Mazzetti Settimo ‘since 1925’ fondatore e gran dirigente della Giovane Italia Polesella leader in Promozione anni ’50 e base di lancio dei campioni Corelli, Pomaro, Visentin/ Oltre che ‘PRES’ e bandiera up to Libro Story 2007 by prof Raito


Dopo aver completato con Benito Furlan il nostro viaggio amarcord tra i Personaggi Story già pubblicati nella versione News magazine cartaceo su Areasport ( poi trasformatosi on line)  vi proponiamo come ‘dayafter’ questa Mazzetti Settimo storytelling perché l’avevamo già preparata.
D’altra parte se lo meritava, Mazzetti , perché è stato il portabandiera della Giovane Italia Polesella, fin dalla fondazione datata 1925 e …per tutta la sua vita.
E perciò ve lo proponiamo qui su questo sito www.polesinesport,it e questa rubrica Memoria & Futuro perché si scrive Settimo Mazzetti e si legge …Giovane Italia Polesella , a cui peraltro suo nipote Leonardo Raito, professore universitario e attuale sindaco di Polesella, ha peraltro dedicato un significativo Libro Story dal titolo emblematico “Giovane Italia – Un paese e la sua squadra : 80 anni di storia”.
E così’ per parte nostra ecco , for the world, questa storica Mazzetti story integrata ed aggiornata, anche con alcune significative Appendici Flash story, oltre che con alcuni commenti nell’Extratime a corredo della fotogallery esemplicativa step by step della Giovane Italia Polesella.
Giustamente Giovane perché nata by Mazzetti nel 1925 e arrivata matura nel Terzo Millennio, con tutta la sua evoluzione, dall’escalation in Promozione negli anni ’50 ai normali anni attuali, e sempre con Mazzetti, del Terzo Millennio, dove , per ora, l’importante è partecipare.

 

 

 

MAIN NEWS (  di Sergio Sottovia, 01.02.2010)/  SETTANTASEIESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE –  MAZZETTI SETTIMO
( Personaggio ‘extratime’ già preparato, però mai pubblicato sul News Magazine ‘cartaceo’ Areasport perché passato a nuova vita… ‘on line’)

MAZZETTI SETTIMO / La data 25.10.1925, detta da Settimo Mazzetti è come la nascita di un figlio. E' la data della fondazione della Giovane Italia Polesella. Le cronache parlano di calcio giocato a Polesella anche negli anni presedenti. Tornei e amichevoli vedono impegnata la U.S. Polesellana. Le cronache parlano di una Coppa Finzi, domenica 12 agosto 1923 Badia-Polesellana 5 a 1, poi il 18 agosto la finale F.L. Adria-US Polesellana 10-1 (non è specificato perché in finale ci sia andato il Badia, che aveva vinto sulla Polesellana).

Il fascismo sta consolidando il proprio potere, entra in maniera preponderante anche nello sport facendo valere i suoi ideali. In quell'anno della fondazione della squadra rosso-blu, Mazzetti aveva solo 13 anni quando accompagnò Riccardo Stabellini a Venezia per affiliare la società alla Figc.

 

 

 

Tra gli altri fondatori c'erano Giulio Lombardi, Otello Crepaldi, Dedio Zamboni che sarà Sindaco a Polesella nel dopoguerra.

Ma perché quel nome Giovane Italia Polesella ?.
Tra l'altro le cronache narrano anche di una Giovane Italia Adria, in quei tempi.
Il federale convoca, a Rovigo, per saperne i motivi, anche il giovane Settimo Mazzetti che ci va in bicicletta e la lascia nel fosso. Il federale: "Ti metto in galera e non ti tiro più fuori" . Pianse il ragazzino Settimo, "A son putin" disse Settimo segnalando i suoi 13 anni e la sua gioventù che non faceva ideologie. Ci piaceva giocare al calcio, ricorda Settimo. E ricorda la partecipazione ai campionati "Uliciani", poi Terza categoria e dopo alcuni anni la Seconda categoria. Nei primi anni il Polesella era senza campo sportivo regolamentare e si giocò nei paesi limitrofi.

 

 

"Poi con le carriole portammo la terra per costruire quello che ancora adesso è il campo della G.I. Polesella". Di recinzioni non se ne parlava neppure, la gente era attorno al campo. Le prime maglie furono fatte dalla moglie di Otello Crepaldi. Mazzetti faceva il presidente e sempre il segretario. Deve aver avuto l'orgoglio delle registrazioni perché si rammarica tanto di non riuscire a farmi vedere i registri di allora, perché sono andati smarriti.

Della squadra che già esisteva a Polesella, Mazzetti la ricorda come 'quella degli anziani' e che il Presidente era Flavio Quaranta. Ricorda anche che l'istruttore era un certo Umberto Cabianca, poi passato alla Farnesina a quell'epoca del Duce, Benito Mussolini.

 

 

 

Saranno stati i tempi anche della guerra d'Africa, in Eritrea e Somalia. In una foto di quel Polesella, mi segnala i relativi nomi: lo stesso Settimo Mazzetti, Dedio Zamboni, Malaguti, Arturo Ferrarese, Ultimo Fossati, Carisio Michelini, e poi Amedeo Carravieri, Lavezzi, l'allenatore Piani, Bruto Campanati, Orazio Zagato il capitano.

In quegli anni prima della Guerra Mondiale la G.I. Polesella è stata anche in prima Categoria. "Addirittura anche in Promozione- ricorda il presidente Mazzetti-, ma per un solo anno perché retrocedemmo subito. Andavamo a giocare a Cavarzere, con l'Adriese e col Castelmassa ed il Bovolone".
Qualche situazione particolare ?.  Mazzetti: "Una baruffa tra i tifosi del Polesella e quelli del Cavarzere. La pace fu fatta addirittura due anni dopo con l'intervento dei rispettivi sindaci".
Dopo la guerra è rimasto ancora qualche anno presidente, Mazzetti, ma è sempre stato il dirigente-bandiera della Giovane Italia Polesella.

 

 

 

Un Polesella che nel '51/52, in Prima Divisione, girone C è arrivato a quota 42, ex aequo ma secondo per effetto dello spareggio perso col Clodia, ma davanti al Costa, Villanova, S.Apollinare, Monselice, Contarina, Bottrighe. Queste le prime 8 sono state ammesse in Promozione, più il Ballarin Rovigo per meriti sportivi. Partecipavano a questo campionato anche il Trecenta, Lendinarese, Conselve, Este, Porto Tolle ultima a punti 7 e poi il Donada ritiratosi dal campionato.

 

 

 

Sono anni buoni per il Polesella di capitan Zamboni e di bomber Gamberini, che resta in Promozione fino al 55/56 quando penultimo a quota 19 retrocede in Prima Divisione come il Trecenta, mentre il campionato sarà vinto dalla Scaligera, dopo lo spareggio, davanti a Sambonifacese, Badia, Contarina, Dextrosport Castelmassa, Cerea, Bovolone, Minerbe, Nogara, Cobragas Crespino, Ballarin Rovigo, Lendinarese, Cologna, Legnago.

 

 

 

Erano i bei tempi del presidente Angelo Noventa e del geometra Vigilanti, quando la squadra era allenata dal ferrarese Sivieri e la Giovane Italia fu base di lancio di alcuni giocatori rossoblu poi passati al professionismo. Come il ferrarese Corelli poi passato alla Spal, quindi nel Napoli e nella Ternana. Come Cervato poi alla Spal, Casertana e Lecce. O come gli 'indigeni' Lauro Pomaro poi alla Spal e nel Lecco , e Toni Visentin alla Sampdoria e poi per più di un decennio nel Clodia.

 

 

 

Mazzetti sarà presidente del Polesella 56/57 che riparte allenato da Pasquale Nasti in Prima Divisione, rimanendo sempre dirigente quando , oltre ad Angelo Noventa ancora con Vigilanti allenatore, alla carica di presidente della Giovane Italia Polesella si sono quindi succeduti nuovi personaggi , come Demetri e Roberto Frigati, rappresentativi della realtà economica locale.

 

 

 

Una storia parallela , quella di Mazzetti con la Giovane Italia Polesella, visto che dagli anni '80 sarà sempre al fianco di tutti i presidenti che si sono succeduti, dall'avvocato Franco Modena, quindi Paolo Benini, Rossano Checchinato, Vittorio Noventa, Zompanti Arnaldo, e ( negli anni '90) di Salvatore Cassia, Crivellari, Dalconi fino ai primi tempi del Terzo Millennio quando è ritornato presidente Vittorio Noventa.

 

 

 

Tempi in cui il Polesella, dopo la sua ultima stagione 61/62 in Prima categoria (campionato vinto dal Contarina di capitan Scabin ed Eraldo Mancin poi scudettato in serie A con Fiorentina e Cagliari), ha poi sempre vissuto in altalena tra Seconda e Terza categoria finché nel 75/76 la Giovane Italia regalerà a Settimo Mazzetti tante stagioni stabili in Seconda. Ci sarà è vero la stagione 78/79 in Terza categoria, ma quell'anno il Polesella, del presidente Roberto Frigati e con capitano - allenatore Antonio Visentin di ritorno da Chioggia, sarà subito vincente davanti alla Gavellese e così farà un altro filotto in Seconda (tra gli allenatori Dall'Aglio, Biasiolo, Costa).

 

 

 

 

Restandoci peraltro fino alla retrocessione amara del 97/98 (vedi sequenza tris allenatori Spaolonzi, Samogigio e Luciano Breda) per effetto della sconfitta nello spareggio finale per 3-1 a Villa Estense conto i padovani dell'Esedra Don Bosco.

Un lungo viaggio calcistico che il Polesella di Mazzetti, attraverso il suo ponte in chiatte sul Po, ha spesso vissuto trovando rinforzi in giocatori della sponda ferrarese, da Zagato che sarà poi lo storico presidente del Ro Ferrarese all'ex spallino Asnicar ( negli anni '80 anche allenatore)  o Baraldi bomber che ho visto andare in gol di testa in amichevole contro la Spal di Galeone.

 

 

 

 

Tempi di allenatori come Dall'Aglio, Nini Costantini (ex Spal e Napoli), Guelfi, che ripiegherà in Terza avendo allenatori Piantavigna e Petrosino finché tornerà con mister Biscuola a fare la Seconda nelle due prime stagioni del Terzo Millennio, ritrovandosi poi in Terza dal 2002/03. Ma lui il 'presidentissimo della Giovane Italia, non vivrà più le nuove stagioni del presidente Vittorio Noventa e del segretario Orazio Libanore e degli allenatori Lauro Marini, Tullio Miari , del presidente Breda e di mister Margutti.

 

 

 

Si era 'fermato' poco dopo quella nostra intervista. Ma quanti momenti di gloria e quanti momenti difficili mi ha raccontato…. Anche perché a volte il 'ritorno' della bandiera Mazzetti è servito a ricompattare un ambiente alla ricerca dei valori della tradizione migliore.
Ma non dimenticava Settimo l'impegno costante di Egidio Breda, il classico uomo del campo per il Polesella, tanta dedizione e tempo per assicurare la migliore manutenzione possibile.

 

 

 

 

Ci teneva a segnalarlo Mazzetti, come la festa del 50° della fondazione della G.I. Polesella e la presenza a Polesella di Stocco, presidente della FIGC Rovigo e dei suoi collaboratori. Un orgoglio, per la società che è stata trampolino di lancio di giocatori quali Lauro Pomaro andato a Lecco e Tonino Visentin alla Sampdoria.
Orgogliosi ricordi quelli di Mazzetti, come l'impianto di illuminazione al campo, come la benemerenza della FIGC nel 1976, come la sua presidente dell'ECA e nei momenti brutti per tanti c'erano i Buoni di 500 franchi.

 

 

 

Era un carattere che non si faceva pestare i piedi, Mazzetti. Lavorava allo zuccherificio di Polesella e al direttore Bertocchi diceva chiaro e tondo che lui faceva gli interessi dei lavoratori, lui Mazzetti che era impegnato alla Camera del Lavoro. Erano i tempi di Noventa senior e Antonio Astolfi, quando il calcio valeva di più di quel che succede sul rettangolo verde. Sarà per questo che Mazzetti, mentre mi raccontava il suo ‘matrimonio’ con la sua Giovane Italia Polesella, guardava con orgoglio il ritratto fattogli dalla figlia Maria Rita Alluviana (perché nata ai tempi dell'alluvione del '51) : lui Settimo ha l'Unità in mano.

 

 

 

Per uno che ha fatto della Camera del lavoro la sua seconda casa è un ritratto che dice tutto del personaggio Mazzetti. D'altra parte Settimo era uno che voleva tenere la testa sempre impegnata, tant'è che, in quei primi giorni del Terzo Millennio, i suoi passatempi erano i conteggi matematici e le radici quadrate, magari ascoltando le opere e la musica lirica.
Per la Giovane Italia è stata una fiaccola da tenere accesa.

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY / CAMPIONATO PRIMA DIVISIONE VENETO 1951/52/GIRONE C 
Ho scelto questo emblematico campionato perché era l’anno della Grande Alluvione del Po e perché la G.I.Polesella si era comunque classificata al primo posto a pari punteggio col Clodia Chioggia.
In una stagione in cui questo Girone C fu interrotto appunto in seguito alla disastrosa alluvione del Polesine, che determinò il ritiro della Donadese e di altre squadre come Adriese e Cavarzere che militavano nella categoria superiore. Perché il Cavarzere? Perché il territorio del comune di Cavarzere è tra Adige e Po , quindi nella ‘msopotamia’ Polesine colpita dalla citata alluvione.

 

 

 

Peraltro la FIGC concesse ai giocatori delle squadre ‘ritirate’ di potersi trasferire ad altre società purché militanti in categoria diverse.
Per la storia di questo campionato segnaliamo che infine il Clodia terminato il campionato appunto  a pari punti col Polesella, vinse lo spareggio per 5-3 ( anche se il Comunicato riporta 6-3) giocato sul campo neutro di Cavarzere, alla presenza di un seguito eccezionale di tifosi, alcuni dei quali giunti per via fluviale su un grande burchio che navigò lungo il Gorzone.

 

 

 

Ma la vittoria era ormai ‘superflua’ ed aveva il sapore della beffa anche per il Clodia Chioggia perché il girone era terminato a ridosso dell’estate , quando si erano già disputate le finali per il titolo  veneto e la promozione in IV^ Serie, per cui anche il Chioggia come il Polesella fu soltanto ammesso al nuovo campionato di Promozione.
In una stagione che per effetto di ristrutturazione campionati, sono state ammesse in Promozione le prime sei classificate ( quindi Clodia Chioggia, Giovane Italia Polesella, Costa, Villanova del Ghebbo, SAF Sant’Apollinare, Monselice) mentre poi sono state ammesse anche Contarina, U.M. Bottrighe e , per meriti sportivi, anche Ballarin Rovigo.

 

 

 

A questo punto per onorare i protagonisti del Polesella 1951/52 voglio proporvi il TABELLINO della vittoria ‘esorbitante’ della GIOVANE ITALIA per 10 a 0 in data 11.novembre 1951 , cioè 6^ giornata di campionato , l’ultima prima della alluvione del Po avvenuta praticamente in settimana.
GIOVANE ITALIA POLESELLA – BALLARIN ROVIGO 10-0 ( pt 5-0)
GIOVANE ITALIA POLESELLA: Chiarella, Pelizza, Pavanello, Romagnoli, Poletti, Trombetta, Zamboni, Equisetto, Vigilanti, Ferrari, Gamberini.
BALLARIN ROVIGO : Baccarini, Spezzi, Barion, Tenan, Magosso, Chiarelli, Bassani G. , Bordin M. , Regazzo, Bisson I., Mercusa.
ARBITRO: Gardellato di Padov.
MARCATORI: 10’ Vigilanti, 15’ Zamboni, 22’ Vigilanti, 28’, 34’, 51’, 55’ Gamberini, 81’ Zamboni, 82’ e 85’ Equisetto.

Per la cronaca e per la storia, nel girone di ritorno a Rovigo, in data 27 aprile 1952 il Polesella vinse 4-1 grazie alle doppiette di Gamberini e Demetri, praticamente con la stesso formazione dell’andata salvo Demetri al posto di Vigilanti).

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH STORY / CAMPIONATO DI PROMOZIONE 1953/54 GIRONE B / Per la storia il Polesella restò nel Campionato di Promozione fino alla stagione 1955/56 quando retrocesse da penultimo insieme al Trecenta ultimo)
Vi proponiamo il TABELLINO del Giovane Polesella di questo campionato perché è stato ottimo terzo a pari merito ( assieme al Petrarca e in scia al Coin Mirano e al Clodia Chioggia  vincente), e vi proponiamo quello del match casalingo vinto 3-1 dalla Giovane Italia Polesella sul Ballarin Rovigo in data 8 novembre 1953  ( mentre nel ritorno vinse il Ballarin per 3-0 ( sospesa al 76’ dal noto arbitro Camporese di Mestre ; risultato peraltro acquisito sul campo e confermato dal Giudice Sportivo, perché il giocatore Parioli del Polesella pur espulso si è rifiutato di uscire dal campo.) .

 

 

 

Con riferimento al Ballarin Rovigo di questa annata 1953/54 va detto che arrivò ultimo e retrocesse insieme al Costa , Battaglia Terme e Trecenta ( quest’ultimo però pi ripescato) , mentre si salvò la SAF Sant’Apollinare .

TABELLINO  MATCH GIOVANE ITALIA POLESELLA – BALLARIN ROVIGO 3 -1
G.I.POLESELLA: Pavanelli, Zatta, Poletti, Rosatti, Toso, Trombetta, Zamboni, Romagnoli, Gamberini, Parioli, Vigilanti.
BALLARIN ROVIGO : Pegoraro, Vicenzetti II, Testa I., Palmarin, Taffoni, Villani, Bisson I., Pusinanti, Simionato, Zanirato, Tantimoniaco.
ARBITRO: Rorato di Mestre.
MARCATORI tripletta di Zamboni al 16’ , 33’, 37’ per il Polesella , gol finale al 91’ su rigore Simionato per il Rovigo.

 

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY ( di Leonardo Raito, dal suo libro “GIOVANE ITALIA – UN PAESE E LA SUA SQUADRA : 80 ANNI DI STORIA”, stampato febbraio 2007)  / INTRODUZIONE DELL’AUTORE

( Leonardo Raito, all’epoca docente di storia contemporanea all’Università degli Studi di Ferrara, era altresì assessore allo sport e alla comunicazione del Comune di Polesella. Poi è stato Assessore allo sport della Provincia di Rovigo e da due legislature Sindaco del Comune di Polesella, oltre che tuttora Docente Universitario e molto attivo sui social) .

 

 

 

Ricostruire una breve storia della Giovane Italia Polesella è un lavoro dai significati profondi. Vuol dire infatti raccontare non solo i risultati sportivi di una squadra di calcio dilettantistica, ma la passione di un paese intero; storie di uomini prima ancora che di calciatori, di presidenti illuminati, di tifo sfrenato.
Le carovane di auto e el corriere che partivano la domenica per seguire gli amati colori rossoblu nelle trasferte , la tribuna scoperta del comunale negli anni d’oro pina di tifosi sotto la pioggia, la neve o il sole cocente. E ancora, il ritrovo dopo la gara al Bar Sport, dove, davanti alla sola televisione e allo storico  conduttore del Novantesimo minuto , Paolo Valenti, si commentavano la partita, la bellezza di un goal, di una parata , ma anche il rammarico per un errore sotto porta, per un rigore apparso sacrosanto e non assegnato.

 

 

 

Ecco che questa ricostruzione diventa quasi un compito. Un compito che mi sono prefisso fin da quando il sindaco Ornella Astolfi mi ha affidato la carica di assessore allo sport, e che mi è risultato oltremodo gradito per il grande affetto che mi lega alla società alla quale ho dedicato tutta la mia, ahimè non troppo brillante , carriera di calciatore. Ho sempre portato nel cuore  questa squadra gloriosa, fondata nel 1925, con i trascorsi nel campionato di Promozione;  e la passione si cementava con i discorsi della gente , di quelle partite sui campi di battaglia della provincia e della Regione, i nomi di quei giocatori che si impara a ricordare anche se non se ne sono mai viste le gesta.

 

 

 

L’attaccamento diventava sempre più forte mano a mano che la domenica mi recavo al campo a vedere le giocate dei miei eroi. Mano a mano che i ragazzi più grandi che ammiravo come icone vestivano le casacche della prima squadra.
Icone, come Giunta, il portiere che ammiravo e a cui mi ispiravo, come l’amico Enrico Gardina , che mi era sembrato un ragazzo invincibile fuori dal campo  e che vedevo la domenica primeggiare con gente più grande e più esperta di lui.
Modelli, ispirazioni. Una squadra di calcio regala anche questo alla vita di un adolescente. E sono convinto che la Giovane Italia , oltre che per me, rappresenti fonte di bei ricordi per tutti i miei compaesani.

 

 

 

Ecco che questo volume spera di poter toccare l’anima di tutti gli abitanti di Polesella che, anche per un istante, hanno fatto il tifo per la Giovane Italia. Ho deciso di non parlare solo a parole, ma anche attraverso le immagini.

Realizzare questo breve libro e il suo apparato fotografico non è stato facile. E devo un grazie immenso a tantissime persone.  Orazio Libanore, segretario di lungo corso, è stato uno ei massimi sostenitori dell’iniziativa e mi ha coadiuvato nel reperimento di materiale indispensabile.
Mio padre è stato anch’egli uno ei massimi sostenitori dell’iniziativa e ha poseguitoun certosino lavoro di ricerca.

 

 

 

 

Stefano Mazzetti ha realizzato il passaggio in digitale di tutto il materiale fotografico.
Mi hanno fornito fotografie e articoli Antonio Visentin, Arialdo Rosatti, Claudio Rosatti, Pietro Dalconi, Roberto Dalconi, Fabio Dalconi, Giacomo Zamboni, Giacomo Munari, Roberto Frigati, Maurizio Merlante, Tarcisio Temporin, Luciano Sacchetto, a tutte queste persone va la mia debita riconoscenza.
Così come va alle famiglie di Secondo Romagnoli e di Settimo Mazzetti. Il rammarico più grande è non aver parlato con loro di questo libro, che ha perso pertanto l’apporto di tali illuminate memorie storiche.

Oserei dire che questo volume è il frutto del lavoro di un paese intero. Un paese che si è idealmente ritrovato in una fruttuosa cooperazione. E che ora , dopo aver seminato, può raccogliere i frutti di un lavoro che spero possa rappresentare un contributo importante al ricordo delle molte persone che appariranno nel libro come immagini di una raccolta ideale di diapositive che non saranno mai più perdute.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS /In cover il presidentissimo Settimo Mazzetti in tandem kit con Leonardo Raito autore dei Libro story sulla Giovane Italia Polesella
Quindi in apertura di fotogallery partiamo con la foto storica del Polesella 1931 nella quale vediamo anche il crespinese Amedeo Carravieri ( al centro col caschetto, alle spalle del portiere).
Sempre in foto bianconero proponiamo la squadra Giovane Italia Polesella nel 1948 assieme all’allenatore dirigenti ( tra questi anche Crepaldi) , nell’immagine che l’autore Leonardo Raito ha messo come copertina del suo Libro story.
A seguire il Polesella allenato da Sivieri nel campionato di Promozione 1953, con tra gli altri, alla dx del portiere, il giovane Zamboni poi in Serie D con la grande Bondenese.
Lo stesso Zamboni che da capitano vediamo nel sorteggio-monetina sotto gli occhi dell’arbitro, insieme al capitano del Casale Scodosia . Stessa partita del periodo post bellico di cui proponiamo schierata in fila a centrocampo tutta la squadra della Giovane Italia in maglia rossoblù.
Con riferimento al periodo aureo della Giovane Italia Polesella anni ’50  riecco capitan Zamboni nel sorteggio stavolta versione floreale col capitano del Guarda Veneta.

 

 

 

 

Stesso avversario incontrato dal Polesella in trasferta a Guarda Veneta nel 1959 ( sullo sfondo il noto campanile) nel Campionato di Prima Divisione, come da seguente didascalia: in piedi da sx Settimo Mazzetti, il dirigente Vigilanti, Guarnieri, Zanforlin, Zamboni, Gamberini, Cervati, Pasqualin, Sivieri (all); accosciati: Franceschetti, Merlin, Zatta, Alberti, Visentin Antonio.
Passando dal bianconero alla squadra a colori , ecco con maglia  strisce diagonali, il Polesella 1966, col portiere Franceschetti in maglia gialla e ultimo a dx accosciato il massaggiatore Temporin.
A seguire il Polesella nel 1971 in maglia a strisce orizzontali con da sx in piedi il ferrarese capitan Zagatti,  Zanella, Checchinato Rossano ( sarà poi presidente), Lanzoni, Marengo, Noventa Vittorio ( lui sarà poi presidente più volte), Franceschetti portiere.; accosciati da sx Guerrini, Negri, Baldo, Guerini, Tenan.
Era anche l’epoca delle serate danzante e delle feste sociali al “Ragno d’Oro’ , come dimostra la foto datata 1978 al Ragno d’Oro di Polesella col presidente Settimo Mazzetti scherzosamente a braccetto della cantante ,  in foto squadra vincente e promossa ( perciò medagliata) anche coi dirigenti ( tra gli altri Luigino Andreotti, Breda, Crepaldi, Dalconi…) .
Restando quindi in Seconda categoria, ecco la Giovane Italia 1981/82 del presidente Settimo Mazzetti ( a sx) con mister Angelo Dall’Aglio ( a dx, coi baffi).
E la successiva Giovane Italia Polesella 1982/83 in maglia blu-rossa allenata dal ferrarese Asnicar ( tra il portiere Zocchia e il centrocampista Carravieri) : sempre col presidente Mazzetti a sx e con capitan Rosati, oltre al dirigente Corrado Dalconi e il solito Egidio Breda guardalinee.

 

 

 

 

Quindi ecco il Polesella 1984 in maglia biancorossa, sempre allenato da Asnicar ( ancora  in versione giocatore e stavolta tra il portiere Zocchia e il presidentissimo Mazzetti, mentre a sx il dirigente è Vittorio Noventa.
Saltando ad inizio degli anni ’90 ecco in tuta il Polesella 1991/92 del presidente Franco Modena ( in cravatta rossa tra Cassia Salvatore ( coi baffi) e Roberto Dalconi, mentre a dx il dirigente è Maniezzi.
 E gran cerimoniere ecco l’avvocato Franco Modena durante una premiazione al capitano in maglia rossa, con lo stesso tavolino targato G.I.Polesella che poi vede impegnati nelle premiazioni by Figc 1991/92 il gran segretario Orazio Libanore tra gli istituzionali Steffenel & Clelio Mazzo.
Con riferimento alla successiva foto Polesella  in Terza categoria 1997/98 ecco la squadra dell’ultima giornata  con in piedi da sx i dirigenti Libanore ( segr) e Marzola ( mass), il portiere Leonardo Raito, Petrosino, Unis, Giannino, Raise, Zamarco, Rosati ( dir), Marzola ( dir) ; accosciati da sx Casaccia, Barbierato, Mazzarini, Zanella, Signorini.
Quindi il Polesella 1999/2000 campione provinciale di Terza categoria,
con in piedi da sx Vittorio Noventa ( pres.) , Fioratto,  Signorin,  Unis , evergreen Baccaglini ; accosciati da sx Marega (dir.) , Ballani , Pedriali , Raise, Rizzi , Turazzi,  Marzolla (dir.) , Zagato, Biscuola (all.), capitan Ghirello; accosciati da sx  Fabrizio Breda (dir.) , Ruzza , Rigobello ,  Buzzoni ; Guerrra, Gardina, Breda Egidio (dir), Thomas Prearo, Sangiorgi.
Non c’è bisogno di proporvi la relativa didascalia invece per la squadra Allievi Campione provinciale 2001/02 allenata da mr Giuseppe Visentin , accosciato a dx, mentre a sx c’è Clelio Mazzo presidente Figc Rovigo e al centro il …trofeo vinto.

 

 


 

 

E così arriviamo dentro il Terzo Millennio con la Giovane Italia Polesella che per i suoi 75 anni di attività nel suo 75° viene premiata by Figc a Roma con tutto l’orgoglio ‘di padre in figlio’ da parte del presidente Vittorio Noventa che vediamo smile in entrambe le foto sotto la scritta ‘Benemerenze’ e sotto lo sguardo compiaciuto di Tavechiio, Carraro, Abete, CT Vicini ( tra l’altro primo a dx è premito anche Fabio Garbellini gran presidente del Salara & Eridano) .
Peraltro dopo la retrocessione al temine della stagione 2001/02 per la Giovane Itali Polesella a budget ridimensionato sono state sempre annate in Terza categoria e comunque tanta attenzione al Settore giovanile.
Perciò partiamo dagli Allievi del Polesella 2002/03 in maglia rossa con mr Antonio Pattaro
Quindi onoriamo la perseveranza degli torici dirigenti , presenti e protagonisti pur in tempi difficili.
Come dimostrano le immagini col Polesella 2003 del presidente Salvatore Cassia ( a sx con mr Lauro Marini) e di capitan Giolo.e con Raito ancora portiere; quindi il Polesella 2005/06 che vede in porta l’evergreen Zagato e quel Thomas Prearo che poi sarà allenatore, con tra i dirigenti Vittorio Noventa e Orazio Libanore, oltre ad Egidio Breda in prima fila.
E dopo questa lunga cavalcata nella storia della Giovane Italia Polesella ci associamo a Leonardo Raito , diventato assessore allo Sport  della Provincia di Rovigo, che nelle due immagini datate 2009 premia in sequenza gli storici dirigenti Orazio Libanore e poi Antonio Pattaro ( tra Raito e Piasentini Vinicio vice pres Provincia Rovigo ).

 

 

 

 

Tutti personaggi che hanno fatto la lunga storia Football & Life della Giovane Italia e della comunità di Polesella, e che perciò sono entrati di pieno diritto nel significativo Libro Story scritto d Leonardo Raito, con cuore e passione da portiere e da sindaco già in pectore, tanto più che ho partecipato alla relativa prestazione a marzo 2017.
Come dimostrano i flash che ho scattate dalla Sala Agostiniani col professore Leonardo Raito e sfondo significativo il ‘labaro’ del Comune di Polesella, mentre dal Libro Story vi propongo tre flash che ne certificano la struttura tra Classifiche  e Fotogallery.
Oltre che dal flash emblematico col trittico Raito-autore-, Polesella in video, Pelizza storico portiere in Promozione e …walking verso l’immagine dulcis in fundo che dedico al ‘presidentissimo’ che ho fotografato insieme a Salvatore Cassia.
Perché se lo merita Settimo ma ‘primo’ since 1925 ; cioè il nostro Personaggio Story, perché …si scrive Mazzetti e si legge Giovane Italia Polesella.

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it