Luciano Breda bomber giovanili Adriese, poi Corbola ed escalation col Grande Canaro, anche da mister tra Prima cat e Promozione con pres Ghirello e ds Zangherati/ Quindi tour Polesine, Copparo, Este Jr e …attore teatro ‘Briciole d’arte’


Per la serie “Personaggi versione News Magazine” , dopo avervi proposto Enrico Resini , facciamo un piccolo balzo in avanti proponendovi Luciano Breda – Personaggio Story, soprassedendo dal proporvi i due personaggi Mario Pigaiani / Stientese ed Erino Brazzorotto / Boara Polesine li abbiamo già pubblicati quei su questo sito in versione completa News Magazine per esigenze tecniche e in anticipo sulla loro collocazione sequenziale.
Così adesso siamo al nostro Luciano Breda, 63° Personaggio Story format News Magazine con testo molto più ampio rispetto a quando l’avevamo sinteticamente aggiornato citandolo sulle panchine del Costa, dell’Arquà 2009/10, de La Vittoriosa 2012/13,  poi stop…. E richiamato a La Vittoriosa 2014/15 .
Per una passione mai spenta , perché la panchina aiuta la squadra ma anche chi la occupa, tant’è che Luciano Breda ha allenato ancor gli amici di sempre, da bomber Girotti a Zogno, e Toffalin friends anche sulla panchina degli Amatori Canato fino al 2018.
Giusto per fermarsi, ma solo un anno visto che poi ha detto di sì al patron della storica La Vittoriosa fin dai tempi dell’altro patron Caoduro, ed ha detto di sì per allenare la squadra Allievi provinciali in questo campionato 2019/20.

 

 

 

Con uno spirito più maturo ovviamente, vista l’età e visto anche l’esperienza maturata in tanti anni da attore teatrale a Canaro ma in tour con la nota compagnia “Le Briciole d’Arte” , mentre la vita di mister Breda trova anche soddisfazione per quel dna sportivo trasmesso a sua figlia Lara, ottima pallavolista e giocatrice di beach volley.
Per un perfezionamento del Personaggio Story che va oltre quanto emergeva dal ‘format ‘ news magazine che vi proponiamo datato 2009 integrato da alcune speciali Appendice Flash News , rimandandovi in calce ad ulteriori commenti integrativi di cui all’Extratime, anche con riferimento all’incontro al nostro incontro di stamattina, fine anno 2019, a casa sua tra focus e amarcord storici, ma anche con la nostra convinzione che  Luciano lo ritroveremo ancora l’anno prossima su qualche campo di calcio a trasmettere la sua grande passione sportiva e vincente ad altre giovani speranze con voglia di crescere.

 

 

 

MAIN NEWS (  di Sergio Sottovia, 01.01.2009)/  SESSANTATREESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE –  BREDA LUCIANO
Da giovane ha avuto la grande chance. Era attaccante nella juniores a Canaro e giocava già in prima squadra. Di gol col suo sinistro ne ha fatto subito tanti ed è stato subito capocannoniere.
Le grandi squadre facevano selezioni nel Veneto. La grande Inter ne fece a San Martino di Venezze, a Lendinara e a Donada, prima di convocare i selezionati ad Appiano Gentile.
Al giovane Breda (classe 1956), attaccante dalle lunghe leve, andò bene. Furono tre i ragazzini veneti che andarono a Milano, un portiere da Padova, un difensore da Vicenza e lui da Canaro.
Così, alle 4 di un mattino, il segretario di allora Esperio Montagnana e Arzildo Cirella, lo portarono ad Appiano Gentile, appunto in prova all'Inter.
Nella Primavera dell'Inter c'erano Bini e Skoglund figlio, a giudicare c'era Fongaro il portiere.
Dopo 20 minuti si strappò e ancora adesso Luciano Breda si rammarica di non essersi fermato la domenica prima , quando sentiva il risentimento. Gli concessero un altro provino a stretto giro di posta, ma per Luciano l'infortunio durò più del previsto e la grande chance durò proprio lo spazio di un mattino.

 

 

 

Dopo una stagione nel suo Canaro , Luciano assieme a Fulvio Rossi risponde alla chiamata del ds Piero Cavallari e va all' Adriese. Luciano Breda è ancora in età da Berretti e fa qualche partita in Coppa Italia con la prima squadra. E' l'anno che Tivelli va alla Reggina e che l'Adriese di Mattè sale dall'Interregionale alla C2.  
Sia per Rossi che per Breda, l'Adriese e Piero Cavallari hanno contatti col Padova, ma nulla più.
Il militare è alle porte e Breda, potrebbe andare alla Tagliolese, ma Cavallari gli consiglia il Corbola, dove Luciano la domenica va a tenersi in forma in Terza categoria e dove segnerà 34 gol, vicecapocannoniere dietro a Mario Ruzza del Rosolina.
"Poi  giocai nel Polesella- ricorda Breda-  all'epoca dei Poletti e Dalconi e di Carravieri. Quindi ritornai al Canaro, dove l'allenatore era Igli Riccardi, uno locale."
Sono anni normali per Breda e per il Canaro. Ma sono anche gli anni in cui si cementerà quel gruppo che farà grande il Canaro.

 

 

 

Con Lele Donatoni allenatore il Canaro e Luciano Breda , nella stagione 78/79 salirà in Seconda Categoria. Starà per diversi anni in Seconda categoria il Canaro , ma per Breda c'è stato anche un periodo amaro perché si era beccato due anni e mezzo di squalifica giocando contro il Santa Maria Maddalena. Quella pausa per squalifica pesa ancora oggi a sfumare i ricordi di Luciano.
Intanto il  Canaro del presidente Rodolfo Garbellini sarà protagonista con Lorenzo Piacentini in panchina. Saranno buoni campionati finché nell'86/87 il Canaro con Breda salirà in Prima.
Però il Canaro 87/88 del neo mister Pietro Vitello, che avrà Breda come vice, retrocederà subito.
E' comunque un bel gruppo quel Canaro del presidente Garbellini, che dopo soli due anni, con Giuliano Costa allenatore nell'89/90, rientra ancora in Prima categoria, per restarci.
C'è anche il cambio alla presidenza, con Danilo Ghirello disposto ad investire tanto per i canarini. 
Il ds Federico Zangherati costruisce un mosaico di qualità. Arriva Gino Vaccari da Galliera,  in panchina a portare professionalità elevata, arriva Gollini gran centravanti, Teolili e altre pedine fondamentali.
Luciano Breda allenatore patentato fa il secondo a Vaccari, nel Canaro 90/91 che raddoppia subito perché sale in Promozione.
E' davvero un grande Canaro e la tifoseria riempie la nuova tribunetta scoperta per sostenere i beniamini locali Guerra, Allegro, Pavani, Previati, Garbellini, Gozzi.
In Promozione però la matricola Canaro e Vaccari stentano, fanno bene in casa e male fuori casa. Solo verso la fine il Canaro ritrova orgoglio e punti, ma la salvezza sfuma in dirittura d'arrivo.

 

 

 

Il gruppo però non si sfalda, arriva in panchina Roberto Melucci e il nostro Breda è ancora vice allenatore in Prima categoria. In quella stagione 92/93 il Canaro è protagonista di uno slalom parallelo col Monselice.
Occorrerà anche lo spareggio per definire chi ha diritto alla Promozione. Il match  si gioca al Tre Martiri di Rovigo, di fronte a oltre 1000 spettatori. Ci sono tanti addetti ai lavori che il sottoscritto intervista per RCD Delta Radio, in un ping pong radiofonico con Fabrizio Ghedin in cronaca partita. E' la stessa domenica di un altro spareggio importante al Bettinazzi di Adria dove la Lendinarese  di Minardi batterà la Piovese e salirà in Eccellenza.
A Rovigo il centravanti Tumiatti colpirà il palo , mentre il Monselice va in gol per la vittoria.
Amarezza tanta per il Canaro di Melucci e Breda, che così nel 93/94 partirà dalla Prima, stavolta con Luciano Breda primo allenatore.
Farà una buona stagione la squadra del presidente Ghirello e del ds Zangherati, quarto posto finale, però Breda non è riconfermato.
A Canaro per la stagione 94/95 ritorna il prediletto Vaccari e tutte le sue speranze.
Ma il Canaro storico si sta sfaldando e miracoli non ne fa nessuno.

 

 

 

Scende anche la stella di Vaccari che dà le dimissioni, così Luciano che  era andato ad allenare il Polesella del presidente Cassia in Seconda ricostruisce il feeling col suo Canaro ritornando in panchina fino al termine.
E' un Canaro strutturato per viaggiare là davanti. Ed è quello che succede al Canaro 95/96 di mister Breda. Quell'anno fu sprintosa lepre Fiessese di Lorenzo Visentini, ma poi il Chioggia stratosferico di Franco Cerilli sorpassò e andò a vincere a mani basse, mentre il Canaro di Breda agganciò sul filo di lana la Fiessese in seconda posizione. E nello spareggio sul neutro di Lendinara il Canaro di Breda acquisì il diritto a spareggiare ancora per salire in Promozione, contro la seconda di un altro girone. Purtroppo sul neutro di Battaglia Terme il Canaro di Breda sarà battuto 3 a 1 dal Santa Maria di Camisano. 

 

 

 

   
Provaci e sarai più fortunato ! E' la logica che sta alla base del reincarico a Breda per la stagione 96/97. Purtroppo la partenza fu col freno a mano tirato e , da novembre sulla panchina del Canaro riappare la vecchia conoscenza Vaccari, mentre Diego Tumiatti è alla juniores. Anche con Vaccari le cose non migliorano, così il Canaro si affida a Tumiatti ma resterà un un campionato di centroclassifica.
A Canaro finisce praticamente qui il ciclo glorioso. Nella stagione successiva Claudio Ferraresi non salva il Canaro, che inaspettatamente retrocede in Seconda, mentre il buon Breda fa lo strakanovista a Copparo nel settore giovanile. Infatti va in campo al sabato e alla domenica mattina, guidando gli Allievi e gli Juniores nazionali, nel girone romagnolo dove ci sono anche Spal, Rimini e Brescello. Una stagione tutt'altro rose e fiori, visto che la Copparese 97/98 , soprattutto nel girone di ritorno, pescava a piene mani dalle squadre di Breda, facendo giocare nel week end anche due partite ai suoi ragazzi.
Nella stagione 98/99 Luciano Breda è a Occhiobello, ma accetta la scommessa Crespino dopo che la Fulgor, matricola in Prima, ha esonerato Gino Bovolenta.

 

 

 

Neppure con Breda cambia la musica e la Fulgor del ds Gigi Napoli affida le residue speranze a Tullio Miari neo patentato allenatore. Ad ogni cambio di allenatore si registra la scossa, ma non è duratura e la Fulgor malgrado il buon finale ritorna in Seconda.
Poi Luciano Breda, ormai abituato ad allenare squadre del lungo Po, si sposta al Bottrighe 99/2000 in Seconda categoria, perché il neo presidente Massimo Moschini gli affida i suoi sogni di gloria.
La squadra è rinforzata rispetto alle annate precedenti e Luciano Breda fa buon assemblaggio tra vecchi e nuovi.
Da sempre caldo in panchina, Breda spiegava a metà stagione:"Come autocontrollo sono migliorato; ma obiettivi importanti hanno bisogno di adeguate sollecitazioni. E col Bottrighe che ho a disposizione voglio vincere." Ed è stato così: quel Bottrighe, seppure dopo spareggio, salì in Prima categoria. Così Luciano partì anche col Bottrighe 2000-01, anche se poi si ritrovò alcune stagioni in stand bye, finchè arrivò la panchina della Juniores regionale dell'Este 2004-05. Quando però il Canaro retrocede in Seconda è normale che pensi a lui per il rilancio, E così Breda è sulla panchina di 'casa sua' nella stagione 2005-06. E fa bene tanto da scattare presto in cima alla classifica. Però ad inizio 2006 deve abdicare per necessità familiari. Il Canaro del ds Zangherati pensa di non poter sopportare un 'interregno', così affida la panchina al centravanti Piccinardi.
Di certo, comunque vada, Breda e il Canaro prima o poi si ritroveranno.

 

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY ( by Gazzettino , 5.10.1991, written by Claudio Garbellini)  / CALCIO POLESANO 15/ CANARO/ Supplemento redazionale al n.213 del 5.10.1991, coordinato da Massimo Selleri, Hanno collaborato: Graziano Barbierato, Giovanni Danza, Wadis Ferracini, Fulvio Ferrarese, Francesco Ferro, Claudio Garbellini, Enrico Mancin, Danilo Pizzeghello, Paolo Ponzetti, Angelo Raimondi, Giuseppe Seno, Nuto Vallarini)
CALCIO POLESANO 15/ CANARO ( IL CANARO HA SFONDATO
Dopo un campionato di Prima categoria esaltante, l'U.S. Canaro è approdato per la prima volta nella sua storia in Promozione e la società ha affrontato con grande serietà questa nuova esperienza. I problemi da risolvere erano molti e notevoli, dal necessario rinforzo alla squadra, alla rinuncia ad alcuni fuori quota, a qualche cessione e per finire alla costituzione dell'Under 18, ma il presidente Ghirello e i suoi collaboratori hanno valutato attentamente la situazione e quindi, senza precipitare le cose per evitare passi falsi, si sono mossi perseguendo obbiettivi di potenziamento della squadra e nel contempo della società nel suo complesso.

 

 

 

In questo senso è stato cercato e raggiunto l'accordo prestigioso con l'industria<Veronesi> di ricostruzione pneumatici.
Per quanto riguarda la squadra, ha invece funzionato alla perfezione l'intesa tra i dirigenti e l'allenatore Gino Vaccari che all'esperienza unisce idee estremamente chiare. Per rinforzare adeguatamente la squadra, il tecnico ha chiesto un difensore di fascia, un centrocampista con doti di incontrista e una punta e il ds Zangherati, insieme con gli altri dirigenti, si è messo in moto, ha visionato numerosi giocatori, ha allacciato i giusti contatti, individuando gli elementi con le caratteristiche volute da Vaccari, ma contemperando le scelte alle esigenze della società.
Sono venuti così gli acquisti di Gianni Pavani, di Michele Merchiorri e da ultimo, una volta conclusa la vicenda di Girotti deciso ad andarsene e ceduto alla Tagliolese, è arrivato Moreno Menardo, mentre andava concretizzandosi la costituzione dell'Under 18.
" Sono convinto - dice il presidente - che abbiamo lavorato bene. Con i nuovi inserimenti, la squadra ha le carte in regola per farsi valere e disputare un buon campionato. Ed è quello che ci aspettiamo"

 

 

 

Struttura societaria
La struttura societaria dell'U:S. Canaro è la seguente: Presidente Danilo Ghirello, vice Germano Valieri, Ds Federico Zangherati, segretario Giuliano Neodo, dirigenti: Giorgio Allegro, accompagnatore Under 18; Marino Barotti, cassiere e addetto alla pubblicità; Claudio Valieri magazziniere e custode campi; Lorenzo Trapella responsabile settore giovanile; Giacomo Brandolese, segretario settore giovanile; Severino Randolo e Fabio Guarnieri collaboratori; allenatori Gino Vaccari, vice allenatore e dirigente Luciano Breda, Franco Tosatti allenatore Under 18; massaggiatore G.C. Davì; Sponsor Industria Ricostruzione Pneumatici < Veronesi >.
I giocatori della prima squadra in parte rinnovata   
La <rosa> dell'U.S. Canaro per la stagione 1991/92 è la seguente: portieri Mauro Zagatto e Dario Vicari(under 18); difensori Stefano Arveda, Mariano Destro, Davide Guerra, Walter teofili, Andrea Garbellini, Luca Ruzzante e Gianni Pavani; centrocampisti Luca Pavani, Paolo Allegro, Andrea Tenan, Enrico Resini, Michele Merchiorri, Giampaolo Gozzi (under 18) ; attaccanti Daniele Gollini e Moreno Menardo. Della formazione dello scorso anno, sono partiti Nalin e Merlin, proprietari del loro cartellino, Previati ora nell'Occhiobello, Girotti ceduto alla Tagliolese, mentre per Fedozzi e Polmonari sono ancora aperte alcune trattative.

 

 

 

 

   
SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( by Il Resto del Carlino , 18.05.1992) / A PERNUMIA SPAREGGIO PER LA PERMANENZA IN PROMOZIONE: CANARO NON SEGNA E SI ARRENDE
La sconfitta con la Sambonifacese é arrivata in seguito ad un infortunio difensivo
Nonostante il dominio sul campo i polesani hanno pagato le molte imprecisioni sottorete. Adesso é squadra da ricostruire

CANARO – SAMBONIFACESE 0 - 1
CANARO: Zagatto, Destro, Guerra, Garbellini, Melchiorri, Mangherini, Gozzi G.P. ( 41' Pavani L. ) , Resini, Menardo, Allegro ( 46' Tenan), Gollini. All.re: Vaccari.
SAMBONIFACESE: Menini, Gnesato ( 44' Benin ), Tavassi, Scarsetto ( 67' Giron), Zamboni, De Togni, Ferrari, Fumo, Furlanetto, Lunardi, Grassi. All.re:  Biasiolo
Arbitro: Pilan di Padova
Rete: Grassi al 14'
Note: Giornata calda, spettatori 200. Ammoniti Garbellini, Mangherini, Resini, Tenan, Zamboni, Fumo, Lunardi. Angoli 5 a 3 per il Canaro.  
PERNUMIA- Un infortunio difensivo tra Guerra e Destro ha consentito a Grassi di battere in pallonetto Zagatto; ciò condanna il Canaro di Vaccari alla Prima categoria. E' vero che sul neutro di Pernumia c'é stata solo una squadra in campo, il Canaro, certo però che sottorete in diverse occasioni Gollini, Menardo, come Resini, Garbellini e Guerra hanno peccato di imprecisione.

 

 

 

Sulla stoccata da fuori di Garbellini, al 20', é stato bravo Menini a ribattere di pugno. Il gioco é in mano a Resini e company, ma non trova deguato supporto in Allegro e Gozzi. Tuttavia ha una buona opportunità al 37' Gollini che fa perno, ma mette fuori un rasoterra a fil di palo. E' più solido il Canaro in avvio di ripresa, con gli inserimenti di Tenan e Pavani, efficaci incontristi a sostegno di Resini più avanzato. Al 50' su cross di Mangherini la mezza girata di resini arriva smorzata tra le braccia di Menini. Sulla fascia destra Tenan e Pavani menano la danza cosicché al 56' Resini e Gollini rifiniscono al centro per Menardo che, in area piccola, non batte di prima intenzione. Al 61' un appoggio di Tenan pesca al centro Gollini che salta Zamboni e spara un rasoterra sul quale non arriva alla deviazione Menardo. Si fa viva la Sambonifacese di  Biasiolo che mette sopra la traversa due colpi di testa di Zamboni. Preme il forcing dei polesani. All'85' si gira bene Menardo, ma trova l'impatto difensivo sul quale Guerra poi spedisce rasoterra fuori. Sull'ultima girata alta di Garbellini e sull'incursione di Gollini il Canaro spende gli ultimi sforzi. Non meritava certo di perdere questo spareggio salvezza con la Sambonifacese, ma la retrocessione in Prima categoria per il Canaro di mister Vaccari é stata la conseguenza dei pochi punti guadagnati in trasferta. Un Canaro certamente da ricostruire.  

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY ( di Sergio Sottovia, by Il Resto del Carlino , fine campionato 1999-2000) / BOTTRIGHE, LA PRIMA CATEGORIA E’ MERITATA
( Con mister Luciano Breda grandi numeri stagionali, per il tandem dirigenziale  Sandro Borella e Massimo Moschini) .
BOTTRIGHE/ E’ il caso di dire che la sofferenza fa gustare di più la vittoria. Per di più <<storica>> perché, per la prossima stagione, riproporrà il Bottrighe sui palcoscenici della Prima categoria. Tutto questo per effetto di una stagione da incorniciare e da raccontare.
Dietro lo strapotere del Badia di Azzi, primo a quota 66, la classifica ha registrato il Bottrighe appaiato alla Fulgor Crespino, entrambe damigelle d’onore a quota 59 punti.
Lo score partite delle due squadre era identico: su 30 partite giocate , avevano vinto 17 volte, pareggiato 9 e perso 5 volte.

 

 

 

Se la Fulgor era stata macchina da gol con 69 retri segnate, il Bottrighe ne aveva segnate 49 subendone 26. Occorreva decidere chi fosse la seconda del girone. Serviva quindi uno spareggio. Ed è stato spareggio al cardiopalma, sul neutro di Gavello. Il Bottrighe ha battuto la Fulgor soltanto ai rigori, Il match era finito 2 a 2 nei tempi regolamentari e 3 a 3 dopo i supplementari.
Battendo la Fulgor , per il Bottrighe non c’è stata … Battaglia. Questo perché la padovana… Battaglia Terme solo nel primo tempo è riuscita a contenere i polesani di mister Breda, mentre nella ripresa due doppiette di Gorda e Scaranaro e un gol di Giovannini hanno confezionato la cinquina per un Bottrighe che ha vinto la …battaglia e soprattutto la…guerra.
Quella che ha regalato al presidente Massimo Moschini lo storico ritorno in Prima categoria.
Bisogna riandare alla stagione 1991/92 per ritrovare il Bottrighe in Prima categoria. Era l’epoca del Bottrighe allenato da Guglielmo Gennari, ma c’era rimasto lo spazio di una annata, con un girone d’andata di alta classifica e un ritorno pessimo.

 

 

 

Ma è <<dentro>> la stagione strepitosa di quest’anno che andiamo in <<viaggio>> col presidente Massimo Moschini e il suo vice Sandro Borella.
<< Abbiamo costruito una squadra senza fare pazzie e senza l’obiettivo el salto di categoria. Sono arrivati giocatori sollecitati anche dall’amicizia con i componenti del giovane gruppo dirigenziale. Evidentemente da cosa nasce cosa e il Bottrighe è diventato bello oltre le aspettative. Basti pensare – precisa Moschini – ch eil ruolo di libero è stato praticamente inventato, come quello di marcatore centrale>>.
Gli fa eco Borella:<< Per chi non è mai stato difensore, non è piacevole accettarne le responsabilità. Poi Boscolo è stato libero di qualità come altrettanto lo sono stati in  marcatura i giovani Passarella e Ravarro>>.
Però quel “bambino” Bottrighe ha fatto presto a diventate “adulto”, a diventare “mosaico” di qualità, tant’è che si è insediato presto in vetta al girone di Seconda categoria.
Dice Moschini:<< Eravamo lì in testa e abbiamo cominciato a credere nelle nostre possibilità anche quando abbiamo perso a Badia , convinti di aver giocato bene>>.

 

 

 

L’excursus del presidente naviga in mezzo a tutti i reparti. La difesa che ha fatto il suo dovere, il centrocampo che ha <<nascosto>> anche qualche rallentamento di ritmo, l’attacco che ad un certo punto si è inceppato ma che alla fine ha sfornato i gol per il salto di categoria. E’ ottimo pompiere il presidente Moschini, bisognerebbe mettergli un decoder. Certo lui non vorrebbe fare delle differenze tra i vari Fregnan, Scabin, Ravarro, Grigolo, Passarella, Bresciani, Bonato Igor e Morgan, Ferrarese, Gorda, Giovannini, Stocco e Voltolina. Sono questi i protagonisti del Bottrighe che mister Breda ha tenuto sotto pressione per arrivare al traguardo storico, dopo gli spareggi con Fulgor e Battaglia.
Ad usare i superlativi si rischia sempre l’esagerazione, ma per il Bottrighe sono i risultati a fare la storia.
<< Quando abbiamo patito le decisioni dell’arbitro a Badia – ricorda Sandro Borella – ho pensato che qualcuno non ci volesse in paradiso. Invece la squadra ha reagito bene,  anche se certe partite , come quella col Mardimago, le abbiamo vinte palsando qualche problema>>.
Ha certamente sofferto anche il ds Claudio Gregnanin, quando il Bottrighe a tre quarti di campionato , ha dilapidato i 9 punti di vantaggio che aveva sulla Fulgor .

 

 

 

<< A quel punto abbiamo sbagliato qualcosa e il Crespino ci ha agganciato. Ma siamo stati uniti anche quando abbiamo perso contro il San Vigilio, non siamo andati a sbraitare addosso ai giocatori negli spogliatoi, li abbiamo lasciati tranquilli come l’allenatore. Infine – continua Moschini – è stata ed è ancora una emozione grande, da doppia vittoria degli spareggi e il ritorno in Prima categoria>>.
A questo punto il discorso si stacca dal passato ancora presente e salta nel futuro, anche perché , mentre parliamo con Moschini e Borella, entra nel nostro racconto un difensore dell’Arianese che farebbe proprio comodo al Bottrighe.  Tra sorrisi e convenevoli il presidente Moschini segnala tasselli mancanti al suo Bottrighe per restare in Prima:<< Un difensore, un centrocampista e un attaccante, per salvarci>>.
Noi che lo conosciamo bene, sappiamo che , malgrado Moschini sia un buon pompiere, farà fatica a spegnere “l’incendio” di un ambiente che anche quest’anno ha completato la rosa strada facendo, come gli arrivi di Scabin e Giovannini. Certo il duo Moschini-Borella non conosce tantissimo la nuova categoria, ma la conosce bene l’allenatore Luciano Breda per averla affrontata col Canaro.
A giorni il mister riceverà la riconferma oggi probabile. Sta al tecnico aggiustarsi e aggiustare la squadra alla nuova categoria, fermo restando che a Bottrighe hanno dimostrato di essere capaci di fare aggiustamenti in corsa.
<< Sarà importante una difesa solida – precisa Borella – per affrontare una categoria dove tutti tengono i novanta minuti>>.
Sarà per questo che nella discussione affiorano i nomi di Romagnolo e del portiere Mancin come possibili rientri.
Tutto questo mentre il ‘pompiere’ Moschini parla dell’importanza del settore giovanile e della necessità di essere  coinvolti anche nelle prossime manifestazioni promosse a Bottrighe dal Gruppo Sportivo presieduto da Boni. Sostenere il Carnevale e le altre manifestazioni che cita Borella , fa parte del vivere a Bottrighe, al di là della Prima categoria stessa. Mentre ci si lascia arriva per i saluti Valentino Sartori , presidente del San Vigilio che, per contraltare è retrocesso in Terza categoria.
Chissà se questa sottolineatura occasionale dell’altalena della vita avrà rafforzato la camminata <<a piedi di piombo>> di Moschini il pompiere.

 

QUARTA APPENDICE FLASH STORY ( di Francesco Aggio, by La Voce, domenica 7 giugno 2009 ) / CANARO : TUTTI PROMOSSI/ STAGIONE DA INCORNICIARE PER I GIALLOBLU’, QUARTI CON 14 VITTORIE E 40 GOL ALL’ATTIVO
( Tra i migliori Gagliardo, Lombardi e Aggio. Nota di merito per il tecnico) ,
CANARO / Terminata la stagione agonistica é tempo di pagelle. Per i giocatori del Canaro, ancora freschi della bruciante eliminazione nel secondo turno dei Play off, è mister Luciano Breda a esprimere il giudizio  suo componenti la rosa gialloblù.
L’occasione è data dalla cena “delle multe” al ristorante La Gilda dove, fra un piatto e l’altro , il mister canarino ha rivisitato il campionato di ognuno dei suoi ragazzi. Quello che ne è uscito, in generale, è un giudizio assolutamente positivo, che rispecchia una stagione di buon livello per i colori gialloblù, qaurti al termine del campionato con 51 punti, frutto di 14 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte, 40 le reti all’attivo e 35 quelle subite ( quarta difesa del campionato).
Queste le pagelle, con giudizio e voto di Luciano Breda.
MATTEO GAGLIARDO,  8 / Portiere di sicuro affidamento, capace di parate impossibili. Da categoria superiore.
GABRIELE COLOMBO,  6,5 / Secondo portiere, si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa.
ANDREA FERRARI , 6 / Difensore esterno dai piedi buoni che sa opporsi bene nelal fase offensiva. Ha avuto una stagione condizionata da troppi infortuni.
MAURIZIO BARDELLA, 6 / Difensore esterno di sinistra, ma anche centrale all’occorrenza. Per lui un campionato contrassegnato da frequenti infortuni.
LUCA CREPALDI, 7 / Difensore centrale di sicuro avvenire. Nonostante la giovane età, si è fatto apprezzare per serietà e maturità. Ha disputato un campionato in crescendo di rendimento.
ANDREA ARTIOLI , 7 / Giocatore di esperienza capace di trasmettere sicurezza al reparto difensivo. Arrivato a dicembre , si è bene inserito nel gruppo  e ha terminato la stagione ad alti livelli.
EMANUELE LOMBARDI, 8 / Arrivato a dicembre, ha diretto la difesa con maestria ed efficaci. Ha saputo trasmettere fiducia all’intero reparto.
Nonostante le non perfette condizioni fisiche ha avuto un ottimo rendimento.

 

 

 

FEDERICO FINARDI, 7,5 / Utilizzato come sterno sinistro di difesa, si è rivelato una sorpresa positiva. Grinta e velocità le sue doti migliori. Ha disputato un buon campionato, manifestando però qualche improvviso calo di rendimento. Da categoria superiore.
FRANCESCO ROSSETTI, 6,5 / Difensore esterno di destra, è stato poco utilizzato perché chiuso nel ruolo. Fisicità e corsa le sue caratteristiche peculiari. Quando chiamato in causa ha fatto la sua parte diligentemente.
CRISTIANO BOLOGNESI, 7,5 / Metronomo del centrocampo è stato il secondo allenatore in campo. Al suo attivo quattro reti, delle quali due decisive.
ALESSANDRO DESTRO, 7,5 / Motorino propulsore del centrocampo. Ha avuto un rendimento continuo e di buon livello. Esempio per dedizione e spirito di sacrificio.
STEFANO CABERLETTI, 7 / Ha disputato un buon campionato giocando sia da esterno alto e, all’occorrenza, da difensore esterno sulla fascia sinistra. Peccato per un pauio di infortuni che l’hanno fermato nei momenti di miglior forma.
ETTORE AGGIO, 8 / esterno destro di centrocampo , ma anche seconda punta, è risultato tra i gialloblù più positivi. E’ esploso nel girone di ritorno , giocando ad alto livello e facendo la differenza. 7 reti all’attivo ha risolto diverse partite. Se utilizzato nel ruolo giusto è da categoria superiore.
MARCO CATOZZO, 7 / Troppi infortuni l’hanno reso indisponibile per buona parte della stagione. Quando è sceso in campo ha dimostrato tutta la sua validità Peccato perché poteva essere molto utile alla squadra.
RAFFAELE PIVA, 7 / Partito dalla panchina, ha giocato un buon numero di partite facendosi apprezzare per serietà e impegno. INconrista di centrocampo, ha dimostrato buone doti di lottatore.
UMBERTO MARRA, 7 / recuperato alla causa nella fase finale del campionato, ha saputo dare un significativo contributo al raggiungimento del risultato finale. Giocatore esperto e di categorie superiori.

 

 

 

ANDREA COSTA, 6,5 / Nonostante i ricorrenti infortuni ha messo a segno 9 reti. Stagione sfortunata la sua. Peccato perché si puntava molto su di lui.
MARCO BIANCHI, 7,5 / Dopo un inizio di stagione importante, ha conosciuto un calo di forma per problemi fisici per poi chiudere in crescendo. Trequartista e seconda punta, ha realizzato 6 reti. Può ben figurare nella categoria superiore.
RAFFAELE OLIMPIO , 6,5 / Ha conosciuto una stagione poco felice perché è spesso sceso in campo in non perfette condizioni fisiche. Da vero capitano ha saputo stringere i denti al servizio ella squadra. In campionato ha fatto 10 gol ed ha segnato la rete che è valsa l’accesso al secondo turno dei Play off. Pur avendo segnato molto meno egli altri anni , rimane uno dei bomber più importanti nella categoria.

ALTRI GIOCATORI / Della rosa ha fatto parte anche il terzo portiere LEONARDO GARBELLINI, al quale va data la sufficienza per aver pazientato in panchina; il difensore DANIELE ZOGNO che ha dovuto abbandonare per problemi di lavoro; il difensore GIANNI BRISOLIN che è passato al Pontecchio a dicembre; e l’attaccante ANDREA MERLIN che ha smesso di giocare per motivi personali.
A tutti va il ringraziamento del mister gialloblù.
Infine è giusto dare un giudizio, e il voto, anche all’allenatore dei canarini.
LUCIANO BREDA, 8 / All’allenatore diamo il voto da lui riservato ai giocatori più meritevoli.
La motivazione è la seguente: per aver saputo amalgamare tanti giocatori con provenienze diverse , alcuni dalla spiccata personalità, facendone una squadra vera e formando un gruppo coeso. Inoltre è stato un punto di riferimento per i giocatori nei momenti di difficoltà , anche di quelle non legate al campo di gioco. Sembra che, dopo una stagione così intensa e logorante, abbia espresso il desiderio di prendersi una pausa.
Consigliamo al mister di lasciare il lusso di prendersi un anno sabbatico a chi ha perso il gusto e la passione di fare il proprio lavoro.
Per quanto abbiamo potuto constatare di persona, Luciano Breda di passione ne ha ancora da vendere.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Luciano Breda , in foto 2008 con sfondo Floriano Buzzi presidente del Canaro.
Quindi in apertura di fotogallery partiamo da Luciano Breda giovane giocatore del Canaro 1971 epoca dello storico dirigente Esperio Montagnana ( primo a sx)  , con a seguire ancora bomber Breda nel Canaro 1972 in maglia gialla con capitan Antonio Dal Ben.
Quando con Breda c’era anche Fulvio Rossi , mentre sempre con riferimento agli anni 70 vi proponiamo anche due immagini in bianconero e da torneo notturno, con Luciano prima nel team Garofolo e poi in un importante torneo notturno con la squadra del Canaro di capitan Dal Ben griffata Sinudjne e con primo a dx lo storico dirigente Rodolfo Garbellini.
Tornando alle squadre a colori ecco Breda nel Canato 1981 del ds Zangherati, con capitan Piter Previati e portiere Descrovi ( maglia rossa e guanti).

 

 

 

 

Quindi Breda nel Canaro 1984 maglia giallorossa verticali, nel poster tra il ds Zangherati ( sx ( e pres Rodolfo Garbellini ( dx) , poi nel Canaro 1986 con Raffaele Donatoni e in versione panoramica e maglia  a strisce verticali gialloblu tra il ds Zangherati e presidente Rodolfo Garbellini oltre ai soliti dirigenti ‘Fratelli Valieri’.
In sequenza a scendere ecco Luciano Breda nel Canaro 1987/88 di mr Pietro Vitiello a fianco del pres Garbellini in cravatta) , poi nel poster team Canaro 1989 allenato da Giuliano Costa ( sx) ma con Breda primo a dx in abiti civili.
Insomma si chiude qui la fase di Breda giocatore  e parte quella di Luciano allenatore, per vi proponiamo lo speciale kit che mostra Breda in pantaloncini corti da giocatore insieme a Sergio Dal Ben e poi in tuta da vice allenatore a fianco di Gino Vaccari.
Epoca del Grande Canaro esploso sotto la presidenza di Ghirello e tra l’altro vincente anche in diversi tornei notturni , con la gestione del ds Federico Zangherati e di Luciano Breda allenatore ( perciò a fianco del Trofeo appena vinto) come nel Torneo Fetonte a Crespino.

 

 

 

 

 

E’ l’epoca del Canaro 1990 di mr Gino Vaccari con Luciano Breda vice allenatore, salito in Promozione col presidente Ghirello e di cui vi proponiamo la relativa formazione in versione poster spalmata su tre file e con prima fila seduta a terra, mentre per il successivo poster del Canaro 1991 sempre di mr Vaccari con vice Breda, vi proponiamo analoga rosa gialloblù spalmata su tre file , ma con la prima fila seduta su panca.
Sempre con lo storico e consolidato staff dirigenziale, ma cin nuovo mister Roberto Melucci ( occhiali scuri a fianco del ds Zangherati ), vi proponiamo Breda ancora vice allenatore nel Canaro 1992 in doppia fila con sfondo tribuna stadio ‘Gabrielli’  rodigino.
Dalla successiva stagione Luciano Breda è head coach del Canaro 1993 di cap Guerra che vi proponiamo in doppia foto poster , prima con bomber Tullio Miari & players, poi tra pres Ghirello e vice mister Diego Tumiatti.
E dopo il ...discorso della montagna , con mister Brega in stage 1995 con gli altri noti allenatori polesani capitanati dall’evergreen Costante Mantoan, riproponiamo mr Luciano Breda head coach del Canaro 1996 , al centro della panchina e con primo a sx Massimo Andreotti.

 

 

 

 

 

A questo punto entriamo nel Terzo Millennio dopo che mr Breda ha  riportato il Bottrighe 1999/2000 in Prima categoria, per proporlo in flash come allenatore dell’Este 2003 ( maglia giallorossa) , campionato Juniores regionale.
A seguire mr Breda allenatore del Canato 2008/09 in tuta, tra i giocatori ,  e i presidenti storici Rodolfo Garbellini e Floriano Buzzi , prima della successiva stagione disputata parzialmente come mr dell’Arquà Polesine 2009/10 ( di cui vi proponiamo la intera rosa in versione poster col ds Fiorenzato e presidente Fabrizio Siviero).
E con riferimento al successivo riposo del guerriero mister Breda, ricordiamo altresì che da attore lo stesso Luciano Breda ha una lunga militanza con la compagnia teatrale “Briciole D’Arte’ di Canaro, di cui vi proponiamo due eloquenti immagini certificative.
Mentre dulcis in fundo , con riferimento al ritorno di fiamma –passione da allenatore, per Luciano Breda allenatore degli Allievi de La Vittoriosa 2019/20, vi proponiamo in last flash la relativa immagine panoramica con tutta la rosa ei giovani giocatori.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it