Italian tour col Museo del Calcio Internazionale by Aics (SECONDA PARTE: Escatologica)/ A CHIOGGIA, visita alla Storia del Calcio; in Mostra cimeli e maglie; with Comune-Pro Loco FOR ‘Profeti in Patria’ F.lli Ballarin, Cerilli, Penzo, Scarpa...


C’erano una volta i Tre Re Magi, adesso a Chioggia, in visita alla Betlemme del Calcio international e visto il caldo di luglio, c’erano ...ciò che passa il convento estivo: Tre Re Lugli, ma pur sempre contenti di onorare il massimo che il Mondo ( stavolta Calcio) potesse offrire: il Dio Pallone o Eupalla per gli amanti della mitologia come i Brera boys.
Ma al di là dell’Oro, Incenso e Mirra ...calda by Tre Re Magi estivi , vale la pena onorare anche in questa Seconda Parte della nostra Calcio Story dedicata all’Italian tour col Museo del Calcio  Internazionale by Aics  la Mostra che abbiamo vistitato a Chioggia tra Palloni, Scarpini, Cimeli, Maglie dei Grandi Campioni del Calcio Mondiale.
E per farlo , a completamento della Prima Parte ‘tra Genesi e Esegesi’ ch eabbiamo pubblicato parteno dall’articolo di presentazione written by Marco Lanza su Il Gazzettino, adesso facciamo speciale focus Escatologico, una specie di ...discorso stremo sulle ultime cose; quasi una dottrina che riguardi il destino finale dell’uomo e dell’universo ( nel nostro caso, quello  ...pallonaro ma metafisico).

Questo grazie a quanto critto specificatamente per qeusto sito www.polesinesport.it da parte di Emiliano Milani, storico cronista del Delta Po, una ocation da sempre ‘vaso comunicante’ col territorio lagunare delal Città di Chioggia, dove il ‘calcio delle calli’ veneziane ha fatto la storia del Calcio Italiano fin dai tempi dei Fratelli Ballarin e dei Romolo Camuffo, che per tanti motivi abbiamo incriciato ‘personalmente’ nella nostra vita ‘randagia’ prima tra campi e sposglaitoi e adessotra Storie & Amarcord... ringraziando il Dio Pallone cche siano nati altri ...arcimatti, come Marco Lanza e adesso Emiliano Milani nuovi cavalieri di un Calcio che verrà metabolizzando quello di ieri tra Memoria & Futuro e le Storie Contemporanee sperando che sianoda ..”Tempi Moderni” alla Bob Dylan, dove il Nobel resta pe rfortuna solanto un optional rispetto alla ‘sostanza’ di ciò che vale la pena di raccontare.

 

 

 

Detto questo, ecco by heart e mind, il ‘significato’ ( secondo il vangelo di Sant’Agostino) della visita dei Tre Re Magi alla Mostra di Chioggia raccontato by heart e mind da Emiliano Milani,  che trascende il ‘colore’ della maglie apparenute ai Fratelli Aldo & Dino Ballarin, e ai tanti Champions presenti by heart e mind , da da Fritz Walter a Charles, da Pelè, a Maradona, da Platini a Tardelli, da Baggio a…
Un reportage written by E. M. , scritto per svilupparsi come ...cerchi nell’acqua attraverso i Mass Media odierni, giusto per segnalarci tutto e di più nel sottostante specifico Extratime, in tour tra i vari focus giornalistici che hanno reso giustamnete onore a Chioggia come location espositiva della Mostra che possiamo definire tra Sport & Life.

 

 

 

Visto anche by E. M. la sua sollecitazione al Mondo Istituzionale di Chioggia per ‘dare alla luce’ quell’imprescindibile Museo Aldo & Dino Ballarin che caratterizzerebbe la città lagunare e il suo  “Pesce x tutto l’anno “ come Patrimonio dell’Unesco.
Questione di ‘orgoglio’ Made in Chioggia, alla pari di quello maggiormente promozionale ma Made in Ferrara e Matera, dove la cultura ha solo ‘facce diverse’ rispetto a quelle che per Dna lagunare caratterizza il ‘Popolo di Chioggia’ nella memoria collettiva by Football International.

 

 

 

Anche per questo in Anteprima News proponiamo l’articolo written by Marco Lanza, pubblicato su Il Gazzettino il giorno stesso della inaugurazione, mentre preannunciamo col contributo fondamentale di Emiliano Milani, una storia correlata ma a sè stante, sempre Made in Chioggia e dedicata ad una Tesi di Laurea con relativa ‘trasposizione’ in recita teatrale della tragedia vissuta da ‘tutta’ la Famiglia Ballarin in ‘contemporanea’ alla tragica morte dei fratelli Aldo e Dino Ballarin insieme a tutto il Grande Torino scomparso nelle pendci della collina torinese ai piedi della Basilica di Superga.

 

 

 

Magari sempre qui , tra Memoria & Futuro, anche perchè , quei ‘Campioni & Signori’ non sono ...morti a Superga, ma sono rimasti nei cuori di tutti gli sportivi e per i quali continueremo qui su www.polesinesport.it ma insieme alla Famiglia Ballarin forever ( da Nicoletta & Davide & sons...) e ad Emiliano Milani e altri nostri Friends a sollecitare la nascita del ‘Museo Aldo & Dino Ballarin’ a Chioggia.. nunc et semper.

 

 

 

ANTEPRIMA MAIN NEWS ( di Marco Lanza, by Il Gazzettino, 16.07.2018)/ A CHIOGGIA... “IN VIAGGIO CON LA STORIA DEL CALCIO” FA SUBITO IL PIENO
( Successo a Chioggia della mostra dei cimeli: durerà fino al 22 luglio).
L’EVENTO/ Notevole il gradimento e buona l’affluenza di pubblico nelle prime giornate di apertura nella mostra di cimeli storici denominata “In viaggio con la Storia del Calcio” , sino al giorno 22, in concomitanza con l’ottantunesima edizione della Sagra del Pesce.

 

 

 

La mostra itinerante é organizzata dal Museo del Calcio Internazionale , dall’AICS , dal Comune di Chioggia, e nel Veneto si svolgeranno solo altre due tappe a Verona e Padova. Conferenza stampa di presentazione allìAuditorium con la presneza e i saluti di benvenuto del Sindaco Alessandro Ferro , il Senatore Andrea Causin, il presidente del CONI regionale Gianfranco Bardelle, il presidnete AICS Bruno Molea, l’Assessore allo Sport e Cultura Iabelal Penzo che ha porceduto alla premiazione di alcuen eccellenze del calcio chioggiotto facendosi affiancare sul palcoscenico da Alessandro Boscolo Ceggion , in arte Pevare, scopritore di Franco Cerilli, Giorgio Boscolo, Marco Scarpa.

 

 

 

Filo conduttore il “Passato-Presnete-Futuro” del calcio cittadiono e così, dopo le citazioni per Aldo e Dino Ballarin, Romano Penzo, Mario Ardizzon, Domneico Penzo, Gritto Modenese, Eros Seda, Alessandro Bellemo, i riconoscimenti sono andati a Corrado Penzo e Cerilli per il passato, a Scarpa, in qualità di collaboratore di Roberto Mancini C.T. della Nazionale, per il presente, ai giovcatori el Settore Giovanile dell’Inter Stefano Cester, , Riccardo Boscolo Chio, Christian Duse, per quello che concerne il futuro. Taglio del nastro e visita guidata a cura di Luigi Carvelli, cofondatore della mostra e uno ei maggiori collezionisti a livello nazionale. Alla cerimonia di apertura erano presenti anche l’ex giocatore Fabio Enzo , le delegazioni della Clodiense Chioggia-Sottomarinacalcio e AICS Clodia Volley, Daniele Bonesso, maggiore collezionista collegaro alla figura di Giacinto Facchetti.

 

 

 

“Vogliamo emozionare, agevolare l’idea che la Storia del Calcio sua accessibile a tutti – dice l’assessore alo Sport Penzo – e siamo orgogliosi che sia stata scelta la nostra città in un lotto di 15 nazionali”.
Per l’occasione, oltre ai cimeli del maggior espositore Renato Mariotti, una sezione della mostra é dedicata ad Aldo e Dino Ballarin  e ad alcuni giocatori chioggiotti, si potranno trovare le maglie del Venezia e delal Clodiense insieme a quelle originali di Roberto Baggio, Kevin Keegan, Platini, Maradona, Falcao, Totti e Pelè, oltre ad innumerevoli palloni che hanno rappresentato l’evoluzione dei Mondiali e del calcio.

 

 

 

 

MAIN NEWS ( di Emiliano Milani , 25:07.2018) / CHIOGGIA MONDIALE BY AICS & MUSEO DEL CALCIO, CON COMUNE/PRO LOCO FOR PROFETI IN PATRIA F.LLI BALLARIN, FRANCO CERILLI, CORRADO PENZO & MARCO SCARPA

Metti una mattina a Chioggia, tre amici (e giornalisti sportivi), una mostra sul calcio e la voglia di stare insieme oltre a quella di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo da vedere e raccontare. Gli ingredienti ci sono stati tutti e così ne è uscita una entusiasmante esperienza.

NON POTEVA ESSERE DIVERSAMENTE PERCHE’, in una assolata e calda Chioggia, pronta ad abbracciare, come al solito in questo periodo, un "mare" di turisti, compresa la mia visita alla mostra intinerante "In viaggio con la Storia del Calcio" allestita dal 13 al 22 nelle stanze della scuola Padoan in calle San Nicolò, il calcio l'ha fatta ancora una volta da padrone.

 

 

 

NON POTEVA ESSERE DIVERSAMENTE PERCHE’, vedere Chioggia eletta, seppur in questo breve contesto ambasciatrice del calcio mi rende sempre più convinto che, per la tradizione "pallonara" che da sempre questa città esprime merita sicuramente tanta considerazione. Non è diffcile del resto ammettere che il talento calcistico a Chioggia è di casa. "Ciosoti", "marinanti", per noi "foresti" non fa distinzione, perchè i loro cognomi Penzo, Nordio, Boscolo, Tiozzo, i cognomi più famosi di Chioggia e Sottomarina riempiono, insieme ai Bellemo, Scarpa, Ballarin, etc... da sempre moltissime formazioni bassopolesane, vedi Porto Viro, Loreo, Scardovari, Tagliolese, Adriese.

 

 

 

NON POTEVA ESSERE DIVERSAMENTE PERCHE’, ad accompagnare la mia visita sono stati due amici. Due numeri uno, due champions della comunicazione. Sergio Sottovia, cervello di www.polesinesport.it, una vera e propria enciclopedia dello sport polesano (e non solo) che con il suo costante lavoro ed entusiasmo ha regalato e  regala tutt'ora ai suoi followers dispersi per il Mondo storie, racconti ed aneddoti del nostro territorio. Marco Lanza, altro friend e collega del Gazzettino di Venezia ma prima di tutto prezioso "cantastorie" e "poeta del calcio". Mi piace apostrofarlo così perchè come i vecchi musicisti girovaghi raccontatimi da mia nonna nella sua amata Toscana, Marco ha la capacità di far vivere in prima persona a chi lo ascolta tutte le emozioni del suo racconto. Lui non canta, nonostante nel suo curriculum ci sia anche il dj, ma i riferimenti alla musica nelle sue cronache al torneo di Solesino "champions League del calcio giovanile" come in altre occasioni dove l'ho trovato con il microfono in mano, non mancano mai, come del resto non mancano, da grande conoscitore del calcio, le citazioni ai grandi campioni.

 

 

 

 

NON POTEVA ESSERE DIVERSAMENTE PERCHE’, "In viaggio con la Storia del Calcio", settima di quindici tappe che si succederanno in tutta Italia, in Veneto anche a Padova e a Verona, organizzate da Aics, per portare in giro per il Bel Paese cimeli calcistici del Novecento e dei mondiali dal '30 ad oggi con più di 200 pezzi unici, dal pallone del primo Mondiale fino alle maglie dei grandi campioni del passato e del presente al suo interno ha portato, solo a Chioggia, anche una sezione speciale dedicata ai campioni di casa. Non a caso, a mio parere la parte più emblematica di questa meravigliosa mostra è stata proprio quella. Con i ricordi dati dalle foto e la maglia del Pescara di Franco Cerilli (ora fresco di vittoria di campionato alla guida del San Piero in Volta), ala destra clodiense che giocò anche con il Vicenza oltre ad avere avuto una parentesi all'Inter. Le foto di un altro grande calciatore ed allenatore chioggiotto come Corrado Penzo addirittura abbracciato all'idolo brasiliano Pelè a contorno di una amichevole memorabile, giocata dai due, tra il Venezia e il Santos a Riccione il 19 giugno del 1967. Nell'occasione Penzo e O Rei si scambiarono la maglia e quella blusa bianca con lo scudetto nero al petto era esposta proprio li a Chioggia. Brividi.

 

 

 

Di Edson Arantes do Nascimento la mostra (fortemente voluta dall'amministrazione comunale come ha sottolineato l'assessore allo sport Isabella Penzo), ha proposto anche la maglia verdeoro del  Brasile, vestita proprio dall'attaccante, fianco a fianco con quella della nazionale argentina indossata da un altro marziano del calcio di nome Diego Armando Maradona. Sarà un caso ma le maglie azzurre dell'Italia campione del Mondo l'11 luglio 1982 e il 9 luglio 2006 sono quelle di due Marco, Tardelli e Materazzi, entrambi fondamentali con le loro reti in finale per far alzare la coppa alle formazioni dei mister Enzo Berzot e Marcello Lippi. Ma guarda caso un altro Marco l'ho trovato più in là, sempre alla mostra, il Marco di casa, che di cognome fa Scarpa (origini pellestrinesi mi fa sapere il padre presente alla mostra, gentilissimo signore, con il quale ho scambiato volentieri qualche parola anche su Marco) anche lui, come Corrado Penzo, rappresentato dalle maglie del Venezia che ha vestito con grande passione per uno sport che ora, non più da giocatore, ma da collaboratore della nazionale italiana, continua ad essere la sua vita.

Marco, con orgoglio del padre e di tutti i chioggiotti, dopo essersi diplomato all'Isef di Padova e ad aver ottenuto il patentino di allenatore professionista Uefa A oltre che ad essere in possesso della certificazione Sics Match Analyst-video analista tattico da maggio 2012, dopo una parentesi di qualche mese come osservatore federale delle nazionali giovanili nello staff di Arrigo Sacchi e Maurizio Viscidi, è diventato osservatore per la nazionale A. Ha fatto parte dello staff di Cesare Prandelli, di quello del ct Antonio Conte, ha collaborato con la nazionale di Gian Piero Ventura ed ora, da qualche mese è a stretto giro di collaborazione, sempre nel proprio ruolo, con il nuovo allenatore azzurro Roberto Mancini per riportare la nazionale italiana ai livelli che si merita.

 

 

 

 

NON POTEVA ESSERE DIVERSAMENTE PERCHE’ "In viaggio con la Storia del Calcio" il suo spazio principale a Chioggia lo ha riservato a loro, i fratelli Aldo e Dino Ballarin, campioni di casa con il "Grande Torino" e ricordo indelebile, dopo la tragedia di Superga (4 maggio 1949), di un calcio italiano romantico e di una formazione, quella granata di quegli anni definita da tutti una delle squadre più forti della storia del calcio. Aldo e Dino, il simbolo di Chioggia, tanto da potersi meritare oggi, a mio parere, un museo permanente nella loro città natale. Quella Chioggia che per tanti anni, forse per pudore e rispetto di una famiglia distrutta dal dolore per una tragedia immane che l'ha colpita improvvisamente portandole via due dei suoi ragazzi nel loro più bel momento della vita, non ha avuro coraggio di farlo prima. I tempi però ora sono maturi, ne sono sicuro, ed i chioggiotti devono essere i primi a volerlo, forse anche ad esigerlo. Perchè la storia è cultura ed il patrimonio lasciato da Aldo e Dino attraverso il calcio nell'immaginario collettivo di tutti gli italiani è e dovrà essere sempre per Chioggia un bene prezioso da salvaguardare, ricordare e tramandare (come evidenziato in extratime).

Brava dunque l'amministrazione capitanata dall'assessore allo sport Isabella Penzo a volere questa bellissima mostra. Bravi i chioggiotti che sicuramente sapranno tenere vivo, sempre, il ricordo dei loro campioni.

 

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( di Emiliano Milani) / SEQUENZA NEWS “VIAGGIO TRA I MASS MEDIA” , NELLA GRANDE STORIA DEL CALCIO COI FRATELLI ALDO E DINO BALLARIN & IL LEGGENDARIO GRANDE TORINO ...  PER SOLLECITARE QUEL SENTIMENTO NELLE ISTITUZIONI E NEL POPOLO LAGUNARE CHE DOVREBBE PORTARE ALLA ‘NASCITA’ DI UNO SPECIFICO MUSEO DEDICATO AI CAMPIONISSIMI DEL MONDO FOOTBALL MADE IN CHIOGGIA... PATRIMONIO DELL’UNESCO E DEL FOOTBALL MONDIALE

Da www.torinoclick.it – pubblicato il 16 novembre 2016
di Antonella Gilpi

"ALDO E DINO BALLARIN E IL GRANDE TORINO", CELEBRAZIONE A TEATRO

Bastava lo squillo del trombettiere del Filadelfia, Oreste Bolmida, per rincuorare i giocatori e far partire il “mitico quarto d’ora granata”.
La tragedia dell’aereo schiantatosi contro la Basilica di Superga alle 17,05 del 4 maggio 1949 mise la parola fine a quella grande avventura calcistica che teneva col fiato sospeso l’Italia intera. Quattro ambulanze partirono dalle Molinette, mandate dal direttore della Clinica Chirurgica, Achille Mario Dogliotti ma non ebbero altro da fare se non ricomporre le salme, mentre una folla di cittadini attoniti saliva alla Basilica.
A ricordare questa tragedia sarà l’Assemblea Teatro che presenterà il nuovo spettacolo “Aldo e Dino Ballarin e il Grande Torino” sabato 19 novembre alle 16,30 presso Villa Amoretti, a chiosa della mostra “Il Toro torna a casa”. Il gruppo teatrale racconta la vita di Aldo e Dino Ballarin, i fratelli di Chioggia che avevano superato le avversità del fascismo e dell’invasione tedesca, la guerra, la fame, per entrare nella leggenda di una squadra che a quel tempo non conosceva eguali.

 

 

 

 

Il loro viaggio era iniziato con un sogno vent’anni prima. Un viaggio che i due fratelli Ballarin avevano intrapreso insieme e che conclusero insieme, in pochi secondi, nell’incidente. Aldo arrivò nel 1945 al Torino da Trieste per la stratosferica cifra di un milione e mezzo, più di quanto spese Ferruccio Novo (presidente Toro) per l’accoppiata Mazzola-Loik. Terzino destro, diventa subito una delle colonne portanti della squadra e nei quattro anni granata disputerà qualcosa come 149 partite, togliendosi anche la soddisfazione di segnare quattro reti.
La gioia più grande la prova nel 1947, quando riesce a farsi raggiungere in granata dal fratello Dino, di tre anni più piccolo. Dino arrivava dai dilettanti e non giocò mai nessuna partita ufficiale col Torino. Si segnalò in squadra per la sua dedizione, che lo vedeva arrivare primo agli allenamenti e ultimo ad andarsene, nella speranza un giorno di vestire la maglia del grande Bacigalupo.
Come premio, il fratello Aldo convinse la società a portarlo a Lisbona, per l’amichevole con il Benfica che sarà l’ultima partita del Grande Torino. La decisione suscitò la mancata convocazione al secondo portiere Renato Gandolfi; non sapeva che quest’evento gli avrebbe salvato la vita: i due fratelli Ballarin morirono insieme nella Tragedia di Superga.
Assemblea teatro propone un ricordo del Grande Torino attraverso la vita di Aldo e Dino, considerati esempi, miti a cui i giovani possono guardare con ammirazione.

 

 

 

 

Da chioggiaazzurra.blogspot.com – 8 aprile 2017

ALDO E DINO BALLARIN DIVENTANO UNO SPETTACOLO TEATRALE A TORINO

Una porta da calcio e una panchina. Due vedove, due fratelli e un giovane laureando che li intervista sulla più grande tragedia sportiva del secolo. La storia dei fratelli Ballarin torna a farsi teatro proprio a Torino, là dove si è consumata: dopo l'esperienza di “Destino Superga”, con la compagnia chioggiotta Les Très Bien, ieri sera al teatro Agnelli nel capoluogo piemontese è andata in scena la rappresentazione di “Tesi di laurea”, scritto dalla giornalista italo-venezuelana Barbara Mastella per la regia di Renzo Sicco. Le vicende personali e professionali di Aldo e Dino vivono nelle memorie di Miretta e Dina, le loro compagne di vita, di Iginio che su quel volo maledetto ci doveva essere, di Renato che ha custodito negli anni documenti, immagini, cimeli. La pièce si è rivelata commovente e ricca di dettagli ignoti ai più, anche in città, dove la compagnia Assemblea Teatro conta di poterla portare nei prossimi mesi. 


Da wwwlastampa.it (Asti) – pubblicato il 29 settembre 2017
di Maurizo Sala

A VIARIGI IL GRANDE TORINO DIVENTA UN RACCONTO SUL PALCOSCENICO DI "CUNTE' MUNFRA'"

La vicenda dei fratelli Aldo e Dino Ballarin
Il Grande Torino protagonista a «Cuntè Munfrà» grazie alla storia di Aldo e Dino Ballarin. Stasera alle 21 (ingresso libero) quarto appuntamento della rassegna itinerante che fa tappa nella chiesa San Silverio. Sull’insolito palco, la torinese Assemblea Teatro presenta «Fratelli. Aldo e Dino Ballarin e il Grande Torino». Interpreti Andrea Cammoranesi, Mattia Mariani, Roberta Fornier, Silvia Nati, Stefano Cavanna con la partecipazione di Michele Sicco. 
Il testo porta la firma di Barbara Mastella, parente dei due Ballarin e permette di entrare nella storia e nell’intimità dei ricordi di famiglia. La riduzione teatrale è di Renzo Sicco, regia di Giovanni Boni.

Lo spettacolo 
Tutto torna a Superga. L’intera Torino si è fermata, incredula per quel boato nella nebbia sulla collina. Tutto è finito alle 17,05 del 4 maggio 1949. Aldo e Dino non avrebbero dovuto partire, invece... I Ballarin avevano sopportato e superato il fascismo e l’invasione tedesca, la guerra e la fame. Poi erano entrati nella leggenda di una squadra che non conosceva rivali. Il loro viaggio era iniziato con un sogno vent’anni prima, l’avevano intrapreso insieme e concluso insieme, in uno schianto. Con loro la vita era stata, tutto sommato, abbastanza generosa: avevano raggiunto le mete prefisse ed esaudito i desideri.
Non restava che andarsene per rendere udibili le loro voci, perché solo la morte restituisce ogni cosa. A raccontare quegli anni difficili e travolgenti sono Dina e Mirella, le rispettive compagne e vedove dei due campioni. Lo fanno con i cognati Igino e Renato, riuniti per aiutare uno studente a concludere la tesi di laurea, a capire qualcosa che non si può ripetere perché perfetto.

 

 

 

 

Da www.targatocn.it – 11 aprile 2018

SALUZZO A TEATRO: LA STORIA DI ALDO E DINO BALLARIN E IL GRANDE TORINO

La leggendaria e tragica storia del Grande Torino racchiude storie commoventi di grandi uomini e campioni. Come quella che riguarda i fratelli Aldo e Dino Ballarin in cui si entrerà venerdì 13 aprile alle 21 al teatro Magda Olivero  (via palazzo di città 15)  con  “Tesi di laurea”  - Aldo e Dino Ballarin e il Grande Torino, una produzione di Assemblea Teatro per la rassegna "Navi in bottiglia" nel cartellone teatrale del Comune. Testo di Barbara Mastella, riduzione teatrale di Renzo Sicco con Angelo Scarafiotti, Mattia Mariani Chiara Pautasso, Silvia Nati, Stefano Cavanna, regia di Giovanni Boni .
“Una intera città si è fermata -  ricorda la nota di regia - Torino è incredula per quel boato nella nebbia su in alto, sulla collina, alla Basilica di Superga. Tutto è finito alle 17.05 del 4 maggio 1949. Aldo e Dino non avrebbero dovuto partire invece… Avevano sopportato e superato il fascismo e l’invasione tedesca, la guerra, la fame. Poi erano entrati nella leggenda di una squadra che a quel tempo non conosceva eguali. Il loro viaggio era iniziato con un sogno vent’anni prima. Un viaggio che i due fratelli Ballarin avevano intrapreso insieme e che concludevano insieme, in pochi secondi, in uno schianto.
Con loro la vita era stata abbastanza generosa. Avevano raggiunto le mete prefisse ed esaudito i desideri. Non restava che andarsene per rendere udibili le loro voci, perché solo la morte restituisce ogni cosa. A raccontare quegli anni difficili e travolgenti sono Dina e Miretta, le compagne e vedove dei due campioni. Lo fanno insieme ai cognati Iginio e Renato, riuniti insieme per aiutare un giovane studente a concludere la sua tesi, a capire qualcosa che non si può ripetere perché era perfetto.
Questo accade ancora oggi anche perché i giovani, si sa, hanno bisogno di miti con cui crescere e confrontarsi. Il testo, scritto da Barbara Mastella, parente dei due Ballarin, permette di entrare nella storia e nell’intimità dei ricordi di famiglia.
Anche per questo spettacolo: ingresso intero 10 euro, ridotto 8, studenti 5 euro.  Info: Assemblea Teatro,  tel. 011 30.42.808.

 

 

 

 

Da La Nuova di Venezia e Mestre on line – 3 maggio 2018

CHIOGGIA RICORDA ALDO E DINO BALLARIN MORTI A SUPERGA

In occasione del 69° anniversario della tragedia area di Superga, dove perirono tutti i giocatori del Grande Torino, compresi i chioggiotti Aldo e Dino Ballarin, l’amministrazione comunale ha deciso di celebrare la ricorrenza con due iniziative aperte a tutta la cittadinanza. Questa sera alle 21, nella sala dell’Auditorium San Nicolò a Chioggia, verrà proposto lo spettacolo teatrale “Tesi di Laurea: la storia del Grande e dei fratelli Aldo e Dino Ballarin” , a cura della compagnia teatrale “Assemblea Teatro” di Torino.

Domani mattina, invece, dalle 10.30, triangolare di calcio allo stadio comunale, dedicato proprio a i due fratelli calciatori, tra studenti ed insegnanti degli istituti scolastici superiori di Chioggia.

Aldo e Dino Ballarin morirono entrambi il 4 maggio del 1949 nello schianto dell’aereo che li riportava a casa, dopo una gara amichevole giocata a Lisbona, contro il terrapieno della basilica di Superga, alle porte di Torino. Con loro non ebbero scampo tutti gli altri giocatori e tecnici che si trovavano nel velivolo, oltre ai giornalisti al seguito ed ai membri dell’equipaggio. Enorme fu lo sgomento che colpì tutta la città alla notizia, giunta via radio, della tragedia.

Da allora il ricordo di Aldo, terzino destro del Toro ed anche della Nazionale e di Dino, portiere di riserva, non si è mai sbiadito tra la gente di Chioggia. (d.z.)

da chioggianews24 – 4 maggio 2018

 

 

 

 

LE EMOZIONI DEL GRANDE TORINO RIVISSUTE A TEATRO

In occasione del 69° anniversario della tragedia di Superga, il dramma del Grande Torino e dei calciatori chioggiotti Aldo e Dino Ballarin, ha vissuto momenti di grande emozione e commozione giovedì sera nella sala dell’Auditorium.
La compagnia teatrale torinese Assemblea Teatro ha infatti rappresentato, sul palco chioggiotto, lo spettacolo “Tesi di laurea”, che racconta la storia del Grande Torino e dei fratelli Aldo e Dino Ballarin, organizzato, la sera della vigilia della commemorazione della tragedia, dall’Amministrazione Comunale e promossa da Arteven.
Lo spettacolo ha saputo ricordare i valori sportivi dei due calciatori, ma soprattutto i valori di due grandi uomini, non eroi o miti, ma persone uscite dalla durezza degli anni della miseria e della guerra che hanno saputo sognare e ricostruire la fiducia e l’orgoglio per il nostro Paese.
Al termine della serata l’assessore allo sport ed alla cultura, Isabella Penzo, ha consegnato una targa ricordo ai familiari dei fratelli Ballarin, rappresentati da Nicoletta Perini, nipote di Dino Ballarin.  Molto emozionati anche gli attori, in particolarmodo Chiara Pautasso che ha interpretato Miretta, la moglie di Aldo e che alla fine della rappresentazione è stata abbracciata dai figli, che l’hanno ringraziata per la sua fedele interpretazione. “Ci ha fatto reincontrare – hanno detto – nostra madre che era così riservata e dolce nel suo dolore”.
“Raramente il teatro incontra la realtà – commenta il regista Renzo Sicco – perché proprio per sua definizione è una finzione. Quando invece accade come l’altra sera l’emozione si moltiplica in modo esponenziale”. Sicco, appena giunto a Chioggia, assieme all’autrice del testo, Barbara Mastella, ha voluto rendere omaggio alla tomba dei fratelli Ballarin al cimitero di Chioggia.

 

 

 

 

Da www.danielapiazzaeditore.it

Aldo e Dino BALLARIN dall'infanzia al Grande Torino
Audiolibro con CD omaggio
di Barbara Mastella
Ricerca storica e fotografica a cura di Nicoletta Perini e Davide Bovolenta

Bisogna impegnarsi per sentirsi fratelli dei fratelli Ballarin. Per tornare famiglia, gruppo. Ma non solo noi del Toro, noi del calcio, noi che amiamo il pesce di Chioggia. Noi tutti del tremendo e spesso anche orrendo e però amatissimo paese chiamato Italia. Gian Paolo Ormezzano
Aldo e Dino Ballarin erano due giovani calciatori, già affermato il primo, sulla strada del successo il secondo. Nati a Chioggia, avevano trovato nel Toro ruggente del dopoguerra, la casa ideale per dare corpo ai loro sogni. E a quelli di tanti italiani provati da una guerra dolorosa, che avevano bisogno di credere nella rinascita del Paese anche attraverso lo sport. Gianni Romeo
Barbara Mastella,giornalista e scrittrice, è nata a Chioggia (Ve) ed è cresciuta in Venezuela dove si è laureata in Comunicazione Sociale presso l’Universidad Central de Venezuela. Inviata a Roma come corrispondente del quotidiano El Nacional, ha poi lavotaro per El Periòdico di Barcellona, per l’Agenzia di stampa americana United Press International e per la televisione messicana Televisa. È stata per due volte corrispondente di guerra, in Afganistan e in Kosovo, ha realizzato numerosi viaggi con Papa Giovanni Paolo II e con Benedetto XVI ed ha commentato due Campionati Mondiali di Calcio per la radio americana della United Press International. Ha fatto parte del Consiglio Direttivo della Stampa Estera di Roma, della Giuria del Festival Cinematografico di Montecarlo, del Festival del Film Industriale e del Festival Globo d’Oro che la Stampa Internazionale conferisce ogni anno al Cinema Italiano. Attualmente è Direttore artistico dell’Associazione Amici della Musica, della Rassegna Solstizio d’Estate che comprende manifestazioni artistiche, musicali, teatrali e cinematografiche e della Stagione Teatrale che si svolge presso il Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve. Per tre anni è stata Direttore artistico del Festival culturale “Il quinto elemento – Chioggia laguna d’arte”. Ha pubblicato il libro di racconti Storie di stelle i romanzi Il mare dietro la collina, vincitore del Premio Mediterraneo e L’Arco perfetto. Per il teatro ha scritto Tesi di laurea – Aldo e Dino Ballarin e il grande Torino, adattamento teatrale e regia di Renzo Sicco.
ISBN 978-88-7889-334-4
Pagg.: 160 - con CD Formato 15x21 cm - cartonato   -  Prezzo: € 18,00 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Franco Cerilli, ‘trottolino’ in serie A con l’Inter  partendo dal Chioggia ( eccolo in foto alle sue spalle nel sestetto giovanile lagunare) e dopo maturazione , come Paolino ‘Pablito’ Rossi, nello storico Real Vicenza di mr GB Fabbri.
Quindi in fotogallary  l’entrata del Museo del Calcio a Chioggia, con la locandina manifesto dedicata a Tardelli e al suo ‘urlo mundial’ in Spagna 1982, con gli azzurri Campioni del Mondo allenati da Enzo Bearzot.
Per una Mostra di Chioggia che è stata presentata da Marco Lanza ( eccolo sul palco insieme a ‘Pevare’Boscolo Ceggion e a Marco Scarpa al microfono), lo stesso che poi vi propondo durante la visita insieme a Emiliano Milani ( vedi sfondo titolato ‘Chioggia piange i suoi eroi’) ‘
Con riferimento sempre alla Mostra di Chioggia , rendiamo onore a quetso punto al padiglione che rende onore al Grande Torino e a Dino e Aldo Ballarin, anche con le loro ‘Lettere familiari’ , il passaporto di Aldo, fermo restando che il materiale a disposizione dei Nipoti dei  Fratelli Ballarin ( che ho incontrato in più occasioni) è davvero ‘stratosferico’ e meritevole  di essere collocato nell’indispenabile Museo di Chioggia che sollecitiamo a Sindaco & Popolo Ciozoto.
A questo punto, sempre in sequenza windows a scendere nella fotogallery, vi proponiamo
in flash gli amici Milani & Lanza con sfondo maglie del poker d’assi Buffon, Ronaldo, Totti, Messi, mentre poi li ho fotografato insieme all’assessore Isabella Penzo e al papà di Marco Penzo che non è suo parente, perchè a Chioggia , si sa, i cognomi abbastanza sono ‘così uguali, così diversi’ da rendere necessario il ‘soprannome’ anche direttamente indicato nella Carta Identità.
A questo punto, dopo un flash panoramica alla Mostra di Chioggia, ecco anche il sottoscritto in flash con l’amico Emiliano Milani e le maglie dell’Argentina e del Brasile, poi ocn le maglie di Tardelli ( la mitica numero 14 ) indossata in azzurro con l’Italia Campionedel Mondo in Spagna 1982.
Tornando al ‘quartetto’ ecco da sx Lanza, assessore Isabella Penzo, Milani , Sergio Sottovia attorno alla maglia azzurra di Baggio.

 

 

 

 

Lapalissiane le immagini dedicate ai Fratelli Aldo e Dino Ballarin e allo spazio dedicato al Grande Torino.
Una Storia & Pesonaggi, quelal dei Fratelli Ballarin, che è stata oggetto di Tesi di Laurea e recita Teatrale di cui ducumentiamo sia gli attori sul palco ( versione panoramica e in recita) e la laureata Brabara Mastella ( vdi premio targa tra lemani) in tandem due con l’assessore Isabella Penzo.
E alla fine del nostro viaggio ...”In Mostra” ecco dal palco la relativa presentazione by Marco Lanza con tutti gli ormai noti protaginsti Ciozoti descritti nella precdente puntata.
Sarà protagonuista anche Chioggia , nel dedicare un Museo ad Aldo & Dino Ballarin?
Intanto noi vi proponiamo il Municipio e la Chiesa che gli sta a fianco, con un prototipo di barche che ‘rappresentano ‘ la Città lagunare alla pari della Famiglia Ballarin nelal Storia e nella Leggenda col Grande Torino.
Lo dobbiamo ai nostri ‘figli’ ( perciò in flash nei locali della Mostra del Calcio con sfondo ...Papa Francesco- cimeli) ,  e perchè di valore ‘Mondiale’ come la Rimet e i Palloni Mondiali che ho fotografato e che vi propongo dulcis in fundo come fosse una vera preghiera religiosa pro-Museo ‘stabile’ a Chioggia.

Marco Lanza, Emiliano Milani, Sergio Sottovia
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