IL POLESINE DEL XX SECOLO ATTRAVERSO LO SPORT/ TERZA PARTE


TEMPI MODERNI: LO SPORT DAGLI ANNI ’80 AL TERZO MILLENNIO E OLTRE
Era certamente un Polesine interdisciplinare, anche se era nel calcio che il Polesine sfornava ancora giovani promesse che poi sono ‘esplose’ nel mondo dei professionisti.

Basta pensare a Paolo Dal Fiume da Lendinara che maturò al Torino e al Varese, prima di passare al Perugia, Napoli e Udinese. Storie quasi uguali a quelle di Bonafè, Rimbano e Bonatti, pure loro passati in quegli anni da Varese o da Verona. Oppure storie come quelle di Pozzato e Renzo Rossi passati da Como come lo spallino Massimo Albiero, gente poi protagonista in squadre più blasonate, come Napoli, Bologna, Vicenza, Inter, Lazio, Bari e Foggia.
Bisogna dire che per certi versi il Grande Calcio degli anni ’80 è stato il decennio che più egli altri ha ‘parlato polesano’ perché oltre a quelli già citati sono stati numerosi ‘Quelli del Polesine’ che anche a livello semiprofessionistico hanno girato l’Italia da protagonisti nel mondo del calcio, spesso anche al Sud ( come Tivelli, Malaman e Franzoso) dove i soldi compensavano la malinconia di essere distanti da casa.

Ma era un discorso che riguardava tutto il Veneto, che proprio per questo suo ‘peso’ calcistico conquistò posti di rilievo nella grande stanza dei bottoni della Figc  a livello nazionale.
Lo dimostra l’ascesa di Antonio Ricchieri che già nel 1978 era subentrato ad Artemio Franchi a capo della Lega Dilettanti.
Cresceva intanto il Grande Calcio Italiano che nell’anno 1982 di dette un nuovo Statuto della Figc e conquistò la splendida vittoria ai Mondiali di Spagna.

Un’escalation che riguardò anche il nostro Toni Ricchieri che, terminato nel 1988 il periodo di Franco Carraro ‘commissario’ , venne eletto vicepresidente vicario del presidente Matarrese. Un impegno che vide Ricchieri tra i massimi rappresentanti dell’Italia calcistica a ben tre mondiali ( Spagna , Messico e Italia 90) nonché ‘capodelegazione’ dell’Italia alle Olimpiadi di Seul ’88 e Barcellona ’92, l’anno in cui poi Ricchieri non si ricandidò.

Ma gli anni ’80 per il Polesine sono stati soprattutto gli anni in cui il Polesine si diene una dimensione più ‘capillare’ in tutte le discipline, in quanto ci fu più sensibilità da parte delle Istituzioni sia Politiche/Amministrative ( in quasi tutti i Comuni della provincia) che Sportive ( dal Coni al Credito Sportivo alle stesse Società interessate a nuove discipline) , che misero in cantiere diversi progetti per l’impiantistica sportiva.

Così la pratica dello sport incrementò il numero dei suoi partecipanti, aumentando nel contempo il numero delle discipline praticate.
Una sensibilità nuova che diede i suoi frutti anche perché furono tanti i tecnici e i dirigenti che migliorarono la loro ‘conoscenza specifica’ partecipando ai corsi delle varie Federazioni.

Insomma anche nella nostra provincia lo sport da popolare divenne più ‘professionale’, senza perdere quei connotati di ‘passione’ per i quali il Polesine e i suoi atleti sono stati sempre considerati speciali.

Perciò oltre ad essere stati gli anni d’oro nel calcio ( con l’Adriese in Serie C e col Rovigo, il Contarina, il Badia, il Lendinara protagonisti di ‘grandi derby dilettantistici’) e con la scudettata Rugby Rovigo ‘capitale d’Italia’ (come all’epoca dei tre scudetti consecutivi 61-62-63) , quelle furono stagioni di popolarità e di risultati anche nel pattinaggio, come nel basket, nel tennis, nel nuoto del gran promoter Francesco Baldetti pigmalione della Foralosso, nella pallavolo, nella motonautica, mentre anche in altri sport per così dire ‘da noi nuovi’ come lo Speedway, il Baseball e l’Hockey che cominciavano allora a mettere radici profonde nel nostro territorio.

E allora oltre alla Rovigo Rugby del Grande Botha, Tito Lupini ma anche dei tanti ‘indomabili bersaglieri rodigini’, come non ricordare le imprese di Pastorelli da Bergantino apripista nello Speedway di quel campione che sarà il Maida da Loreo. E nella pescasportiva Alessandro Crivellin da Grignano con le sue partecipazioni mondiali in Portogallo e nella Repubblica Ceca.

Come non ricordare l’Hockey rodigino di Mario Steffenel & company, il Baseball promosso da allora fino ad oggi da quel Lucio Taschin che tutt’ora è il ‘factotum’ di una società ormai di livello nazionale.

Come non ricordare che nel Pattinaggio lo Skating Club Rovigo, continuò ancora con successo la strada aperta da Cesare Zancanaro attraverso l’impegno dei presidenti Luigi Brugnolo, Michele Borella, quindi Ercole Ponzetti, Alfonso Broglia, Arturo Ponzetti, poi Livio Stocco e Sergio Rampulla.  Stagioni in movimento, mentre diventa fondamentale il ‘lavoro’ dei tecnici Roberta e Paolo Ponzetti.

Gente speciale se pensiamo che iniziò allora l’era del presidente Federico Saccardin e proprio questa settimana ( siamo nel 2010) e tanti di loro ( compreso Paolo Ponzetti adesso segretario ) sono ancora dirigenti ‘insostituibili’ di una società di pattinaggio che, dopo aver prodotto negli anni ’80 il ‘pluricampione d’Italia’ Giampaolo Parini ha poi prodotto tanti campioni di livello nazionale ed internazionale ( prima su tutte la Marika Zanforlin) e ha l’orgoglio di aver recentemente presentato a marzo, come Olimpica Skaters, il ‘progetto’ del nuovo pattinodromo’ .

E come non ricordare che a Taglio di Po nella Virtus stava esplodendo il pallavolista Vigor Bovolenta che poi sarebbe stato ‘azzurro di lungo corso’, tanto da partecipare alle Olimpiadi di Atlanta 96  e guarda caso anche alle recente di Pechino 2008.

Storie  e discipline sportive che viaggiano dagli anni ’80 verso in Terzo Millennio, come l’atletica che ha in Provino Piva ( tutt’ora Delegato Fidal) e il suo staff i suoi massimi e appassionati dirigenti provinciali, in quel campo CONI ‘intitolato’ giustamente al maratoneta Tullio Biscuola, inaugurato peraltro all’epoca di Eugenio Zuolo, presidente del Coni prima di Camillo Norbiato che tra l’altro, a dimostrazione della qualità dirigenziale polesana , sarà altresì presidente Coni Veneto con meritato ‘reincarico fino al Terzo Millennio.  

Storie di personaggi speciali, come tecnici e come dirigenti, come nel pugilato, visto che alla Pugilistica Rodigina dopo il maestro Corregioli è iniziata l’era di quel maestro Modena che tutt’ora insegna la ‘noble art’ nella palestra di Via Trieste, nel capoluogo.

Là dove sono maturati i pugili Castellacci e Ferracin, e i fratelli Carlo e Antonio Brancalion, quest’ultimo poi ottimo professionista sotto l’egida di Cherchi e del maestro piovese Gino Freo, fino a diventare Campione EU e IBF nella categoria mediomassimi a cavallo del Terzo Millennio.

Dirigenti e tecnici speciali che hanno forgiato campioni, ma che hanno fatto maturare tanti ragazzi , sia dal punto di vista sportivo che umano.
Un discorso che vale per il ciclismo e per Velo Club Mantovani che ha avuto dirigenti e tecnici speciali come il ds Orlando Patrese e il presidente Alessandro Soldà, tutt’ora in cabina di regia, con l’orgoglio di aver altresì lanciato tra i professionisti un campione del calibro di Massimo Ghirotto.

E che vale per un ciclismo che verso il Terzo Millennio ha visto nascere altre società dislocate nel territorio provinciale, da Castelmassa al Basso Polesine. Come la Emic di Bosaro, la Angelo Gomme di Villadose e la Team Andreotti Auto Tecnoplast sempre di Villadose.
Tutto questo senza contare le società a carattere amatoriale, che nel ciclismo come negli altri sport, fanno capo agli Enti di ‘propaganda sportiva’ come il Csi e la Uisp.

Ma il Polesine non è ‘terra emersa dalle acque’?
E allora ecco che a Rovigo e ad Adria il nuoto si sviluppa sempre più tanto che dopo la nuova piscina ad Adria anche a Rovigo , dopo la ‘piscina Tosi’, è sorto il nuovo ‘polo natatorio’ , permettendo ai vari Goldin e Zancanaro di guadagnare allori nazionali ed internazionali.  Tutto questo mentre il nuoto rappresenta sempre più una ‘esigenza di salute’ e lo sport trova il suo completamento anche nella maggior presenza di tutti dentro le palestre, nella ricerca moderna del fitness e del wellness sempre più abbinato all’aspetto alimentare/ dieta.

Per quanto riguarda …l’acqua, va ricordato che Tiziano Trombetta da Rosolina nel 1990
Ha conquistato nella Motonautica il suo primo dei tanti titoli mondiali, grazie ai quali  ancora adesso sta impinguando il suo palmares.
Sempre più sport, quindi verso il Terzo Millennio, in tutto il Polesine.

E anche nelle Scuole , con quei famosi Giochi della Gioventù che hanno regalato ai polesani tante soddisfazioni ( vedi i Ragazzi delle Medie di Crespino ‘Campioni d’Italia’ nel calcio, nel luglio 1997 a Cagliari) , ma che sopra tutto hanno favorito la maturazione dei nostri ragazzi. E non a caso le Ragazze della Virtus Taglio di Po del professor Luciano Zanella sono diventate ‘Campionesse d’Italia 1980 nella pallavolo a Mogliano.

Risultati maturati peraltro in combinazione con la nascita di nuovi impianti sportivi nell’ultimo decennio del XX Secolo, vedi le nuove palestre ma anche  nuovi spazi verdi e piastre polivalenti, dove i giovani e i meno giovani si divertono a giocare a pallavolo, tennis e calcetto, uno sport che ha preso sempre più piede. 

Tutto questo in un contesto sociale che anche in Polesine va di pari passo con le nuove tecnologie di comunicazione, dalle pay per view ai social network, senza peraltro dimenticare quel ‘fair play’ di cui sono stati portavoce convinti il Panathon Adria del presidente Flavio Zampieri e il Panathlon Rovigo del presidente Bruno Piva, attuale presidente Coni provinciale
 
LO SPORT OLTRE IL TERZO MILLENNIO, TRA SHOW BIZ & BUSINESS

E’ il tempo dell’informatica, dei siti web, ma è anche il tempo in cui, a partire dagli anni ’90,  l’Isola di Albarella è sempre più di riferimento nazionale ed internazionale, come il Delta del Po che, istituzionalizzato come Ente Parco,  trova sempre più, anche dal punto di vista turistico, considerazione ed attenzione.
E allora nel Terzo Millennio anche lo sport diventa di casa nel Delta con diverse manifestazioni che diventano veri e propri EVENTI, come i Tornei nazionali di calcio  giovanili organizzati dal Delta 2000 e a Scardovari. E come il raduno motociclistico internazionale organizzato dal Moto Club di Ariano, come le tante gare podistiche, come le gare di tennis a Rovigo e Albarella dove anche il golf è il ‘green’ frequentato da tanti talenti italiani.

Per certi versi il Delta del Po è diventato sempre più location di Eventi speciali, vedi le Grande Boxe organizzata da Franco Avanzi e Beppe Osti presidente del Coni con l a partecipazione di campioni come Vidoz, Sanavia, Brancalion e la disputa anche di un campionato del mondo femminile. Con la tv a dare ‘immagine e volti’ al nostro Polesine.

Lo stesso dicasi per alcune nuove discipline emergenti, come le ‘arti marziali’, che trovano sempre più adepti anche in campo femminile, grazie soprattutto a promotori e icone come Francesco Favaron, Mario Roversi e Alessandro Milan. E’ così che il Polesine del Terzo Millennio diventa una ‘grande bacheca di titoli italiani, europei e mondiali, capitalizzando le esperienze dei precursori ora diventati maestri.
Un discorso che vale anche per la specialità ‘braccio di ferro’ che vedrà il portovirese Ermanno Marangon conquistare il titolo mondiale ma sopra tutto ‘insegnare’ l’arte ad altri futuri campioni. Per un movimento che ha messo solide radici specie in Basso Polesine, tant’è che proprio a Porto Viro nel 2009 , nella nuova Cittadella dello Sport, saranno organizzati i Campionati del Mondo di ‘braccio di ferro. Tutto questo combinando sport e spettacolo, tant’è che l’evento stesso ha trovato ‘grande mostra’ sui Media nazionali, dai giornali alle

Già , lo sport in tv, diventa sempre più spettacolo. A partire dal rugby che calamita nuovi sponsor e tanti spettatori. Ma se la Rugby Rovigo Femi-Cz in campionato deve inchinarsi alla Benetton Treviso ( dove approdano a turno alcuni rodigini speciali come Checchinato, Bettarello e Pavanello) e fare i conti con altre realtà emergenti come il Viadana e il Calvisano, invece a livello dirigenziale/tecnico il Made in Polesine troverà la sua speciale certificazione ‘hight quality’ con l’incarico a Carlo Checchinato di team manager della Nazionale, e con l’entrata dei rodigini Jarno Celeghin e Sante Lugarini come fisioterapisti  nello staff medico/ atletico di una Italia che col Ct Mallet si fa valere anche nel ‘Sei Nazioni’.

Personaggi emergenti si affiancano a ‘vecchi campioni’ che hanno regalato tanto ‘podio’ al nostro Polesine. Così nell’ultima tranche del XX Secolo è stato innanzitutto un kit speciale di riferimento il trio dei campioni che in America hanno partecipato alle Olimpiadi di Atlanta ’96. Vale  a dire Vigor Bovolenta da Taglio di Po nella pallavolo, Christian Giantomassi da Giacciano con Baruchella nel pugilato e infine Giovanna Pasello da Guarda Veneta nel duoble trap. Tutta gente che è stata di livello mondiale nella propria specialità, e che hanno onorato la nostra provincia come ha fatto anche la categoria arbitrale polesana, con le punte di diamante Flavio Ongaro da Guarda Veneta negli anni ’80 e l’assistente ‘coi baffi’ Fabrizio Zanforlin negli anni ’90. Ma anche Michele Paramatti da Salara, che dopo la gavetta con la Spal in C anni ’90 è poi esploso a Bologna ed ha anche conquistato lo scudetto con la Juventus 2001 di Del Piero & mister Lippi

Campioni collaudati e campioni in prospettiva. Come la Marika Zanforlin che ha stravinto a livello mondiale nel pattinaggio a rotelle con la Olimpica Skater di Rovigo prima di cercare la chance olimpica per Vancouver 2010 nel pattinaggio artistico. Una campionessa sfortunata la Zanforlin perché aveva conquistato in Germania il ‘diritto’ all’Italia ma poi non ha potuto gareggiare agli Europei per ‘guadagnarsi’ la relativa chance perché il suo compagno Degli Esposti è rimasto bloccato dall’influenza.
Come il rodigino Filippo Crepaldi che nel baseball ha capitalizzato gli insegnamenti del ‘maestro’ Lucio Taschin e , come pitcher, è entrato in pianta stabile nella Nazionale Italiana.

Come la tagliolese Elena Gabrieli che, plasmata da quel Luciano Zanella che era stato ‘maestro’ di Vigor Bovolenta, adesso fa parte del Club Italia. Insomma un altro sogno azzurro maturato in quella Virtus di Taglio di Po,  dove ha pure mosso i suoi primi passi da pallavolista la Marta Menegatti prima di passare nel Terzo Millennio al beach volley, dove ha conquistato nel 2009 addirittura il titolo europeo Under 20 in coppia con la Allegretti. E la speranza di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 per la beacher Marta Menegatti è in corso di maturazione, proprio perché su di lei e sulla sua compagna Cicolari sta ‘investendo’ molto la Federazione Italiana, in tutte le gare del world tour in programma nei cinque continenti.

Ma le performance sportive ormai avvengono a …tutto campo. Basti pensare che l’automobilista rodigino Alessandro Balzan nel 2009 è diventato Campione d’Italia nella Carrera Cup 2009. Che la play maker rodigina Chiara Rossi è protagonista nel basket in serie A e con la nazionale azzurra. Che Tiziano Trombetta continua a mietere successi internazionali nella motonautica , così come fa Andrea Maida nel motocross. Che l’interista Thiago Motta è brasiliano come José Altafini e come il milanista ‘Pato’ ma loro tre come tanti altri hanno ‘agganci’ polesani, perché il Polesine, l’abbiamo detto, è stato terra di emigranti.

Chi merita un capitolo a parte è la Simona Gioli che partita dalla Pallavolo Rovigo negli anni ’90, ancora adesso si diverte come MVP della pallavolo mondiale. E’ lei infatti la ‘Signora della Pallavolo’ che con la Nazionale dell’Italia ha partecipato alle Olimpiadi di Pechino 2008 ( come Vigor Bovolenta) ma che soprattutto sia prima che dopo ha mietuto successi sia nella Champions che da winner ai Campionati Mondiali. 

Ma ci fermiamo qui, con questa “POLESINE SPORT STORY DEL XX SECOLO E OLTRE” perché altrimenti ..non sarebbe più una “Quaderni – Story” ma un “libro story”.
Giova peraltro ricordare che anche il tennis rodigino sta ‘mostrando qualcosa di speciale’ con quel Tommaso Lago ‘nato’ al Ct Rovigo del presidente Gianfranco Piombo. Che anche Elena Lago ( sorella di Tommaso) ha già guadagnato nella sua categoria lo scudetto tricolore nel pattinaggio, in quella Olimpica Skaters dove la ‘maestra’ Tiziana Gasparetto non smette di forgiare campioni.

Sport e spettacolo , sport e grandi imprese, sport e cultura. Quanti binomi potremmo sviluppare.
Da Alberto Cristini con le sue ‘speciali attraversate a nuoto’ combinate alla pittura a Daniele Toffoli ( spesso assieme al suo amico Rossi altro ex rugbista) e le sue ‘grandi imprese interdisciplinari’ tra sci, triatlon e regate.
Da Andrea Andreotti campione mondiale 2007 nel pattinaggio su strada, al Rovigo Calcio del presidente Francesco Scerra che ritrova la Serie C nel 2006/07.

Dai campioni della canoa/kaiak maturati ad Arquà sul Canalbianco fin da quando Sandro Ciciliato, una trentina d’anni fa, ha pensato ‘giustamente’ che quello fosse lo sport che poteva regalare gioia anche ai diversamente abili.
Ma dovrei parlarVi anche di sport & cultura, di sport & solidarietà.
Ebbene, se il primo binomio in Polesine non è ancora totalmente sviluppato, invece il binomio Sport & Solidarietà’ ha sempre trovato promotori convinti, spesso in sinergia con altre associazioni, funzionando anche da stimolo alle più titolate Istituzioni comunali e provinciali.

E se pensiamo che l’età media della vita è sempre più alta, allora diventa anche logico pensare che lo sport trova sempre più spazio culturale perché è salute; pertanto ci sono più corsi universitari, più convegni e più master, e sopra tutto più palestre e più fisioterapisti.
Già , abbiamo soltanto sfiorato …il Polesine, il Delta del Po, il ‘nostro Veneto’ tra Ferrara & l’Emilia, tra Mantova & la Lombardia. E l’economia, l’arte, il Polesine dei film e dei Grandi registi.
Come l’hanno soltanto sfiorato, lo sport e i suoi valori olimpici e di fair play, i tanti libri monotematici scritti a onore e gloria dei vari campioni e delle varie società polesane, tra i quali anche il recente “50 anni di Panathlon Rovigo – 1959-2009 -  Olimpionici & Gentlemen” ne raccontato la seconda parte: vale a dire la “TOP TEN MADE IN POLESINE” ( vedi foto, sottostante presentazione ufficiale, con da sx, Faustino Coppi, Piva, il figlio di Bartali, Merchiori, Cattozzi, Raito, Martinello). 

Anche per questo, questo nostro viaggio ‘condensato’ dentro questo “POLESINE DEL XX SECOLO ATTRAVERSO LO SPORT”  è ovviamente una incompiuta al servizio di quelle …COSEDELPO che , con la serie di incontri che ha organizzato ma per quanto mi riguarda ancor più con questi “ QUADERNI DEL POLESINE”, ha saputo ‘scrivere e promuovere’ questo nostro territorio tra ‘Memoria & Futuro’ da valorizzare.


       
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it