Gregnanin ‘Encio’ Palmiro dal Rovigo al San Martino, escalation Adriese in Serie D e col Veneto winner “Trofeo Regioni Uefa” per l’Italia; poi col Mestre in C… / E Mister ”Calcio Dilettanti” anche nel padovano…


Tra i tanti Personaggio Story che sono apparsi indirettamente nella mia trilogia libraria “Polesine Gol” ma che avrebbero meritato altrettanto una loro Storia autonoma, ce se sono altri 26 che ho già fatto e che avrei potuto pubblicare in un “Quarto Libro” a compendio dei primi tre già pubblicati.
Poi però è nato questo sito www.polesinesport.it che ha fagocitato tutto e allora eccovi , praticamente una prova d’autore 1/ 26 , questo Palmiro “Encio” Gregnanin Personaggio Story estratto dal …cassetto dei ricordi e che vi proponiamo ‘pari pari datato 2009’ nella specifica Main News – Story by Sergio Sottovia che merita però adeguato aggiornamento.
Quello che vi proponiamo aggiornato fino ai giorni nostri attraverso alcuni Flash in Appendice a certificazione storica, ma anche da subito in prologo giusto per segnalare le altre tappe del ‘percorso sportivo’ di  Gregnanin “Campione & Signore” nato 24.01.1972 , sia come giocatore post Mestre che come allenatore tanto in tour “Calcio Dilettanti Veneto”.
E così , rimandandovi in calce al tradizionale Extratime per ulteriori commenti/segnalazioni agganciate anche alla fotogallery, partiamo  ricordando che per Gregnanin nell’Adriese 1998/99 prima di mr Pezzato e poi di mr Venè c’è stato l’8° posto, il nostro Personaggio Story è stato mediano in Serie C nel Mestre 1999/2000 di mr Gianfranco Fonti e poi Dino D’Alessi, epoca del presidente Luigi Dalla Costa e di un onorevole 8° posto.
A questo punto per Gregnanin c’ è il ritorno al calcio Dilettanti, ancora mediano protagonista nell’Adriese 2000/01 e anni seguenti, prima di andare a giocare nel San Paolo Padova  e concludere la sua carriera da giocatore nella Tagliolese 2011/12 in Prima categoria.
A questo punto proprio dalla Tagliolese 2012/13 comincia la sua carriera da allenatore “Encio” Gregnanin, confermato anche nella stagione successiva 2013/14 , prima di approdare nell’Adriese 2014/15 come vice di mr Valeriano Fiorin , restando come ‘traghettatore’ nel finale dopo l’esonero di Fiorin e dichiarato dalla società come allenatore in pectore per la successiva Adriese 2015/16 che  …invece vide la panchina affidata ad Oscar Cavallari dell’Adriese  altro storico giocatore dell’ultima escalation granata.
Poi la storia di mister Gregnanin vedrà “Encio” in tour tra Polesine e squadre padovane, come dimostrano i suoi 2 anni sulla panchina del Boara Pisani epoca Ds Gianluigi Napoli ( ex Crespino) e dopo l’esperienza con la Bassa Padovana , ecco che più recentemente sulla panchina del Villa Estense da giugno 2020, per due annate col Dg Giuseppe Di Marco e Ds Massimo Ferrarato che hanno dovuto ‘convivere’ con la pandemia e relativi campionati sospesi.
A questo punto siamo arrivati ai giorni nostri per segnalare che la nascita della società Desta Adige , per effetto di fusione tra San Martino di Venezze e Beverare ( le due società storiche in riva all’Adige) , in questa stagione 2021/22 mister Gregnanin si sta facendo onore nel campionato di Prima categoria.

PRIMA MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, by www.polesinesport.it, 2009 ) / GREGNANIN PALMIRO, CLASSE 1972 E … TANTO AGONISMO , DAL SAN MARTINO ALL’ADRIESE PROTAGONISTA IN SERIE D E  VINCENTE COL VENETO ANCHE “TROFEO REGIONI UEFA” ;  POI COL MESTRE IN SERIE C E RITORNO IN POLESINE  / QUINDI DA ALLENATORE TANTO “CALCIO DILETTANTI” IN POLESINE E NEL PADOVANO

l calciatore Palmiro Gregnanin è come la nave di Umberto Eco, nell'Isola del giorno prima, sul famoso meridiano del Pacifico. Era ieri, ed è già domani, it was tomorrow.
Nel giugno del '91 parlai di Gregnanin e Bacchiega tra i migliori under 18 veneti.  Ne scrissi di loro previo approfondimento telefonico. Erano stati gli unici due polesani convocati per il Torneo delle Regioni in Trentino. Disse Gregnanin: " E' un'esperienza che ci ha insegnato  abbastanza, ad esempio a soffrire e ad aver spirito di adattamento; qualità che è un bene siano entrate nel nostro bagaglio sportivo".
Nel giugno del '99 ho parlato con  Palmiro Gregnanin, subito dopo che lo stesso  è stato protagonista con Vigorelli  e Bertipaglia, alla Prima Coppa Regioni UEFA. La rappresentativa del Veneto per l'Italia, sui campi del trevigiano a Mogliano Veneto, Dosson di Casier e Oderzo, ha giocato contro le rappresentative della Bulgaria, Svizzera e Slovenia. Ho visto segnare Gregnanin, l'ho visto forte, maturato e ritrovarsi a meraviglia con Vigorelli, suo compagno granata all'Adriese.
In quella “Coppa Regioni UEFA” , nel suo raggruppamento ha vinto l'Italia, ma ha vinto anche Palmiro Gregnanin, a quel momento mai professionista. Sottolineo "a quel  momento" perché il palcoscenico europeo ha fatto scattare per Gregnanin le chiamate da parte del Bassano, Pievigina e Mestre, con proposte allettanti sia per Palmiro che per Vigorelli, anche per averli assieme.
Diciamo subito che Palmiro Gregnanin è approdato al Mestre in C2. Doppio piede, anche al volo, colpo di testa  perentorio, e soprattutto caparbietà e dinamismo, sono le caratteristiche del centrocampista Palmiro Gregnanin,  nato mediano incontrista ma adesso col vizietto del gol, anche dalla lunga distanza .
"Ho acquisito la mentalità e la tranquillità giusta, anche nel tentare il tiro da fuori area; per questo - dice Gregnanin- devo convenire adesso con quelli che dicevano che un giocatore di calcio si esprime al meglio attorno ai 27 anni."
Parte dai Pulcini la storia calcistica di Gregnanin da Rovigo. E' nel Due Torri dell'indimenticabile maestro Polli. Ci sta fino alla 2^ Categoria giovanissimi che nell'82 disputerà col Rovigo. Fa tutta la trafila delle giovanili, Allievi regionali due anni e under 18 per tre anni curato anche da Carlo Spolaore che lo  porta in panchina in prima squadra, per vedere il calcio dal di dentro.
E' nell'ultima domenica di febbraio del '90 che Palmiro Gregnanin ringrazia mister Rocchi e fa l'esordio nel Rovigo , in Interregionale, contro il Lumezzane. Poi l'infortunio a Bosnar fa trovare più spazio a Gregnanin nel Rovigo di Rocchi per un buon campionato. Ma a Rovigo nessuno stravede per Palmiro Gregnanin. Invece Palmiro ha fiducia in se stesso, perciò si propone  telefonicamente a Ciccio Sattin, il presidentissimo del San Martino all'epoca in Promozione.  Gregnanin sa cosa vuol dire squadra di paese, sa che è un palcoscenico minore. Ha però la  fortuna di trovare l'allenatore Corrado Rodighiero che  fa dimenticare a Palmiro i tempi della sfortuna, quando l'infortunio in motorino di quel 13.7.89 che gli fece saltare il già deciso passaggio dal Rovigo alla Primavera del Brescia e le relative speranze. Sostanzialmente, però Palmiro  si ritiene fortunato perché in campo non  ha mai patito infortuni e dice: "ho la caratteristica del sempre presente".
Con quel San Martino, con Sattin e con Rodighiero, in Promozione Gregnanin ci  rimane per tre stagioni, sempre centrocampista e sempre affiatato, goliardico e guascone, fino al 92/93 la stagione del le sue 29 presenze e delle 7 reti segnate, come da didascalia riprodotta sulla grande foto , a fianco dei nomi dei protagonisti di quella annata alla grande.
Il sottoscritto ebbe la  fortuna di vedere diverse partite di quel San Martino e non potei che confermare allora a Sante Longato, ds dell'Adriese le grandi qualità agonistiche del giovane Palmiro Gregnanin.
Sarà la stagione d'oro di mister Fabio Garbin, quella 93/94. E' in Promozione la società granata. E' l'Adriese di Rossetti in porta, poi Crocco , Marchi, Zeffin, Scarpa,  Braga, Ubriaco, Angelotti, Bertipaglia , quindi  Monesi e il nostro Gregnanin. Va in progressione la squadra granata, fino a salire in Eccellenza vincendo a Mira  lo spareggio con lo Jesolo  90 grazie alla gran botta di Mauro Bertipaglia su punizione. E' la consacrazione del valore di Palmiro Gregnanin, un acquisto che per quei tempi ha fruttato tantissimo a  Sattin presidente del San  Martino. L'anno prima l'Adriese aveva acquistato Cavriani per una somma vicina ai 20/milioni. Ebbene per l'acquisto di Gregnanin l'Adriese ha dovuto sborsare quasi il doppio in contanti e ridare al San Martino ancora Cavriani, oltre a Broglio e a Talpo in prestito. Un prezzo importantissimo per un dilettante, che però è  stato poi una pedina base  nella rifondazione dell'Adriese. Tra l'altro in quella stagione Palmiro  ha segnato  8 gol, giusto per ricambiare la stima di chi l'ha voluto nella città etrusca.
Nella stagione successiva il presidente Cavallari non conferma il mister Garbin , che si insedia sulla panchina del Rovigo, mentre all'Adriese in Eccellenza arriva  come nuovo allenatore il chioggiotto Boscolo. In quella stagione 94/95 l'Adriese parte singhiozzando e il ds Longato fa arrivare Massimo Albiero, responsabile alle giovanili e giocatore carismatico a disposizione della prima squadra. Il presidente Arnaldo Cavallari gioca sempre per vincere, così  per rimediare dà carta bianca a Massimo Albiero come giocatore- allenatore. Intanto Palmiro Gregnanin diventa baluardo del centrocampo granata. L'affiatamento rilancia l'Adriese che bissa il miracolo della stagione precedente e sale ancora di categoria, vincendo gli spareggi  contro il S.Lucia (3 a 2) e contro il Termeno. La terna di centrocampo Gregnanin-Bergo-Nordio ha così prodotto ancora i suoi frutti e l'Adriese sale in C N D per restarci, grazie anche al fatto che  il centravanti uruguagio Enrique Angelotti ha fatto gol decisivi, finalizzando al meglio le combinazioni veloci con Mauro Bertipaglia.
Il doppio salto di categoria si fa sentire per l'Adriese , ma non per Palmiro Gregnanin che fa della continuità e della determinazione le sue armi migliori; per di più Palmiro è  migliorato anche sotto il profilo tecnico. Così ancora sotto la guida di Massimo Albiero e con Arnaldo Cavallari ancora presidente, l'Adriese e Gregnanin nella stagione 95/96 trovano un assestamento finale a centroclassifica. Con il ferrarese Vigorelli in bella mostra per le invenzioni sulla trequarti.
Nella stagione successiva l'Adriese 96/97 registra l'insediamento di Graziano Simoni alla presidenza, con   Albiero ancora allenatore dei granata in CND e  Terrentin allenatore in seconda. Della rosa facevano  parte Gusella , Cicigoi, Monesi, Zeffin,  Bertipaglia, Rodighiero, Zerbinati, Monti, Pascali, Campaci, Pezzolato e il nostro Palmiro.
L'Adriese a un certo punto perde colpi, Albiero viene esonerato e gli subentra Franco Monti , il professore che era responsabile delle giovanili granata.
Ormai Palmiro Gregnanin è centrocampista con licenza di uccidere . Cosi lo ritroviamo marcatore di ben 7 gol. " Con la soddisfazione di aver fatto il gol più bello della mia carriera nel derby contro il Rovigo - precisa Palmiro - un tiro al volo da una trentina di metri all'incrocio." D'altra parte Gregnanin ha avuto spesso la fortuna di segnare contro le squadre polesane, Rovigo o Lendinara o Porto Viro che fossero.
    Anche per questo il Rovigo e il suo allenatore Groppello  cercarono  Gregnanin  a metà estate. Di questo suo imbarazzo della scelta  ne  parlammo con Palmiro  quando a luglio stava disputando a Bosaro uno dei suoi soliti tornei estivi giocati in scioltezza e per divertimento. Con la sua combriccola di amici-calciatori, come Ferrari, Selleri,  Chiarion, Cominato, Trevisan, Bari, Sagredin, Raimondi , Rodighiero e Zerbinati, tanto per spartirsi il premio e qualcos'altro. Però Toni Scabin , nuovo mister granata, lo ritenne incedibile, come pure il ds Longato costretto peraltro ad  aggiustare in alto i compensi a Palmiro Gregnanin, che  così restò in granata anche per la stagione  97/98.   
    E' un'Adriese dai tanti giovani, che devono maturare esperienza. Quasi  quasi  Gregnanin fa da chioccia assieme agli altri vecchi Cicigoi, Bertipaglia, Farsoni, e Baroni. Sarà  partenza  stentata per l'Adriese di Tonino Scabin, ma alla fine é salvezza tranquilla con tanti  giovani che hanno guadagnato in esperienza, vedi Florindo, Monti, Renesto, Sattin, Pezzolato, . Farà 4 gol anche in queste condizioni Gregnanin e ancora va in gol, addirittura con una doppietta allo stadio Gabrielli contro il Rovigo , facendo pertanto anche uno sgarbo a quel Groppello mister del Rovigo che lo voleva in estate.
E' stata migliore la stagione sportiva 98/99 per l'Adriese che il presidente Simoni  ha affidato a Franco Monti. L'Adriese sarà sesta in classifica e Gregnanin segnerà 5 gol.
"Tra l'altro tutti di testa e tra l'altro decisivi per le due vittorie entrambe per 1 a 0 dell'Adriese  sul Rovigo e sul Porto Viro - ricorda sorridendo Gregnanin."
Ormai la tifoseria granata è affezionata  a quel ragazzone che chiama Encio, abbreviativo per incitamenti veloci e costanti  dalle tribune del Bettinazzi. Un affetto che Palmiro ha meritato con tanto impegno e memorizzando gli schemi e le combinazioni prodotte in libertà  col suo gemello Vigorelli. Tutti ricordi sportivi che Palmiro "Encio" Gregnanin  inserisce e cataloga in un    album che troverà altre foto e altri articoli da archiviare . Ma  prima di voltar pagina, per un'altra stagione sportiva e un'altra maglia, Palmiro Gregnanin ricorda l'importanza  di quelli che più lo hanno aiutato. Come Corrado Rodighiero, quand'era a San Martino ed era agli inizi :"per un  giusto rapporto tra l'uomo e il calciatore, fondamentale sul piano umano, per la mentalità,  per la concentrazione in campo."
Come ritiene Gregnanin importante l'apporto professionale di Monti, che - dice Palmiro -" mi ha fatto maturare sul piano della disciplina, del comportamento durante la gara, per non disperdere concentrazione e tranquillità".
Senza contare il rapporto col ds Longato, che va al di là del rapporto come calciatore, perché è stato un rapporto di consigli.
Ma com'é stato il rapporto di Palmiro Gregnanin con gli altri compagni di squadra ?.  "Sul piano del gioco con Vigorelli ci intendiamo a memoria, so dove scatta e cosa si aspetta da me e altrettanto il sottoscritto da Vigorelli. Per di più - sottolinea Palmiro - quando mi sono sposato il 16.5.99  Vigorelli mi ha fatto da autista ".
Ironia della sorte, quasi uno scambio di ruoli  rispetto al campo, dove è Gregnanin  mediano che porta a nozze … Vigorelli trequartista.  
Anche di Raimondi parla Palmiro: sono tre amici  cui piace scherzare per poi fare le cose sul serio quando il campo lo richiede. Ma Palmiro ricorda la forza del gruppo granata dell'Adriese 98/99 e snocciola :  in porta Corontini, poi da sinistra il quartetto difensivo Florindo- Baroni- Fusconi- Bragagnolo, quindi da sinistra i quattro del centrocampo Renesto-Vigorelli- lui Gregnanin- Monti, infine il tandem d'attacco Farolfi-Androvaldi. Il tutto per quel 4-4-2 al quale mister Franco  Monti si è affidato spesso con successo, per la sua Adriese.
Del calcio Palmiro Gregnanin ha i suoi idoli, primo su tutti Marco Van Basten tante volte in fotografia nell'album di " Encio". Ma il cosi detto calcio minore, quello dilettantistico com'è cambiato in questi anni?.
"Ho giocato tre anni con squadre inserite nel girone trentino-friulano - precisa Gregnanin- ed é meno tecnico, più agonistico, asfissiante nelle marcature, con giocatori più legati alla bandiera. Invece quando con l'Adriese abbiamo incontrato squadre lombardo-emiliane, là  c'era più organizzazione di gioco e più tecnica, perché c'era gente che aveva giocato tra i professionisti,  come nel Meda  c'era Notaristefano già dell'Alzano."
E i giovani ?. Palmiro cita Renesto, Sattin e Florindo come aspiranti famosi, visto i provini fatti col Chievo. Per quanto riguarda lui, Palmiro Gregnanin, al di là dell'anomalia dei parametri per i quali nulla competerebbe all'Adriese se andasse  tra i professionisti, ammette con tranquillità che ne parlerà sicuramente negli ambienti societari dell'Adriese , perché è cosa buona e giusta. E dev'essere stato così, se si dà il caso che due giorni dopo il nostro incontro-intervista si è concretizzato serenamente il passaggio del nostro Palmiro Gregnanin al Mestre, in C2.
Per un'altra ripartenza, a 27 anni, stavolta tra i professionisti

PRIMA APPENDICE FLASH STORY ( di Sergio Sottovia, by Il Resto del Carlino, 24.06.1991)/  TORNEO REGIONI Gregnanin e Bacchiega si confermano di nuovo tra i migliori under 18 veneti

Due polesani, classe '72, hanno fatto parte della Rappresentativa veneta Under 18 che ha partecipato nei giorni scorsi al torneo nazionale per regioni <<Artemio Franchi>> disputato a Reggio Calabria.
Si tratta di Palmiro Gregnanin, centrocampista dei S.Martino di Venezze, e di Eddy Bacchiega stopper della Villanovese.. Nel loro campionato di Promozione appena terminato sono stati titolari a pieno titolo.
Se per un verso per la loro crescita tecnica devono molto agli allenatori Rodighiero e Fioravanti, peraltro sul piano caratteriale e della maturità e  mentalità di gruppo  hanno potuto assorbire gli
insegnamenti e la passione di quei due presidenti navigati ed estremamente alla mano che rispondono ai nomi di Ignazio Sattin ed Emilio Milani.
Uno slalom parallelo quello per i due ragazzi che ha portato a respirare a Reggio Calabria I' aria di un raduno collegiale in cui 20 giocatori hanno rappresentato il Veneto per il quale I' accompagnatore ufficiale é stato Saggiato e il responsabile tecnico De Bortoli.
Per effetto dei risultati delle qualificazioni, il Veneto non ha trovato accesso ai quarti. Contro la Toscana, dopo essere stato in doppio vantaggio, si è fatto agganciare per il 2-2 e la presenza dei polesani é avvenuta per Gregnanin dall'inizio di ripresa e per Bacchiega negli ultimi 20 minuti.
Poi iI Veneto ha impattato 0-0 con la Puglia ed entrambi hanno giocato I' intera partita, così come é avvenuto contro il Trentino Alto Adige nel match che, perso per 3-2, é costato I' eliminazione dal
Franchi." L'affiatamento con i compagni é stato totale e agevolato dall’ assistenza del medico, del massaggiatore e dei dirigenti veneti.
“Sul piano logistico - precisa Eddy-  I' alloggio in un confortevole albergo con piscina, a Reggio  ci ha dato il necessario relax.” Passando alle valutazioni tecniche entrambi confermano che si è giocato sui campi non erbosi, ma in parte sabbiosi e in parte in terra battuta. Tanto Bacchiega che il  più dialettico Gregnanin si sono detti soddisfatti per aver assimilato negli allenamenti alcuni schemi finora mai provati. “Come impostazione tattica –analizza Gregnanin - abbiamo giocato in marcatura stretta in difesa, passando ad una zona mista a centrocampo con il sottoscritto marcatore sul play maker avversario.”
Sia Bacchiega che Gregnanin hanno visto una ottima Calabria e una buona Toscana, con il Veneto altrettanto forte ma estromesso per alcune carenze offensive. Per loro, tra i giovani che saranno famosi ci sarà, per la velocità e la intuizione da goleador, l'attaccante Rao del Trentino.
E' una esperienza che ci ha insegnato abbastanza ad esempio a saper soffrire ed aver spirito di adattamento -  conclude Gregnanin - sono qualità che è un bene siano entrate nel nostro bagaglio sportivo”.


SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( di Giuseppe Seno, by Il Gazzettino, 09.01.1996 )/ MISTER ALBIERO CONTENTO DELLA SUA ADRIESE VINCENTE A MIRANO DOVE GREGNANIN HA SEGNATO IL “PARTICOLARE” GOL …DI SCHIENA, SU RIBATTUTA DI UN DIFENSORE

E’ un Albiero pienamente soddisfatto quello che rientra dalla trasferta di Mirano. Il tecnico della Ciabatta Italia non ama le mezze parole e dopo I' allenamento di venerdì aveva detto chiaro e tondo non soltanto ai suoi: "Se ci siamo ancora, se vogliamo dimenticare l’infelice esibizione con la Luparense, a Mirano non dobbiamo sbagliare. E' il primo spareggio". Detto e fatto. A Mirano, la Ciabatta Italia non ha sbagliato un colpo. La vittoria per 3-0 sotto certi punti di vista è anche stretta perché i padroni di casa non hanno mai impensierito Rossetti e soci che soltanto da soli si sono creati qualche problema. Perfetta sotto il profilo tattico, la formazione del presidente Cavallari ha ripresentato Bergo dopo una lunga assenza. Il centrocampista granata ha superato ogni più rosea previsione ed è rimasto addirittura in partita, come fiato e concentrazione, per quasi 80’, dimostrando che il futuro granata può senz'altro contare sul suo apporto. Va dato anche atto però ad Albiero di avere schierato una formazione coraggiosa. Mancando Angelotti, mancando Montanaro, Albiero ha optato per uno schieramento sostanzialmente a trazione anteriore con una robusta ed efficiente cerniera a centrocampo ed una linea avanzata sulle spalle di Bertipaglia con a fianco Bergo e Vigorelli. Bertipaglia é parso quanto mai ispirato, di Bergo abbiamo già detto e Vigorelli si è ripresentato con le sue credenziali. Da segnalare che se Gregnanin ha segnato di "schiena" su una ribattuta di un difensore della Miranese, Bertipaglia che è stato una vera e propria spina nel fianco di Favero e soci è andato addirittura a depositare il pallone in rete dopo avere scartato anche Gennari mentre Vigorelli ha ritrovato uno dei suoi assolo. Con questa vittoria, la Ciabatta Italia mette in cascina 3 punti scintillanti. Adesso se ne sta a 22 punti con il Palmanova e con la Argentana e certamente non poteva iniziare in modo migliore il 96. Ma soprattutto dovrebbe avere ripreso fiducia in sé stessa. Albiero aggiunge: "A patto però che non ci facciamo venire dei grilli per a testa. Non voglio buttare acqua sul fuoco degli entusiasmi ma ricordiamoci che una classifica da 3 punti, necessita di continuità”.



TERZA APPENDICE FLASH STORY ( di Adelino Polo, by Il Resto del Carlino, 18.03.1997 ADRIESE IL POPOLARE <<ENCIO>> Gregnanin simbolo della riscossa :  HA SEGNATO UN GOL DECISIVO IN OGNUNA DELLE ULTIME TRE GARE DEL TORNEO


Palmiro Gregnanin è il simbolo della riscossa dell'Adriese. Portano infatti il suo sigillo determinante il pareggio interno con il capolista Mantova, nella partita che ha segnato il debutto di Franco Monti sulla panchina granata, la vittoria esterna di Gorizia e quella di domenica scorsa riportata nell'attesissimo e importantissimo derby col Rovigo. Tre gol fondamentali con i quali il popolare <<Encio>>, un centrocampista combattivo, generoso e ostinato ha riportato il sorriso nell'ormai depresso ambiente granata, finalizzando al meglio il buon lavoro dell'intera squadra negli ultimi tre turni. Sono davvero sette punti pesanti quelli incamerati in successione dalla squadra granata, che le consentono anche di scalare una posizione in classifica generale, scavalcando il S.Lucia di Tormen sconfitto a Reggiolo con l'identico punteggio del derby tra Adriese e Rovigo.
Certo, mancano ancora sei giornate alla conclusione del campionato e non è consentito abbassare la guardia e dietro l’angolo, nell’immediato, si profila I' insidiosa trasferta in quel di S.Giorgio in Bosco, ma la correzione di rotta, con la striscia positiva, alimenta fiducia e speranza in tutto I' ambiente granata. La posta in palio nell'ultimo derby polesano, al di là delle rivalità di campanile tra adriesi e rodigini, era molto alta e la tensione nervosa ha fatto giocare troppo contratta l’Adriese fino a 10' dal termine del primo tempo, situazione che si è ribaltata dopo I' intervallo in favore degli uomini di Monti. Scene di giubilo e brindisi al successo nello stanzone granata nel dopo partita, con la partecipazione anche del primo cittadino adriese. Per il presidente Graziano Simoni <<E' stata una vittoria sofferta ma meritata, che ci porta maggior tranquillità e ci mette al riparo da qualche errore. Complimenti ai ragazzi, che nel secondo tempo ci hanno messo davvero l’anima. Abbiamo totalizzato sette punti in tre partite con squadre di peso, che premiano gli sforzi che stiamo facendo.
Stiamo raccogliendo i frutti del buon lavoro di chi ha operato per mettere insieme questo gruppo di ragazzi.
Franco Monti commenta: <<Nel primo tempo la squadra ha giocato con scarsa determinazione, ma nella ripresa si è vista la generosità dei ragazzi, entrati in campo più aggressivi e motivati. E' un successo importante per i punti in classifica, ma soprattutto perché indice della convinzione, della grande volontà e determinazione di questa squadra. Credo che il successo in questo derby col Rovigo, anche se si considera la pressione esercitata dagli avversari nella prima frazione, sia pienamente meritato>>.

QUARTA APPENDICE FLASH STORY ( di G.S., by Il Gazzettino, 1999 ) / Per Palmiro Gregnanin 190 gare in maglia granata

Oggi Palmiro Gregnanin festeggerà la sua 190 partita con l’Adriese. Sei anni di attaccamento ad una maglia, sempre onorata anche nei momenti di scarsa vena, con il massimo impegno unanimemente riconosciuto. Palmiro Gregnanin che fra l’altro è nato ad Adria, anche se per adesso abita a Rovigo, è in attesa di convolare a giuste nozze, il prossimo 16 maggio, dopo di che si stabilirà nella nostra città dove ha trovato estimatori, amici e lavoro. Domenica, nella sua Rovigo che lo ha visto dare i primi calci al pallone prima del passaggio a San Martino, ha avuto la gioia di tornare al gol, gioia smorzata dal pareggio dei biancazzurri proprio mentre tutti stavano con la testa in spogliatolo. Ma Palmiro, infaticabile cursore del centrocampo, non ne fa un dramma e anzi precisa:" Lo considero, quel gol, di un buon auspicio. Soprattutto perché é venuto di testa.
A me, un gol di testa mancava da tre anni, mi ricordo, da una vittoria con la Miranese. Certo avrei preferito che fosse stato determinante ma il derby  è sempre il derby"
E oggi c'è un altro derby. "Da non sottovalutare. Conosciamo tutti bene lo spirito agonistico del Porto Viro, conosciamo anche il tasso qualitativo di certi elementi che ne fanno parte. Quando poi sentono l’Adriese, sono guai. Inutile dire che é uno di quegli incontri che per loro rappresentano una ultimissima spiaggia, per noi la possibilità di fare un salto in classifica. E' chiaro però che dovremo mettercela tutta, stare tranquilli, giocare insomma come abbiamo fatto a Rovigo.

QUINTA APPENDICE FLASH STORY ( di Renato Piombo, by Il Resto del Carlino , 1999 ) / Inizia il Trofeo delle Regioni, cinque giocatori polesani convocati: Il gol diventa europeo

Il panorama calcistico europeo si arricchisce di una nuova manifestazione: la Coppa Uefa per regioni, riservata a giocatori europei che abbiano compiuto diciotto anni e che nella loro carriera non abbiano mai sottoscritto contratti con squadre professionistiche.
A rappresentare I'Italia ci sarà la regione Veneto, scelta tra tutte per avere vinto nella corsa stagione il Trofeo delle Regioni. Il Veneto sarà anche sede delle partite del Gruppo 4 nel quale, assieme agli azzurri, sono stati inseriti Bulgaria, Slovenia e Svizzera. La fase eliminatoria si svolgerà tutta in provincia di Treviso e comincerà il prossimo 3 giugno a Mogliano Veneto, per proseguire il giorno successivo a Dosson di Casier; ultime partite il 6 giugno a Oderzo. Ogni giorno si giocheranno due partite (alle 16 e alle 18) mentre il 5 giugno per tutte quattro le rappresentative è in programma una gita a Venezia mentre il quartier generale del Gruppo 4 sarà un albergo di Monastier che ospiterà anche arbitri internazionali e dirigenti Uefa.
In vista dell’ importante manifestazione giovedì prossimo 18 marzo si volgerà a Monselice un raduno/seIezione che interesserà ben 40 giocatori. Tra questi ci sono i polesani Beghetto e Pettenello (Rovigo), Gregnanin e Vigorelli (Adriese) e Sabatini (Porto Viro), i quali avranno l'onore di rappresentare il calcio nostrano a così alti livelli.
Assieme a loro, i tecnici Bodo, Rossi e De Santis hanno convocato: Cozza, Gaina e Servedio (Arzignano), Bacchiega, Basso, Lazzarotto e Picco (Caerano), Girardi (Caprino), Bertipaglia e Nordio (Chioggia Sottomarina), Bagno (Deroma Malo), Agostinelli, Faggion e Mason (Euromop Giorgianna), Giaretta c Pedron (Legnago), Boron e Noventa (Lonigo), Bendinelli (Lugagnano), Cavazzana, Cominotto, Cogno, De Angeli e Testolin (Monselice), Borriero, Corrà, De Toni, Finetti, Noro, Paccani, Rossignoli e Zuccon (Montecchio), Marchetti e Marcolongo (Quinto Treviso), Sauro (S. Martino Speme).
Tra questi, oltre a quelli che militano attualmente in squadre polesane, ci sono giocatori noti agli sportivi: Bertipaglia, Nordio e Cavazzana hanno lasciato un ricordo indelebile.


EXTRATIME by SS/ In cover palmitro 'Encio' Gregnanin con la maglia garnata dell'Adriese targata Ciabatta Italia.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it