Mondociclando con Christian ‘ragno’ Toffano & Alberto “Radecio”/Viaggio da Granze a Lecce, “1th step” Covigliaio


12/07/2013

Una sera in tv, a Prima Free; lui è il ‘ragno’, nome che si addice ad un portiere, non Cudicini ma Christian Toffano degli Amatori Granze, campionato Uisp. Calcio ma anche ciclismo, con alle spalle un recente viaggio ‘straordinario’ da Granze a Lecce.
Penso che sia una …storia da raccontare, come quella di Luigi Masetti, come quella di Lauro Bordin, come quella di Riccardo Scaranaro che abbiamo già raccontato su questo sito, o come quella di Fabrizio Verza, lo sfortunato corridore professionista guarda caso da Granze di cui invece sempre qui su questo sito raccontiamo quasi settimanalmente le su imprese da “Allievo” con la maglia della Bosaro Emic per la gioia di papà Fabrizio e mamma Stefania Paluello appunto da Granze.
Così è naturale sollecitare “ragno” Toffano a raccontare i suoi viaggi, convinto che il viaggio in bicicletta sia qualcosa che racconta il mondo visto dal di dentro in modo particolare, perché … ma questo ve lo racconta il ‘ragno’ che sta già tessendo la sua tela/story.
E che ieri ci ha mandato questa sorprendente mail: << Ciao Grandissimo Sergio. Sono Christian Toffano.. ex Portiere del Granze.  L'anno scorso mi avevi lasciato il tuo indirizzo quando ti avevo parlato delle mie imprese in bicicletta...(GRANZE -LECCE via Appennini nel 2011 - e Il tour dell'Austria nel 2012 con la "conquista" della cima del GROSSGLOKNER).
Mi avevi detto che se volevo, potevo preparare un racconto.... bene... Ho attivato un BLOG dove sto pubblicando degli articoli sulle nostre tappe. Il Blog inoltre servirà  a raccontare anche il nuovo viaggio, giorno dopo giorno. Quest'anno io e Alberto (mio fedele compagno di avventure) partiremo il 31/08 da Venezia con l'aereo e sbarcheremo a Tolosa in Francia. Da li partiremo proseguiremo per Lourdes  fino ad arrivare a Saint Jean pie du port, all'inizio del cammino francese per SANTIAGO DE COMPOSTELA.
Se ti fa piacere puoi iscriverti via mail, via facebook via twitter e ricevere i ns aggiornamenti che ti autorizzo a pubblicare e condividere. Ciao e grazie. mille. L'indirizzo del Blog è: http://mondociclando.wordpress.com  / Spiderman>>.

 Perciò, visto che non siamo su face book né u twitter né su linkedin, ma …aspettando ulteriori tappe del suo viaggio “racconto di vita”, eccovi, in presa direta come è giusto che sia, il ‘primo step’ della sua Prima tappa “Viaggio da Granze a Lecce” così come raccontata sul sito del ragno con relativa Anteprima ‘motivazioni’ e quella che noi abbiamo titolato “la scintilla” ,alla scoperta del “Chi sono io?” di ungarettiana memoria.
Aggiungendovi in fotogallery alcune immagini sempre dal sito sopracitato che ovviamente vi invitiamo a visitare per le ulteriori tappe raccontate ma che anche noi racconteremo  se il ‘ragno’ vorrà continuare a tessera la sua tela by mail ancora qui con qualche significativa immagine ‘documentario’ in stile blow up alla Michelangelo Antonioni, come se il mondo fosse grande soltanto come il …Giardino dei Finzi Contini , con lo sguardo in continuo movimento ‘a ping pong’ per vedere/capire meglio ciò che succede sul campo da tennis della nostra vita.

 

 

ANTEPRIMA NEWS/ ( by www.mondociclando.wordpress.com , Posted on July 4, 2013   
 << Un viaggio non comincia alla partenza e non termina al ritorno. Un vero viaggio nasce quando inizi a progettarlo, quando lo immagini, quando ti metti a tavolino per studiare un percorso,preparare i bagagli, preparare te stesso a quello che dovrai affrontare. Un vero viaggio non termina mai dentro di te. E’ così che nascono le nostre avventure…è così in fondo che tutte le nostre vite si svolgono.

"ragno_e_radecio"

In realtà non sappiamo quando siamo nati, non ce lo ricordiamo; ce lo raccontano. In realtà non sappiamo quando finiremo di vestire questi abiti; oggi domani , tra un anno o forse più. In realtà non sappiamo chi siamo e ne da dove veniamo. Non sappiamo dove andremo. Siamo un avventura senza inizio e senza fine. Che si creda o no in qualcosa di più grande,è innegabile che esista una verità che supera la nostra comprensione. Forse la verità siamo proprio noi, il nostro presente. Il Presente…la parte del tempo che meno si coglie, quella più difficile da catturare. Quasi impossibile. Il passato si ricorda…il futuro si immagina, ma il presente? Il presente si deve vivere. Credo che il modo migliore di viaggiare questa vita, sia quello di cercare per quanto possibile di vivere il presente come vorremmo.

In questo BLOG racconteremo le avventure in bicicletta di me (Ragno) e Alberto (Radecio) che un po’ per gioco e un po’ per scommessa, abbiamo iniziato a pedalare per il mondo con i nostri cavalli d’acciaio. Da subito con spirito di impresa sportiva che si è via via trasformato in un avventura per guardare e raccontare il mondo in modo diverso, per guardare un po’ la vita in modo diverso, assaporando la magia di scoprire quello che le guide non raccontano…passando dove il navigatore non ti porterà mai, gioendo per un letto , per una tabella, per tante piccole cose che sfuggono alla velocità del vivere moderno.
 Tutto nacque una sera d’inverno, quando davanti ad una birra fantasticando l’estate che verrà, ci venne l’idea di viaggiare diversamente. Ad Entrambi piace molto andare in bicicletta e ci mettemmo in testa di partire da Granze (PD), il nostro Paese natale, E tentare di arrivare a Lecce In totale autonomia Senza l’ausilio di mezzi al seguito. Quell’esperienza fantastica ci ha spinti a replicare con una nuova avventura l’anno successivo (2012), consumata in un tour Dell’Austria conquistando la mitica cima del Grossglokner.

Mentre scrivo questa breve presentazione del Blog, un nuovo viaggio sta prendendo forma. Sarà più lungo e molto diverso degli altri due e si svolgerà in una parte di questo pianeta , che viene percorsa da tantissime persone tutto l’anno, ognuna con un motivo, un idea un bisogno. Sarà una nuova e fantastica avventura>>

 

 

MAIN NEWS (  by www.mondociclando.wordpress.com , Posted on July 8, 2013 ) /
L’INIZIO – DA GRANZE A LECCE IN BICICLETTA 13/08/11-

<< Aprire la Mente. Vedere oltre gli occhi. Sentire…ragionare, riconsiderare. Capire che siamo forme di vita senza confini, limiti e nati per affrontare, non per temere.

Se c’è un valore assoluto che riconosco allo sport, è la capacità di far riscoprire ad ogni individuo, le origini della nostre specie, fatte di fatica, adattamento, istinto ed ingegno. Viviamo in una società che attribuisce i successi alla genetica, alla predisposizione per fare una cosa, tralasciando che il primo elemento che conta per riuscire in qualunque contesto è la volontà e la determinazione che ci mettiamo nel perseguimento di un obiettivo. Qualsiasi sia la nostra meta, l’impegno che ci metteremo per raggiungerla farà la differenza tra riuscire oppure fallire. In questo racconto voglio farvi conoscere un esperienza fantastica, che come teatro ha avuto la nostra bella quanto “tartassata” Italia. Leggerete delle paure, delle pazzie e delle gioie. Leggerete di emozioni che porto ancora dentro e nessuno potrà rubare, tassare…rapire.

“LA SCINTILLA”

E’ una sera d’inverno, fuori regna la nebbia che tutto nasconde e l’umidità che penetra le ossa. Io (Ragno) e Alberto (Radecio) siamo seduti al BAR quando inizia a farsi largo la fantasia che ci porta a sognare l’estate e il suo calore…da sempre binomio di vacanza almeno dalla routine della quotidianità. C’è chi pensa al mare, al villaggio vacanze, chi alla montagna o ad una capitale. C’è chi invece rimane sterile ed insensibile alle comuni mete quasi come se non ci fosse nessuna meta, nessun sogno da catalogo ad accendere la mente. All’improvviso spunta un’idea strana, fuori dal comune.

RADECIO: ”a mi, me piasaria ciapare su la bicicretta, e ndare via in giro pal mondo come on zingano. A xè che no cato nessun matto come mi” . Invece tra la compagnia c’è chi possiede il livello giusto di pazzia. Udite queste parole si illuminano gli occhi di un tipo conosciuto per il suo modo di essere estroverso, fuori dagli schemi e quasi pazzo. Lo chiamano “IL RAGNO”. Egli rispose : “ma ti ghetto mai provà a domandarme a mi?”
RADECIO: “parchè…vegnarissito?”
RAGNO:”anca doman mattina”.

 

 

“COSI’ NACQUE L’IMPRESA”

Decidemmo di partire da Granze per cercare di arrivare a LECCE in bicicletta, passando per gli Appennini. Non avevamo la più pallida idea dei kilometri che dovevamo percorrere, dei dislivelli e dell’attrezzatura che ci mancava per realizzare questo sogno. L’unica cosa che conoscevamo, era la voglia di partire per realizzare questa cosa nata così per caso anche se in fondo chissà da quanto tempo si nascondeva dentro di noi. I mesi che seguirono la nostra decisione, oltre ad essere stati caratterizzati dagli sfottò dei più, ci hanno visti impegnati ad organizzare il viaggio più che altro da un punto di vista del materiale da portarci appresso visto che entrambi concordavamo sul fatto che doveva essere un viaggio all’avventura ed in totale autonomia senza vetture al seguito. Solo noi e i nostri cavalli d’acciaio. Più il tempo della partenza si avvicinava e più la gente ci faceva mille domande. Siete pronti? Non avete paura? E se piove? Avete prenotato i posti dove dormire? E quanti giorni ci metterete? Non avete una macchina che vi segue? Avete già tracciato il percorso?

A tutte queste domande noi rispondevamo che l’unica cosa certa era la meta. Tutto il resto erano dettagli che avremmo affrontato durante il percorso.
 Domande, domande e ancora domande…. Domande o paure? Sono estremamente convinto che la razionalità sia usata dalla nostra mente più per inibire i sogni che per sopravvivere. Tutti questi quesiti che ci venivano rivolti, non erano altro che la prova inconfutabile di come l’essere umano interponga sempre di più l’elemento razionale tra il sogno e la realtà, aggrappandosi alle certezze comuni. Se piove mi bagnerò, per il percorso non devo preoccuparmi…ci saranno segnali, chiederò indicazioni, per dormire troverò…e pedalerò fino a che non mi ospiterà qualcuno. E poi sarà estate e all’aria aperta non si sta poi così male. La paura mi farà stare più attento, più sveglio. Se mi farò dominare sarà la fine. Ci metterò il tempo che serve…e una macchina che mi segue non serve a nulla. Io ho la mia bicicletta.

Iniziammo ad allenarci con il mezzo e le borse al seguito, Dapprima vuote e poi a pieno carico per abituare il corpo e la testa ad uno sforzo diverso. La voce ormai si era sparsa nei paesi limitrofi e quando qualcuno ci vedeva passare con le borse , sorrideva e riconosceva i due “Pazzi di Granze” che a dire di molti non sarebbero andati più in là di Bologna.
 Passano i giorni e il conto alla rovescia sta per terminare. Le locandine sono pronte e la data di partenza fissata. Alle ore 07 30 di Sabato 13 Agosto 2011, accompagnati dal tifo di qualche sostenitore sveglio di buon’ora, parte la carovana. Direzione SUD..

I primi giri di pedale sono incerti. Il peso da trainare ci spaventa un po’ e la prima rampa del Gorzone ( dopo il primo km ) sembrava una duna insormontabile. Metro dopo metro,pedalata dopo pedalata, acquisivamo sempre più sicurezza nella guida adattando la posizione. Già a Rovigo il feeling con il mezzo era pieno e forte.
 La campagna Ferrarese con la sua perfetta pianura, è un inizio ideale. Zero difficoltà, tanto sole attenuato da una brezza leggera che ricorderemo per tutto il percorso. Presto si iniziano a vedere i primi colli in lontananza. Con Ferrara alle spalle al km 100 decidemmo di sostare per un pranzo leggero. Il Paese “scelto” era Monghidoro….dove sono nati Gianni Morandi e Raffaella Carrà. 100 km e appena l’una.
 La tecnologia ci permetteva di rimanere in contatto con gli amici e grazie al mitico Ing. Sevarin, il nostro potente blackbarry, fu dotato di un programma di geolocalizzazione grazie al quale gli amici da casa potevano collegarsi per vedere in qualsiasi momento dove eravamo e ammirare le foto scattate.
 Si legge il primo commento nel gruppo Facebook creato ad hoc: “Ragno e Radecio vanno alla grande. Già macinati 100 km in poco più di 5ore”.
Da quel momento in poi la pianura diventò una dimensione rimpianta per tutto il viaggio. Davanti a noi solo montagne che metteranno a dura prova la nostra volontà prima ancora che il nostro corpo.
 Alle 14 30 decidemmo di risalire in sella e iniziare la lunga salita del passo Raticosa.

Sulle ali dell’entusiasmo salivamo piano piano per risparmiare energie. Il sole nel frattempo iniziava a scendere e il passo non mollava la presa. Non sapevamo quanto mancava al termine e soprattutto non avevamo la più pallida idea di dove si poteva passare la prima notte. Giunti in cima al passo capimmo che il rischio di iniziare con la prima notte sotto le stelle, era più che una eventualità. Ma la Dea bendata era dalla nostra parte. Aveva deciso di premiarci. Un attimo prima che il buio oscurasse quella splendida giornata, trovammo una camera per dormire ed una festa paesana che ci ospitò. Prima sosta a COVIGLIAIO.>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per il ‘ragno’ Christian Toffano in bicicletta.
Per quanto riguarda la fotogallery, in questa prima tappa del suo Diario Viaggio, così come abbiamo fatto per Boris Padovan e il suo Diario by Antartide, soprassediamo ad inserimenti by altre discipline ( leggi calcio) per mostrarvi soltanto alcune immagini by suo sito ‘mondociclando’ , che in trip lungo la Statale Adriatica o by Austria/ Grossglokner (ricordate la famosa tappa del Giro d’Italia?) che son o di per sé stesse lapalissiane e non hanno bisogno, in questa occasione , di nessuna didascalia, tanto il tandem RAGNO & RADECIO sono in naturale simbiosi con l’habitat di riferimento step by step.


Christian Toffano & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it