Mondociclando “Austria Tour 2012”/ Christian Toffano & Alberto Trevisan stambecchi in cima al Grossglokner


25/08/2013

Ho visto il video di Ragno & Radecio su You Tube, ho fatto rewind alla mia gita in bicicletta ma tutta in discesa San Candido a Lienz, lungo la Drava. Tutta un’altra cosa!. Perciò onore agli “Stambecchi del Grossglokner” , anche perché Christian Toffano ci ha mandato la seguente mail con reportage completo accennando così anche al  prossimo altrettanto straordinario  viaggio by Ragno & Radecio a Santiago di Compostela.
Insomma , il Grandissimo non è chi va in discesa , ma chi va in salita fin sulla Cima del Ghiacciaio del Glokner.
Un viaggio che peraltro potrete vedere ‘sintetizzato’ , l’abbiamo detto, su You Tube
(circa 15 minuti con foto e qualche video del tragitto) cliccando sul collegamento. http://www.youtube.com/watch?v=1YTNgLB2vlE .
Per parte nostra lo consideriamo come ‘augurio di buon viaggio’ visto questa parte finale della mail datata 22.08.2013 by Christian Toffano:<< Ciao... ALLA partenza per Santiago manca veramente poco... Il 31/08 si parte con l'aereo per Venezia per atterrare a TOLOSA (in Francia). Da li andremo a Lourdes e poi Saint Jean pied de Port per intraprendere il Cammino di Santiago de Compostela.>>.
Insomma, poiché l’Uomo del prossimo futuro è figlio del proprio recente passato, eccovi il reportage di Spiderman da …Oltralpe.
 
MONDOCICLANDO ATTO SECONDO ( di Christian Toffano) / AUSTRIA TOUR 2012/ RAGNO & RADECIO “STAMBECCHI CICLISTI” FIN SUL GHIACCIAIO DEL GROSSGLOKNER 
(Posted on 21 agosto 2013 by mondociclando)

<< La seconda avventura di Mondociclando ha avuto come teatro la tanto vicina quanto stupenda Austria, un paese dove organizzazione e rispetto dell’Ambiente si traducono in rispetto reciproco tra le persone. Qui le bici sono più considerate delle auto e le piste ciclabili non sono le piste della morte che spesso costruiamo in Italia.

Qui sono tracciate e fuori dal traffico con tanto di segnaletica. Un paese piccolo che fa delle piccole dimensioni la sua forza.
Pedalare tra le campagne e le città in totale sicurezza, è stata un esperienza veramente fantastica. Un viaggio caratterizzato dalle salite impegnative sulle quali spunta la conquista del Ghiacciaio di Grossglokner dopo un’ascesa di ben 33km alla pendenza media del 12% che sommati ai 30 kg di bici e borse da trainare, ha spinto le nostre possibilità oltre al limite.
 Abbiamo pensato di raccontare questa nuova impresa, con un breve riassunto scritto ed un video di 15 minuti.

 http://www.youtube.com/watch?v=1YTNgLB2vlE 

Partiti da Tarvisio e con poco tempo a disposizione, abbiamo fatto rotta verso Villach e poi Klagenfurt da dove la strada ha iniziato a salire lentamente ma inesorabilmente. Qualcuno dal Gruppo Facebook ci attribuisce il nome di “aspiranti stambecchi” ed ha pienamente ragione. Lungo la rotta verso Vienna, incontriamo diversi ciclisti che ci fanno i complimenti ed esclamano “You Are crazy”, quando nominiamo la Cima del Ghiacciaio del Glokner. Ci salutano manifestando dallo sguardo qualche dubbio sulle nostre reali capacità .Ma noi siamo gente di campagna.. gente dura che non molla e daremo prova di questo. Per questioni pratiche di poco tempo a disposizione, non possiamo entrare a Vienna coscienti di aver mancato un pezzo importante del paese. Ma la nostra testa aveva un unico obiettivo: arrivare la in alto.. a quei 2504 mt , qualsiasi fosse stata la condizione atmosferica (sole, vento pioggia, neve..).
 Evitando per poco la Capitale Austriaca, prendiamo l’unica parte totalmente pianeggiante che costeggia il Danubio. Una lunga pista ciclabile di 330 km tenuta benissimo e servitissima di gasthof (i nostri B&B) dove si trova da dormire e da mangiare.

 Arrivati molto vicini al confine con la Germania, e precisamente LINZ, abbandoniamo il Danubio per iniziare la sfida con le salite più difficili. Una Sosta a Salisburgo, grande città di antiche tradizioni ci permette di ricaricare le batterie. Il giorno dell’ascesa tanto attesa si sta avvicinando e il paesaggio tutto attorno propone montagne molto alte e venti forti che si incanalano tra le valli dove transitiamo. La sera prima di intraprendere la scalata, ci fermiamo a dormire in un posto fantastico dove troviamo un laghetto naturale.
La Signora che gestisce la casa, ci consiglia di immergere le gambe nell’acqua gelata; dice che sarebbe servito prima di affrontare il Gigante.
Ci raccomanda inoltre di partire molto presto alla mattina e di alzare lo sguardo ogni tanto per capire cosa fa il tempo. Può cambiare improvvisamente. Quello che sta scritto da qui in poi… è tratto dai pensieri impressi in un post di quel giorno.
Scritto di getto e con tanta emozione dentro. Niente meglio di questo possono descrivere la giornata e la Tappa Regina.

23 Agosto 2012: E’ proprio il caso di dire che la nostra vita non e’ piatta. Sveglia ore 5 e partenza alle 6 33. La strada da Fuchs inizia subito a salire un po’…quel po’ che basta per farti calmare all’istante. Ha piovuto tutta la notte intensamente. La strada e’ bagnata e qualche goccia cade ancora. Il vento aumenta la sensazione di freddo.

In alto nuvole nere stanno decidendo se unirsi contro di noi o andare per i fatti propri senza recare ulteriori disagi. La tappa regina comincia così…con un tratto di riscaldamento al 5/6% di pendenza e con un rispettoso silenzio dello spazio attorno a noi. Presto giungiamo al casello da dove parte la salita.
Già il casello…perché se vuoi passare per quella strada, devi pagare un pedaggio alquanto salto: circa 38 euro mi pare. E’ gratis solo per le biciclette e presto capiremo perché!
C’e’ solo un uomo a presidiare quell’entrata a quell’ora. Ci guarda stranamente e ci indica che possiamo proseguire tranquillamente. Prima però ci raccomanda di guardare sempre in alto.
Le previsioni non sono buone. Alberto mi dice”: zio dimme calcossa.”.
Gli rispondo: “se ti troverai a camminare da solo sui campi elisi…sorridi perché sarai già morto”.
La strada si impenna…ed un cartello sulla destra ci da il benvenuto: pendenza media 12%. !!!! La cima non si scorge… E’ presto…molto presto. Avanziamo lenti…il peso si fa sentire. Il paesaggio attorno a noi e’ indescrivibile. Meglio guardare le foto. Metro dopo metro il glicogeno che ancora ci resta nei muscoli, inizia a calare.
Inizia la battaglia psicologica…già, perché chi non fa sport non sa che una delle prime cose che succedono quando si entra in riserva di zuccheri…è che dal cervello parte un ordine a tutto il corpo di fermarsi…di inginocchiarsi e lasciare a lui (il cervello) quel poco glucosio che c’e’ in circolo!!! Per chi non lo sapesse..il cervello e’ l’organo che ne consuma di più.

E’ qui che inizi a sentire quella voce che ti invita a mollare…a farti da parte…in fondo perché tanta fatica???? Ma l’uomo ha risorse infinite… La capacità di controllare le nostre menti e perseverare nei nostri obiettivi…può fare la differenza. E così combattiamo… Con le pendenze, con la mente e contro la fame e la sete. Il massiccio sembra apprezzare la nostra tenacia e fa spuntare un timido raggio di luce che più in là… Battezzerà questa giornata come soleggiata. Le tabelle con i metri di dislivello non finiscono mai….ma abbiamo il pieno controllo della situazione. Finalmente si scollina. Un cambio di vestiti veloce…su fa freddo …due foto e la gente che ci chiede come abbiamo fatto a salire con quel peso…in effetti non abbiamo incontrato nessuno con le borse. Si scende… Via verso Lienz. Becchiamo pure la pioggia dopo altri 4 km di salita…ma ormai nulla ci ferma più. Arrivati!!! Il giorno e’ nostro!!! E quando verrà il tempo dei ricordi e del riposo…questa sarà una giornata che potremo raccontare!!! Rock n roll. Non abbiate paura di sfidare voi stessi.

Il giorno seguente Da Lienz torniamo verso Tarvisio. Sbagliamo pure strada ed allunghiamo di molto. Ma ormai niente ci può ostacolare. la seconda avventura finisce così.>>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Toffano & Trevisan orgogliosi della ‘maglia by Granze” con alle spalle il Ghiacciaio in Cima al Glokner.
Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo da Radecio &  Ragno simbolicamente in partenza by Granze,
Quindi vi mostriamo il Radecio & le due bici sotto la Mappa delle Montagne austriache nei dintorni di Salisburgo.
Dal canale You Tube riportiamo ‘estrapolati’ tre flash che caratterizzano il viaggio austriaco. Innanzitutto il straordinario dialogo tra il mondo animale e il mondo vegetale, col Ragno che parla al Radecio/cameraman. Poi lo stesso Radecio in versione cicloturista a Lienz e che si ‘rispecchia’ nell’Humanic/vetrina. Quindi il Ragno in calotta bianca sui prati delle verde Austria.

Come dulcis i fundo la significativa immagine 'panoramica' by home page di Toffano & Trevisan sul Grossglokner , griffata Mondociclando con sottotitolo “Racconti dal mondo in Bicicletta”.
Dove il mondo è in minuscolo ( cantava Endrigo che il mondo non è più grande di questa città…) mentre Bicicletta è in maiuscolo perché griffata R & R ( oppure T & T) , cioè biologica e naturale al tempo stesso.


Christian Toffano & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it