Luciano Cazzanti & “La sua vita alla Spal” da Serie A con Paolo Mazza e “Grande Osservatore” col ds Govoni, quindi coi “Campioni” di mr Righetti & Pasetti fino a Donigaglia & Terzo Millennio/Da Azzi a Paramatti, Servidei, Manfredini,Ferrari...


La sua casa? La SPAL! La sua stanza preferita? Il Centro Giovanile della Spal dove ha visto crescere i suo tanti ‘giovani’ scelti dopo aver tanto viaggiato in tour sul campi del Calcio Dilettanti sai in Emilia che nel Veneto.
Davvero un “Grande Osservatore” di talenti, il “Campione & Signore” Luciano Cazzanti, che proprio per questi suoi meriti speciali ho voluto già raccontare tra i Personaggi Story ella mia trilogia libraria “Polesine Gol” appunto tra i “Campioni & Signori” , alcuni peraltro  arrivati alla Spal perché ‘scelti’ da Luciano.
Certo poi ci hanno pensato gli allenatori di turno nel Settore Giovanile della Spal, ma fin dall’epoca di Paolo Mazza e per ben 35 anni, cioè anche nei primi anni del Terzo Millennio e dopo gli orgogliosi due ‘scudetti’ by Spal di mr Righetti  e poi mr Gigi Pasetti,il nostro Luciano Cazzanti ne ha davvero ‘scelti’ più di qualcuno di quei ragazzi che poi hanno fanno tanta strada nel Mondo Prof, da Paramatti a Servidei, fino a Manfredini e Ferrari  fermo restando che il “Signor Luciano” è stato davvero un padre per tanti di loro.

 

 

Anche per questo sono contendo di riproporvelo su questo sito dopo averlo messo in prima fila già nel 2009 , soprattutto proponendolo in questa occasione partendo dalla versione News Magazine datata 2007 , edizione Rovigo-Ferrara , col nostro Luciano Cazzanti che all’epoca mi mandò una sua “Lettera” emozionante che vi propongo tout court in Anteprima News, mentre in Appendice News voglio proporvi la parte finale del suo Libro “ La mia vita alla Spal” perché va a ringraziare a modo suo tanti Personaggi storici e Amici che LUI ha incontrato tra campo e dintorni.

 

 

 

Ma che tramite Lui hanno avuto un ‘occhio di riguardo ’ per quel Settore Giovanile nato col mitico Paolo Mazza e risorto in questo Terzo Millennio che guarda caso ha visto la Spal di mr Semplici fare lo straordinario ritorno in Serie A, e giocare all’esordio nel prossimo week end vs la Lazio winner in Supercoppa a sorpresa vs la Juve.
Per tutto il resto, vi rimando ad ulteriori focus nell’Extratime a commento della fotogallery, che è altresì una lunga cavalcata dentro la storia della Spal , dall’epoca di Paolo Mazza fino ai giorni nostri.

Già, fino ai giorni nostri, anche se per Luciano Cazzanti il ‘big ben’ in casa Spal ha detto stop quando alla presidenza è arrivato Pagluso da Cosenza.
Ovviamente ci siamo sentiti anche in questi giorni, con la Spal che è ritornata nel Grande Calcio e perciò allo stadio Paolo Mazza riproporrà le grandi sfide contro le cosi dette grandi, dal Milan all’Inter, dal Bologna alla Juventus.
E proprio agganciandoci a queste ultime due, scatta per Luciano il ricordo di quando era andato a Torino con un suo ‘pupillo’ della Spal per un provino con la Juve.
E chi ha trovato Cazzanti quel giorno a Torino in casa Juve? Nientepopodimeno il suo pupillo prediletto: Michele Paramatti ( indimenticabile a Torino il suo ‘Cosa fat chi?) del quale Luciano mi ha tessuto ancora una volte le lodi , nel segno di un feeling che lo lega ancora alla famiglia di papà Lucio e mamma Amedea.

 

 

ANTEPRIMA NEWS ( by Luciano Cazzanti , lettera datata 20.01.2007) / LETTERA FAIR PLAY BY CAZZANTI …. EGREGIO SIGNOR SERGIO SOTTOVIA  “HO LETTO L’ARTICOLO SU MICHELE PARAMATTI”

TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DELL’EMANUENSE  LUCIANO CAZZANTI EVERGREEN FOREVER E …UNA VITA NELLA SPAL ( questo è il titolo del Libro che ha poi pubblicato)

<< Egregio Signor Sottovia, ho letto con molta attenzione l'articolo su 'AREA SPORT' da Lei scritto su Michele Paramatti. E' un articolo completo, dal Michele calciatore sino al Michele uomo. Michele è sempre stato un ragazzo maturo e intelligente, ha avuto una famiglia meravigliosa con il Papà signor Lucio, la mamma signora Amedea ed il fratello signor Davide.
Michele , da calciatore, ha avuto grosse qualità tecniche, fisiche e agonistiche, oltre grandi umanità , e Onestà ha avuto pure dei bravi allenatori.

 

 

Nella sua vita da calciatore ha avuto tante gioie, ma anche tante delusioni e momenti difficili.
Sono felice che Lei abbia scritto la storia di Michele, lui si merita tutto questo.
Lo vidi che aveva 14 anni, era un attaccante da 50 gol nei campionati Allievi. Lo portai alla Spal, nel settore Giovanile nel quale sono stato per 35 anni. Un settore giovanile che purtroppo adesso non esiste più ! Mi volle Paolo Mazza, al quale debbo tanto. Adesso sono fuori dal calcio, ma i tanti ricordi dei Ragazzi che ho portato alla Spal li porto sempre nel mio cuore, come Michele, tutti gli Allenatori e tutte le persone che hanno lavorato con me.
Signor Sergio, la ringrazio e faccio i complimenti a Lei e a tutta la Redazione di Area Sport per il Bellissimo Giornale. / Cordialmente/ Luciano Cazzanti>>

 

 

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, 04.04. 2007 ) , QUARANTADUESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE : LUCIANO CAZZANTI NATO A FERRARA IL 2.10.1934/ “GRANDE OSSERVATORE” PER IL SETTORE GIOVANILE DELLA SPAL , DALL’EPOCA DI PAOLO MAZZA FINO AL TERZO MILLENNIO …
<<Era luglio - agosto 1945, il campo della Spal era ancora occupato dalle Forze Alleate. Avevo 11 anni - racconta Luciano Cazzanti - quando vidi giocare una squadra di Inglesi contro una mista di ex giocatori della Spal>>.
Erano i tempi eroici del calcio, quando di soldi non ce n'erano e a volte non c'erano neppure le scarpe da calcio. Tempi difficili anche per i piccolo Luciano (classe 1934) che abitava in centro storico e a 16 anni, siccome era disoccupato, alla domenica mattina faceva l'operaio in una officina meccanica, a 100 metri dallo stadio, e lavava le macchine.

 

 

E fu così che lavando prima la Topolino e poi la Lancia Aprilia ad un certo Cocchi…
<<Era il dirigente -economo della Spal. Ed era anche quello che nel pomeriggio, all'1,30 apriva il portone e i cancelli dello stadio, controllando gli ingressi - ricorda Cazzanti - Così quando ad un certo punto partiva il suo solito "ehi tu, vieni avanti", allora io entravo nello stadio.>>
Ma bisogna dire che il biancoazzurro era il colore del destino per Luciano, che da disoccupato giocava con le scarpe 'normali' nei piazzali, a Ferrara tra Porta Mare e Quacchio, finché fu tra i fondatori di una squadra che si chiamò Aquila' e che aveva le maglie con le strisce verticali biancoazzurre.

 

 

E la Spal ? Luciano comprava un biglietto ridotto (250 lire) tanto poi le 'maschere' lo lasciavano andare lo stesso in gradinata. Quando poi Luciano trovò lavoro da operaio in fabbrica, allora passò all'abbonamento annuale in gradinata ( 5000 lire).
<<Ad un certo punto però - spiega Cazzanti - , eravamo nel settembre del 1969, il mio amico Ottavio Ferraresi, che faceva l'allenatore nelle giovanili della Spal,  mi propose di fare l'Osservatore degli Allievi provinciali>>.
Perciò fu convocato dal presidente Mazza per quel fatidico incontro che il buon Luciano racconta così 'per filo e per segno ':<< Ero andato nel suo ufficio in Borgo Leoni, mi pareva di essere davanti a un Dio. Ero emozionatissimo quando mi chiese 'Tu come lo vedi il calcio?'>>.

 

 

Così Luciano , innamorato del calcio totale, del calcio all'olandese allora di moda, cominciò a spiegare perché gli piaceva l'ala alla Bruno Conti che nel Genoa 'faceva 10.000 volte il campo dal portiere in attacco.
A questo punto Mazza gli chiese in dialetto:<< Vot gner a la Spal a fare l'osservatore nelle giovanili?>>.
E pensare che Luciano si definiva 'ala di pollo' nelle giovanili…
Continuò Mazza:<<Ti do un abbonamento…>>
E quando Luciano , con timidezza, si limitò a dire " Ma presidente, ce l'ho già l'abbonamento", allora Mazza concluse quasi senza ascoltare:<<Ti do lo stesso un abbonamento e ti do 50.000 lire all'anno>>.

 

 

Sembra l'inizio di una favola che poi durò 35 anni!
Quella tra la Spal e Luciano Cazzanti che all'epoca aveva una '600' già vecchia perché comprata nel 1953.
Una favola fatta di tanti fine settimana, con Luciano 'osservatore' che al sabato pomeriggio andava in provincia di Rovigo e la domenica mattina in provincia di Ferrara.
Spiega Cazzanti:<< Ricordo la prima selezione, le prime volte poi 'portavo su tutto' , ma per 2 anni Mazza non era mai venuto a vedere. Magari è stato meglio così - sorride Luciano - perché piano piano sono cominciato a crescere >>.

 

 

Poi la storia racconta che Luciano Cazzanti ha lavorato alla Felisatti a Rovigo dal 1967 al 1979 e che dal 1980 , per volere del ds Biagio Govoni, diventa responsabile del settore giovanile.
Un lungo viaggio che ha storie intense. A partire dalla prima volta che Mazza andò al Centro di Via Copparo parlandogli a sorpresa alla sua maniera:<< Vieni qui. Siccome tu lavori bene, ti aumento da 50.000 a 100.000 all'anno. Va avanti così che va ben>>.
Discorsi concreti da 'civiltà contadina'. Un premio che Cazzanti non aveva chiesto ma che si era ampiamente meritato con un 'lavoro oscuro ' che aveva dato frutti davvero copiosi per la Spal del commendator Mazza.

 

 

Un lavoro , come osservatore e come responsabile del settore giovanile, di cui l'evergreen Cazzanti va orgoglioso alla sua maniera, citando i nomi di tanti giocatori e di tanti allenatori che sono maturati nel settore giovanile di Via Copparo e che hanno fatto diventare grande sia la 'Spal di Mazza' che quella dei presidenti che gli sono succeduti. Orgoglioso perché diversi di quei giovani calciatori sono poi stati protagonisti ,dalla serie C alla seria A , con la maglia della Spal. Orgoglioso perché alcuni di loro sono partiti da Ferrara per andare ad indossare le maglie prestigiose di squadre blasonate come Milan, Inter, Juventus, Roma, Lecce, Sampdoria.

 

 

D'altra parte una storia lunga 35 anni, come quella di Cazzanti, non poteva che viaggiare assieme a tanti personaggi, tanto che bisognerebbe farne un lungo elenco per citarli tutti.
Una cosa è certa. Mentre scorrevamo assieme le foto più significative (comprese quelle di Mazza Ct della Nazionale Italiana con Ferrai ai Mondiali del 1962 in Cile) dei suoi album fotografici, in diverse occasioni Luciano Cazzanti si è soffermato a raccontare aneddoti e confidenze, avendo come comune denominatore una immensa considerazione per il suo presidentissimo Paolo Mazza.

 

 

E così Luciano mi ha parlato del 'fiuto' di Mazza ( il presidente già allenatore alla Portuense e nel Molinella anni '30) e che aveva fatto arrivare alla Spal anche il danese Bennike per conquistare la prima volta la serie A nel 50/51 con una rosa allenata da Janni e composta da Bertocchi, Trevisani, Patuelli, Brambati, Macchi, Ghinazzi, Carlini, Nesti, Biagiotti, Dini, Guaita, Rosignoli, Colombi, Emiliani, Schiavon e Fontanesi.

 

 

D'altra parte nella 'gestione Mazza' sono passati poi tanti 'affari' per la Spal, come Astorri (Juventus), Ballico ( Sampdoria), Pandolfini (Fiorentina), Frizzi (Torino), Nesti (Inter), Fontanesi (Lazio) e Bugatti ( Napoli), Bernardin (Inter), Di Giacomo, Novelli e Costantini ( Napoli), Zaglio ( Roma), Malatrasi ( Fiorentina), Picchi (Inter), Bozzao (Juventus), Morbello (Inter), Dell'Omodarme e Gori (Juventus), Bui e Muccini (Bologna), Capello (Roma), Pasetti (Juventus), Bigon (Foggia).

 

 

Ma se questi 'campioni' erano il frutto del fiuto di Mazza ( nel periodo degli allenatori Baldi, Montanari, Ferrero, Blason, Gibi Fabbri, Petagna, Caciagli, con playmaker un Massei da Oscar per un decennio),quali sono stati i frutti del lavoro fatto dal buon Cazzanti - osservatore nelle selezioni fatte nei campi ferraresi, tanto per citare a Tresigallo, Lagosanto, Goro, Migliarino, Molinella, Migliaro, Reno Centese, Voghiera  oppure su quelli polesani a Stienta, Polesella, Badia, Fiesso, San Martino, Frassinelle, Borsea, Lendinara, in Altopolesine e in Basso Polesine ? Pensieri e azioni fatte con la testa e col cuore, come quella volta che nel 1973 pregò Mazza di tenere il badiese Azzi al 'Centro' della Spal e il commendatore (nessuno ci credeva) acconsentì.  

 

 


Per questo, estrapolando dalla memoria e da un lungo elenco, visto che è stato responsabile del settore giovanile fino al 2003, Luciano Cazzanti racconta dei Pregnolato, Simeoni, Veronesi, Servidei che sulla sua 127 'sporca' gli aveva scritto 'prendete Servidei alla Spal', poi Tresoldi, Nordi che 'se la Spal è in C2 lo deve a questo portiere che l'ha salvata in quattro-cinque partite', Ghedini, Guariento, Malaman il biondo da Frassinelle, Roberto Pavani, Baiesi, Cervellati portiere, Brandolini da Mezzogoro, Brunello il difensore, Mauri, Lunati, Grossi, Braiati, Michele Paramatti preso dall'AC Ferrara, Marchini, Luca Albieri, Matteo Superbi, Andrea Polmonari, fino ai recenti Matteo Ferrari che è alla Roma, Thomas Manfredini a Bologna, Alan Bonazza al Milan, e quei quattro che gli hanno fatto davvero un gran regalo a farli visita in quel Natale - malato di due anni, vale a dire Zaffagnini che era andato al Padova, quindi Azor Bidres alla Sampdoria, Fabio Franceschini al Lecce,e il portiere Manfredini nazionale Under 17 premiato a Tokio.

 

 

Ma Cazzanti che è rimasto 'una vita' al Settore Giovanile di Via Copparo anche quando i presidenti del 'dopo Mazza' sono stati Mazzanti, Ravani, Nicolini e via via fino al 2003 con Pagliuso, e che ha vissuto gioie e dolori coi vari ds, da Biagio Govoni a Botteghi fino a Roberto Ranzani e Cipollini, ci tiene a sottolineare i meriti dei tanti allenatori che hanno 'lavorato con lui'. Vale a dire Angelo Pereni,  Ugo Tomeazzi, Luigi Pasetti campione d'Italia Giovanissimi  85-86, Gianfranco Bozzao, Saul Malatrasi, Massimo Tassara, Franco Vanzini, Fabio Perinelli, Fabio Mastrocinque, Andrea Polmonari, Angelo Benini, Riccardo Righetti la sua scommessa da Jolanda di Savoia e campione d'Italia Giovanissimi 2002-03, Davide Cremonini, Andrea Magnanini, Brunelli bravo preparatore dei portieri e Simone Preti.

 

 

Se non avessi dovuto 'stringere' suoi lunghi 35 anni alla Spal, di Cazzanti vi racconterei delle battute con Arrigo Sacchi ( della sua Porche e del 'burdell' e della relazione datata 26.2.78 sul Bonini al Bellaria poi alla Juve). Ma…il tempo stringe e, del Cazzanti che ha amato immensamente (quasi più della famiglia) quel settore giovanile della Spal tanto diverso dai tempi moderni, mi piace segnalarvi due 'rintocchi del cuore'.

 

 

Per primo il grande feeling con la famiglia Mazza travasato nelle sue 'XXIII edizioni' del Torneo giovanile 'Paolo Mazza' ,nato sulla spinta degli assessore allo sport Paolo Mandini e Alessandro Bratti e condiviso subito da Govoni e Barotti, nonché impreziosito dagli editoriali 'grandi firme' come Pizzul, Cannavò, Enrico Testa della struttura Rai, Civolani, Rovelli, Contarini, Piffanelli, Grandini. Come secondo 'rintocco al cuore' , a maggior ragione perché fuori dal calcio, segnalo l'importanza del medico di famiglia Vincenzo Cinti e di Giorgio Boldrini, l'amico d'infanzia ma anche quello dei giorni difficili della malattia. Come Filippini il ds del Reno Contese e Sergio Gessi capo Ufficio Stampa del Comune di Ferrara. D'altra parte, relativamente all'amicizia, vale per Cazzanti 'spring time' quello che il grande Paolo Mazza gli diceva per valutare i giocatori:<< Bisogna vederli a settembre, a gennaio e a primavera>>.

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( di Luciano Cazzanti , by ‘suo’ Libro “La mia vita alla Spal”, aprile 2009)/ IL PENSIERO DI CAZZANTI DOPO LE SUE PARTECIPAZIONI AI CONVEGNI SUI SETTORI GIOVANILI A COVERCIANO/ E TORNANDO ALLA SUA SPAL  ECCO IL SUO GRAZIE DI CUORE A  MAZZA E A TUTTI I PRESIDENTI CHE SI SONO SUCCEDUTI…

<<… Sono andato moltissime volte a Coverciano, a vedere le selezioni giovanili. Ho conosciuto direttori sportivi e dirigenti di grande spessore calcistico. Il calcio è cambiato, sia in campo che sugli spalti. Ho partecipato a Coverciano a convegni sul settore giovanile: tante chiacchiere inutili!

 

 

 

I giovani migliori sono richiesti dalle grandi società inglesi e spagnole, e le stesse società calcistiche italiane si rivolgono,  a loro volta, al mercato estero.
Che dispiacere al pensiero che , nel torneo di Viareggio, nelle squadre italiane giocano 50 ragazzi stranieri. La F.I.G.C., a 15 anni dalla “Legge Bosnam”, non ha fatto ancora nulla per salvare i vivai italiani.
Tornando alla mia Spal, sarò sempre riconoscente al comm. Mazza che mi assunse in società, ma anche a tutti i presidenti che si sono succeduti.

 

 

Tra le tante esperienze vissute alla Spal, ho un rammarico: avevo la parola e la stretta di mano del presidente del Bosco Mesola Calcio per la cessione alla Spal di Davide Santon, che vidi nella categoria Pulcini. Poi , purtroppo, si sparse la notizia. Gli accordi erano che il ragazzo sarebbe venuto a Ferrara l’anno dopo, quando aveva ancora 12 anni. Poi feci una selezione a Porto Garibaldi, insieme a Riccardo Righetti : il ragazzo impressionò come tecnica e fisico, arrivò a casa sua un mediatore e lo portò al Ravenna. Così la parola data dalla società venne meno. Adesso il ragazzo è all’Inter e gioca nel campionato Primavera come centrocampista. L’attuale allenatore interista, Mourinho, lo ha già fatto debuttare in prima squadra in gare di campionato.

 

 

Ripensando a me… non ho la pretesa che questo scritto, un giorno, diventi un libro, chissà… E’ un racconto di tanti anni fa che, nella sua vita , ha lavorato tanto e che al settore giovanile della Spal ha dedicato parte della sua vita. Ricordo anche quelli deceduti in incidenti stradali come Daniele, Filippo, Alex, Gianluca e Simone. Li porto tutti nel mio cuore. Ho sempre cercato di camminare con la schiena diritta, cosa che nel calcio e nella vita è difficile: sono andato via dalla Spal, dopo 35 anni,  con le mani pulite.  Certo il calcio è un mondo anche di ipocrisia, un mondo di apparenze e ..di apparenze per certi personaggi.

 

 

Il ricordo e il mio pensiero va agli amici che hanno lavorato con me alla Spal; ai giornalisti Sergio Gessi, Enrico Testa, Corrado Piffanelli, Mauro Malaguti, Maurizio Barbieri, Paolo Negri,  Sandro Sovrani e ad Andrea Talmelli, che purtroppo ci ha lasciato. Anche Paolo Mandini è stato ed è un grande amico. Tutti loro sono stati vicini al settore giovanile ed al torneo “Paolo Mazza”-
Ecco, come detto, non ho nessuna presunzione su questo mio scritto. E’ un racconto di un ragazzo di ieri che ha visto la guerra e decine di morti, che ha visto Ferrara distrutta ma che poi ha visto il miracolo economico italiano e che si è realizzato nel suo piccolo nella vita quotidiana. Questo ragazzo ha amato la Spal e la segue sempre, dal lontano 1946.

 

 

Scusatemi se con questo scritto sono saltato “di palo in frasca”. Nella parte dedicata alla Spal non troverete classifiche marcatori e resoconti di gare;  il mio è un giro a ritroso nella memoria. Sono nato a metà degli anni ’30, da una famiglia di onesti operai, composta da quattro figli ( ho tre sorelle). Mi rivedo bambino e ricordo quel 10 giugno 1940, nel centro storico, dove sono nato, quando Mussolini dichiarò guerra alla Francia e all’Inghilterra.

 

 

La piazza era strapiena, come tutte le strade del centro. Io abitavo a 200 metri. La gente, attraverso gli altoparlanti, ascoltava il discorso di Mussolini che giungeva da Roma. Io mi persi: non riuscivo più ad orientarmi ( avevo 5 anni e mezzo) e mi misi a piangere. Mi portarono a casa i carabinieri ( allora vestivano in grigio-verde) , il babbo offrì loro un vermouth. Da quello che capivo, i due carabinieri erano contrari alla guerra.

 

 

Scusatemi per le divagazioni, torniamo alla Spal.
La Spal mi ha dato tante soddisfazioni , ma anche io credo di aver dato qualcosa alla Spal. Ricordo i calciatori portati, ricordo i tanti campionati regionali vinti, come i due titoli di Campioni d’Italia con ragazzi locali; i tornei vinti : tra i tanti quello di Vignola ( con la squadra Berretti) e di Savarna con gli Allievi.

 

 

Ho rante persone da ringraziare, tanti amici. Inizio con la signora Carla Mazza e naturalmente suo marito, cui sarà sempre riconoscente. Paolo Mandini, che ha fatto tanto per la Spal, Alfredo Santini, impegnato a favore del Torneo Paolo Mazza e che stimo moltissimo.
Ho chiuso con il calcio, ho avuto alcune richieste da squadre professionistiche ed i dilettanti, ma ho detto di no. Il calcio è cambiato sotto tutti gli aspetti , sono sorte nuove regole, specie a livello giovanile.

 

 

La televisione è cambiata: ci sono a livello nazionale certi opinionisti sportivi che, a mi avviso, fanno male al calcio. Mi riferisco alle critiche continue agli arbitri e a giudizi di parte sui calciatori. Gli stadi si svuotano, specie quelli di serie B, e altri sono campi di battaglia. Come sono lontani i tempi in cui si andava allo stadio per divertirsi! Ricordo che allora si socializzava con i tifosi avversari: altri tempi!.

 

 

Dopo tre anni, quest’anno sono tornato allo stadio: ultimamente andavo soltanto , qualche volta, a vedere il campionato dilettanti in provincia, dove in ogni squadra c’era almeno un ragazzo che avevo portato alla Spal.
A volte mi affiorano i ricordi dei miei 35 anni vissuti alla Spal, e adire il vero provo un po’ di nostalgia. Quante persone devo ringraziare! Paolo Mazza che mi ha preso , sin da ragazzino , era il mio sogno! Grazie anche a tutti i dirigenti che si sono succeduti nella società.

 

 

Il mio è stato un racconto della mia vita. Non sono uno scrittore, non ho nessuna ambizione, ma entrando allo stadio mi vengono in mente i momenti belli di quando un “mio ragazzo” debuttava in prima squadra, e così queste emozioni le ho voluto mettere per iscritto,  affinché mai più vengano cancellate ed anche altre persone possano provarle.
E i ricordi vanno anche al settore giovanile spallino, agli amici che non ci sono più. E’ stata una bella avventura, la mia, alla Spal. E allora grazie, anche alle persone che hanno vissute con me questa avventura. La Spal ora ha una nuova società. Sono persone per bene e persone di calcio, non di pallone…
E allora…sempre forza, cara vecchia Spal!

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Luciano Cazzanti il giorno in cui gli ho fatto visita a Ferrara, a casa sua con sfondo la maglia della Spal tutta autografata dagli storici suoi ‘ragazzi’ che gliel’hanno consegnata al Torneo Mazza 2004.
Poi in fotogallery cominciamo a viaggiano con Cazzanti insieme al suo amarcord storico, partendo da Paolo Mazza allenatore della Portuense 1933/34 come da didascalia incorporata.
A proposito della Portuense voglio ricordare il Libro Story “Portomaggiore Rosso Nero” – Album di ricordi ed immagini della Portuense “, edizioni Arstudio C Ferrara e scritto nel maggio 1991 da Pier Giorgio Fabbri, e che ho avuto la fortuna di leggere grazie a Lele Franceschetti da Polesella perché …vi ha giocato in Prima categoria nel 1966/67 con mister De Tomas e con Balestra tra i suoi compagni.
Poi Mazza , lo sappiamo, ha fatto la fortuna della Spal e perciò eccolo in amarcord da presidente con la squadra 1950 di mr Janni promossa i Serie A.
Un orgoglio per tutta la città di Ferrara , come da foto cerimoniale poi allo stadio, sempre nel 1950, col prefetto Liuti e benedizione da parte di Padre Maddalena.
A seguire in amarcord Spal 1954 ecco Paolo Mazza ( come da didascalia) insieme ai grandi personaggi dell’epoca, cioè Gipo Viani grande col Mina, Renato Dall’Ara grande col Bologna , il ferrarese Pasquale pres. Figc Italiana.
Anche per questo ecco poi Paolo Mazza CT della Nazionale Italiana insieme a Ferrari ai Mondiali del Cile 1962 , dove fu un flop benché ( vedi foto) ci fossero campioni del calibro di Albertosi, Sormani, Salvadore, ec ( da sx fila in alto) , Corso, Radice, Pascutti , Altafini, Mora etc ( nella fila al centro )  , Janich, Rivera, Trapattoni, Sivori, Losi etc ( nella fila in basso).
Quindi con riferimento alla lunga vita di Poalo Mazza nella Spal , eccolo in foto poster datato 1972 in Serie C coi biancazzurri di mr Caciagli con vice Saul Malatrasi.

 

 

 

Periodo in cui ( vedi foto 1973) vi proponiamo in poker a tacola (da sx ) mr Caciagli con Saul Malatrasi in piedi, Paolo Mazza con Mandini in piedi.
Tempi storici anche per Luciano Vazzanti che poi vediamo in tandem proprio con Paolo Mazza, mentre è datata 1975 la foto di Mazza in tandem con GP Boniperti presidente della Juventus.
A questo punto ecco tutta una serie di immagini che, anche nel Libro “la mia vita alla Spal” scritto da Cazzanti, vedono Luciano protagonista a fianco di Giovani Giocatori & Personaggi che stanno a dimostrare le qualità del nostro Luciano “Grande Osservatore”.
Perciò ecco in trio da sx Paramatti, Cazzanti, Di Fiore, con a seguire in poker da sx Chinaglia, Cazzanti, Di Fiore, Superbi.
Sempre in bianconero e in sequenza cronologica, ecco la Spal 1987 con Cazzanti insieme a suoi 8 giocatori , tra i quali Salmi, Guariento, Buriani, Paramatti, Polmonari, Novelli, Atti, Grossi.
Quindi la Spal 1991 di capitan Brescia in C1 con Luciano Cazzanti in foto poster raduno ( tra gli altri Michele Paramatti con sovrastante Tonino Ferroni allenatore dei portieri).
Un affetto rimasto intatto, quello di Cazzanti per quei suoi ragazzi, come certificano le foto successive che vedono Luciano nel 1991 premiare con targa lo spallino Michele Paramatti che poi è griffato ‘Granarolo’ perché passato al Bologna.
Con riferimento al Torneo giovanile ‘Paolo Mazza’ ecco Cazzanti nel 1992 insieme all’On.le Cristofori, a pres Donigaglia e alla figlia del Commendator Mazza, che nella successiva immagine premia il giocatore Servidei ( come da didascalia incorporata).

 

 

 

Anni nei quali Luciano Cazzanti ‘viaggiava’ ancora insieme alla Spal, come allo stadio di Vercelli dove lo vediamo insieme al mitico Silvio Piola, ma anche come sempre al Centro Giovanile di Via Copparo , dove lo proponiamo in foto a colori e in poker con Barotti, Righetti, Simeoni, praticamente la beat generation degli allenatori Spal giovanile.
E a certificazione degli ottimi risultanti ecco in sequenza le soddisfazioni speciali di Cazzanti in foto con didascalie incorporate, insieme a Luca Albieri & Riccardo Cervellati, poi Edoardo Braiati, Thomas Manfredini, Cristian Servidei .
Quindi nel 1995 ecco Luciano insieme ad Arrigo Sacchi durante un incontro a Ferrara con gli allenatori cui ho assistito personalmente in zona Fiera.

A seguire vi proponiamo Cazzanti a fianco di mr Enrico Ghiesellini allenatore dei Giovanissimi reg.1997/98 in maglia rossa ( tra gli accosciati anche Enrico Ongaro), quindi Luciano nella cena sociale del Settore Giovanile dicembre 1997 con da sx Benito Ghelfi (all. portieri), Massimo Tassara( Allievi reg.li), Daniele Simeoni ( all. Berretti), Roberto Ranzani ( dir sport. prima squadra) , Riccardo Righetti ( all. Giovanissimi B), Luciano Cazzanti ( resp. sett giovanile) , Enrico Ghisellini ( all. Giovanissimi A)

Arrivati al Terzo Millennio ecco il flash che ho scattato direttamente a Cazzanti nel 2000 prima della sfida ‘Berretti’ tra Spal e Padova, con Luciano insieme ai giocatori polesani Carretta, Viaro, Zacconella.
Passano gli anni, ma il feeling di  Luciano coi suoi ‘campioni’ è sempre forte, come dimostra la foto datata 2002 al Centro Giovanile con l’evergreen  Cazzanti insieme a Matteo Ferrari.
Rapporti e immagini indelebili per Cazzanti e che hanno fatto parte della memoria storica di Luciano, ch giustamente le ha raccontate  a modo suo nel libro “La mia vita alla Spal” di cui vi diamo certificazione fotografica, compresa le immagini che ho scattato al ‘tavolo’ nel giorno della presentazione a Ferrara , con Luciano Cazzanti attorniato da Paramatti, Servidei ( a sx) e Giorgio Boldrini e Luca Albieri (a dx), presenti tanti di quei personaggi che lui ha ringraziato nell’Appendice News che vi abbiamo proposto.

 

 

 

Con un rammarico che ancora lascia l’amaro in bocca a Luciano ( me l’ha ricordato anche nella telefonato di questi giorni) ; cioè il fatto che nel suo libro avrebbe dovuto esserci un ‘pezzo speciale’ su Michele Paramatti, ma che è saltato per un ‘disguido’ tipografico.

Un Grande Osservatore , ma anche un “Campione & Signore” che il sottoscritto ha raccontato nel mio primo libro ‘PolesineGol’ presentato a Palazzo Celio , sede della Provincia di Rovigo, cui ha partecipato lo stesso Luciano Cazzanti ( eccolo tra il ferrarese Rabotii e i polesani Levi & Vianello, con sfondo il bolzanino Enzo Rossi).

Un personaggio sempre di casa Cazzanti in Polesine, come dimostra l’incontro che poi ho avuto con lo stesso Luciano a Panarella di Papozze, come da foto poker con da sx Rabotti, Venerino titolare dell’omonima trattoria, Cazzanti col mio libro “Olimpionici & Gentlemen”) , il sottoscritto Sergio Sottovia.
Però per ricordare in modo speciale il “Grande Osservatore’ della Spal voglio concludere il nostro lungo viaggio in fotogallery con due speciali immagini stile ‘Memoria e futuro”.
Cioè dapprima Luciano Cazzanti ( primo a sx) in poster con i ragazzi della Spal ‘anni 70’ con tra i biancazzurri il polesano Daniele Azzi,
Infine, dulcis in fundo la foto che , analogamente a quella in cover, gli ho scattato a casa sua e che mostra Cazzanti onorato dagli ‘autografi’ di tutti i suoi ragazzi , il tutto certificato dalla maglia biancazzurra ricevuta in occasione del Torneo Paolo Mazza 2004, che ovviamente ha …allungato la vita di Luciano in casa Spal forever.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it