Le “Mille Lingue” di Sant’Antonio, la statua che parla sul Po in ‘processione’ col Mondo/ Dai “Curiazi” di Castelnovo Bariano col vescovo Pavanello, agli “Orazi” di Crespino con don Licio e... Papa Luciani


A volte i ‘minimi comuni denominatori ‘si incrociano’ e stimolano ...discorsi sul mondo. Vedi don Giuriati e la processione con Sant’Antonio a Castelnovo Bariano ( raccontata da Franco Rizzi ) vedi don Graziano e la processione con Sant’Antonio a Crespino ( segnalata per immagini in fotogallery da Alberto Fogagnolo). Ciascuno a modo loro, ma  sempre Sant’Antonio protagonista ‘in processione’ nel giorno del Santo portoghese venerato a Padova, la Città del Santo, dove in tanti vanno in pellegrinaggio da sempre.

Così il 13 giugno 2023, giorno di calendario dedicato a Sant’Antonio, diventa giorno per tutti e, parafrasando il titolo del film “La lingua del Santo” del regista padovano Carlo Mazzacurati diventa naturale titolare “Le Mille Lingue” di Sant’Antonio , considerando che la sua STATUA è stata portata a spalle in processione in tante parti del Mondo ( anche Porto Viro ha festeggiato ‘Sant’Antonin da Po”).

E allora, partiamo dai “Curiazi” di Castelnovo Bariano che con don Giuriati e il Vescovo Pierangelo Pavanello ha visto tanti fedeli anche ‘istituzionalmente’ in processione nel paese dell’Altopolesine, raccontati nel seguente reportage trasmessoci da Franco Rizzi cantastorie dell’enclave altopolesano.

 

 

Completando poi  da parte nostra ‘a ruota libera’ le tante facce in processione a Sant’Antonio , la località sotto l’argine del PO a Crespino di cui abbiamo peraltro già raccontato qui su www.polesinesport.it, ( sempre promoter Alberto Fogagnolo) la lunga Storia di una Comunità che ha nell’Oratorio di Sant’Antonio il suo ‘vangelo’ catalizzatore.

 

 

 

PRIMA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 14.06.2023)/ CASTELNOVO BARIANO : GRANDE EVENTO LA FESTA PATRONALE ANTONIANA

Martedì 13 giugno scorso dalle 18 in poi, a cura della parrocchia, ha centrato tutti gli obiettivi la tradizionale festa patronale di S. Antonio di Padova voluta dalla parrocchia: messa; processione urbana (utile il servizio civile stradale); benedizione delle formelle antoniane sul colonnato esterno al tempio; cena allo stand Pro Loco. Proficua la collaborazione comunale. 

 

 

 

Evento speciale arricchito dalla presenza del vescovo Pierantonio Pavanello (che ha presieduto la funzione religiosa cantata dal coro parrocchiale e musicata dal m° Alessio Verzola) con numerosi sacerdoti e suore, dal sindaco Massimo Biancardi con il vice Francesco Masini, l’assessora Evelyn Ferrari.

 

 

 

Oltre al consigliere delegato alle associazioni Vanni Libanori, dal comandante della compagnia carabinieri di Castelmassa il capitano Paolo Li Vecchi, dal collega di stazione il maresciallo Rubes Giancane. In più lo scultore Natale Calesella, il professor Paolo Brenzan, padre Luciano Bertazzo, frate francescano del Santo a Padova e studioso di S. Antonio.

 

 

 

Il vescovo all'omelia ha tratteggiato efficacemente la figura e l'opera di S. Antonio di Padova patrono parrocchiale. Francescano, dottore della chiesa (Lisbona 1195 circa - Arcella, Padova, 1231). Entrato nell'ordine minoritico, preso il nome di Antonio, partì missionario per il Marocco. Sentì, poi, "grande l'influenza di S. Francesco, che, probabilmente, conobbe".

 

 

Nel 1221 era al capitolo generale dell'ordine ad Assisi, poi divenne predicatore, raggiungendo in breve grande fama: prima nell'Italia settentrionale, poi (1225-27) in Provenza e Linguadoca contro l'eresia albigese. Dal 1227 al 1230 fu ministro provinciale lombardo-emiliano. Fu canonizzato nel maggio 1232: considerato sempre nel suo ordine dottore della Chiesa, lo fu di tutta la Chiesa dal 1946.

 

 

Ha lasciato molte opere in latino "in cui si avverte l'orientamento comune della prima predicazione francescana; nella prevalente prospettiva etico-religiosa si accentua l'interesse per alcuni temi teologici come l'umanità e la passione di Cristo, l'eucarestia, la Vergine". Nella tradizione popolare la venerazione per lui si accentra soprattutto nella sua figura di taumaturgo; manifestazione principale della devozione il pellegrinaggio alla basilica "del Santo" a Padova.

 

 

 

Altro momento la processione per le vie castelnovesi.

Ultimo atto devoto l’inaugurazione e la benedizione delle 34 formelle in cotto opera dello scultore Natale Calesella e donate al Comune. In merito hanno parlato brevemente il vescovo Pavanello, don Graziano Giuriati, padre Bertazzo, il professor Calesella, il sindaco Massimo Biancardi.

 

 

 

“Non si è coperto il colonnato in quanto più diretto è il collegamento verso il cielo da parte dei fedeli in nome di S. Antonio di Padova”.

La zona è stata denominata Piazzetta S. Antonio di Padova. Affollata la cena a base di pesce di mare allo stand Pro Loco.

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( di S.S, mail 14.06.2023)/ FESTEGGIAMENTI A CRESPINO, IN LOCALITA’ SANT’ANTONIO, ALL’ORATORIO DI SANT’ANTONIO

Della Storia dell’Oratorio Sant’Antonio e del suo lungo legame storico con la Comunità del Borgo prospicente l’argine del Po a Crespino, beh abbiamo già parlato a lungo e basta chiedere a Google che vi  rimanda direttamente qui su www.polesinesport.it alle pagine interessate.

 

 

 

Ovviamente anche quest’anno al Festa al Borgo Sant’Antonio è stata organizzato dallo specifico Comitato presieduto da Ruggero Cavriani e come da tradizione partenza dalla Chiesa Parrocchiale dei SS Martino e Severo a Crespino, ovviamente con la statua del Santo  che campeggiava sul carro addobbato e in versione floreale.

 

 

 

Per una processione ‘celebrata’ in tandem da Don Graziano Secchiero , parroco di Crespino, e don Licio Boldrin suo amico da sempre fin da quando erano assieme in Seminario da giovani.

 

 

Tra l’altro Don Licio non è la prima volta che partecipa ai Festeggiamenti di Sant’Antonio a Crespino, come non è la prima volta che la Banda Musicale di Villadose accompagna il Santo dalla Chiesa parrocchiale fino all’Oratorio sotto l’argine del PO e ...ritorno.

 

 

 

Peraltro per la cronaca e per la storia , Don Licio parroco di Frassinelle è noto a tutti per la sua ‘amicizia’ con Papa Luciani, peraltro arrivato in Polesine , quando ancora era Patriarca di Venezia e venne proprio a Frassinelle nel 1976 per la cerimonia del 25° anniversario dell’alluvione del 1951 presso il Sacrario delle 84 vittime del camion della morte.

 

 

Poi don Licio è andato anche a fargli visita in Vaticano e ...il resto è noto a tutti , visto che sempre nel nome di Papa Luciani ( ricordiamo il Papa dei soli 33 giorni) il polesano Don Licio è stato invitato recentemente ( 29 .11.2016 , a Santa Marta alla messa celebrata da Papa Francesco), come recentemente lo stesso Don Licio ha rilasciato interviste-testimonianze in proposito anche su TVA Vicenza, oltre che essere già stato invitato ad Agordo dagli “Amici di Papa Luciani”  e in diverse altri incontri-serate anche in Polesine:

 

 

 

Giova segnalare peraltro che don Licio ha partecipato a “Lascia e Raddoppio” proprio sulla vita di Papa Luciani  e che nel programma di Mike Bongiorno ha incontrato neo 1981 anche artisti che poi hanno fatto serate di Beneficenza a Frassinelle Polesine ( anche il cantautore Antonello Venditti...) . 

 

 

Fatto questo excursus sintetico, e segnalato come sempre la grande partecipazione della Gente di Crespino alla Processione storica, vi rimandiamo in calce al nostro tradizionale Extratime anche per ulteriori nostri commenti agganciati alla fotogallery e relative immagini trasmesseci da Franco Rizzi ( Castelnovo Bariano) e Alberto Fogagnolo ( ora simpatizzante ma anima storica pro Oratorio Sant’Antonio – Crespino ).

 

 

EXTRATIME by SS/  In cover Sant’Antonio “Mille Lingue” perché anche la sua statua... parla sul Po in ‘processione’ col Mondo.

Quindi in apertura di fotogallery e in aggancio alla prima News vi proponiamo “Dieci-Immagini-Dieci” della Festa patronale sant’Antonio a Castelnovo Bariano, con tutti i rappresentanti “Curiazi” nel significato etimologico del termine, partendo dal vescovo Pierangelo Pavanello, fino al vice sindaco Masini  e sindaco Biancardi ( entrambi noti e significativamente con tanto di fascia tricolore) , oltre a don Graziano Giuriati ( guarda caso nato a Crespino) e tutti i sopracitati rappresentanti istituzionali, dal capitano Paolo Li Vecchi a fra Bertazzo della Basilica dl Santo padovana.

 

 

 

 

Ovviamente tutti in processione, oltre che in chiesa nella parrocchiale a Castelnovo Bariano, sul cui colonnato sono state poste le ‘formelle’ donate dallo scultore Natale Calesella ( eccolo mentre legge il foglio tra le mani, ma anche per Lui vedi relativa Story su questo sito) ).

 

 

 

 

A seguire, in aggancio alla Festività di Sant’Antonio celebrata a Crespino tra chiesa Parrocchiale e relativo omologo Oratorio, segnaliamo in tandem nel cerimoniale religioso sia Don Licio ( anche mentre predica) che Don Graziano ( anche seduto a fianco di Matteo Balzan ‘cristoforo’ con la Croce tra le mani).

 

 

 

 

Da segnalare altresì tra i presenti in processione anche alcuni noti rappresentati istituzionali crespinesi  in primis il vicesindaco Bruno Malaspina (non ha la fascia tricolore, ma è spesso presente alle varie manifestazioni sia istituzionali che associative).

 

 

 

 

Mentre dulcis in fundo onoriamo don Licio ‘precursore’ di Sant’Antonio, praticamente prototipo di tutte le statue del mondo che in questo 13 giugno 2023 sono state portate in ‘processione’ , contemporaneamente ecumenica e universale

 

 

Franco Rizzi, Alberto Fogagnolo, Sergio Sottovia

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