Maurizio Menegatti bomber vincente tra Copparese, Arianese, Chioggia ( best score all time), Fusignano, Comacchiese, poi Bosco Mesola e Arianese anche da allenatore/ E Super Mister zonaiolo tra Taglio di Po e Arianese


La settimana scorsa sono stato a casa sua per consegnare il libro “Panathlon 60 anni di Storia” perché il sottoscritto ha pubblicato  la storia di Marta Menegatti super beacher con già 2 Olimpiadi disputate e in corsa per la prossima Olimpiade di Tokyo 2020.
Ma di super in casa Menegatti ce ne sono ben tre: il più giovane è Pietro il portiere ora in Serie C al Monopoli e soprattutto in primis Maurizio Menegatti, il bomber e allenatore che , davvero a sorpresa mi ritrovo… tra le mani in questa sequenza ‘Personaggi Story’ in versione News magazine, già pubblicata 10 anni fa.
E che adesso vi ripropongo in versione completa ed aggiornata ( vedi in calce anche Extratime) qui su questa rubrica Memoria e Futuro , ma soprattutto nel reportage completo anche di fotogallery e finora mai pubblicato.

Fermo restando che Maurizio Menegatti, il ferrarese di casa ad Ariano nel Polesine,  è stato superwinner come bomber traslocando dalla Copparese all’Arianese fino a Chioggia ( best score all time), Fusignano, Comacchiese, poi da giocatore – allenatore a Bosco Mesola a Villadose e in escalation con l’ Arianese dalla Seconda alla Promozione.
Completando il suo straordinario curriculum sempre da Mister zonaiolo sia nell’Arianese 2003/04 in Eccellenza che nella Tagliolese dei presidenti Bellan & Finotti con ds Pietropoli, tra Promozione da zona alta a Prima categoria col rammarico finale di una amara retrocessione post Play out quando è subentrato in corsa a mr Mauro Pezzolato.
Ma se la Tagliolese poi è ripartita dalla Prima categoria 2009/10 ( rilevati i 'diritti' della Turchese) , per Maurizio Menegatti la vita sportiva è stata ‘calamitata’ da quella dei suoi due figli.

 

 

 

Cioè ai nuovi ‘Campioni’ Menegatti ai quali ha poi trasferito tutto il suo affetto, in tandem con sua moglie Cinzia; cioè a Pietro i portiere-saracinesca e Marta Menegatti la Signora el Beach volley italiano pronta ora a sbarcare a Tokyo 2020 per la sua terza Olimpiade, capitalizzando tutta la filosofia tecnico-tattica di papà Maurizio , il mister zonaiolo del gioco offensivo a tutto campo.

 

 

 

 

MAIN NEWS (  di Sergio Sottovia, 01.04.2009)/  SESSANTOTTESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE –  MENEGATTI MAURIZIO
Un ferrarese in Polesine. Robusto e determinato, Lombroso lo definirebbe 'faccia da gol'. E di gol , prima da centravanti e poi da centrocampista, il "Menego" ne ha segnati talmente tanti che la sua faccia era spesso sui giornali sportivi, giocando sempre per vincere fino a 40 anni suonati, gli ultimi 10 da giocatore-allenatore.

 

 

 

Nativo di Ostellato è stato forse troppo tardi alle giovanili della Spal, nella stagione 74/75, mentre il più giovane Buriani spiccava il volo. Così il giovane Maurizio , attaccante classe 1955, è stato la fortuna della Codigorese , che lo ha avuto negli Allievi, negli Juniores campioni provinciali e , nella stagione 75/76 in prima squadra nella Promozione allenata da Zanellato. Il bomber Menegatti aveva giocato 28 volte segnando 9 reti.
Era anche l'epoca dell'Arianese forte nel Polesine. Quel centravanti visto nei tornei estivi sul ferrarese  faceva proprio al caso dell'Arianese.
Ricorda così Menegatti il momento del suo trasferimento ad Ariano:" Fu un affare per il Codigoro e per il sottoscritto, perché mi offrivano molto di più che sul ferrarese. "

 

 

 

Il fatto poi che l'Arianese facesse la Prima Categoria mentre 'il giovane Menego' pensava facesse la Promozione, si dimostrò allora fattore marginale.
E cominciò l'epoca d'oro dell'Arianese. Nel 76/77 c'era Maestri come allenatore e Menegatti segnò 11 gol . Furono le prove generali per la successiva stagione 77/78 quando il tandem d'attacco Menegatti - Cleto fece vincere all'Arianese, allenata dal chioggiotto Alessandro ‘Pevare’  Boscolo, il campionato di Prima categoria.

 

 

 

Aveva segnato 18 gol Menegatti , ma nella stagione successiva in Promozione il Menego era militare e giocò solo 5 volte realizzando 4 gol. E l'Arianese che aveva Novelli in panchina ma non aveva i gol di Menegatti retrocesse subito in Prima categoria.
Quando si ricostituì ad Ariano il tandem d'attacco Cleto - Menegatti, i rossoneri bassopolesani , allenati nella stagione 79/80 da Costante Mantoan, ritrovarono immediatamente il gusto della vittoria. Menegatti segnò 11 gol e l'Arianese del giovane presidente Lodovico Avanzi fu promossa in … Promozione.

 

 

 

Ma la società non se la sentì di affrontare una categoria che sarebbe stata troppo onerosa sia in termini finanziari che di impegno generale societario. Così ne guadagnò il Rovigo che fu ripescato per effetto di rinuncia della piccola Ariano che si ridimensionò cedendo i suoi pezzi migliori. Tant’è che il tandem d'attacco Cleto - Menegatti veleggiò in laguna, come il centrocampista Carlo Gherlinzoni, per ribadire al Chioggia del polesano Lauro Pomaro tutte le qualità messe in  mostra ad Ariano. Dove Maurizio Menegatti era stato sì un attaccante che aveva fatto saltare tutte le marcature avversarie, ma dove si può dire che non si sia mai scrollato di dosso la marcatura ‘attenta’ di quella Cinzia che ancora oggi è una specie di angelo custode per il suo Maurizio.

 

 

 

In quella stagione 80/81 vincerà il Rovigo di Spolaore, mentre il Chioggia , malgrado le 12 reti del nostro Menegatti, farà soltanto campionato onorevole. E' stata anche la stagione in cui Menegatti ha ritrovato il suo amico Ruben Buriani, quello delle giovanili della Spal, quando il blasonato Milan di Gianni Rivera, allora al vertice della Serie B, è sceso in laguna per un ' amichevole di lusso. Nella stagione successiva il funambolo Edoardo Cleto passa all'Abano dopo la Coppa Italia, mentre al suo posto arriva Moretti che sarà capocannoniere con 11 gol, al fianco di Menegatti che segna le sue brave 9 reti.
Però l'Union Chioggia non risolve affatto i suoi problemi, neppure con l'esonero dell'allenatore Giorgio Bozzato e la sua sostituzione con Alessandro Boscolo, sì il chioggiotto che aveva allenato Menegatti nell’Arianese.

 

 

 

Ma erano tempi difficili in laguna e in quella stagione 81/82 il Chioggia dell'Amministratore delegato Franco De Paolis  terminerà a quota 29, appena 2 punti più su del Thiene che retrocede , come la Lendinarese dove gioca Giuriola.
E' nella stagione successiva che lo stesso De Paolis, ora presidente, cambia volto al suo Union Cs , con tanti giocatori esterni e ancora Lauro Pomaro sulla panchina lagunare. Tra i confermati ancora Menegatti, il bomber che andrà a segno ancora per 12 volte , tante quante l’emergente Diego Tumiatti nell'Adriese. 

 

 

 

Quando Menegatti mi fa vedere una foto di quel Chioggia mi segnala subito Missaglia, il padovano dalle grandi potenzialità ma personaggio estroso sia in campo che fuori. Quell'anno l'amichevole di lusso il Chioggia la gioca ospitando il Catanzaro, nelle cui fila gioca Giorgio Boscolo, un difensore calcisticamente nato proprio allo stadio Aldo e Dino Ballarin . Buon campionato quindi per la squadra lagunare, per un quarto posto finale in quel campionato di Promozione 82/83, per Menegatti e per Pomaro, alla sua seconda volta in panchina all'Union Cs. Stesso quarto posto per il Chioggia 83/84 con mister Corrado Penzo, mentre l'attaccante Menegatti andrà a segno 11 volte (tra gli altri c'erano anche Pino Augusti, Bruno Canato e il polesano Mauro Cestari).

 

 

 

Finalmente la costanza di Maurizio Menegatti , bomber permanente in laguna, verrà premiata l'anno dopo, quando per l'Union Cs 84/85 arriva il salto nell' Interregionale.
Ottimo il calciomercato, perché grazie ai neo acquisti il neo mister Carlo Spolaore plasmerà il mosaico vittorioso. Innanzitutto Begnis a centrocampo e Giuriola in attacco, oltre al libero polesano Gianni Poli, arrivato dopo poche giornate.
Alla fine sarà festa grande in laguna, grazie alle 10 reti segnate da Menegatti e alle  7 sia di Giuriola che di Augusti (specialista delle punizioni).

 

 

Un campionato in progressione , tanto che quell'Union Cs vinse anche il titolo di campione veneto dilettanti battendo il Tombolo. Termina qui l'avventura di Menegatti, goleador fino all'ultimo col rigore dell' 1 a 0 ad Abano,  protagonista per cinque - anni - cinque dell'Union Cs che si è guadagnato l'Interregionale.
E per tutta quanto sopra, il buon Menego resterà nella storia dell'Union Cs con 54 gol segnati in cinque stagioni, più di tutti gli altri attaccanti e ben davanti a Moretti fermo a quota 25 reti.
A questo punto, per il 30enne Menegatti capita giusta la richiesta del Fusignano, la squadra romagnola dove prima Arrigo Sacchi aveva inventato la 'zona'.

 

 

 

E lì, campionato di Promozione 85/86 che il ferrarese Menegatti continua a gonfiare la rete per la gioia del suo allenatore Zanotti, anche se la metamorfosi lo trasforma in centrocampista, con libertà però di andare in gol. Sarà così anche nel Fusignano 86/87 allenato da Rinaldi.
Purtroppo una noiosa pubalgia terrà il buon Menego lontano per 9 mesi dai campi di calcio.
Il ds Angelino Cavalieri della Comacchiese può aiutarlo a guarire , ha conoscenze adatte ad Empoli. Il "Micio" Menegatti lo ricambia accettando di scendere in Prima Categoria a compensi più bassi e in una squadra che dopo 7 giornate ha ancora zero punti.  In un solo mese il "Micio" era guarito e la Comacchiese 87/88 trovò nel centrocampista Menegatti tanti gol e l'impensabile salvezza.

 

 

 

Che soddisfazioni a Comacchio ! Come quella della vittoria decisiva sul Punta Marina, prima gol suo e poi raddoppio di Teofili, direttamente dal calcio d'angolo. Lì nel Delta ferrarese, ancora sgusciante come le rinomate anguille, il centrocampista Menegatti segnava una ventina di gol all'anno , in Prima categoria, davanti a 400 spettatori.
Dire che si trovò bene a Comacchio è dire cosa ovvia, visto che ci è rimasto per 5 lunghi anni.

 

 

 

E per Menego sono stati anni da protagonista alla Comacchiese in Prima  allenata da Alessandro Innocenti. Da capitano e da centrocampista, Menegatti, con la soddisfazione del salto in Promozione nel campionato 90/91. Li ha tutti gli articoli che sui giornali ferraresi parlano di quella grande Comacchiese e di lui Menegatti , giocatore centrale difensivo con libertà di andare in gol.
La classifica dei TOP 11 lo trova per alcuni anni nella squadra ideale, come il suo compagno Teofili, come il suo amico Cleto che in quel tempo gioca nell'Argentana, come Dal Pozzo del Casumaro, Bonazza del Migliarino, Vecchiattini dell'Ostellato, Saioni del Masi Torello, Alberghini e Martinelli del Casumaro, Piscopo della Vigaranese e Allegrucci della Bondenese.

 

 

 

E poi a Comacchio c’è la svolta della vita sportiva di Maurizio: merito del rapporto speciale con mister Innocenti, tanto che a volte il mister gli telefona perché …diriga gli allenamenti.
E  'quella sera'. il Menego ci prende gusto e così …prenderà il patentino di allenatore, a Bologna, assieme a Pecci e a Pirazzini.
"Leggi Comacchiese e ti aspetti la squadra spettacolo. Innocenti gioca a zona con tre punte effettive, più Reggi come mezzala e Menegatti play maker davanti alla difesa", questo scrivevano i giornali, parlando di una Comacchiese che voleva vincere col gioco. La stessa mentalità che si porterà appresso Maurizio Menegatti, dopo aver concluso nella il suo ciclo alla Comacchiese 1991 approdata in Promozione.

 

 

 

Nel frattempo Maurizio ha sposato la sua Cinzia di Ariano Polesine che gli ha dato un bambino di nome Pietro che …calcisticamente seguirà le orme del padre
Ma anche il Menego è un eterno bambino e accetta di fare l'allenatore -giocatore nel Bosco Mesola, stagione 91/92 in Prima Categoria alla corte del presidente Mangolini. Con il suo gioco a zona Menegatti diventa lo 'Zeman del Bosco' con relativa filosofia vincente. Risponde così quando gli chiedono se basta un pareggio nel derby col più quotato Mesola:" Direi di no. L'unica costante del Bosco è quella di andare in campo per vincere, ogni domenica; anche se questo ci ha fatto perdere qualche punto. Ci ripeteremo contro il Mesola sperando che vada bene. Quella del 'non perdere'  potrebbe essere solo la conseguenza della situazione che si crea sul campo".

 

 

 

Una filosofia consolidatasi positivamente l'anno dopo, sempre da allenatore - giocatore in Prima categoria al Bosco Mesola al fianco di  Mirco Santon, il padre di Davide ‘il bambino’ che fatto ‘triplete’ con la Grande Inter di Mourinho
Intanto il ferrarese Menegatti trapiantato ad Ariano Polesine è chiamato dal ds Piero Cavallari come allenatore di un Villadose costruito per vincere.
E sarà così per l'allenatore - giocatore Menegatti, che dalla Terza categoria 93/94 è promosso in Seconda con i vari Talpo, Benetti e Gorda e altri campioncini ( extraterresti per quella categoria) che Cavalllari si è portato dall'Adriese.

 

 

 

Ma se a Villadose le cose cambiano per il tandem Cavallari- Menegatti nel successivo altalenante campionato di Seconda, invece ad Ariano i progetti del presidente Lodovico Avanzi diventano grandi , perché fa strike come ‘troika locale’ affidandosi al ds Piero Cavallari e all'allenatore - giocatore Menegatti, per una cavalcata trionfale in quella Seconda categoria 95/96.
Il gioco a zona di Menegatti esalta la bravura tecnica dei singoli e l'Arianese sale in Prima, col Menego che sarà per l'ultima volta calciatore 'evergreen' a 40 anni. Fu l'inizio di un ciclo storico, perché l'Arianese 96/97  di Menegatti farà bene in campionato ed è addirittura fantastica in Coppa Veneto, vinta per guadagnarsi titoli 'utili'  all'ammissione in Promozione.

 

 

 

Praticamente Menegatti era ritornato grande tra i grandi. D’altra parte erano indimenticabili per Maurizio i ricordi del Menego chioggiotto vincente, a partire dalle amichevoli storiche col Milan, col Parma, col Vicenza cui segnò un gol. Come resta nella sua mente il modo di stare in campo che gli ha insegnato Cojanni, lo sfortunato mister della Comacchiese che Menegatti ha avuto per soli tre mesi ma che gli ha insegnato più di tutti, anche se tra gli altri allenatori cita Pomaro e poi Bozzato. Insomma nel suo cuore le soddisfazioni del Chioggia e della Comacchiese sono indelebili per il Menego calciatore.

 

 

Come sono indelebili da allenatore le promozioni legate all'Arianese e il buon periodo del biennio al Bosco Mesola.
Ma tornando in sequenza cronologica, dobbiamo ricordare che , condizionato anche dal lavoro, mister Menegatti si prese una pausa di riflessione al termine della stagione 97/98, dopo che l'Arianese in Promozione aveva coltivato tante speranze fino a metà campionato,  prima di chiudere al settimo posto.

 

 

 

Il guerriero si è così riposato mentre l'Arianese del presidente Avanzi e del ds Cavallari puntava su mister Spolaore.  Un riposo …dimezzato , peraltro, perché il buon Menego , verso fine stagione, ritornò sulla panchina di 'casa Ariano'.  
Quanto basta per farsi un'idea di chi far restare e di chi lasciar partire, giusto per allenare in Promozione 1999/2000 un'Arianese zonaiola in corsa per il salto di categoria.

 

 

 

Purtroppo quel successo slittò di un anno per entrambi,. Solo che l'Arianese vinse con Garbin, mentre Menegatti diventò mister vincente sulla panchina della Tagliolese 2000/01 per lo storico salto in Promozione. E così fu gran festa , per la Tagliolese della troika Bellan presidente, Pietropolli ds e Menegatti mister, che nella Promozione 2001/02  trovò una salvezza 'altalenante' e sofferta.

 

 

 

Altro 'riposino' per mister Menegatti, perché poi ritorna in sella a dicembre 2002 quando la 'casa Arianese' del tandem Avanzi - Cavallari lo chiama per sostituire il ferrarese Cleto, sì il suo compagno di tante battaglie insieme da giocatori. Un feeling quello con l'Arianese che continua in modo onorevole fino al termine dell'Eccellenza 2003/04, quando il Menego guerriero resta per così dire a riposo , visto che è impegnato a viaggiare per seguire affettuosamente suo figlio Pietro ( portierino all’epoca al Ravenna) e sua figlia Marta pallavolista di livello nazionale e beacher internazionale).

 

 

 

Ma poi … i figli crescono e il richiamo della 'foresta tagliolese' ha avuto il suo effetto: Così Menegatti  nel giorno della festa della donna , quest'anno è subentrato a Mauro Pezzolato, sulla panchina della Tagliolese che, in Prima, stazionava a centro classifica.
E' bastato un telefonata della sirena Pietropolli, il ds col quale Menego aveva già fatto tandem vincente ad inizio Terzo Millennio.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Maurizio Menegatti ancora giocatore-allenatore dell’Arianese in foto col figlio Pietro futuro portiere saracinesca e all’epoca sempre in campo durante tutte le partite interne quando il sottoscritto le raccontava sia su IL Resto del Carlino che in diretta per Delta Radio.
Quindi in apertura di fotogallery partiamo da un flash ‘mosaico’ indicativo del lungo viaggio calcistico di bomber Menegatti partito dalla Codigorese nel ferrarese ed entrato nella storia del Calcio Veneto a Chioggia ( winner 1984/85) e per la serie di padre in figlio lo proponiamo nel trio kit insieme a suo papà Carlo e suo figlio Pietro ad Ariano Polesine ma con la tuta della Spal visto che proprio quella domenica era di ritorno da Porto Tolle quando il Delta PT con Manuel Lazzari in campo  aveva incontrato la Spal nel campionato di Serie C.
Ma con riferimento alla foto della Codigorese 1974/75 ( a sx in alto, in bianconero) voglio proporvi il seguente little focus citato nel Libro Story “Il calcio a Codigoro , “Scampoli di cronaca giornalistica e fotografie dalle origini ad oggi raccolte da Ugo Bertaglia” , edizione settembre 1989  : << Anche Badiali a metà campionato segue la sorte del suo predecessore.
A sostituirlo viene chiamato Benito Zanellato, codigorese di adozione il quale ha militato in serie C per 12 anni con l’Avellino prima e con il Trapani poi. Zanellato riesce a salvare la Codigorese dalla retrocessione. / La formazione juniores nel contempo si era assicurata il titolo di campione provinciale. / Da sinistra in piedi: l’allenatore Zanellato, Vacchi, Massari, Gadda, Barillani, Menegatti,  Benazzi Mauro, Tomesani,  Pezzini, Zappaterra Dario; accosciati: Vancini, Succi Marco, Cavazzini, Edo, Beltrami, Schincaglia, Telloli,  Rossetti A.>>.
A questo punto andiamo in sequenza cronologica partendo dal periodo di Menegatti bomber protagonista nell’Arianese 1978/79 in maglia azzurra allenata da Alessandro ‘Pevare’ Boscolo (a dx,  in piedi con a fianco il portiere Cappato ora noto ‘luminare’ nel campo della medicina-chirurgia) , quindi nell’Arianese 1979/90 di mr Costante Mantoan ( col cappotto) e sempre in maglia rossa nella Top 11 sempre rossonera stavolta con Cleto, Gherlinzoni e con Walter Tivelli che …custodisce il pallone tra le mani , mentre i noti guardialinee e massaggiatore li ritroveremo sempre presenti e operativi anche nelle foto del Terzo Millennio.

 

 

 

Seguendo l’escalation cronologica di bomber Menegatti eccolo in due emblematiche foto col Chioggia, dapprima con Maurizio ai piedi del portiere Eros Seda e poi col Chioggia allenato da Spolaore con vice GC Ardizzon e promosso nell’Interregionale.
Tutte storie già note di cui abbiamo snocciolato tutti i nomi in foto con relative didascalie qui su questo sito , visto che abbiamo già raccontato le foto di alcuni suoi speciali protagonisti come Augusti, Giuriola, Gianni Poli e lo stesso allenatore Carlo Spolaore ( basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente su questo sito alle pagine interessate).
A seguire ecco due foto con Menegatti bomber del Fusignano 1986/87 ( entrambe griffate Plastic Dradi) , quindi Menegatti capitano della Comacchiese anni ’90 e poi in versione poster con tutti gli altri suoi colleghi partecipanti allo specifico Corso Allenatori indetto dalla FIGC della Emilia Romagna.
A questo punto ecco tutta una serie di immagini dedicate a Menegatti prima giocatore allenatore e poi soltanto allenatore in casa Arianese, con emblematiche immagini dell’escalation storica dalla Seconda alla Promozione, che anche in questa occasione ,m visto i volti noti e già segnalati nelle storie dedicate a Lodovico Avanzi e ds Pietro Cavallari, non hanno più bisogno di specifiche didascalie.

 

 

 

 

Visto le note foto di Menegatti in tandem con Giulio Roma, la foto poster col figlio Pietro dell’Arianese 1996 nell’anno anche della festa perché vincente la Coppa Veneto, quindi le foto poster dell’Arianese 1998/99 ( maglia bianca) con capitan Germano Passarella e poi con Riccardo Frasson ( maglia rossonera) a fianco del mister, negli anni della troika col presidente Lodovico Avanzi e ds Pietro Cavallari.
Discorso che , in sequenza cronologica, vale per la successiva foto poster di Menegatti neo allenatore della Tagliolese 2000/01 del presidente Fiorito Bellan 
Come per il rientro di Menegatti in casa Arianese di cui proponiamo due foto-poster del Campionato di Eccellenza 2003/04, la prima in casa ad Ariano e la seconda come Top 11 che ho fotografato ad Este con sfondo Colli Euganei.
Giusto per concludere il lungo viaggio della carriera di Maurizio Menegatti in casa Tagliolese 2008/09 di cui proponiamo sia la presentazione d’inizio stagione in sala Eracle con mister Mauro Pezzolato che un flash a mister Menegatti in campo con sfondo player Rizzato.

 

 

 

Tutto questo per una lunga carriera sportiva che ha sviluppato conoscenze e amicizie che si sono consolidate e che lo stesso papà Menegatti sta trasmettendo ai suo figli perché siano ancor più protagonisti in ambito sportivo..
Perciò a questo punto vi proponiamo la ‘cena amarcord’ dei giocatori dell’Arianese che, in primis Nico Moretti, mi hanno coinvolto per festeggiare il presidentissimo Lodovico Avanzi insieme al ds Pietro Cavallari e a Mister Maurizio Menegatti al centro della scena con tanto di torta celebrativa.
E a seguire il quintetto con da sx in piedi Franco Avanzi,. Pietro e Maurizio Menegatti, e in prima fila da sx l’attore Rik Battaglia e Carlo Menegatti il papà di Maurizio.
Mentre a certificazione dell’attenzione di papà Maurizio per la figlia Marta beacher internazionale, vi proponiamo un poker flash celebrativo.


Partendo dalla Menegatti family su Telestense nel 2011 durante i festeggiamenti ad Ariano Polesine, quindi Marta e papà Maurizio prima premiati da tutto la Giunta della Provincia di Rovigo nel 2013 epoca della presidente Tiziana Virgili, poi in casa ‘Gazzetta dello Sport’ nel 2014, infine in trio col sottoscritto Sergio Sottovia.
Anche perché sostanzialmente tutti …condomini qui su www.polesinesport.it visto che , se abbiamo superato i 660_mila contatti e gli oltre 1_milione_70_mila pagine viste ( vedi certificazione finale) , beh questo è sicuramente grazie anche alle loro Champions’ Story  pubblicate step by step su questo sito fin dalla sua origine.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it