Minardi Alvino, globetrotter tra Castelmassa, Modena, Frosinone, Rovigo. Coach tra Sampietrese, Villanovese e...


28/12/2010

E Trecenta, Lendinarese, Finale Emilia, Legnago, Castelmassa etc. Vincente in Veneto ed Emilia. Con Alvino Minardi e Saul Malatrasi, con Remo Frazzetto e Carlo Spolaore e altri 30, abbiamo fatto il Corso Allenatori assieme nell’ottobre 1971. Personaggio schivo e concreto, di Alvino vi proponiamo questa Story datata 23.01.2006, propedeutica alla ‘completa’ Minardi Story che abbiamo pubblicato a fine anno nel primo libro Polesine Gol.
Poi ci siamo incontrato tante altre volte, sia  a casa sua che sui campi dell’Altopolesine o della Bassaveronese dove il sottoscritto è andato a fare diverse cronache domenicali per Delta Radio: ma la sostanza non cambia e…eccola.
ALVINO MINARDI STORY
<< Ha lasciato una impronta vincente, da Rovigo a Villanova del Ghebbo, da Lendinara a Castelmassa, da giocatore e da allenatore (eravamo in corso assieme nel 1971). 
Da giovane Alvino Minardi (classe 1935) è stato calciatore allo stato brado. Senza le giovanili, all'età giusta va in prima squadra. Così dal 1950 giocherà due stagioni in Seconda categoria nell'Ac Lampo San Pietro.
Finché a 17 anni, nel 52/53, è in Promozione col Dextrosport Castelmassa (giocava nel girone emiliano).

Lo vede il Modena, così Alvino va a giocare nella De Martino, nel 53/54 e 54/55, ma non andrà in prima squadra. Anzi viene ceduto al Frosinone, semiprofessionista in IV^ Serie nel 55/56 e 56/57. Poi resta fermo la stagione 57/58, da militare.
Ritorna quindi nel Dextrosport nel 58/59, in Promozione, allenatore Natali. Ottimo secondo posto dietro la Lendinarese; quel Castelmassa nel 1959 vincerà la Coppa Veneto.

A Castelmassa in Promozione e sempre con Natali, Minardi giocherà anche nel 59/60, poi va al Rovigo che nel 60/61 fa la Prima (sono ridenominati i campionati), con l'allenatore prima Bolognesi,  poi Celestino Celio; ma vincerà l'Este che va in Serie D.
Nel 61/62 Minardi difensore grintoso è nel Rovigo del tandem Stabellini- Ballacci che non sale di categoria solo perché penalizzato di due punti. Nel 62/63 per Minardi e il Rovigo di Ballacci sarà settimo posto, mentre vince il San Michele Extra.
L'anno dopo, per il neo papà Minardi c'è l'intermezzo a casa sua, al Ceneselli. Poi si parla di Minardi a Castelmassa, invece nel 64/65 torna nel Rovigo del presidente Mantero e di Celio ritornato in panchina.

Poi nel buon Rovigo 65/66 di Camuffo sarà l'ultima di Minardi in biancazzurro. Per un consuntivo dei sei anni, con 117 presenze e 4 gol segnati.
Poi nel 66/67 Minardi riparte da Ficarolo, in Seconda, allenatore Bruno(non Saul) Malatrasi e tra i compagni Lucio Paramatti.
Però a Ceneselli premono per fare una buona squadra. Così nel 67/68 'a casa sua' Minardi farà l'allenatore giocatore e, ancora con Lucio Paramatti,  sarà Ceneselli vincente in Terza Categoria.
L'anno dopo, in Seconda, però farà solo l'allenatore. Profeta in patria?
Sì, ma …a un certo punto Alvino  si mette a riposo anzitempo.

Resta fermo un anno, poi sarà al Trecenta 72-73 del presidente Bombonato, bel secondo posto in Prima categoria. Resterà sulla panchina anche del Trecenta 73/74, quello con Massi, Villa e Marani.
A Rovigo lo stimano e…nel 74/75 in Serie D , farà il vice prima di Spolaore e poi di Vicariotto, allenando anche la Berretti. 
Nel 75/76 Minardi andrà alla Sampietrese storica in IV^ Serie, farà il secondo a Pacini per due anni. Poi sarà proprio Alvino l'allenatore della Sampietrese 77/78, che però retrocederà in Promozione.

Nel 78/79 lo chiama Antonio Zoppellari, il presidente della Lendinarese con bomber Giuriola in Promozione.
Dal 79/80 per due anni Minardi sarà allenatore al Finale Emilia nell'OltrePo.
Ritorna nel Veneto, patisce l'esonero al Legnago 81/82 del presidente Salvatore retrocesso in Prima, poi conquista un quarto posto alla Lendinarese 82/83
in Prima.
Come a dire che dove passa Alvino lascia un buon ricordo, perciò lo richiama anche il Finale Emilia, in Promozione: strepitosa promozione all'Interregionale.  

  
Poi Minardi andrà alla Villanovese e alla Lendinarese, confermandosi allenatore vincente. Per questo lo intervistai per "Zona gol", la rubrica di una televisione privata padovana.
Quattro anni e mezzo è stato Minardi alla Villanovese. A gennaio 1986 approdò in neroverde , sostituendo Sarti, cedendo al pressing del presidente Emilio Milani, poi Pezzuolo, Sterza e Vigna. Stagioni in Prima alla Villanovese 88/89 che salì in Promozione, trovando la salvezza 89/90.

Un palmares di prim'ordine per Alvino, che trova il suo sigillo nei successivi altri 4 anni alla Lendinarese. Anni spesi bene , perché Minardi farà un doppio salto di categoria, salendo in Promozione e poi in Eccellenza 1992-93 ( vedi foto).
Minardi starà fermo, da vincitore, per un'intera stagione, quando la Lendinarese del trio Giacometti-Sterza-Spolaore salirà in CND.
Il rientro di Minardi avviene al Lonigo 95/96 di Enteli a sostituire Pomaro il polesano. Farà bene in Eccellenza, e troverà la riconferma.
Ma nel 96/97 il Lonigo balbetta e Minardi paga con l'esonero a novembre. 
Lo ritroviamo però in Emilia al Poggio Rusco in Promozione dal dicembre 1997.
Nel 98/99 Minardi torna a due passi da casa, a Castelmassa, per una tranquilla Prima.  Poi pensa di …fare l'agricoltore, Alvino, ma la Lendinarese 1999/2000 malamente retrocessa dall'Eccellenza si rivolge ancora a lui, per rigenerarsi dalla Prima, visto che ha pure rinunciato ad iscriversi in Promozione.

Per Minardi un'altra prova di forza:<< Ho accettato per amicizia coi dirigenti, la Lendinarese non meritava di scomparire…>>. Ma, né Minardi né altri, hanno potuto fare miracoli per la Lendinarese in discesa libera, tanto che attualmente è in Terza categoria.
E' stato un allenatore essenziale, Minardi, difensivista per tanti addetti ai lavori.
Ma il suo 'primo non prenderle' è stato spesso funzionale al vincere, visto che di campionati Minardi ne ha vinto abbastanza>>.
EXTRATIME/ La cover è per Alvino Minardi in versione ‘vecchia gloria’ sul campo di Ceneselli, tra gli amici Alberto Zaghi ( a sx) e Saul Malatrasi, il grande interista/milanista/fiorentino/romano etc etc.

Poi la fotogallery propone Minardi in ‘pantaloncini corti, prima nel Modena e poi nel Frosinone con tutta la città murata alle spalle. Quindi nel Castelmassa 1959 e poi capitano in Prima categoria nel Rovigo 65/66 (in piedi da sx, Milani, Boni, Bulgarelli, Masiero, Zoboli, Minardi; accosciati Zamboni, Pasetti, Carlone, Camanzi, Spolaore. Poi le vediamo come giovane allenatore ( primo a dx) del Trecenta 1972 e poi maturo coach vincente in casa Villanovese 1988-89 schierata con, in piedi da sx, Milani, Bacchiega, Passarella, Marini E., Orsetti, Zennaro, Paltarin, Rauli, Marini W., Minardi(all) - Capovilla (dir.), zx (dir); accosciati, Zanni, Baccaglini, Lovo, Borella, Astolfi, Toffalin, Pezzuolo, Marini C., zx (dir). Quindi Alvino Minardi allenatore biancorosso della Lendinarese 1992 del presidente Sterza ed infine allenatore in foto team col Castelmassa 1993.
L’ultimo flash è per onorare Alvino Minardi mister vincente e lo facciamo proponendolo ‘issato e lanciato’ dai suoi giocatori della Lendinarese winner il campionato di Eccellenza.


16.01.2006


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it