La storia del “GMB Modellismo”, Gruppo Modellismo Statico di Terrazzo – Badia Polesine – Legnago/ In mission dal 2005 e in mostra nazionale by Parisato & Sartori friends coi ‘diorama’ e 333 modelli


Bando ai preamboli sugli incroci della vita, maturati anche personalmente con quanto raccontato da Emiliano Milani a seguito della sua visita al “GMB Modellismo” con suo papà Luciano (vedi sua story qui su www.polesinesport.it) bi propongo in due puntate il suo ampio reportage.
In questa prima parte onoriamo la mission e la storia del “GMB Modellismo” , Gruppo Modellismo Statico  di Terrazzo – Badia Polesine – Legnago, partendo dalla sua fondazione datata 2005 per arrivare a fare focus particolare sulla straordinaria Mostra andata in scena a Terrazzo, coinvolgendo tanti altri Gruppi di appassionati provenienti da tutta Italia, che hanno ‘alimentato con diorama  e ben 333 modelli una panoramica storica orgoglio anche delle tante Associazioni e Istituzioni coinvolte.
A seguire nella successiva prossima puntata vi parleremo in modo particolare della “Battaglia del Castagnaro” ( marzo 1387 tra i “Da Carrara e gli Scaligeri” , anche perché di particolare interesse storco per l’Italia e …per la storia anche dell’iperattivo “GMB” del presidente Matteo Parisato e del suo amico Cristian Sartori che peraltro ha proprio dedicato la sua Tesi di Laurea alla citata Battaglia del Castagnaro.

MAIN NEWS ( di Emiliano Milani, mail 06.05.2022)/ OSPITI DI CRISTIAN SARTORI, IO E PAPA’ LUCIANO MILANI, A “CASA” DI GMB A BEGOSSO CON PRESIDENT PARISATO & FRIENDS, PRO DIORAMA “BATTAGLIA DEL CASTAGNARO”
Se è vero che la guerra divide è vero anche che studiarla, approfondirla e raccontarla è una delle tante forme per ottenere l’effetto contrario e cioè la pace, l’unione, la condivisione, il rispetto. In generale è importante studiare la storia. E il perché lo si trova in una prima veloce risposta che ci dice la sua valenza, il fatto che ci aiuta a comprendere il passato, che serve come monito per il presente. Agli antichi romani piaceva infatti ripetere che la storia è “magistra”, maestra, cioè insegna.

 

 

Lo studio della storia ha una grande valenza culturale: ci spiega le origini delle società e delle culture, e ci fa conoscere quelle che sono le nostre radici delle quali condividiamo l’eredità.
In definitiva, se vogliamo sapere come mai il mondo attuale ha questa configurazione, dobbiamo rivolgerci alla storia. E la storia si può raccontare in tanti modi. Con i libri, la radio, il cinema, il teatro ma anche in qualsiasi altro esercizio di stile che riporti al presente quello che è stato il passato. Del resto se la storia viene raccontata in modo coinvolgente, è possibile dare più significato ai suoi contenuti, renderli più vivi, far sentire di più la relazione tra passato e il presente.

 

 

 

E allora non c’è dubbio che il GMB, gruppo modellismo statico di Terrazzo, Badia Polesine e Legnago del presidente Matteo Parisato, che ho avuto il piacere di conoscere insieme a mio papà,  la storia la racconta, con le sue opere, tante e diverse. Figurini, mezzi militari, navi, aerei, diorami non devono però trarre in inganno chi li ammira perché oltre alla bellezza del modellismo, in se e per se, c’è di più. Lo spiega bene il sito stesso www.gmbmodellismo.it alla voce “INTENTI”. «L’associazione si distingue per cercare principalmente di avvicinare i giovani alla pratica del modellismo statico» ma anche a «promuovere nel contempo la cultura della riproduzione in scala come forma di conoscenza legata non solo alle tecniche di costruzione ma anche e soprattutto connessa all’enorme bagaglio di conoscenza storica di cui è inconsapevolmente portatore il modello».  Per questo ogni modellista è anche un ricercatore. Dietro al suo lavoro c’è un profondo studio, richiesto dalla rigorosa fedeltà con la quale generalmente viene riprodotto un modello. In scala minore ma, nella maniera più veritiera e realistica possibile prendendo ispirazione da libri quadri e immagini fotografiche storiche.

 

 

 

 
Anche il logo dell’associazione ha una valenza storica.
“Il Logo del GMB vuole rendere omaggio ad un pioniere dell’aviazione nonché eroe del primo conflitto Mondiale, Luigi Caneppele. Luigi Caneppele nasce a Lavarone (TN) il 23 Settembre 1913. Completati gli studi superiori si laurea al Politecnico di Milano in Ingegneria meccanica ed entra a far parte del centro Studi ed Esperienze di Volo a Vela. Alle Olimpiadi di Berlino stabilì il nuovo primato Italiano di durata con un volo di sei ore e due minuti. Assegnato al 150° Gruppo con base a Torino Caselle si presentò al reparto indossando la tuta con disegnate nel distintivo, tre aquile talmente stilizzate che quando gli chiesero cosa fossero, lui rispose in dialetto, “Tre osei” e da quel giorno divenne per tutti “Gigi tre osei”.

 

 

 

Allo scoppio della guerra mondiale in Sicilia a Trapani-Milo in forza alla 384a Squadriglia, conquistò la medaglia d’argento al valor militare. Rientrato in Italia fu trasferito alla 77a Squadriglia ma in seguito ad un incidente in volo fu trasferito alla ricognizione marittima. Tornato in Africa con il 150° Gruppo vi rimase fino al fatale incidente che gli costò la vita il 1° Febbraio 1942 quando, impegnato con un S81 in una missione di trasporto, precipitò nel deserto salvando comunque gran parte degli specialisti trasportati. Una seconda medaglia, alla memoria, gli venne in seguito conferita. Dopo la sua scomparsa il sottotenente De Robilant fece disegnare sul suo apparecchio i famosi “tre osei”. Subito dopo, con l’aggiunta del nome, di una palma e qualche duna nacque il distintivo del 150° Gruppo Caccia”.

 

 

 

LIBERAMENTE TRATTO DA “ARALDICA DEL CIELO” DI FRANCO PAGLIANO, RIZZOLI.
Nel modellismo, poi è importante anche «lo scambio di idee e nozioni atte allo sviluppo ”culturale” e formativo del gruppo». Non a caso Gmb organizza, in collaborazione con gli istituti scolastici, anche corsi di modellismo gratuiti agli  studenti di ogni ordine e grado ma in generale a tutti coloro i quali, spinti anche da semplice curiosità, volessero intraprendere la pratica del modellismo.
«La nostra associazione – spiegano i ragazzi del GMB - nasce per l’appunto dall’esigenza di voler raggruppare persone fondamentalmente legate all’idea del modellismo, siano essi praticanti attivi oppure come semplici fruitori».

 

 

 

Fondamentalmente è un gruppo di amici, legati da una stessa passione, che li ha portati dal 2005 (anno della fondazione) ad oggi, ad essere conosciuto ed apprezzato a livello nazionale.  

Attualmente la sede è ospitata dalle scuole elementari di Begosso, frazione di Terrazzo in provincia di Verona mentre all’inizio era a Badia Polesine e i soci sono, oltre al presidente Matteo Parisato e all’amico Cristian Sartori, Rolando Creston, Fulvio Faccio, Gianpietro Chinaglia, Nicola Faustini, Jacopo Zortea, Giuseppe Giusti, Francesco Pesce ed Andrea Beltrame.
Una iniziativa importante il GMB l’ha organizzata nel 2019. Lo testimonia la main news che via alleghiamo

 

 

 

APPENDICE FLASH STORY- 1 (da LEGNAGO WEEK - 12/10/2019) / TERRAZZO  - IL MODELLISMO INCANTA IL PAESE: LA TERZA MOSTRA E’ UN SUCCESSO
(fdk) La terza mostra concorso del “Gmb Modellismo” – Gruppo Modellismo Statico Terrazzo – Badia Polesine – Legnago è stata un successo. Dopo 8 anni dall’ultima edizione, il sodalizio locale è tornato protagonista con un evento ospitato, nell’ultimo fine settimana di settembre, nella splendida cornice della Sala Civica del comune di Terrazzo. Numeri di tutto rispetto nonostante la concorrenza di altre mostre analoghe in giro per lo Stivale: 333 modelli, anche di grande pregio, di diverse categorie; più di 90 modellisti suddivisi tra indipendenti e membri di 15 club provenienti dalle più svariate provincie del nord Italia.

 

 

 

«Lo spirito, la tenacia, il desiderio di arrivare a realizzare un evento di una certa rilevanza è stato ripagato enormemente dall’affluenza, sia di espositori che di visitatori,  - commenta un soddisfatto Matteo Parisato – Una presenza degna delle mostre più blasonate». «Un ringraziamento speciale – aggiunge – va al Nuovo Gruppo Festeggiamenti Terrazzo che ha rifocillato i partecipanti collaborando per la buona riuscita dell’evento. Grazie alle autorità civili e militari presenti, che hanno consegnato ognuna un premio speciale ad un particolare modello. Un doveroso e meritato ringraziamento va a tutti i soci del GMB: Rolando Creston, Fulvio Faccio, Gianpietro Chinaglia, Jacopo Zortea, Cristian Sartori e Giuseppe Giusti che hanno fatto un grande lavoro che ci ha permesso di ottenere un risultato entusiasmate».

 

 

 

«Grazie  - ha evidenziato il vicesindaco Andrea Visentin – che ha portato nel nostro Comune una manifestazione di cui possiamo andare orgogliosi. Come Amministrazione siamo lieti di poter mettere a disposizione i nostri spazi alle associazioni del territorio per eventi di questa importanza». A premiare i vincitori delle diverse categorie sono intervenuti, domenica 29, il Comandante dell’Avio club Montagnana Renzo Sabatini, il Sergente Maggiore Paolo Pau, il sindaco Simone Zamboni, la vicepresidente della Pro Loco  Rossella Picelli e il capogruppo degli Alpini di Terrazzo Marco Visentin.
E non mancano nemmeno le esposizioni ai nostri amici del Gmb. Anzi, «tra le iniziative del gruppo una parte importante è riservata proprio alle esposizioni dei modelli nei vari eventi».

 

 

 

«Ogni rassegna correlata da pannelli espositivi contenenti gli intenti e i diversi propositi dei nostri progetti – sottolineano dal GMB - ha non solo l’obbiettivo di mostrare i lavori, ma vuole nello stesso tempo sottolinearne l’importanza e la valenza storica».
Come succede in particolare con la realizzazione dei diorami, ambientazioni in scala ridotta che ricreano scene di vario genere, nei quali il GMB, nel corso degli anni si è specializzato con un lavoro di grande condivisione tra tutti i membri del gruppo.
Per la caserma Briscese di Legnago – sede dell’8° reggimento Genio Guastatori Mobile - il club ha realizzato un plastico in scala 1:72 raffigurante la battaglia di El Alamein del 1943. Una riproduzione fedele il più possibile alla realtà di una fase degli scontri. Diversi mesi di lavoro contraccambiati da moltissimi e giustificati apprezzamenti.

 

 

 

Giuseppe Giusti, invece, ha riprodotto in scala 1:35 la facciata della casa natale del musicista Antonio Salieri e questo diorama da qualche anno è esposto nell’omonimo teatro legnaghese.
Un altro lavoro molto interessante GMB lo ha dedicato agli alpini raffigurando una scena in scala 1:72 ispirata ai combattimenti delle trincee sul fronte italiano nelle ultime fasi della Prima Guerra Mondiale, così come apprezzatissimo è stato il diorama in scala 1:35 di Piazza Vittorio Emanuele II, Badia Polesine realizzato da Giampiero Chinaglia.
Arte, perché il modellismo sicuramente è arte accompagnata dalla storia, e dai suoi artisti che questa volta hanno deciso di raccontarla attraverso la ricostruzione di una grande battaglia avvenuta nel nostro territorio.


Ed è stata proprio questa il filo conduttore per un incontro, una semplice visita e la condivisione, seppur nel poco tempo di un sabato pomeriggio di metà Aprile, di esperienze, tecniche, convivialità che ha messo di fronte due mondi, seppur tanto distanti tra loro in quello che rappresentano, molto vicini nel linguaggio artistico che propongono: quello del modellismo statico del Gmb e l’arte presepistica del “mi babbo” (come direbbe Pinocchio al suo Geppetto, tanto per restare in tema di artisti) Luciano Milani in visita entrambi a Begosso, grazie al gancio dell’amico Cristian Sartori, membro del club.

 

 

 



Giusto per ammirare, oltre alle opere in esposizione, il working in progress di una ricostruzione statica molto importante: quella della famosa “Battaglia del Castagnaro”, commissionata al Gmb dal comune e dalla Pro Loco di Castagnaro per una esposizione permanente che sarà allestita all’interno della sede municipale. La consegna è prevista per i primi di luglio di quest’anno in occasione della rievocazione storica della battaglia. Così io e Luciano, abbiamo potuto vedere all’opera il GMB per un diorama che avrà le dimensioni di 140x240 con circa 1000 figurini alti 28 mm.  Al suo termine sarà sicuramente qualcosa di unico e meraviglioso. La testimonianza di un avvenimento storico importante per la storia del nostro territorio e che qui di seguito vi vogliamo raccontare attraverso la Main news 2.

 

 

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia/ In cover il ‘superpremiato’ quintetto storico della FMB in abbinata alla Mostra del “Cangrande della Scala” a Verona 2016.
Di cui proponiamo in apertura di fotogallery la “statuetta” del Cangrande della Scala a firma di Christian Sartori ( su Modello della ditta New Marengo Model), perché premiato nel settembre 2016 come ”Best of Class” alla decima Mostra Concorso Nazionale città di Verona; il soggetto in scala 54 mm rappresenta Canfrancesco della Scala detto Cangrande signore di Verona vissuto nella prima metà del 1300.
A seguire il ‘diorama’ in scala 1;35 che rappresenta la Piazza Vittorio Emanuele II di Badia Polesine così come apparve negli anni 30. Costruito in legno e altri materiali vari quali stucco resina e cartone, il lavoro nella sua totalità durò più di un anno. L’esecuzione fa riferimento alle planimetrie e alle foto dell’epoca. Realizzato interamente da Giampietro Chinaglia socio di GMB.
Un modello di cui vi proponiamo anche il particolare dedicato alla nota macchina in piazza a Badia Polesine.
Con riferimento invece alla Citta di Legnago , vi proponiamo alcuni modelli di aereo relativi al Bombardamento aereo del 31 agosto 1944, prodotti a cura di Faustini Nicola ( in foto con Giuliano Negri) , Plastic Maiden Scale Modelling per Associazione Volo Legnago, Aeroporto di Legnago & GMB Gruppo Modellismo Statico.
In particolare, per la cronaca e per la storia, segnaliamo che “Una delle foto più significative dei numerosi bombardamenti della Città di Legnago è senz’altro quella presente nella sala dedicata alla Seconda Guerra Mondiale presso il Museo Fioroni di Legnago. La foto raffigura un B-26 Marauder del 320th Bombing Group durante il devastante bombardamento del ponte ferroviario del 31 Agosto 1944. La foto è allo stesso tempo sia drammatica che eccezionale; una vera e propria testimonianza del momento preciso che ha mutato per sempre la conformazione della Città di Legnago”.
Inoltre “ Grazie alla ricerca straordinaria di Stefano Gregorotti, membro di History Hunters Verona e di Aircrash Po Air Finders, si è potuto risalire alle foto (alcune eccezionalmente a colori) scattate dal pilota americano Joe Kingsbury nelle numerose missioni del 320th Bombing Group effettuate tra il 1943 e il 1945 sul suolo Italiano, Francese e Tedesco (visibili sul sito www.320thbg.org).
Con la collaborazione di Fondazione Fioroni e Associazione Volo Legnago è stato realizzando un approfondimento dedicato ai bombardamenti della Città di Legnago dal nome “Piovevano Bombe dal Cielo” per portare alla memoria collettiva tali avvenimenti.
Analizzando il rapporto della missione di bombardamento del 31 Agosto 1944 (intelligence Narrative) è possibile risalire a orari, numero e tipo di velivoli, bombe sganciate, numero e nomi degli equipaggi (tra i nomi spicca Joe Kingsbury).

Alle ore 10.58 del 31 Agosto 1944 una formazione di 26 B-26 Marauder del 320th Bombing Group decollata da Ghisonaccia (Corsica) sganciava 99 bombe da 1000 libbre sul Target “Legnago Bridge”.
Durante gli ultimi due anni del conflitto, Legnago era un importante obiettivo strategico per gli Alleati perché considerato uno dei principali snodi delle  linee ferroviarie (TREVISO-OSTIGLIA, VERONA-ROVIGO, MONSELICE-MANTOVA) che dal Nord (Bolzano e Tarvisio) rifornivano il fronte (prima la Linea Gustav e poi la Linea Gotica) con materiale bellico che alimentava la “macchina da guerra” dell’Asse.
I bombardamenti su Legnago furono numerosi tra “pesanti” (almeno 16) e operazioni di attacco al suolo di caccia-bombardieri alleati. Quello del 31 Agosto 1944 può essere considerato uno dei più devastanti, per l’alto tasso di distruzione e uno dei più iconici, per le numerose foto scattate durante le operazioni dagli equipaggi.

 

 

Aereo utilizzato / MARTIN B-26 MARAUDER
Bimotore ad ala alta, era caratterizzato dalla fusoliera a sezione circolare e dalla cura aerodinamica alla ricerca delle massime prestazioni in velocità, il carrello era di tipo triciclo anteriore.
Fu il primo bombardiere medio impiegato dagli USA nella guerra del Pacifico all’inizio del 1942 ma operò anche sul Mediterraneo e sul fronte dell’Europa occidentale.
Alla sua entrata in servizio si guadagnò il soprannome di “Fabbrica di vedove” a causa dell’alta percentuale di incidenti, soprattutto in decollo e in atterraggio. Il Marauder doveva essere pilotato rispettando accuratamente le velocità limite stabilite dal manuale di volo, soprattutto in avvicinamento alla pista e quando un motore era fuori uso. L’elevata velocità da mantenere subito prima dell’atterraggio (150 miglia all’ora – 241 km/h) intimidiva i piloti, abituati a velocità assai più basse, ma se istintivamente rallentavano, l’aereo immediatamente stallava e perdeva l’assetto.
MODELLO E TECA
Il B-26 è stato realizzato recuperando un modello già costruito alcuni anni fa da un socio del Gruppo GMB (kit Airfix 1/72). Con la gentile concessione del Gruppo ho deciso di restaurare il kit con una nuova verniciatura per poter rappresentare uno dei velivoli della formazione che bombardò Legnago il 31 Agosto 1944.
Dopo aver rimosso le vecchie decals ho verniciato il modello con diverse sfumature di Vallejo Metal Color ad aerografo. Per riprodurre le insegne “06” del 320th Bomb Group sono ricorso alla “mano libera” per la mancanza di decals. Il modello è stato rifinito con trasparente lucido e con lavaggi a colori ad olio.
Per l’esposizione ho costruito una teca ad hoc per riprodurre la famosa foto del bombardamento del ponte ferroviario di Legnago.
La teca è stata realizzata interamente in modo artigianale: base in legno autocostruita e teca in plexiglass trasparente realizzata a mano con l’aiuto di una pistola ad aria calda. La parte grafica è stata realizzata a Photoshop (impaginazione e rimozione del velivolo dalla foto originale). Le altre foto presenti nella teca raffigurano la ricognizione del ponte, la devastazione a terra dei bombardamenti, Joe Kingsbury e il suo equipaggio, una foto a colori del velivolo “06” (probabilmente l’obiettivo colpito sullo sfondo è Legnago).
La stampa su forex è stata realizzata professionalmente da “Studio Ricerca Cerea”.
CONSEGNA ED ESPOSIZIONE
Il modello è esposto nel circolo dei soci dell’Associazione Volo Legnago presso l’Aeroporto www.aeroportolegnago.it.

 

 

Sempre con riferimento alla Città di Legnago, vi proponiamo due immagini come da modello statico relative alla “Riproduzione della facciata della casa natale del musicista Antonio Salieri a Legnago. Modello in scala 1:35 completamente autocostruito dal socio Giuseppe Giusti.”
Con riferimento invece alla visita di Luciano ed Emiliano Milani in ‘casa’ GMB” le immagini parlano da sole, visto come sono impegnati i sopracitati soci del GMB , anche nella riproduzione dei ‘soldatini ‘ che poi appaiono nelle successive immagini , come anche gli aerei, oltre che sui campi di battaglia relativi alla Grande Guerra.
Che lo stesso Emiliano Milani spiega anche storicamente così: << La Grande Guerra / TRINCEE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE / La scena (125 x 65 cm,  scala 1:72) è liberamente ispirata ai combattenti sul fronte italiano nell’ultimo periodo della prima guerra mondiale. In un terreno leggermente ondulato le truppe italiane, arditi, dalle proprie trincee attaccano le linee austroungariche. All’assalto partecipano anche soldati armati di lanciafiamme, flammieri, e altri equipaggiati di corazze e cesoie che precedono il grosso delle truppe per aprire dei varchi nel filo spinato. L’attacco è contrastato dalla fanteria austriaca e dalle truppe d’assalto, Strumtruppen, munite di materiali tedeschi>>.
Anche perché – continua Milani – attraverso i suoi modelli statici, “ GMB vuole rendere omaggio ai tanti caduti di tutte le guerre, di ogni epoca, nazionalità e razza, vincitori e vinti, tutti orgogliosamente impegnati per la libertà.
Anche per questo vi proponiamo i last flash Luciano Milani attento a “vedere ed ascoltare” le storie e la mission della GMB direttamente dai suoi componenti , in piena attività coi loro ‘modelli statici’, così empatici per sempre nuovo visitatori.

Emiliano Milani
www.polesinesport.it