Melara story by Franco Rizzi/ Il paese con “Po, torre, api” nello Stemma-gonfalone. Nella storia da Plinio il vecchio all’Imperatore Ottone, ai Benedettini, Estensi, Gonzaga, Papato e… Re zuccone, carnevale, giostra, fireworks


E’ il paese più a occidente della provincia di Rovigo, ai confini con Mantova e Verona.
Parliamo di Melara , enclave interregionale visto che a 6 km c’è Ostiglia e Pieve di Coriano a 10 , entrami in territorio mantovano-lombardo, quindi Legnago a 18 km in territorio veronese, infine come paesi vicini in territorio polesano-veneto Bergantino ( a 2 km) , Castelmassa ( 13 km), Trecenta ( 22 km).
Una location per certi versi un ‘quadrivio’ visto che è ‘sulla strada’ di tante direttrici importanti nella storia , tanto da essere citato fin dal 70 d.c. da Plinio il vecchio come “loca mellaria” nella sua “Naturaluis Historia”.
Poi Melara è stata dentro la storia di tanti altri ‘incroci’ che essenzialmente abbiamo citato nel titolo, ma che tante volte ha raccontato nei suoi libri anche il melarese Raffaele Ridolfi che sono andato in alcune occasioni a salutare nella sua casa alla “Mariconda” guarda caso il nucleo originario di Melara.

 

 

 

Tralasciando ogni altro nostro riferimento storico , ci basta riproporvi segnalare come “Altri Noti Personaggi” melaresi Giovanni da Gaibana ( calligrafo del Duecento autore dell’epistolario del 1259 conservato a Padova ed il salterio del 1266 custodito alla Bodleian Library di Oxford) , quindi Amos Bernini ( vedi sua Story qui su www.polesinesport.it) , infine Policronio Carletti pittore e scultore ( 9.3.1861 / 28.12.1922; studiò ed esercitò a Venezia, le sue opere furono esposte a Roma, Milano, Monaco, Londra; si ricordano i busti di mons. Sichirollo a Rovigo , del Cavalcaselle a Legnago, il monumento dell’ammiraglio Vettor Pisani a Venezia).

 

 

 


E allora, vista l’importanza ‘evolutiva’ di Melara e del suo territorio ‘enclave ‘quadrivio’ sul lungo Po, vi proponiamo questa significativa Melara Story raccontata dal professore Franco Rizzi, mentre per parte nostra ci limitiamo ad aggiungere in calce nel nostro tradizionale Extratime alcune ‘segnalazioni storiche’ e alcuni commenti agganciati alla fotogallery e al alcune immagini da…tempi moderni.
Tra queste alcune anche per onorare il noto Carnevale e i noti ‘fuochi d’artificio’ che hanno illuminato anche le Olimpiadi Invernali di Torino. E tante feste di fine anno in tutto il Capodanno e altre Grandi Feste/ Eventi in tutto il mondo.

 

 

 


MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 06.08.2022)/ MELARA: AVAMPOSTO PONTIFICIO; LA ROCCA E L'ARCO CHIGI / Po e Melara un matrimonio indissolubile ieri e oggi!
Nella preistoria melarese polo di sviluppo fu l'abitato palafitticolo di Mariconda, toponimo arginale a un paio di km dal centro in direzione di Bergantino. Nel 224 arriva Roma e in epoca traianea Plinio il Giovane parla di paese del miele, da ciò il toponimo Mellaria o Melara (il gonfalone civico riporta le api).

 

 

I romani costruiscono sul Po nell'odierna golena aperta dove termina via La Rocca, rampa arginale, un luogo fortificato fluviale, data l'importanza civile, politica e militare del sito. La fortezza andò in rovina durante i secoli bui. Risorse nel 751, quando arrivarono i frati benedettini che, nel tempo la adattarono a convento, con cimitero e chiesa, favorendo l'insediamento abitativo nell'odierno paese, oltre a bonificare il contado.

 

 

 

Nel 1315 arrivò il vescovo feudatario di Ferrara, poi gli estensi sino al 1598 e il papa, andato via nel 1815 per fare posto all'aquila imperiale austriaca. Ferrara già nel '300 elevò Melara a visconteria (gli estensi la trasformarono in podesteria) con pertinenza amministrativa sul Po fino a Calto, il visconte risiedeva nella Rocca. Una lastra marmorea sulla Rocca (adesso perduta) ci ricordava che qui soggiorno il duca di Mantova Carlo di Nevers dal 19 al 21 luglio 1630, cercando di evitare la peste manzoniana e gli spagnoli nella Guerra dei trent'anni.

 

 

La rovinosa rotta del 1705 fece franare in Po la parte esterna del maniero, che riemergeva puntualmente in tempo  di magra. Nella parte rimasta in piedi continuò a risiedere il podestà papale, oltre alla presenza delle carceri e degli uffici podestarili. Nel 1809 Napoleone cancellò tutto. Basta podestà, arrivò il sindaco e la sede municipale si spostò in paese. La Rocca, messa all'incanto, fu demolita nel 1857. Nel1910 il Comune fece distruggere con la dinamite le mura, che crollarono in Po dopo 2000 anni.

 

 

 

Nel 1958 il Genio Civile di Rovigo, nell'ambito di rafforzamento dell'argine sinistro su tutta l'asta dopo l'alluvione del 1951,distrusse gli ultimi resti affioranti della gloriosa Rocca (FOTO ALLEGATA TRATTA DAL LIBRO SALUTI  DALL'ALTO POLESINE. CARTOLINE D'EPOCA DELLA PRIMA META' DEL '900, PADUSIA EDITRICE 2020, P. 230.). A Melara fu famoso per decenni il Coro La Rocca. Il gonfalone di Melara effigia la rocca.

 

 

Ultima attuale testimonianza del dominio pontificio su Melara (1598-1796) è l'arco Chigi (famosa famiglia gentilizia romana, di cui è testimonianza l'attuale Palazzo Chigi sede del governo). Fu edificato durante il 14° Anno Santo del 1675, regnante papa Clemente 10°, ciò dal cardinale legato di Ferrara Sigismondo Chigi (FOTO ALLEGATA).  Una lapide marmorea in latino la si legge ancor oggi per dire che l'alto prelato concesse a Melara in quell'anno il mercato settimanale del martedì, funzionante ancor oggi.

Fu sospeso in epoca napoleonica (1796-1815) e poi ripristinato dagli Austriaci. Nel 1866 Melara passò all'Italia e una targa in latino ricorda che un battaglione di bersaglieri si riposò nel giugno all'ombra del Chigi dopo aver scacciato definitivamente le bianche truppe asburgiche.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover una immagine sottotitolata della chiesa parrocchiale di San Materno Vescovo.
Quindi in apertura di fotogallery una storica mappa ‘archeologica’ del Polesine, con i luoghi dei più importanti e originali insediamenti scoperti, tra cui proprio la “Mariconda , il ‘loco’ attorno al quale si è sviluppato poi la ‘mellaria’ di Melara.
Con riferimento invece a Melara e alla sua famosa ‘Rocca’ ecco la cartolina datata agosto 1958 che ne certifica la demolizione degli ultimi ‘resti’ e decisa – scrive la stessa cartolina – “ dal Genio Civile di Rovigo , consenziente la Sovrintendenza di Venezia. Durante l’impresa di demolizione vennero alla luce pezzi di ceramica medievale e munizioni di marmo di antiche artiglierie”..

 

 

 

A questo punto vi proponiamo in kit Chiesa, Comune-Municipio con relativo stemma in cui si vede  oltre al Po personificato , anche le api, ma non più la torre che appariva in un vecchio gonfalone che ancora appare in vecchie stampe.
E con riferimento ai Personaggi che hanno dato lustro a Melara, eccovi Amos Bernini in  trio kit con monumento ( sfondo Municipio) e due busti che lo ritraggono .
Quindi lo storico Arco Chigi, con relativa sovrastante incisione, mentre segnaliamo, da una Guida Turistica Provinciale, che “prende appunto il nome dagli stemmi ivi incorporati dei Chigi e Rospigliosi, uniti nel medesimo scudo sovrastato dall’insegna cardinalizia”.

 

 

 


Dopo un’altra foto scattata dal sottoscritto nel 2003 al monumento ad Amos Bernini con sfondo Municipio e sulla destra sul fondo un ‘lampione’ del campo sportivo comunale, vi proponiamo a proposito proprio due immagini dal Campo Sportivo con protagonisti… manto erboso sotto l’argine e spogliatoi con logo società sportiva biancazzurra , peraltro con le significative “Tre Api” disegnate.
Sempre con riferimento ad altri Personaggi Story che hanno onorato Melara, ecco dalal sede del Municipio ( presenti i familiari oltre al sindaco Losi e a Raffaele Ridolfi) la cerimonia della cittadinanza onoraria a J:P.De Vicenzi , figli di melaresi emigrati in Francia e coach dei ‘galletti’ vice campioni alle Olimpiadi di Sydney 2000.
Nel trittico di immagini finali onoriamo la Parente Fireworks con un kit eloquente tra Olimpiadi Invernali di Torino 2006 + EXPO Milano 2015 closing cerimony.

 

 

 

 

Quindi in onore della nota Festa della Zucca e di Raffaele Ridolfi ( eccolo in foto con la moglie in un mio passaggio datato 2009, ) eccovi un mio flasj eloquente.
Ricordando quindi che tra le feste di Melara centro rivierasco è rinomato il Carnevale , una delle più qualificate manifestazioni tradizionali della provincia e che ha meritato giustamente a Melara l’appellativo di “Piccola Viareggio del Polesine”.
Mentre dulcis in fundo riproponiamo una recente significativa cerimonia istituzionale nella piazza antistanti il Municipio, con la significativa presenza della sindaca Anan Marchesini e dei bambini nel ricordo dei caduti, e quindi tra …memoria e futuro come questa by Rizzi story.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it