MENEGHINI MARIO , essenza del Calcio ROVIGO


29/10/2004

Esegesi delle fonti della Storia del Calcio Rovigo. Per trent'anni segretario Mario Meneghini, dal 1964 al 1994, quindi Villadose, Lendinara e il rientro a ...casa Rovigo.

Oggi come ieri. Forma e sostanza nel rispetto dei regolamenti.

Sempre a fianco dei presidenti. Un quinquennio con l'avvocato Mantero, per Meneghini gran carisma e maestro nel calcio e fuori. Poi in sequenza il Campagnolo lunga mano del Vicenza, ancora Mantero un anno, il cav Ferrari per sei anni, Tosi tre anni inizio anni '80, quindi il dottor Gasparetto, Pavanini due anni, Stivanello il padovano due anni, il ferrarese Cardi un anno, ancora Mantero, fino a Buoso, e oggi Francesco Scerra.

Meneghini ha vissuto anche le commedie del calciomercato.

Allenatori vincenti o da salvezza. A partire da Celestino Celio, Rovigo in Prima Categoria, poi Camuffo due anni d'alta classifica.

Quando nel 67/68 il Rovigo fu ammesso in Serie D l'allenatore è stato Testolina due anni, quindi Alvoni un anno, ancora Camuffo due anni, Vicariotto da Cesuna due anni, per un Rovigo stabile in Serie D.

Fu in quegli anni '70 , al calciomercato del famoso Gallia di Milano, che "il segretario" imparava da Di Brino, general manager del Vicenza di Giussy Farina, stessa tavolata col Fraizzoli interista , Viola della Roma, Ferlaino del Napoli e il Boniperti juventino.

Contratti, malizie e furbizie, come il rialzo sulla vendita Sperotto al Pescara.

Meneghini e Rovigo vita parallela: prima retrocessione 74/75, spareggio perso col Lignano, e giù in Promozione. Allenatori Vigna un anno, poi due con Padoan.

Classifica specchio della società.

Rovigo e girandola allenatori 78/79: Pastorello poi Bolognesi, quindi Pizzardo, e la tragedia-caduta in Prima Categoria.

Solo col ripescaggio il Rovigo ritornò in Promozione.

Una ripartenza - oro con Carlo Spolaore, profeta in patria e ... in serie D col coro <<Campi-Maranga, Rovigo è una valanga>>.

Scorre il film: la trama la conosciamo entrambi.

Dopo Spolaore, Roncarati e Humberto Rosa stagione 82/83, poi Tomeazzi due anni. Dall'85/86 prima Bozzato rilevato da Eraldo Mancin, il polesano campione d'Italia con Fiorentina e Cagliari di Gigi Riva.

E Mario elogia Mancin:<<Un condottiero con la squadra a spartirsi gli incassi.>>

Era il Rovigo di Cardi, staff dirigenziale all'osso, solo Vani Patrese ds e magazziniere, Raimondi l'autista del pullman, più Meneghini.

Sportivo da sempre Meneghini, classe 1932, fece un esordio in prima squadra a Bologna nel Rugby Rovigo: feeling brevissimo. Da calciatore nel 1954 fece solo il campionato Propaganda, a Villadose.

Ma la mentalità era del dirigente.

Quindi...

Dal 1955 al 1964 segretario provinciale del Centro Sportivo Italiano.

Quindi arbitro FIGC dal 1956 al 1961, anche in Promozione.

Passò poi al C.S.I., ente in cui dal 1961 al 1965 fu presidente degli arbitri di calcio, nonché istruttore di corsi.

E Mario l'eclettico fece anche l'allenatore, nel 67/68 e 68/69 col Lusia , in Terza categoria.

Ma la ...vocazione di Meneghini era il Calcio Rovigo ( per questo, vedi foto, Mario primo a sx col figlio Lorenzo, sarà premiato dal Club Barriera). Tanti aneddoti, come la strano sabato in trasferta a Sesto, o a Vigevano dove l'albergo era sopra un night.

Cose strane, ma anche cose delicate, umane. Come nell' amichevole del '71 contro il Milan. Racconta Meneghini: " Tifosi troppo curiosi agli spogliatoi del Milan. E Rocco ne mandò via uno troppo invadente. Ma era un portatore d'handicap e Rivera se ne accorse. Lo prese, se lo portò dentro, a sedere con loro negli spogliatoi."

Era l'epoca delle grandi amichevoli e Don Mario Bisaglia era chiave pass par tout per tanti rapporti coi grandi club.

Ne ha viste tante Mario Meneghini, e tante ne ha sentite in casa dai suoi figli, Lorenzo l'allenatore e Bruno l'arbitro.

Quanto basta per dire Meneghini , uno e trino. Padre, figlio e …voglia di C2. Con tutto il rispetto.

Sergio Sottovia

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