L’UOMO di Pasqua by Comunità Villa San Francesco con Bertelle & De Poi/ E la “Compravendita di Cristo- tutto a 30 denari” su TeleTU, con le interviste di Francesca Avanzo, da Papa Francesco a Moni Ovadia, Pahor, Karl, Olivier, Bottegal, Bitani…


Era primavera a Gerusalemme... tanti anni fa. Ora per ora noi vivevamo giorni felici… senza domani. Quando è arrivato Gesù, figlio di Dio fatto uomo,  è arrivata la …Pasqua… .con Gesù di Nazareth
Ecco, Gesù Cristo e la Pasqua di sempre, la pasqua di tutti i giorni, la Pasqua di allora e quelli di Oggi, in mezzo per tantissimi anni e per tantissime Genti e Persone singole, tante altre Pasqua, tanti altri ‘passaggi’ di vita , in un Mondo che a volte sembra ( o è) fuori dal Mondo.
Stamattina è arrivata la mail della Comunità Villa San Francesco di Facen di Pedavena, d è …Pasqua come lo era ieri, l’altro giorno, come lo sarà domani e dopodomani.
E poi …De Poi, Aldo Bertelle e quel GRAZIE con “L’augurio della Comunità per la Santa Pasqua è accompagnato con immagini e interviste di Francesca Avanzo, vice direttore, alla nostra TeleTU”.
 Quel GRAZIE di Aldo Bertelle con tutti quei nomi che hanno un vissuto ‘reale e difficile’ e che Lui ringrazia nome per nome , tutti 144 , anzi 203 visto che a loro aveva scritto per ricevere delle ‘risposte’ e delle ‘testimonianze’ in un mondo di Passaggio per tutti.
Perché Cristo , figlio di Dio fatto uomo è morto a Pasqua per rigenerare tutti.
E allora …la mail trasmessaci dalla Comunità Villa San Francesco non ha bisogno di presentazioni , come non ha bisogno di presentazioni Francesca Avanzo originaria della città che ha dato il nome al Mare Adriatico ma che è ormai di casa in pianta stabile a Facen di Pedavena e nella Comunità di Villa San Francesco e che, come segnalato nel titolo, vale la pena di ascoltare-vedere su TeleTU con le interviste sulla “Compravendita di Cristo- tutto a 30 denari” , dove ci sono testimonianze che ci coinvolgono sulla Pasqua di Tutti i Giorni con i ‘pensieri d’amore’ di Persone/ personaggi straordinari per il loro vissuto sia personale che sociale, da Papa Francesco a Boris Pahor, Karl, Gianni Olivier, Antonio Bottegal, Farhad Bitani, Francesco Gesualdi, Moni Ovadia, Gilberto Perlotto, Grégoire Ahongbonon, Kevin Rebello , Luana Gorza, Claudio Imprudente.

Insomma , GRAZIE , anche per la Lettera di risposta di Marcelle ad Aldo Bertelle che pubblichiamo come seconda Main News, e che qui da www.polesinesport.it , dove abbastanza spesso ci sentiamo soli, giriamo a tutto il mondo “ L’augurio della Comunità per la Santa Pasqua, accompagnato con immagini e interviste di Francesca Avanzo” , vice direttore della TeleTU , ma con speciali radici sportive, per una vita vissuta tra Mare Adriatico e Monti di Pedavena ma soprattutto open in the world.

 

PRIMA MAIN NEWS (by Ennio De Poi , mail 30.03.2018) / GRAZIE / L’augurio della Comunità per la Santa Pasqua è accompagnato con immagini e interviste di Francesca Avanzo, vice direttore, alla nostra TeleTU

GRAZIE
Nel pensare di vivere la Compravendita di Cristo nell’anno 70 della Comunità, anche con qualche fatica, ho desiderato scrivere personalmente a 203 persone in varie parti del mondo, conosciute e stimate, di ogni età, compito, esperienza, competenza, condizione, chiedendo loro di leggere, e se credevano giusto spendere un loro parere.

Mai avrei immaginato di ricevere 144 risposte, meditate, ragionate, anche scavate dentro le proprie storie di vita, 142 per il sì, una dubbiosa, altra dal sapore amaro, lacerata e che chiede il silenzio.

Ringrazio di cuore anche le ultime tre persone che mi hanno scritto, il vescovo Renato Marangoni, il vescovo brasiliano dom Esmeraldo Barreto de Farias e Marcelle Breda Santos, che vivendo con noi in Comunità ha impegnato l’attesa per il suo testo. Ho chiesto il permesso di inviarvelo.

 

L’augurio della Comunità per la Santa Pasqua è accompagnato con immagini e interviste di Francesca Avanzo, vice direttore, alla nostra TeleTU di:

 

-         Papa Francesco

-         Boris Pahor, scrittore, sopravvissuto ai campi di concentramento di Dachau e Bergen – Belsen;

-         Karl, soldato austro-ungarico morto nella Prima Guerra Mondiale, sepolto a Feltre;

-         Gianni Olivier, sopravvissuto al disastro del Vajont;

-         Antonio Bottegal, scultore;

-         Farhad Bitani, ex militare afghano, educatore e scrittore;

-         Francesco Gesualdi, allievo di don Lorenzo Milani, fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo;

-         Moni Ovadia, attore, scrittore e compositore;

-         Carlo Castagna, sopravvissuto alla strage di Erba;

-         Gilberto Perlotto, scultore;

-         Grégoire Ahongbonon, libera i malati di mente dalle catene in Africa;

-         Kevin Rebello, fratello di Russel, vittima del disastro della Costa Concordia;

-         Luana Gorza, atleta, scrittrice, malata di SLA;

-         Claudio Imprudente, giornalista, scrittore, presidente del Centro documentazione Handicap di Bologna;

che TgTU ha mandato in onda giovedì 15 marzo 2018 alla serata di avvio della Compravendita di Cristo- tutto a 30 denari.

E’ una pagina di giornalismo di livello per una piccola Comunità come la nostra, sarebbe peccato non guardarla.

Per vedere il video cliccare: Compravendita di Cristo- tutto a 30 denari

 

 



GRAZIE a:

Maria Concetta Mattei, Giovanna Rossiello, Enzo Romeo, vescovo Giovanni D’Ercole, Claude Lagarde, Francesco Dal Mas, Lucia Bellaspiga, Ulderico Bernardi, Carlo Di Cicco, Vico Calabrò, vescovo Luigi Bettazzi, Luca Cardinalini, suor Elisa Galardi, don Giorgio Fedalto, Giulia Cananzi, suor Nieves Rodriguez,  Marco Mascia, Antonio Zappi, Renato Beino, Luigi Agnolin, Sisto Belli, Andrea Cereser, Paolo Casarin, Don Pierangelo Laurenti, Anita De Marco, Paola Pasqualini, Caterina Schenal, Don Federico Giacomini, Lorella Gallina, Nadia Dell’Agnola, Padre Peter Gruber, Mariarosa Da Rold Mario, don Alberto Ganz, Manuele Casanova, Giulio Vallese, don Paolo Dotto, Tiziano Gioggi, Maria Gabriella Formisano, suor Dionella Faoro, Chiara Zavarise, Ivan Bastoni, Andrea Lastrucci, Filippo Sandi, Gilberto Perlotto, Danilo Dal Bosco, Goretta De Battisti, Paolo Conte, Giovanni Andretta, Fiorenza De Bacco, Lorenzo Zanon, Carlo Polato, Tommaso Tonet, Saverio Marchet, Erik Casanova, Maria Antonia Perotto, Francesca Avanzo, Mauro De Cet, Giovanni Gaz, Adelio De Gol, Giancarlo Frison, Emanuele Gaz, Priscilla Giacomin, Vanni Vettori, Agostino Coppe, Alfredo Trentalange, Andrea Menin, Alberto Gaz, Lucia Girolami, madre Luciana De Stefanis, Stefano Canal, Elena Slongo, Celso Vidus, Stefania Rossi, Cristian Ren, Giancarlo Ren, don Attilio Riva, Leopoldo Sorrentino, Silvia Pontin, Enrico Gaz, Giulio Bellocchio, Debora Niero, Elisa Dall’Agnol, Enrico Castellan, Maria Meneghel, don Luigi Canal, Maria Cristina De Nardin, Cristina Gasparo, Margherita Della Puppa, Issa Sy, don Marco Di Benedetto, Fabrizio De Pasqual, Giocondina Toigo, Alessandra Bernardi, suor Zita Morandi, Gianni Santomaso, Nikita Calmo, Mattia De Paoli, Francesco Laveder, padre Alex Zanotelli, Lina Zanin, Gualtiero Bettega, Ennio De Poi, Gianni Pastro, Paolo Biacoli, Andrea Da Poz, Piergiorgio Luciani, Fabio Dal Canton, Teresa Gaz, don Matteo Volpato, Yodit Lemma Heros, Dino Dal Freddo, don Fabrizio Bagnara, Albino Ventimiglia, Francesca Gaio, Francesca Bordin, Maria Gomierato, Paolo Perenzin, Lucio Polacco, Guerrina Andolfatto, don Michele Falabretti, Franco Bucarelli, suor Laura Venturi, Aldo Bottegal, vescovo Antonio Napolioni, Emanuela Borlina, Giuseppe De Marzi, Marco Dalla, Alessandra Buzzo, Tommaso Prete, Paolo Pigatto, I Casagrande, Giovanni Paternoster, Ilaria Manin, Thomas Barduca Simone Basei, Samuel Basei, Federico Gallo, Filippo Agnolin, Sisto Belli, Francesca Dussin, Matilde Dolfato, fra Mario Giubilato, Marcelle Breda Santos, vescovo Renato Marangoni, vescovo brasiliano dom Esmeraldo Barreto de Farias.

Ringrazio: Silvano, Jasmine, Fabrizio, Antonio, Jolanda, Pamelina (vivono in Comunità), Maurizio, Paolo, Ezio, Sisto, (volontari della Comunità), che hanno scritto con il silenzio del loro cuore, impastato dalla bravura delle loro mani operose e lievi.

( Aldo Bertelle )

 

SECONDA MAIN NEWS ( di Marcelle) / ‘RIFLESSIONE’ DI MARCELLE COME DA “LETTERA IN RISPOSTA AD ALDO BERTELLE”

Aldo,
Innanzitutto vorrei dire che mi dispiace di non aver risposto subito quando mi è stato chiesto, ma ho letto e riletto il testo e ammetto di non essere riuscita a capire bene ogni cosa, quindi ho preferito aspettare, vedere e sentire prima di dare voce e immagine alla mia riflessione, che non sarà certamente un granché, ma è senza dubbio sentita.
L'incontro di giovedì sera è stato forte, coinvolgente e per certi versi commovente, basti pensare alla scena in cimitero in cui Francesca parla al soldato austro-ungarico, Karl, rivolgendogli domande a cui certamente non otterrà risposte, ma è proprio questo il fine: suscitare in sé e negli altri un dubbio, forse Il Dubbio, una riflessione, che apre il cammino ad una realtà diversa e, per certi versi, curiosa.
Il suono delle parole ha fatto a gara con le immagini, che narrano storie di vita, il presente e il passato, creando un vero spettacolo.
Mi ha colpito l'abilità con cui le storie si sono intrecciate, quella di Gesù di Nazareth e quella di ognuno di noi: cosa scontata, alcuni potrebbero dire, ma in realtà non più di tanto.
Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza. L'uomo era dunque di per sé buono, come tutte le cose ideate da Dio. Influenzato però dal male, l'uomo è stato persuaso da esso e indotto a peccare contro di Lui: il creato contro il Creatore.
Questo peccato allontanò l'uomo da Dio e lo condannò alla morte.

 

La storia si ripete con ogni bambino che nasce: nasciamo con una naturalezza contaminata dal peccato e il destino naturale di questa naturalezza è la Morte Eterna, che non si sa a cosa corrisponda. È una dura affermazione, lo so, ma è anche la verità.
Dio però, buono com'è, interviene nella storia e decide di salvare l'uomo e per questo invia Gesù Cristo, suo unico figlio, a soffrire e morire sulla croce e pagare così per i nostri peccati.
Perché Dio ha fatto questo? Che altra risposta si potrebbe dare, se non "per Amore"? Avevamo per caso qualche credito con Dio e Lui ce lo stava restituendo? NO. Gesù morì per me senza che io me lo meritassi e anzi, di più, senza che io avessi nulla da dargli in cambio.
Il sacrificio e la resurrezione di Cristo a cosa é servito? È servito a purificare, a liberare, ad alleviare, a rigenerare, a restaurare, a rallegrare, a resuscitare, a nobilitare e a perdonare i peccati dell'Umanità.
Abbiamo il Vangelo, promessa di Dio, proprio per questo, per dare sollievo a coloro che sono stanchi, perdono a coloro che hanno commesso dei peccati, cibo a coloro che hanno fame. Lui si aspetta questo da me, da te e da tutti noi. Dobbiamo forse ora amare di più Cristo? Non sarebbe una profonda ingratitudine girare le spalle a colui che ci ha amato incondizionatamente?
Quello di giovedì è stato un incontro di riflessione che io ho seguito e ascoltato come fosse una canzone, un momento in cui velatamente si raccontano storie di realtà, orgogli e sorrisi nati forse anche da sofferenze e pianti: un momento in cui ci si immedesima l'uno nell'altro, in cui si piange per la commozione, per un ricordo riportato alla memoria, per un desiderio o, perché no, anche un rimorso.
Avevo vicino a me la Fiorenza e più volte l'ho colta mentre si asciugava le lacrime, che non erano nate dal nulla, improvvise, ma portate a galla dopo un giro nel profondo mare dell'anima.

 

 

L'ho vista anche ridere, o forse sorridere, quasi compiaciuta, quando Samuel ti ha contestato e corretto circa l'ora del giorno in cui aveva visto i famosi gatti in Cooperativa: ma questo credo sia successo a tutti!
Come si é capito, quando si racconta una storia, il pubblico che ascolta e vede e immagina si emoziona, ride, si commuove, canta dentro di sé, è una festa in cui tutti siamo appunto "immedesimati" nella stessa cosa.
La mostra dei Cristi può rappresentare, dunque, una nuova forma di spettacolo, per chi sa cogliere il suo vero significato, una poesia orale e visiva capace di toccare nel più profondo del cuore.
É stato un incontro di condivisione, riflessione, pianto e riso, amore e stupore (basti ripensare alle espressioni nel viso di Samuel o di Simone, che molto ho osservato).
Sono rimasta molto colpita, come ho detto in dinamica il venerdì dopo l'incontro, anche da come ha risposto Claudio nell'intervista, quando Francesca gli ha domandato se credesse in Dio.
Ha detto: "No, è Lui che crede in me".
Mi sono emozionata. Credo di aver avuto un periodo "buio" in cui la mia testa è stata invasa da una serie di dubbi, che giustificano forse la mia poca presenza. Questa oscurità ha toccato e, in un certo senso, "offuscato" soprattutto quella mia parte spirituale. Ho iniziato a dubitare di tutte quelle cose che per me erano importanti, che sono importanti, perdendole di vista. I discorsi a tavola quasi non li ascoltavo, mi sembrava di essere come in un’altra dimensione, la testa era altrove e chissà dove.
Poi straordinariamente, dopo aver sentito quella frase, mi sono fermata un attimo ed ho riflettuto. Claudio, che potrebbe essere una di quelle persone con più motivi per non credere, per negarne l'esistenza, è quello che più di tutti ci crede perché sa che è reciproco; Dio crede in noi, ma non ci costringe a credere in Lui, è una cosa che viene da sé: Lui è una sorta di "Calamita", come sosteneva Aristotele, una Calamita che ci attira Verso, anche inconsciamente. Dio è Pensiero di pensiero, un punto immobile che muove tutto all'infinito verso la Perfezione.


 

Ah, devo dire che mi ha fatto riflettere molto anche l'intervento della Presidente mercoledì scorso: quel "guardarsi dentro", che riporta al "Conosci te stesso" di Socrate. È vero, non facile. Diceva che c'è bisogno innanzitutto di stare bene con sé stessi, per poter stare bene con gli altri. Ci ho pensato parecchio e ancora ci sto pensando.
Perdona la confusione, il disordine e gli eventuali errori; sto sparando fuori, non a caso sia chiaro, tutte le cose che mi passano per la testa.
A volte capita di pensare che Dio realmente non esista, soprattutto quando si sta vivendo un periodo difficile, quando non si sta proprio tanto bene, anche con "sé stessi" appunto, quando non si ha soddisfazioni; è un pensiero che ci comoda anche, no? Ora si potrebbe pensare che il vero credente non  dubita mai, ma forse anche questa affermazione può essere confutata. C'è un racconto che sentivo spesso da mia nonna quando vivevo in Brasile, ed ogni volta che mi capita di pensare a cose di questo tipo me lo riporto alla memoria.
Questo racconto narra di un uomo molto devoto che stava attraversando un periodo penoso della sua vita, con gravi problemi di salute in famiglia e serie difficoltà economiche. Per questo pregava ogni giorno perché Dio lo liberasse da così grandi affanni.
Un giorno, mentre diceva le sue preghiere, gli apparve un Angelo, che gli portò una sacca o, come si é soliti dire qui, una "bisaccia", e il seguente messaggio: "Il Signore è dispiaciuto per la tua situazione, e mi ha detto di dirti che devi riempire questa sacca con un numero massimo di pietre, tantissime, quanto più riesci, e portarla con te sulle spalle per un anno intero. Mi ha mandato a dirti anche che, se lo farai, alla fine dell'anno troverai dentro la sacca grande felicità e allegria, la soluzione ad ogni affanno”.

 

Detto questo, l'Angelo sparì, lasciando l'uomo confuso.
"Come può il Signore scherzare in questo modo? Lo prego senza mai fermarmi, chiedendo il suo Aiuto, e Lui mi dice di trasportare pietre? Non bastano già i i tormenti che sto vivendo?", Pensava allora l'uomo.
Dopo averlo raccontato alla moglie lo strano ordine ricevuto dal Signore, lei gli disse che forse sarebbe stato prudente seguire le determinazioni del Cielo, e concluse dicendo: "Deus sabe sempre o que faz" – Mia nonna lo diceva sempre, "Dio sa sempre quello che fa"-.
L'uomo era un po' indeciso su cosa fare, nel dubbio decise di compierla in parte: così, mise nella sacca due pietre piccole e le portò in spalla per dodici lunghi mesi. Passato il tempo prefissato, curioso come non mai, aprì la sacca conforme agli ordini di Dio e scoprì che le due pietre che aveva trasportato sulle spalle per un anno intero si erano trasformate in Oro: due piccolissime pietre d'Oro.

 

Tutti le situazioni che viviamo nella vita, inclusi le peggiori, quelle più difficili da sopportare, sono sempre straordinarie e meravigliose fonti di crescita personale, una sorta di "percorso di formazione" che in senso positivo, come dici te, Aldo, e come diceva prima di te Don Milani, ci porta a crescere, a "diventare uomini e donne prima del tempo".
Temendo il dolore, la maggior parte delle persone si rifiuta e non accetta di affrontare le sfide difficili che si presentano loro, o di partire verso altre direzioni, o di uscire da quel luogo comune, quello di sempre.
Temendo il peso e la fatica, tutti fanno il possibile per evitare situazioni nuove, anche imbarazzanti se vuoi, ignote. Ma quelli che affrontano a testa alta e con coraggio le situazioni che la vita pone loro davanti, quelli che decidono di "trasportare quella grande quantità di pietre sulle spalle" invece di evitarle o negarle, questi raggiungono la pienezza della Vita e trasformano, con il tempo, il peso delle loro Pietre in Sapienza e Saggezza. Ora forse mi conviene concludere, e lo faccio ponendo a tutti una domanda: Com'è la vostra sacca?
( Marcelle ) .

 

EXTRATIME by SS/  In cover il “Cristo Crocifisso” in cotto d’argilla che mi donato Amedeo Balzan ( vedi sua story qui su www.polesinesport.it …basta chiedere a Google vi rimanda direttamente su questo sito alle pagine interessate) .
E poiché mi sono accorto che non l’avevo mai pubblicato questo “Cristo Crocifisso” , allora lo promuovo giusto per proporvi tutta la sensibilità di Amedeo, Uomo di Cristo in tutta la sua lunga vita, come seguente testo scritto nella ‘LETTERA SUL SUO CRISTO CROCIFISSO’ scritta a mano’ ( datata Crespino, 25.01.2009) e consegnatami dallo stesso Amedeo l’amanuense.
<< Gent.mo Sergio Sottovia, non sapendo come ricambiare la sua sensibilità , la sua prodigalità, la sua nobile versione a favorire gli altri e sradicare dall’istinto personale il proprio tornaconto, mi permetto offrirle, per donarglielo questo povero manufatto in “cotto d’argilla” una testina di “Cristo Crocifisso” perché :
talvolta vedendolo abbia a sveltirla, allietarla, affascinarla nel praticare la sua impegnativa VIA;
spesso guardandolo, abbia ad umilmente inorgoglire nel testimoniare ovunque e comunque “malgrado tutto” , la sua inconfutabile VERITA’;
sempre pregandolo , abbia a vivere , trasmettere e comunicare a quanti contatta, con quanti parla, coi lontani che avvicina, la inconfutabile dolcezza della sua VITA.
Con deferente, ammirata, rinvigorita cordialità.
( firmato) Amedeo Balzan >>

 

Perché ho pubblicato questa lettera del dottor Amedeo Balzan ‘più che ottuagenario”?
Semplicemente perché , ‘depurata’ dai troppi elogi che il ‘Signor Amedeo’ mi ha attribuito indegnamente vista la mia poca partecipazione religiosa,  la Lettera è quella di un Amedeo che non solo è etimologicamente ‘amato da Dio’ , ma soprattutto perché ha amato “Cristo Crocifisso” dedicandogli tutta la sua arte ( anche se Amedeo si è empre definito ‘soltanto un artigiano del Signore) .
E poiché Cristo è …oltre il Natale, oltre la Pasqua perché è …Eterno, anche se L’uomo è disposto a venderlo per 30 denari, ecco che ripartiamo in questa nostra fotogallery da Francesca Avanzo con la scritta “TG1 fa la cosa giusta”.
Come quella che ha fatto sportivamente e umanamente Nadia Bala , la rodigina paralimpica campionessa del sitting volley che vi proponiamo intervistata da Marco Liorni durante la trasmissione “La vita in diretta”.

 

Ma “LA COMPRAVENDITA DI CRISTO- TUTTO A 30 DENARI” è una battaglia che sostiene da sempre Papa Francesco che vi proponiamo in flash al momento della sua elezione, come da sottostante didascalia televisiva.
Anche per questo vi proponiamo a seguire tre immagini dedicate al ‘Cristo Crocifisso di Amedeo Balzan ( sia in chiesa a Crespino che on the road ‘disteso’ come ‘Cristo della Strada , a Spiazzi a fianco dell’autostrada Verona – Brennero) , l’evergreen che vediamo pensare al futuro col ‘progetto impossibile’ che mostra con religioso orgoglio.
Ma Cristo è ‘senza tempo’, oltre Pasqua e oltre Natale; per cui eccovi tre flash con i ‘presepi’ creati da Luciano Gastone Milani , per i quali ha anche ricevuto una Lettera dal Vaticano ( vedi certificazione trittico in fotogallery) con un ‘pensiero-augurio’ di Papa Francesco.
Lo stesso che vi proponiamo con una scritta significativa delle sua visita dei ‘presepi’ in Piazza Francesco, dove magari un giorno almeno ‘uno dei presepi’ di Luciano Milani potrebbe essere esposto.

E chissà che , dopo aver esposto i suoi presepi al Santuario del Chiampo, non gli arrivi un invito anche da parte della Comunità di Villa San Francesco, dove Luciano Milani sarebbe ben contento di portare i suoi presepi, perché li fa da sempre, fin da bambino  e non solo per Natale.

 

Anche per questo eccovi gli speciali ‘legni nella mangiatoia‘ , della Comunità di Villa San Francesco, una speciale visita di Papa Francesco che non a caso è uno dei ‘Testimoni di Vita’ , intervistati da Francesca Avanzo , e che potrete vedere sui social con riferimento a quella “COMPRAVENDITA DI CRISTO- TUTTO A 30 DENARI “ che troverete anche sul sito della Comunità VSF di Facen di Pedavena in the world.

Aldo Bertelle & Marcelle, Ennio De Poi & Francesca Avanzo, Sergio Sottovia
www.polesinesport.it