Giuliano Bocchio bomber by Cremonese con Prandelli & Mondonico. Poi Big Adriese, Trento, Jesina, Union CS...


07/03/2013

E poi da ‘allenatore’ tanto Settore Giovanile in tante location polesane, oltre a qualche flash in Prima squadra tra Adriese, Ceregnano, Bottrighe etc. E altri flash giovanili, oltre questa storia datata 31.03.2008 ( fino all’attuale neonata società adriese del presidente Giovanni Cattozzi) che vi proponiamo tout court.
Sottolineando tra i “Campioni” incontrati Prandelli & Mondonico, Di Giacomo, Maifredi, Novelli e “Quelli della Grande Adriese”

GIULIANO BOCCHIO STORY ( by Sergio Sottovia, datata 31.03.2008)/ DA GARDALAND A MONDONICO A MONDO POLESANO

<< Ala destra, seconda punta, nato nel 1957 a Manerba sul Garda, nel bresciano vicino a Salò.
Primi calci di Giuliano nella "Leonessa" di Brescia, squadra di puro settore giovanile. Bocchio è nei Giovanissimi e Allievi allenati da Bettini, stagioni 72/73 e 73/74. Quanto basta perché a soli 16 anni esordisca nel Chiari 74/75 di mister  Nova in Prima Categoria. Segnerà 7 gol in quella stagione e 9 nell'annata 75/76. E si sa che i gol segnati diventano trampolino di lancio.

Così l'aitante Giuliano arriva alla Berretti della Cremonese, allora in Serie C. Bocchio esplode subito, è capocannoniere di quella Berretti 'nientepopodimeno' che  campione d'Italia , a fianco di campioni come Prandelli. E' la Cremonese 76/77 allenata da Nolli. Per Giuliano vale la conferma 77/78 e, oltre che nella Berretti, trova spazio anche in prima squadra. L'esordio  in quella Cremonese allenata da Rota avviene in Coppa Italia, derby e partita calda col Pergocrema, pareggio 1 a 1 e gol di Bocchio per la Cremonese in cui gioca anche Emiliano  Mondonico. Farà otto presenze Giuliano, ma il militare incombe e là nel Monferrato gioca sempre in serie C nel glorioso Casale di Vincenzi.
E' a questo punto che Giuliano Bocchio diventa polesano a tutti gli effetti, perché approda in prestito all'Adriese di Mario Ardizzon e ad Adria metterà radici familiari. In quell'Adriese in C2, stagione 78/79 Bocchio farà ottimo campionato esaltando le caratteristiche di bomber Manservigi. Era l'ottima l'Adriese del tandem dirigenziale Folco - Martinolli, che calamitava al Bettinazzi anche 2500 spettatori.

Poi per la punta Bocchio si apre il palcoscenico del Bentegodi, perché lo acquista il Verona del presidente Guidotti nell'ambito di una trattativa che fa arrivare a Verona altri adriesi. Stagione 79/80 quindi in serie B , ma nel Verona allenato da Veneranda per il nostro Bocchio c'è poco spazio. In attacco il tandem D'Ottavio - Boninsegna è di prim'ordine , al fianco dei Bergamaschi , Capuzzo e Vignola. 
" Debuttai in Coppa Italia contro la Spal , dove giocava Albiero, ma giocai poco  - segnala Bocchio - , in casa solo contro Atalanta e Brescia, in trasferta solo a Lecce, senza segnare gol".
Sfiorato soltanto il grande salto, per Bocchio e famiglia c'è il trasferimento a Trento , Serie C1 allenatore Baveni. Si farà valere Giuliano, tanto da entrare nel cuore dei tifosi e per loro diventa " O' rey del Briamasco", un feeling consolidato dai 12 gol segnati da Bocchio nel Trento 80/81 (vincerà il Monza) e la  gloriosa Gazzetta dello Sport lo cita come spalla ideale, come Sala per Pulici.

Una stagione alla grande, con giocatori di qualità come De Agostini e il portiere Paese.
Per Bocchio (in foto, terzo da dx, in alto) è la riconferma nel Trento 81/82 allenato da Luciano Stevanato, ma è una stagione minore per uno strappo muscolare che lo condizionerà per 6 mesi.
Nella stagione successiva Giuliano arriva al Montebelluna allenato da Simonato, giocando una 'specie' di zona sarà quarto posto finale in C2, con Bocchio unica punta ma goleador con 16 gol segnati.

Da semiprofessionista del calcio, Bocchio approda alla Jesina allenata da Di Giacomo sempre in C2. Ma sarà annata con soli 4 gol all'attivo a causa di altri guai fisici che lo bloccano a lungo.
Anche per questo Bocchio ritorna vicino a casa. Sarà alla corte del presidente Pasquali, al Pescantina in Interregionale allenato prima da De Angelis e poi da Fornasaro. Qui ritrova anche Fabio Garbin e Montagnoli che erano stati con lui nell'Adriese storica di Ardizzon.  Si giocava per vincere , in quella stagione 84/85, invece sarà solo secondo posto dietro l'Orceana.
Proprio quell'Orceana di Orzinuovi, nel Bresciano, dove andrà Bocchio. L'allenatore è lo 'zonista' Gigi Maifredi, idee sacchiane integraliste, però - sottolinea Giuliano - scarsa capacità di instaurare un buon rapporto coi giocatori. Comunque sarà quarto posto in C2.

Meglio combinare calcio - famiglia - lavoro. Meglio accettare l'Union Chioggia Sottomarina 86/87 allenata in Interregionale da Carlo Spolaore rilevato poi da Alberto Novelli. " L'obiettivo era la vittoria, c'era con noi anche Giuriola e Gianni Ardizzon, ma - commenta Bocchio - non era squadra da primi posti". Così fu soltanto ottavo posto , un punto sopra il Rovigo, però Bocchio trovò poco spazio e poche soddisfazioni per un altro infortunio alla coscia. Anche per questo il calcio per il trentenne Bocchio diventa sempre più un passatempo e, causa impegni di lavoro, accetta di scendere in Prima Categoria e va al Bagnoli allenato da Pege.
Così nel viaggio di Bocchio nel Calcio Minore lo troviamo per un'ultima stagione giocata per intero nel Loreo allenato da Mele Tessarin in Seconda categoria. <br>
Poi dagli anni '90 comincia la fase di Bocchio - allenatore, curando la Juniores della San Vigilio del presidente Valentino Sartori, con qualche presenza da giocatore in Terza categoria.

Poi Bocchio allenatore in assetto variabile lo troviamo sul ferrarese a Monticelli, in Seconda categoria, quindi nel 92/93 fa anche l'allenatore della squadra adriese di calcio femminile, in serie C sponsorizzata Ciabatta Italia, per ritornare poi ad allenare la Juniores del San Vigilio.
Dopo aver preso a Padova, il patentino di allenatore ( nel corso assieme a Galderisi e Pino Augusti),  poi Bocchio ritorna sul ferrarese nella la Fulgor Codigorese in Seconda.
A seguire il curriculum dell'allenatore Bocchio registra due anni al San Vigilio, dove nei Giovanissimi si evidenziano Damiano Piva e Nicola Maniezzo, i due babies che avranno la loro chance Allievi col Chievo.

Dal novembre 1996 Bocchio va al Papozze sostituendo Nasti, in Seconda categoria.
Sono campionati minori, più da sussurri e grida che da acuti.
Però a Papozze, da febbraio 1998 mettono il locale Gilioli. Così Bocchio si sposta al Ceregnano del presidente Giorgio Bergamini per vincere in Terza categoria. Però il Ceregnano resta in Terza anche nella stagione 1999/2000 , dove in corso d'opera il neo presidente Luca Pavarin lo mette a riposo.

Poi la storia di Bocchio viaggia nella città etrusca, passando dalle giovanili del San Vigilio a quelle dell' Adriese 'trovando anche la soddisfazione da mister dei granata in Eccellenza 2002-03 senza però consolidarsi sotto la presidenza Simoni. Ha provato ancora Bocchio una ripartenza col Rosolina in Seconda categoria, ma c'è stato un altro stop ai lavori in corso.

Meglio allora per Giuliano 'fare scuola' nel settore giovanile del Bottrighe, un ambiente dove Bocchio sente di vivere meglio la sua 'dimensione calcio', lasciando che sia Nasti il nocchiere 2007/08 della prima squadra. Che poi da questo fine febbraio 2008 sia  rientrato a 'casa Sartori, a plasmare i giovani per la 'sua' San Vigilio , beh , anche per Giuliano …gli esami non finiscono mai. >>



EXTRATIME by SS/ La cover è dedicato al ‘portentoso’ stacco di testa di Giuliano Bocchio “O Rey del Briamasco”.
Poi nella fotogallery proponiamo da subito bomber Bocchio nella Cremonese 77/78 al fianco dell’allora giocatore Emiliano Mondonico.
Quindi in poker relax in casa granata ( epoca di Fabio Garbin, sul fondo), poi terzo in piedi da dx nell’Adriese 77/78 del ds Piero Cavallari e di mister Ardizzon ( a sx).
Dove ha avuto le sue belle soddisfazioni, comprese le ‘caricature’ che lo ritraggono ‘suonatore’ con Rodighiero e Ballarin pro Adriese winner 2-0 sul Vigevano.
Epoca dei Gran Galà organizzati by “Alè Adriese” ( Giuliano è il primo a dx).

Preludio al suo trasferimento al Trento di cui proponiamo la rosa in foto poster, e una sua corsa da bomber sotto la tribuna del Briamasco, da cui è scaturito il titolo giornalistico “Grazie Bocchio!”.
Passando lla fase due, cioè a Giuliano Bocchio ‘allenatore, eccolo nel settore Giovanile della San Vigilio ’95 assieme ai suoi ‘colleghi’ Franzoso, Sartori, Lugarini, Manfrini, Ferrarese etc…
Quindi con riferimento al suo periodo a Ceregnano, eccolo ‘sullo sfondo’ di una foto squadra ‘Guarda Veneta/rossoblu’ sponsorizzata “Renzo Altieri”.
Come last photo ecco il flash che gli ho scattato nel 2006 a Bottrighe nello staff dirigenziale che propone da sx Pacchiele, Rigoni, Giuliano Bocchio, Gregnanin, Ferrarese/segretario


31.03.2008


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it