Maurizio Antonelli già regista 'Cent’anni ancora' e 'Ferny' alla Mostra di Venezia, è sul set-film “Frammenti di vita”


09/02/2021

Il cinema ha fatto …nascere Maurizio Antonelli ‘regista’, dopo una vita da metalmeccanico e tanta passione sportiva da centauro nei motoraduni e le sue prime ‘riprese’ sui eventi e personaggi rombanti.
Ma sarebbe banale citare Darwin e la sua ‘evoluzione della specie’, perché  per quanto riguarda il ‘regista’ originario di Trecenta e trapiantato per amore a Castelnovo Bariano, altro non è che …sé stesso: Maurizio Antonelli signore di sé stesso e regista social da sempre.
Semmai è la evoluzione della tecnica che si è adattata a Maurizio , prima metalmeccanico e poi regista amatoriale e new deal coi suoi due film ‘Made in Altopolesine” e approdati in laguna alla Mostra del Cinema di Venezia.
Come abbiamo già raccontato qui su www.polesineport.it grazie ai puntuali reportage di Franco Rizzi, il cantastorie dell’enclave altopolesano, che adesso è andato sul set del terzo film di Maurizio Antonelli per farsi raccontare i suoi …”Frammenti di vita”, guarda caso il nome del film girato tra la Gente del PO in Altopolesine ma prototipo in the world.
Una certificazione, questa, che ci piace consegnare come nostro premio virtuale al regista Antonelli, anche perché la Storia del film è nata da una idea di Marco Wozz Bottoni ( il noto ‘dottore-farmacista’ attore teatrale) che gli ha narrato la vita del nonno Wilmer: storia vera di una famiglia castelnovese emigrata in Brasile nel 1913 e ritornata a casa nel 1925.

 

Una Storia prototipo di un’epoca di emigrazioni e ritorni, come abbiamo anche focalizzato qui su www.polesinesport.it raccontando la Storia di Arnaldo Porta , primo oriundo del campionato italiano perché originario di Massa Superiore da dove al sua famiglia era emigrata in Brasile , poi ritornata in Altopolesine e ripartita per gli States, senza però il giovane Arnaldo diventato poi il capitano del Verona oltre che “best score” della storia della squadra scaligera.
Anche per questo suo modo di essere ‘rappresentativo’ il film “Frammenti di Vita”, diventa particolarmente interessante sentire lo stesso regista altopolesano che ‘spiega’ …sé stesso e la trilogia dell’Uomo “di ieri , di oggi, di domani”, partendo dai …Bottoni e dai pochi vestiti che anche ai giorni d’oggi coprono le ossa misere dei poveri di ogni parte del mondo, soprattutto gli emigranti che scappano dalla fame non per scelta propria.

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 07.02.2021)/ CASTELNOVO BARIANO : UN METALMECCANICO DIVENTATO REGISTA
Maurizio Antonelli un metalmeccanico diventato regista. Originario di Trecenta, classe 1959, residente castelnovese da alcuni decenni per aver sposato Emanuela Gurzoni. Dalla loro unione è nata l'unica figlia Sara, che li ha resi nonni in grazia di Milena e Irene. In pensione dal 2017.
Il sindaco Massimo Biancardi lo considera "un vero appassionato di filmica amatoriale ma ad alto livello! In pochi anni come regista e sceneggiatore, oltre che impareggiabile nella logistica, ha coinvolto a vario titolo per le sue cinque opere sinora un'intera comunità ma non solo. Ha partecipato già due volte al festival del cinema di Venezia e la sua produzione ha sempre avuto, oltre che il nostro, il patrocinio provinciale e regionale. Ha appena terminato l'ultimo film, Frammenti di vita (FOTO ALLEGATE: UNA FASE DELLA RELATIVA LAVORAZIONE IN ESTERNI), purtroppo la dilagante pandemia ne ha rinviato la presentazione ufficiale. So per certo che Maurizio Antonelli sta già pensando ad un ennesimo ciak e tutti gli diciamo buon lavoro",

 

ANCHE PER QUESTO ABBIAMO VOLUTO INCONTRARE MAURIZIO ANTONELLI  PER FARVELO CONOSCERE MEGLIO…
ECCO LE NOSTRE DOMANDE E LE SUE RISPOSTE…
Come hai scoperto la settima arte?
"Ho sempre amato la fotografia e, dopo il matrimonio nel 1985, ho cominciato a riprendere da amatore feste e location di amici e parenti. La svolta è stata nel 2006 il motoraduno trecentano quando sono passato alla telecamera, trovandomi istintivamente bene. Appassionato di agonismo motoristico, è stato naturale immortalare in video gare e personaggi del settore e da allora non ho più abbandonato la cinepresa, producendo e diffondendo cassette e nastri ad hoc".
Il primo film?
"In collaborazione stretta con Italo Verzola nel 2012 è nato Cent'anni ancora, girato con una Canon Excellent per un lavoro collettivo durato 8 mesi... Correva l'anno 1913. Castelnovo Bariano... Abbiamo coinvolto il nostro paese, tanto entusiasmo e sorprendente gioco di squadra. Un film rappresentato in varie occasioni e sempre gradito. Ciò mi ha spinto a continuare incoraggiato da molti, collaboratori e non".
Poi?
"Nel 2016 l'attore Fernando Cova mi propose un soggetto originale, Ferny. Un uomo senza memoria del proprio passato, disorientato e spaventato dai suoi stessi confusi e dolorosi ricordi, catapultato in un paese come tanti altri. Saranno le persone incontrate a fargli riscoprire l'amicizia, l'amore, la solidarietà, dandogli così la forza di ritrovare la strada onde dare una svolta alla propria esistenza. Curai la regia (Canon Excellent 1) e la produzione fu della locale compagnia teatrale Magic'Attori. La sceneggiatura fu mia e della compianta Valeria Chieregatti. Un lavoro complesso durato 30 mesi con una trentina fra attori e comparse, un salto di qualità collettivo". La prima partecipazione a Venezia Lido.

 

La tua evoluzione sino al 2021?
"Nel 2018 il docufilm Terra Nostra, nato da un'idea del fotografo naturalista Germano Sprocatti. Un messaggio ecologista positivo partendo da varie riprese in luoghi diversi dell'Italia. Ancora a Venezia. L'anno dopo abbiamo cominciato a girare il 3° film, Frammenti di vita, nato da un'idea di Marco Wozz Bottoni, che ci ha narrato la vita del nonno Wilmer: storia vera di una famiglia castelnovese emigrata in Brasile nel 1913 e ritornata a casa nel 1925. Le riprese sono state ad alta definizione in 4 k, dovevamo finire a metà 2020 e tornare a Venezia Lido per la 77a Mostra lo scorso settembre ma il covid ha bloccato tutto. Ho terminato il montaggio solo poco tempo fa. Quest'anno speriamo di presentare l'opera nei nostri ormai affezionati circuiti. E' stato uno sforzo tecnico-organizzativo senza pari con oltre un centinaio di persone impegnate ai vari livelli, costumi d'epoca e la sensazione comune di essere cresciuti tutti noi, migliorando sempre.  Ho già in mente un soggetto storico calato nella nostra realtà ma dovremmo andare al 2022".

EXTRATIME by SS/ In cover il regista Maurizio Antonelli sul set, e in fotogallery anche alcune scene del film "Frammenti di Vita" con attori e comparse nei tipici costumi dell'epoca...emigrazione verso il Sud America.…

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it