Juve/Conte vs Inter/Strama/ E il football di Sir “America’s Cup” Lipton & Sir “Arsenal FC” Lonsdale by Massimo Rosa & Il ‘suo’ Caffè, on line


08/11/2012  

Dall’ America’s Cup al football inglese targato West Auckland e Arsenal, esplorando la boxe e la moda. Di tutto questo ha appena scritto su “IL CAFFE’” mister fairplay Massimo Rosa. Il veronese  già Governatore del Panathlon Area 1 Triveneto e tuttora Juventino doc, che appena 2 mesi fa ci aveva scritto “Cari Amici di Polesine Sport, sono lusingato ed onorato per l'attenzione che avete per "Il Caffé"…”
Già il Caffè, il suo network pensiero che Massimo Rosa (mail rosapresservice@yahoo.it)
ha definito “Periodico immaginario di cultura sportiva e dintorni” , sottotitolando “La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire. (George Orwell)”. Un periodico che fa il piccione viaggiatore tra  Italia, Brasile, Canada, Gran Bretagna, Francia, Olanda, San Marino, Svizzera, Tunisia, Usa, Ungheria, Uruguay.
E che per le sue idee tra News & Story ci piace segnalarvi ancora proporvi anceh due Flash estrapolati dalla mail appena ricevuta e che ci allegava “IL CAFFE’” by Massimo Rosa nella “Edizione n° 111/11 – 4 Novembre 2012” .
Innanzitutto perché (il prologo concettuale che vi proponiamo) si aggancia alla vittoria della Inter di Stramaccioni (che ho recentemente visto a San Siro battere il Catania) e alla conseguente sconfitta della sua Juventus ( di cui ho visitato il Museum l’anno scorso), Ma anche perché segnale due ‘speciali’ STORIE, cioè quella di Sir Lipton e quella di Sir Lonsdale, di cui vi spiega tutto in sequenza ‘heart & mind” proprio Massimo Rosa il cui fair play è altresì documentato dalla sopracitata mail ( datata 3.9.2012) che vi proponiamo subito come prologo alle successive News/Stories nel loro viaggio nella Gran Bretagna della Rivoluzione Industriale, in fair play tra Sir Football & Sir Sport.

 

 

ANTEPRIMA NEWS (by Massimo Rosa, mail 3.09.2012 )/ LETTERA BY “IL CAFFE’” A WWW.POLESINESPORT.IT

<< Cari Amici di Polesine Sport,
sono lusingato ed onorato per l'attenzione che avete per "Il Caffé", e per le belle parole che mi avete riservato.
Il Caffé, che è nato cartaceo nel 2003 in occasione del centenario dell'Hellas Verona, ora solamente on-line per ovvii motivi di cassa (chi lo desiderasse ricevere non ha che da inviarmi il proprio indirizzo e-mail), ha riscontrato e riscontra simpatia in tutti quei Paesi ripostati sotto il titolo.
Naturalmente c'è anche qualcuno che mi punta il dito addosso, ma io forte di quella frase di George Orwell: " La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentire", tiro avanti per la mia strada, e guai se non fosse così.
Colgo l'occasione per complimentarmi con Voi per l'utile e simpatico Polesine Sport (sono ormai polesano d'azione, visto il bel rapporto che ho con i Panathlon di Rovigo ed Adria ed anche perché l'Isola di Albarella è la sede del Panathlon Superbowl, il fortunato torneo di tennis giovanile).
Un simpatico saluto, Massimo Rosa>>

 

 

PENSIERINO by PolesineSport: << Ovviamente , pensieri da Gentleman, com’era e com’è nel dna di Massimo Rosa “Signore del Panathlon International”, da work in progress tra evergreen e new generation ( vedere su questo sito altre News sul Panathlon e relativi Eventi, che hanno visto spesso presente proprio Massimo Rosa, in qualità di Governatore dell’Area 1 Triveneto).
Un Club Service dal quale peraltro il sottoscritto, si sta purtroppo sempre più gradualmente staccando per i ‘sempre concomitanti’ giornalistici impegni radiofonici/televisivi.

 

 

PRIMA NEWS ( di Massimo Rosa, by Il Caffè, 4.11 cm) / 4 NOVEMBRE 2012 ... BOLLETTINO DELLA VITTORIA

( ...Quella dell'Inter di Stramaccioni sulla Juventus di Conte...)

<< “ L'esercito juventino è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa 14 milioni di prigionieri juventini con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.
I resti di quello che fu una delle più potenti squadre del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Il Capo di stato maggiore dell'esercito interista, il Generale Andrea Stramaccioni”/

Oggi è il 4 Novembre il giorno di festeggiamenti della vittoria sull’Austria Felix, ma oggi è anche il giorno dei
festeggiamenti dell’Inter Felix, artefice del crollo dell’imbattibilità juventina: ahimè.
E’ dura per un bianconero ammettere che Stramaccioni è stato un grande stratega nel mettere in campo un undici
votato all’attacco che ha annullato gli imbattuti (sino a quel momento) ragazzi di Conte. Doveva accedere prima o poi, certamente mai e poi mai contro l’Inter,….>>

 

 

SECONDA NEWS ( history di Massimo Rosa by Il Caffè 04.11.2012)/ SIR THOMAS LIPTON GENTLEMAN DELLO SPORT

<<“Please a cup of tea” … “yes Sir” … ”Lipton tea”…”of course Sir”, questo è l’immaginario dialogo tra un avventore ed un cameriere, entrambi cittadini di Sua Maestà britannica. Ma a ripensarci bene non è così tanto immaginario né tantomeno è obbligatoriamente tra due cittadini britannici, poiché il tea è una bevanda consumata sotto qualsiasi latitudine, non parliamo poi del marchio citato: il Tè Lipton.
Pochi sanno però che Thomas Lipton, il fondatore della nota azienda, è stato un grande appassionato di sport: la sua passione più grande fu il mare, e quando si parla di questo si parla di Vela.

Andiamo però per ordine.
Il nostro personaggio nacque a Glasgow il 10 maggio 1850, ma le sue origini erano invece irlandesi, infatti la famiglia affondava le proprie radici tra quei cittadini Ulster – Scots dell’ Isola Verde.
Thomas Jr (il padre era Thomas Senior) studiò sino all’età di 13 anni, poi per esigenze di bilancio familiare si trovò un lavoro come fattorino, ciò non toglie che continuasse a studiare in una scuola serale.
Un anno più tardi si trovava a bordo di una nave in qualità di mozzo.
Il colpo di fulmine del ragazzo per il mare maturò durante le traversate dal porto di Glasgow a Belfast e viceversa quando ascoltava i racconti dei marinai che avevano viaggiato sino agli Stati Uniti d’America.
Le storie dei suoi compagni di viaggio ed il mare gli trasmisero forti emozioni, regalandogli così spazi infiniti con la fantasia. Scattò così in lui la grande passione che lo porterà giovanissimo negli USA, da dove avrà inizio la sua grande fortuna.
Una volta raggiunto il successo in America nel 1870 ritornò a Glasgow. E da lì conquistò il mondo con il suo celebre The.
Questo dunque Thomas Lipton Jr. imprenditore.
Ce n’è però un altro, come già anticipato, sportivo, quello meno conosciuto alle masse.
E’ la persona che innamorato del mare divenne un abile velista, tanto abile da lanciare per cinque volte la sfida agli Yankee nell’America’s Cup… purtroppo per lui le perse tutte. Questo avvenne tra il 1899 ed il 1930.
Pur uscendone sconfitto ciò non gli impedì di essere il primo sponsor della storia della celebre sfida ed in senso lato nello sport, sponsorizzazioni che ovviamente aumentarono le vendite dei prodotti con il suo nome negli Usa e nel mondo. Dunque un precursore dell’attuale marketing-comunicazione.
Non solo la vela era la sua grande passione ma anche il calcio, tanto da organizzare alcuni tornei internazionali, veri e propri antesignani della Coppa del Mondo.

 

 

A Torino ebbe luogo la “Sir Thomas Cup”, riservata alle più prestigiose squadre di Italia, Germania, Svizzera e Gran Bretagna.
A quei tempi gli inglesi ,ritenendosi i Maestri del football, e dunque restii ad incontrare “gli altri” , negarono il loro assenso alla partecipazione, si aggiunga poi il fatto delle origini poco British di Sir Thomas Lipton, più Irish & Scotish naturalmente, snobbarono l’evento.
Ma il nostro Sir, per nulla impressionato, fece arrivare sotto a Mole Antonelliana la squadra del West Auckland F.C., una squadra di dilettanti della Contea di Durham composta principalmente da minatori, visto che nella zona c’erano miniere di carbone.
Successivamente per salvare la faccia gli inglesi dettero vita ad una leggenda a proposito della partecipazione del West Auckland a questo torneo, e cioè che Sir Lipton, vedendo nell’annotazione del proprio segretario le iniziali W.A., il quale intendeva segnalare il Woolwich Arsenal, il noto club londinese campione d’Inghilterra, interpretasse West Auckland, in considerazione anche del fatto che il nostro re del The seguisse con passione la Northern League, campionato in cui era presente appunto il piccolo club.
La “Sir Lipton Cup” si svolse in due edizioni: una nel 1909, vinta dal West Auckland che batté in finale gli elvetici del Fussball Winterthur, ed una seconda nel 1911 in cui i dilettanti dell’Isola di Albione legnarono anche la Juventus.
Alla faccia dunque di chi aveva snobbato il torneo.
Non contento il nostro personaggio fece disputare la sua coppa anche nel meridione italiano, a cui erano ammesse squadre siciliane e campane. Quindi dette vita alla “Copa de Caridad Lipton”, riservata alle nazionali di Argentina ed Uruguay.
“ A cup of Tea, Sir ?”….”Yes, but only a Lipton Tea”….”Of course Sir”.>>

 

 

TERZA NEWS (history di Massimo Rosa by Il Caffè 04.11.2012)/ SIR LONSDALE: THE GREATEST GENTLEMAN SPORTING OF ENGLAND

<< "La Lonsdale? Ma non è più di moda dai tempi dei Beatles!".
Così esclama un tifoso dell'Hull City per sfottere un rivale in "City Psychos" di Shaun Tordoff. Perfetta definizione per capire le alterne vicende che da sempre hanno caratterizzato il marchio Lonsdale London.
La storia della Lonsdale è, prima ancora che legata a quella delle sottoculture, è strettamente connessa alla storia della boxe.
Tutto inizia nell'ultimo decennio del 1800 quando il quinto Conte di Lonsdale, Hugh Cecil Lowther, organizzò i primi incontri di pugilato con i guantoni, dopo che alcuni pugili erano morti causa i danni procurati dai pugni nudi, ed è uno tra i diversi motivi che è riconosciuto come uno dei padri fondatori della boxe moderna.

 

 

Fu primo presidente dell’Arsenal F.C., ed è in suo ricordo che il colore giallo è presente sulla seconda maglia della squadra dell’Emirates Stadium. Il giallo, infatti, era il colore del simbolo della sua casata, simbolo anche riportato sulla portiera della sua Rolls Royce. Altra particolarità della sua Rolls era il tettuccio più alto del normale dovuto al fatto che, per non togliersi la tuba dalla testa quando saliva, era alto 1.94, aveva dovuto ricorrere a questo stratagemma.
Nel 1909 istituì la “Lonsdale Belt”, la più antica cintura della boxe professionistica. Il riconoscimento veniva attribuito a chi conquistava il titolo britannico e lo difendeva almeno due volte con successo. Un campione non era considerato tale se almeno una volta nella vita non aveva indossato la Lonsdale Belt.
Nel 1929 divenne primo presidente del British Board of Control Boxing.
Hugh Cecil Lowther, quinto conte di Lonsdale, morì nel 1944, all'età di 87 anni.
Nel 1960 il settimo Conte di Lonsdale, James Hugh William Lowther, diede il permesso all'ex pugile professionista Bernard Hart di vendere abbigliamento ed attrezzature sportive con il marchio Lonsdale.
Hart aprì quindi lo storico negozio a Soho al 21 di Beak Street.
Erano i “Favolosi anni 60”, quelli di Carnaby Street, dove le minigonne della stilista Mary Quant invadevano il mondo, erano quelli dei Beatles e i Rolling Stones, che facevano della capitale inglese la “Swinging London”.
Londra dunque dettava...>>

 

 

TERZA NEWS ( by www.panathlon.net 28.02.2012) / AREA 1: IL COMUNE DI VERONA SOTTOSCRIVE LA DICHIARAZIONE SULL’ETICA NELLO SPORT GIOVANILE

<< Lunedì 27 Febbraio 2012, a Palazzo Barbieri, il Sindaco di Verona Flavio Tosi, la Presidente del Panathlon Club Verona Alessandra Rutilli, il Governatore dell’Area 1 Triveneto Massimo Rosa e il Presidente del Panathlon Club dell’Università di Verona Davide Caldelli  hanno sottoscritto la Dichiarazione del Panathlon sull’Etica nello Sport Giovanile.  Un impegno concreto ed importante – ha spiegato il Sindaco Tosi – che l’Amministrazione comunale intende portare avanti nei confronti dei giovani e non solo, per individuare regole chiare di comportamento che sappiano sostenere e garantire i valori positivi dello sport e della sana competizione. (foto da sinistra: il Governatore dell'Area 1 Massimo Rosa e il Sindaco di Verona Flavio Tosi)>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Massimo Rosa in kit col 'suo' Il Caffè.

Poi nella fotogallery , così come Massimo Rosa su “Il Caffè” ha proposto una foto dello Juventus Museum, altrettanto noi pubblichiamo la foto che il sottoscritto ha scattato ai bay della Ras Commenda Rovigo in visita allo stesso Juventus Museum ( vedi la Miss che ci ha accompagnati nel ‘tour’ assieme ai ‘due dirigenti’ rodigini in foto).
Come contraltare ecco by San Siro le foto del sottoscritto assieme a Lippi Junior ( a sx) e poi le ‘certificazioni by stadio’ delle due storiche vittorie nerazzurre ‘Campione d’Europa’ e Campione del Mondo’ datate 1965 sempre col polesano Saul Malatrasi in campo nella TOP 11 winner.

Ritornando nello Juventus Museum ecco l’esplosione di gioia del team Ferrara & Del Piero ‘scudettati’ con trofeo. Ovviamente per Massimo Rosa e tutti gli Juventini gli scudetti sono 30 …tout court.
Per quanto riguarda i due Personaggi Story raccontati by Rosa & Il Caffè, ecco innanzitutto Sir Lipton ‘uno e trino’ , cioè Signore del The, come da premessa e didascalie relative. Invece per Sir Lonsdale ecco prima il ‘sestetto-moda’ by boxers e poi lo stesso Sir Lonsdale formato cerimoniale.
Come dulcis in fundo però mettiamo, a certificazione del suo Fair Play, il veronese Massimo Rosa mentre sottoscrive insieme al sindaco Tosi la sopracitata “Dichiarazione sull’etica nello sport giovanile’, in Municipio ancora in veste di Governatore del Panathlon Triveneto.

 


Massimo Rosa & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it