Massimo Albiero base Spal di Paolo Mazza e gran capitano in Serie A nel Como di Marchioro, Bianchi, Marchesi, Mondonico, Agroppi e l’Avellino di Barbadillo; quindi B Padova e last player in C by Spal & GB Fabbri/ E Mr winner CND by Adriese e Spal-youngs
Una carriera da protagonista tra Spal e …quel ramo del lago di Como da gran capitano per un decennio tra Serie B e Serie A, compreso una stagione nell’Avellino di Barbadillo, senza contare le due stagioni finali tra Padova e Spal dove ha chiuso col botto, anzi col rigore trasformato al Bentegodi che valse la promozione in C1 per la Spal di GB Fabbri.
Questo è Massimo Albiero, praticamente adriese forever, anche se a Ferrara è tornato da giocatore e da allenatore alle Giovanili , giusto per chiudere quel ‘cerchio’ che era iniziato con l’esordio da giocatore in Coppa Italia a San Siro contro il Milan di Rivera.
Ma dal punto di vista professionale è sicuramente il lungo periodo da giocatore del Como che gli ha regalato le massime soddisfazioni sportive con riferimento al grande Calcio Professionistico.
Di questo abbiamo parlato con Albiero anche recentemente in una lunga intervista fatta insieme a Renzo Sarti e che potrete trovare su You Tube chiedendo a …Cuore Adriese.
E poiché gli avevo promesso una sua ‘Long Story’ su questo sito www.polesinesport.it, ecco che accontento i suoi tanti tifosi pubblicando questa Story già pubblicata su un “news magazine” cartaceo a dicembre 2004 , preludio al libro “Polesine Gol – Campioni & Signori” dove ovviamente Massimo Albiero ha trovato posto da protagonista.
Perciò, eccovi in sequenza questo “Quarto Personaggio Story” giusto perché sia ‘Memoria & Futuro’ promessovi in questo 2016 per festeggiare i miei primi 70 anni e per onorare Massimo Albiero in stile wikipedia.
Fermo restando che Albiero è stato ancora winner anche nel ‘post libro’ guidando da Allenatore gli Allievi Nazionali della Spal 2014/15 prima di dedicarsi da quest’anno ai ‘giovani’ di Borgo Dolomiti.
Ovviamente ad Adria dove Massimo l’ho incontrato anche l’estate scorsa durante un “Camp” promosso dal Chievo di mr Dario Lazzarin , altro Polesano nel Mondo Calcio Nazionale fa tempo protagonista nei settori giovanili tra Lumezzane, Brescia ed appunto in casa Chievo, dove è stimato da tempo.
Insomma ‘freedom’ Albiero da Adria si è meritato il …Massimo della considerazione anche da parte de La Gazzetta dello Sport che già in data 26.4.1980 era valutato “prossimo alla Serie A” come da Appendice Flash Story che vi proponiamo in calce a suo onore e gloria.
QUARTO PERSONAGGIO STORY : MASSIMO ALBIERO , ADRIESE IN CASA SPAL E POI IN SERIE A SU QUEL RAMO DEL LAGO DI COMO E AVELLINO/ QUINDI PADOVA IN SERIE B E POI WINNER IN SERIE C CON LA SPAL DI GB FABBRI E … CON L’ADRIESE IN CND ( a cura di Sergio Sottovia, 15.12.2004) /
La storia di Massimo Albiero, ha un canovaccio in libertà, ma una sua unità di tempo, spazio e luogo che non può prescindere da Adria. Vi é nato il 18.05.1960, é stata la sua base di lancio nel 1975, ma é stato anche il suo punto d'arrivo. Quante volte ho visto e ascoltato Albiero sui campi di calcio o nei cerimoniali. Tanti appunti di una storia ormai risaputa. Ma la panoramica meritava l'ambientazione giusta. Così ci siamo trovati ad Adria, in Galleria Braghin, dove Massimo in un look che Moustaky definirebbe "metà pirata metà artista" si é raccontato in Liberty...
Ha sgambettato fino a 14 anni sul campetto parrocchiale. <<Per la Fides, la squadra dei frati - precisa Massimo>>. Poi nel 1975 Piero Cavallari l'ha preso all'Adriese in serie D per lanciarlo sui grandi palcoscenici. Dicono che usava il destro a meraviglia, da libero come farà sempre, tanta personalità, qualche sganciamento a proporre gioco e sparare la sua botta da fuori area. Cavallari lo porta a provare all'Inter ma non sfonda, lo porta alla Spal e l'emozione lo tradisce. Ma Piero Cavallari in Massimo ci crede. Non è ancora l'epoca dei procuratori ma è ancora l'epoca di Paolo Mazza presidente della Spal che asseconda l'insistenza di Piero Cavallari per un altro provino che sarà positivo. In pratica l'ok di Paolo Mazza ha acceso per Albiero le luci della ribalta.
E il sorriso di Massimo va in flash back a quegli anni giovani a Ferrara. Dagli Allievi alla Beretti, alla Primavera e alla prima squadra. Quando il suo esordio? In Coppa Italia sul palcoscenico di San Siro contro il Milan di Rivera, Albertosi e Bigon allenati da Liedholm. Ma per l'esordio in campionato, Albiero ha dovuto aspettare l'ultima partita della Spal 77/78 in trasferta a Fano, giusto il tempo perché mister Caciagli gli facesse assaporare la promozione dalla C alla serie B.
E nella Spal il nostro Massimo trascorre un lungo periodo in cui cresce come calciatore e come uomo. E il pubblico - che Massimo definisce meraviglioso - segue quel ragazzino e quella Spal con tantissimo affetto. A Ferrara, allo stadio c'erano sempre 15-20 mila persone: che fosse serie C o che fosse serie A poco contava.
Massimo Albiero non dimenticherà mai la sua prima squadra importante, quella Spal dei Cavasin, Gibellini, Pezzato, Rampanti. Nella Spal in B Caciagli lo ha voluto titolare fisso, da libero, un ruolo che Massimo ha nella pelle. Resta sempre in B la Spal, anche quando Albiero sarà allenato da Rota nell'80/81.
Intanto Pippo Marchioro crede che Albiero faccia al caso suo e Io vuole in serie A, nel suo Como. La Gazzetta dello Sport lo consacra tra quelli famosi. Pur richiesto da Marchioro, quell' Albiero non soddisfa lo stesso Marchioro e dopo soli 4 mesi ritorna al mittente, alla Spal che gioca in serie B. Peraltro in quell' annata 81/82 Albiero patisce un infortunio al ginocchio a gioca a corrente alternata . Quanto basta comunque perché la serie A lo chiami ancora.
Ritorna al Como allenato da Tarcisio Burgnich, l'allenatore al quale Massimo riconosce grande maturità, soprattutto per lui che aveva solo 22 anni. Però a novembre la giostra del calcio lo fa andare in prestito all'Avellino, sempre in serie A e, superfluo ricordarlo, sempre da libero e - sottolinea Albiero- sempre da capitano.
Fa una digressione filosofica Massimo: "Un capitano nominato dai compagni, un capitano è un leader perché tale lo riconoscono i compagni e perciò è qualcosa che vale di più ai fini del gruppo". In quell'Avellino allenato da Veneranda in porta c'era Stefano Tacconi, c'era anche Vignola e c'era Bardabillo dalla chioma rialzata. Avellino di 60 mila abitanti, con 30mila allo stadio. Spiega Massimo:<<Il calcio era un modo per risorgere... Con le crepe nelle case, se vincevi eri un idolo, se perdevi meglio non uscire di casa.>>
Per fine prestito, dopo la salvezza ad Avellino, Massimo Albiero ritorna al Como del presidente Gattei che lo conosceva bene, come mister Burgnich. E quel Como dell'83/84 risalì dalla serie B alla serie A, un'annata che Albiero definisce una "cavalcata". Poi dall'84/85 all'88/89 compreso saranno per Albiero cinque- anni -cinque sempre in A col Como. E se é già fatica essere uomini, immaginatevi da protagonisti !
Nell'84/85 il Como è allenato da Ottavio Bianchi, nell'85/86 Clagluna rilevato da Marchesi, nell'86/87 Mondonico, 87/88 Agroppi, nell'88/89 ancora Rino Marchesi. Sempre con Albiero libero e capitano. A Bianchi e Mondonico il nostro Albiero riconosce grandi qualità tattiche. E del Como 84/85 con tanti giovani Albiero tesse gli elogi: <<Abbiamo fatto record pari al Milan, abbiamo subito solo 2 reti nelle partite casalinghe, in un Como che tra l'altro aveva segnato in tutto solo 13 gol, col sottoscritto secondo cannoniere della squadra con 3 gol, su punizione, rigore e di testa>>.
E sottolinea la forza del gruppo " in una società che doveva sempre vendere i pezzi migliori, come Vierchowod, Vannini, Simone, Buso e Borgonovo".
Degli stranieri parla così Albiero: <<C'era Corneliusson nazionale svedese, l'austriaco Hansi Muller ex Inter, e la professionalità del brasiliano Dirceu.>>
Era un Como a ...zona sporca, col libero Albiero a fare sganciamenti, contro avversari campioni come Van Basten, Gullit, Platini, Maradona, Rumenigge.
E Albiero & la Nazionale? Negli anni '80 e '81, nel biennio di Vicini allenatore, il giovane Albiero giocò 7 partite nell'Under 21, prima quand'era alla Spal e poi quand'era a Como. Quell'Under 21 si guadagnò il 4° posto agli Europei. Ma Albiero giocò in quei due anni anche nella Nazionale di Serie B , guidata da Valcareggi.
Complessivamente in Serie A il libero e capitano Massimo Albiero ha giocato 158 partite, mentre in Serie B ne ha giocate 162. Un curriculum di prim'ordine, con una decina di gol.
Senza contare le 80 partite di Coppa Italia e le 10 con la Nazionale.
La nostra prima chiacchierata fu al termine della stagione 88/89, quando il Como retrocesse in B.
Sapeva che avrebbe lasciato Como. In estate si accordò col Padova che era in Serie B ed era allenato da Ferrari al quale poi subentrò Colautti. Fu un anno normale, con tanta saudade per la Spal ...
Così nel 90/91 Albiero fa il libero alla grande in C2, appunto con la Spal allenata prima da Lombardo e poi da GianBattista Fabbri.
<<Era il mio sogno concludere da vincitore - va in autoanalisi Albiero- . Non l'avevo comunicato a nessuno, ma speravo di finire con la promozione in C1. Ebbene con la Spal segnai 6 reti e andammo allo spareggio al Bentegodi di Verona contro la Solbiatese; vincemmo 1 a 0 con un mio rigore trasformato all'85'. Così smisi di giocare felice e contento>>.
Per Albiero quindi stop a 31 anni, il riposo del guerriero, a giocare per due anni solo con gli amici allenatori ferraresi.
Ma Albiero, patentato allenatore a Bologna, a novembre ascolta la sirena di Sante Longato e va alle giovanili dell'Adriese del presidente Arnaldo Cavallari, sgambettando da giocatore in aiuto alla prima squadra in Eccellenza 94/95. Poco più tardi Albiero sostituisce Boscolo: il trio Cavallari-Longato-Albiero perfeziona il feeling e fa il miracolo di guadagnarsi il salto in CND grazie alle vittorie negli spareggi, battendo il S.Lucia di Piave (0-0 e 3-2) e il Termeno (3-1 e 3-1).
Nella stagione 95/96 Albiero é ancora allenatore-giocatore nell'Adriese in CND. Gioca solo qualche partita iniziale poi é solo allenatore " per interpretare meglio la partita dalla panchina".
L’Adriese matricola in CND si fa onore e Albiero é confermato allenatore in Cnd anche nel 96/97, stagione del cambio societario e della nuova presidenza Graziano Simoni.
Però per Albiero c'é anche l'esonero e gli subentra Franco Monti. Per Massimo anche la stagione 97/98 è di riposo perché ...non accetta la chiamata del Bressanone.
L'anno dopo, soltanto a campionato avanzato Massimo va al Monselice, in CND per tentare la salvezza. Gli rimane la soddisfazione di aver lanciato i giovani, ma retrocede in Eccellenza. Quant'era più organizzata l'Adriese dove aveva portato il preparatore atletico spallino Vandelli e il fantasista trequartista Vigorelli ad integrarsi con Gregnanin e Bertipaglia…
Poi c'é stata la stagione a Chioggia, con Longato e Vianello, con l'amarezza dell'esonero.
Anche se gli ha telefonato Gentile, Massimo Albiero è ancora a risposo, pur se la settimana scorsa muoveva le mani e diceva che fremeva...
Ma lui che ha giocato in serie A, non vuol rischiare altri passi falsi.
APPENDICE FLASH STORY ( by La Gazzetta dello Sport, 26.04.1980)/ ALBIERO HA SCORDATO LE DUE BOCCIATURE
<< Non lo volle l'Inter, non lo voleva neppure la Spal. Alla seconda bocciatura Massimo Albiero, ragazzino degli allievi dell'Adriese, non ci sperava proprio più. Sembrava che il grande calcio gli avesse definitivamente precluso la porta principale, relegandolo ai campetti di quarta serie. Ma Albiero non è tipo che si perda d'animo facilmente, e anche quella volta non mollò la presa. Mostrò molta decisione anche Cavallari, il dirigente dell'Adriese che lo aveva accompagnato ai due provini andati male. Aveva intuito il piccolo dramma del giocatore, emozionato per quell'esame senza appello che avrebbe potuto cambiare la sua vita.
LA PROVA D'APPELLO. Il dirigente ci riprovò. Prima parlò con Massimo. «Te la senti di ritentare?», gli disse. Il giocatore lo guardò, fiero in viso. Quell'occasione non la
poteva proprio sprecare. Accettò. Ma dovevano accettare anche i dirigenti della Spal. Cavallari pregò il commendator Mazza di non lasciar perdere quel ragazzino, di offrirgli la prova d'appello. Tanto fece, tanto insistette che, per levarsi di torno quello che ormai era considerato uno scocciatore, lo accontentarono. Dopo la nuova prova, però, gli strinsero la mano e nell'altra gli posero una mazzetta di banconote. L'affare era concluso.
Qualche anno dopo quel ragazzino dalla classe innata, fu lanciato da Caciagli in serie C nel ruolo di libero. La stagione successiva esordì in serie B, quest'anno è diventato titolare fisso.
UN LUSSO. Massimo aveva cominciato a tirare i primi calci nell'oratorio dei francescani di Adria, nella Fides (così si chiamava la sua prima squadra ~ ed era senza dubbio il giovanissimo che aveva più numeri. La sua passione per il calcio era però esplosa qualche anno prima, quando il padre lo portava nel piccolo stadio del paese ad assistere agli incontri dell'Adriese, che militava in quel tempo in serie D. Quel bambino era affascinato dalla coreografia che si muoveva intorno ai ventidue giocatori, dalle grida, dagli incitamenti.
Oggi sorride nel raccontare tutta questa storia. Ha solo il piccolo rammarico di aver sprecato l'occasione che l'Inter gli aveva offerto. Fu anche colpa sua se fallì. Da allora, però, non ha più sbagliato e adesso Albiero sa che il prossimo anno potrebbe anche vestire la casacca di una squadra di serie A. Per la Spal, un giocatore di questo calibro, è diventato un lusso. comunque, chiunque lo avrà con sé, farà un affare per due motivi; uno professionale e l'altro umano.
In campo, nel ruolo di libero, il ragazzo veneto ha un'esperienza consumata. E' un giocatore moderno, sensibile, agonisticamente perfetto. Fuori dal terreno di gioco è un semplice. Tutti i suoi dirigenti sono sorpresi dalla grande maturità, dalla consapevolezza dei ruolo che sta svolgendo e dall'applicazione che dimostra in tutti gli allenamenti. A vent'anni è un professionista serio. Pignolo sino alla perfezione ha salito la scala dei valori passo dopo passo. Adesso è pronto. Se Il era ripromesso quel pomeriggio in cui, con il padre al fianco, visse stupendi novanta minuti nello stadio di Adria. Da allora non sono passati molti anni, soltanto una decina. Ma il protagonista ora è diventato lui. >>
EXTRATIME by SS/ La cover è per Massimo Albiero ‘libero’ del Como con licenza di andare in avanscoperta anche contro il Milan.
Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo dalla Spal in maglia rossa e in notturna al Torneo di Viareggio 1976 con Albiero gran capitano.
A seguire Albiero nella Spal 1979 schierata così , da sx in piedi Renzi, Cavasin, Grop , Gibellini, Giani, Albiero; accosciati Fabbri, Criscimanni, Tagliaferri, Ogliari, Ferrari.
Quindi il trittico emblematico della carriera di Albiero e che vede in kit Massimo in azzurro Under 21, poi Como e Padova.
E con riferimento alla Nazionale Under 21 ecco Massimo nel ricevimento by Papa Woytyla.
Passando a certificare lo splendido periodo di Albiero in Serie A, eccolo in team Como 1982 con mr Burgnich, poi nell’Avellino team 82/83 con l’altro polesano Luciano Malaman e il ‘capellone’ Barbadillo.
Tornando al Como ecco Massimo Albiero in team 1984/85 di mr. Bianchi, poi Como 85/86 che vede schierati da sx in piedi Borgonovo, Albiero, Guerrini, Bruno , Paradisi; accosciati da sx Fusi, Todesco, Dirceu, Casagrande, Centi, Tempestilli.
Periodo splendido, quello del Como in Serie A, anche per i tanti campioni incontrati sul campo da Albiero. Perciò a titolo esemplificativo e in sequenza vi proponiamo Massimo contro Rumenigge-Inter, poi contro Maradona-Napoli , infine in stacco-gol contro Favero-Juventus, mentre per la serie All Stars ecco Massimo Albiero player vs Josè Altafini guarda caso oriundo polesano da Baruchella.
A certificare l’importanza della chiusura del periodo professionistico di Albiero in casa Spal ecco Massimo inserito nella TOP 12 dei “Magnifici Votati” nel sondaggio tra i tifosi della Spal organizzato dal quotidiano La Nuova Ferrara.
Con riferimento invece a Massimo Albiero ancora winner con l’Adriese eccolo giocatore-allenatore nel Campinato di Eccellenza 1994/95 e poi a marzo 1997 allenatore dell’Adriese del presidente Simoni e del ds Longato, lo stesso che poi ritroviamo dg nel trio a Chioggia sempre con Albiero e ds Luciano Vianello.
Un Personaggio High Quality , il nostro Massimo Albiero, com dimostrano le sue ospitate/premiazioni che seguono. Con Corrado Piffanelli de Il Resto del carlino insieme a Michele Paramatti e Clelio Mazzo presidente Figc Rovigo. Poi premiato by Panathon Adria tra il presidente Flavio Zampieri e sindaco Antonio Lodo ( seduto) in occasione del Centenario dell’Adriese, quindi premiato by Italo Cucci nelle Festa del Coni Rovigo 2006 per i Polesani in Serie A ( sullo sfondo Beppe Nasti, Sergio Sottovia, Beppe Osti).
Poi al Bettinazzi di Adria in occasione dei giochi studenteschi tra gli Istituti Superiori: da sx Albiero, Cester, Rossi, Tivelli, Frizzarin.
In maglia rossa a Taglio di Po ecco Massimo Albiero in team con Redazione & Corrispondenti di Delta Radio prima della sfida per beneficenza vs le Vecchie Glorie Tagliolesi , poi in trio con Vigor Bovolenta e Roberto Pasetto sempre nella stessa giornata all’insegna della solidarietà.
Mentre per quanto riguarda il successivo Centenario della Spal mostriamo Massimo Albiero gran capitano in campo e poi con mr Galeone negli spogliatoi dello stadio Mazza a Ferrara.
Ricordando che anche Galeone è stato allenatore della Adriese ( ai tempi della Serie C, quando poi giocò anche Nevio Scala), mostriamo Massimo Albiero in tribuna al Bettinazzi di Adria tra alcuni ‘osservatori’ interessati.
Ma vogliamo onorare anche il Massimo Albiero ‘maestro di calcio’ che ho fotografato a Borgo Dolomiti di Adria mentre spiega ai ragazzi del ‘Camp Chievo’ organizzato anche dal polesano Dario Lazzarin.
Un Personaggio Story speciale , Massimo Albiero, anche per come si è raccontato nella trasmissione “Cuore Adriese” durante la lunga intervista by Renzo Sarti & Sergio Sottovia di cui vi proponiamo un ‘frame’ by You Tube , presente anche Olivo Frizzarin storico presidente Adriese.
Anche per questo sono contento ( vedi certificazione finale) che questo sito www.polesinesport.it abbia ha già superato 430/MILA contati e oltre 710/MILA pagine viste, e che anche ieri sia stato visitato daily in “Tutti e 5 Continenti“ contemporaneamente.
Grazie soprattutto a tante Top Stories & Personaggi Story come appunto questa di Massimo Albiero che, baipassando anche wikipedia, meriterà da parte nostra aggiornamenti successivi visto che …lo troveremo ancora ‘as football teacher’ pro young in the world sicuramente.
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it