Gotti Luca in meeting Rovigo 2007/Spiega ai mister le sue ‘esperienze dinamiche’ tra Milanello, Reggina, ItaliaU17


15/11/2012

Questa è una delle tante tappe della Storia di Luca Gotti, partito da Milanello e arrivato, via Cagliari, oggigiorno come vice allenatore nel Parma e professore all’Università Cattolica di Milano.
Una storia datata 27.11.2007 già pubblicata on line e che non voglio’ aggiornare’ perché le ‘esperienze dinamiche’ by Luca Gotti sono in continua evoluzione e comunque le racconteremo ‘step by step’, magari dopo che avrò la fortuna di passare ‘una giornata particolare’ in quel di Collecchio .cove Luca è di casa a fianco di Donadoni e del presidente Ghirardi, per ‘insegnare ai giovani che si può maturare al tempo stesso come calciatori e come uomini.
Poi magari ‘certi giovani campioni’ spiccheranno il volo verso altri lidi ( vedi Giovinco ritornato alla Juventus) , ma anche questo fa parte della ‘mission sportiva di Donadoni, ancora una volta “Campione & Signore” come in tutte le volte che abbiamo avuto anche recentemente dei ‘fugaci’ flash confidenziali tra Sport & Life.
Senza contare la signorilità di mister Luca Gotti nell’invitarti a ‘passare da Parma’giusto per gustare anche ‘lambrusco e culatello’ regalandoti una partecipazione straordinaria nel mondo del Grande Calcio con una familiarità da sempre in feeling col suo ‘piccolo mondo antico’. Quello di Contarina & Dintorni, quello di papà Dino e degli amici forever come Diego & Friends.
Perciò eccovi tout court il seguente flash story che tanto ha interessato gli allenatori e i tecnici del Veneto e regioni limitrofi ( basta vedere la foto flash sui presenti in platea).
Per parte nostra aggiungiamo solo la ‘segnalazione’ in Appendice News, con relativo rimando al sito by Figc per inserire Vs eventuale commento.

GOTTI LUCA CT ITALIA UNDER 17 ( di Sergio Sottovia, 27.11.2007)/ MEETING A ROVIGO CON GLI ALLENATORI DEL VENETO E REGIONI LIMITROFE

<< Metti una sera Luca Gotti a Rovigo, a parlare dentro e intorno al tema"La formazione professionale dell'allenatore attraverso le varie dinamiche delle proprie esperienze calcistiche".  E non lo fermi più, il Gotti CT dell'Italia Under 17, anche se era appena tornato in mattinata da Londra. E con gli 'amici' allenatori Luca 'contarinante' si è trasformato in un vaso di Pandora, con tutte le sue "esperienze dinamiche" raccontate a braccio. Un meeting promosso da Beppe Osti assessore allo Sport comunale e che ha trovato pronta adesione nelle altre istituzioni sportive, dal Coni rappresentato da Giovanni Cattozzi alla Figc di Clelio Mazzo, dagli Enti di promozione sportiva come il CSI rappresentato da Claudio Boreggio e la UISP rappresentato da Mario Fabiano, nonché l'Aiac del presidente Beppe Nasti.

L'ha detto subito Cattozzi (in foto a sx, con Gotti):" Quando Beppe Osti ha proposto l'idea di fare squadra sui grandi temi  che servono alla formazione dei giovani, c' è stata subito l'adesione di tutti". E anche per la sua duplice veste di vice presidente del Coni e di presidente del CSI , l'approccio di Cattozzi è stato significativo:" L'impegno nostro è di investire nella 'formazione' di chi ha delle responsabilità verso i giovani, attraverso persone preparate come Luca Gotti. Saremo ancora uniti per promuovere la Cultura Sportiva, siamo partiti dal calcio ma  continueremo dentro altre discipline e altre tematiche".
Un discorso che Giuliano Casonato, funzionario del Comune di Rovigo, ha sottolineato sulla falsariga delle riflessioni di Osti, parlando di formazione, aggiornamento, informazione, quindi delle problematiche giovanili nuove e difficili, nello sport, nella famiglia e nella società. Tra cui alcol, devianze, doping, integrazione sociale; per affrontarle con lealtà sportiva e la necessaria preparazione.

Sulla stessa falsariga e 'partecipazione' sono stati poi gli interventi di Beppe Nasti ( Aiac), Clelio Mazzo (Figc), Claudio Boreggio (CSI) , Mario Fabiano (Uisp). Tra l'altro Nasti ha ricordato che 4 anni fa proprio Luca Gotti si era già raccontato agli allenatori polesani , quand'era ancora allenatore in serie D col Bassano e quindi prima di andare alla Reggina e approdare poi a Coverciano , come CT dell'Italia Under 17.
Una liason cui si è agganciato da subito Luca Gotti , dopo che Tiziana Virgili , assessore provinciale allo sport, lo aveva sollecitato come tutti gli allenatori a farsi portatore di valori positivi come persone di riferimento sportivo e nella vita quotidiana.
E Gotti ha attraversato le sue 'esperienze dinamiche' parlando delle differenze tra quelle di un allenatore della prima squadra e quelle di un allenatore delle giovanili:" Occorrono caratteristiche diverse, perché alla base della 'piramide calcistica' ci sono come base i valori elementari dell'educazione e più si va verso il vertice la piattaforma scolastica pretende educazione , competenze specifiche, professionalità tecnica".
Discorso di premessa che è diventato presto analisi comparata, tra quello che era il 'primo' Gotti allenatore nel 2005 alla Primavera della Reggina, al suo esordio nel 'derby dello Stretto' col Messina quando bisognava vincere a quello del 'secondo anno' quando ha lavorato di più 'a tavolino' progettando innovazioni e approfondimenti mirati sul campo. Privilegiando la crescita individuale dei suoi giocatori come 'laboratorio' per arrivare al miglioramento generale della squadra.

E, al di là delle evoluzioni dei moduli dal primo 4-2-3-1 al successivo 3-4-2-1 più duttile, è stata la sua attenzione alle individualità la chiave di volta generale:" Abbiamo cominciato solo noi della Primavera a fare sedute di 45' minuti di allenamento col 'muro' per 4 volte la settimana.
Poi , visti i miglioramenti tecnici, quei giochini li hanno cominciato a fare anche le altre squadre giovanili , senza contare che lo provavano anche quelli della prima squadra".  Ecco questa è stata una tra le prime fruttuose 'dinamiche' dell'esperienza di Gotti allenatore delle giovanili.
E da Ct dell'Italia Under 17, epoca dell'Italia di Lippi campione del mondo? Ecco il Gotti dinamico:" Da Ct ho capito che il mio compito non era più fare l'allenatore sul campo, ma andare a vedere un milione di partite e tanti giocatori".
Detto così è tutto semplice, anche se Luca regalava esperienze da valore aggiunto:" Così ho girato per l'Europa, non per il Mondo, per vedere tanto calcio giovanile, in Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda, tutte nazioni di prima fascia. Da noi le Nazionali giovanili, quelle Under 16, 18 e 20 fanno tante amichevoli e servono per maturare i ragazzi che poi con le squadre degli anni 'dispari' ,cioè Under 17, 19, e 21, fanno le competizioni europee e mondiali."

Estrapolando dal sismografo possiamo dire che Luca Gotti fa dello studio e della ricerca il suo 'credo' calcistico quotidiano, personalizzandone le applicazioni secondo le caratteristiche dell'ambiente Italia. Così ha parlato delle sue 'visite' nei paesi dell'Est e di quelle tra Tottenham, Fullham e Chelsea. Basta pensare che 4 giocatori della sua Under 17 giocano a Londra, e che nel Bayern ci sono due suoi giocatori 'italiani della Campania' .
Ma qual è la strada giusta se le altre nazioni vincono nelle fasce più giovani e l'Italia vince di più con l'Under 21 e , non dimentichiamolo, la Nazionale di Lippi è Campione del Mondo?
Gotti ha segnalato tante casistiche , moduli e tattiche , applicate dalla Liga spagnola alla Premier League, e da Prandelli quasi classico alla Fiorentina, da Delio Rossi 'santone' alla Lazio, a Spalletti 'capace' di far allenare i Totti e i De Rossi in uno staff 'fantastico'.
Modelli e metodi innovativi, come il Giampaolo pensiero con la diagonale negativa e la marcatura sull'esterno, o come le nuove metodologie di allenamento per un lavoro neuro/muscolare che si adatta a ciò che il giocatore fa sul campo.

Come sempre, primus inter pares, Luca Gotti ha coinvolto nel dialogo gli 'amici' allenatori, da Piero Carnacina a Sandro Tessarin, da Franco Monti a Lorenzo Zecca , fino al'papà sul campo' Mantoan mentre papà Dino 'sapeva' che il figlio Luca sarebbe andato avanti …fino al mattino.
Tutto vero, perché , dopo che Luca ha parlato di Walter Di Salvo preparatore al Manchester United ( idee nuove di 'aggressività' che vorrebbe far sue) il Gotti bi-laureato ha viaggiato anche nel 'fuori onda' tra le confidenze degli 'amici allenatori, prima di salire sulla macchina dl tempo del suo amico 'Diego', quello buono , il contarinante della sua prima Under 17 , quella dei 'Buba' Cester e Gino 'pararigori Bovolenta.
Quella del cuore che sul lungo Po sprigionava quell'aggressività 'nature' sulla quale la piramide calcistica di Luca Gotti è sempre in viaggio tra educazione ed istruzione.>>

APPENDICE NEWS ( vedi www.figc.it, relatore Dr. Franco Ferrari, Corso UEFA Pro Licence 2006-2007)/ TESI DI LUCA GOTTI : CALCIATORI E PROCESSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE NEL CONFRONTO EUROPEO

<< Tesi corso Master per allenatori di prima categoria Uefa Pro Corso Master 2006/2007>>

Per vedere e commentare il Pdf, prego visitare il sito della Figc.

EXTRATIME by SS/ La cover è per Luca Gotti ‘presentato’ by Giovanni Cattozzi assessore allo sport del Comune di Rovigo.
Quindi in fotogallery vi proponiamo innanzitutto Gotti ‘vestito’ da Ct ‘sul campo’ dell’Italia Under 17. Poi la locandina del match tra la sua Italia U17 e l’Ucraina, sabato 24 marzo 2007 a Maniago, valido per la qualificazione alla Coppa del Mondo.
Tornando al Meeting a Rovigo, ecco mister Luca Gotti fotografato insieme ad un suo amico e fan, poi ecco una veduta della affollata Sala al Censer di Rovigo, infine Luca Gotti ‘smile’ tra i suo amici targati Contarina & Dintorni ( cioè papà Costante Mantoan, l’amico Diego Scabin e Alessandro Mantoan).
Come ultima tappa aggiornamento della carriera sportiva di Luca eccolo, by sito societario, in casa Parma Calcio ( vedi staff dirigenziale col presidente Ghirardi in maglione) con Gotti al fianco di mister Roberto Donadoni.
Sempre ovviamente per la serie “Esperienze Dinamiche”


27.11.2007


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it