino, più semplicemente un caso, forse una specie di predestinazione. Una circostanza, in sostanza, che gli ha portato fortuna.

 

 

Quando conquistò la prima medaglia d’oro si trovava nella forma della vita. Aveva vinto undici gare di fila e temeva che la serie potesse interrompersi: riuscì invece a imporsi anche nella dodicesima. I compagni di squadra lo issarono allora sulle spalle per un trionfo improvvisato e, per festeggiare, qualcuno di loro lanciò in aria il cappello del vincitore sul quale gli altri sfogarono con alcuni azzeccati colpi la gioia del momento.

 

 

 

Silvano Giovannetti è nato nel 1945 a Pistoia e risiede a Bottegone, accanto all’armeria del padre che lo ha introdotto, quand’era ancora un ragazzino, ai segreti dei fucili. Ha cominciato a tirare intorno nel 1957, vincendo una gara di terza categoria, il Gran Premio Industria disputato a Piombino. Nel 1975 ha avuto il battesimo internazionale con un terzo posto a Berna. Ha gareggiato con il “Tiro a Volo Montecatini” per ventitré anni e ha chiuso la sua fruttuosa caccia ai piattelli alla fine del 1990 per tornare alla sua passione di sempre, la caccia.

 

 

E’ un uomo sereno, gioviale, spontaneo, toscano antico e verace. L’esperienza di due decenni e più di gare l’ha messa a frutto ponendola a disposizione degli istruttori della federazione di tiro a volo, oltre che impegnandosi come consulente e collaudatore. Non ha mai sparato molto, una media di 15.000 colpi l’anno contro i 25.000 degli altri del suo livello, sufficiente però per farlo entrare in forma presto e per mantenervelo. In tutta la sua carriera ha avuto due soli fucili da gara: per dieci anni un Franchi, per altri dieci un Beretta. “Tanto – come amava ripetere – quando si va in crisi, è inutile dare la colpa al fucile …”. E questo è un altro tratto dell’uomo, prima ancora che del tiratore.

 

 

 

Nel piattello Fossa, dove a differenza dello Skeet i bersagli partono da terra e da una sola stazione, il tiro a volo azzurro può vantare grandi tradizioni olimpiche: Galliano Rossini ha vinto a Melbourne, Ennio Mattarelli a Tokyo, Angelo Scalzone a Monaco. A Mosca, il 22 luglio 1980, Giovannetti ha messo a segno 198 centri mancando per un piattello il limite mondiale di Scalzone e del francese Carrega. Due anni prima, nel 1978 a Torino, quel record l’aveva già fatto, sia pure in una gara non valida per il primato, sbagliando il piattello numero 190, un mezzo sinistro alto.

 

 

A Los Angeles il 31 luglio 1984 ha rivinto la medaglia d’oro, strappandola con i denti dopo un incertissimo barrage a tre. Aveva infatti concluso la serie regolare alla pari, con 192 centri, con il peruviano Francisco Boza e il texano Dan Carlisle, dopo aver sbagliato nella quinta serie di tiri ben 3 centri su 25. Nei 25 piattelli supplementari ne sbagliò un altro, ma sufficiente per il gradino più alto del podio, perché due ne mancò Boza e addirittura tre il campione americano.

 

 

Due anni prima, nel 1982 a Caracas, Giovannetti era diventato campione del mondo individuale. Con la squadra azzurra ha vinto altri tre titoli iridati. Un altro “mondiale” a squadre l’ha vinto nel 1985 nella specialità della Fossa universale, una specialità non olimpica. Ha anche conquistato quattro titoli a squadre di campione d’Europa, mentre nelle prove individuali è stato solo due volte secondo e una volta terzo. Come curiosità. si può anche ricordare che non gli è mai riuscito di vincere un titolo italiano assoluto: l’implacabile tiratore di Bottegone ha sempre tenuto a mirare un po’ più in alto.

 

 

 

05_BIOGRAFIA di SILVANO BASAGNI ( by wikipedia, aggiornamento al 18 marzo 2010)
Silvano Basagni (Firenze, 6 agosto 1938) è un ex tiratore italiano, medaglia di bronzo nel tiro a volo nel trap ai Giochi olimpici di Monaco di Baviera 1972 nella gara vinta dall'altro azzurro Angelo Scalzone.

ALTRO FLASH SU SU SILVANO BASAGNI /  ( di Alessandro Gambassi , by www.unvtoscana.it) , 1.5.2015  / UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT:CAMPIONATO ITALIANO DI TIRO AL PIATTELLO F.O.2015

A LATERINA IL 30° CAMPIONATO NAZIONALE UNVS DI TIRO AL PIATTELLO FOSSA OLIMPICA (
Nella verde campagna toscana del Valdarno superiore, lungo la valle dell'Arno, che lo stesso Leonardo da Vinci non mancò di fissare in alcuni suoi dipinti, si è svolta Sabato 25 aprile la 30^ edizione del Campionato Italiano UNVS di tiro al piattello Fossa Olimpica. Nello splendido campo di gara di Ponticino - una frazione di Laterina in provincia di Arezzo - messo a disposizione dalla Polisportiva A.D. Laterina, si sono sfidati per tutta la giornata ben 65 atleti.

 

 

Una partecipazione senza dubbio numerosa tenendo conto che lo stesso giorno si svolgevano altre primarie manifestazioni della FITAV a Pisa e Montecatini. Il Campionato è stato organizzato per la prima volta dalla Sezione UNVS Ezio Bianchi di San Giovanni Valdarno, guidata dall'instancabile Presidente Luciano Vannacci. Sia nella stesura del regolamento che nello svolgimento della gara la sezione di San Giovanni Valdarno si è avvalsa in modo particolare della collaborazione di Alberto Villani giudice sportivo FITAV territoriale della Toscana e dell'arbitro internazionale Bruno Bracalini, nonché del Delegato Regionale UNVS Toscana Salvatore Cultrera. A loro la sezione rivolge un grazie speciale.

 

 

 

I partecipanti, in larga parte provenienti dall'Emilia e Toscana e che rappresentavano nove Sezioni UNVS, hanno dato vita ad una gara particolarmente vivace e piena di suspense, tanto che per assegnare il titolo assoluto è stato necessario una spareggio fra tre atleti che avevano centrato ben 72 piattelli su 75. Su tutti si è imposto Maurizio Torriti della Sezione UNVS di San Giovanni Valdarno che ha avuto la meglio su Saverio Cuciti di Massa e su Andrea Zazzeri della Sezione di Cecina.

 

 

Con questo risultato Torriti e Zazzeri si sono naturalmente imposti anche nelle loro rispettive categorie D e B, seguiti per la categoria D da Alessandro Gavagni e Domenico Duri, e per la categoria B da Andrea Zazzeri e Stefano Bergamini. Nella categoria E si è imposto invece Gino Consolini della sezione UNVS di Finale Emilia con 69 piattelli centrati, seguito da Mauro Tarchi e Silvano Basagni. Primo nella categoria C è stato invece Mauro Sforazzini di San Giovanni Valdarno con 70 piattelli, seguito da Riccardo Giovannetti e Guerrino Fazzi. Nella gara femminile la "Ladies" 2015 è stata Brigetta Bertelli con 63 centri, seguita da Claude Michelle Rebib e Gabriella Cavallini.

 

 

 

Nella classifica per Sezioni si è imposta la squadra di Cecina con 46 punti, seguita da San Giovanni Valdarno, Massa, Finale Emilia, Pisa, Follonica e, a pari punteggio, Livorno, Grosseto, Firenze. Insomma un grande evento che ha visto anche una numerosa presenza della dirigenza nazionale e regionale UNVS, poiché si è colta l'occasione della splendida manifestazione per la seconda riunione regionale delle Sezioni toscane UNVS che si è svolta nel pomeriggio dello stesso 25 Aprile.

 

 

Ad assistere al Campionato nazionale erano perciò presenti il Presidente Nazionale UNVS Giampaolo Bertoni, Federico Sani Vice Presidente Nazionale per il Centro Italia, Ettore Biagini Segretario Generale UNVS, Giuliano Persiani Presidente del Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti, Rudy Poli membro della Commissione nazionale d'Appello, Giuliano Salvatorini, Coordinatore della Consulta Nazionale dello Sport UNVS, Salvatore Cultrera Delegato regionale Toscana, Mario Nencioni Delegato Regionale FITAV Toscana, Silvano Basagli, Presidente della Società tiro al volo di Laterina, e i Presidenti delle Sezioni UNVS di Cecina, Finale Emilia, Follonica, Massa, Montevarchi, Pisa, Pistoia, San Giovanni Valdarno e Siena.

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY – “TIRO A SEGNO - SECONDA PARTE” / ( by www.fitav.it )/ IL TIRO A SEGNO:/ DALLE OLIMPIADI DI TOKIO 1964 AI GIORNI NOSTRI

( NOTA: RICORDIAMO CHE avevamo ‘chiuso’ nella Prima Parte con questo flash finale: << Ma l'appuntamento con la vittoria Olimpica fu solo rimandato; nel 1956 a Melbourne, ancora Rossini centrò l'oro Olimpico, mentre Sandro Ciceri si aggiudicò il bronzo e quattro anni più tardi, a Roma, sempre Rossini sfiorò un clamoroso bis ottenendo l'argento e nel 1964 alle Olimpiadi di Tokio Ennio Mattarelli Vinse l'Oro. ( …omissis…) .>>
E col PS: ...il resto alla prossima Giorgio Rosatti – Seconda puntata, visto che il polesano ha vinto il titolo italiano anche nei Master…‘ ).

 

 

 

 
QUINDI ECCO LA “Flash Story – Seconda parte” by FITAV/ L'altra specialità, lo skeet, fece il suo esordio alle Olimpiadi nel 1968, e l'argento di Romano Garagnani lasciò ben sperare per il futuro, ma l'esplosione in campo internazionale avvenne nel 1978 con il titolo mondiale di Luciano Brunetti e di Bianca Rose Hansberg, ed il titolo europeo nuovamente di Romano Garagnani.
Nel 1972, alle Olimpiadi di Monaco di Baviera fu ancora protagonista la Fossa Olimpica con un altra medaglia d'oro che conquistò Angelo Scalzone seguito al terzo posto da Silvano Basagni e nel 1976 a Montreal Ubaldesco Baldi portò a casa una medaglia di bronzo.

 

 

 
Il 1980, alle Olimpiadi di Mosca, fu l'anno che incoronò per la prima volta campione olimpico, sempre nella Fossa Olimpica, Luciano Giovannetti che si riconfermò nel 1984 a Los Angeles e fu il primo a vincere due Olimpiadi consecutive. Sempre a Los Angeles Luca Scribani Rossi si aggiudicò il bronzo nello Skeet.

Nel 1989 fece la sua prima comparsa in ambito internazionale l'attuale terza disciplina Olimpica, il Double Trap. Al termine dei Campionati Mondiali di Fossa Olimpica e Skeet di Montecatini Terme, la FITAV decise di organizzare, con il benestare dell'Unione Internazionale di Tiro, una competizione open di Double Trap.
Alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992 l'Italia del Trio a Volo vinse due medaglie di bronzo, una nella Fossa Olimpica con Marco Venturini ed una nello Skeet con Bruno Rossetti.

 

 

 

Grazie all’ufficializzazione Olimpica della nuova specialità (dicembre 1991), ai giochi di Atlanta 1996 le gare di Tiro a Volo passarono da due a quattro (Trap e Skeet maschile, Double Trap maschile e femminile). E l’edizione del Centenario rilevò, peraltro, in assoluto l’Olimpiade più trionfale per il tiravolismo italiano: gli azzurri incamerarono infatti tre medaglie. Ennio Falco vinse l’oro nello Skeet e sul podio con il capuano salì anche Andrea Benelli, terzo classificato. Il quarantaseienne Albano Pera catturò invece la medaglia d’argento proprio nel Double Trap.
Nell'ultima Olimpiade di Sydney 2000 Deborah Gelisio ha vinto l'argento nel Double Trap e Giovanni Pellielo il bronzo nella Fossa Olimpica.

 

 

 

 
Nel 2004 ad Atene gli azzurri bissarono il successo del 2000 conquistando altre due medaglie. In entrambi i casi fu un deja vu. Il vercellese Giovanni Pellielo migliorò il risultato di Sydney conquistando un argento nella Fossa Olimpica ed il fiorentino Andrea Benelli arrivò all'oro e al titolo di Campione Olimpico nello Skeet Maschile.

Le Olimpiadi di Pechino 2008 hanno segnato un nuovo record per il Tiro a Volo azzurro. Il risultato quantitativo ha eguagliato quello dell''edizione del 1996 ma lo ha migliorato qualitativamente. L'oro della friulana Chiara Cainero nello Skeet Femminile, prima italiana a conquistare il titolo olimpico, e gli argenti conquistati da Giovanni Pellielo nella Fossa Olimpica Maschile e dal nettunense Francesco D'Aniello nel Double Trap hanno pareggiato il conto aperto con l'oriente nei Giochi di Seul 1988, unica edizione in cui gli azzurri tornarono senza medaglie.

 

 

 

 
Johnny Pellielo, Chiara Cainero e Francesco D'Aniello con le medaglie di Pechino 2008
L'ultima edizione, quella di Londra 2012, è stata caratterizzata della gara dei record di Jessica Rossi nella Fossa Olimpica Femminile. La giovanissima tiratrice di Crevalcore, all'epoca solo ventenne, con un quasi perfetto 99/100 (75/75 in qualificazione e 24/25 in finale) conquistò l'oro abbattendo tutti i record stabiliti fino a quel punto (Record del Mondo di qualificazione e di Finale, Record Olimpico di qualificazione e di Finale e record del Mondo Juniores).

 

 

 

A completare il risultato arrivò anche l'argento di Massimo Fabbrizi nella Fossa Olimpica Maschile
La storia del tiro a volo è quindi ricca di successi, in quattordici edizioni dei giochi Olimpici il Tiro a Volo Italiano ha conquistato 9 medaglie d'oro, 8 d'argento e 8 di bronzo, e numerosissimi tra Campionati del Mondo, Coppe del Mondo e Campionati Europei.

 

 

 

02_SECONDA MAIN NEWS ( by www.tiroavolo.it) / REGOLAMENTI TECNICI : SPECIALITÀ FOSSA OLIMPICA O TRAP
Disciplina saltuariamente olimpica fino dal 1900
(Olimpiadi di Parigi).
Dal 1952 (Olimpiadi di Helsinki) disciplina olimpica con presenza costante.
Premessa: le Norme Generali sono parte essenziale ed integrante del Regolamento Tecnico e la loro conoscenza e applicazione è vincolante per lo svolgimento dell’attività di Tiro a Volo Fossa Olimpica o Trap.

 

 

REGOLAMENTI TECNICI Fossa Olimpica o Trap

CAMPO DI TIRO (T.1)
DESCRIZIONE
Art. T.1.1 - Un impianto di fossa olimpica o trap è costituito da 15 macchine da lancio, collocate in linea retta e disposte in cinque gruppi di tre macchine ciascuno. La distanza che separa le macchine centrali di ogni gruppo può variare da m. 3 a m. 6 (normalmente mt. 4), mentre la distanza che separa una macchina dall’altra di ciascun gruppo deve essere di m. 1 (circa). Le macchine sono piazzate in una fossa protetta da un tetto la cui parte superiore deve trovarsi allo stesso livello delle pedane di tiro. Al 15° metro dietro la macchina centrale di ogni gruppo e situata la pedana di tiro di un metro per un metro, allineata perpendicolarmente alla macchina centrale del proprio gruppo.

 

 

 

La pedana deve essere attrezzata con un tavolo o con uno o più supporti sui quali i tiratori possono deporre le loro cartucce. La posizione della macchina centrale di ciascun gruppo deve essere
indicata da una linea colorata, o da altro segno non in rilievo posto sul tetto della fossa, nettamente visibile al tiratore in pedana. Per non disturbare i tiratori durante lo svolgimento delle gare, coloro che dalla pedana n° 5 si spostano alla n° 1 devono servirsi dell’apposito passaggio situato dietro le pedane di tiro.
Tutte le misure si intendono dal centro del piattello posizionato sulla macchina pronta per il lancio.

 

 

 

Art. T.1.2 - Le macchine devono essere installate in modo da poter effettuare tutti i lanci indicati dagli schemi previsti nel presente regolamento.
Art. T.1.3 - Prima della competizione, ogni macchina di lancio, dopo essere stata debitamente regolata in base allo schema scelto, dovrà essere saldamente bloccata in modo che la traiettoria voluta non possa essere modificata durante lo svolgimento della gara. Per lo stesso motivo, la posizione del piattello sull’impianto di lancio dovrà essere sempre rigorosamente la stessa.

 

 

 

Art. T.1.4 - In tutte le competizioni deve essere usato un selettore di sgancio elettrico o elettronico, in modo che tutti i tiratori si avvalgano di lanci uguali, e cioè, uno centrale, due desti e due sinistri per ogni gruppo di macchine. Il selettore deve essere costruito in modo che la sequenza dei lanci non sia prevedibile.
Art. T.1.5 - Qualunque imperfezione nel funzionamento di una macchina di lancio durante il tiro dovrà essere segnalata al Coordinatore, o in sua assenza al Direttore di tiro, che deciderà se la competizione debba essere interrotta o continuata con altre macchine. Dopo la riparazione, sostituzione o manomissione di una macchina, dovrà essere lanciato un nuovo piattello in visione dalle tre macchine del gruppo.

 

 

 

Art. T.1.6 – Prima dell’inizio della gara e dopo ogni successiva sistemazione delle macchine, deve essere lanciato un piattello prova da ogni macchina in sequenza.
Art. T.1.7. – Se una serie viene interrotta per più di cinque minuti a causa di un guasto tecnico (non per colpa di un tiratore), prima della ripresa della serie, alla squadra è concesso di vedere il lancio di un piattello per ogni macchina del gruppo interessato dal guasto.

 

 

REGOLAMENTI TECNICI Fossa Olimpica o Trap
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BERSAGLI (T.2)
Specifiche
Art. T.2.1 - I piattelli devono avere un diametro di mm 110 (+/- mm), una altezza da mm 25 a mm 26, ed un peso di 105 grammi con la tolleranza di +/- 5 grammi. Per le competizioni federali i piattelli devono essere omologati e prodotti da Aziende sponsor FITAV.
Definizione di piattello “regolare”
Art. T.2.2 - Sono considerati regolari tutti i piattelli che lanciati al comando del tiratore entro 2/l0 di secondo, percorrano la traiettoria precedentemente approvata dal Coordinatore, indicata nello schema prescelto.
Regolazione delle traiettorie
Art. T.2.3 - L’altezza e la distanza dei lanci devono essere regolate con la macchina posta in angolazione zero gradi. Successivamente, l’angolo di lancio deve essere regolato con il suo centro situato sopra la macchina interessata.

 

 

FUCILI E CARTUCCE (T.3)
Specifiche (T.3.1)
Art. T.3.1.1 - La sostituzione del fucile non è permessa durante lo svolgimento della serie di tiro, salvo nei casi di guasto o cattivo funzionamento.
Art. T.3.2 - La cartuccia deve avere un bossolo con una lunghezza massima di mm 70. La massima carica di pallini consentita è di grammi 24 con una tolleranza di gr. + 0,50. Il diametro massimo autorizzato dei pallini è di mm 2,5 (n° 7) con una tolleranza + mm.0,1. I pallini debbono essere di forma sferica. Le cartucce devono essere conformi agli standard stabiliti dalle leggi vigenti. E vietato l’uso di polvere nera, di dispersori e di cartucce traccianti.

 

 

 

NORME DI SVOLGIMENTO E CASUALITA' (T.4)
Svolgimento (T.4.1)
Art. T.4.1.1 - Il tiro si effettua normalmente per gruppi di sei concorrenti, salvo quando il sorteggio dei tiratori non consenta una distribuzione omogenea o ne sia pronto un numero inferiore. Il Direttore di tiro può completare i posti vacanti con altri tiratori esperti che sparino fuori gara.
REGOLAMENTI TECNICI Fossa Olimpica o Trap
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Art. T.4.1.2 - Una serie è composta da 25 piattelli e su ciascun bersaglio possono essere sparati due colpi.
Art. T.4.1.3 - Il tiro si esegue in piedi. La chiamata ed il tiro devono avvenire con il fucile appoggiato alla spalla. Il tiratore deve prendere posto in pedana tenendosi rigorosamente all’interno di essa durante il suo turno di sparo. Art. T.4.1.4 - Quando il concorrente è pronto a sparare comanda il lancio del piattello a voce alta e breve. Il piattello deve essere lanciato entro due decimi di secondo. Nel caso in cui non sia lanciato nel tempo regolamentare, il tiratore può rifiutarlo cambiando la sua posizione, aprendo l’arma ed alzando un braccio. L’arbitro deve dare, allora, la sua decisione.

 

 

 

Art. T.4.1.5 - Ciascun gruppo inizia il tiro con l’ordine indicato dal sorteggio o dal numero d’iscrizione. I tiratori si dispongono uno per ciascuna delle cinque pedane; il sesto di rincalzo si posiziona dietro il concorrente n° 1. Quando il tiratore della prima pedana ha sparato al primo piattello, attende con il fucile aperto di prendere il posto del concorrente in seconda pedana, liberando la pedana occupata non appena questi avrà sparato, ed il sesto di rincalzo prenderà il suo posto e così via per tutte le altre pedane. Il tiratore che ha sparato in quinta pedana si porterà, con il fucile scarico e aperto, alla pedana n° 1 passando dietro ai tiratori; gli spostamenti devono essere eseguiti senza arrecare disturbo agli altri concorrenti.

 

 

Art. T.4.1.6 - Il tiratore deve mettersi in posizione, chiudere il fucile e comandare lo sgancio del piattello entro 12 (dodici) secondi dopo che il tiratore precedente abbia sparato un piattello regolare ed il risultato sia acquisito, o dopo che il Direttore di Tiro abbia dato il segnale per iniziare o riprendere il tiro.
Quando le squadre consistono di 5 o meno tiratori, il tempo di preparazione deve essere esteso per dare al tiratore che lascia la pedana 5 tempo sufficiente in aggiunta per arrivare alla pedana n° 1.

 

 

Art. T.4.1.7 - Il tiratore deve rimanere al suo posto finché il suo vicino di destra non abbia sparato ed espulso i bossoli. Dopo il tiro all’ultimo piattello di una serie, tutti i tiratori devono rimanere al proprio posto fino a che anche l’ultimo concorrente abbia sparato e il Direttore di tiro abbia annunciato la conclusione della serie.

Art. T.4.1.8 - Se nel programma di gara non è previsto l’orario in cui sarà effettuato l’eventuale spareggio, i tiratori dovranno trovarsi pronti entro 5 minuti dalla loro chiamata.

 

 

 

Trascorso tale tempo, gli assenti saranno considerati rinunciatari e non potranno essere sostituiti da altri tiratori.
Art. T.4.1.9 - La prova di sparo sfocatura (in aria) può essere effettuata in apposita area oppure dalla pedana di tiro, previa autorizzazione del Direttore di Tiro, da ogni tiratore, in ogni giorno di gara appena prima dell’inizio della 1ª serie.
La sfocatura è permessa anche prima dell’inizio di ogni finale e/o Shoot-off.

 

 

 

ACQUISIZIONE DEL RISULTATO E CASUALITA' (T.4.2)
REGOLAMENTI TECNICI Fossa Olimpica o Trap
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Art. T.4.2.1- Il piattello è dichiarato “BUONO” quando, lanciato e sparato secondo il regolamento, viene polverizzato in tutto o in parte, o ne viene staccato un frammento. In caso di utilizzo di piattello fumogeno, lo stesso, è dichiarato “BUONO” quando,
lanciato e sparato secondo il regolamento, fuoriesca esclusivamente la polvere colorata in esso contenuta (fumato).

 

 

 

Art. T.4.2.2 - Il piattello è dichiarato “ZERO” (mancato):
a) se il piattello non viene colpito mentre è in volo;
b) se dal piattello si stacca soltanto polvere (piattello fumato);
c) se il tiratore non spara ad un piattello comandato e lanciato regolarmente;
d) se il tiratore non può sparare perché ha il fucile in sicura, ha dimenticato di caricarlo, oppure non lo ha sufficientemente aperto o chiuso;
e) se il tiratore ha sbagliato il primo colpo e non può sparare il secondo perché ha dimenticato di introdurre la seconda cartuccia; non ha tolto il dispositivo di bloccaggio delle cartucce nel serbatoio del fucile o il suo fucile è andato in sicura per effetto del rinculo;

 

 

 

f) se il tiratore, in caso di difetto o guasto del fucile o della cartuccia, apre il fucile o tocca il congegno di sicurezza prima che il Direttore di tiro abbia controllato il fucile stesso;
g) se è il terzo caso o più di guasto o cattivo funzionamento nel corso della stessa serie, a prescindere dal fatto che il tiratore abbia sostituito le cartucce o il fucile o lo abbia fatto riparare;
h) se il tiratore non spara per una qualunque ragione che non dia diritto ad un altro piattello.

 

 

 

Art. T.4.2.3 - Il piattello è considerato “NO BIRD” o “DA RIPETERE” ed un altro ne sarà lanciato al suo posto, sia che il tiratore abbia sparato o no:
a) se il piattello si rompe alla partenza;
b) se il piattello ha una traiettoria irregolare;
c) se il piattello è lanciato da una macchina di un altro gruppo;
d) se due o più piattelli sono lanciati contemporaneamente da macchine del medesimo gruppo, o da altri gruppi differenti nel medesimo campo di tiro;
e) se il piattello è di colore differente da quello degli altri piattelli usati nella competizione;
f) se il piattello ha una velocità iniziale insufficiente o se la traiettoria è diversa da quella prestabilita, purché quanto sopra non avvenga a causa delle condizioni atmosferiche contingenti.
Art. T.4.2.4 - Il piattello è considerato “NO BIRD” o “DA RIPETERE” ed un altro ne sarà lanciato, purché il tiratore non abbia sparato:
a) se il piattello viene lanciato prima che il tiratore abbia dato il comando;
b) se il piattello non viene lanciato entro i 2/l0 di secondo dal comando ed il tiratore lo…

 

 

 

03_TERZA MAIN NEWS - FLASH STORY ( by www.fitav.it ) / DISCIPLINE OLIMPICHE
( Fossa Olimpica, Skeet, Double Trap )

FOSSA OLIMPICA O TRAP
Nella specialità della "Fossa Olimpica", i tiratori sparano su una linea di tiro rettilinea posta parallelamente a quindici metri dietro la fossa in cui si trovano le macchine lanciapiattelli, alternandosi su cinque pedane diverse. Il piattello viene lanciato automaticamente appena arriva l'ordine del tiratore, che attende con il fucile imbracciato e caricato con due colpi.

 

 

Ad ognuna delle cinque pedane corrispondono tre macchine lanciapiattelli (per un totale di quindici) ed una roulette automatica stabilisce la successione dei lanci. Questo elemento rappresenta la difficoltà per il tiratore che, pur conoscendo il tempo di uscita del piattello, deve intercettarne la direzione che può variare, sul piano orizzontale, di 90° e la sua altezza, a dieci metri di distanza dalla fossa, da un metro e mezzo fino ai tre metri e mezzo.



 
SKEET
Questa specialità, la più recente fra quelle olimpiche, ha origine da quella chiamata "Around the clock", di provenienza americana, in cui il tiratore sparava al bersaglio dalle dodici posizioni corrispondenti alle ore sul quadrante di un orologio. Oggi il percorso si è modificato; si spara, infatti, da otto pedane, situate lungo un semicerchio dal raggio di 19,20 metri, alle cui estremità sono collocate, in due cabine, le macchine lanciapiattelli, una lata a sinistra, detta pull, ed una in basso a destra, detta mark.

 

 

 

 

Il tiratore aspetta l'uscita del piattello con l'arma non ancora imbracciata, in posizione di attesa, ed ha a disposizione un solo colpo per ogni piattello (due in totale). In questo caso il tiratore conosce altezza e direzione dei piattelli, che vengono lanciati dalle macchine sempre nello stesso modo; l'elemento di difficoltà è rappresentato dalla diversa posizione del tiratore rispetto alle macchine lanciapiattelli e dal tempo del lancio, che può variare da zero a tre secondi dalla chiamata del tiratore.


 
DOUBLE TRAP
Ultima nata nella famiglia del piattello, questa specialità prevede che i tiratori, alternandosi su cinque pedane, intercettino due piattelli lanciati simultaneamente con traiettoria fissa. Il tiratore attende in posizione non predeterminata con due colpi in canna che devono essere usati per colpire i due piattelli. Anche in questo tipo di specialità il piattello si allontana dal tiratore che conosce, per ogni pedana di tiro, quale sarà la coppia di piattelli e la loro traiettoria. Le macchine lanciapiattelli sono tre per ogni campo, ed i loro abbinamenti di lancio sono predeterminati (1-2 oppure 1-3 oppure 2-3) a seconda del programma scelto. I lanci vengono prestabiliti in un raggio di trenta gradi sul piano orizzontale e la loro altezza varia, ad una distanza di dieci metri dalla fossa, da tre metri a tre metri e mezzo.

 

 

 

04_QUARTA MAIN NEWS - FLASH STORY ( di Paolo Aguzzoni, by Il Gazzettino di Rovigo 04.02.2009)  / TIRO A SEGNO : POLESANI PROTAGONISTI ( nella gara regionale organizzata a Boara Polesine dal Tiro a segno Rovigo)

Partecipazione record per la sesta edizione della Gara regionale federale di tiro a segno disputata nel poligono di Boara Polesine.
Sono infatti stati ben 411 gli iscritti di cui otto della Sezione di Rovigo e dieci della Sezione di Adria.
Un ottimo risultato per la società Tiro a segno Rovigo guidata da Patrizio Gennari , la quale ha profuso un grande impegno per mettere nelle migliori condizioni i tiratori giunti da tutta la regione.

 

 

I migliori piazzamenti polesani sono stati : nella specialità carabina 10 metri “gruppo A” ottimo quarto posto di Stefano Pozzato ( Tiro a segno di Adria) ; nella pistola 10 metri “gruppo B” quarta piazza anche di Germano Previato ( Tiro a segno Rovigo) ; eccellente il secondo posto di Claudio Pacelli ( Adria) nella specialità pistola 10 metri “gruppo C”.
Insomma , un bilancio estremamente positivo per la manifestazione snodatasi in tre fine settimana con la preziosa e qualificante presenza del campione olimpionico Roberto Di Donna e dell’olimpionico Francesco Bruno che sono stati tra i protagonisti della seconda giornata. 

 

 

La gara è stata la prima del 2009 ( su un totale di 5 che verranno svolte rispettivamente a Vicenza, Padova, Verona e Vittorio Veneto. L’appuntamento è per domenica al Tiro a segno di Vicenza.
Da questa settimana riprenderanno a pieno ritmo le attività ordinarie ed istituzionali della sezione rodigina. Infatti due giorni alla settimana sono riservati alla Polizia di Stato, tre alle Guardie particolari giurate e ai Vigili Urbani dei comuni della provincia che sono stati autorizzati al porto d’armi, il sabato pomeriggio e la domenica mattina ai soci e due serate a coloro che praticano l’agonismo.
La società rodigina si sta organizzando per un’apertura  serale infrasettimanale atta a soddisfare le esigenze dei soci che hanno difficoltà ad usufruire degli impianti il sabato e la domenica.

 

 

 

05_QUINTA MAIN NEWS - FLASH STORY / ( di Romano Buongiorno, by www.ilgazzettino.it , Mercoledì 13 Agosto 2014) / IL TIRO A VOLO “ GIORGIO ROSATTI “ DI PONSO HA FESTEGGIATO I SOI 30 ANNI

Alla serata hanno preso parte tesserati, soci e simpatizzanti. Tra gli ospiti il consigliere della Fitav nazionale Fabrizio Forti, il delegato regionale Adriano Lonardi, Jessica Rossi, campionessa olimpionica di Londra con Mauro De Filippis, i ct azzurri Pier Luigi Pescosolido e Mirko Cenci, la nazionale di double trap e il sindaco di Ponso Sandro Parolo. L'evento è stato allietato dal tenore Florio Pedron, dal dj Alessio Greggio e da Gino Forcato, emulo di Zucchero, che hanno esplorato tutti i generi musicali dagli anni '60 ai giorni nostri.

 

 

A fare gli onori di casa è stato il presidente Lucio Sperandio che nel suo intervento ha voluto ringraziare tutti i suoi collaboratori, sottolineando la crescita della società a livello di tiratori e soprattutto di strutture, all'avanguardia nella tecnologia tanto da essere utilizzate per gli allenamenti da numerosi campioni che sono poi saliti sul podio alle Olimpiadi e ai Mondiali. Tra una portata e l'altra la conviviale è proseguito nel segno dei ricordi. Sono seguiti i vari interventi delle autorità, le quali hanno espresso i più vivi complimenti al tiro a volo Ponso anche per i risultati ottenuti a livello agonistico, con quattro scudetti tricolori e tante importanti affermazioni.

 

 

 

Quindi la consegna di due riconoscimenti. Il presidente Sperandio ha premiato con una targa speciale il sindaco Sandro Parolo, che con la sua amministrazione è sempre stato molto vicino alla società. L'altro riconoscimento è andato a Rossano Pesci per l'impegno e la passione nel coordinare la squadra di Fossa Olimpica e per gli importanti successi finora conquistati.
Proprio gli impianti del tiro a volo "Giorgio Rosatti" di Ponso hanno ospitato nei giorni scorsi i campionati italiani individuali di tutte le categorie della specialità del Double Trap. Oltre 120 i partecipanti, provenienti da tutta Italia.

 

 

 

Protagonisti anche gli atleti di casa con la medaglia d'argento vinta da Marco Correzzola in 2. categoria e il bronzo di Gastone Maghini tra i Veterani.
Per quanto riguarda la categoria Eccellenza, si sono sfidati gli azzurri in preparazione ai prossimi mondiali di Spagna. Ha vinto nettamente Emanuele Bernasconi (Forestale) sul padovano d'azione Mauro De Filippis (Fiamme Oro), che vive con la fidanzata Jessica Rossi proprio nelle vicinanze degli impianti di Ponso dove entrambi si allenano.

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Giorgio ‘the champion’ Rosatti col suo classico doppio pezzi tra berretto ed occhiali da ‘tiravolista col fucile completo’.
Poi in fotogallery, agganciandoci anche alla precedente Giorgio Rosatti Story – Prima Parte, ripartiamo dal team azzurro ITALIA datato 1961 pronto per partire in volo con l’aereo Alitalia.
Giusto per centrare successi nazionali ed internazionali,  per i quali il nostro Giorgio Rosatti si merita tanto di cappello ( come nella foto al centro in trio, a Faenza 1965) visto che erano quelli gli anni dei mitici “Azzurri del Record” che la Federazione FITAV ha voluto eccezionalmente riunire nel febbraio del 1966 come da foto sulla scaletta dell’aereo in missione Malpensa – Messico e ritorno.
A conferma di vittorie internazionali che ha visto protagonista Giorgio Rosatti …nelle successive immagini con gli altri azzurri. Da Ennio Mattarelli agli altri azzurri, tra ante vittorie che vi documentiamo con relative premiazioni sul podio e in foto gruppo.

 

 

 

E visto i tanti volti noti, alcuni dei quali peraltro vi proponiamo in fotogallery con relative didascalie incorporate, soprassediamo dal ripeterle, anche perché li troverete altresì  indicate nei ‘file’ delle specifiche immagini.
Mentre per onorare la FITAV e tutti i migliori Tiravolisti protagonisti di quello storico periodo degli anni Sessanta/Settanta  vi proponiamo anche alcune significative Classifiche Internazionali , con Giorgio Rosatti & Friends sempre sul podio in tutte le specialità.
Tanto sul tiro al piccione ( vedi foto Rosatti  in trio datato 1966) e sia nel piattello di cui vi mostriamo una serie di immagini , da Foggia agli Europei nel Portogallo 1970, ma anche dai podi dei Campionati del Mondo di Bologna 1971 a Bolzano 1972 ( foto colori con Giorgio premiato al tavolo con sfondo Pull) .
E poi Rosatti ancora 1972 in pedana col suo mitico ‘fucile completo’ e quindi premiato in team Italia sul gradino più alto del podio europeo ad Antibes ( vedi didascalia incorporata) agli Europei di Francia 1973.

 

 

 

E di specialità in specialità ecco sempre datata 1973 gli ‘altri’ Europei di Giorgio Rosatti a Madrid nel giugno, col suo compagno Pera e con sfondo esplicativo oltre che nel cerimoniale con tanto di trofeo nelle premiazioni.
A questo punto, dopo due significative immagini a colori con gli azzurri in versione poster stile “Dodici Apostoli” e in fila –cerimoniale premiazioni, vi proponiamo un trittico di foto che onorano  la passione per la caccia dei Grandi Campioni, con Giorgio Rosatti insieme al puglie Duilio Loi e al portierone Lorenzo Buffon ( entrambi poi anche in foto singola) .
E dopo una conviviale di Giorgio Rosatti a Rovigo in primo piano nel Panathlon Club ( tra gli altri anche il giornalista Macarone e Camillo Noorbiato poi pluriennale presidente Coni Veneto) vi proponiamo una serie di immagini in bianconero, con Giorgio Rosatti ancora protagonista in pedana su tanti poligono italiani
.

 

 

Come peraltro nelle successive foto a colori che certificano le sue performance da Taranto 1977 a Conegliano, dal cerimoniale di Montebello Vicentino 1982 con Rosatti tra le due Lady, dalla foto trionfo festeggiato tra amici e fan ( come a Lonato 1988 mentre gli stringono la mano) fino al cerimoniale stile Gran Galà ‘con …Donne di Fiori e poi in divisa azzurra con tanto di scudetto al centro del ‘Sestetto Veterani’.
A questo punto, sempre in sequenza windows a scalare, partiamo nella parte finale della nostra fotogallery onorando tutto il Mondo Fitav partendo dal kit che vede Giorgio Rosatti in tandem con Giovanna Pasello, altra Made in Polesine e world champion d cui trovate la relativa Story sempre qui su www.polesineSport.it  ( basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente alla pagina interessata).
Un discorso anche per onorare la società di Ponso, sul cui podio la stessa Giovanna Pasello è salita insieme alla Gelisia ,  prima di andare assieme alle Olimpiadi di Atlanta 1996 ( eccole in foto col Ct Pera che ..abbiamo già visto in fotogallery) .

 

 

Ma Giovanna Pasello l’ho raccontata anche nella Top Ten Made in Polesine “Olimpionici & Gentlemen”, per cui eccola in versione florale assieme al sottoscritto Sergio Sottovia, Benito Pigato –ciclista e Bruno Piva ‘presidente Panathlon Rovigo’ nella serata della presentazione del mio citato Libro Story.
Insomma …poligono di Ponso location ideale per i Campioni di Tiro  volo, come Jessica Rossi ORO olimpico a Londra 2012 e che vi propongo a Rovigo tra il sottoscritto e Malvino Cervati presidente del Calcio Rovigo , nella giornata in cui Jessica è stata guest star.
E con riferimento sempre a Ponso ecco il significativo cerimoniale datato 2005 in onore di Giorgio Rosatti con la straordinaria presenza di Lady Anna & figlio Franco, del sindaco Parolo e del presidente Sperandio & staff societario.

 

 

Però in chiusura di tutta questa Giorgio Rosatti Storytelling , emozionante anche per il sottoscritto, voglio riportare al centro della scena proprio il Signor Giorgio Rosatti , mostrandolo “Campione & Signore” tra pedana e dintorni, ma a livello mondiale.
Perciò in trittico flash bn,  eccolo ‘Campione del Mondo ‘ in quintetto e col suo ‘fucile completo’ a tracolla sulle spalle nel 1969 a San Sebastian in Spagna.
Poi winner GrandItalia a Bologna 1976 premiato dal suo storico compagno Ennio Mattarelli, quindi in relax col ‘divino codino’ Roberto Baggio in visita tra pedana-poligono e Five Friends.

 

Ma Giorgio Rosatti è stato globetrotter internazionale e allora … eccolo in poker d’assi azzurri insieme al poker d’assi USA statunitensi, preludio ad una serie di immagini di Rosatti in team Italia ‘tiro a volo’ anche dal punto di vista dei viaggi certificati dalle foto in aeroporto e sotto le ali degli aerei griffati Austrian, Australia e AZ Alitalia.
Come a dire , Giorgio Rosatti globetrotter dalla A alla Z , e quindi ‘Campione & Signore’ in tutti e Cinque i Continenti; gli stessi che sono certificati ( vedi Geolocation Map) come ‘visitors’ su questo sito www.polesinesport.it e per i quali ho voluto raccontare questa Storytelling.
E fare autografare da Jessica Rossi “Oro di Londra” la originale pagina ( vedi last flash)  in cui ho pubblicato per la prima volta la Storia di Giorgio Rosatti, perché tra i Grandi del Polesine e perché , avendo avuto la fortuna di incontrare la Rosatti Family, gli ho potuto confezionare questa Storytelling anche pro FITAV & Sport in the world.


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it