Luise Marco adriese/ Dai test “Ferrettiracing” con la Suzuki GSXR a ‘dragster’ Campione d’Italia in Super Street
Rombo di dragster in Super Street e Campione d'Italia. Così avevo titolato la Marco Luise Story, quando la pubblicai ‘on line’ datata 13 maggio 2007. Certo di Luise ne sentiremo parlare ancora tanto, vista la sua indomita ‘rombante’ passione, ma intanto godetevi quanti scrissi allora perché lo meritano i fratelli Luise, nonché Emidio Alesi e Renzo Sarti (supertifoso Adriese & Inter) visto che poi sono stati ‘ganci’ per altre storie di livello sportivo nazionale/internazionale che vi proporrò …as soon as posssible.
LUISE MARCO STORY (di Sergio Sottovia) / SENTIRE IL ‘CANTO DEI MOTORI’ , POI SPRINTARE E ….ANDARE AL MASSIMO!
<<Me l'aveva detto il mio 'gancio, l'adriese Renzo Sarti: vedrai è un personaggio speciale.
Anche per questo è diventato un 'serial' a puntate il mio approfondimento su Marco Luise, il dragster etrusco ma moderno a tal punto da essere 'nientepopodimenoche' campione d'Italia in Super Street, sia sui 150 che sui 200 metri.
Roba da pazzi su una specie di moto volante. D'altra parte è questo il ruolo interpretato da Marco Luise con la sua Suzuki 1100 sovralimentata al protossido di azoto ( Nos), su cui è stato montato un cambio pneumatico mentre la cambiata arriva tenendo aperto il gas.
Ovviamente è roba da specialisti, un mix di ingegneria elettronica - chimica - meccanica, ma che ormai anche in Italia ha un suo mondo in evoluzione.
" Siamo distanti 30 anni rispetto all'America - spiega Luise - mentre mi mostra e fa rombare lo strabiliante parco macchine e moto della sua officina".
D'altra parte è il frutto di una passione che l'autrasportatore adriese , classe 1962, coltiva fin da ragazzino. Dalle prime corse in motocross, con la prima licenza per il Moto Club Adria presieduto da Emilio Migliorini, passando poi a 18 anni alle corse in macchina , andando a disputare dal 1980 al 2000 ben 60 Rally con le sue Opel Manta Gte e Bmw M3, con la quale ha anche vinto a Monza nella sua categoria ( cilindrata 2300, gruppo A5) nel 1997, 1998 e 1999 , tutte e tre le volte con un navigatore diverso, cioè Miari, Serain e Lucchin.
Una passione tra l'altro familiare che ha coinvolto anche il fratello Mauro ( hanno corso assieme recentemente all'autodromo di Adria nelle manifestazioni pro - Telethon) e Matteo vincitore a 20 anni del trofeo monomarca Fiat 500 e che collezionò altri successi come pilota ufficiale Toyota, Ford e Renault.
Finché è esplosa in Marco la passione per le moto e le corse in accelerazione, tant'è che adesso il portacolori del Moto Club Panarella presieduto da Umberto Varolo lo trovi quasi tutti i giorni a 'progettare e applicare varianti' in quella specie di centro studi - artigiano ma non troppo che è la sua officina, un cervello e un cuore che pulsa sapendo che c'è sinergia con la tecnologia inglese ed americana quasi in combinata col suo pigmalione Antonio Ferretti, proprietario di una moto-officina costruttrice in Conselice (RA) e vice campione europeo di Top Fuel Bike.
Tra l'altro ho visto sul sito 'Ferrettiracing' il test privato (in segreto nel 2005) con la super street della Suzuki GSXR di Luise Marco , motore di serie assettato con solo NOS. Ebbene , alla fine della giornata il risultato è stato eccellente : 4,8 secondi sui 150 metri (però nella prova successiva la centralina del Nos ha fatto le bizze).
Ebbene , mentre mi mostrava la centralina fatta appena arrivare dall'America, Marco mi diceva che nelle gare valide per il titolo italiano 2006 ( a Legnano, Rovigo, Ariano, Udine etc) la sua moto ha fermato i cronometri sui 4 secondi e 7 decimi facendo registrare una velocità massima di 180 km in uscita, mentre a Udine sui 200 metri ha corso in 5 secondi e 9 decimi.
Tempi da capogiro, anzi da adrenalina pura, come mi ha spiegato Luise spiegandomi le caratteristiche e i 'lanci' di un campionato svoltosi in 8 gare, nelle quali due volte è arrivato terzo, due volte secondo e quattro volte ha vinto. E che quest'anno ha voglia di ripetersi. E c'è da credergli visto che mi ha parlato di una nuova moto, alleggerita di 30 kg ( una piuma il copriserbatoio) mediante applicazioni di materiali leggeri come carbonio, titanio ed ergal.
E visto i prossimo test - allenamenti che andrà a fare sugli aeroporti di Lugo di Romagna e a Marzaglia (MO) come sempre supportato dall'impianto di cronometraggio e dalla professionalità di Emidio Alesi, presidente del Moto Club di Ariano ma che è un organizzatore di riferimento a livello nazionale ( vedi anche la gara del week end 12 e 13 maggio a Treviglio).
Ma per la serie 'varianti sul tema', Marco Luise mi ha detto che vuole cimentarsi anche in altre categorie e su distanze più lunghe.
Per questo mi ha fatto vedere la sua Funny Bike in costruzione e la Dragster Bike col relativo appoggio Willy Bar per mantenere la massima stabilità in stacco - partenza.
E mi ha fatto vedere gomme speciali e gomme larghe per aderenza massima in fase spinta. Per questo mi ha detto che oltre alle gare di campionato italiano (tra cui Melara, Lido degli Estensi, Ostellato, Ariano e Mugello) andrà a correre anche in Svizzera e vuole misurarsi coi migliori dragsters di Santa Pod in Inghilterra e Hockenheim in Germania.
Una passione familiare, dicevamo.
Per questo a Treviglio dove Marco con la sua nuova moto si è classificato secondo nella cat F1 Superstreet ( sui 150 mt col tempo 4'' e 9 alla velocità di 188 km in uscita) suo fratello Mauro ha partecipato e vinto nella categoria E2 ( motocicli con oltre 1.151 cc) . Per questo li ho trovati poi, con tutto il loro staff e le loro moto in esposizione al Porto di Adria, per la messa a punto dell'organizzazione della seconda edizione del Moto Delta Tour. In particolare con Emidio Alesi mi hanno parlato, da bravi polesani, dell'appuntamento del 2 giugno ad Ariano e del 17 giugno a Porto Viro, nonché delle successive prove di accelerazione, a settembre, sia ad Adria che a Rovigo.
Di certo per Marco Luise sarà un'estate 'calda, veloce e rombante' sulle due ruote in accelerazione.>>
PRIMA APPENDICE NEWS ( di Sergio Sottovia, fine giugno 2007) / MOTO CLUB ARIANO / NEL WEEK END IL TROFEO “MANGOLINI” DI ACCELERAZIONE
<< Si stanno già delineando le classifiche dopo le prime due gare di accelerazione disputate in aprile a Porto Tolle ( organizzata dal Moto Club Le tre Isole) e recentemente a Rovigo ( organizzata dal Moto Club Due Torri). Perciò assume valenza speciale la terza gara che il Moto Club di Ariano, presieduto da Emidio Alesi, organizza in questo week end , assegnando il “6° Trofeo Nello Mangolini”.
Tra l’altro la gara è l’unica a livello nazionale che viene disputata su tracciati provvisori , infatti si chiama “ Sprint 150 metri “ e sarà una ‘due giorni’ che vedrà in gara i migliori piloti europei della specialità, come Marco Luise Marco, Antonio Jesce, Davide Ricci, Antonio e Luigi Ferretti, Alberto Cromiri e Daaniele Degli Esposti Daniele.
A questa disciplina sportiva unica nel suo genere, possono partecipare tutti i ciclomotori - motocicli , ma anche prototipi ( moto con omologazione GP e Superbiker )e la categoria Super Street cioè moto con caratteristiche non di serie.
Sarà battaglia dura, con obiettivo rivincita nella successiva gara in programma a Castelguglielmo , in notturna a metà giugno , per poi ‘rombare’ a metà luglio a Cattolica (TN) su quella costa romagnola dove il ‘motore’ è di casa, come ad Ariano, visto che proprio Emidio Alesi è stato nominato, dalla FMI per le gare di accelerazione, come coordinatore nazionale della specialità.>>
SECONDA APPENDICE NEWS (di Sergio Sottovia, su Il Resto del Carlino, agosto 2007) /ORGANIZZATO DAL MOTOCLUB ARIANO : QUASI 400 CENTAURI AL “20° MOTORADUNO” SULLE STRADE DEL DELTA DEL PO
<<Quando i numeri consolidano la tradizione, allora il successo è garantito. E’ ciò che è successo al “20° Motoraduno internazionale”, con la presenza di quasi 400 centauri ‘spalmati’ nella tre giorni organizzata ( da venerdì a ieri sera) dal Moto Club Ariano del presidente Emidio Alesi.
Così dopo l’eccezionale raid dei ‘quattro motociclisti’ dal Polesine a Capo Nord, l’attività di routine del Moto Club Ariano si è riproposta internazionale.
Infatti venerdì dopo le iscrizioni, i centauri hanno fatto un giro turistico , visitando la zona golenale di Santa Maria in Punta, tra i rami del Po di Venezia e quello del Po di Goro, prima di rientrare in serata a Corbola e ad Ariano. Qui, sabato mattina , hanno fatto alcune esibizioni con giochi a tema, poi verso le 11 sono partiti per il “1° giro turistico nel Parco Regionale del Delta del Po”, da San Basilio fino ai ponti in barche di Gorino Veneto e Santa Giulia, prima di degustare le specialità venete della Sacca di Scardovari, respirando l’aria dell’Adriatico per poi rientrare ad Ariano dove i centauri si sono rilassati ascoltando una band musicale.
Tra una direttiva e l’altra e la promessa di spedire al motociclista di Riccione la ‘maglietta del raduno’, Emidio Alesi l’organizzatore commentava:<< Siamo andati oltre le aspettative come partecipanti. E ci sono state presenza speciali come due francesi, un belga che ha fatto 1200 km per arrivare un centauro della Repubblica Ceca che ci ha messo 1 giorno e mezzo per coprire gli 800 km di percorso e arrivare qui col suo scooter 50>>.
D’altra parte la credibilità del Moto Club di Ariano è frutto anche della sua partecipazione ai raduni esterni e di rapporti d amicizia con gli altri moto club, in particolare coi gemellati MOTO CLUB C.C.C.P. SOPOT ( Polonia ); M.C. Panarella (RO), M.C. Force (AP), M.C. Fetonte (RO), M.C. 2000 Crevalcore (BO) e il trevigiano M.C. Desmodonna , presente con una sua rappresentanza tutta al femminile. Insomma ne ha fatta di strada il Moto Club di Ariano , da quel 1987 anno della sua fondazione. Anche per questo , presenti Beppe Osti del Coni e Tiziani Virgili assessore provinciale dello sport , oltre al padrone di casa Giovanni Chillemi sindaco di Ariano e Crepaldi assessore di Corbola, sono stati premiati il dottor Michele Colla (presidente fondatore) , quindi Gianni Fusetti suo successore e infine Emidio Alesi l’attuale presidente che ha fatto diventare ‘internazionale ‘ il moto club ( circa 250 soci).
Novità nella tradizione è stata l’istituzione del “Trofeo Vespa - Isola di Ariano” in considerazione del fatto che numerose sono state le ‘amate Vespe’ partecipanti al raduno in rappresentanza di diversi club polesani e limitrofi.
A completare la ‘tre giorni’ ieri i motociclisti hanno onorato la ‘domenica di festa’ , andando in viaggio dentro l’oasi del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, denominata “ Balùtin “, messa a disposizione dal Comune di Corbola. Giusto per portare nell’anima il ricordo speciale del Delta del Po, col suo paesaggio acqua –terra – mare, ‘messo in moto’ nell’Isola di Ariano.>>
EXTRATIME by SS/ La cover è per Marco Luise e la sua Suzuki “numero 70” in partenza gara accelerazione.
In fotogallery proponiamo innanzitutto il suo arrivo ‘cronometrato’ in una gara a Porto Viro.
Quindi onoriamo suo fratello Mauro proponendolo ‘pilota in black’ assieme a yellow man Emidio Alesi in partenza gara accelerazione ad Ariano Polesine.
Per la serie piloti, donne e motori ecco le tre successive foto, prima di proporvi ancora Emidio Alesi che ho fotografato ad Ariano assieme ai due piloti che l’hanno accompagnato, vale a dire Pericoli e Gherlinzoni.
Giusto per completare il tour griffato Marco Luise e riproporvi in ‘Nostro Campione’ in foto panoramica, prima della partenza di una prova di accelerazione ad Ariano sulla sua stessa Suzuki (n.70) della cover iniziale.
13.05.2007
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it