Giuseppe Pregnolato, dal Contarina alla Spal e al Viareggio con Roby Baggio/ Poi Ancona, La Spezia, Viareggio, Mantova, Pistoiese e ‘casa Ravenna’ in Serie B, quindi mister winner Adriese e tanto Delta Po & Romagna


A volte ritornano… Beppe Pregnolato come Noi coi nostri Personaggi Story qui su www.polesinesport.it e nella Rubrica Memoria e Futuro. Ci eravamo lasciati con Piero Carnacina 13° Personaggio Story e il rush finale di tutti i campionati ci aveva coinvolti (anche troppo) nelle nostre panoramiche settimanale. Mettiamoci anche le tante Story trasmesseci by Altri e allora sono slittati i nostri Friends, i nostri Campioni & Signori che vi avevo promesso di raccontarvi in sequenza cronologica. Come appunto Giuseppe Pregnolato che guarda caso aveva iniziato la sua stagione 2015/16 col Mesola in Promozione Ferrarese dove però era stato esonerato in corso d’opera, ma dove poi è stato richiamato per il rush finale che ha prodotto la miracolosa salvezza nel post season ai Play Out ( rete sigillo finale di Fabio Cazzadore polesano e bomber di razza nel nome del padre.
Così rieccoci con Giuseppe Pregnolato “Quattordicesimo” della serie e datato marzo 2005.
Ma se abbiamo appena parlato di Beppe Pregnolato quest’anno ‘salvatore’ sulla panchina del Mesola, allora vuol dire che il ‘Metronomo di Contarina’ ma living Ravenna ha continuato  a navigare sulle acque del Mondo Calcio e specificatamente sulla cresta dell’onda tra Delta del Po e Mare Adriatico.

 

 

Così è giusto ricordare che Beppe Pregnolato , dopo aver allenato la ‘Berretti’ del Ravenna per due stagioni (2003-2004, 2004-2005), ha fatto l’esordio in prima squadra col Fusignano nell’Eccellenza 2005-2006, prima della polesana Tagliolese 2006/07 in Prim categoria. Rientrato in Emilia Romagna ci sono state poi per mr Pregnolato le stagioni con il Bellaria Igea Marina e Fano in Seconda Divisione come secondo di Lamberto Zauli (il suo compagno dei bei tempi col Ravenna).

 

 

Ma il Polesine e il Delta Po è sempre nel cuore di Beppe Pregnolato, così nel luglio 2011 lo chiama il ds Luciano Vianello per l’Adriese che vincerà quel campionato di Promozione.
Il resto è storia tutta Made in Delta Po con mister Pregnolato confermato nell’Adriese in Eccellenza ma esonerato in corso d’opera, quindi lo Scardovari 2014/15 e nell’ultima stagione la già citata salvezza-miracolo col Mesola post ritorno e nei Play out.

 

 

Il resto è storia di oggi, per cui ecco lo storico Giuseppe Pregnolato “Personaggio Story” fino a tutto marzo 2005 come da ‘Doppia Pagina Speciale’ by News Magazine, che completiamo con ampia fotogallery e nostro consueto Extratime con relativi commenti tra didascalie, titoli e sottotitoli che ne sottolineano la passione evergreeen.

 

 

MAIN NEWS/ ( di Sergio Sottovia, 08.03.2005) /QUATTORDICESIMO PERSONAGGIO – FORMAT NEWS MAGAZINE :  GIUSEPPE PREGNOLATO
Un polesano a Ravenna, un ravennate d'adozione. Questo è Giuseppe Pregnolato, ed è stato perciò al Benelli, due giorni dopo la meritata promozione in C2, che la sua storia si è raccontata.
Partendo dalle giovanili, per l'amarcord: < All'inizio giocavo punta e segnavo parecchio. Era il Contarina del presidente Finotti, il mio allenatore era Samuele Tessarin, ricordo un certo Franco, un personaggio premuroso detto Scapoli>.
Per carattere Giuseppe non voleva mai perdere. Sarà stato così che a 15 anni, da centrocampista dietro le punte, con la Juniores di Dino Gotti, ha vinto il campionato provinciale e poi anche regionale.

 

 

Ricorda così Giuseppe il suo esordio in prima squadra:< A Goito, contro la Junior Goitese, l'allenatore era il padovano Lampredi e vincemmo 1-0 gol di Soavi>. Era il campionato Interregionale 81/82, guarda caso vinto dal Ravenna.
Era l'epoca del grande Contarina, fucina di talenti in mostra in tanti provini, per la Juve, Cesena, Spal. < Venni seguito dalla Spal, c'erano contatti Gotti-Pasetti, così a novembre Cazzanti mi portò alla Spal. E io, che facevo parte di una famiglia numerosa, 4 fratelli e 4 sorelle, smisi di lavorare al supermercato e andai a Ferrara>.

 

 

Un anno nella Primavera allenata da Ugo Tomeazzi, che si portò quei ragazzini poi l'anno dopo a Rovigo. Ma Pregnolato (nato 22.2.1965) preferì restare alla Spal:< E feci bene, volevo provarci, senza nulla togliere al Rovigo allora tanto valeva ritornare al Contarina>.
E alla Spal per lui sarà la stessa storia bella di Albiero e Paramatti. Nella Spal 83/84 del presidente Mazzanti e dei ds Biagio Govoni e Morselli iniziano in C1 le sue speranze con Galeone. < Tre anni stupendi, l'amicizia col compagno Stefano Ferretti, e il ruolo stabile da mediano centrale>. E da lì lievita un curriculum di tutto rispetto, a partire dalla Nazionale di Serie C allenata da Giovannini, con la quale vinse il Quattro Nazioni disputato negli stadi emiliani di Modena, Reggio Emilia e Parma.

 

 

Poi il piccolo-grande uomo Pregnolato incontra anche le grandi, in Coppa Italia. Come l'Inter di Rumenigge, marcando Brady, da lui definito 'un campione vero, che non faceva vedere palla'. I suoi idoli? <Sono sempre stato juventino, però quando il mio idolo Anastasi é passato all'Inter  quasi quasi diventavo interista>.
Aneddoti? < Per la mia prima convocazione alla Spal, il match era Spal-Bologna. Poi andai in tribuna, derby da 20000 spettatori, ma quel giorno c'era anche il derby Contarina-Rovigo e i miei amici, così presi la macchina e andai a Contarina>.
Poi ne ricorda un altro:< Per il Torneo Viareggio la Spal mi prestò alla Fiorentina, dove giocai con Baggio>.

 

 

Nell' 85/86 c'é l'Ancona che cerca Pregnolato:< Aveva progetti ambiziosi, voleva puntare alla serie B. Invece il primo campionato 86/87 con Valdinoci e poi Cadè fruttò solo la salvezza. Andò tutto bene invece nell'87/88 quando andammo in B>.
Ad Ancona con Pregnolato c'era ancora Ferretti, ma c'era anche Gadda per un'amicizia consolidatasi in 8 campionati assieme. Successo stabile quindi per Pregnolato, anche col matrimonio con Micaela Rosestolato da Taglio di Po.

 

 

Però pur giocando tanto, Pregnolato accettò l'offerta dello Spezia in C1, altri progetti ambiziosi. Spiega:< Tre anni belli, terzo posto nell' 88/89 sfiorando lo spareggio con la Triestina, perdendo a Lucca, poi due stagioni tranquille.>. Tra l'altro nel 1989 nacque sua figlia Francesca. Però Pregnolato, il mediano generoso nel La Spezia dell' allenatore Carpanesi con un breve interregno di Ferruccio Mazzola, accetta un altro progetto triennale, quello del ds Cinquini per il Vareggio in C2 allenato dall'emergente Baldini. Invece nel campionato 92/93 la sirena é il Mantova di Tomeazzi che lo conosce bene.

 

 

E stravince:< C'erano giocato forti come Gritti ex Brescia, e Cozzella. Poi nella stagione 93/94, allenatori prima Bellotto poi ritorno di Tomeazzi, in C1 fummo secondi dietro il Chievo. Era il Mantova del presidente Grigolo, del ds Vignola, in società c'era anche Giagnoni. Era il Mantova dei playoff, ma a fine stagione c'é stato il fallimento. Così in estate mi sono allenato da solo, mattino corse sull'argine del Po, pomeriggio con la squadra del Contarina>.

 

 

Cita anche una data:< Fino al 17 agosto 1994, quando mi chiamò la Pistoiese>. Ma non é stato un ripiego, perché fu promozione in serie B. Giuseppe racconta:< Quella Pistoiese allenata da Cagluna era un gruppo di giocatori che ha fatto strada, come il portiere Pagotto, Zanini e Lorenzo. Arrivammo ai play off, in semifinale andata e ritorno eliminammo il Ravenna, in finale sul neutro di Bologna ai rigori il Fiorenzuola. Da quella partita uscii 'distrutto e di più', al 119' minuto,dopo aver giocato per un'ora in dieci. Una battaglia>.

 

 

Ma per Pregnolato non arrivò la B, ma ...il Ravenna del presidente Corvetta. E per lui, dal 95/96, un altro progetto vincente:< L'allenatore era Buffoni , poi arrivò Rumignani, uno che sapeva dare sempre motivazioni col sorriso, con giocatori forti come Gadda, Schwoch, Zauli, Bonocore>.
E finalmente Pregnolato da Contarina, anni 30, gioca in serie B, dal 96/97, punto fermo con gli allenatori Novellino, poi Sandreani, Santarini ancora, Perrotti, e Di Chiara.
Un certificato di garanzia, la striscia in serie B, per il campione generoso che fa il <bilanciere> del centrocampo. Ormai a Ravenna, dov'é nata anche la seconda figlia Alessia, é di casa, la moglie ha un'attività e le figlie hanno cementato le loro amicizie scolastiche.

 

 

L'esordio? Giuseppe:<Con il Venezia, vittoria 2-1>. Ma quando ha avuto la soddisfazione del gol?
< Ho segnato il primo gol in serie B nel match vinto 2-1 a Verona contro il Chievo>.
Stadi importanti, anche vittorie storiche esterne, ben 8 in quel primo Ravenna.
Escono dal cuore di Pregnolato:< Partita col Torino, marcatore su Lentini per esigenze tattiche. La vittoria esterna per 4-2 sul Napoli di Ulivieri. Il 2-0 al San Nicola di Bari, il 4-0 ancora esterna a Torino. L'emozione di giocare all'Olimpico in Coppa Italia contro la Lazio e sempre in Coppa, a Ravenna, contro la Juventus e l'Inter>.

 

 

Altre partite speciali nel Ravenna? E Giuseppe il quasi-romagnolo:< Il derby col Cesena , vinto 2-1 al 92'. Nella stagione 97/98, allenatore Santarini, la penultima a Foggia per un pareggio che valse la salvezza quando perdevamo 2-0, poi in casa battemmo il Genoa>.
Spiega Pregnolato:< Si era costruito un gruppo, dentro e fuori dal campo, con i vari Dell'Anno, Atzori e Bertarelli. E la tifoseria ti faceva vivere bene>.
Tutte rose fino al patatrac della stagione 2001.

 

 

Racconta:< Quante difficoltà in quel campionato, si andava a parlare in Lega ma i problemi erano tanti e gli stipendi non c'erano. Poi ho avuto delle richieste, ma le mie esigenze familiari a Ravenna si sono combinate con quelle del ds Peliccioni e del presidente Amilcare Gregori. E sono rimasto anche se il Ravenna é ripartito dall'Eccellenza, allenatore Zarattoni e abbiamo stravinto. Poi abbiamo centrato la C2, col mio amico allenatore Gadda e tanti giocatori emiliano-romagnoli. Ma non é stato facile, perché Rovigo, Bellaria e Real Montecchio erano sempre lì; e perché le squadre romagnole avevano stimoli particolari nei derby>.
Smise allora, da vincente, Pregnolato svelando un sogno:<<Vedremo cosa dirà la società. In estate farò una Scuola calcio al Lido di Savio, poi sarebbe bello allenare una giovanile del Ravenna>>.

 

 

E nel flash back finale Pregnolato parla dei presidenti Grigolo e Corvetta che comunque hanno <speso> tanta passione nel calcio
Parla anche degli allenatori avuti. Di Sergio Santarini , 400 partite con la Roma, ma tanta umanità; di Tomeazzi col nuovo calcio e la zona, di Tomeazzi che lo ha impostato da centrale difensivo-mediano; di Novellino lavoratore e vincente; di Sandreani professionale; di Rumignani motivatore del gruppo ma anche allegro; di Cadé e della sua saggezza vecchia maniera.
Calcio nuovo e vecchio, nei pensieri di Pregnolato. Di quando giocava alla Spal con De Gradi e Pezzato; del suo legame con Gadda, anche familiare, con le ferie passate assieme.

 

 

Così in Pregnolato il futuro e il passato sono dirimpettai: col rimpianto per non aver fatto la B ad Ancona, ma con l'orgoglio e la soddisfazione dei 5 anni in B al Ravenna, di cui i primi 4 alla grande.
Guardava il Benelli da fuori, con tutto il suo <catino di emozioni>: adesso allena la Berretti. Con un concetto maturato in 20 anni sui campi:< Nel calcio bisogna fare sacrifici per durare a lungo>.
Come a dire che la classe operaia può andare in Paradiso.

EXTRATIME by SS/ In cover datata 1990, il polesano Giuseppe Pregnolato in maglia La Spezia insieme a Roberto Baggio in maglia Juventus.  …
Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo da Pregnolato giocatore rossonero in team Contarina 1981  e poi sempre nel Contarina però durante un torneo notturno datato 1983.
A questo punto ecco il suo passaggio alla Spal in versione notturna. A seguire ecco Pregnolato in maglia azzurra con la Nazionale 1984  e poi Pregnolato giocatore dell’Ancona 1987.
A questo punto ecco Pregnolato globetrotter nel poster de La Spezia 1989/90 e sempre La Spezia però in team notturna.
Cambio di maglia ed ecco Pregnolato in maglia aragosta del Viareggio 1991.
Con relative didascalie ecco due flash ‘giornali’ col polesano nel Mantova, mentre il giocatore metronomo lo vediamo poi in controllo palla con sfondo ‘striscione’ targato Ancona.
Ma è ormai tempo del Ravenna di cui mostriamo in kit le due squadre cronologicamente in sequenza e datate 2000-01 e 2001-2002. Tempi indimenticabili quelli di Pregnolato nel Ravenna  con compagni-amici come quelli che mostriamo nel ‘sestetto’ in campo, quando allo stadio Benelli con lui c’erano Gadda, Zauli , Stefan Schwoch  etc etc.
Poi Pregnolato è diventato mister e perciò …eccolo con la Berretti del Ravenna. A seguire in due flash griffati Adriese 2011 winner, e poi in versione poster con lo Scardovari nel giorno del primo raduno 2014/15.
E dulcis in fundo …ecco il miracolo Mesola, con vista panoramica tra campo e sfondo Castello.


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it