MIRABILES/ Paola Bordon “Lady Basket”. Tre scudetti GEAS. Poi Coppa Campioni e con l’Italia "Due Europei" a...


30/03/2011

Cioè agli Europei di Lugano e poi Budapest nel 1964. Ecco perchè questa è un’altra storia by Aggio della serie MIRABILES, il book by Coni di Beppe Osti e scritto appunto da Cristiano Aggio.
Esplosa nella Silver Treviso è approdata alla Standa Milano. Dopo la ‘strepitosa Geas’ Paola Bordon ha mixato sport & famiglia a Rovigo ‘catapultando’ il Mirandola in Serie B.
Ma la pallacanestro le è rimasta sempre nel cuore, perché poi la sua passione e il suo impegno lo ha dedicato ‘forever’  al Centro di Formazione Sportiva, insegnando la tecnica e i fondamentali ai piccoli cestisti nelle palestre di Rovigo e Pontecchio Polesine.

Una storia ‘prototipo’ che vi raccontiamo in kit poker news, completando la SCHEDA CONI con tre articoli storici, quasi in viaggio parallelo con la vita sportiva di Paola Bordon, prima winner in Promozione, poi esordiente con la Silver in Serie A e infine protagonista evergreen col Mirandola dopo essere stata ‘special guest’ nella Geas di Sesto San Giovanni.

PRIMA NEWS ( dai MIRABILES by Cristiano Aggio) / BORDON PAOLA NATA TREVISO 9.12.1943 ( BASKET/ Stella Merito Sportivo BRONZO (brevetto n.5152, riferimento anno 1993)
<< Non è per nulla un’esagerazione dire che Paola Bordon occupa uno spazio importante
nella pallacanestro rodigina, visto che dal 1978, vale a dire da quando ha smesso di giocare a basket ha creato il Centro di Formazione Sportiva e dal quale, nel corso degli anni, sotto la sua sapiente guida sono usciti diversi atleti e atlete che poi sono approdati in
nazionale e in società prestigiose, come Elisabetta Moro, Giulia Pegoraro, Chiara Rossi, Daniele Demartini, Marco Cecchettin, Fabio Capelli.
Paola, nasce a Treviso il 9 dicembre 1943, terza di quattro sorelle, da mamma trevigiana e papà, carabiniere, di Rovigo, precisamente di Buso e comincia a giocare a pallacanestro a 15 anni.
Sportiva nel sangue, partecipa a gare di atletica, specialità salto in alto (con la società del Gat, Gruppo atletico Treviso e salta 1.43, con lo stile ventrale), ma quasi subito, segue la strada della pallacanestro che tante soddisfazioni darà alla Bordon.
L’esordio è nel 1959 col Silver Caffè di Treviso, poi nel ’63 si trasferisce alla Standa di Milano e contemporaneamente debutta in Nazionale, nell’ambito della quale rimane fino al 1972, ma la jella per lei si è sempre chiamata ginocchio sinistro, un ginocchio matto, con la spiacevole tendenza a distorcersi meniscalmente quasi ogni volta che si affacciava una convocazione; ne registrerà alla fine ventuno.

Nel 1963 veste la maglia azzurra contro la Polonia, partecipando ai campionati europei a Lugano e anche nel 1965 è chiamata a difendere i colori italiani agli europei disputatisi a Budapest, distinguendosi nelle partite contro la Polonia, Cecoslovacchia, Germania e
Francia. Con la Standa Milano rimane fino al 1968 e anche qui non è tanto fortunata, perché con la società meneghina colleziona solo secondi posti.
Nel 1969 approda al Geas (gruppo escursionistico atletico sestese) di Sesto San Giovanni (in squadra giocano con lei Renata Moreschi e Mabel Bocchi) e con questa società conquista tre titoli nazionali (1969-70, 1970-71, 1971-72), partecipando anche
alla Coppa dei Campioni.
Poi conosce il futuro marito, e si trasferisce a Rovigo nel 1973, dove contribuisce all’ascesa in serie B dell’ Asp Mirandola, presieduta da Giorgio Turolla.
Tutto l’impegno lo dedica al Centro di Formazione Sportiva, dove tuttora continua ad insegnare ai piccoli cestisti nelle palestre di Rovigo e Pontecchio Polesine.>>



SECONDA NEWS_ARTICOLO/  BASKET FEMMINILE DI PROMOZIONE/ TUTTE BATTUTE LE SQUADRE DALLE RAGAZZE DEL SILVER CAFFE’
<< La squadra femminile di pallacanestro del silver Caffè ha concluso con una affermazione addirittura clamorosa ( 86-12) la prima parte del campionato di Promozione.
Ne ha fatto le spese la Juventina di Padova, ma del resto nel girone di andata tutte le squadre in lizza hanno dovuto abbassare bandiera di fronte alle trevigiane, le qauli se andranno avanti di questo passo entreranno in finale, a vele spiegate, ed avranno serie probabilità di riuscire a passare in serie superiore.
Sarebbe questa per il presidente Zancanaro, per l’allenatore Vidi e per le brave atlete un’ambita rivincita morale sulla Federazione che a suo tempo  rifiutò al Silver Caffè l’ammissione alla massima divisione nazionale preferendo far disputare un girone con un numero di squadre dispari.

C’è ancora molta strada da compiere per giungere a quella meta cui la compagine tende senza peraltro nascondere la difficoltà degli ostacoli che dovranno essere superati nelle finali. Il girone eliminatorio, infatti, non preoccupa più ed anche se le ragazze trevigiane dovessero  compiere un passo falso, ma non si vede chi potrà essere i grado di fare loro lo sgambetto, troppo rilevante è ormai il vantaggio acquisito per mettere in  forse  la loro ammissione alla fase conclusiva del torneo.
Il ritorno pertanto potrà esser affrontato proprio in funzione del girone finale, ossia predisponendo temi di gioco all’altezza della situazione, completando la preparazione fisica e quella dei fondamentali, cercando di accelerare la maturazione dei più promettenti elementi di rincalzo in maniera da poter avere a disposizione un sufficiente numero di atlete in uniforme capacità e valore da affiancare alle tre moschettiere del Silver, la capitana De marchi, la Zandonadi e la giovanissima, ma brava Bordon.
Entusiasmato dalla piega presa dal campionato, Vidi si sta dedicando alla squadra con passione e con metodo; le ragazze lo seguono e la buon volontà non manca. Il presidente Zancanaro può attendersi altre soddisfazioni e, chissà, forse anche quella alla quale, polemico com’è, non tralascia occasione di dirlo, ambisce maggiormente: andare in Serie A attraverso una regolare promozione per poter dimostrare ai dirigenti federali ceh il Silver meritava, a suo tempo maggior fiducia.>>  

TERZA NEWS_ ARTICOLO ( by B.B.) / BUONA PRESTAZIONE DELLE RAGAZZE DEL SILVER NELL’INCONTRO AMICHEVOLE CONTRO L’OMSA
“ Necessita ora una più accurata e intensa preparazione per presentarsi al via della Serie A con sufficiente tranquillità”
<<  Le squadre  trevigiane di pallacanestro hanno già ripreso da diverse settimane l’attività dopo la stasi estiva e si stanno preparando per l’inizio dei nuovi campionati.
Contrariamente al solito quest’anno prime a rompere gli indugi e  a presentarsi al pubblico in una partita amichevole sono state le ragazze del Silver Caffè le quali sicuramente debutteranno in Serie A.
Il presidente Zancanaro infatti ha colto il destro dal ridimensionamento dei campionati e dall’allargamento della massima serie nazionale, che quest’anno verrà disputata da una trentina di squadre suddivise in quattro gironi, per avanzare richiesta alla Federazione tendente ad ottenere l’inclusione anche del Silver. Si attende la risposta da un giorno per l’altro ma si ha ragione di ritenere che data la serietà e la solidità finanziaria della società, che ha assicurato di provvedere a rinforzare convenientemente la squadra, la risposta sarà affermativa.

In considerazione di ciò l’allenatore Vidi ha richiamato per tempo in palestra le sue ragazze e Zancanaro dal canto proprio ha provveduto con generosità e molto buon gusto a rinnovare tutta la dotazione di gioco ed a organizzare subito un incontro che servisse a richiamare l’attenzione del pubblico sportivo sul basket femminile e sull’importanza del passo che il Silver Caffè si appresta a compiere, passo che conferirà nuovo prestigio alla pallacanestro trevigiana.
Così l’altra sera è scesa al palazzo dello sport l’Omsa faenza, una delle migliori formazioni della serie A e le ragazze del Silver si sono presentate elegantissime nella nuova tenuta di gara ( tuta nera, maglia verde e calzoncini in rasatello bianco) e molto emozionate alla impegnativa prova. Dobbiamo dire subito che la loro prestazione indipendentemente dal risultato finale (54 a 42 a sfavore) è stata notevolmente superiore all’attesa e, tutto sommato, esse non hanno certo sfigurato di fronte alle più esperte e titolate avversarie.
Per tutto il primo tempo e per buona parte della  ripresa il Silver ha infatti tenuto bravamente testa all’Omsa concedendo un vantaggio limitatissimo, portandosi ripetutamente alla pari e superando anche più volte nel punteggio l’avversaria.
Solo nel finale, quando la fatica ha incominciato a farsi sentire ( la squadra è ancora tutt’altro che a punto con la preparazione) le trevigiane hanno leggermente ceduto consentendo alle faentine di mettere al sicuro un successo che sino a quel momento era apparso piuttosto problematico.

C’è ancora molto da fare per Vidi, ma è fuor di dubbio, almeno alla luce dell’incontro dell’altra sera, che siamo già a buon punto e che soprattutto gli elementi ci sono per fare la Serie A. Pur tuttavia sarà bene che nei limiti del possibile Zancanaro oltre alla Abis si assicuri un’altra atleta di esperienza in maniera da poter affrontare il campionato con una certa tranquillità.
Non abbiamo visto in campo la Pezzetta, che si trova momentaneamente fuori Treviso ma che sarà comunque tra breve disponibile, ma le altre migliori c’erano tutte e tra questa hanno bene impressionato De marchi ( che ora, però, dovrà prepararsi convenientemente) , la Carmen Zandonadi ( per altro non nel migliore stato di forma), la Rigatti, sempre vivace e puntigliosa, e soprattutto la Bordon.
Questa giovanissima (non ha ancora 16 anni) merita indubbiamente un discorso a parte.
Partita in sordina si è ben presto imposta all’attenzione di tutti per la grinta, per la decisione  e la lucidità con la quale ha sempre saputo inserirsi nell’azione conclusiva sotto canestro. Ha messo all’attivo ben 15 punti, quasi quanto ne ha totalizzato  la migliore marcatrice della serata, la nazionale Marchetti colonna dell’Omsa.  Ben meritati gli applausi e gli incoraggiamenti del pubblico, per questa ragazza che ha della stoffa e che, se convenientemente curata, potrà dare delle belle soddisfazioni .
Con il Silver ha debuttato anche la veneziana Abis, una vecchia volpe del basket che in Serie A ha già giocati diversi campionati e che fu già a Treviso per il passato, esattamente l’anno in cui l’Enal fece disputare la serie B ad una sua formazione comprendente la De marchi e, se non andiamo errati, anche la Pezzetta.

Non ci pare che la Abis abbia più la vivacità  ed il fiato di un tempo ( gli anni passano per tutti) , pur tuttavia si tratta di un elemento prezioso per una squadra giovane ed inesperta quale il Silver e, difatti, l’altra sera, pur sommariamente allenata, la valorosa atleta ha ben
Diretto il gioco delle compagne, tenendo ben saldo l’assieme senza trascurare il canestro avversario che ha più di una volta centrato.
Degli elementi di secondo piano notati i buoni spunti della Fava, che indubbiamente ha dei mezzi che potrà certamente far valere se saprà applicarli convenientemente. 
Lo stesso discorso vale per le altre ragazze componenti la ‘rosa’ di prima squadra e vale soprattutto per le cosiddette ‘titolari’. Si tratta ora infatti di lavorare sodo; non si pensi infatti di affrontare un campionato di Serie A con i sistemi di allenamento in uso per il passato.
Bisognerà infatti prepararsi con continuità e con metodo cercando di mettere in risalto, per poterle poi convenientemente sfruttare, le doti fisiche.
Una squadra nuova delle serie superiori come il Silver non potrà certo pretendere di rivaleggiare con le avversarie sul piano tecnico ma potrà certo farsi valere su quello agonistico./ B.B.>>   

 

 



QUARTA NEWS_ARTICOLO/  PAOLA BORDON ACQUISTATA DAL MIRANDOLA/UNA NUOVA DIVA DEL CESTO
<< Colpo grosso nella pallacanestro femminile. L’Asp Mirandola Mobili d’Arte si è assicurata l’apporto di una delle più forti atlete italiane, Paola Bordon, campionessa d’Italia con il Geas di Sesto San Giovanni.
La Bordon sposata con un rodigino e abitante in città, è da circa un mese mamma di un maschietto. Per queste ragioni non ha potuto partecipare con la sua squadra al campionato di serie A in corso.
La società rodigina, pertanto, assodato il vivo desiderio della giovane atleta di riprendere a giocare il più presto possibile, sentiti i dirigenti lombardi, ha potuto accaparrarsi seppur in prestito per un anno a titolo gratuito, la brava atleta. Per la stagione sportiva 1972/73 la Bordon difenderà i colori del Mirandola proteso come non mai alla promozione in serie B.
Quest’anno, se non ci saranno ‘disguidi’, la formazione femminile cittadina dovrebbe dare questa grossa soddisfazione agli appassionati sportivi.
Per quanto riguarda la Bordon, è bene presentarla con questi pochi ma significativi dati personali: ha iniziato a giocare a Treviso a 15 anni nel ’58, prima nella squadra di Promozione, poi in serie B e, quindi, in serie A. Due anni dopo, nel ’60, passò alla Standa di Milano. In questo periodo si segnalò come una delle più promettenti giovani atlete italiane, tanto che…etc etc….>>

EXTRATIME by Sergio Sottovia/ La cover è per Paola Bordon in maglia Geas mentre “salta” due avversarie. Poi la fotogallery propone il team Silver Caffè nel match citato contro l’Omsa, con in piedi da sx, Zandonadi Carmen, Bordon, De Marchi, Fava, Rigatti, mentre le accosciate sono Zandonadi M.A., Abis, Daltoé, Del Moro.  Quindi ecco Paola Bordon ( col n.15) nel palazzetto di Treviso insieme alla ‘compagna n.13’. Poi ecco Paola Bordon in maglia “Standa” nel plastico tiro a canestro. Per quanto riguarda Paola Bordon ‘azzurra’ ecco il suo tesserino fronte – retro utilizzato agli Europei di Budapest 1964, ed eccola in team e in tuta con tutte le ragazze dell’Italia sempre agli Europei di Budapest (dal 6 al 13 settembre 1964). Tutti meriti giustamente considerati di rilevanza nazionale, come mostra la lettera-invito del 1971 della FIP perché il Coni a Roma l’avrebbe premiata (vedi foto successiva) per aver difeso la maglia azzurra nelle massime manifestazioni internazionali.
Infine a documentare l’impegno dirigenziale di Paola Bordon eccola nelle due foto evergreen, in tuta e con l’inseparabile pallone a spicchi. Da insegnante ‘forever’ della pallacanestro.




Cristiano Aggio
www.polesinesport.it